On Wed, 17 Apr 2013 06:06:25 -0700, massimo.potere wrote:
> Era pazzo?
All'inizio certamente NO. Verso la fine forse era disperazione,
forse era pazzia (tesi: il medico personale l'ha curato con anfetamine
per via intravenosa, belladonna, atropina, caffeina, cocaina,stricnina,
testosterone, insomma era nelle mani di un ciarlatano).
In ogni caso, se anche fosse stato pazzo, era un "solo" uomo.
> è stato l'unico dittattore ad essere stato eletto secondo leggi
> democratiche (anche se con violenze) ? (Forse Napoleone III°)
Definire "leggi democratiche"
> e poi ha
> preso il potere assoluto formalmente sempre secondo legalità (anche qui
> sempre con violenze)
Facciamo un paragone con Mussolini: la Marcia su Roma non e' stato un
colpo di Stato, anche se e' definita una manifestazione "armata".
Migliaia di militanti (per di piu' neanche lontanamente organizzati in modo
militare) non era certamente sufficienti a rovesciare la monarchia
parlamentare (il cui Statuto e' stato la base della Costituzione
repubblicana).
L'incarico di governo al sig.Mussolini non e' stato in alcun modo diverso
da quello fatto al sig.Monti. Una decisione presa da coloro che
"comandavano" (quale che sia il significato che volete darci) al momento.
Se il sig.Facta ed gen.Badoglio avessero avuto la loro, Mussolini
sarebbe finito in carcere, esattamente come Hitler nel Novembre del 1923,
che poco piu' di un anno dopo tento di ripetere Mussolini (*),
quindi e' evidente che a Mussolini l'incarico e' stato "dato", non
"preso". Infatti ...
.... il Senato (che non si poteva certamente definire di eletti del partito
fascista) voto all'unamita' per dare i pieni poteri "temporanei" al
sig.Mussolini. La Camera con maggioranza schiacciante (175 voti a favore
contro 90 contrari, il 66%).
E siamo al 30 Ottobre 1922.
Dopo sono seguite le elezioni politiche del 1924, con una legge
proporzionale con premio di maggioranza dei 2/3 dei seggi della Camera
alla lista piu' votata che superasse il 25% dei voti (la legge elettorale
attualmente in vigore prevede 340 seggi garantiti su 630 costituzionali,
ovvero il 54%, *senza limite minimo di voti*. In teoria, oggi, la lista
piu' votata ha diritto al premio di maggioranza di 340 seggi della
camera anche se ottiene il 10% dei voti, basta che lo spettro elettorale
sia sufficientemente elettorato (ad esempio, una evoluzione regionalistica
spinta, che spezza l'Italia in una decina di macroregione in scontro
frontale una contro l'altra ?)
Ma il limite del 25% non e' stato neanche necessario, perche' la
Lista Nazionale, ebbe il 60% dei voti (piu' altro 5% di fascisti
estremisti). Insomma, i seggi assegnati in "premio" sono stati solo
una trentina rispetto al caso limite di 220 seggi teorici.
Quindi tutte le polemiche sulla legge Acerbo in realta' (pur se
oggettivamente a ragione) non hanno avuto peso determinante sui
risultati elettorali.
Quindi possiamo tranquillamente affermare che anche Mussolini, nel 1924
e' stato eletto al potere per via di regolari elezioni democratiche.
Gli italiani del tempo avrebbero potuto bocciare la Lista Nazionale.
Non l'hanno fatto ed avrebbero dovuto prendersi le loro responsabilita'.
Notare che anche a quel tempo l'Italia si e' spezzata: al Nord, seppur
di poco (1'317'117 voti contro 1'194'829) avevano vinto gli oppositori
alla Lista Nazionale, al Centro ed al Sud, l'elettorato della
Lista Nazionale aveva schiacciato l'opposizione.
Molti, nel dopoguerra si sono riempiti la bocca delle illegalita'
delle elezioni del 1924. Ma resta un dato di fatto che anche se
i 4,4 milioni che non sono andati a votare fossero tutti stati
per l'opposizione, si sarebbero spalmanti (frantumati) tra il Partito
Popolare Italiano ed i tre partiti di sinistra (Socialista Unitario,
Socialista e Comunista), con i Liberali in coda. Ovvero nessuno avrebbe
potuto artimeticamente superare i 4,3 milioni di voti della Lista
Nazionale, che con il suo 35,6% di voti si era garantito il premio
di maggioranza.
(*) A chi volesse imputare responsabilita' storiche al Re di non avere
ascoltato i due consiglieri, faccio presente che in Germania e' avvenuto
il contrario (Hitler e' stato arrestato) ma cio' non ha cambiato la
storia. Idem, se Mussolini (che peraltro non partecipo alla marcia, al
contrario di Hitler, e forse e' stato questo l'errore di Hitler che
gli e' costato svariati mesi di carcere) fosse stato fermato, gli
industriali e latifondisti italiani l'avrebbero sostenuto nelle elezioni
del 1924 o successive, dove poi la mancanza di cultura democratica
della maggioranza degli italiani avrebbe fatto il resto.
Quindi, la risposta alla sua domanda indiretta: esistono altre nazioni,
oltre alla Germania, che hanno fatto "harakiri" delle loro liberta' ?
Si, certamente, anzi, uno e' stato un esempio.
> E' stato definito il ragionere del male,
Male ? Certamente, ma tutto con aderita condivisione delle masse.
Per esempio, ancora oggi esiste nei giovani di allora (oggi anziani),
un astio verso gli ebrei (considerati come negli slogan e vignette del
tempo).
io so che
> in storia non esiste il giudizio etico, ma sono esistiti personaggi
> simili nel passato?
Numerosi, ma a meno di non andare indietro, verso culture in cui
vigeva il culto della monarchia assoluta (ovvero l'idea di ribellarsi
al governante era pari ad andare contro Dio e quindi le proprie
convinzioni religiose), i personaggi piu' moderni non hanno MAI operato
da soli e quindi non si possono considerare i soli responsabili.
> E se si come mai solo Hitler è passato alla storia
> in maniera così efferata?
Perche' serviva un capro espiatorio per nascondere le responsabilita'
collettive. Anche negli stessi Stati Uniti (che e' rappresentato come
il paladino delle democrazie) il "potere" controllante non puo' accettare
l'ipotesi di una responsabilita' collettiva di massa, perche' potrebbe
incentivare l'obbiezione alla catena di comando (vedi, ultimo caso:
Edoardo Snowden).
Anche se nel 1968 alcuni militari USA ebbero la medaglia al valore per
avere denunciato il massacro di My Lai nel Vietnam e nel 1970 la carte
marziale puni' svariati militari (anche generali) con riguardo al massacro,
dopo Bush gli USA hanno molto l'interesse a pitturare Hitler come un
mostro, anzi, meglio, come un pazzo, per distrarre la mente da cosa e'
avvenuto in realta', ovvero un "ottundimento" collettivo sulla crudelta'
quotidiana ed altrove, ed una "ottusita'" di scale di valori e sulla
storia.
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Roberto Deboni