Michele wrote:
> > Realisticamente, però, in questo caso non si trattò di episodi
> > isolati di stampo criminale o di lassismo degli ufficiali, ma di
> > una strategia militare precisa intesa ad umiliare e terrorizzare la
> > popolazione civile.
> > Almeno questa è l'opinione dello storico Anthony Bevor, che ha
> > indagato in questo senso anche la politica dello stupro in Germania
> > durante l'occupazione sovietica sul finire della IIA guerra
> > mondiale.
> >
>
> Il nome è Antony Beevor. Ho qualche dubbio sul parallelo, però.
Non è che intendessi istituire un parallelo vero e proprio.
Più che altro si tratta dell'associazione di idee, piuttosto ovvia e
spontanea, derivante dal fatto che siamo in un clima storico piuttosto
omogeneo, seconda guerra mondiale e guerra civile spagnola, che si
tratta in entrambi i casi di truppe coloniali provenienti dal Marocco,
in un caso spagnolo nell'altro francese (per inciso a quanto leggo
nell'esercito franchista si erano arruolati anche diversi marocchini
provenienti dalla parte sotto dominio francese, attirati da ingaggi
decisamente elevati per l'epoca) che si sono macchiate di stupri di
massa, stupri che in entrambi i casi si sono impressi a fuoco nella
memoria della popolazione civile colpita anche per via della differenza
razziale.
"Luchamos contra los moros / mercenarios y fascistas etc." è in effetti
un tema molto sentito della propaganda repubblicana, in Spagna.
Ma le similitudini secondo Beevor si fermano qui.
A suo giudizio, nel caso dei soldati marocchini impiegati in Spagna,
c'è un'effettiva pianificazione dello stupro da parte dei comandanti,
al fine di piegare e terrorizzare la popolazione civile.
A prova di questo cita discorsi radiofonici di generali franchisti e la
diffusione di scritte tipo "I vostri figli saranno franchisti" nei
villaggi occupati.
Sempre a suo giudizio questo uso del terrore generato dai soldati
marocchini rimonta a prima della guerra civile vera e propria e ha le
sue radici nell'impiego in questo senso dei "regulares marocchini"
durante la repressione della rivolta delle Asturie nel 1934, diretta
per l'appunto da Franco.
Sempre secondo Beevor, in questo senso, gli stupri pianificati di massa
della guerra civile spagnola sono i precursori storici di quelli di
donne bosniache da parte delle milizie serbe durante la guerra
dell'ex-Jugoslavia.
Vale la pena ricordare che dopo quella guerra la Corte Penale
Internazionale de L'Aja ha incluso lo stupro di massa pianificato tra i
crimini contro l'umanità.
Sempre secondo Beevor, questo elemento di pianificazione *manca* invece
del tutto nelle marocchinate francesi in Italia.
Sorprendentemente (almeno per me) secondo lo storico inglese questo
elemento manca pure negli stupri di donne tedesche da parte di soldati
sovietici sul finire della seconda guerra mondiale, malgrado
numericamente facciano impallidire gli altri episodi.
Beevor cita alcuni articoli sui giornali per le truppe da cui traspare
l'idea che le donne tedesche fosse carne liberamente disponibile per i
soldati sovietici, ma secondo lui da parte dei comandi sovietici non ci
fu mai l'idea di pianificare questi stupri, mentre le reazioni andarono
da un imbarazzato "laissez faire" alle grossolane strizzate d'occhio.
A questo proposito cita un divertito "lasciate che i ragazzi si
divertano" pronunciato da Stalin in persona quando gli venne riferito.
Concludo ricordando, che l'argomento è simile, la schiavizzazione
pianificata di donne come conforto sessuale per le truppe operata da
tedeschi e giapponesi durante la seconda guerra mondiale.
Come per altri crimini di guerra, il negazionismo giapponese sulla
questione è piuttosto evidente e sfacciato, sull'argomento sto per
l'appunto leggendo un romanzo di una scrittrice sudcoreana, quando
l'avrò finito ne parlero qui, magari, ma anche i russi quanto a
rimozione della memoria storica di questi fatti non scherzano: degli
studi di Beevor è stato *vietato* *per* *legge* l'utilizzo scolastico
ed universitario in Ucraina e in Russia e il ministero degli esteri
russo accusò Beevor di calunnia e blasfemia (sic!) contro l'Armata
Rossa.
Riferimenti:
A. Beevor "The Battle for Spain: The Spanish Civil War 1936-1939"
https://goo.gl/osWMHH
A. Beevor "War and rape - Germany 1945" (Lettura magistrale tenuta a
Cambridge)
https://goo.gl/CEd9ni
Articoli giornalistici (The Guardian) sulla censura dei libri di Beevor
in Russia ed Ucraina:
https://goo.gl/7C7e3S https://goo.gl/gN3UHE