Ma il peggiore! Quale è stato?
Scegliere solamente tra quelli entrati in azione in reparti combattenri.
La mia scelta!
Per spirito cittadino non posso scegliere che lui!
Il Breda Ba-88 Lince, vera caccavella volante .. opss solamente quando
riusciva ad staccarsi da terra.
Enro i linea nei gruppi 7° e 19° e nel giugno 1940 partecipò, partendo dalla
toscana, ad azioni di mitragliamento contro i campi della Corsica. La fine
venne poi con l'invio in Libia, personale a casa e aerei come "civette".
E dire che aveva una linea moderna compatta e anche bella. Di certo i motori
( Piaggio P. XI C-40 da circa 1000 cv.) non è che fossero il massimo , anzi
erano il peggio.
Molto buono l'armamento, tre mitragliatrici Breda da 12,7 mm. nel muso e una
Breda da 7,7 mm. secondaria.
Il suo volume di fuoco era pari a quello di tre caccia italiani, armati con
le classiche due mitragliatrici.
Questi, montando le armi sul cofano motore, sparavano attraverso il disco
dell'elica e la cadenza ti tiro era sensibilmente ridotta.
Si è calcolato, che montando una sola mitragliatrice coassiale, avrebbero
avuto il medesimo volume di fuoco che con le due sul cofano
S'intende solamente con i MC-202 e i Re 2001, che montavano il motore
Daimler Benz DB 601. Motore che solamente con l'Hispano Suiza 12 Y era
predisposto per questo tipo di armamento.
Saluti
Koll Kurtz
--------------------------------
Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
La gran parte degli aerei italiani insieme al Polikarpov russo e allo Stukas
tedesco sono i peggiori aerei del conflitto.
[cut]
>
> La gran parte degli aerei italiani insieme al Polikarpov russo e allo Stukas
> tedesco sono i peggiori aerei del conflitto.
>
perchè poi lo stukas? nel mediterraneo non si è comportato male
>
> Quale è l'aereo migliore della Seconda Guerra Mondiale, suppongo sia gia
> stato ampiamente dibattuto e più volte.
>
> Ma il peggiore! Quale è stato?
>
Che dire del Boulton-Paul Defiant ?
Un caccia armato di 4 mg da 7,7... ma tutte a disposizione del solo
mitragliere in una (pesante) torretta posteriore.
Fu rapidamente ritirato dal servizio di prima linea, ed ebbe una seconda
vita come caccia notturno. Beh, contro i bombardieri, magari usando una
tattica tipo "musica obliqua", poteva anche avere un senso.
Saluti,
[1] http://www.fleetairarmarchive.net/Aircraft/Defiant.htm
---------------------------
Luca Morandini
lmora...@ieee.org
http://www.lucamorandini.it
---------------------------
Nel suo ruolo era il peggiore, lo Sturmovik e finanche il P-51 armato con
razzi erano di gran lunga migliori. Le missioni degli stukas a partire dalla
seconda metà dal 43 erano dei mezzi suicidi.
Come scelta nazionale mi trovi pienamente d'accordo ( anche se batte di poco
l'SM84) anche perche' se da un lato era un aereo magnifico come profilo ed
aggressività è l' esemplificazione di come uno stuolo di acconsenzienti
politici e militari abbiamo speso soldi e materie prime in un mezzo bellico
totalmente inefficente e continuato a produrloed affidarlo ai pochi
equipaggi disponibili.
P.S: di per se comunque il progetto di raiders era ottimo.
> Enro i linea nei gruppi 7° e 19° e nel giugno 1940 partecipò, partendo
dalla
> toscana, ad azioni di mitragliamento contro i campi della Corsica. La fine
> venne poi con l'invio in Libia, personale a casa e aerei come "civette".>
E dire che aveva una linea moderna compatta e anche bella. Di certo i motori
> ( Piaggio P. XI C-40 da circa 1000 cv.) non è che fossero il massimo ,
anzi
> erano il peggio.
La storia purtroppo non finisce qui dopo la produzione dei primi 81esemplari
dalla Breda consegnati come hai detto al 19° e al 7° e alle vicessitudini in
Sardegna ed in terra d'Africa si costrui' una ulteriore serie di 19 (Breda)
e 48 alla IMAM che finiranno la loro storia al demolitore.
Alcuni esemplari (almeno 34) vengono provvisti di motori Fiat A74 e 4 12,7mm
sul muso + i freni da picchiata tanto che ne saranno dati in carico al
gruppo aut. tuffatori nel sett. '43.
Qualche cifra -
1 serie n.81 veivoli pagati Lit.58.634.160
2 serie n.19 veivoli pagati Lit.13.870.000
3 serie n.24 veivoli pagati Lit.19.440.000
4 serie n.24 veivoli pagati Lit.19.911.986
x fare esempio ell'epoca:
1 serie Mc.200 n.99 veivoli pagati Lit. 39.600.000
comunque da considerare che le caccavelle italiane erano inumerevoli anche
se a vari livelli:
P.32 -Ca135 - Sm85 -
Alcuni aspetti positivi del Ba88:
Aver permesso alla IMAM di impratichirsi sui bimotori.
Aver portato soldi all'Agusta x la realizzazioni delle 34 trasformazioni nel
1942.
> Molto buono l'armamento, tre mitragliatrici Breda da 12,7 mm. nel muso e
una
> Breda da 7,7 mm. secondaria.
> Il suo volume di fuoco era pari a quello di tre caccia italiani, armati
con
> le classiche due mitragliatrici.
Ho paura comunque per le fluttuazioni del timoni non sarebbe stato un buon
cacciatore e base stabile di tiro, ed e' bene ricordare che una delle cause
dell'inviluppo del progetto e' che nessuno penso' che con le armi a bordo il
peso passo' da 4600kg e rotti a 6700 kg.e rotti.
> Questi, montando le armi sul cofano motore, sparavano attraverso il disco
> dell'elica e la cadenza ti tiro era sensibilmente ridotta.
> Si è calcolato, che montando una sola mitragliatrice coassiale, avrebbero
> avuto il medesimo volume di fuoco che con le due sul cofano
> S'intende solamente con i MC-202 e i Re 2001, che montavano il motore
> Daimler Benz DB 601. Motore che solamente con l'Hispano Suiza 12 Y era
> predisposto per questo tipo di armamento.
>
> Saluti
>
> Koll Kurtz
>
Averne avute di MG;-)
>
Ciao
Diego
Grazie questa non la sapevo !!!
Che la FAA, dopo l'esperienza con i Roc, si assumesse pure l'onere di
acquistare, presumo un tanto al chilo, a prezzo di rottame di ferro, i
Defiant dalla RAF, risolvendole un problema di rottamazione, e' fatto degno
della "saggezza" delle "Loro Signorie" dell'Ammiragliato, una saggezza
immortalata per sempre dal com.te Eric Brown, nel suo bellissimo volume
"Wings of the Navy" : )
Quando l'autore descrive i limiti tecnici ed operativi di aerei come lo
Swordfish, lo Skua, il Roc, il Chesepeake (cioe' l'SBU, poi denominato
Vindicator dall'US Navy), l'Albacore, limiti tanto rilevanti in quanto
riferiti a velivoli entrati in servizio soltanto poco prima della guerra o
durante la guerra, egli di norme conclude con una frase di praggamatica
"...but Theirs Lordships in Theirs wisdom......." (...ma le Loro Signorie,
nella Loro saggezza....: )
Bene, a queste perle di saggezza, ci aggiungiamo pure il Defiant, acquistato
dalle Loro Signorie nell'anno del signore 1944 !!!!
Ciao
Marco
Questa e' la frase corretta.
Mi sono scappate alcune "s" di troppo ; )
Ciao
Marco
> "Luca Morandini" <lmora...@ieee.org> ha scritto nel messaggio
> news:ldhQb.179132$_P.62...@news4.tin.it...
>
>>Koll Kurtz wrote:
>>
>>
>>>Quale è l'aereo migliore della Seconda Guerra Mondiale, suppongo sia gia
>>>stato ampiamente dibattuto e più volte.
>>>
>>>Ma il peggiore! Quale è stato?
>>>
>>
>>Che dire del Boulton-Paul Defiant ?
>>
> Bene, a queste perle di saggezza, ci aggiungiamo pure il Defiant, acquistato
> dalle Loro Signorie nell'anno del signore 1944 !!!!
Non essere così impietoso: se non erro, il Fleet Air Arm lo impiegò
(dipinto di giallo) come traino bersagli, compito che ha assolto con
onore... non che fosse un compito particolarmente arduo;)
Saluti,
il Chesepeake (cioe' l'SB2U, poi denominato
> Vindicator dall'US Navy),
SB2U, e' il nome corretto.
Ciao : )
Marco
>
> "Koll Kurtz" <gica47TOGLIQUESTO***@libero.it> ha scritto nel messaggio
> news:192Z92Z126Z164Y...@usenet.libero.it...
> >
> > Quale è l'aereo migliore della Seconda Guerra Mondiale, suppongo sia
gia
> > stato ampiamente dibattuto e più volte.
Tanto per sparare sulla croce rossa....il Fiat G 50 era un caccia
disastroso:legno, poco motore, difficile da far atterrare, 2
mitragliatrici in caccia attraverso l'elica, non blindato....chi ci ha
volato, e ho testimonianza diretta, lo considerava....disastroso, ma
bisognava pure dare commissioni alla FIAT!
Lo Stuka, come piattaforma d'arma non era assolutamente male, anzi è
stato l'antesignano dei moderni A 10. Il vero problema di tale aereo era
che doveva operare in zone di assoluto dominio aereo, pena il facile
abbattimento da parte di caccia piu' veloci, ma anche piu' moderni.
Non male anche i letali (per chi li guidava!!) natter tedeschi.
--
sesta squadriglia
Inviato da www.mynewsgate.net
Si l'ho letto.
Ma ci mancherebbe altro che l'avessero mandato in combattimento, magari nel
Pacifico a combattere contro gli Hayate ! : )
Neanche le Loro Signorie erano capaci di questo !
Comunque, nello spirito del bel libro del com.te Brown, volevo divertirmi un
po' anch'io alla spalle dei Lord dell'Ammiragliato ; )
Del resto, quando uno da prova di cosi' poca brillantezza, sono tutti con il
fucile puntato e sparano appena ti muovi : ).
In realta' l'industria britannica era quella che era, c'era da rifornire la
graaaande RAF ("We few, We few and happy, We a rank of brothers" sigh, sniff
sniff ! ), mentre la FAA, all'inizio della guerra, era all'anno 3, pochi
"peones", che pero' bene o male garantivano la copertura aerea sul mare,
mentre i megacaccia della RAF, a poche decine di miglia sul mare, dovevano
fare marcia indietro.
Nondimeno all'Ammiragliato nel 1936-40, in fatto di aviazione, non erano
precisamente dei fulmini di guerra (forse perche' c'era molto da ricostruire
nello staff aviatorio, partendo quasi da zero, anche se molto presto era
stato istituito un Lord dedicato all'aviazione, mi sembra il quinto, ma vado
a memoria.
Forse pero' e' soprattutto a lui a cui si riferiva Eric Brown : ).
Negli anni successivi alla II GM la FAA dara' invece prova di grande
capacita' innovativa.
Ciao : )
Marco
Ciao
per la Regia Areonautica non hai che da scegliere: Ba88, SM85 (la banana),
avevano almeno l'attenuante di essere "sperimentali". Ma il massimo fu
raggiunto con lo Z501 (mi spiace sparare sulla Croce Rossa, ma ...) prodotto
in grande serie, e per ruoli per nulla sperimentali.
Michelazzo
"We few, we happy few, we band of brothers" dall'allocuzione dell'Enrico
V di William Shakespeare che riporto sotto rivendicandone l'IT: e' la
piu' bella arringa prima della battaglia mai scritta:
Westmoreland:
O that we now had here
But one ten thousand of those men in England
That do no work today!
King:
What's he that wishes so?
My cousin Westmoreland? No my fair cousin.
If we are marked to die, we are enow
To do our country loss; and if to live,
The fewer men, the greater share of honor.
God's will! I pray thee wish not one man more.
By Jove, I am not covetous of gold,
Nor care I who doth feed upon my cost;
It grieves me not if men my garments wear;
Such outward things dwell not in my desires:
But if it be a sin to covet honor,
I am the most offending soul alive.
No, faith my cousin, wish not a man from England.
God's peace! I would not lose so great an honor
As one more man methinks would share from me
For the best hope I have. Do not wish one more!
Rather proclaim it, Westmoreland, through my host,
That he which hath no stomach to this fight
Let him depart; his passport shall be made,
And crowns for convoy put into his purse;
We would not die in that man's company
That fears his fellowship to die with us.
This day is called the Feast of Crispian:
He that outlives this day, and comes safe home,
Will stand a-tiptoe when this day is named,
And rouse him at the name of Crispian.
He that shall see this day, and live old age,
Will yearly on the vigil feast his neighbors
And say, "Tomorrow is Saint Crispian."
Then will he strip his sleeve and show his scars,
And say, "These wounds I had on Crispin's day."
Old men forget; yet all shall be forgot,
But he'll remember, with added luster,
what feats he did that day. Then shall our names,
Familiar in his mouth as household words-
Harry the King, Bedford and Exeter,
Warwick and Talbot, Salisbury and Gloucester-
Be in their flowing cups freshly rememb'red.
This story shall the good man teach his son;
And Crispin Crispian shall ne'er go by,
From this day to the ending of the world,
But we in it shall be remembered-
We few, we happy few, we band of brothers;
For he today that sheds his blood with me
Shall be my brother; be he ne'er so lowly,
This day shall enoble his rank.
And gentlemen in England, now abed,
Shall think themselves accursed they were not here;
And hold their manhoods cheap while any speaks
That fought with us upon Saint Crispin's day.
Ciao
Ale
perchè il polikarpov? Era un aereo vecchio è vero ma ai suoi tempi fù
rivoluzionario... Se proprio dobbiamo parlare di aerei pessimi io dico il
p-40 americano e in generale quelli francesi più molte realizzazioni
inglesi.
Perfettamente d'accordo non mi veniva il nome...
Oltre 1500 Vultee A-35 Vengeance, costruiti sull'esempio degli Ju-87 e
subito girati alla R.A.F.. Che date le scarse qualitą li impiegarono
esclusivamente nel teatro operativo Birmano.
Poi il Curtiss SB2C-1 Helldiver costruito in oltre 2000 esemplari.
Chiamato dai piloti della US Navy "la bestia!".
Nel dopoguerra fu rifilato all'Italia, nella versione SB2C-5, come aereo
antisom poi rapidamente finito nel traino bersagli.
I giapponesi, che di aereonavali se ne intendevano, nel dopoguerra come
antisom presero i molto migliori Grumman TBF-1 Avenger.
Mi stupisce che non siano ancora stati nominati i P 39 :)
Frakkia
FIDDer #31
Si criticare il "mammaiuto" è come sparare sulla croce rossa.
Tra gli aerei nazionali fu tra quelli (pochissimi) che valsere i soldi spesi
..
Fu un "tuttofare" e non per niente rimase in costruzione fino al 1943.
Il problema suo e di tutti gli aerei italiani era il motore, che da noi era
il problema più grosso.
Altre nazioni, magari avevano catenacci, ma la motorizzazione era alla
grande.
Il quì sberleffeggiato Boulton Poul Defiant era motorizzato Rolls Royce
Merlin, avercene avuti di quei motori!
Anche l'adozione in Italia dei Daimler Benz non risolse il problema motore,
quelli erano motori molto "tecnologici" che richiedevano una manutenzione
molto accurata, per i tedeschi non era un problema per gli italiani si!
Cosa ne sapevano i nostri motoristi dell'iniezione, li avevano "allevati" a
motori radiali costruiti solamente perché più convenienti (soldi) per i
costruttori (FIAT)!
O anche "Son of a Bitch, Second Class" dalla sigla SB2C, mentre il suo
antesignano SBD era significativamente noto come "Slow But Deadly".
Antonio
--
Valzer!...
Il p-39 non era granchè come caccia da alta quota ma come assaltatore faceva
la sua figura imho i russi ne ebbero molti per la legge affitti e prestiti
ed i carristi tedeschi ebbero modo di conoscerlo molto bene...
Dovresti spiegarlo a Rudel :)
Taglia
http://www.vortexmind.net
http://www.tgplanes.com
http://www.netwargamingitalia.net
Pessimi come caccia, ma discreti come caccia-bombardieri: i piloti russi
ne erano entusiasti.
Mi stupisce che non siano ancora stati nominati i P 39 :)
La domanda che mi sono fatto tante volte è: ma perché i sovietici
"impazzivano" per i P-39?
Tale generale Alexander Ivanovitch Pokrychkine, nel 1944 alla testa della 9°
divisione da caccia della Guardia, viene accreditato di 65 o 67 vittorie
tutte su P-39 delle varie versioni.
Propaganda o qualcosa l'aereo valeva!
D'altro canto non mi pare di aver letto molte critiche sull'aereo, sia
americane che da altri.
Viene ripetutamente criticata solamente la poca potenza del motore Allison
V-1710 in quota.
Curami in un suo scritto dichiara che questo motore, che tecnicamente
avrebbe dovuto surclassare tutti i motori alleati, aveva bisogno
semplicemente della naturale evoluzione che la guerra non gli diede. Fu
prematuramente pensionato in favore del Packard copia del britannico Rolls
Royce Merlin.
Oppure Son of Bitch 2nd Class (SB2C "Figlio di Puttana di Seconda Classe").
Se non ricordo male la Royal Navy lo provo' ma non lo qualifico' mai per le
sue portaerei.
Visto che ormai l'ho citato, vado a leggere "Wings of the Navy" per
raccogliere ancora una volta il giudizio del com.te Eric Brown (che per
inciso era uno dei migliori piloti collaudatori della Royal Navy durante la
II GM).
Lo Squadron 1820 della FAA, che si era formato in USA per qualificarsi ed
impiegare gli "Helldivers", venne sciolto mentre stava ritornando in Gran
Bretagna, via nave con i suoi aerei.
Eric Brown commenta "We were not tardy in discovering the reason: the
handling characteristics of the "Beast" were such that it would never have
been allowed NEAR a British carrier deck !" (Non tardammo a scoprirne la
ragione: le caratteristiche di manovrabilita' della "Bestia" erano tali che
non gli avrebbero permesso neanche di AVVICINARSI al ponte di volo di una
portaerei britannica ! [traduzione non letterale, ma logica]).
Probabilmente, i cannonieri destinati ai pezzi antiaerei, avevano l'ordine
di fare fuoco contro qualunque Helldiver accennasse ad un avvicinamento alla
loro portaerei : )
Perlomeno si limitava il danno all'aereo abbattuto : )
Ciao : )
Marco
Per criticare il Cant.Z501 bisogna comunque tenere in conto alcuni fattori.
Fu il primo progetto di Zappata per la CRDA ed in qualche modo il primo
aereo "complesso" proprio dei cantieri che prima eseguivano la produzione di
S55 e Sm81.Il Gabbiano o come ricordato mammaiut servi' da traslatore tra le
figure dell'Ing. Coflenti e quello del ricordato Zappata ed impresse una
svolta "industriale" a quello che come ambiente a Monfalcone era poco piu'
che artigialnale (circa 340 operai) volo' per la prima volta del 1934. E di
per certo comunque che per lo scarso peso industriale e poi con il cambio di
direzione all'Aeronautica ( vedasi defenestrazione di Balbo) le industrie
dei Cant. non si videro in primo piano nella corsa agli armamenti della fine
degli anni '30.
E' di per certo comunque che tutta ( o quasi) la produzione CRDA fu di
prim'ordine in relazione anche agli altri gruppi industriali ben piu' grandi
e ben piu' politicamente sorretti.
Fa pensare comunque che se nel caso del Z501 si ha un tempo di sviluppo dal
primo volo alla versione militare di 5-6 mesi, per il Cant 506 passerà a
quasi 2 anni ( anche se nel contempo fu sviluppato il Cant1007) e per il
Cant 1018 che era una macchina propriamente militare di ben 4 anni (+ o -).
Guardacaso la versione notturna del Cant1018 verrà chiamata Lince ( corsi e
ricorsi della storia) e doveva avere 2 cannoncini da 20mm e 4 mitr. da
12,7mm.
>
> Il problema suo e di tutti gli aerei italiani era il motore, che da noi
era
> il problema più grosso.
> Altre nazioni, magari avevano catenacci, ma la motorizzazione era alla
> grande. Il quì sberleffeggiato Boulton Poul Defiant era motorizzato Rolls
Royce Merlin, avercene avuti di quei motori!
Senza parlare della produzione dell'Isotta Fraschini totalmente inadeguata
agli scopi militari.....
>
> Anche l'adozione in Italia dei Daimler Benz non risolse il problema
motore,
> quelli erano motori molto "tecnologici" che richiedevano una manutenzione
> molto accurata, per i tedeschi non era un problema per gli italiani si!
>
Aggiungerei anche la complessita di aerei come il G50 Mc200 con tutte le ore
di lavorazione in piu' rispetto ad un M109.
> Saluti
>
> Koll Kurtz
Ciao
Diego
Pienamente d'accordo , anche se e' bene ricordare che fu' il primo caccia
monoplano della Fiat e togliere la seggiola dal Rosatelli non fu facile, lo
fu ancora di meno mettere in moto la traslazione ( mai avvenuta
completamente) della tradizione biplana .
Convengo poi con la costruzione su licenza del G50g bis e poi navalizzato
avendo sentito i pareri sconfortanti dei piloti si debba ascrivere a fatti
propriamente politico - economici di terzo ordine.
Ciao
Diego
> Il quě sberleffeggiato Boulton Poul Defiant era motorizzato Rolls Royce
> Merlin, avercene avuti di quei motori!
Guarda, il Merlin č cosě famoso da essere addirittura citato in una canzone:
<<Sound of merlins fired up and their spoiling for the fight
1000 bombers ready, it's the target for tonight
Deeper into Germany, but we all know the score
I know that I'm not coming back like those that did before>>
Vabbč, č Bruce Dickinson, mica Shakespeare, perň...
Saluti,
[1] http://www.brucedickinsonbrazil.hpg.ig.com.br/bestoflyr.html
Scusa Antonio, senza intenzione ho ripetuto la tua citazione.
Non avevo visto che l'avevi gia' fatta (anche piu' corretta, tra l'altro : )
Ciao
Marco
> I giapponesi, che di aereonavali se ne intendevano, nel dopoguerra come
> antisom presero i molto migliori Grumman TBF-1 Avenger.
... e ci credo che preferissero l' avenger, con tutte le botte che hanno
preso da quello !
Saluti,
Dott. Piergiorgio
(sig assente poiche' sto provando un nuovo Newsreader)
La Piaggio, totalmente estranea alla costruzione di motori aereonautici,
dopo furiosi contrasti con l'Isotta Fraschini per la licenza Gnome Rhonee,
riuscì a produrre solo catenacci.
Poi ci sarebbe la questione della benzina a 100 ottani.
Non solo le navi caro dottò ma anche per gli aerei riuscirono a fare il
peggio del peggio,
E dire che le idee e gli uomini c'erano, non avremmo avuto molti mezzi, ma
qualcosa di buono potevamo anche farlo.
> Aggiungerei anche la complessita di aerei come il G50 Mc200 con tutte le
ore
> di lavorazione in piu' rispetto ad un M109.
Avevamo un'americano che funzonava anche bene, il Re 2000 , ma Fiat docet!
Il Bf-109 E potevamo averlo già all'inizio del conflitto (come i nostri
vicini svizzeri e jugoslavi), l'Alfa Romeo aveva costruito un nuovo
complesso industriale a Pomigliano D'Arco (dove oggi fanno le alfa) per
costruire i motori Dailmer Benz DB601 e aveavno contatti con la
Messerscchmitt per costruire pure le cellule del 109. Verosimilmente
avrebbero sfornato cellule complete di motore, manacava il carrello,
l'avionica e l'armamento.
A Napoli vi era l'IMAM (gruppo Breda) che poteva fare tutto questo. Un
Bf-109 Emil chiamato IMAM Ro 109 Pulcinella! (denominazione e numerazione di
fantasia mia!)
Perché non si fece? Semplicemente per l'opposizione della Breda, che non
voleva che a Napoli si costruissero cellule d'aerei.
A sua volta la Breda fu bloccata dalla Piaggio (molto appoggiata dalla
gerarchia fascista) per la riproduzione dell'americano B-17. Così non
costruimmo gli affidabili e efficaci B-17, per dare modo di produrre (e non
avere) i Piaggio P-108, tutti voi conoscete la poco edificante carriera di
questi quadrimotori.
> "We few, we happy few, we band of brothers" dall'allocuzione dell'Enrico
> V di William Shakespeare che riporto sotto rivendicandone l'IT: e' la
> piu' bella arringa prima della battaglia mai scritta:
Grazie per averla trascritta qui. E' cosi' bella che fa venire da piangere.
Non e' "dulce et decorum est pro patria mori", la menzogna antica come
scrive Wilfred Owen nella sua bellissima poesia. E' qualcosa di molto,
molto di piu' e di diverso.
Haydn
Bhe su questo lo hai ricordato , ma poniamo al corrente gli amici che ci
leggono che la Piaggio aveva sue radici nella SAIM che poi sarebbe diventata
CMASA, l'azieda ha costruito negli anni '20 qualche Dormier Wal e qualche
prototipo dovuto alla genialità dell'ing.Pegna finche' quest'ultimo non
passò alla Caproni.
Nel 1930 perde un'altro buon progettista come il Gabrieli che passa alla
Fiat. Rinaldo Piaggio fonda la SANA che guardacaso riceve i Dormier X dei
rimborsi di guerra dalla Germania ma presto viene inglobata nell'ala
Littoria.
Nel 1931 l'azienda ha 2,7 milioni di perdite di bilancio che verranno
ripianati in pochi anni resta il punto ? che in questi anni si costruiscono
pochi prototipi e poche decine di aerei per la R.A. ( forse avranno venduto
in bene altri settori).
Restano anche molti interrogativi su come da un progetto in legno come il
P.50 si passi al P108 al primo colpo senza "spargimento di sangue".
Un unico asso nella manica quindi erano da considerarsi i "ciofeca" motori
che potevano essere venduti anche ai "concorrenti" o strettamente
imparentati.
> Poi ci sarebbe la questione della benzina a 100 ottani.
> Non solo le navi caro dottò ma anche per gli aerei riuscirono a fare il
> peggio del peggio,
> E dire che le idee e gli uomini c'erano, non avremmo avuto molti mezzi, ma
> qualcosa di buono potevamo anche farlo.
>
>
> Avevamo un'americano che funzonava anche bene, il Re 2000 , ma Fiat docet!
>
Tenendo a conto che le reali capacità delle Reggiane erano alquanto limitate
la Fiat tenne conto che avrebbe dovuto pagare fior di quattrini al Caproni
per le licenze della lavorazione dei metalli tanto valeva aspettare qualche
anno e farsele dare dai tedeschi peccato che la guerra avesse il proprio
corso.
> Il Bf-109 E potevamo averlo già all'inizio del conflitto (come i nostri
> vicini svizzeri e jugoslavi), l'Alfa Romeo aveva costruito un nuovo
> complesso industriale a Pomigliano D'Arco (dove oggi fanno le alfa) per
> costruire i motori Dailmer Benz DB601 e aveavno contatti con la
> Messerscchmitt per costruire pure le cellule del 109. Verosimilmente
> avrebbero sfornato cellule complete di motore, manacava il carrello,
> l'avionica e l'armamento.
Ricaldando quello che si era fatto nella grande guerra per gli aviatik.
Ma vuoi mettere avere un bel biplanone che ti raffedda il corpo ? CAI
insegna.
Parafrasando Galland " ma dove ca..o sono le radio , il battelino di
salvataggio, la pistola lanciarazzi e la tuta elettroriscaldata ?"
> A Napoli vi era l'IMAM (gruppo Breda) che poteva fare tutto questo. Un
> Bf-109 Emil chiamato IMAM Ro 109 Pulcinella! (denominazione e numerazione
di
> fantasia mia!)
> Perché non si fece? Semplicemente per l'opposizione della Breda, che non
> voleva che a Napoli si costruissero cellule d'aerei.
Ma la IMAM aveva anche la figura dell'ing. Galasso che i "suoi" Ro 37 Ro.41
Ro 43 Ro.44 li vendeva benissimo ( e stava per riuscire il colpaccio del
Ro.51) , nel 1936 tanti tecnici della Breda passarono a Napoli e
continuarono a cullarsi di biplanoni non rompedo ai cugini pui' grandi e
completando il catalogo della casa con aerei leggeri da scuola piloti ( che
non c'entrarono nulla con la filosofia del monoplano).Naturalmente c'e'
l'eccezione della costruzione dei Ba.88.
Galasso comunque aveva gia' fatto piazza pulita da tutti quelli che non la
pensavano come lui anni prima.
Di certo poi con i bimotori Ro.57-58 si passo' la fiaccola da Breda a IMAM.
> A sua volta la Breda fu bloccata dalla Piaggio (molto appoggiata dalla
> gerarchia fascista) per la riproduzione dell'americano B-17. Così non
> costruimmo gli affidabili e efficaci B-17, per dare modo di produrre (e
non
> avere) i Piaggio P-108, tutti voi conoscete la poco edificante carriera di
> questi quadrimotori.
La Breda si sveglio' dal proprio torpore solo con l'arrivo del Zappata ma
oramai era troppo tardi anche perche' i progetti degli veivoli avrebbero
dovuto essere portati in volo da dei Piaggio.
E ci pensate come avremmo potuto fare senza tutta quella immensa serie
di
parti di ricambio per tutte le tipologie di aerei in linea...? Fiat
CR32,42,
50, BR, CantZ, Breda, SM 79.82, IMAM 1,39,41 e 41 bis, Macchi,
Reggiane
200...x, Caproni, Piaggio....la logistica non smise mai di
ringraziare...i
piloti un po' meno!
E perche si smise di sviluppare i fantastici motori idrocorsa? piu'
facile
l'acquisto delle licenze? Almeno avessimo scelto cose buone, RR o DB !
Andrea
Lo Sturmovik viene considerato il padre degli attuali concetti di attacco al
suolo di bersagli mobili. Non solo dell'A-10 ma anche degli elicotteri
d'assalto. Quando Hans Rudel attacca un cannoncino sotto il suo Stuka siamo
nell'estate 1943, gli assi dell'Il-2 hanno già collezionato centinaia di
vittorie e i fanti tedeschi lo avevano ribattezzato "la morte nera". Poi
Rudel ci farà fuori 500 mezzi di vario genere ma è pur vero che si ritrovò
con una gamba amputata.
Anche quello dei fratelli Wright se è per questo :-D
Cmq credo che qui si intenda per peggior aereo non una ciofeca che nemmeno
volò, ma un aereo che fu usato in maniera massiccia dalla sua aviazione e
abbattuto poi in maniera massiccia. Quindi gli aerei italiani, il Polikarpov
e lo Stukas tedesco sono le tipologie di aerei più prodotte, più usate e più
abbattute :-D
Già fatto :-D
> A sua volta la Breda fu bloccata dalla Piaggio (molto appoggiata dalla
> gerarchia fascista) per la riproduzione dell'americano B-17. Così non
> costruimmo gli affidabili e efficaci B-17,
Vuoi dire che avevamo la licenza e i piani costruttivi per costruire le
*fortezze* *volanti* ???
Se veramente ci siamo fatti scappare l' occasione di usare un sistema d'
arma del genere, veramente meritavamo di perdere la guerra ! Con quelli
potevamo cancellare Malta in pochi giorni....
Saluti da un Dott. Piergiorgio meravigliato e costernato....
> Vuoi dire che avevamo la licenza e i piani costruttivi per costruire le
> *fortezze* *volanti* ???
>
> Se veramente ci siamo fatti scappare l' occasione di usare un sistema d'
> arma del genere, veramente meritavamo di perdere la guerra ! Con quelli
> potevamo cancellare Malta in pochi giorni....
Vorrei ricordarti che avevamo anche la possibilità di costruire su licenza
PZ III, IV & V, un conto è avere i piani, un conto la produzione.
H.N.
Saluti,
der Stürmer
--
Eliminare dalla mail NOMERDACCIA NOCENTROSOCIALE NOMERDA(tutti e 3 sinonimi)
per rispondere
> Vorrei ricordarti che avevamo anche la possibilità di costruire su licenza
> PZ III, IV & V, un conto è avere i piani, un conto la produzione.
Sicuro ?
Nel campo militare avevamo costruito le più potenti corazzate costruite
in Euruopa (Le Veneto erano certamente superiori, in un modo o nell'
altro, a KGV, Bismarck e riechelieu)e non erano troppo dissimili dalle
North Carolina, quindi direi che eravamo certo in grado di costruire
Fortezze Volanti, certo non 10.000 come gli USA, ma sicuramente quei
cento-120 che bastavano a liquidare malta. Dopotutto evevamo realizzato il
Piaggio 108, no ?
Saluti,
Dott. Piergiorgio.
*LOL*
> Sicuro ?
Teoricamente si, lo scrivono Ceva&Curami, l'ostacolo insormontabile fu la
FIAT.
> direi che eravamo certo in grado di costruire
> Fortezze Volanti, certo non 10.000 come gli USA, ma sicuramente quei
> cento-120 che bastavano a liquidare malta.
L'industria italiana aveva dei problemi a costruire aerei così complessi, ma
come dice Kurtz il vero problema era politico.
> Dopotutto evevamo realizzato il
> Piaggio 108, no ?
Non è stato un grande successo.
H.N.
Appunto, Piergiorgio, non vedo il problema.
Tutto sommato anche il P108 serviva egregiamente allo scopo (mi sembra che
avesse prestazioni complessive non molto inferiori al B17, ma purtroppo non
ho sottomano i dati per fare il confronto).
Il problema era l'affidabilita' dei motori italiani Piaggio, l'impiantistica
elettromeccanica ed idraulica (Anche se a giudicare dal film "Memphis
Belle", pure la torretta Bendix ventrale del B17 non era un capolavoro di
affidabilita'), la capacita' di costruire un grande numero di macchine e di
farle volare con equipaggi mobilitati, ma ben addestrati (con i P108 gli
italiani riuscivano a fare missioni su Gibilterra di 3 velivoli, tanto per
dire).
Pertanto anche soluzioni apparentemente brillanti del P108, come le due
barbette telecomandate sulle gondole motori (una soluzione brillante sotto
il profilo del risparmio del numero delle armi, anche se portava i pesi
delle mitragliatrici in una posizione dove avevano un ben maggiore momento
d'inerzia), di fatto venivano invalidata dalla insufficienze della nostra
industria elettromeccanica ed elettronica.
Tutto questo sarebbe cambiato poco, se anziche' produrre P108 avessimo
riprodotto B17.
Ciao : )
Maco
Non saremmo stati una grande potenza industriale, ma il "copia incolla" ci
veniva benissimo! Vedi le riproduzioni marine delle motozattere,
motosiluranti e dei trasporti KT tedeschi.
La Breda aveva tutte le strutture necessarie e il montaggio dei
quadrimotori. Il grosso hangar, danneggiato nel bombardamento del 1944, fu
poi ripristinato e servì e il BZ 308.
Adesso è declassato a magazzino di una grossa catena di supermecati.
I motori (Wright) presumibilmente li avrebbe costruiti la Fiat, consentendo
di avere un motore nazionale che superasse la soglia dei1000 cv, con
beneficio anche per gli altri aerei.
Il Daimler Benz DB 601 venne dopo e per iniziativa dell'Alfa Romeo, che
costruì appositamente lo stabilimento di Pomigliano D'Arco.
Per i carri non dimentichiamo lo Skoda T22 e tutte le storie inventate per
non addottarlo. Dei carri tedeschi il PzIII la sua riproduzione era anche
legata alla fornitura di parti di questo alla Germania.
No, no fanno motori per aerei :-)
e' la vecchia Alfa AVIO, poi FIAT AVIO, oggi in mano ad una cordata
americana (credo che si chiami AVIO).
Saluti
PanzerMeier
Ovviamente non è lo stesso stabilimento, intendevo come zona industriale.
L'automobilistico fu costruito negli anni settanta per produrre l'Alfa Sud.
Tra l'altro l'aereonautico fu anche bombardato durante la guerra.
> Pertanto anche soluzioni apparentemente brillanti del P108, come le due
> barbette telecomandate sulle gondole motori
Volevo citare anche questo fatto, che sulla carta dà una certa
superiorità al 108 rispetto al B17, permettendo il fuoco di 4
mitragliatrici contro 2 contro un attaccante dall' alto. e comunque, il
punto è che il 108 era sottopotenziato riuspetto al B17 come fai notare
implicitamente anche tu. Un B17 o un 108 con motori wright sarebbe stato
uno strumento migliore, e dopotutto dell' asse solo noi avevamo
quadrimotori da bombardamento strategico.
Dubbi invece ho su eventuali PZ III IV e Panther costruiti in Italia, data
la faccenda delle corazze mal costruite....
Saluti,
Dott. Piergiorgio.
Attenzine con i paragoni, può accadere di confondere le madri con le figlie
... magari guadagnandoci!
Il B-17 volava nel 1935, nel 1937 entrava nel primo gruppo da bombardamento
operativo e nel 1940, quando ci veniva proposto, era già un'aereo
collaudato.
Dovendo fare un confronto sarebbe giusto farlo tra il P-108 e il B-29,
essendo uno il successore del P-50 e l'altro del B-17.
Il grosso problema italiano erano i motori, sia aerei, navali che terrestri.
Avevamo quattro società costruttrici di motori aerei (Alfa, Fiat, Piaggio,
I. Fraschini) e nessun motore valido. L'inghilterra aveva la Roll Royce per
i motori in linea e la Bristol per gli stellari. Tutte due facevano motori
validi e il Lancaster volava sia con R.R. Merlin che con Bristol Hercules.
Nel dopoguerra si rimotorizzarono gli SM-82 con i Pratt & Whitney e durarono
fino agli anni sessanta quando arrivarono i C-119. Lo stesso Bz-308 aveva i
Bristol Centaurus, come il SM-95 nelle comagnie di linea private montò
motori stranieri.
Per il carro P-40 ci fu una indegna sceneggiata per il motore, si decise di
mantenere l'inefficente SPA (Fiat) nonostante l'offerta tedesca dei
collaudatissimi Maybach.
Le commesse miltari erano (e lo sono) come dei grossi caffe-latte (o se
preferite, bicchieroni di vino passito o Marsala) dove i fascisti, i
militari e gli industriali ci inzuppavano il "biscottone". Risero fuori il
biscotto savoiardo, presumo perché nell'economia nazionale non contavano un
c ----! Inzuppamento nelle commesse militari che ritengo sia in vigore
dall'epoca imperiale romana.
Nel privato le società Nazionali costruttrici di autocarri quando a metà
degli anni trenta ebbero bisogno dei motori Diesel, risolsero alla svelta il
problema.
La OM prese la licenza della svizzera Saurer, l'Alfa con la Bussing-Nag che
produceva i Deuz, la Bianchi con la Daimler Benz, l'Isotta Fraschini con la
MAN e la Lancia con la Junkers. La Fiat che poteva più di tutte le altre, si
prese direttamente l'Ing.Henry Riccardo e si li fece da sè.
"Non datemi un P-39..."
Anche i Bell P-39 "Airacobra" (e P-63 "Kingcobra") operarono con gli emblemi
delle aviazioni militari francese, portoghese ed italiana nel corso di
manovre della Nato, senza far parte permanentemente di reparti inclusi nei
contingenti delle forze assegnate ai comandi multinazionali dell'Alleanza.
Il P-39 era un aereo dalla configurazione unica al mondo originariamente
destinato ai ruoli aria-aria, concepito nel 1935 da Bob Wood con
un'architettura atta ad ottenere - secondo alcuni criteri dell'epoca - il
massimo rendimento dal cannone automatico T-9 da 37 mm dell'American
Armament Corporation: si trattava di disporre la bocca da fuoco nella parte
anteriore della fusoliera in corrispondenza dell'asse longitudinale del
velivolo. Questa soluzione implicò il posizionamento del motore - il solito
lineare "Allison V-1710" (1150 -1325 hp) dietro al posto di pilotaggio sotto
il quale una trasmissione cardanica lunga 1524 cm trasferiva la forza
torsionale dell'albero motore all'elica tripala. Nel mozzo di quest'ultima
passava la bocca da fuoco del T-9. Cosicchè nella parte della fusoliera
anteriore al posto di pilotaggio, sgombra del motore, era stato possibile
alloggiare anche da due a quattro mitragliatrici da 12,7 mm con relativo
munizionamento, il che, assieme al cannone da 37 mm, faceva dell'"Airacobra"
un velivolo con potenza di fuoco eccezionale.
Però a questo caccia, uno dei pochissimi monomotori ad elica con carrello
triciclo a ruotino anteriore, non si riuscì mai a trovare una soddisfacente
posizione per il compressore del motore, il che precluse all'"Airacobra" le
operazioni aria-aria ad alta quota e ne fece un aereo tattico con ruoli
aria-superficie, vanificando di conseguenza la disposizione ottimizzata
dell'arma principale sull'asse longitudinale. Inoltre i rischi connessi con
la scarsa affidabilità del V-1710 e con la delicatezza della trasmissione
cardanica, usa spesso a entrare pericolosamente in vibrazione (se non a
rompersi), non compensarono i vantaggi, rivelatisi alla prova dei fatti
quasi inesistenti, derivanti dal fatto che il motore veniva a trovarsi in
posizione baricentrica. Incorreggibile la tendenza della macchina, anche a
tutta potenza, a mettere giù il muso con la totale riserva di munizioni ed
invece ad alzarlo dopo che erano stati sparati tutti i colpi, mentre
l'abbandono del posto di pilotaggio attraverso la porticina di tipo
automobilistico posta a sinistra del pilota nelle emergenze si rivelò spesso
fatale.
Chuck Yaeger - l'asso dello US Air Corps che nel 1948 fu il primo uomo a
volare oltre la barriera del suono - a proposito dell'"Airacobra" rammenta:
"Ogni volta che entravamo nel posto di pilotaggio attraverso una portiera
d'automobile, ci veniva da domandarci come avremmo fatto a lanciarci giù se
il velivolo fosse entrato in vite". Nel 1941 i piloti di un reparto di
addestramento nel Nevada cantavano:
"Non datemi un P-39
col motore nella coda.
S'avvita e capovolge
e un gran buco scaverà.
Non datemi un P-39..."
Le prestazioni di velocità dei primi "Cobra" - 350 km all'ora in crociera -
erano decisamente modeste, anche a confronto con quelle dei contemporanei
P-40 - cento km all'ora in più - ma nel 1939 negli Stati Uniti non
esistevano alternative valide più immediate, cosicchè venne commissionata
(anche da parte del governo francese) la produzione in gran serie di questo
P-39 (ne furono prodotti 9558, oltre ai 2952 "Kingcobra P-63": quest'ultimo
sostanzialmente un P-39 con ala a profilo laminare). All'epoca dell'attacco
nipponico a Pearl Harbour la massa di caccia dell'Army Air Corps era
costituita appunto da P-40 e P-39, il cui destino - mentre veniva fatta
allegramente proseguire la produzione - fu quello di essere ceduti alle
forze aeree di altri paesi.
Lo US Air Corps, infatti, non appena fu possibile sostituì con "Lightning",
"Thunderbolt" e "Mustang" sia i P-40, generosamente distribuiti durante la
seconda guerra mondiale a francesi, canadesi, cinesi, inglesi, russi e
turchi, sia i P-39 che con i colori americani ebbero solo un limiato impiego
operativo nella Nuova Guinea e nel Mediterraneo fino al 1944 e quindi furono
confinati a ruoli di seconda linea. Del P-39 la Royal Air Force aveva
ordinato 675 esemplari, ma il consuntivo della prima missione - il 9 ottobre
1941 sulla Francia occupata dalle forze germaniche - fu così disastroso che
i 595 non ancora ritirati furono lasciati negli Stati Uniti.
L'Unione Sovietica fu senz'altro il più importante utilizzatore, nella
seconda guerra mondiale, dei P-39 poichè su 9558 prodotti ne ebbe 4773 e
circa 2500 P-63 (su 2952 prodotti); i restanti ebbero vicissitudini diverse
e sotto diverse bandiere, fra le quali quelle del Portogallo, della Francia
e dell'Italia, forze aeree alle quali i "Cobra" furono consegnati nel 1944 e
nelle quali, con compiti ed utilizzazioni crescentemente meno rilevanti,
rimasero in servizio fino al 1950/51. I 149 esemplari di P-39 italiani li
ebbero prima il 4° stormo e successivamente reparti diversi e alla fine la
scuola caccia di Galatina. I francesi utilizzarono queste macchine a lungo
soprattutto come ricognitori; pare dei "cobra" portoghesi vennero inviati in
Angola e quelli rimasti nel territorio metropolitano, affiancati da
"Hurricane" IIB e IIC e "Spitfire" Mk V, furono alla fine radiati nel 1951 e
sostituiti con "Thunderbolt".
***
Tratto da:
Giuseppe d'Avanzo, "Evoluzione del Caccia NATO", EDAI
Pagine 13 e 14
--
Frakkia
FIDDer #31
ciao
A.
Tu ci scherzi, ma temo proprio che sia andata cosi' : )
Ciao
Marco
appoggio in pieno , e aggiungo l' equivalente imbarcato Blackburn Roc
mozione speciale per :
Brewster Buffalo ( contro gli Zero faceva poco più che azione di
"rappresentanza" )
Fiat Cr 32 ancora in forza ( mi sembra ) nei primi tempi di guerra era un
"fossile vivente"
alcuni bombardieri francesi che erano onestamente anche esteticamente
rivoltanti..
Saluti :-)
In compenso era molto meglio armato, 4 Browning da 12,7 contro due da 7,7 e
due cannoni da 20 a molto bassa cadenza di tiro dello Zero.
Poi ritengo che avesse anche il vantaggio sullo Zero della robustezza
stutturale. Daltro canto non furono spazzati via dagli Zero, ebbero
solamente molte perdite, da attribuirsi anche all'inesperienza dei piloti.
Saburo Sakai pilotava uno Zero, ma aveva alle spalle già qualche anno di
battaglie aere sulla Cina.
Poi mi sono sempre chiesto, come facevano i finlandesi a volare con questi e
con altre carrette tipo il G-50 o il Morane Saulnier.
> Fiat Cr 32 ancora in forza ( mi sembra ) nei primi tempi di guerra era un
"fossile vivente"
La resposabilità era di chi lo aveva mantenuto in servizio così a lungo.
Certamente che nell'II GM era un'aereo sorpassato. Ma a suo tempo era tra i
migliori e non dimentichiamo che il motore Fiat A-30 fu l'ultimo motore in
linea italiano valido, oddio italiano fino a un certo punto!
> alcuni bombardieri francesi che erano onestamente anche esteticamente
rivoltanti..
Se ti riferisci ai quadrimotori Farman 222.2 si erano orrendi ma
bombardarono Berlino. Se non ricordo male si chiamava Juiles Verne ed era
pilotato da piloti ex civili della comagnia aerea francese.
allora secondo me bisognerebbe accordarsi sul significato di "peggiore" :
- inadeguato rispetto ai concorrenti di altre nazioni dell' area all'
entrata in servizio ?
- inadeguato quando lo si usò operativamente? ( Cr 32 ? )
( parte dei bobmardieri francesi di vecchia concezione e ancora operativi
? )
- "sbagliato" come costruzione ( cioè idea magari giusta ma non ben
"ingegnerizzata" )?
- concettualmente "sbagliato" come progetto ?
- sbagliata la concezione tattica per cui venne realizzato? ( Bolton Paul
Defiant e Blackburn Roc )
ad es il cr 32 sarà stato un ottimo aereo all' entrata in servizio, ma
possiamo considerarlo
un "pessimo aereo della II W.W. " ?
mi permetto di segnalare una occasione mancata dell' epoca :
quello che sarebbe stato ( secondo il mio parere da profano del settore )
un caccia straordinario se messo a punto seriamente:
il caccia bimotore Westland Whilwind aveva una amamento molto potente, ma i
suoi motori non vennero
mai messi a punto a causa della priorità che la RR aveva nello sviluppo e
nella produzione del Merlin.
se questo aereo fosse stato pronto quando doveva ( 1939-1940) , motorizzato
decentemente, e un quantità considerevole ,forse lo Spitfire avrebbe avuto
un serio concorrente come "simbolo" della battaglia
d' Inghilterra "
sarebbe stato un osso duro per tutti i caccia tedeschi dell' epoca..per non
parlare dei bombardieri..)
ne furono consegnati solo pochi esemplari...