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programmatori indiani

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Max

unread,
May 27, 1999, 3:00:00 AM5/27/99
to
Ultimamente si parla molto di intelligenza....
Secondo me, molto dipende dal grado di esperienza dei soggetti.
Si faceva riferimento ai programmatori indiani...
Certamente sono tra i migliori, ma non credo che il motivo sia la loro
intelligenza ( o solo quello ).
Le multinazionali del software investono massicciamente in India ( a
Bengalore per esempio ) perche' i programmatori indiani sono ben preparati
e soprattutto, costano di meno che gli "occidentali".
Avendo maggior lavoro a disposizione, "fanno molta piu' pratica" degli
altri ( non so'se sono riuscito a spiegarmi ).
C'e' anche da considerare che, visto il grande interesse che le
multinazionali hanno verso di loro, il governo indiano concede
agevolazioni per l'acquisto di materiale informatico.
Molti sono portati allora a cimentarsi con l'informatica...anche perche'in
questo modo non rimagono disoccupati....e le loro scuole li preparano
bene...ovviamente!

Max


Massimiliano Crippa

unread,
May 28, 1999, 3:00:00 AM5/28/99
to
> Certamente sono tra i migliori, ma non credo che il motivo sia la loro
> intelligenza ( o solo quello ).
> Le multinazionali del software investono massicciamente in India ( a
> Bengalore per esempio ) perche' i programmatori indiani sono ben preparati
> e soprattutto, costano di meno che gli "occidentali".

Non credo sia una questione di prezzo. Anche nello Zaire costano poco, ma
non sono ben preparati. E poi gli ndiani lavorano come programmatori anche
fuori dall'India, in paesi dove il vantaggio di pagarli poco non esiste. E
poi gli indiani non credo siano ben preparati perche' frequentano scuole di
lusso o sono ricchi o hanno una famiglia che li aiuta alle spalle. Io
propenderei per la predisposizione "genetica"...

> Avendo maggior lavoro a disposizione, "fanno molta piu' pratica" degli
> altri ( non so'se sono riuscito a spiegarmi ).

Io non ho capito! Lavorano 8 ore come noi! ^_^

> C'e' anche da considerare che, visto il grande interesse che le
> multinazionali hanno verso di loro, il governo indiano concede
> agevolazioni per l'acquisto di materiale informatico.

Ai privati o alle aziende? Comunque non e' che nelle aziende informatiche
occidentali manchi il materiale informatico.

> Molti sono portati allora a cimentarsi con l'informatica... anche
perche'in
> questo modo non rimagono disoccupati...

Si', ma se non sei bravo mica ti assumono! ^_^

Massimiliano Crippa
max.c...@iol.it

Pipitone Esp. Claudio

unread,
May 28, 1999, 3:00:00 AM5/28/99
to
In data Thu, 27 May 1999 14:12:24 +0200, Max ha scritto sul newsgroup
it.cultura.orientale:

>Ultimamente si parla molto di intelligenza....
>Secondo me, molto dipende dal grado di esperienza dei soggetti.
>Si faceva riferimento ai programmatori indiani...

>Certamente sono tra i migliori, ma non credo che il motivo sia la loro
>intelligenza ( o solo quello ).

Sono d'accordo; l'intelligenza e' una qualita' composita di cui una
parte di essa di tipo prettamente razionale.
E' questa parte razionale che puo' incrementarsi, anche notevolmente,
con... l'allenamento.
Per quanto concerne il campo specifico della programmazione, si deve
poi ulteriormente precisare che il temine "programmatore" corrisponde
alla figura professionale del cosiddetto "minutatore di programma" e
cioe' di colui al quale si richiede piu' che altro una conoscenza
perfetta della sintassi del linguaggio di programmazione ed un'ottima
conoscenza di tutte le varie possibilita' di articolare la stuttura
dei programmi offerta da ciascun linguaggio di programmazione, in modo
da ottimizzare la scrittura del codice in relazione al sistema
operativo utilizzato (a cui spesso il programmatore deve rivolgersi
direttamente) e, talvolta, anche alle caratteristiche dell'hardware, a
seconda del tipo di applicazione che a volte possono richiedere
specializzazioni anche assai diverse fra di loro.
Non e' la stessa cosa, ad esempio, scrivere un software per
applicazioni grafiche oppure gestionali o di comunicazioni o
scientifiche, oppure per il pilotaggio di una macchina o di un
apparato cibernetico.

In ogni caso l'intelligenza richiesta per la minutazione dei
programmi, rimane sempre quella di tipo razionale e mnemonica.
La programmazione intesa invece come analisi e progettazione, oltre ad
avere ancora sempre un elevato contenuto di capacita' mnemonica e
razionale, a volte richiede anche dell'intuito e la capacita' di
uscire fuori dagli schemi.
Sono pero' casi molto rari e quindi effettivamente direi che il
programmatore indiano che esegue conto terzi su commissione la
minutazione del codice sorgente di progetti redatti dal committente,
abbia prorpio solamenteil vantaggio del maggiore esercizio dovuto ad
una mole di lavoro superiore.
Anche quando, nei casi piu' avanzati, si utilizzino dei generatori
automatici del codice sorgente, in ogni caso si tratta sempre di
minutazione, poiche' in questo caso pur mancando la fase bruta e
manuale della compilazione del codice sul foglio di programmazione, si
tratta pur sempre di compilare in modo opportuno delle maschere
parametriche, scegliendo in modo opporturo i valori da attribuire ai
vari parametri.
Il tipo di intelligenza richiesta e' anche qui prevalentemente di tipo
mnemonico e razionale in riferimento alle sintassi da usare ed piu'
che altro si richiede un'ottima conoscenza di tutte le varie
possibilita' di articolare la stuttura dei vari "templates".

Il lavoro del programmatore, sia minutatore sia anche analista o
sistemista, e' tutto sommato il classico lavoro "arido" dell'ingegnere
o comunque del tecnico di prodotto, per i quali serve soprattutto
moltissimo esercizio.
Ciao.

Claudio Pipitone
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Fabio Falsini

unread,
May 28, 1999, 3:00:00 AM5/28/99
to
Salve

>In ogni caso l'intelligenza richiesta per la minutazione dei
>programmi, rimane sempre quella di tipo razionale e mnemonica.
>La programmazione intesa invece come analisi e progettazione, oltre ad
>avere ancora sempre un elevato contenuto di capacita' mnemonica e
>razionale, a volte richiede anche dell'intuito e la capacita' di
>uscire fuori dagli schemi.
>Sono pero' casi molto rari e quindi effettivamente
>direi che il
>programmatore indiano che esegue conto terzi su commissione la
>minutazione del codice sorgente di progetti redatti dal committente,
>abbia prorpio solamenteil vantaggio del maggiore esercizio dovuto ad
>una mole di lavoro superiore.

Infatti bisognerebbe distinguere che tipo di lavoro viene affidato a questi
programmatori, ci sono dei lavori di "programmazione" che non risultano
particolarmente complessi, ma hanno più che altro il difetto di essere
altamente noiosi! :-)

>Il tipo di intelligenza richiesta e' anche qui prevalentemente di tipo
>mnemonico e razionale in riferimento alle sintassi da usare ed piu'
>che altro si richiede un'ottima conoscenza di tutte le varie
>possibilita' di articolare la stuttura dei vari "templates".
>
>Il lavoro del programmatore, sia minutatore sia anche analista o
>sistemista, e' tutto sommato il classico lavoro "arido" dell'ingegnere
>o comunque del tecnico di prodotto, per i quali serve soprattutto
>moltissimo esercizio.

Su questo non sono per niente in accordo con te. Anzio, io ritengo che la
creazione di un algoritmo che sia allo stesso tempo leggibile, efficiente, e
flessibile sia quasi paragonabile ad un opera d'arte (ammetto che sono un pò
di parte!!) :-) Certamente ci sono molti lavori di programmazione che
risultano "aridi" come dici tu, ed infatti per questi non si richiede una
particolare intelligenza o predisposizione, ma soltanto molto esercizio ed
esperienza. Al contrario all'interno di lavori di programmazione più "tosti"
la creatività e l'attitudine (o la passione) della persona chiamata a
svolgerli fa molto spesso la differenza tra un mediocre lavoro ed un ottimo
lavoro. Inoltre, in questi casi, oltre all'esercizio (che non fa mai male)
serve una grande conoscenza relativa alle problematiche hardware e software da
gestire, quindi capacità di studiare e capire quello che si ha di fronte,e non
una semplice capacità mnemonica.
Questa, per lo meno, è la mia opinione....... :-)

Ciao

Fabio

** Per rispondrmi via e-mail rimuovere la stringa"--" dal mio indirizzo **

Massimiliano Crippa

unread,
May 29, 1999, 3:00:00 AM5/29/99
to
On Fri, 28 May 1999 10:17:10 GMT, ath...@x-xtin.it (Pipitone Esp.
Claudio) wrote:

>Sono d'accordo; l'intelligenza e' una qualita' composita di cui una
>parte di essa di tipo prettamente razionale.
>E' questa parte razionale che puo' incrementarsi, anche notevolmente,
>con... l'allenamento.

Ma chiunque puo' incrementarla con l'allenamento, almeno lo spero!

Il mio discorso si basava sul fatto che gli indiani hanno una
predisposizione per cui fanno meno fatica e gia' in partenza sono piu'
avanti degli altri.

Einstein non e' famoso perche' si allenava tanto!

>il programmatore indiano che esegue conto terzi su commissione la
>minutazione del codice sorgente di progetti redatti dal committente,
>abbia prorpio solamenteil vantaggio del maggiore esercizio dovuto ad
>una mole di lavoro superiore.

Continuo a non capire perche' il programmatore indiano abbia una mole
di lavoro superiore rispetto ad un italiano che faccia lo stesso
lavoro...

I cd-rom che vedete in vendita in Italia contenenti tutti gli elenchi
telefonici d'Italia sono stati fatti in Cina. In questo caso capisco
che abbiano scelto i cinesi perche' costano poco e non ci vuole molto
per inserire dei numeri ad un terminale.

>Il lavoro del programmatore, sia minutatore sia anche analista o
>sistemista, e' tutto sommato il classico lavoro "arido" dell'ingegnere
>o comunque del tecnico di prodotto, per i quali serve soprattutto
>moltissimo esercizio.

Non sminuirei invece il lavoro del programmatore, voi lo fate sembrare
un correttore di bozze. Avete mai provato? Si fa fatica a rileggere,
dopo mesi, persino i programmi scritti da noi stessi. Le aziende non
spenderebbero miliardi in sviluppo software se bastasse il primo scemo
che passa con un po' di memoria...


Massimiliano Crippa
max.c...@iol.it

antigua...@gmail.com

unread,
Dec 29, 2016, 8:21:21 PM12/29/16
to
Gia

antigua...@gmail.com

unread,
Dec 29, 2016, 8:21:34 PM12/29/16
to
Gia
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