ADPUF a l'ha scrit:
> Mi riferivo ai piemontesi che parlavano in italiano, che si
> sentivano in TV, che di frequente avevano la r "dietro"
> (francotedesca) invece che "davanti" (italospagnola) come
> tutti.
Una specie di erre moscia.
> Forse a un (bambino) piemontese viene più facile usare quella R
> tipo francese?
Non saprei, ma posso dire che i locutori dei dialetti che hanno la
erre a cui mi riferivo, quando parlano in italiano pronunciano
benissimo la erre sonora.
> Oppure l'ambiente tollera di più tale uso che magari altrove
> viene scoraggiato o che uno, quando se ne accorge, poi cerca di
> non usare per desiderio di conformità?
> Che qualcuno parlasse in piemontese in TV... mi ricordo solo la
> bella versione di Monsù Travèt con Farassino e Ghione.
Questi parlano il torinese, che non ha la erre di Langa e Monferrato.
Credo che la erre più o meno moscia, come la pronunciano alcuni degli
Agnelli, sia più che altro un'abitudine, un vezzo. Anche Bertinotti,
che è milanese, ha una erre poco roulé.
Mi sembra, però, che fosse un'abitudine di persone che hanno una certa
età e che oggi non sia più di moda.
Se vuoi sentire quella erre, ci sarebbe Carlo Artuffo, un vecchio
comico monferrino d'antan. Parla un dialetto molto calcato, con tante
erre smorzate (perché non tutte sono così, ce ne sono anche di normali,
e la frequenza delle prime non ha una regola, ma varia da zona a zona),
inoltre ha molte "a" dove il torinese ha la "e", per cui questo
dialetto suona molto, molto campagnolo. Ma credo che sia proprio
l'effetto che Artuffo si propone di ottenere per essere più comico. :-)
> Quella R lì la usano anche gli albanesi?
Sì. Non so se sia proprio identica, ma è molto simile. La pronunciano
come la erre monferrina quando e semplice, come la erre italiana quando
è doppia.
k