Ciao Stefano
Si dice tuttora. Le Luciane erano famose per la bellezza e per l'ottimo
<bror' e purp'>, saporito e forte, che offrivano al viandante. Ma
attenzione: se il brodo era ricavato dalla femmina del polpo, anziche' dal
suo compagno, aveva caratteristiche organolettiche molto meno accattivanti.
Tanto che, ancor oggi, si usa talvolta dire "bror' e purpessa" per indicare
cosa insipida.
> Si dice tuttora. Le Luciane erano famose per la bellezza e per l'ottimo
Ma avevano/hanno l'accento sulla i o sulla a ?
>> > donne che abitavano nel quartiere di pescatori di S.Lucia?
>
>> Si dice tuttora. Le Luciane erano famose per la bellezza e per l'ottimo
>
>Ma avevano/hanno l'accento sulla i o sulla a ?
Luciŕna. Essendo un dittongo (lu-cia-na) l'accento di regola cade sulla
vocale forte.
Ciao.
Sergio.
> >> > donne che abitavano nel quartiere di pescatori di S.Lucia?
> >> Si dice tuttora. Le Luciane erano famose per la bellezza e per l'ottimo
> >
> >Ma avevano/hanno l'accento sulla i o sulla a ?
>
> Luciŕna. Essendo un dittongo (lu-cia-na) l'accento di regola cade sulla
> vocale forte.
Pero' e' un aggettivo formato da "Lucia" (Lu-ci-a) che ha l'accento
sulla "i". Come l'aggettivo legato a Pio, "pi-a-no", che non e'
"pia-no". Avrei capito non si pronunciasse la i se derivasse da un
toponimo S.Lucio.
--
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Users can disclose their e-mail address in the article if they wish so.
Cara Luciana, sono felice che tu abbia apprezzato il complimento.
Mi rincresce vedere che da un messaggio senza pretese sia nata una questione
di accenti.
Ciao Stefano
--------------------------------------------
In un momento ogni mio ben m'hai tolto;
post'hai silenzio a' più soavi accenti
che mai s'udîro, e me pien di lamenti:
quant'io veggio m'è noia, e quant'io ascolto.
--------------------------------------------
> > Il post iniziale era, nelle intenzioni del mittente, un complimento...
> > Tu, con questa storia degli accenti, me lo stai rovinando!
Perche' ? dopo tutto questo e' it.cultura.linguistica.italiano, non
it.complimenti.luciane.italiane !!!! :-)
>Pero' e' un aggettivo formato da "Lucia" (Lu-ci-a) che ha l'accento
>sulla "i". Come l'aggettivo legato a Pio, "pi-a-no", che non e'
>"pia-no". Avrei capito non si pronunciasse la i se derivasse da un
>toponimo S.Lucio.
Il tuo discorso teoricamente non fa una grinza, pero' bisognerebbe capire
la provenienza di questi nomi. Nel caso di Lucěa (lu-ci-a) per esempio il
corrispondente maschile e' Lůcio (quindi lu-cio ?), perche?
Sul discorso di Luciŕna la mia ipotesi si basa sul fatto che l'ho sempre
sentito con questa accentazione cosě come il corrispettivo Luciŕno e questo
a prescindere dalla zona. Il discorso dei dittonghi che in alcuni casi si
separano o fanno eccezione nell'accentazione e' affascinante, almeno per
me. Discorso a parte chiaramente per il (finto) diminutivo Lucěna-Lucěno,
ma questi hanno perso il dittongo.
Identico discorso e' quello recente con Mariuccia sul "baůle" che risulta
accentato sulla "u" perche' derivante dallo spagnolo "baůl" il quale e'
chiaramente bisillabo ba-ul. Ora io sono d'accordo che in tutti i
vocabolari viene segnato con questa accentazione e che "bŕule" lo
pronunciamo solo in meridione, pero' mi lascia notevolmente perplesso
l'ipotesi che in italiano "baůle" sia trisillabo (ba-u-le), troverei piu'
corretto lasciarlo bisillabo bau-le (ed al limite fargli fare eccezione)
visto che il diminutivo e' bau-let-to (ba-u-let-to mi sembra molto
forzato).
Ciao.
Sergio.
>
>luciana <x1x1...@tin.it> wrote in message 8qpnht$stu$1...@nmaster.tin.it...
>> Insomma, Giovanni...
>> Il post iniziale era, nelle intenzioni del mittente, un complimento...
>> Tu, con questa storia degli accenti, me lo stai rovinando!
>>
>> luciana
Da dove lo hai preso questo intervento ? Io non me lo ritrovo e mi
preoccupo, se ne perdo uno, quanti altri ho persi ? ;-(((((
Ciao.
Sergio.
>On Tue, 26 Sep 2000, Stefano Bona wrote:
>
>> > Il post iniziale era, nelle intenzioni del mittente, un complimento...
>> > Tu, con questa storia degli accenti, me lo stai rovinando!
>
>Perche' ? dopo tutto questo e' it.cultura.linguistica.italiano, non
>it.complimenti.luciane.italiane !!!! :-)
>
Ma una volta i messaggi non avrebbero dovuto essere impersonali, così come
quelli che si attaccano in una bacheca?
Qui la parola più usata è carissima/e/o/i (nell'ordine)?
it.complimenti.ringraziamenti.personali.
> Da dove lo hai preso questo intervento ? Io non me lo ritrovo e mi
> preoccupo, se ne perdo uno, quanti altri ho persi ? ;-(((((
Ho appena postato un articolo con lo stesso argomento.
Tento una spiegazione: Sarà che il SN di Luciana è lo stesso di
Stefano? Server che potrebbe aver degli inghippi provvisori per cui
gli utenti si vedono fra loro e basta?
Forse son riuscita ad incasimbolare bene il tutto, eh?! :((
> Ciao.
> Sergio.
--
Ciao,
Mariuccia®
------------------
"Giovanni Drogo" <dr...@rn.bastiani.it> ha scritto nel messaggio
news:Pine.OSF.4.20.000926...@poseidon.ifctr.mi.cnr.it...
> On Mon, 25 Sep 2000, Sergio wrote:
>
> > >> > donne che abitavano nel quartiere di pescatori di S.Lucia?
> > >> Si dice tuttora. Le Luciane erano famose per la bellezza e per
l'ottimo
> > >
> > >Ma avevano/hanno l'accento sulla i o sulla a ?
> >
> > Luciŕna. Essendo un dittongo (lu-cia-na) l'accento di regola cade sulla
> > vocale forte.
>
> Pero' e' un aggettivo formato da "Lucia" (Lu-ci-a) che ha l'accento
> sulla "i". Come l'aggettivo legato a Pio, "pi-a-no", che non e'
> "pia-no". Avrei capito non si pronunciasse la i se derivasse da un
> toponimo S.Lucio.
> <<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<
Insomma, Giovanni...
Il post iniziale era, nelle intenzioni del mittente, un complimento...
Tu, con questa storia degli accenti, me lo stai rovinando!
luciana
---------------------------
[su Lu-ci'-a-na come nome "topografico" vs Lu-cia-na nome di persona]
> >Pero' e' un aggettivo formato da "Lucia" (Lu-ci-a) che ha l'accento
> >sulla "i". Come l'aggettivo legato a Pio, "pi-a-no", che non e'
> >"pia-no". Avrei capito non si pronunciasse la i se derivasse da un
> >toponimo S.Lucio.
> Sul discorso di Luciŕna la mia ipotesi si basa sul fatto che l'ho sempre
> sentito con questa accentazione cosě come il corrispettivo Luciŕno e questo
> a prescindere dalla zona.
come nomi propri o come nomi indicanti gli abitanti di un posto ?
Come nomi propri anch'io li ho sempre sentiti accentati sulla A.
Come nomi di abitanti non li ho mai sentiti affatto (per questo
chiedevo se i Napoletani indicassero le abitanti di S.Lucia
pronunciando esplicitamente la I).
Come nomi propri, mi pare che i nomi in -ano, -ana indicano una forma
di proprieta' o affiliazione (per cui il nome Lucianus, attestato
p.es. dall'omonimo scrittore, mi pare indicasse il liberto di un tale
Lucio ; non mi vengono in mente invece attestazioni antiche della
forma femminile Luciana ... che pero' avrebbe potuto essere una figlia
naturale o adottiva di un Lucio, come Scipione Emiliano era il figlio
adottivo di un Emilio).
Se fossero nomi di luogo sarebbero "nomi prediali" (come p.es. il
paese di Stezzano che era "fundus Statianus", un podere che
apparteneva a un certo Stazio)
> Il tuo discorso teoricamente non fa una grinza, pero' bisognerebbe capire
> la provenienza di questi nomi. Nel caso di Lucěa (lu-ci-a) per esempio il
> corrispondente maschile e' Lůcio (quindi lu-cio ?), perche?
questo incuriosisce anche me per motivi parentali. Non mi vengono in
mente attestazioni classiche della forma femminile, prima della
omonima nota Santa (paleocristiana ?). In questo caso l'etimologia
tradizionale e' da "lux", "Lucia lucens", forse anche perche' la Santa
in questione era stata privata (del lume) degli occhi.
Il nome Lucius invece pare attestato da tempo immemorabile, mi pare
ci sia un Lucio Scipione Barbato del IV secolo a.C., e perfino in
Lombardia si trovano lapidi con tali nomi attorno al II a.C.
Ignoro se l'etimologia sia da "lux" o da "lucus" (bosco). Mi e' sempre
piaciuta quest'ultima, ma forse non sono troppo diverse dato che
"lucus a non lucendo" :-)
> me. Discorso a parte chiaramente per il (finto) diminutivo Lucěna-Lucěno,
Queste forme non le ho mai sentite. Salvo Lucina nel toponimo del tempio
agrigentino di Giunone Lucina, che pero' mi dicono avesse qualcosa a che
fare con la protezione dei parti.
>On Tue, 26 Sep 2000, Sergio wrote:
>
>[su Lu-ci'-a-na come nome "topografico" vs Lu-cia-na nome di persona]
>
[....]
> come nomi propri o come nomi indicanti gli abitanti di un posto ?
> Come nomi propri anch'io li ho sempre sentiti accentati sulla A.
> Come nomi di abitanti non li ho mai sentiti affatto (per questo
> chiedevo se i Napoletani indicassero le abitanti di S.Lucia
> pronunciando esplicitamente la I).
Scusa Giovanni, pur avendolo letto, non avevo capito che ti riferissi ad un
riferimento topografico. Mai mi e' capitato di sentir chiamare di abitanti
di S.Lucia. Per fine settimana forse saro' a Napoli e vedro' di informarmi.
> Il nome Lucius invece pare attestato da tempo immemorabile, mi pare
> ci sia un Lucio Scipione Barbato del IV secolo a.C., e perfino in
> Lombardia si trovano lapidi con tali nomi attorno al II a.C.
>
> Ignoro se l'etimologia sia da "lux" o da "lucus" (bosco). Mi e' sempre
> piaciuta quest'ultima, ma forse non sono troppo diverse dato che
> "lucus a non lucendo" :-)
Quindi mi dici che si tratta di etimologie differenti. E quindi Lùcio non
e' maschile di Lucìa.
Ciao.
Sergio.
> >
> Ma una volta i messaggi non avrebbero dovuto essere impersonali, cosě come
> quelli che si attaccano in una bacheca?
> Qui la parola piů usata č carissima/e/o/i (nell'ordine)?
Concordo: ICLI sta diventando una ba-checca con tutte queste effusioni!
Enoch Soames
> On Mon, 25 Sep 2000, Sergio wrote:
> > >> > donne che abitavano nel quartiere di pescatori di S.Lucia?
> > >> Si dice tuttora. Le Luciane erano famose per la bellezza e per l'ottimo
> > >
> > >Ma avevano/hanno l'accento sulla i o sulla a ?
O sulla -u?
> > Luciàna. Essendo un dittongo (lu-cia-na) l'accento di regola cade sulla
> > vocale forte.
>
> Pero' e' un aggettivo formato da "Lucia" (Lu-ci-a) che ha l'accento
> sulla "i". Come l'aggettivo legato a Pio, "pi-a-no", che non e'
> "pia-no". Avrei capito non si pronunciasse la i se derivasse da un
> toponimo S.Lucio.
- Lúcia, Lúcio, Luciana, Luciano, Lucilla, Lucinda, Lucilia, Luca(?).
Un unico etimo, il latino "lux", pare sia alla base di tutti questi
nomi che, in passato, venivano dati a chi nasceva all'alba o
comunque nelle prime ore del giorno.
- Lúcio, maschile di Lucia, è il ceppo comune: da "lux"=luce.
Non per nulla i Romani chiamavano cosí i figli nati all'alba.
(Fonte: "Il grande libro dei nomi" e "Dizionario ragionato dei nomi",
due volumetti quasi dimenticati che -Giovanni e Sergio- mi avete fatto
tirar giú dall'ultimo ripiano di uno scaffale zeppo di libri
semi-dimenticati :)))
--
Ciao,
Mariuccia®
> >[su Lu-ci'-a-na come nome "topografico" vs Lu-cia-na nome di persona]
> >
> Scusa Giovanni, pur avendolo letto, non avevo capito che ti riferissi ad un
> riferimento topografico. Mai mi e' capitato di sentir chiamare di abitanti
> di S.Lucia. Per fine settimana forse saro' a Napoli e vedro' di informarmi.
Allora lo ha detto qualcun altro su questo newsgroup. E a costui/ei
rigiro la mia domanda.
> Quindi mi dici che si tratta di etimologie differenti. E quindi
> Lùcio non e' maschile di Lucìa.
Non lo ho affatto affermato con certezza. Ho notato che AFAIK (cioe'
"per quanto ne so io") sono attestati in epoche differenti. In quanto
alla etimologia medievale "lucus a non lucendo" (il bosco si chiama
cosi' perche' ivi non c'e' luce) e' un classico esempio (citato anche
sulle pagine rosa della mia Garzantina) di quelle strampalate etimologie
medievali, strampalate pero' divertenti.
A me piace pensare che uno che si chiami Lucio venga "dal bosco", ossia
"dalla selva", ossia sia "selvatico", anzi "salvatico" e quindi, come
dice Leonardo da Vinci "salvatico e' colui che si salva" !
> - Lúcia, Lúcio, Luciana, Luciano, Lucilla, Lucinda, Lucilia, Luca(?).
|
con l'accento sulla u ? ma dove si dice cosi' ?
In quanto a Luca credo sia greco
> Un unico etimo, il latino "lux", pare sia alla base di tutti questi
> (Fonte: "Il grande libro dei nomi" e "Dizionario ragionato dei nomi",
Grazie delle plausibili etimologie (pero' quelle medievali sono piu'
divertenti)
> Non per nulla i Romani chiamavano cosí i figli nati all'alba.
Non so se mio padre (che faceva Aldo Lucio) fosse nato all'alba, di
certo era nato il giorno di S.Lucia, che essendo "la notte piu' corta
che ci sia" (ossia, ai tempi in cui il calendario giuliano era slittato
di una decina giorni, di fatto era il solstizio d'inverno) e' comunque
quella in cui la luce del sole ricomincia a crescere. Tutto torna :-)
>- Lúcia, Lúcio, Luciana, Luciano, Lucilla, Lucinda, Lucilia, Luca(?).
> Un unico etimo, il latino "lux", pare sia alla base di tutti questi
> nomi che, in passato, venivano dati a chi nasceva all'alba o
> comunque nelle prime ore del giorno.
>- Lúcio, maschile di Lucia, č il ceppo comune: da "lux"=luce.
> Non per nulla i Romani chiamavano cosí i figli nati all'alba.
Sulla derivazione da "lux" non metto lingua. Lůcius (l'accento te lo becchi
cosě o niente) e' sicuramente un prenome romano e Lucilius un nome di
"gens" romana, ma la santa (da cui sicuramente deriva il nome) e' Lucěa e
la domanda era: perche' si e' spostato l'accento? La divisione in sillabe
e' diversa? Si tratta di corruzione dialettale?
E Luciŕno/a indica la provenienza o no ? E se si, da dove ?
>(Fonte: "Il grande libro dei nomi" e "Dizionario ragionato dei nomi",
>due volumetti quasi dimenticati che -Giovanni e Sergio- mi avete fatto
>tirar giú dall'ultimo ripiano di uno scaffale zeppo di libri
>semi-dimenticati :)))
In ogni caso ti e' servito per sciogliere i muscoli (;-))) ), ma non a
chiarire i dubbi, che venissero da "lux" quasi lucidus erat.
Ciao.
Sergio.
> Mariuccia Ruta wrote:
> >- Lúcia, Lúcio,
|
sic?
> Sulla derivazione da "lux" non metto lingua. Lùcius (l'accento te lo becchi
> così o niente) e' sicuramente un prenome romano e Lucilius un nome di
l'accento me lo becco (anche se io da tastierista privo di accenti
userei la notazione Lu'-cio o Lu-ci'-a), ma e' giusto in Lucio, mi
lascia perplesso nel Lu'-cia scritto da Mariuccia Ruta.
> "gens" romana, ma la santa (da cui sicuramente deriva il nome) e' Lucìa e
> la domanda era: perche' si e' spostato l'accento? La divisione in sillabe
> e' diversa? Si tratta di corruzione dialettale?
Questa e' indubbiamente UNA delle domande.
Ritengo PLAUSIBILE che si tratti di maschile e femminile dello stesso
nome, ma non escluderei che si tratti di due nomi diversi.
P.es. Mario e Maria (Ma'-rio Ma-ri'-a) sono due nomi diversi, il
maschile e' latino (Marius), il femminile e' ebraico !
> E Luciàno/a indica la provenienza o no ? E se si, da dove ?
Luciano/a come nome proprio sicuramente NON indica la provenienza "da
luogo", ma semmai una affiliazione o proprieta' (un "Lucianus" era o il
liberto o il figlio naturale o adottivo di un Lucius).
Luciano/a nella citata accezione di "abitante del quartiere di
S.Lucia" indica una provenienza, e qui si pone L'ALTRA domanda, se in
tale accezioni si pronunci ancora Lu-cia-no, o invece Lu-ci-a-no.
> On Wed, 27 Sep 2000, Mariuccia Ruta wrote:
> > - Lúcia, Lúcio, Luciana, Luciano, Lucilla, Lucinda, Lucilia, Luca(?).
> |
> con l'accento sulla u ? ma dove si dice cosi' ?
Non l'ho mai sentito, con l'accento sulla -u: è scritto (anche) cosí
in entrambi i volumetti che ho citato prima.
> In quanto a Luca credo sia greco
Sí, anche a me risulta esser greco. Trascrivo:
- Luciano è patronimico di "Lúcio".
Luca risalirebbe al greco
"lukanos" (da cui Lucania, oggi Basilicata).
> > Non per nulla i Romani chiamavano cosí i figli nati all'alba.
>
> Non so se mio padre (che faceva Aldo Lucio) fosse nato all'alba, di
> certo era nato il giorno di S.Lucia, che essendo "la notte piu' corta
> che ci sia" (ossia, ai tempi in cui il calendario giuliano era slittato
> di una decina giorni, di fatto era il solstizio d'inverno) e' comunque
> quella in cui la luce del sole ricomincia a crescere. Tutto torna :-)
"Aldo" sembra essere di origine germanica
(altra interpretazione: celtica, longobarda).
(Medesima fonte).
Una curiosità:
Tempo fa, l'ufficio anagrafe di un piccolo comune ravennate cancellò
d'autorità il secondo e terzo nome a ben 122 cittadini; di Anna Maria
o Maria Teresa, restò *solo* Anna o Maria.
Intervistati in proposito, Gian Luigi Beccaria (linguista) e Gian
Luigi Lentini (calciatore), sembra abbiano dato la medesima risposta:
«Tutti e due o nulla»;
«(...) farei una contrazione e diventerei "Giangi"».
Freddura(?): Quale contrazione avrebbe scelto Aldo Lucio? ;)))
Scusa: non ho inteso essere irriverente, te lo assicuro: la domanda
m'è sorta ... spontanea! ^_^.
--
Ciao,
Mariuccia®
> Sulla derivazione da "lux" non metto lingua.
> Lùcius (l'accento te lo becchi così o niente)
Alt+0250? ;)))
> e' sicuramente un prenome romano e Lucilius un nome di
> "gens" romana, ma la santa (da cui sicuramente deriva il nome) e' Lucìa e
> la domanda era: perche' si e' spostato l'accento? La divisione in sillabe
> e' diversa? Si tratta di corruzione dialettale?
> E Luciàno/a indica la provenienza o no ? E se si, da dove ?
Non ne ho la benché minima idea.
Probabilmente Riccardo Venturi, se avesse un po' di tempo, potrebbe
leggerci e dire la sua.
Prova a trasferire la questione su ICLi, NG che il Riccardone
preferisce (e con ragione) a ICLiIt).
> >(Fonte: "Il grande libro dei nomi" e "Dizionario ragionato dei nomi",
> >due volumetti quasi dimenticati che -Giovanni e Sergio- mi avete fatto
> >tirar giú dall'ultimo ripiano di uno scaffale zeppo di libri
> >semi-dimenticati :)))
>
> In ogni caso ti e' servito per sciogliere i muscoli (;-))) ),
... e non solo: è stato un ottimo incentivo per togliere un po' di
polvere a *quei* poveri libri lassú ;)))
> ma non a
> chiarire i dubbi, che venissero da "lux" quasi lucidus erat.
Beh, io adotto spesso la filosofia del ...
"... mai dar nulla per scontato":))
Per maggior chiarezza, nel caso ce ne fosse bisogno ;))),
trascrivo dal DELI:
*Luce*:
- Lat. (scusa la mancanza del diacritico sulla -u)
"Luce(m)" 'luce', e -piú intensamente- la 'luce del giorno' e il
'giorno' stesso di amplissima estensione indeuropea col significato
primitivo di 'brillare'. Molti allargamenti sematinci sono di epoca
antica, altri moderni e contemporanei".
"Invece la metonimia 'luci: occhi...', sebbene usata spesso dal
Petrarca, risale fino al latino ed era nel volgare piuttosto comune,
tanto da trovarsi anche nelle poesie popolareggianti dello stesso
Poliziano".
Nulla di strano, quindi, che l'accento sia slittato. IMHO, ovviamente.
> > > - Lúcia, Lúcio, Luciana, Luciano, Lucilla, Lucinda, Lucilia, Luca(?).
> > con l'accento sulla u ? ma dove si dice cosi' ?
>
> Non l'ho mai sentito, con l'accento sulla -u: è scritto (anche) cosí
> in entrambi i volumetti che ho citato prima.
curioso ...
> > In quanto a Luca credo sia greco
> Luca risalirebbe al greco
> "lukanos" (da cui Lucania, oggi Basilicata).
Quindi S.Luca ebreo ellenista discepolo di S.Paolo veniva dalla Lucania
(e magari mangiava la luganiga "salsa insicia lucanica" :-) )
> "Aldo" sembra essere di origine germanica
> (altra interpretazione: celtica, longobarda).
Si' sempre sentito dire come longobardo, indicava una classe sociale di
uomini liberi. Comune anche come suffisso in molti altri nomi
longobardi.
> Tempo fa, l'ufficio anagrafe di un piccolo comune ravennate cancellò
> d'autorità il secondo e terzo nome a ben 122 cittadini;
> Freddura(?): Quale contrazione avrebbe scelto Aldo Lucio? ;)))
Nessuna. Mio padre era stato battezzato Aldo Lucio, ma all'anagrafe
faceva solo Aldo. Cio' non toglie che essendo morto un nonno di nome
Battista i suoi presero a chiamarlo Battista (Battistino) fino a che, a
dodici anni, si ribello' e volle essere chiamato solo Aldo.
Ciao a tutti.
Allora, riassumiamo:
*praenomen* = il prenome si preponeva al nome gentilizio della *gens* di
appartenenza. Era poco usato e veniva generalmente abbreviato.
Tra i praenomen più comuni non compare né Lucius, né Lucianus.
*nomen*= indicava la *gens* o famiglia di appartenenza, sempre al
maschile.
Veniva usato al femminile come nome proprio, vd. Clodia, Flavia,
Cornelia
etc.
Tra questi: Lucius - Lucilius .
* cognomen*= era un nome di famiglia che veniva aggiunto al nome della
gens,
come ad es. Cicero della gens Tullia. Era anche il soprannome che
qualcuno
otteneva per meriti in battaglia o altro, ad es. Africanus, Asiaticus,
Coriolanus, Superbus.
Tra questi: Lucianus .
Bisogna però aggiungere che in Roma vigeva l'usanza di aggettivizzare il
proprio *nomen* quando si veniva adottati. Quindi Ottaviano in origine
era
Octavius, adottato poi da Cesare, assunse il nome di Caio Giolio Cesare
Ottaviano. Infatti la sorella di Augusto, Ottavia, moglie dapprima di
Claudio Marcello, poi di Marco Antonio, portava , come d'uso, il nome
della
gens al femminile.
Quindi Lucianus sarebbe l'aggettivazione di Lucius, che rappresenta una
gens
romana.
luciana
Sent via Deja.com http://www.deja.com/
Before you buy.
> On Wed, 27 Sep 2000, Mariuccia Ruta wrote:
> > > > - Lúcia, Lúcio, Luciana, Luciano, Lucilla, Lucinda, Lucilia, Luca(?).
> > > con l'accento sulla u ? ma dove si dice cosi' ?
> > Non l'ho mai sentito, con l'accento sulla -u: è scritto (anche) cosí
> > in entrambi i volumetti che ho citato prima.
>
> curioso ...
Io ho solo cambiato l'accento,
che sui volumetti è grave (Lùcia, Lùcio).
Ma proprio quell'accento mi lascia pensare che ci sia una spiegazione
a quella pronuncia piana. A saperla!
Speriamo che Luciana riesca a postare:
forse lei saprà ... illuminarci!
> Quindi S.Luca ebreo ellenista discepolo di S.Paolo veniva dalla Lucania
> (e magari mangiava la luganiga "salsa insicia lucanica" :-) )
^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^
Immagino si tratti di uno dei tuoi giochi di (e con le) parole, ma con
te non si può mai sapere ...! ;)) Non ci ho capito nulla ;)) a parte
la ... "salsiccina".
> Si' sempre sentito dire come longobardo, indicava una classe sociale di
> uomini liberi.
"Si narra che ...":
«I longobardi si distinguevano in tre classi:
schiavi, liberi (arimanni) e semiliberi (aldi)
e ciò accrediterebbe l'origine longobarda del nome».
> Nessuna. Mio padre era stato battezzato Aldo Lucio, ma all'anagrafe
> faceva solo Aldo. Cio' non toglie che essendo morto un nonno di nome
> Battista i suoi presero a chiamarlo Battista (Battistino) fino a che, a
> dodici anni, si ribello' e volle essere chiamato solo Aldo.
Chissà se hanno ragione coloro che sostengono che *anche* il nome che
portiamo, influisce sui nostri comportamenti e sul nostro modo di
essere.
--
Ciao,
Mariuccia®
> Ciao a tutti.
> Allora, riassumiamo:
> [...]
EVVVAAIII!!!! ^_^.
Bentornata, Luciana!
Solo questo, per ora, perché devo scappare e non posso leggere il tuo
intervento che mi sembra ... illuminante" ^_^.
Come sempre, d'altronde.
Un bacio e a rileggerci.
--
Ciao,
Mariuccia®
> > Quindi S.Luca ebreo ellenista discepolo di S.Paolo veniva dalla Lucania
> > (e magari mangiava la luganiga "salsa insicia lucanica" :-) )
> ^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^
> Immagino si tratti di uno dei tuoi giochi di (e con le) parole, ma con
> te non si può mai sapere ...! ;)) Non ci ho capito nulla ;)) a parte
> la ... "salsiccina".
Si', "salsa insicia lucanica" era il nome latino dell'insaccato detto
luganiga, in quanto allora era prodotto soprattutto in Lucania (e non in
Veneto o Lombardia ... cinq ghej de pan, cinq ghej de vin, cinq ghej de
pan de luganeghin).
In quanto a Luca, dato che il santo omonimo era nato in vicino Oriente,
mi pare improbabile che il suo nome greco volesse dire "Lucano" (anche
se, si sa, autorevoli archeologi sostengono che "i Lucani vennero
dall'Oriente" ... ma molti secoli prima :-) )
>> Quindi S.Luca ebreo ellenista discepolo di S.Paolo veniva dalla Lucania
>> (e magari mangiava la luganiga "salsa insicia lucanica" :-) )
> ^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^
>Immagino si tratti di uno dei tuoi giochi di (e con le) parole, ma con
>te non si può mai sapere ...! ;)) Non ci ho capito nulla ;)) a parte
>la ... "salsiccina".
Mariu', abbocchi a cotal calembour?
"salsa" in questo caso e' aggettivo e significa "salata". ;-(((((
(lett. carne spezzettata salata proveniente dalla Lucania)
Ciao.
Sergio.
>Allora, riassumiamo:
>*praenomen* = il prenome si preponeva al nome gentilizio della *gens* di
>appartenenza. Era poco usato e veniva generalmente abbreviato.
>Tra i praenomen più comuni non compare né Lucius, né Lucianus.
>
>*nomen*= indicava la *gens* o famiglia di appartenenza, sempre al
>maschile.
>Veniva usato al femminile come nome proprio, vd. Clodia, Flavia,
>Cornelia
>etc.
>Tra questi: Lucius - Lucilius .
Sicuramente avrai ragione, ma il Castiglioni-Mariotti me li da, il primo,
come praenomen ed il secondo come gens.
>* cognomen*= era un nome di famiglia che veniva aggiunto al nome della
>gens,
>come ad es. Cicero della gens Tullia. Era anche il soprannome che
>qualcuno
>otteneva per meriti in battaglia o altro, ad es. Africanus, Asiaticus,
>Coriolanus, Superbus.
>Tra questi: Lucianus .
Che non mi da.
Ciao.
Sergio
Sergio, ciao.
Mai fidarsi degli americani! Per pigrizia non ho preso il vocabolario e
mi sono letta un presentuoso et luxuriosus sito americano dove si
elencavano tutti, ma dico tutti i vari praenomen, nomen etc. Beh, mi
sono fidata.
Ora invece dal mio Calonghi fidatissimo, Lucius è praenomen , gen.
abbreviato, vd. L. Sulla. Non riporta però Lucianus.
Bah... Io credo ai nostri vocabolari, che dici?
Comunque l'aggettivazione del nome della gens di origine dopo
l'adozione è farina del mio sacco, quindi credici.
luciana perplessa sugli USA
> In quanto a Luca, dato che il santo omonimo era nato in vicino Oriente,
> mi pare improbabile che il suo nome greco volesse dire "Lucano"
Beh, io avevo dato un'interpretazione diversa dalla tua, a ciň che
avevo *letto* e (fedelmente) trascritto:
> ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~
> Luca risalirebbe al greco
> "lukanos" (da cui Lucania, oggi Basilicata).
> ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~
- "Luca" risale al greco;
- "Lucania" deriva da *lukanos*.
Proprio *dall'inciso fra parentesi*, mi sembra evidente che
l'autore *non* attribuisce "Lucania" a "Luca" (o viceversa).
Per il resto, ne so senz'altro meno di te ;))
--
Ciao,
MariucciaŽ
> Mariu', abbocchi a cotal calembour?
Nulla di nuovo, sotto il sole, Se'! ;)))
> "salsa" in questo caso e' aggettivo e significa "salata". ;-(((((
> (lett. carne spezzettata salata proveniente dalla Lucania)
Cosa farei senza di te!!?