Cari amici,
ho messo in linea la versione Beta di un coniugatore/declinatore
latino di mia produzione.
Chi vuole provarlo č benvenuto
Bravo!
Non ne sbaglia una.
Oddìo, nella coniugazione di "homo" dà per l'accusativo, accanto a
"hominem", anche "homonem", in rosso.
Che vuol dire? E' una specie di "caveat" o una forma antica?
Stasera guardo i verbi...
Ciao,
Epimeteo
---
"...ahi, vademecum tango...
Ipso facto magna pars!"
(cit. latinorum)
Complimenti... anche se non sono una latinista. :-)
Approfitto per segnalarti questo sito sui nomi piemontesi delle
piante. L'ha fatto un medico di Alba, ma forse lo conoscevi già.
http://www.erbariopiemontese.com/
k
>Chi vuole provarlo è benvenuto
>
>http://www.dizionario-latino.com/flexio.htm
:-)
peperissem
peperisses
peperisset
peperissemus
peperissetis
peperissent
--
I dubbi dell'uomo saggio sono più vicini alla verità
delle certezze dell'ignorante.
> Approfitto per segnalarti questo sito sui nomi piemontesi delle
> piante. L'ha fatto un medico di Alba, ma forse lo conoscevi già.
>
> http://www.erbariopiemontese.com/
>
Grazie Karla, ci ero capitato su una volta, ma poi non sono più riuscito a
trovarlo benché l'abbia cercato moltissimo.
Adesso l'ho salvato tra i preferiti.
Ciao
>Bravo!
>Non ne sbaglia una.
Ha centrato anche hemerodromos
> Bravo!
> Non ne sbaglia una.
Aspettiamo a dirlo... Qualche refuso mi è sicuramente scappato...
> Oddìo, nella coniugazione di "homo" dà per l'accusativo, accanto a
> "hominem", anche "homonem", in rosso.
> Che vuol dire? E' una specie di "caveat" o una forma antica?
Il Campanini Carboni lo cita come forma arcaica usata da Ennio
> Il Campanini Carboni lo cita come forma arcaica usata da Ennio
Il Castiglioni-Mariotti fa di più: cita la declinazione "homo, homonis" come
arcaica.
Epimeteo
---
"Ho visto un uomo che moriva per amore,
ne ho visto un altro che più lacrime non ha.
Nessun coltello mai ti può ferir di più
di un grande amore che ti stringe il cuor.
Dieci ragazze per me posson bastare..."
(cit. umana)
>Il Castiglioni-Mariotti fa di più: cita la declinazione "homo, homonis" come
>arcaica.
I nostri antenati australopiteci erano, certo, degli omoni...
sicuramente lo conosci.
Ma lo hai segnalato anche nel forum del sito latinitatis ?
P.S. - io, purtroppo, ho studiato latino molti anni fa. Non ricordo più
quasi nulla.
> >
> > http://www.dizionario-latino.com/flexio.htm
>
> sicuramente lo conosci.
> Ma lo hai segnalato anche nel forum del sito latinitatis ?
>
No, me lo hai ricordato tu adesso....
>>Il Castiglioni-Mariotti fa di piů: cita la declinazione "homo, homonis"
>>come arcaica.
> I nostri antenati australopiteci erano, certo, degli omoni...
A Milano, fino al 16° secolo, erano di casa gli Omenoni:
http://www.scultura-italiana.com/Galleria/Leoni%20Leone/imagepages/image5.html
http://www.agendamilano.com/AM2_Pagina.asp?IdPag=1752
Ricorda, Padre?
Ne parlavamo giusto qualche mese fa:
http://tinyurl.com/ya995m
Mi dia una grandissima benedizione.
Epimeteo
---
"... ti odio e poi ti amo e poi ti amo
e poi ti odio e poi ti amo...
Non lasciarmi mai piů.
Sei grande grande grande,
come te
sei grande solamente tu..."
(cit. gigantesca)
wow
Allora servo a qualcosa?
Gli australopiteci avevano una statura tra il metro e venti e il metro
e sessanta, un peso tra i trenta e i sessanta chili; direi piů "homo
homettis"... :-)
k
> Gli australopiteci avevano una statura tra il metro e venti e il metro
>e sessanta, un peso tra i trenta e i sessanta chili; direi più "homo
>homettis"... :-)
Giusto, allora gli omoni chi erano?
I giganti della mitologia?
Quasi tutti i popoli hanno nella mitologia un' età dell'oro, un epoca
in cui erano giganti ecc. Avevo letto che probabilmente è un residuo
periodo infantile, quando il bambino vede i genitori come dei giganti
rispetto a lui.
k
>> Giusto, allora gli omoni chi erano?
>
> I giganti della mitologia?
Tempo fa una squadra italiana, mi pare fosse la Juve, giocò contro i
campioni di Cipro, la cui squadra si chiama Omonia di Nicosia(in
realtà si scrive Omonoia, uguaglanza). I giocatori, effettivamente,
erano parecchio prestanti.
Un po' di etimologia mi suggerisce che la seconda 'o' di homonis è breve,
per cui la parola non potrebbe mai essere accentata 'homònis'... qualcuno
con un dizionario può confermare?
--
Xelloss
Mi sembra più interessante, dal medesimo paradigma, "paribis". Dov'è
attestato?
--
Xelloss
Finora abbiamo scherzato, e avrei scommesso che fosse homo homo(nis,
invece, ho controllato, è homo homo-nis (Castiglioni-Mariotti).
k
homo(nis, o breve
homo-nis, o lunga
(scherzi della gamma caratteri)
> k
> Gli australopiteci avevano una statura tra il metro e venti e il metro
> e sessanta, un peso tra i trenta e i sessanta chili; direi più "homo
> homettis"... :-)
Homo Media Cicca
> campioni di Cipro, la cui squadra si chiama Omonia di Nicosia(in
> realtà si scrive Omonoia, uguaglanza). I giocatori, effettivamente,
Omonoia = Concordia
È usato da Pomponio. (dal Campanini Carboni) ma purtroppo non riporta
nessuna citazione precisa.
L'importante, per le fanciulle, è che sia Homo erectus.
ciao
--
Danilo Giacomelli
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Se è vero ciò che dicono le televisioni, io ho ricevuto un'istruzione falsa
e faziosa non solo in Storia, Filosofia ed Educazione civica, ma anche in
Grammatica italiana, latina ed inglese, Matematica, Fisica, Scienze
naturali, Geografia etc.
--------------------------
>> invece, ho controllato, è homo homo-nis (Castiglioni-Mariotti).
>
> homo(nis, o breve
> homo-nis, o lunga
Come Cato Catonis, bestio bestionis, caupo cauponis.... :-)
Ancora piů interessante. Paradigma di facio: il futuro sigmatico "faxo" mi
risultava avere valore di futuro semplice, vuoi controllare? E, devo dire,
non ricordavo il congiuntivo "faxim" (probabilmente un antico ottativo
aoristo), ma questo probabilmente č un mio problema. Ti consiglio inoltre di
riguardare le quantitŕ delle vocali nelle desinense: per esempio facěmus č
sicuramente sbagliato.
Passiamo al verbo essere: fufuere, con il raddoppiamento, č corretto? Chi lo
usa?
Ed escis-escit-escunt come futuro semplice? Questi giuro che non li ho mai
sentiti, e mi sfugge anche qualunque significato etimologico...
Il paradigma di inquam mi dŕ l'idea di avere qualcosa che non va, idem per
edo.
Per ora basta :P
--
Xelloss
Come ha già detto Karla, il Castiglioni-Mariotti dà la seconda 'o' lunga e
questa cosa mi sorprende. Non so quali elementi etimologici tu abbia per
pensare che sia breve, però, per quel che vale, noto che in alcuni
sostantivi imparisillabi della terza declinazione di struttura simile a
"homo, homonis" ("legio, legionis", "natio, nationis") effettivamente la
seconda 'o' è lunga e accentata.
Tuttavia questi linguisti brasiliani
http://www.scb.org.br/livros/BIBLIACATOLICA.pdf
citano non solo "homo, hominis" e "homo, homonis", ma anche la forma "homo,
homnis", cosa che mi fa pensare a una 'o' breve...
Oltre a ipotizzare l'esistenza della forma "hemo (hemon), hemonis",
presumibilmente nascosta nel pronome "nemo" (ne-hemo, nessun uomo), come
dice anche il Castiglioni-Mariotti, essi ricordano pure il probabile legame
tra "homo" e "humus" (terra), con i derivati "humilis" (umile) e "inhumatus"
(interrato).
Ciao,
Epimeteo
---
"... io sono un uomo,
un uomo vivo,
un uomo vivo perché ti amo,
io sono un uomo,
un uomo vero,
un uomo vero perché ti amo..."
(cit. subumana)
>Tuttavia questi linguisti brasiliani
Viados?
> Viados?
No, cuochi.
http://www.cucinamantovana.it/artusi.htm
Epi
---
"... la cucina guarda che cos'č,
quanti piatti sporchi da lavare,
e mia madre sempre qui
che ripete non lasciarti andare..."
(cit. postprandiale)
> Ancora più interessante. Paradigma di facio: il futuro sigmatico "faxo" mi
> risultava avere valore di futuro semplice, vuoi controllare? E, devo dire,
> non ricordavo il congiuntivo "faxim" (probabilmente un antico ottativo
> aoristo), ma questo probabilmente è un mio problema.
Io mi sono basato sul Campanini e Carboni, sia sul cartaceo che il CD Nomen
allegato e sul Castiglioni e Mariotti. Il Campanini carboni riporta faxo e faxim
come forme irregolari alternative.
> Ti consiglio inoltre di
> riguardare le quantità delle vocali nelle desinense: per esempio facìmus è
> sicuramente sbagliato.
Il coniugatore del Campanini Carboni lo riporta con la i lunga, mentre il
Castiglioni Mariotti con quella breve. In effetti penso che sia la breve quella
giusta, provvederò a correggere..
> Passiamo al verbo essere: fufuere, con il raddoppiamento, è corretto? Chi lo
> usa?
Quello è un refuso mio, chiedo venia.
> Ed escis-escit-escunt come futuro semplice? Questi giuro che non li ho mai
> sentiti, e mi sfugge anche qualunque significato etimologico...
Sono forme riportate come irregolari dal Campanini e Carboni
> Il paradigma di inquam mi dà l'idea di avere qualcosa che non va, idem per
> edo.
Anche qui, in entrambi i casi, si tratta di un mio refuso, in alcune forme è
sparita la radice..
Per questo che è la versione Beta :-)
se non può andare nella caverna a chiedere consiglio all'eco...
che fare con questa bella fanciulla?
.......
e se faccio cilecca?
......
> e se faccio cilecca?
> ......
È un homo erectus francese.
Molto banalmente, è assai più facile postulare un'alternanza e breve/o breve
(hòmenis/hòmonis) che un'alternanza e breve/o lunga (hòmenis/homònis). Si
vede che l'evoluzione della parola è stata invece più complessa.
> citano non solo "homo, hominis" e "homo, homonis", ma anche la forma
> "homo,
> homnis", cosa che mi fa pensare a una 'o' breve...
L'idea è che la radice originaria doveva essere homon- con la seconda -o-
breve, che per questioni di accento si sarebbe indebolita in -e- (e quindi
in -i-). La forma con la seconda -o- lunga, potrebbe invece essere spiegata
per analogia con altri sostantivi dalla declinazione simile
> Oltre a ipotizzare l'esistenza della forma "hemo (hemon), hemonis",
> presumibilmente nascosta nel pronome "nemo" (ne-hemo, nessun uomo),
Perché "hemonis"?
Nemo fa neminis al genitivo, per cui sarebbe più opportuno ipotizzare
"heminis".
> come
> dice anche il Castiglioni-Mariotti, essi ricordano pure il probabile
> legame
> tra "homo" e "humus" (terra), con i derivati "humilis" (umile) e
> "inhumatus"
> (interrato).
Sì, questa è l'etimologia più accreditata.
--
Xelloss