Ciao Ladinlover, ce fas-tu?
Be', in greco dìdaxis significa insegnamento, come peraltro dìdagma e
didaché, pur con diverse sfumature. Cosa intendessero i Professori In
Consiglio io non lo so, ma posso tirare a indovinare:
1) strategia didattica per far sì che gli alunni non capiscano un c***o di
quel che si dice;
2) attività parallela a quella didattica, da svolgersi durante le "fughe"
messe in atto durante le assemblee sindacali;
3) forma di didattica ridotta per rivalersi contro lo Stato che paga poco;
4) insieme delle strategie di insegnamento della gramassi o a scelta della
matemassi.
Snooker
> Didassi invece di didattica?
> Ho sentito questo termine in una riunione del consiglio dei professori e
> veniva usata con insistenza ma nessuno aveva il coraggio di chiedere
> cosa significasse.
La prossima volta rivolgiti ai professori che usano questa parola chiamandoli
professi. Poi fammi sapere se qualcuno ha il coraggio di chiederti che cosa
significa. (-:
Gian Carlo
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la didassizzazione...
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non vi offendete se non rispondo ad email di
richieste tecniche. piuttosto postatele sul ng!
ø*°`°*ø,ļ_ļ,ø*°`°*ø,ļ_ļ,ø*°`°*ø,ļ_ļ,øø*°`°*ø,ļ_ļ,ø*°`°*ø,ļ_ļ,ø*°`°*ø,ļ_ļ,ø
my opinions do not necessarily have to be true.
ø*°`°*ø,ļ_ļ,ø*°`°*ø,ļ_ļ,ø*°`°*ø,ļ_ļ,øø*°`°*ø,ļ_ļ,ø*°`°*ø,ļ_ļ,ø*°`°*ø,ļ_ļ,ø
per rispondermi rimuovere NOSPAM. dall'indirizzo email
to answer me remove NOSPAM. from email address
ø*°`°*ø,ļ_ļ,ø*°`°*ø,ļ_ļ,ø*°`°*ø,ļ_ļ,øø*°`°*ø,ļ_ļ,ø*°`°*ø,ļ_ļ,ø*°`°*ø,ļ_ļ,ø
Io consiglierei una strategia più umile e costruttiva.
Ovvero tentare di capire il significato del termine sconosciuto
basandosi su altri termini aventi la stessa radice (in questo caso
autodidatta, didattico, didascalia) ed aiutandosi dal contesto in cui il
termine è usato.
Se proprio non si riesce a capire che vuol dire "insegnamento", si può
consultare il dizionario a casa. Oppure, se proprio non si riesce a
seguire il filo del discorso, lo si può chiedere semplicemente.
"Mi scusi, cosa intende per didassi?" oppure
"Potrebbe usare un linguaggio più semplice?"
--
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Giancarlo Pillan - Ivrea - Italy
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>Io consiglierei una strategia più umile e costruttiva.
>Ovvero tentare di capire il significato del termine sconosciuto
>....Oppure, se proprio non si riesce a
>seguire il filo del discorso, lo si può chiedere semplicemente.
>"Mi scusi, cosa intende per didassi?" oppure
>"Potrebbe usare un linguaggio più semplice?"
In generale, il comportamento da te suggerito e' ottimo, ma non e' da
applicare (it.discussioni.galateo?) quando si ha a che fare con una
persona che usa certe parole solo per darsi un tono, e che quindi
merita di essere ridicolizzata. Se sono l'unico ignorante in un
convegno di specialisti, e se ho diritto di esserci, posso pregarli di
fare uno sforzo affinche' io capisca. Se uno specialista parla tra
ignoranti, ci si aspetta che faccia spontaneamente tale sforzo. Se
siamo tutti pari, dovremmo aver ben chiari i limiti e le funzioni del
nostro gergo, quindi, chi "parla strano" e' un "professo"!
Ciao
Elrond
LOL till April
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Time flies like an arrow. Fruit flies like a banana.
Umuntu ngumuntu ngabantu
> g.ma...@usa.net:
> >
> > In <3645C836...@tin.it> womo...@tin.it scrive...
> >
> > > Didassi invece di didattica?
> > > Ho sentito questo termine in una riunione del consiglio dei professori e
> > > veniva usata con insistenza ma nessuno aveva il coraggio di chiedere
> > > cosa significasse.
> >
> Se proprio non si riesce a capire che vuol dire "insegnamento", si puň
> consultare il dizionario a casa. Oppure, se proprio non si riesce a
> seguire il filo del discorso, lo si puň chiedere semplicemente.
> "Mi scusi, cosa intende per didassi?" oppure
> "Potrebbe usare un linguaggio piů semplice?"
> --
>
Immaginavo che volesse dire "insegnamento" ma sinceramente non lo ho trovato su
nessun dizionario a casa mia.
Do ragione a quanto dice Elrond. Grazie
Ladinlover
GCPillan wrote:
>
>
> Io consiglierei una strategia più umile e costruttiva.
> Ovvero tentare di capire il significato del termine sconosciuto
che didassi significa insegnamento lo capisce anche mia nonna. Io
suggerisco una strategia più raffinata: rivolgiti a chi dice "didassi"
dicendogli: "didaCHE'?" (questa è sottile... ;-) )
Sono completamente d'accordo. Vorrei solo capire se la riunione del
consiglio dei professori del nostro caso rientra nella prima situazione
o nella seconda. Di cosa parleranno mai gli insegnanti tra di loro con
una certa insistenza?
Ho letto che didassi non si trova facilmente nei dizionari.
Mi dispiace. Nello Zingarelli c'č.
Se sintattico sta a sintassi,
se sinottico sta a sinossi,
se profilattico sta a profilassi,
che didattico stia a didassi?
>Sono completamente d'accordo
Essere d'accordo con GCP e' qualcosa di rilassante :-)
> Di cosa parleranno mai gli insegnanti tra di loro con
>una certa insistenza?
Mi piacerebbe fare l'insegnante almeno per un anno, solo per vedere
l'altro lato della questione.
>Ho letto che didassi non si trova facilmente nei dizionari.
>Mi dispiace. Nello Zingarelli c'č.
Sorprendentemente, c'e' nel tuo (nuovo, presumo) e non nel mio
(ventenne), ne' nel Diz Enc. Treccani trentenne. Quindi deve
considerarsi parola nuova, benche'...
>Se sintattico sta a sintassi,
>se sinottico sta a sinossi,
>se profilattico sta a profilassi,
>che didattico stia a didassi?
A questo punto mi chiedo: possibile che "didassi" e "didattica"
abbiano sfumature diverse (potrei vederne uno come "teoria" e l'altro
come "pratica"... o come "prassi")? Tu e Nicola (Zingarelli) dovreste
darmi la risposta.
Ciao e grazie
Io la farei più semplice, spero non troppo:
x-ttico è ciò che riguarda la x-ssi
aggettivo / sostantivo insomma.
Didassi è insegnamento/istruzione
Didattico è ciò che concerne l'insegnamento.
Didattica è il femminile di didattico ma anche lo studio dei metodi per
l'insegnamento. Chissà perché mi sono ritagliato il ruolo :-) dello
sfogliatore di dizionari...
> Che ittico stia a issi?
No. Dov'è la radice?
> Che prolittico stia a prolissi?
Dove hai trovato "prolittico"?
> Che attico stia a assi?
No. Dov'è la radice?
> Che dittico stia a dissi, che polittico stia a polissi?
> Che settico stia a sessi?
Ho capito: avevi voglia di scherzare.
Buon divertimento!
>x-ttico è ciò che riguarda la x-ssi
>aggettivo / sostantivo insomma.
>
>Didassi è insegnamento/istruzione
>Didattico è ciò che concerne l'insegnamento.
>Didattica è il femminile di didattico ma anche lo studio dei metodi per
>l'insegnamento.
Se non ci fosse la prova provata (dai vocabolari) che la parola e'
stata "lemmatizzata" recentemente, concorderei in pieno. Pero' e'
cosi': da poco i libroni di parole in ordine alfabetico contengono
"didassi"; concedo la presunzione d'innocenza a chi ha creato la
parola, ma solo presumendo che non sia sinonimo "pieno" di didattica.
Se vuole proprio dire "didattica" e' piuttosto inutile.
>Chissà perché mi sono ritagliato il ruolo :-) dello
>sfogliatore di dizionari...
Perche' sei un ricco epulone che puo' comprarsi quelli nuovi ;-)
Ciao
Che asfittico stia a asfissi?
Che ittico stia a issi?
Che prolittico stia a prolissi?
Che attico stia a assi?
Che dittico stia a dissi e che polittico stia a polissi?
Che settico stia a sessi?
Questo desumerei da quanto lessi...
A meno che... didassi stia ai proFessi.
The Dark :-) :-) Knight
Elrond:
> Se non ci fosse la prova provata (dai vocabolari) che la parola e'
> stata "lemmatizzata" recentemente, concorderei in pieno. Pero' e'
> cosi': da poco i libroni di parole in ordine alfabetico contengono
> "didassi"; concedo la presunzione d'innocenza a chi ha creato la
> parola, ma solo presumendo che non sia sinonimo "pieno" di didattica.
> Se vuole proprio dire "didattica" e' piuttosto inutile.
Non vuol dire didattica, mi pare d'averlo scritto chiaro.
L'inutilità sta eventualmente nell'equivalenza con insegnamento.
> >Chissà perché mi sono ritagliato il ruolo :-) dello
> >sfogliatore di dizionari...
>
> Perche' sei un ricco epulone che puo' comprarsi quelli nuovi ;-)
Mah. Dal 1993 al 1998 sono passati cinque anni.
Mettendo da parte cinquanta lire al giorno...
Oppure rinunciando ogni mese ad un caffé...
>> >Didassi è insegnamento/istruzione
>> >Didattico è ciò che concerne l'insegnamento.
>> >Didattica è il femminile di didattico ma anche lo studio dei metodi per
>> >l'insegnamento.
>
>Elrond:
>> Se non ci fosse la prova provata (dai vocabolari) che la parola e'
>> stata "lemmatizzata" recentemente, concorderei in pieno. Pero' e'
>> cosi': da poco i libroni di parole in ordine alfabetico contengono
>> "didassi"; concedo la presunzione d'innocenza a chi ha creato la
>> parola, ma solo presumendo che non sia sinonimo "pieno" di didattica.
>> Se vuole proprio dire "didattica" e' piuttosto inutile.
>
>Non vuol dire didattica, mi pare d'averlo scritto chiaro.
Hai ragione: non avevo letto attentamente. Pero' comcedimi, a fianco
alle mie scuse, anche la mia piccola vendetta: la definizione che tu
hai dato, e' la medesima che avevo dato io "a naso", cioe' "didassi"
sarebbe la pratica (l'insegnamento) e "didattica" la teoria, ovvero lo
studio dei metodi.
> Ho capito: avevi voglia di scherzare.
> Buon divertimento!
Divertimento sarebbe che spuntasse qualcuno nel mio collegio dei docenti e
dicesse "didassi". Cosa che per fortuna, in vent'anni di insegnamento, non
m'è mai capitata. Con buona pace del tuo dizionario.
Il Cavaliere :-) :-) Oscuro
Questo dimostra che per fare quella che chiami "proporzione" occorre
un minimo d'intelligenza e di cultura di base. E' ovvio che se non si
conosce la radice dida ed il significato di termini come didattico,
autodidatta, didascalia non si può fare la "proporzione". Scrissi che ci
si poteva aiutare dal contesto, non suggerivo affatto di applicare
stupidamente delle regole "matematiche".
> E' così bella la lingua italiana. Così armonica, così musicale e dolce,
> così espressiva, ricca di sfumature... ma a qualcuno non basta. Una lingua
> così armonica, dolce e musicale non soddisfà il loro primario bisogno,
> comunicare non contenuti, non significati... ma un unico, tristo messaggio:
> "quanto sono figo". Non soddisfà il loro bisogno di non farsi capire. Però
> riempie la bocca, "didassi". Didassi. Che bella parola. Uno stupro della
> lingua italiana.
Non ho mai usato tale parola in vita mia.
L'ho sentita più volte dagli insegnanti: non mi sono apparsi "superiori"
nell'usare parole difficili, solo un po' strani. Ho pensato che fosse
una specie di gergo. Anche nelle leggi ed in medicina si usano un
sacco di termini strani facilmente traducibili in linguaggio corrente.
> Divertimento sarebbe che spuntasse qualcuno nel mio collegio dei docenti e
> dicesse "didassi". Cosa che per fortuna, in vent'anni di insegnamento, non
> m'è mai capitata. Con buona pace del tuo dizionario.
Sono esterrefatto! Sei un insegnante, quindi appartieni alla categoria
dei "responsabili" dell'uso di termini come docenza, plesso scolastico,
discente e altri, ormai dimenticati, usati nei giudizi, nelle note sul
registro... Roba che neanche esiste all'infuori della scuola e che
dev'essere tradotta in linguaggio corrente ai genitori quando vanno a
chiedere se il figliolo va bene...
Un insegnante un po' chiuso: vent'anni nei quattro muri di una scuola
rappresentano il mondo. Se in vent'anni tale parola non è entrata in
quei quattro muri significa forse che non esiste? Si tratta di un raro
neologismo vecchio di trent'anni che può aver schivato il tuo plesso
scolastico ed essersi insinuato altrove. Sul web per esempio. Cerca!
Con buona pace del dizionario! Del "mio", naturalmente. Perché
probabilmente sarai uno che usa ancora quello che ha comprato per
laurearsi... tanto a che serve uno nuovo? Tutto il meglio della
letteratura era già stato scritto... non servono altre parole!
Ne conosco di docenti così... oh se ne conosco!
Le mie prof d'italiano almeno avevano uno spirito opposto al tuo: ci
suggerivano d'imparare più parole possibile, di aprire i dizionari, di
tentare di capire le parole nuove scomponendole in prefissi, radici e
suffissi. Grazie a loro io conosco il significato di didassi, quello di
docente e di discente. Grazie a loro riesco a capire cosa tu scrivi!
Tu, dopo vent'anni d'insegnamento ti "diverti" a mostrare la tua
ignoranza e a mettere in ridicolo la ricerca etimologica. Complimenti!
A proposito di sfumature dell'italiano...
Docenza = insegnamento
Didassi = insegnamento
Didattica = insegnamento
La docenza è affidata al professor Qui.
La didassi verte sul personaggio Quo.
La didattica segue il metodo Qua.
Insegnamento è così versatile, dolce e musicale... come bruciamento?
Ricordo che venne invitato dal preside un tipo dell'Olivetti a parlarci
del mondo del lavoro, dell'importanza della formazione, del progresso
della tecnologia. Ritornati in classe, la professoressa c'intrattenne
(anzi ci ruppe le scatole) interrogandoci del perché non avessimo mai
domandato il significato di "obsoleto", termine abusato dall'ospite.
La Lezione, con la elle maiuscola, era che avremmo dovuto chiedere per
capire! Dava per scontato, la presuntuosa, che noi vivessimo nella
profonda ignoranza, come se della stessa ci fosse motivo per essere
orgogliosa invece di vederci dimostrazione vivente del SUO fallimento
d'insegnante. Risposi, dopo un imbarazzante silenzio, che obsoleto
voleva dire vecchio, superato. Chiese, sorpresa, se lo sapeva qualcun
altro. Rispose, candido, un insufficiente cronico: "Io non lo sapevo, ma
l'ho capito dal contesto, se l'avessi chiesto a voce alta avrei fatto la
figura dello stupido".
Quando la Repubblica Italiana concede un diploma di laurea non dovrebbe
limitarsi a valutare quante cose il candidato ha studiato. Secondo me
dovrebbe assicurarsi che il candidato abbia voglia d'imparare per tutta
la vita. Che abbia voglia di aprire ancora libri e dizionari, abbia
voglia di mettere in discussione ciò che ha appreso. Abbia voglia di
CERCARE in Internet, abbia voglia di AGGIUNGERE informazioni in Usenet,
non di ridicolizzare ciò che altri aggiungono. Abbia voglia di
migliorare i dizionari, non di bruciarli. Sì, è un altro argomento, uno
che mi brucia, un bruciamento di scorie radioattive. Nel nome del popolo
italiano... (che dicono?) la dichiaro dottore in fisica con la votazione
di xxx/yyy. Clap-clap-clap. Le abbiamo insegnato quel poco che siamo
riusciti a farle entrare nella sua testolina. Le abbiamo descritto lo
stato della fisica così come lo conosciamo oggi, agli albori dell'era
informatica. Se un giorno dovesse sentire un termine che non capisce
come "bruciamento delle scorie" nasconda la sua ignoranza e cerchi di
informarsi, di meritare la laurea che le abbiamo dato.
Le abbiamo insegnato a cercare le informazioni o abbiamo fallito?