Bruni ha scritto:
> Il detto CHI TACE ACCONSENTE depone a sfavore della spiegazione fornita
> dall' esimio Roscio.
> Saluti.
Esimio? Umpf! Mai egli tace: ergo mai acconsente!
Me lo si consenta.
Paolo
> Il detto CHI TACE ACCONSENTE depone a sfavore della spiegazione fornita
> dall' esimio Roscio.
Nunca!!! Jamais!!!
L'espressione "chi tace, acconsente" č quello che, piů modernamente,
viene chiamato "silenzio/assenso", che č un'altra cosa...
"Consentire" implica che *qualcuno* chieda a *qualcun altro* un "consenso"
per effettuare *qualcosa*, o che modifichi lo *stato* di *qualcosa* per
usufruirne in maniera adeguata. In poche parole, implica un'azione
da parte di *qualcuno*, mentre "permettere" č - se vogliamo - piů
"passivo", nel senso che l'interessato *esegue un'azione* che
non viene ostacolata dal "permettente"...
Di fatto, poi - ma questo č un altro discorso - i due termini vengono
usati come perfetti sinonimi (un po' come "iniziare" e "cominciare" -
vedi relativo thread).
--
Er Roscio.
Ehm... e se fosse il silenzio-assenso ad essere
stato preso paro-paro da cotesta espressione ?...
:-)))))))))))))))))))))))))))
--
Er Roscio.
La differenza è che /permettere è attivo mentre /consentire è passivo.
Anche se oggi abbiamo un po' mescolato le carte...
- Permette un ballo?
(la dama dovrà ballare, non deve solo acconsentire)
- Consente un'obiezione?
(me la lascia fare stando zitto per un momento?)
Queste scarpe mi permettono di saltare più in alto.
(contribuiscono)
Questa gonna non mi consente di camminare.
Un milione al mese mi consente appena di sopravvivere.
Due milioni al mese mi permettono di mettere qualcosa da parte.
E' l'uso, più dell'etimologia, che genera questo accenno di differenza.
--
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Giancarlo Pillan - Ivrea - Italy
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GCPillan ha scritto:
> La differenza è che /permettere è attivo mentre /consentire è passivo.
> Anche se oggi abbiamo un po' mescolato le carte...
Questa me la scrivo...
Paolo
Come credi. La frase che tu esuli dal contesto non voleva essere una
verità assoluta, ma esprimere una tendenza che hanno i due termini. Se
apri un dizionario potrai apprezzare le differenze di base. Oggi non le
sentiamo più, tant'è che qualcuno si chiede che differenza ci sia tra
l'una e l'altra. Ma qualche rimasuglio permane. Hai presente il
"permesso" (scritto) per poter andare o sostare da qualche parte? Non si
chiama "consenso", ma "permesso".
Quale il contrario di permettere? Proibire, vietare (attivi!)
Quale il contrario di consentire? NON consentire.
Non è consentito fumare = non avete il consenso di fumare.
E' proibito fumare = non è permesso fumare = reato punibile.
--
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Giancarlo Pillan - Ivrea - Italy
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"Mi auguro che, in uno degli attacchi di collera acuta che ti fanno
partorire i tuoi interventi, ti venga un infarto che liberi tutti noi
dall'infausta presenza del piú tenace dei Testimoni di Ivrea."
Nicola Nobili 10/5/2000 - Si attendono sottoscrizioni.
Mi permetto/permettetemi
oppure, a scelta,
Mi consento (suona malissimo) / consentitemi di inserire in questo contesto
il modo di dire dialettale "andare a prendere il consenso" che indica l'atto
di matrimonio ufficiale (insomma, quando si firma in comune). Da come la
vedo io il consenso qui è un atto formale, necessario, scritto, con tutti i
crismi... Insomma, molto più di un permesso.
Mi pare che il verbo consentire appartenga a un registro linguistico
superiore a quello di permettere.
Chi tace acconsente.
Saluti.
> La differenza è che /permettere è attivo
> mentre /consentire è passivo.
Perché mai?
> [...]
> - Consente un'obiezione?
> (me la lascia fare stando zitto per un momento?)
> Questa gonna non mi consente di camminare.
> Un milione al mese mi consente appena di sopravvivere.
Non capisco dove sia l'azione passiva, in questi costrutti.
--
Ciao
Mariuccia®
Beh, indipendentemente dal fatto che quanto egli ha sostenuto abbia o meno
riscontro nell'uso dei due verbi, il pensiero di GCPillan mi pare chiaro:
'permettere' suggerirebbe l'esistenza di un rapporto di causa-effetto più
di quanto faccia "consentire". Il 'milione al mese' non ha un 'ruolo
attivo' nel farti _solo_ sopravvivere, mentre le fantomatiche scarpe hanno
un 'ruolo attivo' nel farti saltare oltre due metri (o quello che era).
Max
>> La differenza è che /permettere è attivo
>> mentre /consentire è passivo.
> Perché mai?
Perche' questo e` il valore d'uso, dice.
> Non capisco dove sia l'azione passiva, in questi costrutti.
Come valore semantico, dice. Si consente passivamente, si permette
attivamente. Dice.
Ciao.
Stava scritto in tutto il resto del messaggio.
> > - Consente un'obiezione?
> > (me la lascia fare stando zitto per un momento?)
> > Questa gonna non mi consente di camminare.
> > Un milione al mese mi consente appena di sopravvivere.
>
> Non capisco dove sia l'azione passiva, in questi costrutti.
Che vuoi che ti dica?
Fai una lista di trenta espressioni con permettere e consentire.
Togli via quelle in cui ti pare che siano perfettamente equivalenti ed
usate con frequenza simile. Poi fai due gruppi con quelle che rimangono.
Dovresti notare che si usa "permettere" con un'accezione positiva,
propositiva, attiva (ballare, svolgere una funzione). Persino il
contrario ha un'accezione attiva (vietare).
Perché la gonna stretta svolge un'azione passiva?
Perché senza gonna cammineresti benissimo.
La gonna non è stata fatta per permetterti di camminare.
Viceversa gli sci ti permettono di sciare.
Gli sci sono stati fatti apposta per sciare.
Nel momento in cui li togli e ti pesano sulle spalle dirai che non ti
consentono di correre.
La mia è un'impressione. Non voglio convincere nessuno.
> Mariuccia Ruta:
> > Non capisco dove sia l'azione passiva, in questi costrutti.
> Che vuoi che ti dica?
> [...]
> La mia è un'impressione. Non voglio convincere nessuno.
Neppure io, se è per questo; ma mi sembra di capire che tu voglia
intendere: "effetto positivo ed effetto negativo, quando parli di
azione attiva e azione passiva.
"Attivo-passivo" uguale a "positivo-negativo"?
A me sembrano due cose diverse.
--
Ciao
Mariuccia®
Secondo me bisogna intanto distinguere tra "consentire" e "acconsentire",
cosa che mi pare non tutti facciano.
Consentire può voler dire "essere d'accordo" (intransitivo) oppure
"permettere" (transitivo).
Acconsentire vuol dire "dare il consenso" (sempre intransitivo).
Togliamo quindi di mezzo "acconsentire" e vediamo se "permettere" e
"consentire" siano o no sinonimi.
Non sto sputando sentenze. Sto solo ragionando "a voce alta".
Se provassimo di partire dai corrispondenti sostantivi?
"Permesso" vuol dire fondamentalmente autorizzazione.
"Consenso" può voler dire parere favorevole, approvazione, quindi anche
autorizzazione.
La cosa ci aiuta solo in parte, perché i corrispondenti verbi assumono anche
altri significati, ad esempio "mettere in grado" (di fare qualcosa),
"rendere possibile" (qualcosa).
A parer mio i due verbi possono , a seconda dei casi, assumere significati
del tutto equivalenti o, viceversa, essere usati in maniera esclusiva.
Esempi di equivalenza:
Questa bicicletta mi consente/mi permette di scalare la montagna.
Il significato di entrambi è "mettere in grado".
Mi permette/mi consente di uscire?
Il significato di entrambi è "autorizzare", nel caso in cui l'interlocutore
sia ad esempio il professore.
Casi esclusivi:
Consento con te sul fatto che....... (il verbo consentire in senso
intransitivo)
Non mi permetterei mai di dire questo. (anche qui, in fondo, permettere vuol
dire autorizzare).
Quindi ritengo che non si possa generalizzare sull'equivalenza o meno dei
due verbi.
Nei casi di equivalenza, se proprio voglio trovare qualche sfumatura di
differenza, posso pensare che "permettere"
sia un po' più forte di "consentire", specialmente al negativo, forse per il
fatto che il sostantivo "permesso" significa fondamentalmente solo
"autorizzazione".
Alberto.