Klaram ha postato:
> Ovvio, se un verbo è difettivo e non ha il participio passato, perché
> dobbiamo usarlo a tutti i costi? Mi sembrano polemiche del cavolo.
Luca Serianni, noto linguista e filologo spiega che alcuni verbi non
hanno il participio passato; fra questi lui include anche soccombere;
scrive infatti nella sua opera "Italiano": "alcuni verbi sono difettivi
del solo participio passato. Ricordiamo: competere, concernere,
dirimere, divergere, esimere, incombere, inerire, soccombere,
splendere, suggere, transigere». Le discussioni però non mancano e sul
participio passato di soccombere è stato richiesto un parere anche alla
celeberrima Accademia della Crusca; a tal proposito la prestigiosa
istituzione riporta nel suo sito web: Soccombere, passato remoto e
participio passato Il passato remoto prevede, per alcune persone,
doppie forme, ambedue corrette: io soccombei/soccombetti, tu
soccombesti, egli soccombé/soccombette, noi soccombemmo, voi
soccombeste, essi soccomberono/soccombettero; il participio passato non
è in uso. L'espressione "non è in uso" non esclude però l'esistenza e
molti fanno notare che, pur trattandosi di una forma rara impiegata
solo in ambito poetico e nella prosa arcaicizzante, il participio
passato di soccombere è "soccombuto". I due esempi letterari
classicamente riportati sono i seguenti: «Non è dubbio che quella loro
volontà, fra tali e tante tentazioni, per la sua fralezza sarebbe
soccombuta, e non avrebbero potuto perseverare.» (Rosmini, 1797-1855)
«Il suo fez di velluto ha soccombuto alla fine sotto l'indignazione di
una coppia di begli occhi che lo fulminavano dalla tribuna delle dame,
ed è scomparso.» (Petruccelli della Gattina, 1815-1890).
https://www.scuola-e-cultura.it/scuola/lingua-italiana/participio-passato-di-soccombere.htm
Treccani dice che non è in uso
soccómbere v. intr. [dal lat. succumbere, comp. di sub «sotto» e
-cumbere affine a cubare «giacere»] (non usati il part. pass. e quindi
le forme composte
https://www.treccani.it/vocabolario/soccombere/