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dentro e fuori "dal" o "al" o negozio

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Fiorio Davide

unread,
Sep 10, 2001, 2:27:08 AM9/10/01
to
Ciao. Avrei bisogno di un vosro consiglio:
si dice:

dentro e fuori dal negozio

oppure

dentro e fuori al negozio??

...scusate l'ignoranza!! grazie per le risposte.

Davide


Maurizio Pistone

unread,
Sep 10, 2001, 4:46:11 PM9/10/01
to
"Fiorio Davide" <fiorio...@libero.it> ha scritto su
it.cultura.linguistica.italiano:

>dentro e fuori dal negozio

>
>oppure
>
>dentro e fuori al negozio??

mai sentito

--
Maurizio Pistone - Torino
strenua nos exercet inertia Hor.
mailto:scri...@mauriziopistone.it
http://www.mauriziopistone.it

Lem Novantotto

unread,
Sep 10, 2001, 1:11:08 PM9/10/01
to
On Mon, 10 Sep 2001 06:27:08 GMT, Fiorio Davide wrote:
>dentro e fuori dal negozio
>
>oppure
>
>dentro e fuori al negozio??

Salve!
Dentro il/al negozio, e fuori del/dal medesimo. ;)

Se proprio vuoi abbreviare, procedi secondo logica:
dentro (il/al negozio) e fuori del/dal negozio
ma IMHO è sconsigliabile.

'Dentro e fuori al negozio' è sempre sbagliato.
--
Bye.
Lem
'CLOCK is what you make of it: partecipa ad un progetto diffuso'
Distributed computing: http://www.aspenleaf.com/distributed/

Roscio

unread,
Sep 11, 2001, 4:03:50 AM9/11/01
to
"Lem Novantotto" <Le...@Hotmail.com> wrote in message
news:9nj3r5...@ID-24474.user.dfncis.de...

>
> Salve!
> Dentro il/al negozio, e fuori del/dal medesimo. ;)

Dentro AL ???...
Fuori DAL ???...

--
Er Roscio.

Lem Novantotto

unread,
Sep 11, 2001, 12:40:44 PM9/11/01
to
On Tue, 11 Sep 2001 10:03:50 +0200, Roscio wrote:
>dentro AL ???...

Già, proprio. Di che ti meravigli? :)

>Fuori DAL ???...

Già, proprio. Di che ti meravigli? :)

Roscio

unread,
Sep 12, 2001, 3:38:47 AM9/12/01
to
"Lem Novantotto" <Le...@Hotmail.com> wrote in message
news:9nllrc...@ID-24474.user.dfncis.de...

> >dentro AL ???...


> >Fuori DAL ???...
>
> Già, proprio. Di che ti meravigli? :)

Credevo fossimo in un NG di lingua italiana... :-)))

--
Er Roscio.


Lem Novantotto

unread,
Sep 12, 2001, 7:10:52 AM9/12/01
to
On Wed, 12 Sep 2001 09:38:47 +0200, Roscio wrote:
>Credevo fossimo in un NG di lingua italiana... :-)))

Infatti. :)

Mariuccia Ruta

unread,
Sep 12, 2001, 9:19:30 AM9/12/01
to
On Wed, 12 Sep 2001 09:38:47 +0200, in it.cultura.linguistica.italiano
"Roscio" <job...@tin.it> wrote:

¬ "Lem Novantotto":
¬
¬ > >dentro AL ???...


¬ > >Fuori DAL ???...
¬ >
¬ > Già, proprio. Di che ti meravigli? :)
¬
¬ Credevo fossimo in un NG di lingua italiana... :-)))

Non finirai mai di stupirmi coi tuoi effetti speciali, Roscio :))
Mi spieghi -a chiare lettere, piffavúri-;) che cos'è che vuoi dire?

--
Ciao,
Mariuccia®

Roscio

unread,
Sep 12, 2001, 12:07:03 PM9/12/01
to
"Mariuccia Ruta" <ruta...@telcel.net.ve> wrote in message
news:3b9f60cf...@News.CIS.DFN.DE...
> ¬

> ¬ > >dentro AL ???...
> ¬ > >Fuori DAL ???...
> ¬ >
> ¬ > Già, proprio. Di che ti meravigli? :)
> ¬
> ¬ Credevo fossimo in un NG di lingua italiana... :-)))
>
> Non finirai mai di stupirmi coi tuoi effetti speciali, Roscio :))
> Mi spieghi -a chiare lettere, piffavúri-;) che cos'è che vuoi dire?

Semplice: che nell'italiano che conosco io, si dice "dentro il" e "fuori
del".
Non so nel vostro.

--
Er Roscio.

Max M.

unread,
Sep 12, 2001, 1:02:45 PM9/12/01
to
On Wed, 12 Sep 2001, Roscio wrote:
> > Non finirai mai di stupirmi coi tuoi effetti speciali, Roscio :))
> > Mi spieghi -a chiare lettere, piffavúri-;) che cos'è che vuoi dire?
>
> Semplice: che nell'italiano che conosco io, si dice "dentro il" e
> "fuori del". Non so nel vostro.
>

Uhm...

fuori del negozio [?]
fuori dal negozio [OK]
dentro il negozio [OK]
dentro al negozio [OK]

Max

Roger

unread,
Sep 12, 2001, 2:06:36 PM9/12/01
to

"Max M." <ed...@maxim.comm2000.it> ha scritto nel messaggio
news:Pine.LNX.4.10.101091...@c64.comm2000.it...

> Uhm...
>
> fuori del negozio [?]
> fuori dal negozio [OK]
> dentro il negozio [OK]
> dentro al negozio [OK]

Uhm...

fuori del negozio [OK]
Questo, fatti ch'ebbe pochi passi fuori dell'osteria, si voltò indietro, e
vide che i due che aveva lasciati seduti in cucina, lo seguitavano (A.M.)

fuori dal negozio [?]

dentro il negozio [OK]
non ispender vane parole; ascolta piuttosto le mie; dentro il pensiero di
tutta la mia vita, della men trista parte di essa ... (A.M.)

dentro al negozio [?]

>
> Max

Roger
--
rugf...@tin.it
Togliere 99 per rispondere direttamente


Max M.

unread,
Sep 12, 2001, 2:49:21 PM9/12/01
to
On Wed, 12 Sep 2001, Roger wrote:
> >
> > fuori del negozio [?]
> > fuori dal negozio [OK]
> > dentro il negozio [OK]
> > dentro al negozio [OK]
>
> Uhm...
>
> fuori del negozio [OK]
> Questo, fatti ch'ebbe pochi passi fuori dell'osteria, si voltņ indietro, e

> vide che i due che aveva lasciati seduti in cucina, lo seguitavano (A.M.)
>
> fuori dal negozio [?]
>
> dentro il negozio [OK]
> non ispender vane parole; ascolta piuttosto le mie; dentro il pensiero di
> tutta la mia vita, della men trista parte di essa ... (A.M.)
>
> dentro al negozio [?]
>

"fuori dal": 35,764
"fuori del": 25,194
"dentro il": 19,128
"dentro al": 5,634

(Courtesy of AltaVista®)

Max

Lem Novantotto

unread,
Sep 12, 2001, 3:33:23 PM9/12/01
to
On Wed, 12 Sep 2001 20:06:36 +0200, Roger wrote:
>fuori del negozio [OK]
> Questo, fatti ch'ebbe pochi passi fuori dell'osteria, si voltò indietro, e
>vide che i due che aveva lasciati seduti in cucina, lo seguitavano (A.M.)

Ciao, Roger.
'Fuori del' è senza dubbio forma corretta (per la cronaca, avevo
scritto 'fuori del/dal medesimo'), ma 'fuori dal' non può certo dirsi
una bizzarria: è anzi colloquialmente più usata. Magari ci piace meno,
ma non è scorretta. Mi pare un po' come contrapporre 'al di là di' e
'di là da'. Ad ogni buon conto, un po' di citazioni:

-dal De Mauro: fuori dai denti, fuori dai fogli, fuori dai gangheri,
fuori dall'ordine, fuori dal mondo;

-dal Gabrielli: fuori dai gangheri, fuori dai guai, fuori dai
pasticci, fuori dal tempo;

-in 'Eva' (Verga): 'i suoi piccoli polsi bianchi e rotondi uscivano
fuori dalle trine delle maniche';

-nel 'Convivio': 'e di fuori dal quale nulla è';

-ne 'I Promessi Sposi': 'Tirate fuori dalla cassetta i tromboni';

-nei 'PRINCIPJ DI SCIENZA NUOVA' (Vico): 'ove vogliamo trarre fuori
dall'intendimento cose spirituali'.

Mi fermerei.

> dentro al negozio [?]

Qui la cosa mi sembra ancor più pacifica (BTW, davanti ai pronomi
personali si usa preferibilmente 'dentro di').

Dal De mauro:
dentro a
loc.prep. CO
in, nel: dentro al cassetto trovi le camicie pulite | per indicare
partecipazione, coinvolgimento in qcs.: ci sono anch'io dentro al
progetto.

Idem il Gabrielli: 'dentro allo scompartimento non c'era nessuno'.

Idem un Palazzi del 1950: 'dentro a una cassa, dentro la cassa,
dentro di una cassa'.

Divina Commedia: 'dentro a le segrete cose'.

I Promessi Sposi: 'fin dentro al ricovero'.

Eneide tradotta da Annibal Caro: 'Dentro al real palagio'.

Odissea tradotta da Ippolito Pindemonte: 'dentro alla folta
Nube'.

Anche qui, mi fermerei. :)

Paolo Licheri

unread,
Sep 12, 2001, 4:15:22 PM9/12/01
to

"Lem Novantotto" ha scritto

> 'Fuori del' è senza dubbio forma corretta (per la cronaca, avevo
> scritto 'fuori del/dal medesimo'), ma 'fuori dal' non può certo dirsi
> una bizzarria: è anzi colloquialmente più usata. Magari ci piace meno,
> ma non è scorretta.

...

> > dentro al negozio [?]
> Qui la cosa mi sembra ancor più pacifica (BTW, davanti ai pronomi
> personali si usa preferibilmente 'dentro di').

...

Mi viene un dubbio: considerando i verbi di stato o di moto, le combinazioni
diventano oto:

sono/vado dentro il/al negozio
sono/vado fuori dal/del negozio

sono corrette tutte e otto?

ciao
paolo

Roger

unread,
Sep 12, 2001, 6:07:22 PM9/12/01
to

"Lem Novantotto" <Le...@Hotmail.com> ha scritto nel messaggio
news:9nokb...@ID-24474.user.dfncis.de...

> On Wed, 12 Sep 2001 20:06:36 +0200, Roger wrote:
> >fuori del negozio [OK]
> > Questo, fatti ch'ebbe pochi passi fuori dell'osteria, si voltò
indietro, e
> >vide che i due che aveva lasciati seduti in cucina, lo seguitavano
(A.M.)
>
> Ciao, Roger.

Ciao, Lem
Sono lieto di ritrovarti.

> 'Fuori del' è senza dubbio forma corretta (per la cronaca, avevo
> scritto 'fuori del/dal medesimo'), ma 'fuori dal' non può certo dirsi
> una bizzarria: è anzi colloquialmente più usata.

Sono perfettamente d'accordo con te su quanto sopra e su tutto il resto.
D'altra parte, con i punti interrogativi, non intendevo dire che tali
espressioni erano sbagliate o che erano *bizzarrie*, bensì che non erano la
forma più corretta.

> Bye.
> Lem

Ciao,

Mariuccia Ruta

unread,
Sep 12, 2001, 10:54:08 PM9/12/01
to
On Wed, 12 Sep 2001 18:07:03 +0200, in it.cultura.linguistica.italiano
"Roscio" <job...@tin.it> wrote:

¬ "Mariuccia Ruta":
¬ > [...] che cos'è che vuoi dire?


¬
¬ Semplice: che nell'italiano che conosco io, si dice "dentro il" e "fuori
¬ del".

Non ci crederai, Roscio, ma mi rifiutavo di credere che stessi dicendo
sul serio.

¬ Non so nel vostro.

Beh, in quello che conosco io, si può dire in entrambi i modi.
Voglio sottolineare (ma lo pensi davvero?) che le forme:
"Dentro al negozio/cinema/gruppo/ecc." e
"Fuori dal negozio/cinema/gruppo/ecc.", non sono affatto errate. Anzi!


Non mi spiego che cos'è che ti induce a pensare il contrario. E non
capirò mai da che cosa vengon fuori certi convincimenti che portano a
considerare errate forme perfettamente lecite e viceversa. Mi ci sono
imbattuta alcune volte e t'assicuro che la perplessità è sempre tanta.
Giuro! Non sono ironica.

¬ --
¬ Er Roscio.

--
Ciao,
Mariuccia®

Mariuccia Ruta

unread,
Sep 12, 2001, 11:13:07 PM9/12/01
to
On Wed, 12 Sep 2001 20:15:22 GMT, in it.cultura.linguistica.italiano
"Paolo Licheri" <paolo....@tin.it> wrote:

¬ Mi viene un dubbio: considerando i verbi di stato o di moto, le combinazioni
¬ diventano oto:
............^^t^ Ibbài e benemindhe! :))
Ichnnusa adesso colpisce all'incontrario? ;)) (scusa: troppo ghiotta
per lasciarmela scappare :)))
¬
¬ sono/vado dentro il/al negozio


¬ sono/vado fuori dal/del negozio
¬ sono corrette tutte e otto?

Almeno per l'ottava, io direi: "Vado fuori dal negozio".
Cambierei comunque anche alcune altre, o almeno la seconda; direi, per
esempio: "Sono nel negozio..."
¬
¬ ciao
¬ paolo

--
Ciao,
Mariuccia®

Roscio

unread,
Sep 13, 2001, 3:55:21 AM9/13/01
to
"Mariuccia Ruta" <ruta...@telcel.net.ve> wrote in message
news:3ba02424...@News.CIS.DFN.DE...

>
> ¬ Mi viene un dubbio: considerando i verbi di stato o di moto, le
combinazioni
> ¬ diventano oto:
> ............^^t^ Ibbài e benemindhe! :))
> Ichnnusa adesso colpisce all'incontrario? ;)) (scusa: troppo ghiotta
> per lasciarmela scappare :)))
> ¬
> ¬ sono/vado dentro il/al negozio
> ¬ sono/vado fuori dal/del negozio
> ¬ sono corrette tutte e otto?
>
> Almeno per l'ottava, io direi: "Vado fuori dal negozio".

Nunca !... Anche nel complemento di moto ci va il "di":
"Vai fuori DEI piedi", oppure "Vado via DI qua", anche se sembra strano.

E il motivo è presto detto: perché non si trstta di veri complementi di moto
a luogo
(o "da" luogo), ma di complementi di specificazione o di stato in luogo che
comportano un "preventivo" movimento.


> Cambierei comunque anche alcune altre, o almeno la seconda; direi, per
> esempio: "Sono nel negozio..."

Se è per questo, si può sempre dire "sono all'esterno del negozio"...
:-)))PPP
(per la serie "un pastore belga, anzi due...)

--
Er Roscio.


Roscio

unread,
Sep 13, 2001, 3:47:16 AM9/13/01
to
"Max M." <ed...@maxim.comm2000.it> wrote in message
news:Pine.LNX.4.10.101091...@c64.comm2000.it...

> "fuori dal": 35,764
> "fuori del": 25,194
> "dentro il": 19,128
> "dentro al": 5,634

Io mi lamento quando viene preso Manzoni come esempio di lingua
italiana, e tu vuoi prendere chi scrive cazzate su internet ???...
E' veramente il colmo !!!...

Proviamo a vedere quante volte si trova l'espressione "a me mi" ?...
Magari scopriamo che č "giusta" solo perché gli ignoranti sul web
sono piů dei colti !!!...

--
Er Roscio.

Roscio

unread,
Sep 13, 2001, 3:44:11 AM9/13/01
to
"Max M." <ed...@maxim.comm2000.it> wrote in message
news:Pine.LNX.4.10.101091...@c64.comm2000.it...

Se questo è quello che ti "suona", è un discorso,
ma non è detto che sia la cosa giusta...

--
Er Roscio.

Roscio

unread,
Sep 13, 2001, 4:10:39 AM9/13/01
to
"Mariuccia Ruta" <ruta...@telcel.net.ve> wrote in message
news:3ba01a1e...@News.CIS.DFN.DE...

> Beh, in quello che conosco io, si può dire in entrambi i modi.
> Voglio sottolineare (ma lo pensi davvero?) che le forme:
> "Dentro al negozio/cinema/gruppo/ecc." e
> "Fuori dal negozio/cinema/gruppo/ecc.", non sono affatto errate. Anzi!
>
> Non mi spiego che cos'è che ti induce a pensare il contrario. E non
> capirò mai da che cosa vengon fuori certi convincimenti che portano a
> considerare errate forme perfettamente lecite e viceversa. Mi ci sono
> imbattuta alcune volte e t'assicuro che la perplessità è sempre tanta.
> Giuro! Non sono ironica.

Il discorso è questo: qui si confonde quello che è giusto con
quello che "sembra" giusto perché è usato da tutti o perché
viene scambiato per qualcos'altro.

Se poi vuoi dire che "non è giusto ciò che è giusto, ma quello che si usa",
allora questo NG non ha ragione di esistere.

Quando dico "vado dentro il negozio", il complemento di moto a luogo
è "vado dentro" e basta. Se specifico "dentro COSA", sto usando un
complemento
oggetto. Non dirò mai "dentro ALLO scatolo", ma "dentro LO scatolo".
(se poi lo dico, devo essere conscio che sto facendo un errore di
grammatica,
o quanto meno che sto usando la grammatica in modo "allegro" e "disinvolto")

Allo stesso modo, se dico "vai fuori dei piedi", il moto da luogo è retto
dalla PREPOSIZIONE "fuori", non dalla preposizione "da" successiva !!!...

Una cosa che molti presunti "studiati" non sanno (o, meglio, non ricordano)
è che le preposizioni non sono soltanto "di, a, da, in, con, per, su, tra,
fra",
ma ci sono anche "sopra, sotto, davanti, dietro, fuori, dentro".

La confusione sta tutta qua.

Quindi, "sono fuori" o "vado fuori" sono due complementi diversi,
ma che si esauriscono qui. Tutto quello che c'è dopo non fa parte
del complemento di luogo (stato o moto).

Ho stato chiaro, o vuoi che ti faccio uno schizzo ?... :-)))PPP

--
Er Roscio.

Roger

unread,
Sep 13, 2001, 4:43:58 AM9/13/01
to

"Roscio" <job...@tin.it> ha scritto nel messaggio
news:9npond$h0$1...@fe1.cs.interbusiness.it...

> Non dirò mai "dentro ALLO scatolo", ma "dentro LO scatolo".

Io non dirò né in un modo, né nell'altro perché non so cos'è lo scatolo :-)

> Er Roscio.

Roscio

unread,
Sep 13, 2001, 5:58:49 AM9/13/01
to
"Roger" <rugf...@tin.it> wrote in message
news:9nprhj$99s8o$1...@ID-71389.news.dfncis.de...

>
> Io non dirò né in un modo, né nell'altro perché non so cos'è lo scatolo
:-)

Consultare le FAQ, please.
Argomento già pluri-trattato.

La scatola è piccola e di metallo, plastica o cartone pressato;
lo scatolo è grande e di cartone ondulato.

:-)PPP

--
Er Roscio.

Vitt

unread,
Sep 13, 2001, 11:49:14 AM9/13/01
to
Roger nel messaggio <9nprhj$99s8o$1...@ID-71389.news.dfncis.de> ha
scritto:

>Io non dirò né in un modo, né nell'altro perché non so cos'è lo scatolo :-)

Dagli al provocatore!

--
Bye
Vitt

Roscio

unread,
Sep 13, 2001, 12:36:59 PM9/13/01
to
"Vitt" <v.m...@iol.it> wrote in message
news:u9i1qt08ma8ktmts7...@4ax.com...

>
> >Io non dirò né in un modo, né nell'altro perché non so cos'è lo scatolo
:-)
>
> Dagli al provocatore!

Già castigato !... :-)))))

--
Er Roscio.

Lem Novantotto

unread,
Sep 13, 2001, 1:19:40 PM9/13/01
to
On Thu, 13 Sep 2001 10:10:39 +0200, Roscio wrote:
>Quando dico "vado dentro il negozio", il complemento di moto a luogo
>č "vado dentro" e basta. Se specifico "dentro COSA", sto usando un
>complemento oggetto.

Non ho parole.
Non ci sono parole, in veritą.

Mariuccia Ruta

unread,
Sep 13, 2001, 10:26:36 PM9/13/01
to
On Thu, 13 Sep 2001 09:47:16 +0200, in it.cultura.linguistica.italiano
"Roscio" <job...@tin.it> wrote:

¬ [...]
¬ Proviamo a vedere quante volte si trova l'espressione "a me mi" ?...

Le grammatiche forse son piú affidabili dell'web.

¬ Magari scopriamo che è "giusta"

Infatti. Sbagliata non è.

¬ solo perché gli ignoranti sul web sono più dei colti !!!...

O forse semplicemente perché i motivi che la vorrebbero errata son
davvero risibili :))

--
Ciao,
Mariuccia®

Mariuccia Ruta

unread,
Sep 13, 2001, 10:33:45 PM9/13/01
to
On Thu, 13 Sep 2001 09:55:21 +0200, in it.cultura.linguistica.italiano
"Roscio" <job...@tin.it> wrote:

¬ "Mariuccia Ruta":
¬ > [...] Almeno per l'ottava, io direi: "Vado fuori dal negozio".

¬ Nunca !...

¡Siempre ...!

> Anche nel complemento di moto ci va il "di":

Io dico di no. Non ho mai sentito "vado fuori del negozio".

¬ "Vai fuori DEI piedi",

In Trinacria, forse. :))
Nel resto d'Italia ho sentito sempre e solo: "Vai fuori *dai* piedi".

> oppure "Vado via DI qua", anche se sembra strano.

"Vado via da qui", "vado via di qua". Per me pari sono.
"Esco di casa alle sei", "esco da casa alle sei". Idem.

¬ E il motivo è presto detto: [...]

Hai un bel dire: per me sei fuori. Punto. Senza di e senza da :))

Mariuccia Ruta

unread,
Sep 13, 2001, 10:35:19 PM9/13/01
to
On Thu, 13 Sep 2001 09:44:11 +0200, in it.cultura.linguistica.italiano
"Roscio" <job...@tin.it> wrote:

Ź "Max M.":
Ź > fuori del negozio [?]
Ź > fuori dal negozio [OK]
Ź > dentro il negozio [OK]
Ź > dentro al negozio [OK]

Ź Se questo č quello che ti "suona", č un discorso,
Ź ma non č detto che sia la cosa giusta...

Se a te non "suona" in questo modo č un discorso, ma non č detto che
tu sia nel giusto...:))
Ź --
Ź Er Roscio.

--
Ciao,
MariucciaŽ

Mariuccia Ruta

unread,
Sep 13, 2001, 10:41:04 PM9/13/01
to
On Thu, 13 Sep 2001 10:10:39 +0200, in it.cultura.linguistica.italiano
"Roscio" <job...@tin.it> wrote:

¬ "Mariuccia Ruta":
¬ > Beh, in quello che conosco io, si può dire in entrambi i modi.


¬ > Voglio sottolineare (ma lo pensi davvero?) che le forme:
¬ > "Dentro al negozio/cinema/gruppo/ecc." e
¬ > "Fuori dal negozio/cinema/gruppo/ecc.", non sono affatto errate. Anzi!
¬ > Non mi spiego che cos'è che ti induce a pensare il contrario. E non
¬ > capirò mai da che cosa vengon fuori certi convincimenti che portano a
¬ > considerare errate forme perfettamente lecite e viceversa. Mi ci sono
¬ > imbattuta alcune volte e t'assicuro che la perplessità è sempre tanta.
¬ > Giuro! Non sono ironica.
¬
¬ Il discorso è questo: qui si confonde quello che è giusto con
¬ quello che "sembra" giusto

Quello che "sembra" giusto a te è forse piú giusto? :))

¬ perché è usato da tutti o perché


¬ viene scambiato per qualcos'altro.

... o perché è attestato *anche* nei testi di grammatica.
¬
¬ [...]. Non dirò mai "dentro ALLO scatolo", ma "dentro LO scatolo".

Neppure io dirò mai "lo scatolo".
Neppure nella mia Sicilia. Indovina: perché? ;))

¬ (se poi lo dico, devo essere conscio che sto facendo un errore di
¬ grammatica,

È proprio ciò che stai facendo, inconsciamente. Un errore.

¬ o quanto meno che sto usando la grammatica in modo "allegro" e "disinvolto")

È proprio che stai facendo. IMO.
¬
¬ Allo stesso modo, se dico "vai fuori dei piedi", il moto da luogo è retto


¬ dalla PREPOSIZIONE "fuori", non dalla preposizione "da" successiva !!!...

Non si dice "vai fuori dei..." ma: "vai fuori *dai* piedi, prima che
qualcuno vada fuori *dai* gangheri". No, non io. Io no! :))
¬
¬ Una cosa che molti presunti "studiati" non sanno (o, meglio, non ricordano)


¬ è che le preposizioni non sono soltanto "di, a, da, in, con, per, su, tra,
¬ fra",
¬ ma ci sono anche "sopra, sotto, davanti, dietro, fuori, dentro".

Io, invece, son sicura che siano in molti, almeno qua dentro, a
saperlo.
E penso anche che piú d'uno sa benissimo che quando gli avverbi
"dentro" e "fuori" hanno funzione di preposizioni improprie possono
esser accompagnate da "a" o da "di". L'obbligo della costruzione con
"di" c'è solo quando "dentro" e "fuori" precedono (o son seguite da)
pronomi personali: "sei fuori di te", "è fuori di sé", ecc.
¬
¬ La confusione sta tutta qua.

La confusione sta tutta dentro di te :))
¬
¬ Ho stato chiaro, o vuoi che ti faccio uno schizzo ?... :-)))PPP

Non mi è ancora chiara una cosa: perché "uno* schizzo"? :-Pp :))
E poi: schizzi via da qui o schizzi via di qui? :))

Mariuccia Ruta

unread,
Sep 13, 2001, 10:46:03 PM9/13/01
to
On Thu, 13 Sep 2001 11:58:49 +0200, in it.cultura.linguistica.italiano
"Roscio" <job...@tin.it> wrote:

¬ [...];
¬ lo scatolo è grande e di cartone ondulato.

Ed è dialettale. Solo dialettale. Dialettale e basta ;))
¬
¬ :-)PPP
Altrettanto, grazie :))

--
Ciao,
Mariuccia®

Sergio

unread,
Sep 14, 2001, 4:20:55 AM9/14/01
to
On Thu, 13 Sep 2001 10:10:39 +0200, "Roscio" <job...@tin.it> wrote:

>Il discorso è questo: qui si confonde quello che è giusto con
>quello che "sembra" giusto perché è usato da tutti o perché
>viene scambiato per qualcos'altro.
>
>Se poi vuoi dire che "non è giusto ciò che è giusto, ma quello che si usa",
>allora questo NG non ha ragione di esistere.

Questi tuoi discorsi "assolutistici" spesso mi fanno sorridere. La
lingua, qualunque essa sia, non e' stata scritta nelle lapidi di
Mose', ma e' frutto di una serie di evoluzioni e continuera' ad
esserlo finche' sara' parlata; diventera' "immutabile" solo quando non
la si parlera' piu'.

>Quando dico "vado dentro il negozio", il complemento di moto a luogo
>è "vado dentro" e basta. Se specifico "dentro COSA", sto usando un
>complemento oggetto.

Interessante teoria sulla semplificazione matematica dei significati.
Quindi, secondo te, poiche' "vado dentro" e' di per se un moto a
luogo, a maggior ragione deve esserlo il suo corrispettivo "entro"
(entrare=andare dentro) e quindi sarebbe corretto dire: entro, che
cosa?, il negozio (anche se, secondo me, in determinate accezioni e'
corretto).

>Non dirò mai "dentro ALLO scatolo", ma "dentro LO scatolo".
>(se poi lo dico, devo essere conscio che sto facendo un errore di
>grammatica,
>o quanto meno che sto usando la grammatica in modo "allegro" e "disinvolto")

In effetti ...! ;-((

>Allo stesso modo, se dico "vai fuori dei piedi", il moto da luogo è retto
>dalla PREPOSIZIONE "fuori", non dalla preposizione "da" successiva !!!...

A parte che dovresti spiegarmi cosa voglia dire o come si possa andare
fuori "DEI piedi", io sinceramente non l'ho mai sentita.



>Una cosa che molti presunti "studiati" non sanno (o, meglio, non ricordano)
>è che le preposizioni non sono soltanto "di, a, da, in, con, per, su, tra,
>fra",
>ma ci sono anche "sopra, sotto, davanti, dietro, fuori, dentro".
>
>La confusione sta tutta qua.

Individuando il lato giusto (della ragione) hai ragione. Dimentichi
solo che una preposizione per essere tale deve legarsi direttamente al
sostantivo che succede. Le prime sono delle preposizioni proprie (con
qualche eccezione di improprieta' (su per, con del, ...)), le seconde
(essendo essenzialmente degli avverbi di luogo) sono virtualmente
delle preposizioni improprie utilizzabili, per simpatia, in modo
proprio. Se, per esempio, devono reggere un altro avverbio di luogo o
un pronome personale e' d'obbligo legare con "di". Negli altri casi, e
non sempre, puoi utilizzare "a, in, da". Sempre che non sia obbligato:
io posso andare fuori "il giardino", "in giardino" o "dal giardino" a
seconda di cio' che voglia fare o dire.



>Quindi, "sono fuori" o "vado fuori" sono due complementi diversi,
>ma che si esauriscono qui. Tutto quello che c'è dopo non fa parte
>del complemento di luogo (stato o moto).
>
>Ho stato chiaro, o vuoi che ti faccio uno schizzo ?... :-)))PPP

Eddai, fallo 'sto schizzo, ma citando nomi, cognomi e luoghi.

--
Ciao.
Sergio®

Mariuccia Ruta

unread,
Sep 15, 2001, 11:35:22 AM9/15/01
to
On Fri, 14 Sep 2001 10:20:55 +0200, in it.cultura.linguistica.italiano
Sergio <sergio....@tin.it> wrote:

¬ "Roscio" wrote:
¬ >[...].
¬ >Se poi vuoi dire che "non è giusto ciò che è giusto, ma quello che si usa",


¬ >allora questo NG non ha ragione di esistere.
¬
¬ Questi tuoi discorsi "assolutistici" spesso mi fanno sorridere.

Confesso che su quanto sopra, sarei d'accordo con Roscio: mi son
spesso chiesta che ci stia a fare questo NG, sul *corretto uso* della
lingua italiana, se poi le conclusioni son sempre a favore di sua
maestà l'uso :(

¬ La lingua, qualunque essa sia, non e' stata scritta nelle lapidi di


¬ Mose', ma e' frutto di una serie di evoluzioni e continuera' ad
¬ esserlo finche' sara' parlata; diventera' "immutabile" solo quando non
¬ la si parlera' piu'.

Il fatto è che si tende sempre piú a giustificare e legalizzare veri e
propri errori e spropositi entrati nell'uso per mera ignoranza delle
regole grammaticali (pigrizia mentale?).
Vero è che spesso le suddette regole son "solo" convenzioni, ma credo
sia importante -sempre e ovunque- avere dei punti di riferimento.
¬
¬ >Allo stesso modo, se dico "vai fuori dei piedi", il moto da luogo è retto


¬ >dalla PREPOSIZIONE "fuori", non dalla preposizione "da" successiva !!!...
¬
¬ A parte che dovresti spiegarmi cosa voglia dire o come si possa andare
¬ fuori "DEI piedi", io sinceramente non l'ho mai sentita.

Non mi spiego davvero quest'asserzione di Roscio: la ritenevo traslata
pari pari dal dialetto e ciò mi stupiva, in Roscio; io credo d'averla
sentita sia in dialetto che in italiano dialettale, ma se neppure tu
l'hai mai sentita ... :(
¬
¬ [...]. Se, per esempio, devono reggere un altro avverbio di luogo o


¬ un pronome personale e' d'obbligo legare con "di". Negli altri casi, e
¬ non sempre, puoi utilizzare "a, in, da". Sempre che non sia obbligato:
¬ io posso andare fuori "il giardino", "in giardino" o "dal giardino" a
¬ seconda di cio' che voglia fare o dire.

Non ho capito: come sarebbe "andare fuori *il* giardino"?

¬ Ciao.
¬ Sergio®

--
Ciao,
Mariuccia®

Mariuccia Ruta

unread,
Sep 15, 2001, 3:12:27 PM9/15/01
to
On Sat, 15 Sep 2001 15:35:22 GMT, in it.cultura.linguistica.italiano
Mariuccia Ruta <ruta...@telcel.net.ve> wrote:

¬ Sergio:
¬ ¬ [...]. Negli altri casi, e


¬ ¬ non sempre, puoi utilizzare "a, in, da". Sempre che non sia obbligato:
¬ ¬ io posso andare fuori "il giardino", "in giardino" o "dal giardino" a
¬ ¬ seconda di cio' che voglia fare o dire.

¬ Non ho capito: come sarebbe "andare fuori *il* giardino"?

Forse ho capito (sempre a scoppio ritardato, io :) il refuso di
Sergio: credo volesse scrivere "andare fuori *al* giardino".

La mia perplessità resta, comunque: non direi mai "vado al giardino"
ma "vado *in* giardino", "... *nel* giardino di ...".

Lo so lo: l'uso delle preposizioni è ... Sí! 'na gran camurría ;)))
--
Ciao,
Mariuccia®

Giovanni Pontoglio

unread,
Sep 15, 2001, 3:53:16 PM9/15/01
to
Max M. ha scritto nel messaggio ...

> Uhm...
> fuori del negozio [?]

FUORI DI: fuor di metafora, fuori di casa, fuori di testa, fuori d'Italia,
all'infuori di questi casi, ecc.

> fuori dal negozio [OK]

FUORI DA: mi sembra d'usarlo solo in senso strettamente concreto e
determinato: es. fuori dal campo sportivo.

>dentro il negozio [OK]
D'accordo

>dentro al negozio [OK]

Mi suona malissimo

E perché non dire: all'interno e all'esterno del negozio?

G.P.


Giudt

unread,
Sep 15, 2001, 6:16:04 PM9/15/01
to

Mariuccia Ruta wrote:
>
> On Thu, 13 Sep 2001 09:44:11 +0200, in it.cultura.linguistica.italiano
> "Roscio" <job...@tin.it> wrote:
>

>
> ¬ Se questo è quello che ti "suona", è un discorso,
> ¬ ma non è detto che sia la cosa giusta...
>
> Se a te non "suona" in questo modo è un discorso, ma non è detto che


> tu sia nel giusto...:))

Visto che è molto difficile dirimere la questione ( mi riferisco a:
"fuori di" e "fuori da")
avevo pensato di proporre una votazione tra tutti i niusgruppesi.
Per sapere che cosa votare, ho consultato parecchi testi.
La maggior parte riporta "fuori di", ma non approfondisce più di tanto.
Il Devoto dice " come preposizione è GENERALMENTE seguito da di" senza
andare oltre.
Quelli (tra cui uno diretto da Gabrielli) che precisano meglio, con
molti esempi, dicono: FUORI DI quando indica stat. in luog., FUORI DA
quando indica mot. da luog.
E mi sembra pure che quest'ultima sia la tesi più condivisa dai niusgruppesi.

Quindi, Cara Mariuccia, senza più consultare nessuno, ti assegno la
vittoria (ai punti, ma netta).
Mi dispiace per il simpatico Roscio, che non ha neanche un premio di
consolazione, ma potrà sempre sperare in un altro incontro.

> ¬ --
> ¬ Er Roscio.
>
> --
> Ciao,
> Mariuccia®


Saluto e rigrazio entrambi

Karla

Vitt

unread,
Sep 16, 2001, 6:38:25 AM9/16/01
to
Giovanni Pontoglio nel messaggio
<MkOo7.71834$ul3.2...@news.infostrada.it> ha scritto:

>E perché non dire: all'interno e all'esterno del negozio?

Spero per rapidità: ci sono du sillabe in più.

--
Bye
Vitt

Sergio

unread,
Sep 16, 2001, 5:09:52 PM9/16/01
to
On Sat, 15 Sep 2001 15:35:22 GMT, Mariuccia Ruta
<ruta...@telcel.net.ve> wrote:

>On Fri, 14 Sep 2001 10:20:55 +0200, in it.cultura.linguistica.italiano
>Sergio <sergio....@tin.it> wrote:
>
>¬ "Roscio" wrote:
>¬ >[...].
>¬ >Se poi vuoi dire che "non è giusto ciò che è giusto, ma quello che si usa",
>¬ >allora questo NG non ha ragione di esistere.

>¬ Questi tuoi discorsi "assolutistici" spesso mi fanno sorridere.
>
>Confesso che su quanto sopra, sarei d'accordo con Roscio: mi son
>spesso chiesta che ci stia a fare questo NG, sul *corretto uso* della
>lingua italiana, se poi le conclusioni son sempre a favore di sua
>maestà l'uso :(
>
>¬ La lingua, qualunque essa sia, non e' stata scritta nelle lapidi di
>¬ Mose', ma e' frutto di una serie di evoluzioni e continuera' ad
>¬ esserlo finche' sara' parlata; diventera' "immutabile" solo quando non
>¬ la si parlera' piu'.
>
>Il fatto è che si tende sempre piú a giustificare e legalizzare veri e
>propri errori e spropositi entrati nell'uso per mera ignoranza delle
>regole grammaticali (pigrizia mentale?).
>Vero è che spesso le suddette regole son "solo" convenzioni, ma credo
>sia importante -sempre e ovunque- avere dei punti di riferimento.

Sono, anche se non parrebbe, perfettamente d'accordo. Io controbatto
solo il senso assolutistico. Per esempio sono un convinto assertore de
"lo gnocco" e "lo pneumatico"; ciononostante comprendo le ragioni
fonetiche dell' "avversario" e sono conscio che presto diverranno
considerate forme corrette. A questo punto non io, ma tu che insegni
l'italiano, le segnerai come errate?
Ma tutto cio', coll'argomento del filone, "c'azzecca" poco o niente.
Se "fuori" e "dentro" (e tutte le altre del gruppo) le consideriamo
preposizioni non necessitano di "legatura", se sono preposizioni
improprie creano sfumature di senso difficilmente classificabili a
priori come errori.


>¬ >Allo stesso modo, se dico "vai fuori dei piedi", il moto da luogo è retto
>¬ >dalla PREPOSIZIONE "fuori", non dalla preposizione "da" successiva !!!...

>¬ A parte che dovresti spiegarmi cosa voglia dire o come si possa andare
>¬ fuori "DEI piedi", io sinceramente non l'ho mai sentita.
>
>Non mi spiego davvero quest'asserzione di Roscio: la ritenevo traslata
>pari pari dal dialetto e ciò mi stupiva, in Roscio; io credo d'averla
>sentita sia in dialetto che in italiano dialettale, ma se neppure tu
>l'hai mai sentita ... :(

Mah, in siculo e' sicuramente forma corretta in quanto non esiste
quello che era l'ablativo e quindi "di" e "da" sono comunque "di".


>¬ [...]. Se, per esempio, devono reggere un altro avverbio di luogo o
>¬ un pronome personale e' d'obbligo legare con "di". Negli altri casi, e
>¬ non sempre, puoi utilizzare "a, in, da". Sempre che non sia obbligato:
>¬ io posso andare fuori "il giardino", "in giardino" o "dal giardino" a
>¬ seconda di cio' che voglia fare o dire.
>
>Non ho capito: come sarebbe "andare fuori *il* giardino"?

Lo sapevo! Voleva essere un esempio generico utilizzando altre tre
forme oltre quella "standard" (del giardino), ma, dopo averla spedita,
mi e' venuto il dubbio che potesse suscitare perplessita'. Cio' non
toglie che possa essere corretta, dipende dal senso che si da'; certo
che con "giardino" e' dura, proviamo con "mura": andare fuori "le
mura" e fuori "delle mura". Il senso e' sottilmente diverso: nel primo
caso ho oltrepassato il limite (confine) indicato dalle mura, nel
secondo sono semplicemente andato fuori (le costruzioni con
preposizioni improprie, come ho detto sopra, hanno sempre qualcosa di
"diverso", per esempio: essere fuori "posto" e "di posto")

Salvo chiaramente, come dici tu, errori ed omissioni. ;-))

--
Ciao.
Sergio®

Mariuccia Ruta

unread,
Sep 16, 2001, 5:17:50 PM9/16/01
to
On Sun, 16 Sep 2001 00:16:04 +0200, in it.cultura.linguistica.italiano
Giudt <gi...@inwind.it> wrote:

¬ [...]
¬ Visto che è molto difficile dirimere la questione ( mi riferisco a:


¬ "fuori di" e "fuori da")

Hai detto niente! È proprio con "fuori", in funzione di preposizione,
che la disinformazione regna sovrana. O quasi :))

¬ [...]
¬ Quindi, Cara Mariuccia, senza più consultare nessuno, ti assegno la


¬ vittoria (ai punti, ma netta).

Ti ringrazio, Karla, e ne sono lusingata, ma credo davvero che sarebbe
ingiusto parlare di vittoria, per un verso o per l'altro. Un pareggio,
forse, sarebbe la soluzione piú equa :))

¬ Saluto e rigrazio entrambi
¬ Karla
Grazie a te per il simpatico post.
--
Ciao,
Mariuccia®

Roscio

unread,
Sep 17, 2001, 8:34:01 AM9/17/01
to
"Mariuccia Ruta" <ruta...@telcel.net.ve> wrote in message
news:3ba5152d...@News.CIS.DFN.DE...

> ¬ Visto che è molto difficile dirimere la questione ( mi riferisco a:
> ¬ "fuori di" e "fuori da")
>
> Hai detto niente! È proprio con "fuori", in funzione di preposizione,
> che la disinformazione regna sovrana. O quasi :))

Infatti... il problema è proprio qui.

> ¬ [...]
> ¬ Quindi, Cara Mariuccia, senza più consultare nessuno, ti assegno la
> ¬ vittoria (ai punti, ma netta).
>
> Ti ringrazio, Karla, e ne sono lusingata, ma credo davvero che sarebbe
> ingiusto parlare di vittoria, per un verso o per l'altro. Un pareggio,
> forse, sarebbe la soluzione piú equa :))

Ci sto. Pari e patta (tanto per usare un pleonasmo molto diffuso... :-)))

--
Er Roscio.

Roscio

unread,
Sep 17, 2001, 8:25:00 AM9/17/01
to
"Mariuccia Ruta" <ruta...@telcel.net.ve> wrote in message
news:3ba370ec...@News.CIS.DFN.DE...

>
> ¬ "Roscio" wrote:
> ¬ >[...].
> ¬ >Se poi vuoi dire che "non è giusto ciò che è giusto, ma quello che si
usa",
> ¬ >allora questo NG non ha ragione di esistere.
> ¬
> ¬ Questi tuoi discorsi "assolutistici" spesso mi fanno sorridere.
>
> Confesso che su quanto sopra, sarei d'accordo con Roscio: mi son
> spesso chiesta che ci stia a fare questo NG, sul *corretto uso* della
> lingua italiana, se poi le conclusioni son sempre a favore di sua
> maestà l'uso :(

Lo vedi che sotto sotto la pensi come me ?... E' che non vuoi darmi
la soddisfazione di ammettere che ho ragione... :-)))))

> ¬ >Allo stesso modo, se dico "vai fuori dei piedi", il moto da luogo è
retto
> ¬ >dalla PREPOSIZIONE "fuori", non dalla preposizione "da" successiva
!!!...
> ¬
> ¬ A parte che dovresti spiegarmi cosa voglia dire o come si possa andare
> ¬ fuori "DEI piedi", io sinceramente non l'ho mai sentita.
>
> Non mi spiego davvero quest'asserzione di Roscio: la ritenevo traslata
> pari pari dal dialetto e ciò mi stupiva, in Roscio; io credo d'averla
> sentita sia in dialetto che in italiano dialettale, ma se neppure tu
> l'hai mai sentita ... :(

Infatti non è dialettale, ma la costruzione "ufficiale" (???).
Se poi sono state fatte delle "modifiche" perché l'uso è
diverso dalla grammatica, questo è un altro discorso.
E' come dire che "eccezzionale" si scrive con due zeta
perché tutti lo scrivono così; il che in parte può essere
giusto, ma non lo è in linea di principio.

> ¬


> ¬ [...]. Se, per esempio, devono reggere un altro avverbio di luogo o
> ¬ un pronome personale e' d'obbligo legare con "di". Negli altri casi, e
> ¬ non sempre, puoi utilizzare "a, in, da". Sempre che non sia obbligato:
> ¬ io posso andare fuori "il giardino", "in giardino" o "dal giardino" a
> ¬ seconda di cio' che voglia fare o dire.
>
> Non ho capito: come sarebbe "andare fuori *il* giardino"?

Ripeto: il problema è che noi tendiamo a mettere la preposizione "da",
che normalmente regge il moto da luogo, in un costrutto che è già
un "moto da luogo" (andare fuori).

--
Er Roscio.

Roscio

unread,
Sep 17, 2001, 8:29:52 AM9/17/01
to
"Giudt" <gi...@inwind.it> wrote in message
news:3BA3D324...@inwind.it...

>
> La maggior parte riporta "fuori di", ma non approfondisce più di tanto.
> Il Devoto dice " come preposizione è GENERALMENTE seguito da di" senza
> andare oltre.
> Quelli (tra cui uno diretto da Gabrielli) che precisano meglio, con
> molti esempi, dicono: FUORI DI quando indica stat. in luog., FUORI DA
> quando indica mot. da luog.

A questo punto chiedo ai "grammatologi" del NG: nella frase
"andare fuori da xx", "fuori" che cos'è ?...
(avverbio, preposizione, aggettivo, verbo, o che cavolaltro ?...)


> Quindi, Cara Mariuccia, senza più consultare nessuno, ti assegno la
> vittoria (ai punti, ma netta).
> Mi dispiace per il simpatico Roscio, che non ha neanche un premio di
> consolazione, ma potrà sempre sperare in un altro incontro.

Ma come ?... Prima dici che "la maggior parte riporta 'di'... "
(compreso il Devoto che odio), e poi dici che ho perso ?... :-)))))

--
Er Roscio.

Mariuccia Ruta

unread,
Sep 17, 2001, 9:45:33 PM9/17/01
to
On Mon, 17 Sep 2001 14:34:01 +0200, in it.cultura.linguistica.italiano
"Roscio" <job...@tin.it> wrote:

> Ci sto. Pari e patta (tanto per usare un pleonasmo molto diffuso... :-)))

ĄEmpatados! :)))

--
Ciao,
MariucciaŽ

Mariuccia Ruta

unread,
Sep 17, 2001, 9:49:58 PM9/17/01
to
On Mon, 17 Sep 2001 14:29:52 +0200, in it.cultura.linguistica.italiano
"Roscio" <job...@tin.it> wrote:

> A questo punto chiedo ai "grammatologi" del NG: nella frase
> "andare fuori da xx", "fuori" che cos'è ?...
> (avverbio, preposizione, aggettivo, verbo, o che cavolaltro ?...)

Se lo fai seguire dalla preposizione, perde la proprietà di avverbio e
diventa preposizione impropria. A questo punto si ha, IMO, una
locuzione prepositiva.

--
Ciao,
Mariuccia®_my opinions do not necessarily have to be true.

Mariuccia Ruta

unread,
Sep 17, 2001, 10:15:37 PM9/17/01
to
On Sun, 16 Sep 2001 23:09:52 +0200, in it.cultura.linguistica.italiano
Sergio <sergio....@tin.it> wrote:

> Mariuccia Ruta:
> >[...]


> >Vero è che spesso le suddette regole son "solo" convenzioni, ma credo
> >sia importante -sempre e ovunque- avere dei punti di riferimento.
>
> Sono, anche se non parrebbe, perfettamente d'accordo. Io controbatto
> solo il senso assolutistico.

Su questo mi trovi totalmente d'accordo.

> Per esempio sono un convinto assertore de
> "lo gnocco" e "lo pneumatico"; ciononostante comprendo le ragioni
> fonetiche dell' "avversario" e sono conscio che presto diverranno
> considerate forme corrette.

Sai che cos'è che non va? Che spesso "l'avversario" ha la pretesa di
far prevalere il proprio punto di vista... :(
Come quello che ieri o l'altro ieri su IHC ha scritto un post *di
ringraziamento* per un "il gnocco". E fin qui nulla di male, almeno a
mio modo di vedere. Peccato che poi abbia aggiunto:
"Abbasso quelli dello gnocco e degli gnocchi!".

Da farci su un bel SuperMegaROTFLissimo :))))

> A questo punto non io, ma tu che insegni
> l'italiano, le segnerai come errate?

Se mi segui, te lo dico in un orecchio :))
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È già da un po' che non lo segno piú come errore ;)))
Ma i miei alunni son fantastici: si fidano ciecamente di me e tendono
a seguire il mio esempio.
Ed io dico sempre -e da sempre- "lo gnocco, gli gnocchi" :)))

Al resto rispondo in altro post: questo mi sa che è già troppo lungo
;)))))
> --
> Ciao.
> Sergio®

--
Ciao,

Mariuccia Ruta

unread,
Sep 17, 2001, 10:26:30 PM9/17/01
to
On Sun, 16 Sep 2001 23:09:52 +0200, in it.cultura.linguistica.italiano
Sergio <sergio....@tin.it> wrote:

> Mariuccia Ruta:
> >[...]


> >Non ho capito: come sarebbe "andare fuori *il* giardino"?
>
> Lo sapevo! Voleva essere un esempio generico utilizzando altre tre
> forme oltre quella "standard" (del giardino), ma, dopo averla spedita,
> mi e' venuto il dubbio che potesse suscitare perplessita'.

Ed io che avevo pensato ad un refuso. Grrrrrr!!

> Cio' non
> toglie che possa essere corretta, dipende dal senso che si da';

Scusa, Sergio, qualunque sia il senso, a me non sembra davvero che
nelle frasi che stiamo esaminando si possa impunemente sostituire la
preposizione con l'articolo.
"Fuori" è avverbio; diventa preposizione (o locuzione prepositiva)
solo se è seguita da altra preposizione o anche da un sostantivo o
altro, ma non se è seguita da un articolo. IMO, ovviamente.

> certo
> che con "giardino" e' dura, proviamo con "mura": andare fuori "le
> mura" e fuori "delle mura".

Non mi convince: per me "fuori le mura" è una locuzione o modo di dire
ormai cristallizzato.
Salvo errori ed omissioni, claro está :)))

Il resto lo rileggerò domani (e ti chiedo scusa): adesso vado a nanna
che domani sarà una giornataccia.

> Salvo chiaramente, come dici tu, errori ed omissioni. ;-))
> --
> Ciao.
> Sergio®

--

Mariuccia Ruta

unread,
Sep 17, 2001, 10:38:23 PM9/17/01
to
On Mon, 17 Sep 2001 14:25:00 +0200, in it.cultura.linguistica.italiano
"Roscio" <job...@tin.it> wrote:

> "Mariuccia Ruta":
> [...].

> Lo vedi che sotto sotto la pensi come me ?... E' che non vuoi darmi
> la soddisfazione di ammettere che ho ragione... :-)))))

Ma come! Se una volta sí e l'altra pure son stata accusata di becero
purismo! ;))))

> > [...]


>
> Infatti non è dialettale, ma la costruzione "ufficiale" (???).

Ti lascio alle tue convinzioni, Roscino. Convinzioni che non
condivido. Posso tenermi le mie, vero? :))

> > Non ho capito: come sarebbe "andare fuori *il* giardino"?
>
> Ripeto: il problema è che noi tendiamo a mettere la preposizione "da",
> che normalmente regge il moto da luogo, in un costrutto che è già
> un "moto da luogo" (andare fuori).

Un'ultima osservazione e poi chiudo e me ne vado al diavolo: come fa,
"andare fuori", ad essere 'moto da luogo'? Per me è 'moto *a* luogo'.
Calmati! Me ne sono già andata... :))

Sergio

unread,
Sep 18, 2001, 2:59:26 AM9/18/01
to
On Mon, 17 Sep 2001 14:29:52 +0200, "Roscio" <job...@tin.it> wrote:

>A questo punto chiedo ai "grammatologi" del NG: nella frase
>"andare fuori da xx", "fuori" che cos'è ?...
>(avverbio, preposizione, aggettivo, verbo, o che cavolaltro ?...)

Non sono "grammatico", pero' ... azzardo.
Puoi considerarla come:

1) andare_fuori da xx;
2) andare fuori_da xx.

La 1) e': "andare_fuori" locuzione verbale che vale "uscire" ("andare"
e' verbo, "fuori" e' avverbio) e "da" preposizione che introduce il
sostantivo "xx".
La 2) e': "andare" verbo, "fuori_da" locuzione prepositiva e "xx"
sostantivo introdotto dalla locuzione precedente.

>Ma come ?... Prima dici che "la maggior parte riporta 'di'... "
>(compreso il Devoto che odio), e poi dici che ho perso ?... :-)))))

Beh, i dizionarî normalmente riportano gli "usi" piu' "usati". Dire
che fuori_di e' corretto non significa, IMHO, che le altre forme siano
sbagliate.

--
Ciao.
Sergio®

Sergio

unread,
Sep 18, 2001, 2:59:27 AM9/18/01
to
On Mon, 17 Sep 2001 14:34:01 +0200, "Roscio" <job...@tin.it> wrote:

>"Mariuccia Ruta" <ruta...@telcel.net.ve> wrote in message
>news:3ba5152d...@News.CIS.DFN.DE...
>
>> ¬ Visto che è molto difficile dirimere la questione ( mi riferisco a:
>> ¬ "fuori di" e "fuori da")
>>
>> Hai detto niente! È proprio con "fuori", in funzione di preposizione,
>> che la disinformazione regna sovrana. O quasi :))
>
>Infatti... il problema è proprio qui.

Quale problema?
Sono (dove?) dentro/fuori; e' avverbio di luogo.
Sono (dove?) dentro/fuori (cosa?) casa; funge da preposizione.
Passeggio (dove?) dentro/fuori (cosa?) il giardino; come sopra.

Nelle ultime due ho scritto "funge da" perche', seppur usati come
preposizioni, si tratta di avverbi e quindi si parla di "preposizioni
improprie".
Tutto il resto perde sia le caratteristiche dell'avverbio sia le
caratteristiche della preposizione e diventa "locuzione prepositiva".
Sotto questa ottica le combinazioni sono molteplici e dipendono dalla
correttezza del costrutto e dalla sua gradevolezza: sono fuori_di me,
vado fuori_a l'aperto, vai fuori_da i piedi (*), essere dentro_a le
cose ...
Fra le altre cose, per completezza, all'elenco delle preposizioni
"classiche" proprie e all'appendice di avverbi (elenco non completo,
ma che comunque sono preposizioni "improprie") che hai citato nel tuo
intervento, occorre aggiungere le preposizioni improprie formate da
aggettivi e quelle formate da participi. E chiaramente le locuzioni
propositive aumentano a dismisura.

(*) allontanati dalla zona dove stanno i miei piedi, da me, dal posto
che occupo io. Quel "di" che dici tu, cosa dovrebbe indicare
logicamente? O e' una esclamazione senza senso?

--
Ciao.
Sergio®

Vitt

unread,
Sep 18, 2001, 4:51:38 AM9/18/01
to
Mariuccia Ruta nel messaggio <3ba6a8e9...@News.CIS.DFN.DE> ha
scritto:

>Sai che cos'è che non va? Che spesso "l'avversario" ha la pretesa di
>far prevalere il proprio punto di vista... :(
>Come quello che ieri o l'altro ieri su IHC

Italia.hobby.cucina

>ha scritto un post *di
>ringraziamento* per un "il gnocco".

"Grazie a te a ad anais per il gnocco"

> E fin qui nulla di male, almeno a
>mio modo di vedere. Peccato che poi abbia aggiunto:

"Abbasso quelli dello gnocco e degli gnocchi! "

>Da farci su un bel SuperMegaROTFLissimo :))))

Quel tale sono io.
Mariuccia, assolutamente priva di umorismo, si rotola ripetutamente
per terra per delle battute di poco contenuto in un contesto di
sfottò. E deve aggiungere faccine per rendersi credibile.

Ma perché non è intervenuta in quel contesto?
Perché preferisce tenere la sue armi letali per l'"avversario" in
contesti più utili.
Non c'era infatti alcun avversario in quel thread.

Se qualcuno vuole controllare,
pdh1qt0f0tftfp7kl...@4ax.com


>Ciao,
> Mariuccia®_my opinions do not necessarily have to be true.

Ma no?!

--
Bye
Vitt

magica

unread,
Sep 18, 2001, 5:19:04 AM9/18/01
to
In [<9o4qc3$80k$6...@fe1.cs.interbusiness.it> 17 set 2001 14:29:52 +0200] Roscio ha
scritto...

>A questo punto chiedo ai "grammatologi" del NG: nella frase
>"andare fuori da xx", "fuori" che cos'è ?...
>(avverbio, preposizione, aggettivo, verbo, o che cavolaltro ?...)

"Fuori da", vorrai dire. Beh, funge da preposizione,direi. Poi chiamiamolo come
vogliamo.

Ciao.

Gian Carlo


Giudt

unread,
Sep 18, 2001, 10:19:57 AM9/18/01
to

Roscio wrote:
>
> "Giudt" <gi...@inwind.it> wrote in message
> news:3BA3D324...@inwind.it...
> >

> > Quindi, Cara Mariuccia, senza più consultare nessuno, ti assegno la
> > vittoria (ai punti, ma netta).

>

> Ma come ?... Prima dici che "la maggior parte riporta 'di'... "
> (compreso il Devoto che odio), e poi dici che ho perso ?... :-)))))

Un giudice deve capire lo spirito delle leggi, interpretarle, non
applicarle alla lettera.
Però può darsi che sia stata troppo severa con te, e, visto che per voi
va bene, correggo il mio verdetto e assegno la vittoria a entrambi, a
pari merito. Così siamo tutti felici e contenti.


> Er Roscio.

Ciao
Karla :-))

Ps. un po' volgare
Ho chiesto anche un parere a uno che ho qui, a portata di mano; mi ha
fatto i seg. esempi:
Vai fuori dalle b****. mot. da luog.
Sta' fuori dai c*******. stat. in luog.

Usa sempre "da", ma è un ignorantone (o sarà un regionalismo?). Mah...

Mariuccia Ruta

unread,
Sep 18, 2001, 12:00:52 PM9/18/01
to
Ero passata oltre e pensavo di lasciar perdere, ma essendo questo post
stato richiamato in causa in altro filone, esprimo ancor una volta il
mio punto di vista e ignoro intenzionalmente il f/up to poster.
Imposto il tiro incrociato e il f/up to: IHC

On Tue, 18 Sep 2001 08:51:38 GMT, in it.cultura.linguistica.italiano
Vitt <v.m...@iol.it> wrote:

> Mariuccia Ruta (a Sergio):


> >Sai che cos'è che non va? Che spesso "l'avversario" ha la pretesa di
> >far prevalere il proprio punto di vista... :(
> >Come quello che ieri o l'altro ieri su IHC
>
> Italia.hobby.cucina

Occhio alle gerarchie: Non *Italia, ma: # it.hobby.cucina #


>
> >ha scritto un post *di ringraziamento* per un "il gnocco".
>

> "Grazie a te a ad [...] per il gnocco"

Non c'è che dire: ottimo esempio da uno che scrive ...
>¬ se devo solamente ringraziare qualcuno, cerco di farlo per letteral
>¬ per non seccare gli altri.
>¬ Mi da fastidio, infatti, che si perdano soldi e tempo per leggere
>¬ messaggi del tipo
>¬ >Grazie! Sei stato gentilissimo e non so come ringraziarti!
>¬ e simili senza altri contributi ad una discussione,

Mi sfugge quale possa esser mai stato il tuo contributo alla
discussione in corso, in quel filone.

> >Da farci su un bel SuperMegaROTFLissimo :))))
>
> Quel tale sono io.
> Mariuccia, assolutamente priva di umorismo, si rotola ripetutamente
> per terra per delle battute di poco contenuto in un contesto di
> sfottò. E deve aggiungere faccine per rendersi credibile.

Tu invece ti rendi credibile proprio per l'assenza di faccine.


>
> Ma perché non è intervenuta in quel contesto?

Non sono intervenuta perché ho ritenuto non ce ne fosse bisogno.
Personalmente ho solo notato l'incongruenza fra il tuo ringraziamento
e il tuo_bacchettare_gli_altrui_ringraziamenti_*educati_e_cortesi*.

Tutt'al piú ti avrei risposto: Che differenza c'è fra postare in un NG
un ringraziamento che esprime gentilezza e cortesia e postare invece
un ringraziamento che esprime ... altro?
Poi ho deciso che avevo di meglio da fare.

> Perché preferisce tenere la sue armi letali per l'"avversario" in
> contesti più utili.

Deduzione tua che denota solo presunzione tua.
Una curiosità: perché consideri micidiale ciò che ho scritto se
ritieni che sia io la sola scema che non capisce gli sfottò?
Una precisazione: non posseggo e non uso "armi letali": ciò che ho da
dire lo dico quando mi pare e nei contesti che ritengo appropriati.
Tutto qui.

> Non c'era infatti alcun avversario in quel thread.

Infatti: nessuno ha raccolto la tua provocazione, neppure la persona
da te nominata e che ti ha chiesto, in assoluta buona fede, che cosa
c'entrasse lei:
::::::::::::::: > E io che c'azzecco?

Ciazzecchi, ciazzecchi...anche tu usi il davanti a gnocco e di questo
ti sono grato.
--
Bye
Vitt
:::::::::::
Non credo d'esser stata la sola a pensare che il tuo non fosse uno
sfottò: il tuo "Abbasso quelli dello gnocco e degli gnocchi!" avrebbe
quanto meno suggerito un (sempre tuo) successivo chiarimento in tal
senso, soprattutto in risposta alla successiva domanda della tua
ignara interlocutrice: #"Perche' sei grato a chi dice il gnocco?"#.
Il tuo silenzio, invece, è stato piú che eloquente: tu esprimi
insofferenza verso chi la pensa diversamente da te e poi credi di
correggere il tiro con la barzelletta dello sfottò.
SuperMegaROTFLissimo.

> --
> Bye
> Vitt
--
Hasta luego,
Mariuccia®

Lem Novantotto

unread,
Sep 18, 2001, 5:02:55 AM9/18/01
to
On Mon, 17 Sep 2001 14:29:52 +0200, Roscio wrote:
>nella frase "andare fuori da xx", "fuori" che cos'è ?...
>(avverbio, preposizione, aggettivo, verbo, o che cavolaltro ?...)

'Fuori di', 'incontro a', 'al di là del', 'per mezzo di', 'grazie a',
'dentro al', 'a fianco di', 'al di sopra del' etc. si chiamano
locuzioni prepositive.

1) Se dico 'fuori le mura', fuori è preposizione (su questo non v'è
dubbio alcuno);
2) se dico 'fuori delle/dalle mura', fuori_delle/dalle è locuzione
prepositiva;
3) analizzando la locuzione, mi pare assolutamente evidente che fuori
sia avverbio, al contrario di quanto molti sostengono, e non
preposizione.

Mi spiego meglio.
a) Vado fuori del negozio.
fuori (avvebio) = compl. di moto a luogo
del negozio = compl. di spec.

ma anche, semplicemente:

fuori_del (loc. prep.) negozio = compl. di moto a luogo

b) Vado fuori le mura.
fuori (prep.) le mura = compl. di moto a luogo


c) Vado fuori dal negozio.
fuori = compl. di moto a luogo
dal negozio = compl. di moto da luogo (come in 'da Milano vado a Roma')

ma anche, semplicemente:
fuori_dal (loc. prep.) negozio = compl. di moto a luogo
--
Bye.
Lem
'CLOCK is what you make of it: non sprecare i cicli idle della tua CPU'
Per aiutare a comprendere il genoma: http://genomeathome.stanford.edu/

Lem Novantotto

unread,
Sep 18, 2001, 12:55:22 PM9/18/01
to
On Tue, 18 Sep 2001 11:02:55 +0200, Lem Novantotto wrote:
>1) Se dico 'fuori le mura', fuori è preposizione (su questo non v'è
>dubbio alcuno);

Ah!
Leggo ora, invece, che dubbi ve ne sarebbero. ;)

Registro l'opinione di Mariuccia, ma, stavolta, non mi trovo d'accordo
con lei. Ci rifletterò ancora, comunque.

Mariuccia Ruta

unread,
Sep 18, 2001, 6:40:37 PM9/18/01
to
On Tue, 18 Sep 2001 18:55:22 +0200, in it.cultura.linguistica.italiano
Lem Novantotto <Le...@Hotmail.com> wrote:

> >1) Se dico 'fuori le mura', fuori è preposizione (su questo non v'è
> >dubbio alcuno);

Anche per me :))


>
> Ah!
> Leggo ora, invece, che dubbi ve ne sarebbero. ;)
> Registro l'opinione di Mariuccia, ma, stavolta, non mi trovo d'accordo
> con lei. Ci rifletterò ancora, comunque.

Registro il tuo disaccordo, Lem :)) e resto in attesa di tuoi sempre
utili e graditi chiarimenti: my opinions do not necessarily have to be
true :)).
Occhio, però: "fuori il" è l'argomento del contendere :))


> --
> Bye.
> Lem
> 'CLOCK is what you make of it: non sprecare i cicli idle della tua CPU'
> Per aiutare a comprendere il genoma: http://genomeathome.stanford.edu/

--
Ciao,
Mariuccia®

Roscio

unread,
Sep 19, 2001, 5:12:41 AM9/19/01
to
"Giudt" <gi...@inwind.it> wrote in message
news:3BA7580E...@inwind.it...

>
> Però può darsi che sia stata troppo severa con te, e, visto che per voi
> va bene, correggo il mio verdetto e assegno la vittoria a entrambi, a
> pari merito. Così siamo tutti felici e contenti.

... e gabbati !... :-)))))

> Ps. un po' volgare
> Ho chiesto anche un parere a uno che ho qui, a portata di mano; mi ha
> fatto i seg. esempi:
> Vai fuori dalle b****. mot. da luog.
> Sta' fuori dai c*******. stat. in luog.
>
> Usa sempre "da", ma è un ignorantone (o sarà un regionalismo?). Mah...

E' esattamente quello che sostengo io: si tratta di un'abitudine errata.

--
Er Roscio.

Vitt

unread,
Sep 19, 2001, 6:12:20 AM9/19/01
to
Giudt nel messaggio <3BA7580E...@inwind.it> ha scritto:

> Un giudice deve capire lo spirito delle leggi, interpretarle, non
>applicarle alla lettera.

Avrei preferito il condizionale, tanto per rendere la situazione.

--
Bye
Vitt

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