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Re: Ma a voi a scuola ve l'avevano insegnato l'accento acuto, grave, etc?

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Giacobino da Tradate

unread,
Jan 22, 2024, 8:24:12 AMJan 22
to
Il giorno Mon, 22 Jan 2024 12:45:13 +0000
Ottavio Caruso <ottavio2006...@yahoo.com> ha scritto:

> Ma a voi a scuola ve l'avevano insegnato l'accento acuto, grave, etc?

no, si usava solo un baffo all'insù, uguale per tutti.



--
Addio, utenti sorgenti da Google, e paracadutati in Usenet; addio!
Quanto è tristo il passo di chi, cresciuto tra noi, se ne allontana!

Dragonòt

unread,
Jan 22, 2024, 9:17:00 AMJan 22
to
Il 22/01/2024 14:24, Giacobino da Tradate ha scritto:
>> Ma a voi a scuola ve l'avevano insegnato l'accento acuto, grave, etc?
>
> no, si usava solo un baffo all'insù, uguale per tutti.


Neanche a noi lo avevano insegnato, per l'italiano. Usavamo sono un
segno simile al segno di "breve" latino per tutto.
E pensare che già alle medie, per il francese, avevamo visto l'acuto, il
grave ed il circonflesso.
E poi al ginnaio-liceo, per il greco, avevamo visto l'accento acuto,
grave, circonflesso - più gli spiriti aspro e dolce.
Ma per l'italiano niente.
Bepe

Yoda

unread,
Jan 22, 2024, 10:14:23 AMJan 22
to
Addi' 22 gen 2024 14:16:51, Dragonòt scrive:
> Il 22/01/2024 14:24, Giacobino da Tradate ha scritto:
>> Ottavio Caruso wrote:

>>> Ma a voi a scuola ve l'avevano insegnato l'accento acuto, grave, etc?

>> no, si usava solo un baffo all'insù, uguale per tutti.

> Neanche a noi lo avevano insegnato, per l'italiano. Usavamo sono un
> segno simile al segno di "breve" latino per tutto.

Neanche a me; ma il peggio e' che e' solo da non so quando che, in
italiano, gli accenti sono stati sistemati, c'e' infatti pieno di acuti,
attualmente inesistenti, in molti testi specie della prima meta' del
secolo scorso ciao

--
Yoda

Mad Prof

unread,
Jan 22, 2024, 10:32:16 AMJan 22
to
Una convenzione non più in voga, ma per certi versi più logica
dell'attuale, voleva che le vocali accentate si scrivessero così:

à
è
é
í
ò
ó
ú

--
Sanity is not statistical

Ammammata

unread,
Jan 22, 2024, 10:45:18 AMJan 22
to
Ottavio Caruso has brought this to us :
> Perche' io li ho dovuto imparare quando ho dovuto imparare il francese. (Ora
> ho la tastiera tedesca e ho perso gli accento italo-francesi).

no, nessun insegnamento di questo tipo, nemmeno al liceo (scientifico,
però)

per la tastiera ti suggerisco di passare a quella con layout Svizzero,
ha tutti gli accenti che ti possono servire per scrivere in italiano,
francese, tedesco, spagnolo
una volta che ci ho preso la mano non la ho più cambiata

a á à ä â A Á À Ä Â (valido per tutte e cinque le vocali)

ma anche ñ e Ñ

--
/-\ /\/\ /\/\ /-\ /\/\ /\/\ /-\ T /-\
-=- -=- -=- -=- -=- -=- -=- -=- - -=-
........... [ al lavoro ] ...........

Voce dalla Germania

unread,
Jan 22, 2024, 11:16:30 AMJan 22
to
Ammammata hat am 22.01.2024 um 16:45 geschrieben:
> Ottavio Caruso has brought this to us :
>> Perche' io li ho dovuto imparare quando ho dovuto imparare il
>> francese. (Ora ho la tastiera tedesca e ho perso gli accento
>> italo-francesi).

No, non li hai persi affatto. In alto a destra devi avere ` (maiuscolo)
e ´ (minuscolo). Se batti questo tasto morto più una vocale qualsiasi
ottieni á, é, í, ó, ú. Un po' più scomodo, premendo insieme quel tasto e
il maiuscolo (Shift) seguito da una vocale ottieni à, è, ì, ò, ù. Se le
vuoi maiuscole, À, È, Ì, Ò, Ù e, nei rari casi in cui ti servono in
italiano, Á, É, Í, Ó, Ú.

Il circonflesso francese, poi, ce l'hai in alto a sinistra.

In più, ovviamente, hai subito accanto al tasto degli accenti ?
(maiusc.) e ß (minusc.) e subito sotto i tasti dedicati a ÜÖÄüöä.

Se da te non è così, la tua NON è una tastiera tedesca.

Giovanni Drogo

unread,
Jan 22, 2024, 12:14:10 PMJan 22
to
On Mon, 22 Jan 2024, Giacobino da Tradate wrote:

>> Ma a voi a scuola ve l'avevano insegnato l'accento acuto, grave, etc?
>
> no, si usava solo un baffo all'insů, uguale per tutti.

Concordo (1961-1965). Se fosse all'insu' o all'ingiu', comunque uno
sgorbio uguale per tutti. Un accento TONICO, Solo sulle parole tronche.

Ero in ogni caso consapevole che certi dizionari (p.es. il "piccolo
Petrocchi") usavano come artificio tipografico a scopo fonetico i due
accenti (ma anche altri segni particolari - non-IPA - per distinguere
/s/ da /z/ e /ts/ da /dz/) ma appunto lo consideravo "roba da
tipografi".

E infatti aborro le tastiere nazionali, acquisto solo usascii, ecc. ecc.
ma l'ho detto mille volte qui su icli in passato.

Non sono certo di avere invece postato questo interessante e oggettivo
documento (per me era il "Camilli system I")
https://www.sigmastudio.it/stile/trattamento-del-testo/uso-accento-grave-e-accento-acuto-negli-stampati.html

Gennaro

unread,
Jan 22, 2024, 1:27:26 PMJan 22
to
Il 22/01/2024 13:45, Ottavio Caruso ha scritto:
> Perche' io li ho dovuto imparare quando ho dovuto imparare il francese.
> (Ora ho la tastiera tedesca e ho perso gli accento italo-francesi).
>
Alle superiori si studia al biennio con grammatica.
Anzi si dovrebbe studiare perché è scritto sui libri, ma spesso manco
gli insegnanti di italiano lo sanno fare soprattutto quelli che non
riescono a distinguere i 2 suoni, nonostante la laurea in lettere.


Giacobino da Tradate

unread,
Jan 22, 2024, 2:49:55 PMJan 22
to
Il giorno Mon, 22 Jan 2024 15:16:51 +0100
Dragonòt <drag...@libero.it> ha scritto:

> > no, si usava solo un baffo all'insù, uguale per tutti.

> Usavamo sono un segno simile al segno di "breve" latino per tutto.

bravo, esatto.

> E pensare che già alle medie, per il francese, avevamo visto l'acuto,
> il grave ed il circonflesso.

Anche noi.

> E poi al ginnaio-liceo, per il greco, avevamo visto l'accento acuto,
> grave, circonflesso - più gli spiriti aspro e dolce.

Ah, gli spiriti maligni!

> Ma per l'italiano niente.

e vabbe', ce la siamo cavata lo stesso :-)

Giacobino da Tradate

unread,
Jan 22, 2024, 2:51:13 PMJan 22
to
Il giorno 22 Jan 2024 15:32:13 GMT
Mad Prof <nos...@mail.invalid> ha scritto:

> ú

qui invece diciamo: ù.

Voce dalla Germania

unread,
Jan 22, 2024, 5:14:32 PMJan 22
to
Ottavio Caruso hat am 22.01.2024 um 18:41 geschrieben:
> Vero anche questo pero' io sono il classico italiano pigro.


Siamo cortesi e diciamo che sei un italiano a cui non l'aveva ancora
spiegato nessuno. Anch'io non sono nato imparato e lo scoprii solo nel
mio primo viaggio in Germania, però probabilmente ho qualche anno in più
di te e me lo dissero nel 1980.

La proposta di Ammammata, poi, va bene solo se NON scrivi in tedesco a
dei tedeschi, che si lamenterebbero immediatamente per la mancanza della
ß e, almeno nelle tastiere vecchie, di ÄÖÜ, l'unico motivo per cui gli
svizzeri scrivono per tradizione nomi come Oerlikon, Aegli ecc.

Yoda

unread,
Jan 22, 2024, 5:21:52 PMJan 22
to
Addi' 22 gen 2024 15:32:13, Mad Prof scrive:
> Yoda <yo...@pippo.invalid> wrote:

>> Neanche a me; ma il peggio e' che e' solo da non so quando che, in
>> italiano, gli accenti sono stati sistemati, c'e' infatti pieno di acuti,
>> attualmente inesistenti, in molti testi specie della prima meta' del
>> secolo scorso ciao

> Una convenzione non più in voga, ma per certi versi più logica
> dell'attuale, voleva che le vocali accentate si scrivessero così:
> à
> è
> é
> í
> ò
> ó
> ú

Si', si sono proprio tutti cosi'. Sarebbe interessante trovare un testo
(se s'usavano! io non ricordo) per le elementari di quel periodo e vedere
com'erano scritti gli accenti ciao

--
Yoda

Ammammata

unread,
Jan 23, 2024, 2:37:14 AMJan 23
to
Voce dalla Germania wrote:
> La proposta di Ammammata, poi, va bene solo se NON scrivi in tedesco a
> dei tedeschi, che si lamenterebbero immediatamente per la mancanza della
> ß e, almeno nelle tastiere vecchie, di ÄÖÜ, l'unico motivo per cui gli
> svizzeri scrivono per tradizione nomi come Oerlikon, Aegli ecc.

eh già, quelle poche volte che devo scrivere Strasse lo faccio,
appunto, con due esse e non con una ß (che richiede il tastierino: Alt
225)

Voce dalla Germania

unread,
Jan 23, 2024, 3:25:14 AMJan 23
to
Ammammata hat am 23.01.2024 um 08:37 geschrieben:
> Voce dalla Germania wrote:
>> La proposta di Ammammata, poi, va bene solo se NON scrivi in tedesco a
>> dei tedeschi, che si lamenterebbero immediatamente per la mancanza della
>> ß e, almeno nelle tastiere vecchie, di ÄÖÜ, l'unico motivo per cui gli
>> svizzeri scrivono per tradizione nomi come Oerlikon, Aegli ecc.
>
> eh già, quelle poche volte che devo scrivere Strasse lo faccio, appunto,
> con due esse e non con una ß (che richiede il tastierino: Alt 225)


Quando devi scrivere Straße in italiano o per italiani, che spesso non
sanno cos'è la ß, la soluzione più elegante è l'abbreviazione Str.

Tutti i postini e i tassisti nei Paesi di lingua tedesca sanno cosa
significa e la necessità di scrivere o dire la parola Straße/Strasse in
italiano in un contesto che non è il nome di una strada mi sembra molto
rara.

A proposito, consiglio a chi ha il suo indirizzo in una strada statale
di scrivere per esteso almeno una delle due parole quando l'indicazione
è rivolta anche a stranieri, in particolare a tedeschi. Qui abbiamo
associazioni molto negative quando leggiamo SS in un indirizzo o anche
altrove (p. es. Società Sportiva Lazio).

Ammammata

unread,
Jan 23, 2024, 3:39:37 AMJan 23
to
Voce dalla Germania explained :
> quando leggiamo SS in un indirizzo o anche
> altrove (p. es. Società Sportiva Lazio).

vista la "qualità" dei tifosi della Lazio non mi stupisce che abbiano
scelto di chiamarla Società Sportiva (SS) e non p.e. Associazione
Calcio (AC)

Giovanni Drogo

unread,
Jan 23, 2024, 12:06:05 PMJan 23
to
On Mon, 22 Jan 2024, Yoda wrote:

> Sarebbe interessante trovare un testo (se s'usavano! io non ricordo)
> per le elementari di quel periodo

Beh nelle prime tre classi elementari c'era solo il "libro di lettura".
In quarta e quinta si aggiungeva il "sussidiario" che aveva delle
sezioni per materie. Se li ho ancora, sono in cantina. Puo' essere che
nel retro di qualche scaffale abbia qualcosa di precedente (di certo ho
due testi di storia delle superiori di molti anni prima, anteguerra
credo, che non so come avesse avuto mio padre, dato che non aveva fatto
tali studi)

Ricordo che in terza mentre ero in ospedale mi ero fatto prestare da un
co-degente il suo sussidiario di quarta, e leggevo con molto interesse
la sezione di grammatica (morfologia pero').

Nessun insegnante ha mai posto attenzione ne' alla grafia ne' alla
pronuncia delle chiuse/aperte. Mentre alle medie negli elementi di
latino venivano spiegate le lunghe e le corte come qualcosa di ormai
perduto che si trova solo sui dizionari e serve solo per la metrica.

Klaram

unread,
Jan 24, 2024, 6:48:01 AMJan 24
to
Ho due grammatiche di scuola media dei miei genitori, una della SEI
del '50 e una della Lattes del '55. Sulle vocali aperte e chiuse c'è
una paginetta scarsa, ma la cosa curiosa è che in quella della SEI,
queste prime pagine non sono nemmeno state tagliate, il che significa
che l'argomento non è stato studiato e nemmeno trattato.

k

Patrizio

unread,
Jan 25, 2024, 6:20:49 AMJan 25
to
On Tuesday, January 23, 2024 at 6:06:05 PM UTC+1, Giovanni Drogo wrote:
> On Mon, 22 Jan 2024, Yoda wrote:
>
> > Sarebbe interessante trovare un testo (se s'usavano! io non ricordo)
> > per le elementari di quel periodo
> Beh nelle prime tre classi elementari c'era solo il "libro di lettura".
> In quarta e quinta si aggiungeva il "sussidiario" che aveva delle
> sezioni per materie.

La mia esperienza è al contrario: il sussidiario fin dalla prima
e il libro di letture venuto solo dalla quarta (Fermo, Ottobre '62).

Ciao
Patrizio

Giacobino da Tradate

unread,
Jan 25, 2024, 7:53:27 AMJan 25
to
Il giorno Thu, 25 Jan 2024 03:20:47 -0800 (PST)
Patrizio <patriz...@gmail.com> ha scritto:

> > Beh nelle prime tre classi elementari c'era solo il "libro di
> > lettura". In quarta e quinta si aggiungeva il "sussidiario"

> La mia esperienza è al contrario: il sussidiario fin dalla prima
> e il libro di letture venuto solo dalla quarta (Fermo, Ottobre '62).

Qui: lettura per tutti i 5 anni ("Che dice la pioggerellina di marzo,
che picchia argentina sui tegoli vecchi del tetto ecc. ecc."), sussidiario solo negli ultima anni.

Mi viene da dire che il sussidiario (storia, geografia, corpo umano,
tecnica) partiva gia' dalla terza: terzo anno storia antica (egitto e
roma), quarto anno medioevo fino a Cristoforo Colombo, quinta
elementare storia moderna (rivoluzione francese, napoleone,
risorgimento).

Augh!

Dragonòt

unread,
Jan 25, 2024, 10:26:03 AMJan 25
to
Il 25/01/2024 13:53, Giacobino da Tradate ha scritto:
> Mi viene da dire che il sussidiario (storia, geografia, corpo umano,
> tecnica) partiva gia' dalla terza: terzo anno storia antica (egitto e
> roma), quarto anno medioevo fino a Cristoforo Colombo, quinta
> elementare storia moderna (rivoluzione francese, napoleone,
> risorgimento).


Anche per noi era stato così (anni '64-'69). Per la geografia: in 3a le
regioni italiane, in 4a gli stati europei, in 5a il resto.
Bepe


Giovanni Drogo

unread,
Jan 25, 2024, 1:38:36 PMJan 25
to
On Thu, 25 Jan 2024, Giacobino da Tradate wrote:

>>> Beh nelle prime tre classi elementari c'era solo il "libro di
>>> lettura". In quarta e quinta si aggiungeva il "sussidiario"

> Mi viene da dire che il sussidiario (storia, geografia, corpo umano,
> tecnica) partiva gia' dalla terza:

Forse. In terza la maestra (la stessa dei primi due anni) aveva parlato
della Milano romana (facendo disegnare mappe) ma era una cosa al di
fuori dei libri di testo. SE ci fosse stato un sussidiario di terza, di
certo non aveva la grammatica (il mio ricordo sullo spiarla su un
sussidiario di quarta mentre ero in ospedale in terza e' molto preciso
... era l'anno del Vajont e dell'assassinio di JFK)

Ammammata

unread,
Jan 26, 2024, 2:41:06 AMJan 26
to
Dragonòt used his keyboard to write :
mi accodo per confermare, metà anni settanta

Klaram

unread,
Jan 26, 2024, 5:48:10 AMJan 26
to
Giacobino da Tradate il 25/01/2024 ha scritto:
> Il giorno Thu, 25 Jan 2024 03:20:47 -0800 (PST)

> Qui: lettura per tutti i 5 anni ("Che dice la pioggerellina di marzo,
> che picchia argentina sui tegoli vecchi del tetto ecc. ecc."), sussidiario
> solo negli ultima anni.

Carina. C'era anche questa di Novaro:

C’era una volta un giovane ruscello
color di perla, che alla vecchia valle
tra molli giunchi e pratoline gialle,
correva snello;

e c’era un bimbo che gli tendea le mani
dicendo: “A che tutto cotesto foco?
Posa un po’ qui: si gioca un caro gioco
se tu rimani.

https://www.filastrocche.it/contenuti/il-ruscello-2/

k

Giacobino da Tradate

unread,
Jan 26, 2024, 7:10:48 AMJan 26
to
Il giorno Fri, 26 Jan 2024 11:48:14 +0100
Klaram <nos...@nospam.it> ha scritto:

> C’era una volta un giovane ruscello

> dicendo: “A che tutto cotesto foco?
> Posa un po’ qui: si gioca un caro gioco
> se tu rimani.

Attribuire "FOCO" (foga?) a un ruscello placido e acquoso non si puo'
leggere.

Il resto mi ricorda Eraclito, mi sembra troppo cerebrale. Se parliamo
di acqua e giochi ribatto cosi':

Al mattino presto presto / non appena il sol e' desto / van le ochette
a fare il bagno / dentro all'acqua dello stagno

ecc. :-)

Klaram

unread,
Jan 26, 2024, 12:11:12 PMJan 26
to
Giacobino da Tradate il 26/01/2024 ha scritto:
> Il giorno Fri, 26 Jan 2024 11:48:14 +0100
> Klaram <nos...@nospam.it> ha scritto:
>
>> C’era una volta un giovane ruscello
>
>> dicendo: “A che tutto cotesto foco?
>> Posa un po’ qui: si gioca un caro gioco
>> se tu rimani.
>
> Attribuire "FOCO" (foga?) a un ruscello placido e acquoso non si puo'
> leggere.

Non dice "placido e acquoso", dice che "correva snello", e inoltre
deve anche fare la rima. :))

k

Giacobino da Tradate

unread,
Jan 27, 2024, 4:04:36 AMJan 27
to
Il giorno Fri, 26 Jan 2024 18:11:15 +0100
Klaram <nos...@nospam.it> ha scritto:

> >> C’era una volta un giovane ruscello

>> Attribuire "FOCO" (foga?) a un ruscello placido e acquoso non si
>> puo' leggere.

> Non dice "placido e acquoso", dice che "correva snello",

Eufemismo! bisogna leggere fra le righe, certo non era un torrente
di montagna, li' si' che ci stava la foga.

> e inoltre deve anche fare la rima. :))

Bisogna rispettare il dharma, l'acqua bagna, il fuoco scalda, la rima
assona.

Valerio Vanni

unread,
Jan 27, 2024, 4:52:07 AMJan 27
to
On Fri, 26 Jan 2024 08:41:01 +0100, Ammammata <amma...@tiscali.it>
wrote:

>Dragonòt used his keyboard to write :
>> Il 25/01/2024 13:53, Giacobino da Tradate ha scritto:
>>> Mi viene da dire che il sussidiario (storia, geografia, corpo umano,
>>> tecnica) partiva gia' dalla terza: terzo anno storia antica (egitto e
>>> roma), quarto anno medioevo fino a Cristoforo Colombo, quinta
>>> elementare storia moderna (rivoluzione francese, napoleone,
>>> risorgimento).
>>
>>
>> Anche per noi era stato così (anni '64-'69). Per la geografia: in 3a le
>> regioni italiane, in 4a gli stati europei, in 5a il resto.
>> Bepe
>
>mi accodo per confermare, metà anni settanta

Complimenti a tutti per la memoria: io ho ricordi parecchio vaghi
della scuola elementare.

--
Ci sono 10 tipi di persone al mondo: quelle che capiscono il sistema binario
e quelle che non lo capiscono.

Giovanni Drogo

unread,
Jan 27, 2024, 5:51:23 AMJan 27
to
>> Non dice "placido e acquoso", dice che "correva snello",

OT: mi ricorda un ruscello che correva vicino alla cascina dove era nata
mia madre, e che chiamavano "la Ligurina" ("legorina', diminutivo di
"legor", "lepre")

Ammammata

unread,
Jan 29, 2024, 7:53:17 AMJan 29
to
Valerio Vanni presented the following explanation :
> Complimenti a tutti per la memoria: io ho ricordi parecchio vaghi
> della scuola elementare.

che tu ci creda o no, mi vedo più spesso con i compagni di seconda
elementare che con quelli delle medie o del liceo :)

Valerio Vanni

unread,
Jan 29, 2024, 10:46:14 AMJan 29
to
On Mon, 29 Jan 2024 13:53:13 +0100, Ammammata <amma...@tiscali.it>
wrote:

>Valerio Vanni presented the following explanation :
>> Complimenti a tutti per la memoria: io ho ricordi parecchio vaghi
>> della scuola elementare.
>
>che tu ci creda o no, mi vedo più spesso con i compagni di seconda
>elementare che con quelli delle medie o del liceo :)

A volte è anche una questione logistica: per me il liceo era a più
di un'ora da casa.
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