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Ruggero Volpes
1) che è inutile perché in italiano esiste "recenziorità".
2) che non sapevano che esiste "recenziorità".
3) altre non pervenute
Enoch Soames
È vero, il termine non si trova sul dizionario, il correttore
ortografico lo segnala come errore, però questo termine esiste, almeno in
certi contesti.
Io l'ho trovato (spesso) soltanto in un contesto, la letteratura
scientifica inerente alla memoria. Avendo fatto una tesi di laurea sul ruolo
della memoria in interpretazione simultanea, ho letto tonnellate di
materiale di psicologia su questo tema. Il linguaggio della psicologia, in
gran parte, è di origine anglosassone (i piú grandi studiosi contemporanei
sono britannici o statunitensi), e quindi il lessico, in lingua italiana, ne
risente. Nel caso specifico, esiste un cosiddetto "recency effect", il
fenomeno per cui gli ultimi elementi di una sequenza tendono ad essere
ricordati particolarmente bene, che in italiano, quando viene tradotto (a
volte si lascia in inglese), diventa "effetto recenza". "Recenza", con
questa trasparente accezione, è un termine consueto in quell'àmbito. Ciò che
non mi piace è che si tratti di un calco spudorato dall'inglese (si poteva
trovare un altro sinonimo in italiano: recentezza, prossimità, vicinanza,
etc.), ma d'altronde il linguaggio scientifico pullula di calchi
dall'inglese, e molti di questi sono ben peggiori del buon "effetto
recenza".
Ciao,
Nicola
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Multa non quia difficilia sunt non audemus, sed quia non audemus sunt
difficilia (Seneca)
4) Enoch Soames l'ha fatta fuori dal vaso e se ne scusa con Ruggero
Volpes.
Ricordavo "recenziorità" ma non ricordavo che "recenziorità" è l'essere più
recente, e non la qualità dell'essere recente e basta. Avendo ricontrollato
sul Gabrielli mi sono accorto dell'imprecisione. Il messaggio di Volpes è
perciò pertinente, non certo come la mia risposta.
Enoch Sbagliames
non certo come la mia risposta.
errata corrige:
non certo lo era la mia risposta.
Enoch Risbagliames
> "Enoch_Soames"
> 4) Enoch Soames l'ha fatta fuori dal vaso e se ne scusa con Ruggero Volpes
Ma non è il caso: non mi ero accorto del fatto, perché in quel momento ero in
un'altra stanza.
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Ruggero Volpes