After serious thinking Klaram wrote :
Forse si usa di più in ambito chirurgico.
Per anastomosi chirurgica (gr. ἀνὰ e στόμα, imboccatura) si intende un
tipo particolare di sutura che unisce, abbocca, due visceri cavi in
modo da renderli comunicanti. Le anastomosi sono frequenti in chirurgia
gastro-intestinale ma possono interessare ogni organo cavo: coledoco,
uretere, bronco, vaso sanguigno. Possono essere confezionate con
modalità diverse a seconda dell'organo interessato, del risultato
funzionale richiesto, della tecnica manuale o strumentale impiegata,
delle preferenze del chirurgo. Si distinguono in: anastomosi
termino-terminale - T.T. : in cui la parte terminale dei due monconi
viene affrontata direttamente. È una tecnica usata particolarmente in
chirurgia vascolare, esofagea ed intestinale. Richiede particolare
attenzione per evitare che la sezione suturata vada incontro a una
cicatrizzazione stenotizzante. Una anastomosi T.T. tipica è quella che
abbocca il moncone gastrico (opportunamente ridotto di calibro) a
quello duodenale dopo resezione gastrica secondo Billroth I. anastomosi
termino-laterale - T.L. : tecnica con la quale un moncone terminale
viene suturato alla parete laterale (opportunamente aperta) di un altro
viscere. Esempi di questo tipo di anastomosi si ritrovano nella
ricostruzione gastro-digiunale T.L. secondo Billroth II in chirurgia
gastrica, in quella del colon con l'ileo-trasverso-stomia T.L. dopo
asportazione del colon ascendente, nell'abboccamento del coledoco
terminale a un segmento intestinale, per la ricostruzione della via
biliare principale. anastomosi latero-terminale - L.T. : quando la
sutura viene effettuata tra la porzione laterale di uno dei segmenti da
anastomizzare e la parte terminale dell'altro. Può essere confezionata
per l'abboccamento del colon discendente o del sigma al moncone
rettale. anastomosi latero-laterale - [...]
https://www.dovesalute.it/it/ospedali/60038/ospedale-di-san-vito-al-tagliamento/8781
--
IdP
"In regime di stampa imbavagliata il vero articolista è il lettore:
egli deve leggere tra le righe." (Piero Gobetti)