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Sinalefe con vocali accentate

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Army1987

unread,
Mar 8, 2010, 8:56:24 AM3/8/10
to
È un impressione mia, o la sinalefe è molto meno probabile quando una
delle due vocali coinvolte è accentata? Personalmente, mi suona
abbastanza innaturale pronunciare "troppe arie" col /pea/ pronunciato
come un'unica sillaba; con "troppe aringhe" esattamente il contrario.
Similmente, mi viene spontaneo pronunciare "dormi a casa" come quattro
sillabe, ma "dormì a casa" come cinque. Con tutti gli esempi che sono
riuscito a immaginare, con varie coppie di vocali, varie lunghezze per la
seconda parola, ecc., ho sempre la stessa impressione.

Sono solo io, o è una tendenza generale?

Maurizio Pistone

unread,
Mar 8, 2010, 1:23:36 PM3/8/10
to
Army1987 <army...@foo.invalid> wrote:

> � un impressione mia, o la sinalefe � molto meno probabile quando una
> delle due vocali coinvolte � accentata?

Sinalefe con vocale accentata che precede:

gravido fa di s�^il terrestro^humore (Pet.)

Vocale accentata in seconda posizione:

Ahi quanto^a dir qual'era^� cosa dura (Dante)

Addirittura, vocale accentata tra due vocali:

Et si^�^alcun dolce,^� dopo tanti^amari (Pet

Si noto nell'ultimo esempio, che addittura si ha sinalefe (dolc'�) con
vocale accentata dopo il segno di punteggiatura.

D'altra parte, � vero che la presenza di una vocale accentata � uno dei
motivi pi� frequenti di dialefe:

per�, | al mio parer, non li fu^honore

======

Le regole della prosodia (almeno nella lingua italiana) sono piuttosto
artificiose. Esse sono uno dei motivi del forte distacco della lingua
poetica dalla lingua della prosa, fino a tutto l'800.

Si parlava, qualche tr�d pi� in su, della poesia "da leggere" e della
poesia "da recitare". Quando si legge ad alta voce una poesia, si deve
fare una scelta precisa: o si legge rispettando la metrica:

s�l'epens�s'ipiudes�rtic�mpi

oppure con tutte le pause imposte dalla sintassi e dall'espressione:

solo
e pensoso

i pi� deserti campi

I due modi di lettura si escludono vicendevolmente.

Nel caso della lettura silenziosa, invece, i due livelli possono
coesistere: noi possiamo contemporaneamente "pensare" la lettura
dell'endecasillabo, e "pensare" la lettura della frase, con tutte le sue
pause, in una sorta di contrappunto mentale che � gran parte
dell'apprezzamento estetico della poesia.

======

Gli esempi citati sopra sono presi da

Pietro G. Beltrami
La metrica italiana
Il Mulino 4� ed. 2002


--
Maurizio Pistone strenua nos exercet inertia Hor.
http://blog.mauriziopistone.it http://www.mauriziopistone.it
http://www.lacabalesta.it
http://blog.ilpugnonellocchio.it

Army1987

unread,
Mar 8, 2010, 2:42:29 PM3/8/10
to
On Mon, 08 Mar 2010 19:23:36 +0100, Maurizio Pistone wrote:

> Army1987 <army...@foo.invalid> wrote:

> Le regole della prosodia (almeno nella lingua italiana) sono piuttosto
> artificiose. Esse sono uno dei motivi del forte distacco della lingua
> poetica dalla lingua della prosa, fino a tutto l'800.

Sì, infatti pensavo di specificare "la poesia e la musica non contano,
dato che si sa che lì ci si fa tornare il numero di sillabe che fa
comodo"; però d'altra parte raramente si fa caso al numero di sillabe in
prosa, quindi non ci sarebbe molta evidenza su cui basare una risposta a
una domanda del genere, se non le proprie impressioni.

> Si parlava, qualche trèd più in su, della poesia "da leggere" e della


> poesia "da recitare". Quando si legge ad alta voce una poesia, si deve
> fare una scelta precisa: o si legge rispettando la metrica:
>

> sól'epensós'ipiudesèrticàmpi


>
> oppure con tutte le pause imposte dalla sintassi e dall'espressione:
>
> solo
> e pensoso
>

> i più deserti campi


>
> I due modi di lettura si escludono vicendevolmente.

Per qualche motivo, a me la versione con la sinalefe suona abbastanza
naturale. Probabilmente il fatto che ho "impresso" in mente il ritmo che
l'endecasillabo "dovrebbe" avere conta a qualcosa, però penso che, anche
in prosa, difficilmente pronuncierei "solo e" con tre sillabe, anche
parlando a un ritmo abbastanza lento. Con "pensoso i" è più facile che
stacchi le vocali, ma parlando abbastanza velocemente probabilmente
unirei anche quelle.

Epimeteo

unread,
Mar 9, 2010, 10:32:41 AM3/9/10
to

"Army1987" <army...@foo.invalid> ha scritto nel messaggio
news:hn3jv4$ums$1...@news.eternal-september.org...

(snip rispettoso)


> in prosa, difficilmente pronuncierei "solo e" con tre sillabe,

Mi sembra comprensibile e d'altra parte anch'io difficilmente pronuncerei
"pronuncierei" con la "i" incorporata e dunque con cinque o sei sillabe.

Ciao.
Epimeteo
---
"...la vita la vivrò
amando a modo mio,
io non pronuncerò
le solite promesse
davanti alla città
e a un Dio che io... non so...
io non ti sposerò..."
http://www.youtube.com/watch?v=CckutYbg6Q8
(cit. assai pronunciata)

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