> Ieri pomeriggio parlavo con un'amica e ho detto "E' da quando sono
> piccola che ammiro i quadri di Magritte".
Ciao ashA,
la questione che sollevi sembra interessante.
Devo dire che appena letta la frase "è da quando sono piccola che ammiro i
quadri di Magritte" ho avuto una sensazione di qualcosa che non va; credo la
stessa che ha avuto la tua amica.
Poi, rileggendola, la sensazione di stranezza è diminuita; ora navigo in una
sensazione di incertezza.
Sicuramente dal punto di vista sintattico la frase è strana, se non
sbagliata.
>
> La mia amica mi ha subito corretto dicendo "Ma scusami, tu non sei mica
> piccola!
E in effetti la questione è questa, che tu non sei più piccola, mentre nella
frase "è da quando sono piccola"" è evidente che:
tu stai parlando al tempo presente e che nel presente tu sei piccola. O
meglio, che tu continui, anche ora, ad essere in una condizione (l'essere
piccola) iniziata tempo fa.
Quindi, dato che l'essere piccoli è una condizione "passeggera" nel tempo,
condizione destinata a non durare; e che soprattutto non v'è una condizione
precedente all'essere piccola (se si esclude l'essere infante neonato, il
quale infante però non ha facoltà di espimere frasi così complesse), direi
che dire "da quando sono piccola" non ha senso.
Ha invece senso dire "da quando sono grande"; ma in questo caso si presuppone
una condizione precedente all'essere grandi e ormai superata.
Questo è il punto: cominciare una frase con "da quando io sono" implica
l'essere stato qualcosa di altro "prima".
Esempio: "è da quando sono direttore che ho responsabilità di questa cosa";
"è da quando abito in Sicilia che amo il mare", etc.
> Casomai dovresti dire <<da quando ero piccola>>".
Oppure, ancora meglio: "fin da piccola".
> Mi ha anche fatto notare che secondo lei è un uso tipicamente dialettale
> (nello specifico ha detto "siciliano", e in effetti io abito in Sicilia
> da circa 10 anni).
Sergio! Santino! Mariuccia!
> Ma io oggi in televisione ho visto un film tv in cui la protagonista
> diceva alla sorella: "E' da quando siamo piccole che non passiamo così
> tanto tempo assieme..."
Io credo che la frase sia sbagliata: un errore di chi ha scritto la
sceneggiatura del doppiaggio. Vale quanto scritto sopra.
P.
>Ieri pomeriggio parlavo con un'amica e ho detto "E' da quando sono
>piccola che ammiro i quadri di Magritte".
>La mia amica mi ha subito corretto dicendo "Ma scusami, tu non sei mica
>piccola! Casomai dovresti dire <<da quando ero piccola>>".
La forma e' assolutamente legale, quello che e' sbagliato e'....
"piccola". ;-)))
"E' da quando sono nata che......."
"E' da quando sono andata a... che...."
Si tratta di predicati verbali e specificatamente di un legittimo
passato prossimo sostituibile con un passato remoto.
"E' da quando sono grasso che non riesco piu' ad allacciarmi le
scarpe"
Si tratta di predicato nominale ed il verbo e' al presente poiche'
indica una situazione che e' tutt'ora in atto (e quindi il presente e'
legittimo e non ci puo' essere altro).
"E' da quando sono piccola...."
La situazione e' la stessa dell'esempio precedente, ma tu NON sei piu'
piccola e quindi non puoi esprimerti al presente, al passato remoto o
al passato prossimo non mi sembra il caso, non ti resta quindi che
l'imperfetto.
>Mi ha anche fatto notare che secondo lei č un uso tipicamente dialettale
>(nello specifico ha detto "siciliano", e in effetti io abito in Sicilia
>da circa 10 anni).
La tua amica e' una zuzzurellona autolesionista (se siciliana) o
avventata. Ho cercato di tradurre, ma le possibilita' sono solo due:
"Havi di nica ca......." (E' da piccola che....)
"Havi di quann'eru nica ca......." (E' da quando ero piccola che...)
D'altronde il presente, oltre all'uso normale, noi lo utilizziamo solo
per il futuro, e non sempre, ed in ogni caso si usa anche in italiano.
>Ma io oggi in televisione ho visto un film tv in cui la protagonista
>diceva alla sorella: "E' da quando siamo piccole che non passiamo cosě
>tanto tempo assieme..."
Beh, che in TV sbaglino non e' un fatto eccezionale. Anzi!
>Qualcuno sa dirmi quindi se:
>la mia amica č in errore e si tratta di una forma italiana, magari
>anche colloquiale
>io utilizzo effettivamente una forma dialettale(e quindi, di conseguenza,
>anche i traduttori del suddetto film:> )
>o forse č sbagliata/dialettale anche la forma "E'....che...." ?
No, come forma e' correttissima.
>grazie!
Prego.
Sergio.
''Da 'che sugnu nica ... '' (da quando sono piccola ... )
O no?
Ciao
santino
La parola ''piccola'' va intesa, credo, ''da bambina'' o meglio ''da
ragazzina'', ossia da quando si incomincia ad avere la capacita' di giudicare se
un pittore mi piace o no.
> > Mi ha anche fatto notare che secondo lei č un uso tipicamente dialettale
> > (nello specifico ha detto "siciliano", e in effetti io abito in Sicilia
> > da circa 10 anni).
>
> Sergio! Santino! Mariuccia!
Siamo sempre tre, tre ... e tre ...
sulla strada da Girgenti a Morreale ...
> > Ma io oggi in televisione ho visto un film tv in cui la protagonista
> > diceva alla sorella: "E' da quando siamo piccole che non passiamo cosě
> > tanto tempo assieme..."
>
> Io credo che la frase sia sbagliata: un errore di chi ha scritto la
> sceneggiatura del doppiaggio. Vale quanto scritto sopra.
>
> P.
L'errore mi pare veramente veniale; magari la frase non sara' la
migliore possibile, ma tutto sommato si e' letto e sentito di peggio.
L'utilizzo del tempo presente vuole sottolineare che le due situazioni estreme
sono viste come due foto scattate al tempo presente:
Oggi sono piccola e ammiro i quadri di Guttuso.
Oggi sono grande e continuo ad ammirare i quadri di Guttuso.
Facendo la ''somma'' tra le due foto: ''E' da quando sono piccola che ammiro i
quadri di Guttuso.''
Ciao a te e alla ''siciliana'' ashA (ma 'chi voli diri ashA?).
Santino
Salve!
E' da quando sono... [qualcosa che sono ancora], che...
E' da quando ero... [qualcosa che non sono più], che...
Non so se la tua frase sia dialettale: in italiano, però, è errata. ;)
--
Bye.
Lem
'CLOCK is what you make of it: non sprecare i cicli idle della tua CPU'
Per aiutare la ricerca sul cancro: http://members.ud.com/vypc/cancer/
> E' da quando sono... [qualcosa che sono ancora], che...
> E' da quando ero... [qualcosa che non sono più], che...
>
> Non so se la tua frase sia dialettale: in italiano, però, è errata. ;)
Giusto.
E` da quando ero (ancora) piccola
E` da quando sono (diventata) grande
Le due forme si differenziano (se vogliamo) per il fatto che la prima fa
riferimento ad un *periodo di tempo* ormai trascorso, mentre la seconda ad
un *istante* (idealmente) preciso, quello in cui ho cessato di essere
piccola e sono diventata grande.
L'imperfetto nel primo caso si usa perche' il riferimente e` un intervallo
di tempo e non un istante.
altre forme (passate e non) potrebbero essere per esempio:
- E` da quando caddi di bicicletta che zoppico (tempo fa, un certo giorno,
sono caduto e ora zoppico)
- E` da quando non ho una lira che dormo sotto i ponti (tempo fa, un certo
giorno, sono caduto in disgrazia e lo sono ancora)
- E` da quando non avevo una lira che dormo sotto i ponti (tempo fa, in un
certo periodo, ero in disgrazia, ora sono pieno di soldi, ma sotto i ponti
si incontra un sacco di gente interessante)
- [...]
Ripensandoci avrei anche potuto evitare questointervento, francamente
ripetitivo, ma e` da quando si parlava di fotoelettriche che non riesco a
trattenermi dall'esporre il mio punto di vista.
ciao, marco
--
Marco Cacchiani e-mail:ma...@sirius.pisa.it
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> No, come forma e' correttissima.
Ripresa da molti come francesismo. Io tendo a non utilizzarla mai, anche se
a volte mi sfugge. "E' da molto che aspetto": meglio dire "Aspetto da
molto".
Ciao
Ale
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"Monreale", prego...
(ma forse è una dizione recente, come Girgenti è tornata
ad essere Agrigento... :-)))
--
Er Roscio.
La lingua italiana non è matematica. Dal punto di vista semantico,
è "praticamente" la stessa cosa, ma dal punto di vista espressivo
non lo è affatto.
E la differenza si chiama *enfasi*.
Se tu vuoi stigmatizzare il fatto che è passato molto tempo,
puoi "rigirare" la frase in modo che si evidenzi questo
particolare. Soprattutto nella forma scritta, dove si perde
l'enfasi vocale, è necessario ricorrere a questi espedienti.
Se poi ci aggiungiamo una volontà di rendere la frase
esteticamente più elaborata, abbiamo anche un'altra
ragione per manipolarla e tirar fuori qualcosa di
diverso dal semplice messaggio originale.
--
Er Roscio.
> > "Havi di nica ca......." (E' da piccola che....)
> > "Havi di quann'eru nica ca......." (E' da quando ero piccola che...)
>
> ''Da 'che sugnu nica ... '' (da quando sono piccola ... )
> O no?
No. :-)))
Questa è una ri-traduzione. Non ho mai sentito un'espressione del genere.
--
Er Roscio.
Ehehehe... è esattamente quello che è capitato a me,
e forse il motivo è che la costruzione è dialettale, ma
l'esposto è in lingua.
Riflettendoci, mi è capitato di sentire questa espressione,
e devo dire che, in certi contesti, non mi ha dato "fastidio",
ma trovandomi la frase scritta in questo modo, non ho
potuto fare a meno di sentire "stridere" qualcosa tra gli
ingranaggi del mio analizzatore sintattico... :-)))))
--
Er Roscio.
> Salve!
> E' da quando sono... [qualcosa che sono ancora], che...
> E' da quando ero... [qualcosa che non sono più], che...
E' da quando sono... [qualcosa che *non ero* e che *da un po' di tempo* sono
diventato]
--
Er Roscio.
> Ciao a te e alla ''siciliana'' ashA (ma 'chi voli diri ashA?).
Io ricordo una Asha Puthli, indiana, bellissima interprete di una eccellente
canzone intitolata "The devil is loose".
P.
>> sulla strada da Girgenti a Morreale ...
>
>
> "Monreale", prego...
E' come "ammosfera" per atmosfera; come diavolo sia chiama questa cosa?
Slittamento consonantico? No, direi di no... non ricordo bene.
P.
Direi proprio di no. Checche' ne dica una signora di nostra
conoscenza, il siciliano usa correttamente la "consecutio temporum"
latina. Ho riportato due versioni della frase per porre l'accento sul
fatto che nella versione con verbo implicito non si nota la
discrepanza dei tempi: "E' (sin) da piccola che ammiro......";
probabilmente al momento di esplicitare viene naturale farlo con il
tempo gia' utilizzato non considerando che i due eventi hanno
collocazione diversa nel tempo.
Sono pero' d'accordissimo con Paolo Bonardi (in qualunque posto si
trovi ;-) ) che la frase, inizialmente, produce un vago senso di
disagio, ma non sembra scorretta. E' solo analizzandola attentamente
che l'inghippo logico-temporale viene fuori.
Ciao.
Sergio.
PS: Occhio alle traduzioni italiano-siciliano:
>''Da 'che sugnu nica ... '' (da quando sono piccola ... )
In siciliano non esiste quello che in latino era l'ablativo perche' si
e' fuso con quello che era il genitivo:
Vengo DA Agrigento > Vegnu DI Girgenti.
Assimilazione regressiva?
--
Stefano - Hodie pridie Idus Iunias MMI est
Allitterazione ?... (in senso lato)
--
Er Roscio.
> Paolo Bonardi dal Locale Mercato e Rionale <pb...@mac.com> writes:
>
>> Roscio ha scritto:
>>
>>>> sulla strada da Girgenti a Morreale ...
>>>
>>>
>>> "Monreale", prego...
>>
>> E' come "ammosfera" per atmosfera; come diavolo sia chiama questa cosa?
>> Slittamento consonantico? No, direi di no... non ricordo bene.
>
> Assimilazione regressiva?
Esatto! Non mi vaniva proprio in mente...
Altri esempi di assimilazione regressiva?
A me viene in mente "tennico" per tecnico.
P.
>Santo Paterno' <spat...@maledettivirus.libero.it> wrote in message
>GHaV6.3056$6m2.1...@news.infostrada.it...
>>
>> Siamo sempre tre, tre ... e tre ...
>> sulla strada da Girgenti a Morreale ...
>
>
>"Monreale", prego...
>(ma forse č una dizione recente, come Girgenti č tornata
>ad essere Agrigento... :-)))
Mmmm..., non l'ho sottomano, ma credo che nel testo originale sia
scritto proprio "Morreale", alla palermitana.
Ciao.
Sergio.
Vero, come è vero che la lingua italiana non è matematica.
Un purista direbbe che si può di volta in volta girare la frase.
Partiamo dall'esempio che ha fatto nascere questo filone:
"E' da quando ero piccola che..." può essere reso, quasi con la stessa
forza, con "Fin da quando ero piccola...".
Altri casi possono essere risolti con una prolessi. Esempio:
"E' certo che Alessandro Valli rompe le scatole" può essere reso con "Rompe
le scatole, Alessandro Valli", ma esistono anche altre forme:
"Quanto rompe le scatole, AV"
"AV rompe alquanto le scatole"
e via dicendo.
Ma, ripeto, questo sta ai puristi. Io, che purista non sono, preferisco non
usare la forma "è... che...", ma non ne faccio un dramma se la trovo
scritta. E a volte la uso anch'io, tanto nessuno mi vede...
Ciao
Ale
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La assimilazione di una «n» alla «r» seguente non è tanto
palermitano quanto un fenomeno molto diffuso, quasi generalizzato,
in italiano.
Il ripristino di nomi dotti tipo «Monreale» e «Agrigento» è tutto
recente. Risale, almeno nel caso di questo ultimo, al fascismo.
Speriamo che non «venrà» un bel giorno a un nuovo duce l'uzzolo
di fare lo stesso con le voci comuni.
Ciao, Wolfgang
>Esatto! Non mi vaniva proprio in mente...
>Altri esempi di assimilazione regressiva?
>A me viene in mente "tennico" per tecnico.
I pinneumatici?
Ciao.
Sergio.
--
ashA
He Who Forgets Will be Destined to Remember
se mai qualcuno avesse la malsana idea di scrivermi,
può agevolmente sostituire "libero" a "prigioniero"
dopo la @.
:]
> L'utilizzo del tempo presente vuole sottolineare che le due situazioni estreme
> sono viste come due foto scattate al tempo presente:
> Oggi sono piccola e ammiro i quadri di Guttuso.
> Oggi sono grande e continuo ad ammirare i quadri di Guttuso.
> Facendo la ''somma'' tra le due foto: ''E' da quando sono piccola che ammiro i
> quadri di Guttuso.''
avevo pensato anche io ad una cosa del genere,una sorta di presente
"assoluto", ma effettivamente mi trovo abbastanza d'accordo con tutti gli
altri: questa forma è utilizzata,certo, ma adesso comincia a dare
fastidio anche a me!cioè, più la vedo e più "stride" :]
beh, vorrà dire che da oggi in poi userò la forma che mi è stata
gentilmente (ed ingegnosamente) consogliata, "sin da piccola" :)
>
> Ciao a te e alla ''siciliana'' ashA (ma 'chi voli diri ashA?).
> Santino
>
>
e,di nuovo, su "ashA": potresti proporre delle alternative:D
ciao!
--
ashA
He Who Forgets Will be Destined to Remember
se mai qualcuno avesse la malsana idea di scrivermi,
può agevolmente sostituire "libero" a "prigioniero"
dopo la @.
:]
> Paolo Bonardi:
> > Sergio! Santino! Mariuccia!
>
> Siamo sempre tre, tre ... e tre ...
> sulla strada da Girgenti a Morreale ...
^"... sulla strada longa longa di Girgenti" ^__
>
> > > Ma io oggi in televisione ho visto un film tv in cui la protagonista
> > > diceva alla sorella: "E' da quando siamo piccole che non passiamo cosě
> > > tanto tempo assieme..."
> >
> > Io credo che la frase sia sbagliata: un errore di chi ha scritto la
> > sceneggiatura del doppiaggio. Vale quanto scritto sopra.
> L'errore mi pare veramente veniale;
Mi meraviglio di voscčnza :((
--
Ciao,
MariucciaŽ
> Paolo Bonardi:
> >Esatto! Non mi vaniva proprio in mente...
> >Altri esempi di assimilazione regressiva?
> >A me viene in mente "tennico" per tecnico.
>
> I pinneumatici?
E i "pissicologgi" :)))
No, non mi sembra siano casi di "assimilazione".
--
Ciao,
Mariuccia®
> Stefano Ghirlanda:
> > >
> > > E' come "ammosfera" per atmosfera; come diavolo sia chiama questa cosa?
> > > Slittamento consonantico? No, direi di no... non ricordo bene.
> >
> > Assimilazione regressiva?
>
> Allitterazione ?... (in senso lato)
L'allitterazione č diversa dall'assimilazione. O no?
Direi che nel caso in questione si tratti proprio di assimilazione:
"Quannu" (siculo) :))
--
Ciao,
MariucciaŽ
> [...]
> Riflettendoci, mi è capitato di sentire questa espressione,
> e devo dire che, in certi contesti, non mi ha dato "fastidio",
> ma trovandomi la frase scritta in questo modo, non ho
> potuto fare a meno di sentire "stridere" qualcosa tra gli
> ingranaggi del mio analizzatore sintattico... :-)))))
L'ausiliare, forse? La tendenza generale sícula non sarebbe quella di
dire: "*Ha* da quando ero piccola che ..."?
--
Ciao,
Mariuccia®
> Esatto! Non mi vaniva proprio in mente...
> Altri esempi di assimilazione regressiva?
> A me viene in mente "tennico" per tecnico.
"Dramma" per "dracma".
Ciao
Ale
_________________________________________________________
Do You Yahoo!?
Get your free @yahoo.com address at http://mail.yahoo.com
--
Posted from smtp011.mail.yahoo.com [216.136.173.31]
Credo anch'io. Tanto è vero che ho aggiunto una chiosa
tra parentesi... :-)PPPPP
--
Er Roscio.
Effettivamente... :-)))
Del resto, io avevo specificato "in senso lato",
cioé, la ripetizione della seconda consonante,
ma devo ammettere che la mia interpretazione
è mooolto forzata... :-)))))
--
Er Roscio.
Non mi riferivo all'ausiliare ("ha" sarà un arcaismo, ma non è
completamente errato), ma al tempo presente che, pur non
essendo corretto, mi "suonava" in qualche modo, ma non troppo...
(un po' contorto, eh ?... :-)))))
--
Er Roscio.
> Paolo Bonardi dal Locale Mercato e Rionale ha scritto:
>
>> Esatto! Non mi vaniva proprio in mente...
>> Altri esempi di assimilazione regressiva?
>> A me viene in mente "tennico" per tecnico.
>
> "Dramma" per "dracma".
Anche crittico, crittare e decrittare per criptico, criptare e decriptare.
P.
> Mariuccia Ruta:
> > La tendenza generale sícula non sarebbe quella di
> > dire: "*Ha* da quando ero piccola che ..."?
>
> Non mi riferivo all'ausiliare
Infatti quella mia era una domanda.
> ("ha" sarà un arcaismo, ma non è
> completamente errato),
Come no? In italiano è errato, eccome!
"Ha da tanto che aspetto", è la forma errata (e sicilianissima) di:
"È da tanto che aspetto".
> ma al tempo presente che, pur non
> essendo corretto, mi "suonava" in qualche modo, ma non troppo...
> (un po' contorto, eh ?... :-)))))
((-: ROTFLissimo :-))
--
Ciao,
Mariuccia®
> > ("ha" sarà un arcaismo, ma non è
> > completamente errato),
>
> Come no? In italiano è errato, eccome!
> "Ha da tanto che aspetto", è la forma errata (e sicilianissima) di:
> "È da tanto che aspetto".
No, no... lo dicevamo proprio giorni fa in un altro thread
(io citavo Donizetti: "...non v'ha cosa ad essa ignota").
--
Er Roscio.
> Mariuccia Ruta:
> > "Ha da tanto che aspetto", č la forma errata (e sicilianissima) di:
> > "Č da tanto che aspetto".
>
> No, no... lo dicevamo proprio giorni fa in un altro thread
> (io citavo Donizetti: "...non v'ha cosa ad essa ignota").
Beh, ammetterai che un conto sono i classici, altro discorso č
l'italiano comune e corrente.
Possiamo anche parafrasare compositori, poeti, scrittori, ma facendo
sempre le dovute distinzioni fra lingua arcaica e lingua attuale; e di
quest'ultima dobbiamo seguirne le regole, eccezion fatta, ovviamente,
quando ci si esprime in toni e ŕmbiti scherzosi. IMO, come sempre :))
--
Ciao,
MariucciaŽ
eh eh eh eh eh
Ciao a tutti
> > Mariuccia Ruta:
> > > "Ha da tanto che aspetto", è la forma errata (e sicilianissima) di:
> > > "È da tanto che aspetto".
> >
> > No, no... lo dicevamo proprio giorni fa in un altro thread
> > (io citavo Donizetti: "...non v'ha cosa ad essa ignota").
>
> Beh, ammetterai che un conto sono i classici, altro discorso è
> l'italiano comune e corrente.
Ma è quello che dicevo io !!!...
La vuoi finire di fregarmi le battute e "farle tue" ?... :-)PPP
> Possiamo anche parafrasare compositori, poeti, scrittori, ma facendo
> sempre le dovute distinzioni fra lingua arcaica e lingua attuale; e di
> quest'ultima dobbiamo seguirne le regole, eccezion fatta, ovviamente,
> quando ci si esprime in toni e àmbiti scherzosi. IMO, come sempre :))
Ahi, ahi... "di quest'ultima"... "seguirNE"... non ti pare che sia
pleonastico ?...
:-)PPP
--
Er Roscio.
> Ma è quello che dicevo io !!!...
> La vuoi finire di fregarmi le battute e "farle tue" ?... :-)PPP
Vossía mi scusasse :-P
>
> > Possiamo anche parafrasare compositori, poeti, scrittori, ma facendo
> > sempre le dovute distinzioni fra lingua arcaica e lingua attuale; e di
> > quest'ultima dobbiamo seguirne le regole, eccezion fatta, ovviamente,
> > quando ci si esprime in toni e àmbiti scherzosi. IMO, come sempre :))
>
>
> Ahi, ahi... "di quest'ultima"... "seguirNE"... non ti pare che sia
> pleonastico ?...
Eccome no! Un bellissimo rafforzativo :-PP
> :-)PPP
> Er Roscio.
--
Ciao,
Mariuccia®
Solo se mi baci le mani !... :-))PPPPP
> > > Possiamo anche parafrasare compositori, poeti, scrittori, ma facendo
> > > sempre le dovute distinzioni fra lingua arcaica e lingua attuale; e di
> > > quest'ultima dobbiamo seguirne le regole, eccezion fatta, ovviamente,
> > > quando ci si esprime in toni e àmbiti scherzosi. IMO, come sempre :))
> >
> >
> > Ahi, ahi... "di quest'ultima"... "seguirNE"... non ti pare che sia
> > pleonastico ?...
>
> Eccome no! Un bellissimo rafforzativo :-PP
Ma com'è che quando li scriviamo noi sono pleonasmi,
e quando li scrivono "loro" sono rafforzativi ???... :-)))PPPP
--
Er Roscio.
Ncacčttu! e i pieri si ssu' ppulíti ;))
Aspe' che vado a prender la dentiera delle grandi occasioni ;))
>
> > > > [...]
> > > Ahi, ahi... "di quest'ultima"... "seguirNE"... non ti pare che sia
> > > pleonastico ?...
> >
> > Eccome no! Un bellissimo rafforzativo :-PP
>
> Ma com'č che quando li scriviamo noi sono pleonasmi,
"noi" chi?
> e quando li scrivono "loro" sono rafforzativi ???... :-)))PPPP
"loro" chi?
> Er Roscio.
--
Ciao,
MariucciaŽ
> > Ma com'è che quando li scriviamo noi sono pleonasmi,
> "noi" chi?
>
> > e quando li scrivono "loro" sono rafforzativi ???... :-)))PPPP
> "loro" chi?
"Noi" e "loro" retorici, ovvio !!!... :-)))PPP
--
Er Roscio.