In particolare mi incuriosisce "rivelare" perchè, più
che dar l'idea di togliere un velo, sembra suggerire
quella di ri-metterlo
Che mi dite al riguardo?
grazie
--
Gerolamo
http://www.etimo.it/?term=rivelare
> mi incuriosiscono i termini "rivelare" e "svelare" che
> ho spesso usato come sinonimi.
> Che differenze ci sono?
Spesso sono sinonimi ma, per esempio, io direi
- ho rivelato qualcosa di cui ero già a conoscenza
- ho svelato le trame di quel gruppo di terroristi
Poi per la divinità c'è "la rivelazione" e per sviluppare
una fotografia uso "il rivelatore"
E.D.
> Poi per la divinità c'è "la rivelazione" e per sviluppare
> una fotografia uso "il rivelatore"
quando mai? usi Adobe Camera Raw :)
Anche a me era venuto in mente il rivelatore, oppure "From Genesis to
Revelation", famoso album del '69
--
Atti, 2:44-48 e 4:32-37
>> Poi per la divinità c'è "la rivelazione" e per sviluppare
>> una fotografia uso "il rivelatore"
>
> quando mai? usi Adobe Camera Raw :)
Ufraw + Gimp, per la precisione...
Temporibus illis, bài da uèi, di rivelatore ne ho consumato parecchio.
Tornando sul topo, direi che il pentito rivela ciò che sa sulla mafia
svelandone così le oscure trame criminali.
E.D.
> Tornando sul topo, direi che il pentito rivela ciò che sa sulla mafia
> svelandone così le oscure trame criminali.
Giusto. Si può rivelare un segreto, svelando così il motivo per cui il
Conte fuggì oltre confine. Svelare lo uso per qc che (ancora) non si
conosce, rivelare per qc che è stato volutamente tenuto nascosto. Come
l'immagine latente.
> Temporibus illis, bài da uèi, di rivelatore ne ho consumato parecchio.
Uhm, mi sembri tipo da Rodinal, però diluito. Io schifavo quelli in
polvere, avevo il terrore di spargerli e ritrovarli nelle mutande.
Preferivo Paterson (Acutil, Acuspecial, Aculux) e Ornano Gradual
Lo psicanalista Carotenuto in un suo libri ha scritto un intero
capitolo sull'ambiguità di "rivelare", che significa "svelare" ma anche
"velare nuovamente".
Altrettanto, e forse ancor di più, si potrebbe dire sulla "rivelazione"
della divinità. :-))
k
> Salve a tutti,
> mi incuriosiscono i termini "rivelare" e "svelare" che
> ho spesso usato come sinonimi.
> Che differenze ci sono?
>
> In particolare mi incuriosisce "rivelare" perchč, piů
> che dar l'idea di togliere un velo, sembra suggerire
> quella di ri-metterlo
>
> Che mi dite al riguardo?
ri-
[seguito da a puň ridursi in ra-; seguito da i o dal pref. in- č
frequente la riduzione, rispettivamente, a r- e rin- o la sua
sostituzione con re-]
€ Prefisso che, in composizione con verbi e loro derivati, indica
iterazione (ritentare), ritorno a una fase precedente (riacquistare);
puň avere anche valore intensivo (riscaldare) o dare un significato
diverso al verbo originario (rilegare); in unione con a- e in- indica
valore derivativo e di avvicinamento (raggiungere, rincretinire)
oppure valore iterativo-intensivo (raddensare, rinchiudere); in certi
usi č equivalente a re-, con cui puň alternarsi formando coppie di
varianti (recuperare, ricuperare)
Cosě dice il Sabatini-Coletti: "ri" non č necessariamente iterativo.
Il Treccani dice
Tra le altre funzioni, frequente č quella che indica il ritorno a
una fase anteriore, dopo il compiersi di unąazione opposta a quella
indicata dal verbo semplice; per es., riacquistare, riguadagnare,
acquistare o guadagnare ciň che sąera perduto; rialzare, alzare ciň
che era caduto; risanare, sanare ciň che era malato; ritrovare,
trovare ciň che era stato smarrito [...]
Ciao
Enrico
> Lo psicanalista Carotenuto in un suo libri ha scritto un intero capitolo
> sull'ambiguità di "rivelare", che significa "svelare" ma anche "velare
> nuovamente".
non ha letto Pianigiani :))
rivelare togliere il velo a ciň che era stato (intenzionalmente) velato
Non saprei, ma era furbo e nella seconda accezione scrive "ri-velare".
:-))
k
Versione paranoica?
> Poi per la divinità c'è "la rivelazione" e per sviluppare una fotografia
> uso "il rivelatore"
Nei laboratori di fisica subnucleare di rivelatori ce ne sono a josa, se
è per questo.
--
Vuolsi così colà dove si puote
ciò che si vuole, e più non dimandare.
[ T H I S S P A C E I S F O R R E N T ]
<http://xkcd.com/397/>
> On Tue, 26 Jul 2011 12:04:14 +0200, edi'® wrote:
> > Poi per la divinità c'è "la rivelazione" e per sviluppare una
> > fotografia uso "il rivelatore"
> Nei laboratori di fisica subnucleare di rivelatori ce ne sono a josa,
> se è per questo.
e di rivelavacche?
> In particolare mi incuriosisce "rivelare" perchè, più
> che dar l'idea di togliere un velo, sembra suggerire
> quella di ri-metterlo
In latino RE- indicava spesso un movimento all'indietro.
Ad esempio REAMARE non significava «amare di nuovo», ma «ricambiare
l'amore». D'altra parte anche in italiano «ricambiare» significa
propriamente «contraccambiare», cioè «dare (indietro) qualcosa in cambio»,
non «cambiare di nuovo».
Tornando al latino, anche RECALCITRARE significava originariamente «tirare
calci all'indietro», non «tirare nuovamente dei calci».
Poi c'è RECEDERE, che non significa «andare di nuovo», ma «andare indietro».
Anche il verbo RECIPERE, da cui «recipiente», non significa «prendere di
nuovo», ma «ritirare», e a sua volta «ritirare» significa «tirare/prendere
indietro», non «tirare di nuovo» (lo si può usare anche in questo senso, ma
non è il significato principale).
Anche RECLINARE significa «chinare all'indietro», non «chinare di nuovo»;
RECURRERE originariamente significava «correre indietro» non «correre di
nuovo»; RECUSARE significava «spingere indietro», non «spingere di nuovo»;
e REDDERE significa «dare indietro» non «dare di nuovo».
Di esempi se ne potrebbero fare tanti.
--
Saluti.
D.
L'uragano svelò il galeone.
Poi l'equipaggio lo rivelò.
--
"I decry the current tendency to seek patents on algorithms.
There are better ways to earn a living than to prevent other
people from making use of one's contributions to computer
science."
-- Donald Knuth