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Rifrazione

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Alessandro "Tagt The Spellcaster" Valli

unread,
Aug 9, 2003, 11:32:54 AM8/9/03
to
Il participio passato di "rifrangere"?
Ebbene, ce ne sono due.
"Rifranto" se il significato è "rompere di nuovo".
"Rifratto" se il significato è "deviare un raggio luminoso".
Voi sapete perché?
Ciao
Ale

--
Namárië Valinor


Roscio

unread,
Aug 11, 2003, 4:11:12 AM8/11/03
to
"Alessandro "Tagt The Spellcaster" Valli"
<tagt_the_spel...@gmx.net> ha scritto nel messaggio
news:bh34cb$5fs$1...@lacerta.tiscalinet.it...

> Il participio passato di "rifrangere"?
> Ebbene, ce ne sono due.
> "Rifranto" se il significato è "rompere di nuovo".
> "Rifratto" se il significato è "deviare un raggio luminoso".

E perché mai, se "fratto" = "rotto" ?...

Io credo che ne esista uno soltanto: "rifratto";
"rifranto" non serve proprio a nessuno e mi
pare proprio un "romanaccismo" ("ahò,
m'hai sfranto e rifranto..." :-)))

--
Er Roscio.


Epimeteo

unread,
Aug 11, 2003, 10:07:18 AM8/11/03
to

"Roscio" <ser...@libero.it> ha scritto nel messaggio
news:AcIZa.237382$lK4.7...@twister1.libero.it...

Roscio, lo sai che i dizionari (che tu disprezzi, lo so) riportano due participi
passati di "rifrangere":

"rifranto" (come "infranto" e "affranto"), nel senso di "rotto in vari pezzi" (ma io
non l'ho mai sentito);

"rifratto" (specifico in ambito fisico per le propagazioni delle radiazioni di tipo
ondulatorio), nel senso di "deviato" nel passaggio da un mezzo di trasmissione a un
altro.

Curiosamente, non esistono (almeno io non li ho mai sentiti) "infratto" e "affratto".
Esiste però "anfratto": avrà la stessa derivazione?

Epimeteo


Roscio

unread,
Aug 12, 2003, 4:41:07 AM8/12/03
to
> > E perché mai, se "fratto" = "rotto" ?...
> >
> > Io credo che ne esista uno soltanto: "rifratto";
> > "rifranto" non serve proprio a nessuno e mi
> > pare proprio un "romanaccismo" ("ahò,
> > m'hai sfranto e rifranto..." :-)))
>
> Roscio, lo sai che i dizionari (che tu disprezzi, lo so) riportano due
participi
> passati di "rifrangere":

Ecco, questo è uno dei motivi per cui disprezzo i dizionari...

> "rifranto" (come "infranto" e "affranto"), nel senso di "rotto in vari
pezzi" (ma io
> non l'ho mai sentito);

E neanch'io, infatti.
Il participio passato di "frangere" è "fratto". E basta.
Hai mai sentito un p.p. = "franto" ?... Ma quando mai ?...

Il p.p. di rifrangere è rifratto. Fine del discorso.
Se un qualche compilatore di dizionari particolarmente
scrupoloso vuole aggiungere anche "franto" e "rifranto"
dovrebbe avere almeno il pudore (e la cultura) di dire che
si tratta di un idiotismo (a meno che l'idiota non è proprio lui... :-)))


> "rifratto" (specifico in ambito fisico per le propagazioni delle
radiazioni di tipo
> ondulatorio), nel senso di "deviato" nel passaggio da un mezzo di
trasmissione a un
> altro.
>
> Curiosamente, non esistono (almeno io non li ho mai sentiti) "infratto" e
"affratto".

Appunto. Perché il p.p. di INfrangere è infraNTO e non infraTTO.
Così come quello di RIfrangere è rifraTTO e non rifraNTO.


> Esiste però "anfratto": avrà la stessa derivazione?

Affatto... :-)))

--
Er Roscio.


Alessandro "Tagt The Spellcaster" Valli

unread,
Aug 12, 2003, 5:17:16 AM8/12/03
to
"Roscio" <ser...@libero.it> ha scritto nel messaggio
news:DK1_a.238586$Ny5.7...@twister2.libero.it...

> E neanch'io, infatti.
> Il participio passato di "frangere" è "fratto". E basta.

Nein.
Sul certificato di morte di un mio antenato c'è scritto che, "caduto nella
ruota del mulino et quasi franto"...
Altrimenti, mi sai dire da che cosa deriva la parola "frantoio"?

Danilo Giacomelli

unread,
Aug 12, 2003, 6:11:10 AM8/12/03
to

"Alessandro "Tagt The Spellcaster" Valli" <m...@privacy.net> ha scritto ...

Per non parlare di Franti: il De Amicis lo chiamò così perché li aveva rotti
a tutti.

ciao

--
Danilo Giacomelli
--------------------------
Ma chi ha deciso che il patrono degli insegnanti debba proprio essere S.
Küles?
--------------------------


Sergio

unread,
Aug 12, 2003, 11:10:48 AM8/12/03
to
On Tue, 12 Aug 2003 08:41:07 GMT, "Roscio" <ser...@libero.it> wrote:

>> Roscio, lo sai che i dizionari (che tu disprezzi, lo so) riportano due
>>participi passati di "rifrangere":
>

>Ecco, questo č uno dei motivi per cui disprezzo i dizionari...

Questo era noto tanto quanto il fatto che spesso non c'azzecchi! ;-))

>> "rifranto" (come "infranto" e "affranto"), nel senso di "rotto in vari
>>pezzi" (ma io non l'ho mai sentito);
>
>E neanch'io, infatti.

>Il participio passato di "frangere" č "fratto". E basta.

In effetti l'aggettivo "fratto" ha una certa affinita', ma il p.p. e'
"franto". Fratto ha piu' il senso matematico di "diviso" anche se si
usa talvolta per indicare le rimanenze della divisione: le frattaglie.



>Hai mai sentito un p.p. = "franto" ?... Ma quando mai ?...

Sempre. Se porti le olive da frangere al fraNToio, ti restituiscono
olive fraNTe. Se inopinatamente gliele riporti ottieni schifosissime
olive ri-fraNTe.
Fra le altre cose credo sia l'unica accezione comune del verbo.

>Il p.p. di rifrangere č rifratto. Fine del discorso.

Anche questo e' vero o almeno parzialmente vero. I verbi sono due:
frango, -ere e refringo, -ere; hanno alcuni significati che si
incrociano (il secondo non e' reiterativo), ma usi diversi:
ri-frangere > ri-franto, rifrangere > rifratto.
Fratto dovrebbe derivare, per similitudine, dal secondo.

>Se un qualche compilatore di dizionari particolarmente
>scrupoloso vuole aggiungere anche "franto" e "rifranto"
>dovrebbe avere almeno il pudore (e la cultura) di dire che

>si tratta di un idiotismo (a meno che l'idiota non č proprio lui... :-)))

Mmmm... a meno che l'idiota non SIA proprio lui...
Il dubbio dovresti averlo visto che avrebbe ragione.

--
Ciao.
SergioŽ

Roscio

unread,
Aug 12, 2003, 11:16:36 AM8/12/03
to
"Alessandro "Tagt The Spellcaster" Valli" <m...@privacy.net> ha scritto nel
messaggio news:bhabas$10g3v7$1...@ID-100443.news.uni-berlin.de...

> > E neanch'io, infatti.
> > Il participio passato di "frangere" è "fratto". E basta.
>
> Nein.
> Sul certificato di morte di un mio antenato c'è scritto che, "caduto nella
> ruota del mulino et quasi franto"...

Ripeto, è dialettale o, al limite, arcaico (ma probabilmente entrambi).


> Altrimenti, mi sai dire da che cosa deriva la parola "frantoio"?

Nummefreghi... :-)))

Frantoio viene da fran-(gere) e -toio (luogo ove si 'x' - vedi abbeveratoio,
ecc.).

--
Er Roscio.


Father McKenzie

unread,
Aug 12, 2003, 11:36:03 AM8/12/03
to
Talor m'assido in solitaria parte, sovra un rialto, al margine d'un
lago di taciturne piante incoronato. Ivi, quando il meriggio in ciel
si volve, "Roscio" <ser...@libero.it> dice:

> -toio (luogo ove si 'x' - vedi abbeveratoio,

Avvoltoio è luogo ove si avvolge?

Alessandro "Tagt The Spellcaster" Valli

unread,
Aug 12, 2003, 11:42:48 AM8/12/03
to
"Roscio" <ser...@libero.it> ha scritto nel messaggio
news:ox7_a.239613$lK4.7...@twister1.libero.it...

> Ripeto, è dialettale o, al limite, arcaico (ma probabilmente entrambi).

Non ne sono assolutamente convinto, non foss'altro che mi chiedo, a 'sto
punto, qual è il p. p. di "infrangere"... hai mai sentito qualcuno che abbia
"infratto" la legge?

> > Altrimenti, mi sai dire da che cosa deriva la parola "frantoio"?
>
> Nummefreghi... :-)))
>
> Frantoio viene da fran-(gere) e -toio (luogo ove si 'x' - vedi
abbeveratoio,
> ecc.).

Roscio!
Non si permetta!
Roscio!
Lei mi stupisce.
E quando mai s'è vista una formazione del genere?!?!
Lavare -> lava(re)+toio
Essiccare -> essicca(re)+toio
quindi:
frangere->frange(re)+toio->al massimo, ti concedo "frangitoio", NON
"frantoio". Perché devi tagliare il tema?!?!
D'altro canto:
http://www.garzantilinguistica.it/digita/parola.html?parola=frantoio
Roscio.
Si vergogni.
E si ritenga sfidato anche lei.
Scelga le armi.
Saluti brucianti
A.


Roscio

unread,
Aug 12, 2003, 11:43:05 AM8/12/03
to
"Sergio" <sergio_...@tin.it> ha scritto nel messaggio
news:9n0ijvcifpn2hngq1...@4ax.com...

> >Ecco, questo è uno dei motivi per cui disprezzo i dizionari...


>
> Questo era noto tanto quanto il fatto che spesso non c'azzecchi! ;-))

Seeeh... :-)PPP


> >> "rifranto" (come "infranto" e "affranto"), nel senso di "rotto in vari
> >>pezzi" (ma io non l'ho mai sentito);
> >
> >E neanch'io, infatti.

> >Il participio passato di "frangere" è "fratto". E basta.


>
> In effetti l'aggettivo "fratto" ha una certa affinita', ma il p.p. e'
> "franto". Fratto ha piu' il senso matematico di "diviso" anche se si
> usa talvolta per indicare le rimanenze della divisione: le frattaglie.
>
> >Hai mai sentito un p.p. = "franto" ?... Ma quando mai ?...
>
> Sempre. Se porti le olive da frangere al fraNToio, ti restituiscono
> olive fraNTe. Se inopinatamente gliele riporti ottieni schifosissime
> olive ri-fraNTe.

Io è da un po' che vado al fraXPoio, e fra non molto al fra2003oio... :-)PPP

Come ho già spiegato, "frantoio" non viene da "franto", ma da
"fran-" (gere) + "-toio" ("dove si... xxx", vedi "abbeveratoio", ecc.)


> Fra le altre cose credo sia l'unica accezione comune del verbo.
>

> >Il p.p. di rifrangere è rifratto. Fine del discorso.


>
> Anche questo e' vero o almeno parzialmente vero. I verbi sono due:
> frango, -ere e refringo, -ere; hanno alcuni significati che si
> incrociano (il secondo non e' reiterativo), ma usi diversi:
> ri-frangere > ri-franto, rifrangere > rifratto.
> Fratto dovrebbe derivare, per similitudine, dal secondo.
>
> >Se un qualche compilatore di dizionari particolarmente
> >scrupoloso vuole aggiungere anche "franto" e "rifranto"
> >dovrebbe avere almeno il pudore (e la cultura) di dire che

> >si tratta di un idiotismo (a meno che l'idiota non è proprio lui... :-)))


>
> Mmmm... a meno che l'idiota non SIA proprio lui...
> Il dubbio dovresti averlo visto che avrebbe ragione.

Se lo sapessi te lo dissi, ma non lo seppi...
Io usai l'indicativo perché certo dell'ipotesi... :-)PPP

--
Er Roscio.


Marco Cimarosti

unread,
Aug 12, 2003, 12:36:58 PM8/12/03
to
Roscio ha scritto:

> Il p.p. di rifrangere è rifratto. Fine del discorso.

Ha senz'altro ragione Roscio. Se non se ne intende lui di rifrazioni, con
tutte le arrampicate che fa!

Ciao.
Marco


--------------------------------
Inviato via http://usenet.libero.it

Alessandro "Tagt The Spellcaster" Valli

unread,
Aug 12, 2003, 1:10:20 PM8/12/03
to
"Roscio" <ser...@libero.it> ha scritto nel messaggio
news:dW7_a.239655$lK4.7...@twister1.libero.it...

> Io è da un po' che vado al fraXPoio, e fra non molto al fra2003oio...
:-)PPP

Argh.
E' una battuta talmente brutta che sembra mia.
:-)

> Come ho già spiegato, "frantoio" non viene da "franto", ma da
> "fran-" (gere) + "-toio" ("dove si... xxx", vedi "abbeveratoio", ecc.)

Come ho già spiegato, non puoi fottertene del tema per creare una parola...
;-)

> > Anche questo e' vero o almeno parzialmente vero. I verbi sono due:

I verbi sono almeno tre:
frangere
rifrangere
infrangere
e frangere fa: franto (l'azzurro scuro della profondità si è franto
(UNGARETTI)) e non fratto (che è un participio passato questo sì *ARCAICO*
del verbo "frangere")
infrangere fa: infranto
affrangere fa: affranto.
Roscio: lei sta menando il can per l'aia.
La sfido a duello.
Anzi, a triello.
Ciao
Ale


Sergio

unread,
Aug 13, 2003, 3:44:30 AM8/13/03
to
On Tue, 12 Aug 2003 15:43:05 GMT, "Roscio" <ser...@libero.it> wrote:

>Io è da un po' che vado al fraXPoio, e fra non molto al fra2003oio... :-)PPP
>
>Come ho già spiegato, "frantoio" non viene da "franto", ma da
>"fran-" (gere) + "-toio" ("dove si... xxx", vedi "abbeveratoio", ecc.)

In effetti non hai spiegato un emerito ca...ppero!
Da quando in qua fran- e' la radice di frangere?
In genere i nomi in -toio sono generati dal p.p.

>Io usai l'indicativo perché certo dell'ipotesi... :-)PPP

E mal te ne incolse! Zottt!

--
Ciao.
Sergio®

Sergio

unread,
Aug 13, 2003, 3:44:31 AM8/13/03
to
On Tue, 12 Aug 2003 19:10:20 +0200, "Alessandro \"Tagt The
Spellcaster\" Valli" <m...@privacy.net> wrote:

>"Roscio" <ser...@libero.it> ha scritto nel messaggio
>news:dW7_a.239655$lK4.7...@twister1.libero.it...
>>

>> > Anche questo e' vero o almeno parzialmente vero. I verbi sono due:
>
>I verbi sono almeno tre:
>frangere
>rifrangere
>infrangere

Valli, non metta in bocca a Roscio (puah!) parole mie!
Io parlavo solo di rifrangere.
In senso ripetitivo di frangere fa rifranto, rifrangere in senso di
rifrazione (fatta o subita) fa rifratto ed ha etimologia diversa.

>Roscio: lei sta menando il can per l'aia.
>La sfido a duello.
>Anzi, a triello.

A singolar o plural tenzone?

--
Ciao.
SergioŽ

Roscio

unread,
Aug 13, 2003, 4:56:25 AM8/13/03
to
"Father McKenzie" <vorrei...@buono.org> ha scritto nel messaggio
news:3f3909fc...@news.virgilio.it...

>
> > -toio (luogo ove si 'x' - vedi abbeveratoio,
>
> Avvoltoio è luogo ove si avvolge?

No, ma "fasciatoio" è il luogo ove si fascia... :-)PPP

--
Er Roscio.


Roscio

unread,
Aug 13, 2003, 4:56:27 AM8/13/03
to

"Alessandro "Tagt The Spellcaster" Valli" <m...@privacy.net> ha scritto nel
messaggio news:bhb1ts$10nt76$1...@ID-100443.news.uni-berlin.de...

> "Roscio" <ser...@libero.it> ha scritto nel messaggio
> news:ox7_a.239613$lK4.7...@twister1.libero.it...
>
> > Ripeto, è dialettale o, al limite, arcaico (ma probabilmente entrambi).
>
> Non ne sono assolutamente convinto, non foss'altro che mi chiedo, a 'sto
> punto, qual è il p. p. di "infrangere"... hai mai sentito qualcuno che
abbia
> "infratto" la legge?

Riporto testualmente dal (vostro) caro DevotoEtimologico:

franto, part. pass. rifatto sul modello dell'inf. "frangere",
mentre in latino era "fractus"; vedi FRATTO.

fratto, dal lat. fractus, part. pass. di "frangere", tratto
regolarm. dalla rad. senza infisso nasale; vedi FRANGERE.

> > > Altrimenti, mi sai dire da che cosa deriva la parola "frantoio"?
> >
> > Nummefreghi... :-)))
> >
> > Frantoio viene da fran-(gere) e -toio (luogo ove si 'x' - vedi
> abbeveratoio,
> > ecc.).
>
> Roscio!
> Non si permetta!
> Roscio!
> Lei mi stupisce.
> E quando mai s'è vista una formazione del genere?!?!
> Lavare -> lava(re)+toio
> Essiccare -> essicca(re)+toio
> quindi:
> frangere->frange(re)+toio->al massimo, ti concedo "frangitoio", NON
> "frantoio". Perché devi tagliare il tema?!?!

Perché "frangere" ha l'accento sdrucciolo, mio caro,
mentre "lavare", "essiccare", ecc. hanno l'accento piano !!!... :-)PPP.

--
Er Roscio.


Roscio

unread,
Aug 13, 2003, 4:56:28 AM8/13/03
to
"Sergio" <sergio_...@tin.it> ha scritto nel messaggio
news:7vqjjvghaolltr8ja...@4ax.com...

> >I verbi sono almeno tre:
> >frangere
> >rifrangere
> >infrangere
>
> Valli, non metta in bocca a Roscio (puah!) parole mie!
> Io parlavo solo di rifrangere.
> In senso ripetitivo di frangere fa rifranto, rifrangere in senso di
> rifrazione (fatta o subita) fa rifratto ed ha etimologia diversa.

"Rifranto" non esiste. "Franto" è "da idioti". Lo dice pure Devoto
che è "rifatto" sul modello dell'infinito, mentre in latino fa "fractus".

--
Er Roscio.


Roscio

unread,
Aug 13, 2003, 4:56:29 AM8/13/03
to
"Marco Cimarosti" <marco.c...@europe.com> ha scritto nel messaggio
news:195Z223Z37Z50Y1...@usenet.libero.it...

> Roscio ha scritto:
> > Il p.p. di rifrangere è rifratto. Fine del discorso.
>
> Ha senz'altro ragione Roscio. Se non se ne intende lui di rifrazioni, con
> tutte le arrampicate che fa!

Ho portato pure i "riscontri" come volete voi, che altro devo fare ?...

--
Er Roscio.


Roscio

unread,
Aug 13, 2003, 4:56:28 AM8/13/03
to

"Sergio" <sergio_...@tin.it> ha scritto nel messaggio
news:gafijv07gdkdum8de...@4ax.com...

>
> >Io è da un po' che vado al fraXPoio, e fra non molto al fra2003oio...
:-)PPP
> >
> >Come ho già spiegato, "frantoio" non viene da "franto", ma da
> >"fran-" (gere) + "-toio" ("dove si... xxx", vedi "abbeveratoio", ecc.)
>
> In effetti non hai spiegato un emerito ca...ppero!
> Da quando in qua fran- e' la radice di frangere?

Per esempio, perché è sdrucciolo e invece di fare "frangitoio"
che è troppo lungo, si è preferito "frantoio". Come quando
fai la pipì, non stai facendo la "mingizione", ma la "minzione", no ?...

E mo' che m'arisponni, bell'e papà ?... :-)PPP

--
Er Roscio.


Alessandro "Tagt The Spellcaster" Valli

unread,
Aug 13, 2003, 4:36:06 AM8/13/03
to
"Sergio" <sergio_...@tin.it> ha scritto nel messaggio
news:7vqjjvghaolltr8ja...@4ax.com...

> Valli, non metta in bocca a Roscio (puah!) parole mie!

Ha. E' lei, caro il mio Sergio, che ha sfruculiato nella mia mente e mi ha
derubato di parole che erano evidentemente mie, data la loro cristallina
perfezione e inalterabile.

> >Roscio: lei sta menando il can per l'aia.
> >La sfido a duello.
> >Anzi, a triello.
>
> A singolar o plural tenzone?

Plurale.
Ed è sfidato anche lei.
Un quadriello.

Alessandro "Tagt The Spellcaster" Valli

unread,
Aug 13, 2003, 5:14:38 AM8/13/03
to
"Roscio" <ser...@libero.it> ha scritto nel messaggio
news:03n_a.240612$lK4.7...@twister1.libero.it...

> Per esempio, perché è sdrucciolo e invece di fare "frangitoio"
> che è troppo lungo, si è preferito "frantoio". Come quando
> fai la pipì, non stai facendo la "mingizione", ma la "minzione", no ?...
>
> E mo' che m'arisponni, bell'e papà ?... :-)PPP

Che mingichiata... :-))))))

Marco Cimarosti

unread,
Aug 13, 2003, 6:36:58 AM8/13/03
to
Roscio ha scritto:
> "Marco Cimarosti" <> ha scritto nel messaggio

> > Roscio ha scritto:
> > > Il p.p. di rifrangere è rifratto. Fine del discorso.
> >
> > Ha senz'altro ragione Roscio. Se non se ne intende lui di
> > rifrazioni, con tutte le arrampicate che fa!
>
> Ho portato pure i "riscontri"

Unni i purtasti, a u frantoiu? Cà, nenti vitti.

> come volete voi, che altro devo fare ?...

Accattàriti u rizziunariu? :-)

Sergio

unread,
Aug 13, 2003, 4:00:10 PM8/13/03
to
On Wed, 13 Aug 2003 10:36:58 GMT, marco.c...@europe.com (Marco
Cimarosti) wrote:

>Unni i purtasti, a u frantoiu? Cà, nenti vitti.

Cimarosti! Il siciliano e' una lingua fluida, non si puo' incespicare
in un "a u": ô (oppure "a lu") frantoiu.
Che poi si chiama "trappitu" (trapetum, -i).

--
Ciao.
Sergio®

Sergio

unread,
Aug 13, 2003, 4:00:11 PM8/13/03
to
On Wed, 13 Aug 2003 08:56:27 GMT, "Roscio" <ser...@libero.it> wrote:

>Riporto testualmente dal (vostro) caro DevotoEtimologico:

Cos'e'? ;-))

>franto, part. pass. rifatto sul modello dell'inf. "frangere",
>mentre in latino era "fractus"; vedi FRATTO.
>
>fratto, dal lat. fractus, part. pass. di "frangere", tratto
>regolarm. dalla rad. senza infisso nasale; vedi FRANGERE.

Detto così e' corretto, ma non e' che significhi molto.
In italiano i verbi semplici in -ngere e derivati dal latino sono solo
17. Tutti i p.p. latini terminano in -(n)ctum ed in italiano terminano
tutti in -nto tranne tangere (p.p. non usato), stringere (stretto) e
frangere solo nel senso di dividere e respingere (refringere).
Franto e fratto vengono usati in accezioni totalmente diverse.
Tanto piu' che franto e' p.p. (e lo hai scritto), fratto e' aggettivo
(e hai dimenticato di scriverlo, o magari sul "coso" che hai
consultato non c'e' ;-)) ).
Le olive frante sono così perche' le hai fatte frangere, ma "10 fratto
2" (10/2) prova a dire che fai frangere in due il 10.



>Perché "frangere" ha l'accento sdrucciolo, mio caro,
>mentre "lavare", "essiccare", ecc. hanno l'accento piano !!!... :-)PPP.

Anche questa nel suo complesso e' la verita'. Ma serve?
Come prima impressione direi che pochissimi verbi delle seconda
declinazione sono piani mentre lo sono moltissimi della prima.
Come seconda potrei azzardare:
- mùngere, mungitòio (e non muntòio);
- spèngere, spengitòio (e non spentòio)
- strìngere, stringitòio (e non strintòio)...

Quindi, sì, fràngere e' sdrucciolo, ma che c'entra?

--
Ciao.
Sergio®

Sergio

unread,
Aug 13, 2003, 4:00:11 PM8/13/03
to
On Wed, 13 Aug 2003 08:56:28 GMT, "Roscio" <ser...@libero.it> wrote:

>"Rifranto" non esiste.

Cioe' non posso ri-fare tutto? Secondo me qualunque cosa che faccio,
la posso ri-fare. Pero' se dici che non posso ri-frangere, non lo
faccio piu'.

>"Franto" è "da idioti". Lo dice pure Devoto.

C'e' liberta' di parola. Almeno credo...

>che è "rifatto" sul modello dell'infinito, mentre in latino fa "fractus".

Azz! questa non la sapevo! Come dipinto (pictum) o finto (fictum)?
Credevo si dicesse dipitto e fitto.

P.S. Ma davvero il "coso" che leggi dice "fractus" per il p.p.? O e'
un tuo "lapis calami"? ;-))
Non e' che niente niente parlava di aggettivo e non di p.p.?

--
Ciao.
Sergio®

Sergio

unread,
Aug 13, 2003, 4:00:12 PM8/13/03
to
On Wed, 13 Aug 2003 08:56:28 GMT, "Roscio" <ser...@libero.it> wrote:

>Per esempio, perché è sdrucciolo e invece di fare "frangitoio"
>che è troppo lungo, si è preferito "frantoio".

Intersessante. Come "premente" per "precipitevolissimevolmente"?

>Come quando fai la pipì, non stai facendo la "mingizione",
>ma la "minzione", no ?...
>
>E mo' che m'arisponni, bell'e papà ?... :-)PPP

Ecchettedevodì, qualche ignorante l'ha preso da minctio, -onis...
Non ci sono piu' gli etimologi di una volta. O tempora, o mores...

--
Ciao.
Sergio®

Sergio

unread,
Aug 13, 2003, 4:00:13 PM8/13/03
to

In effetti credo che nessuno l'abbia mai seriamente contestato.
Il motivo del contendere era (ed e' ancora) frangere > fratto.

--
Ciao.
Sergio®

Father McKenzie

unread,
Aug 13, 2003, 5:19:43 PM8/13/03
to
Talor m'assido in solitaria parte, sovra un rialto, al margine d'un
lago di taciturne piante incoronato. Ivi, quando il meriggio in ciel
si volve, "Roscio" <ser...@libero.it> dice:

> > > -toio (luogo ove si 'x' - vedi abbeveratoio,


> > Avvoltoio è luogo ove si avvolge?
> No, ma "fasciatoio" è il luogo ove si fascia... :-)PPP

E spaghettia ajo e oio?
E ndo coio coio?
E no che non m'annoio?
--
La rivoluzione non è un pranzo di gala ma nemmeno una colazione
al sacco (metà Mao e metà io)

Roscio

unread,
Aug 14, 2003, 3:56:02 AM8/14/03
to
"Sergio" <sergio_...@tin.it> ha scritto nel messaggio
news:nfvkjvsv71lnauo8k...@4ax.com...

> On Wed, 13 Aug 2003 08:56:28 GMT, "Roscio" <ser...@libero.it> wrote:
>
> >"Rifranto" non esiste.
>
> Cioe' non posso ri-fare tutto? Secondo me qualunque cosa che faccio,
> la posso ri-fare. Pero' se dici che non posso ri-frangere, non lo
> faccio piu'.
>
> >"Franto" è "da idioti". Lo dice pure Devoto.
>
> C'e' liberta' di parola. Almeno credo...

Per "da idioti" intendevo che è un idiotismo, un'espressione dialettale...
Non ti sarai mica offeso ?... :-)))

> >che è "rifatto" sul modello dell'infinito, mentre in latino fa "fractus".
>
> Azz! questa non la sapevo! Come dipinto (pictum) o finto (fictum)?
> Credevo si dicesse dipitto e fitto.

Questo lo dice Devoto, mica io !... :-)))

> P.S. Ma davvero il "coso" che leggi dice "fractus" per il p.p.? O e'
> un tuo "lapis calami"? ;-))
> Non e' che niente niente parlava di aggettivo e non di p.p.?

Quando ho scritto il msg. avevo il Devoto davanti e ho copiato
"paro-paro"...

--
Er Roscio.


Roscio

unread,
Aug 14, 2003, 4:14:06 AM8/14/03
to
"Sergio" <sergio_...@tin.it> ha scritto nel messaggio
news:422ljvoq144epomga...@4ax.com...

> On Wed, 13 Aug 2003 08:56:28 GMT, "Roscio" <ser...@libero.it> wrote:
>
> >Per esempio, perché è sdrucciolo e invece di fare "frangitoio"
> >che è troppo lungo, si è preferito "frantoio".
>
> Intersessante. Come "premente" per "precipitevolissimevolmente"?

Caso mai "presciamente"... ha più senso, no ?... :-)PPP

> >Come quando fai la pipì, non stai facendo la "mingizione",
> >ma la "minzione", no ?...
> >
> >E mo' che m'arisponni, bell'e papà ?... :-)PPP
>
> Ecchettedevodì, qualche ignorante l'ha preso da minctio, -onis...

E che, una volta usaiamo il verbo e un'altra il sostantivo ?... :-)PPP


> Non ci sono piu' gli etimologi di una volta.

Eh, già... tutti morti, poveretti...


>O tempora, o mores...

Come dire "o fai in tempo o muori " ?... :-)PPP

--
Er Roscio.


Roscio

unread,
Aug 14, 2003, 4:13:31 AM8/14/03
to
"Sergio" <sergio_...@tin.it> ha scritto nel messaggio
news:44qkjvc63ap9uf6ts...@4ax.com...

>
> >Riporto testualmente dal (vostro) caro DevotoEtimologico:
>
> Cos'e'? ;-))

Ma come ?... Non è la "vostra" bibbia ?... :-)PPP

> > "franto, part. pass. rifatto sul modello dell'inf. "frangere",
> > mentre in latino era "fractus"; vedi FRATTO."
>

> Tanto piu' che franto e' p.p. (e lo hai scritto), fratto e' aggettivo
> (e hai dimenticato di scriverlo, o magari sul "coso" che hai
> consultato non c'e' ;-)) ).

Ma che fai? Leggi un rigo sì e uno no?
Ma se l'ho appena scritto quello che dice il sig. Devoto...


> Le olive frante sono così perche' le hai fatte frangere, ma "10 fratto
> 2" (10/2) prova a dire che fai frangere in due il 10.

Quando dici "dieci fratto due", <<fratto>> cos'è, aggettivo ?... :-)PPP

> >Perché "frangere" ha l'accento sdrucciolo, mio caro,
> >mentre "lavare", "essiccare", ecc. hanno l'accento piano !!!... :-)PPP.
>
> Anche questa nel suo complesso e' la verita'. Ma serve?
> Come prima impressione direi che pochissimi verbi delle seconda
> declinazione sono piani mentre lo sono moltissimi della prima.
> Come seconda potrei azzardare:
> - mùngere, mungitòio (e non muntòio);
> - spèngere, spengitòio (e non spentòio)
> - strìngere, stringitòio (e non strintòio)...

Però quello che "azzardi" cozza con l'ipotesi che questi
vocaboli derivino dal p.p (come affermano anche i vocabolari),
altrimenti sarebbero come le versioni che hai messo fra parentesi.

--
Er Roscio.


Roscio

unread,
Aug 14, 2003, 4:13:31 AM8/14/03
to
"Sergio" <sergio_...@tin.it> ha scritto nel messaggio
news:5e2ljv0pqt1jailh7...@4ax.com...

>
> >"Marco Cimarosti" <marco.c...@europe.com> ha scritto nel messaggio
> >news:195Z223Z37Z50Y1...@usenet.libero.it...
> >> Roscio ha scritto:
> >> > Il p.p. di rifrangere è rifratto. Fine del discorso.
> >>
> >> Ha senz'altro ragione Roscio. Se non se ne intende lui di rifrazioni,
con
> >> tutte le arrampicate che fa!
> >
> >Ho portato pure i "riscontri" come volete voi, che altro devo fare ?...
>
> In effetti credo che nessuno l'abbia mai seriamente contestato.
> Il motivo del contendere era (ed e' ancora) frangere > fratto.

Appunto. E lo stesso Devoto dice che "franto" è un calco sull'infinito,
mentre il p.p. latino è "fractus".

--
Er Roscio.


Sergio

unread,
Aug 14, 2003, 7:09:13 AM8/14/03
to
On Thu, 14 Aug 2003 07:56:02 GMT, "Roscio" <ser...@libero.it> wrote:

>> >"Franto" è "da idioti". Lo dice pure Devoto.
>>
>> C'e' liberta' di parola. Almeno credo...
>
>Per "da idioti" intendevo che è un idiotismo, un'espressione dialettale...
>Non ti sarai mica offeso ?... :-)))

E pensi che, conoscendoti, non l'abbia capito?
A te piacciono gli... effetti speciali! ;-))

>> >che è "rifatto" sul modello dell'infinito, mentre in latino fa "fractus".
>>
>> Azz! questa non la sapevo! Come dipinto (pictum) o finto (fictum)?
>> Credevo si dicesse dipitto e fitto.
>
>Questo lo dice Devoto, mica io !... :-)))

Difatti la cosa mi stupisce non poco. Conoscendo le tue idiosincrasie verso
i dizionarî non mi spiego come per iniziarti alle pratiche dizionaresche ti
sia affidato al Devoto che, come dice il nome stesso, si usa solo per...
devozione! ;-))

>> P.S. Ma davvero il "coso" che leggi dice "fractus" per il p.p.? O e'
>> un tuo "lapis calami"? ;-))
>> Non e' che niente niente parlava di aggettivo e non di p.p.?
>
>Quando ho scritto il msg. avevo il Devoto davanti e ho copiato
>"paro-paro"...

E per questo che, sempre conoscendoti, me ne stupivo. In effetti "fratto"
viene da "fractus, -a, -um" che notoriamente non e' p.p. (anche se da
questo discende), il vero p.p. e' refractum da cui rifratto che chiaramente
puo' essere usato anche come aggettivo. Credo che tutti i derivati di
frangere mantengano la nasale: frantume, frantumare, frantumazione...
Anche il verbo stringere che in italiano fa eccezione (stretto) ha la
variante dialettale (e naturale) "strinto". E guarda caso e'
siculo-toscana.

--
Ciao
Sergio®

Sergio

unread,
Aug 17, 2003, 3:24:10 PM8/17/03
to
On Thu, 14 Aug 2003 08:13:31 GMT, "Roscio" <ser...@libero.it> wrote:

>Appunto. E lo stesso Devoto dice che "franto" è un calco sull'infinito,

Come cinto, dipinto, finto, funto, giunto, minto, munto, pianto, punto,
spento, unto? E quali sono i p.p.?

>mentre il p.p. latino è "fractus".

Ripeto ancora, il p.p. e' fractum, fractus e' aggettivo.

--
Ciao
Sergio®

Sergio

unread,
Aug 17, 2003, 3:24:10 PM8/17/03
to
On Thu, 14 Aug 2003 08:13:31 GMT, "Roscio" <ser...@libero.it> wrote:

>Quando dici "dieci fratto due", <<fratto>> cos'è, aggettivo ?... :-)PPP

Ecched'e', predicato verbale?

--
Ciao
Sergio®

Sergio

unread,
Aug 17, 2003, 3:24:11 PM8/17/03
to
On Thu, 14 Aug 2003 08:14:06 GMT, "Roscio" <ser...@libero.it> wrote:

>> >Come quando fai la pipì, non stai facendo la "mingizione",
>> >ma la "minzione", no ?...
>> >
>> >E mo' che m'arisponni, bell'e papà ?... :-)PPP
>>
>> Ecchettedevodì, qualche ignorante l'ha preso da minctio, -onis...
>
>E che, una volta usaiamo il verbo e un'altra il sostantivo ?... :-)PPP

E che ci posso fare se i latini il sostantativo se l'erano gia' creato e
noi l'usiamo paroparo. Usiamo anche giunzione, finzione, funzione,
unzione... cose che capitano.

--
Ciao
Sergio®

spider

unread,
Aug 20, 2003, 10:29:06 AM8/20/03
to

"Sergio" <sergio_...@tin.it> wrote in message
news:44qkjvc63ap9uf6ts...@4ax.com...

> In italiano i verbi semplici in -ngere e derivati dal latino sono solo
> 17. Tutti i p.p. latini terminano in -(n)ctum ed in italiano terminano
> tutti in -nto tranne tangere (p.p. non usato), stringere (stretto) e
> frangere solo nel senso di dividere e respingere (refringere).

Ho sempre detto "strinto" (la cintura e' troppo strinta), e' quindi
sbagliato? Confesso che non mi sono mai preso la briga di controllare
(pensavo fosse giusto...), appena arrivo a casa verifico.

Ciao,
spider.


Sergio

unread,
Aug 20, 2003, 3:53:17 PM8/20/03
to
On Wed, 20 Aug 2003 16:29:06 +0200, "spider"
<spider.l...@libero.it> wrote:

>Ho sempre detto "strinto" (la cintura e' troppo strinta), e' quindi
>sbagliato? Confesso che non mi sono mai preso la briga di controllare
>(pensavo fosse giusto...), appena arrivo a casa verifico.

Dipende. ;-))
L'avevo scritto da qualche altra parte; nel toscano dovrebbe essere
"strinto" (pero' nel senso di schiacciato) e in siciliano e'
"strinciutu" (stringiuto) e, parlando in italiano "strinto"... scappa.
Se non sei ne' siculo ne' toscano... ;-))

--
Ciao.
SergioŽ

spider

unread,
Aug 20, 2003, 4:02:29 PM8/20/03
to

"Sergio" <sergio_...@tin.it> wrote in message
news:d1d7kvsgnnapebro3...@4ax.com...

> nel toscano dovrebbe essere
> "strinto" (pero' nel senso di schiacciato)
> Se non sei ne' siculo ne' toscano... ;-))

di firenze ;-)

spider


Danilo Giacomelli

unread,
Aug 20, 2003, 4:15:37 PM8/20/03
to

"Sergio" <sergio_...@tin.it> ha scritto ...
..........

> L'avevo scritto da qualche altra parte; nel toscano dovrebbe essere
> "strinto" (pero' nel senso di schiacciato) e in siciliano e'
> "strinciutu" (stringiuto)

Bresciano: "strinzět".

ciao

--
Danilo Giacomelli
--------------------------
"Paride rapě Elena e la portň con se a Ilio, che da allora fu chiamata
Troia"
(da una relazione scolastica degli anni '70)
--------------------------


Roger

unread,
Sep 1, 2003, 6:03:44 AM9/1/03
to

"Sergio" <sergio_...@tin.it> ha scritto nel messaggio
news:7rjvjv8tghhhdui19...@4ax.com...

Vanità

D'improvviso
è alto
sulle macerie
il limpido
stupore
dell'immensità
E l'uomo
curvato
sull'acqua
sorpresa
dal sole
si rinviene
un'ombra
Cullata e
piano
franta.

(Giuseppe Ungaretti)

Roscio

unread,
Sep 3, 2003, 3:40:22 AM9/3/03
to
"Roger" <rugf...@tin.it> ha scritto nel messaggio
news:4QE4b.10740$ti2.3...@news2.tin.it...

>
> > >Appunto. E lo stesso Devoto dice che "franto" è un calco sull'infinito,
> >
> > Come cinto, dipinto, finto, funto, giunto, minto, munto, pianto, punto,
> > spento, unto? E quali sono i p.p.?
> >
> > >mentre il p.p. latino è "fractus".
> >
> > Ripeto ancora, il p.p. e' fractum, fractus e' aggettivo.
>
> Vanità

Bella, ma che valore ha ?...
(grammaticalmente, dico)

C'è qualcuno che parla correntemente come le poesie
di Ungaretti ?... La finiamo di dire fregnacce solo per far
vedere quanto siamo colti ?...

--
Er Roscio.


Roger

unread,
Sep 3, 2003, 7:48:05 AM9/3/03
to

"Roscio" ha scritto:

> > Vanità
>
> Bella, ma che valore ha ?...
> (grammaticalmente, dico)
>
> C'è qualcuno che parla correntemente come le poesie
> di Ungaretti ?... La finiamo di dire fregnacce solo per far
> vedere quanto siamo colti ?...

Le fregnacce le dirai tu e le fregnaccine le tue bambine :-)))
Nessuno parla come le poesie di Ungaretti, d'accordo,
ma ti sfido a trovare nelle poesie di Ungaretti una parola
che non sia ancora oggi usata comunemente e correntemente
nella lingua italiana.
(non venirmi a dire 'franta' senno' mi si frangono :-))

Ciao,
Roger
--
I cretini sono sempre più ingegnosi delle precauzioni
che si prendono per impedir loro di nuocere
(dalla legge di Murphy)

Roscio

unread,
Sep 3, 2003, 8:13:39 AM9/3/03
to
"Roger" <rugf...@tin.it> ha scritto nel messaggio
news:Vxk5b.10081$R32.3...@news2.tin.it...

>
> Le fregnacce le dirai tu e le fregnaccine le tue bambine :-)))

Anche. Chi non ne dice ?... :-)PPP


> Nessuno parla come le poesie di Ungaretti, d'accordo,
> ma ti sfido a trovare nelle poesie di Ungaretti una parola
> che non sia ancora oggi usata comunemente e correntemente
> nella lingua italiana.
> (non venirmi a dire 'franta' senno' mi si frangono :-))

Ad esempio: "nel suo perduto nimbo" (da "Dove la luce")
Oppure: "nel cuore durava il limio delle cicale" (da "Silenzio")
O anche: "solo per rivedere all'ilmo lucido d'un fondo e quieto baratro di
mare" (da "Tu ti spezzasti").

Se tu parli cosě, chi ti capisce č bravo...
O č Ungaretti !... :-)PPP

--
Er Roscio.


Roger

unread,
Sep 3, 2003, 11:16:15 AM9/3/03
to

"Roscio" ha scritto:

> [...]


> Ad esempio: "nel suo perduto nimbo" (da "Dove la luce")
> Oppure: "nel cuore durava il limio delle cicale" (da "Silenzio")
> O anche: "solo per rivedere all'ilmo lucido d'un fondo e quieto baratro di
> mare" (da "Tu ti spezzasti").
>

> Se tu parli così, chi ti capisce è bravo...
> O è Ungaretti !... :-)PPP

E pensare che, prima di postare, mi ero riletto una ventina
di poesie senza trovarne una!
Vabbe', comunque rimango del mio parere, che poi è quello di
tutti gli altri partecipanti a questo filone.

Ciao


Roger
--
I cretini sono sempre più ingegnosi delle precauzioni

che si prendono per impedir loro di nuocere.
(Dalla legge di Murphy)

Sergio

unread,
Sep 3, 2003, 1:52:41 PM9/3/03
to
On Wed, 03 Sep 2003 07:40:22 GMT, "Roscio" <ser...@libero.it> wrote:

>C'è qualcuno che parla correntemente come le poesie
>di Ungaretti ?... La finiamo di dire fregnacce solo per far
>vedere quanto siamo colti ?...

Appunto smettiamo di dire fregnacce!
Che tu lo voglia o no, franto e' il p.p. di frangere.
Fratto anticamente e' stato adoperato letterariamente per franto.
Fratto in senso matematico e' aggettivo checche' ne possa pensare tu.
Chiaramente nell'italiano comune, nel tuo non so.

--
Ciao.
Sergio®

Istoreo es aei

unread,
Sep 3, 2003, 7:09:11 PM9/3/03
to
Sergio egrapse:

[...]

> Che tu lo voglia o no, franto e' il p.p. di frangere.
> Fratto anticamente e' stato adoperato letterariamente per franto.
> Fratto in senso matematico e' aggettivo checche' ne possa pensare tu.

^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^

A(x), *diviso*, secondo l'algoritmo appena esposto, per B(x),
fornisce immediatamente il risultato cercato [...].


C'è qualcuno che userebbe qui *fratto* in luogo di *diviso*?


Caso 'borderline':

A(x) *diviso* B(x), com'è noto, dà... ('fratto' non mi convince del tutto).

<Facendo un po' il verso ad una vecchia pubblicità>
Ora tu pensa sintattico. ;-)

Saluti generativisti e matematizzanti,
(H)istoreo

--
Per redigere questo articolo non è stata usata alcuna tecnologia Mafio$oft.

Giovanni Drogo

unread,
Sep 4, 2003, 3:40:50 AM9/4/03
to
On 3 Sep 2003, Istoreo es aei wrote:

> C'è qualcuno che userebbe qui *fratto* in luogo di *diviso*?

SI'. Uso "diviso" se mi interessa l'operazione di divisione, uso
"fratto" se voglio indicare (per esempio dettandola) che la formula va
scritta usando la notazione frazionaria (numeratore fratto
denominatore), sia che voglia citare un numero razionale (9 fratto 25),
sia un formula piu' complessa (magari una frazione continua ?)

--
----------------------------------------------------------------------
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Users can disclose their e-mail address in the article if they wish so.

Sergio

unread,
Sep 4, 2003, 7:29:50 AM9/4/03
to
On 3 Sep 2003 23:09:11 GMT, Istoreo es aei <ist...@hotmail.com>
wrote:

>A(x), *diviso*, secondo l'algoritmo appena esposto, per B(x),
>fornisce immediatamente il risultato cercato [...].
>
>C'è qualcuno che userebbe qui *fratto* in luogo di *diviso*?
>
>Caso 'borderline':
>
>A(x) *diviso* B(x), com'è noto, dà... ('fratto' non mi convince del tutto).

Diciamo che sono due modi diversi di affrontare il problema.
Se scrivi A:B, e leggi A diviso B, significa che vuoi dividere A in B
parti.
Se scrivi A/B, e leggi A fratto B, significa che vuoi "frazionare"
qualcosa in B parti "uguali" e prenderne A.
All'atto pratico (come valore) le due operazioni si equivalgono.
Cambia solo il linguaggio della simbologia: nel primo caso stai
indicando una divisione, nel secondo una frazione.

--
Ciao.
Sergio®

Sergio

unread,
Sep 4, 2003, 1:05:12 PM9/4/03
to
On Thu, 04 Sep 2003 07:54:55 GMT, "Roscio" <ser...@libero.it> wrote:

>Manco p' 'o kaiser.

Ha da veni' baffone... ;-)))

>Nell'espressione "A fratto B", "fratto" non può che essere
>participio passato di "frangere"

Aspe' che tu sei pericoloso e gli infiniti sono uguali...:

- latino: frango, is, fregi, fractum, -ere; p.p. fractum e aggettivo
fractus, -a, -um;
- italiano, frango, -i, fransi, franto, -ere.

>e mai e poi mai aggettivo.

Per questo c'e' rimedio. Faremo correggere tutti i dizionarî.

>Se poi tu vivi in un mondo tutto tuo dove "fratto" è aggettivo
>(mai sentito di un numero che abbia la caratteristica
>di essere, per sé, "fratto"), è un altro paio di maniche...

A seconda della compagnia, meglio soli...
Pensa un po':
- io ho diviso il foglio in due. Diviso e' p.p. e "ho diviso"
predicato verbale;
- un foglio diviso in due. Diviso e' sempre p.p., ma con funzione
aggettivale.
- A fratto B si scrive A/B. Fratto ha sempre funzione aggettivale, ma
non e' p.p. perche' nessun verbo "italiano" lo ha come tale.
S.E.&O.

--
Ciao.
Sergio®

Istoreo es aei

unread,
Sep 4, 2003, 3:40:07 PM9/4/03
to
Giovanni Drogo egrapse:

> On 3 Sep 2003, Istoreo es aei wrote:
>
>> C'è qualcuno che userebbe qui *fratto* in luogo di *diviso*?
>
> SI'. Uso "diviso" se mi interessa l'operazione di divisione, uso
^^^^^^^^^^^^
^^^^^^^^^^^^


L'*operazione* di divisione si esprimerebbe dunque con 'diviso', NON con
'fratto'. Quest'ultimo ('fratto') non sarebbe mai usato con valore
'verbale'[*] (ecco perché ho scelto quegli esempi ;-).


> "fratto" se voglio indicare (per esempio dettandola) che la formula va
> scritta usando la notazione frazionaria (numeratore fratto
> denominatore), sia che voglia citare un numero razionale (9 fratto 25),
> sia un formula piu' complessa (magari una frazione continua ?)


Proprio come pensavo. Si usa -- si tende ad usare -- 'fratto' per
indicare la notazione (A/B, i.e. A fratto B), una 'qualità' (e.g.
funzione algebrica razionale fratta).

In altre parole, 'fratto' ha valore *aggettivale* e -- si direbbe -- mai
'verbale'[*].

[*] Non si può cioè costruire una proposizione (implicita) avente 'fratto'
come ehm cardine (o 'testa', se preferisci); cosa che invece è possibile
con 'diviso'. Sono le proprietà *sintattiche* a distinguerli: l'uno
può essere usato von valore verbale, l'altro no.

Saluti sintattici e matematici (ma cordiali),

Roger

unread,
Sep 5, 2003, 1:40:39 AM9/5/03
to

"Sergio" ha scritto:

> Ha da veni' baffone... ;-)))

Per ora abbiamo baffino ;-)))

Ciao,

Giovanni Drogo

unread,
Sep 5, 2003, 3:41:43 AM9/5/03
to
On Thu, 4 Sep 2003, Sergio wrote:

> - latino: frango, is, fregi, fractum, -ere; p.p. fractum e aggettivo
> fractus, -a, -um;
> - italiano, frango, -i, fransi, franto, -ere.

Pero "rifrangere" e "diffrangere" (anche se quest'ultimo in verita'
all'infinito non lo ho mai sentito) al participio fanno "rifratto" e
"diffratto".

"infrangere" pero' fa "infranto"

Sergio

unread,
Sep 5, 2003, 3:02:48 PM9/5/03
to
On Fri, 5 Sep 2003 09:41:43 +0200, Giovanni Drogo
<dr...@rn.bastiani.tt> wrote:

>Pero "rifrangere" e "diffrangere" (anche se quest'ultimo in verita'
>all'infinito non lo ho mai sentito) al participio fanno "rifratto" e
>"diffratto".
>
>"infrangere" pero' fa "infranto"

In effetti i verbi latini derivati da frangere sono 3: infringere,
refringere e defringere. I significati, frangere compreso, sono
pressocche' uguali tranne alcune sfumature. In italiano frangere si
riferisce quasi esclusivamente alla molitura delle olive ed al
frangersi delle onde. Infrangere invece e' generico.
Entrambi hanno mantenuto la nasale nel p.p.

Rifrangere, quando non significa ri-frangere, e diffrangere indicano
fenomeni ottici che in latino venivano indicati con infringere.
Questi hanno perso la nasale.

--
Ciao.
SergioŽ

Istoreo es aei

unread,
Sep 5, 2003, 6:30:24 PM9/5/03
to
Sergio egrapse:

> On Fri, 5 Sep 2003 09:41:43 +0200, Giovanni Drogo
><dr...@rn.bastiani.tt> wrote:
>
>>Pero "rifrangere" e "diffrangere" (anche se quest'ultimo in verita'
>>all'infinito non lo ho mai sentito) al participio fanno "rifratto" e
>>"diffratto".
>>
>>"infrangere" pero' fa "infranto"
>
> In effetti i verbi latini derivati da frangere sono 3: infringere,
> refringere e defringere. I significati, frangere compreso, sono

Ehm, ci sarebbero anche affrangere/affringere, confringere, perfringere
praefringere, profringere (!), effringere, diffringere, suffringere
(i primi che mi vengono in mente; potrebbero essercene altri).


> Rifrangere, quando non significa ri-frangere, e diffrangere indicano
> fenomeni ottici che in latino venivano indicati con infringere.
> Questi hanno perso la nasale.

Quando 'rifrangere' significa 'rompere, infrangere' (e.g. rifrangersi),
il participio fa 'rifranto'.

Con tutti questi composti di frangere, mi sono ehm fratto le scatole. :-)

Cura ut valeas.

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