ADPUF wrote:
> C'era una poesia, di non ricordo chi, con l'upupa, uccello che
> dal nome sembrerebbe notturno e cimiteriale, ma non lo è, anzi
> ha tinte vivaci e una vistosa cresta.
> Si chiama così perché il suo verso è "uuu-puuu-puuu".
Un altro poeta calunnaitore
è Ovidio che, nelle Metamorfosi (VI, 420-675)
associa l’ùpupa a uno dei miti più sanguinosi
http://it.wikipedia.org/wiki/Tereo#Ovidio
Nello stesso tempo, Filomela legge il messaggio sul peplo e libera
Procne, che consuma la sua vendetta uccidendo Iti e cucinandolo, per
poi servirlo a Tereo. Tereo, dopo aver mangiato e scoperto cosa è
avvenuto, sta per uccidere le due donne con l’ascia, ma gli dèi
tramutano tutti e tre in uccelli: Filomela diviene usignolo, Procne
rondine, Tereo upupa. Si aggiunge una spiegazione alla scelta degli
uccelli: la rondine non ha lingua e vola in tondo, come Procne
camminava in tondo, prigioniera; l’usignolo canta tristemente «Ἵτυ,
Ἴτυ!», che vuol dire: «Iti, Iti!», lamentando la morte che ha
involontariamente procurato al bambino; l’upupa grida: «Ποῦ, pou?», che
significa «Dove, dove?», mentre dà la caccia alla rondine. Graves
ricorda anche la versione di Igino, che vuole Tereo mutato in sparviero.
http://it.wikipedia.org/wiki/Tereo#Il_mito_raccolto_da_Graves