Per esempio la parola anno č concreta o
> astratta?
Concreta.
e Dio,angelo e diavolo sono concreti per i credenti e astratti per
> gli altri?
Concreti anche per gli atei.
Sono astratte le parole albero, bestia, animale perchč indicano
> solo concetti generali, mentre sono concrete le parole pero, abete,
gatto
> perchč indicano concetti particolari?
Tutti concreti. Nessuna delle cose che hai scritto č un'idea, un
sentimento o una qualitą.
La bontą č astratta, ma l'uomo buono č concreto (anche se non dovesse
esistere).
Il Conte
Sent via Deja.com http://www.deja.com/
Before you buy.
>Buongiorno a tutti. Non sempre trovo facile distinguere il concreto
>dall'astratto
Anch'io. D'altra parte, è una questione che non ha nulla a che fare
con la lingua, che è l'unica cosa di cui mi intenda un pochino
(pochino pochino).
Maurizio Pistone - Torino
http://www.mclink.it/personal/MG5960
mailto:pis...@mclink.it
strenua nos exercet inertia Hor.
> Buongiorno a tutti. Non sempre trovo facile distinguere il concreto
> dall'astratto
Io credo che non lo sia e che spesso le distinzioni, peraltro quasi
sempre inutili sotto qualsiasi profilo, siano basate su piu` o meno
sottili sofismi.
Si fa presto a dire (DISC):
>! nomi astratti, in grammatica, quelli che indicano concetti
>! (come speranza, verità) e non oggetti di natura fisicamente
>! percettibile, si contrappone a nomi concreti
>!
>! nome concreto, in grammatica, quello che indica un’entità
>! direttamente percepibile dai sensi (p.e. uomo, sedia, pietra, cane)
Ma in pratica, come dici tu, ad esempio...
> Dio,angelo e diavolo sono concreti per i credenti e astratti per
> gli altri?
Ciao.
Gian Carlo
Nient'affatto! Può essere astratto il *concetto* di divinità generica.
Altrimenti arriveremmo a dire che Zio Paperone, Pinocchio e Sherlock
Holmes sono astratti.
Il Conte
>>...
>> Ma in pratica, come dici tu, ad esempio...
>>> Dio,angelo e diavolo sono concreti per i credenti e astratti per
>>> gli altri?
> Nient'affatto! Può essere astratto il *concetto* di divinità generica.
> Altrimenti arriveremmo a dire che Zio Paperone, Pinocchio e Sherlock
> Holmes sono astratti.
Non condivido la perentorieta` del tuo nient'affatto. Ma il discorso si
farebbe lungo e anche esulerebbe, credo, da quelli in tema in questo NG.
Posso comuqnue far notare alcune cose, cosi` alla rinfusa, giusto per
dare una vaga idea di quello che intendevo dire.
I concetti di concretezza e astrazione, qualunque cosa significhino,
hanno solo senso se riferiti all'essere umano, inteso come entita` che
li concepisce.
La nostra visione e` sempre in un certo senso astratta, poiche' cattura
solo alcuni degli innumerevoli multiformi aspetti del mondo che ci
circonda.
E esistono concetti cosi` astratte, da non poter essere associate a
qualcosa di sensibile. Penso al concetto di spazio, ad esempio. Che non
posso percepire sensibilmente. E nel quale tuttavia mi posso muovere.
Penso al concetto di tempo, per ragioni simili.
Ciao.
Gian Carlo
Salve!
Il problema, caro mio, è che concreto è un nome astratto, :))) [*]
e ciò non poteva restare senza perverse conseguenze...
Disclaimer - disconoscimento.
Se 'concreto' sia solo aggettivo, a volte sostantivato, od anche
sostantivo, è questione che lascerei in sospeso. Ho usato quello che
alcuni dizionari riportano, ad usum Delphini.
--
Bye.
Lem
----------------- 'CLOCK is what you make of it' -----------------
Distributed computing projects: www.nyx.net/~kpearson/distrib.html
>> Può essere astratto il *concetto* di divinità generica.
>> Altrimenti arriveremmo a dire che Zio Paperone, Pinocchio e Sherlock
>> Holmes sono astratti.
> Non condivido la perentorieta` del tuo nient'affatto. Ma il discorso
> si farebbe lungo [...] Posso comuqnue far notare alcune cose, cosi`
> alla rinfusa [...]
E dimenticavo proprio il concetto di Dio (Paolo intercedi per me dal
Vaticano, se ti avanza tempo).
Pensa a una religione per la quale il divino e` immanente in tutto cio`
che e` vivo, anzi in tutto cio` che esiste: Dio pervade ogni cosa, anzi
Dio e` ogni cosa.
Come potrebbe un seguace di questa religione concepire un Dio, magari
personale, concreto?
Certo potrebbe arrivare a comprendere che altri, che professano altre
religioni, lo possano concepire come tale. Ma per lui il concetto di Dio
continuera` a rimanere astratto, nel senso di insensibile (come lo e` il
tempo, che non percepiamo e tuttavia misuriamo).
>E esistono concetti cosi` astratte, da non poter essere associate a
>qualcosa di sensibile. Penso al concetto di spazio, ad esempio. Che
non
>posso percepire sensibilmente. E nel quale tuttavia mi posso muovere.
>Penso al concetto di tempo, per ragioni simili.
Caro magica,
lei ha perfettamente ragione. Come ricordera', spazio e tempo sono le
forme a priori della sensibilita' (o intuizioni pure, se vuole). Lo
spieghi al comune amico Bonardi, che mi pare a disagio nei meandri
della filosofia.
Immanuel Kant