Mad Prof <nos...@mail.invalid> wrote:
> Stefan Ram <
r...@zedat.fu-berlin.de> wrote:
>> Nel caso di una persona, forse potrebbe significare qualcosa come
>> «capace/diligente/industrioso» (forse anche «affidabile», «bonario» o
>> «docile»?), non necessariamente particolarmente creativo o ambizioso.
>
> Senz'altro docile.
Qui c'è un passo interessante, che potrebbe spiegare il passaggio dal
significato più letterale (docile) a quello figurato (alla buona):
<
https://books.google.it/books?id=zaAmAQAAMAAJ&pg=PA339&dq=cavallo+di+buon+comando&hl=it&newbks=1&newbks_redir=0&source=gb_mobile_search&ovdme=1&sa=X&ved=2ahUKEwjd_6n-9_WAAxUT_7sIHagHBPUQ6AF6BAgGEAM>
(1881)
«Sul commercio dei cavalli
Conferenza di L. Goyau
Veterinario principale, Professore d'ippologia alla Scuola militare di
Saint-Cyr.
CONSIGLI AI COMPRATORI DI CAVALLI.
I. COMPRATORI, CHE COSA VOLETE?
[…]
Vi abbisogna un cavallo da guidare, da tenere alla mano e bene inforcato;
che richiede attenzione, che dà da faticare e molto filo a torcere? O
volete invece una bestia di buon comando, da sella e da tiro, che vada dove
volete, che sopporti pazientemente le strappate di mano e i colpi di gamba?
In altri termini, siete per il cavallo focoso, ardente, volenteroso, che
non vuol sentire nè frusta nè sprone; cioè pel cavallo che farebbe per
pochi? O preferite invece il cavallo mediocre, freddo, tranquillo, sicuro,
che va avanti a spintoni; cioè il cavallo che tutti possono adoperare?»
Il cavallo docile, di buon comando appunto, è mediocre, adatto a tutti,
come una trattoria casereccia…