Google Groups no longer supports new Usenet posts or subscriptions. Historical content remains viewable.
Dismiss

Uso di "Signora" e "Signorina"

1,391 views
Skip to first unread message

multi...@gmail.com

unread,
Jan 16, 2014, 1:16:30 PM1/16/14
to
Sarei interessato a sapere se di recente nell'uso sia parlato che scritto dell'italiano esiste ancora una rigida distinzione tra il titolo "Signorina" e a quello "Signora". Da quello che sapevo fino a poco tempo fa si diceva che "Signorina" andava usato per donne giovani non sposate, forse fino a quarant'anni, e mi risultava che non doveva essere usato per donne vedove (non importa di quale età) o per le divorziate (fino agli anni '70 ovviamente riferendosi a donne sposate non in Italia), mentre "Signora" poteva essere usato solo se si era sicuri che quella donna era o era stata sposata e per donne "non più giovani". Qualcuno sa dirmi cosa dicevano i dizionari di un tempo?

Al giorno d'oggi invece a causa della diminuzione dei matrimoni e della comparsa in Italia dei divorzi e delle convivenze, pare che molti diano della "Signora" a tutte le ragazze maggiorenni e che si dia della "Signorina" solo in modo molto scherzoso a bambine o ragazzine... Anche qui vorrei sapere se è stato registrato nei dizionari o in qualche grammatica questo cambiamento semantico dovute alle mutate condizioni sociali o se invece è solo una consuetudine magari molto diffusa solo dalle mie parti e non ancora sentita uno standard linguistico nazionale.

Ciao.

multi...@gmail.com

unread,
Jan 16, 2014, 1:20:40 PM1/16/14
to
Aggiungo che per la cronaca la scomparsa di usare titoli che indichino lo status maritale di una donna è apparso di recente anche in inglese: un tempo si usava "Miss" per signorina e "Mrs" (pronunciato "Missis") per Signora, ora si usa un più generico "Ms" pronuncia "Mees" con la "s" di "rosa", al pari del maschile "Mister".

Ciao.

*GB*

unread,
Jan 16, 2014, 3:02:45 PM1/16/14
to
multi...@gmail.com ha scritto:

> Aggiungo che per la cronaca la scomparsa di usare titoli che indichino
> lo status maritale di una donna � apparso di recente anche in inglese:

Probabilmente ci� � avvenuto in inglese prima ancora che in italiano.

> un tempo si usava "Miss" per signorina e "Mrs" (pronunciato "Missis")
> per Signora, ora si usa un pi� generico "Ms" pronuncia "Mees" con la "s"
> di "rosa", al pari del maschile "Mister".

Non � una questione tanto linguistica, quanto di parit� di genere.
Se un uomo viene chiamato "signor(e)" indipendentemente dal suo stato
coniugale, perch� mai per una donna bisognerebbe distinguere?

Bye,

*GB*

pirex

unread,
Jan 16, 2014, 3:04:04 PM1/16/14
to
multi...@gmail.com ha usato la sua tastiera per scrivere :
>

> Qualcuno sa dirmi cosa dicevano i dizionari di un
> tempo?


Non saprei cosa dicessero i dizionari ma ben ricordo che,
ancora negli anni settanta, soprattutto nel meridione,
vi erano "signorine" novantenni che ci tenevano ad essere chiamate
signorine perchᅵ non sposate.
Io, oggi, chiamo tutte le donne maggiorenni o poco piᅵ "Signore";
finora non s'ᅵ ancora offesa nessuna
o comunque non lo ha dato a vedere in mia presenza.

--
Renzi , un vero plebiscito.
Finalmente anche il PD ha il suo clown, a furor di popolo!
Gli altri cominciano a stancare.
http://tinyurl.com/k4o2apv


orpheus

unread,
Jan 16, 2014, 3:21:15 PM1/16/14
to
pirex wrote:

> multi...@gmail.com ha usato la sua tastiera per scrivere :

> > Qualcuno sa dirmi cosa dicevano i dizionari di un tempo?

> Non saprei cosa dicessero i dizionari ma ben ricordo che,
> ancora negli anni settanta, soprattutto nel meridione,
> vi erano "signorine" novantenni che ci tenevano ad essere chiamate
> signorine perchᅵ non sposate. Io, oggi, chiamo tutte le donne
> maggiorenni o poco piᅵ "Signore"; finora non s'ᅵ ancora offesa nessuna
> o comunque non lo ha dato a vedere in mia presenza.

Sono rimasto proprio indietro...

Per me "signora" ᅵ quella "vincola"
e signorina quando "libera" anche se novantenne,
anche in Toscana O__O

ADPUF

unread,
Jan 16, 2014, 4:44:29 PM1/16/14
to
multi...@gmail.com, 19:16, gioved� 16 gennaio 2014:
>
> Sarei interessato a sapere se di recente nell'uso sia parlato
> che scritto dell'italiano esiste ancora una rigida distinzione
> tra il titolo "Signorina" e a quello "Signora". Da quello che
> sapevo fino a poco tempo fa si diceva che "Signorina" andava
> usato per donne giovani non sposate, forse fino a
> quarant'anni, e mi risultava che non doveva essere usato per
> donne vedove (non importa di quale et�) o per le divorziate
> (fino agli anni '70 ovviamente riferendosi a donne sposate non
> in Italia), mentre "Signora" poteva essere usato solo se si
> era sicuri che quella donna era o era stata sposata e per
> donne "non pi� giovani". Qualcuno sa dirmi cosa dicevano i
> dizionari di un tempo?


Certo, "signorina" vale solo per le donne non sposate.
Una vedova � (stata) sposata, anche se il marito non c'� pi�.

C'erano anche signore anziane, mai sposate, che ci tenevano a
essere chiamate "signorina".

Un tempo c'era anche "signorino" per i giovani virgulti delle
famiglie di rango.


--
"Nell'ozio, nei sogni, la verit� sommersa viene qualche volta a
galla."
-- Virginia Woolf (1882-1941), "Una camera propria".

ADPUF

unread,
Jan 16, 2014, 4:45:19 PM1/16/14
to
multi...@gmail.com, 19:20, gioved� 16 gennaio 2014:

> Aggiungo che per la cronaca la scomparsa di usare titoli che
> indichino lo status maritale di una donna � apparso di recente
> anche in inglese: un tempo si usava "Miss" per signorina e
> "Mrs" (pronunciato "Missis") per Signora, ora si usa un pi�
> generico "Ms" pronuncia "Mees" con la "s" di "rosa", al pari
> del maschile "Mister".


Il problema degli inglesi � che Miss vale per le nubili e Mrs.
(missiz) vale per le sposate e regge il cognome del marito.

Cio� dicendo Mrs. Smith si implica che la signora ha un marito
di cognome Smith.


--
In the lobby of a Moscow hotel across from a Russian Orthodox
monastary:
You are welcome to visit the cemetery where famous Russian and
Soviet composers, artists, and writers are buried daily except
Thursday.

ADPUF

unread,
Jan 16, 2014, 4:45:58 PM1/16/14
to
*GB*, 21:02, gioved� 16 gennaio 2014:
> multi...@gmail.com ha scritto:
>
>> un tempo si usava "Miss" per signorina e "Mrs" (pronunciato
>> "Missis") per Signora, ora si usa un pi� generico "Ms"
>> pronuncia "Mees" con la "s" di "rosa", al pari del maschile
>> "Mister".
>
> Non � una questione tanto linguistica, quanto di parit� di
> genere. Se un uomo viene chiamato "signor(e)"
> indipendentemente dal suo stato coniugale, perch� mai per una
> donna bisognerebbe distinguere?


E allora perch� hanno inventato un nome nuovo?
Noi abbiamo mantenuto "signora", non abbiamo
inventato "*signorna".
Non potevano usare Mrs. per tutte?


--
- "I'd like to buy a return ticket, please"
- "to where?"
- "here!"
-- Robert Storm Petersen

Wolfgang

unread,
Jan 16, 2014, 5:40:22 PM1/16/14
to
On Thu, 16 Jan 2014 19:16:30 +0100, multivac85 wrote:
>
> Sarei interessato a sapere se di recente nell'uso sia parlato che
> scritto dell'italiano esiste ancora una rigida distinzione tra il
> titolo "Signorina" e a quello "Signora". Da quello che sapevo fino
> a poco tempo fa si diceva che "Signorina" andava usato per donne
> giovani non sposate, forse fino a quarant'anni, e mi risultava che
> non doveva essere usato per donne vedove (non importa di quale et�)
> o per le divorziate (fino agli anni '70 ovviamente riferendosi a
> donne sposate non in Italia), mentre "Signora" poteva essere usato
> solo se si era sicuri che quella donna era o era stata sposata e per
> donne "non pi� giovani". Qualcuno sa dirmi cosa dicevano i dizionari
> di un tempo?
>
> Al giorno d'oggi invece a causa della diminuzione dei matrimoni e
> della comparsa in Italia dei divorzi e delle convivenze, pare che
> molti diano della "Signora" a tutte le ragazze maggiorenni e che
> si dia della "Signorina" solo in modo molto scherzoso a bambine
> o ragazzine... Anche qui vorrei sapere se � stato registrato nei
> dizionari o in qualche grammatica questo cambiamento semantico
> dovute alle mutate condizioni sociali o se invece � solo una
> consuetudine magari molto diffusa solo dalle mie parti e non
> ancora sentita uno standard linguistico nazionale.

Analoga � la situazione in Germania. � totalmente scomparsa la forma
allocativa Fr�ulein (signorina), una volta usata per la donna nubile
al sotto di quarant'anni circa. Oggid� Frau � l'unica forma rimasta,
usata indistintamente per ogni donna, nubile o sposata o vedova,
giovane o anziana che sia. Fr�ulein � invece diventato un titolo
scherzoso, beffardo o, magari, offensivo.

Di sicuro sapete che i Portoghesi non conoscevano mai Senhorita come
forma allocutiva, bens� solo ed esclusivamente Senhora, si tratti
pure di una ragazza di quindici anni. Ormai siamo tutti diventati
portoghesi.

Boa noite,
Wolfgang

orpheus

unread,
Jan 16, 2014, 5:49:56 PM1/16/14
to
ADPUF wrote:

[...]
> Un tempo c'era anche "signorino" per i giovani virgulti delle
> famiglie di rango.

Ricordo una vecchia barzelletta toscana.
Siamo in un autobus, ad una donna
"scappa" una scoreggia abbastanza rumorosa,
accanto ha un ragazzino e gli dice:

La mi scusi signorino m'� scappato un ventino.
Risposta:
Se per caso era un franco si moriva tutt'il branco.

Usava raccontarla quasi cantandola. :-)

Wolfgang

unread,
Jan 16, 2014, 8:41:50 PM1/16/14
to
On Thu, 16 Jan 2014 19:16:30 +0100, multivac85 wrote:
>
> Sarei interessato a sapere se di recente nell'uso sia parlato
> che scritto dell'italiano esiste ancora una rigida distinzione
> tra il titolo "Signorina" e a quello "Signora".
> [...]
> pare che molti diano della "Signora" a tutte le ragazze
> maggiorenni e che si dia della "Signorina" solo in modo molto
> scherzoso a bambine o ragazzine...
> [...]

Anche le Demoiselles francesi non sono pi� quelle che erano una
volta. Molto istruttivo mi sembra l'articolo
http://fr.wikipedia.org/wiki/Mademoiselle
nel quale si legge tra l'altro che perfino il governo si occupa
della soppressione del titolo Mademoiselle:

� Suivant cette logique, une circulaire du Premier ministre Fran�ois
Fillon, dat�e du 21 f�vrier 2012 pr�conisait la suppression du terme
� Mademoiselle � de tous les documents officiels. Le 26 d�cembre
2012, le Conseil d'�tat a valid� cette suppression. �

Vive la France,
Wolfgang

father mckenzie

unread,
Jan 17, 2014, 4:42:55 AM1/17/14
to
Il 16/01/2014 23:40, Wolfgang ha scritto:
> Ormai siamo tutti diventati portoghesi.

In Italia pochi pagano le tasse, per lo pi� impiegati dello Stato per i
quali l'evasione � impossibile. I veri portoghesi siamo noi.

--
Audiente autem omni populo, dixit discipulis suis: �Attendite a scribis,
qui volunt ambulare in stolis et amant salutationes in foro et primas
cathedras in synagogis et primos discubitus in conviviis�.(Lc, 20,45-46)

Una voce dalla Germania

unread,
Jan 17, 2014, 4:41:59 AM1/17/14
to
Am 16.01.2014 22:44, schrieb ADPUF:
> Certo, "signorina" vale solo per le donne non sposate.


Valeva. O c'� ancora qualcuno in Italia che lo usa seriamente?

father mckenzie

unread,
Jan 17, 2014, 4:45:50 AM1/17/14
to
Il 17/01/2014 02:41, Wolfgang ha scritto:
> � Suivant cette logique, une circulaire du Premier ministre Fran�ois
> Fillon, dat�e du 21 f�vrier 2012 pr�conisait la suppression du terme �
> Mademoiselle � de tous les documents officiels. Le 26 d�cembre 2012, le
> Conseil d'�tat a valid� cette suppression. �

Ok, per� io una ragazza di diciott'anni non la chiamerei madame. Mi
verrebbe da ridere, e probabilmente riderebbe anche lei. Secondo me si
dovrebbe usare signora, Frau, madame a partire dalla maggiore et�.

father mckenzie

unread,
Jan 17, 2014, 4:54:36 AM1/17/14
to
Il 17/01/2014 10:41, Una voce dalla Germania ha scritto:
> c'� ancora qualcuno in Italia che lo usa seriamente?

qualcuno c'�, specie persone adulte.

orpheus

unread,
Jan 17, 2014, 5:04:36 AM1/17/14
to
father mckenzie wrote:

> Il 17/01/2014 10:41, Una voce dalla Germania ha scritto:
> > c'� ancora qualcuno in Italia che lo usa seriamente?

> qualcuno c'�, specie persone adulte.

Io.
Ma che?
Siamo una specie in via di estinzione?
Non m'ero accorto che fosse un termine cos� desueto. O__O

father mckenzie

unread,
Jan 17, 2014, 5:16:40 AM1/17/14
to
Il 17/01/2014 11:04, orpheus ha scritto:
> Non m'ero accorto che fosse un termine cos� desueto.

Quando vado al supermercato alle cassiere dico "signora", anche perch�
non ho modo di sapere se siano sposate o no. Anche alle pi� giovani. Mi
troverei solo in difficolt� a chiamare "signora" una ragazzina.

gretel

unread,
Jan 17, 2014, 5:57:50 AM1/17/14
to
Il giorno venerdì 17 gennaio 2014 11:04:36 UTC+1, orpheus ha scritto:

> Io.
>
> Ma che?
>
> Siamo una specie in via di estinzione?
>
> Non m'ero accorto che fosse un termine cos� desueto. O__O

infatti: è capitato che qualche persona *molto* anziana mi chiamasse "signora" e poi, notando che non ho la fede, si correggesse in "signorina" :P

orpheus

unread,
Jan 17, 2014, 6:06:19 AM1/17/14
to
gretel wrote:

> orpheus
> > Non m'ero accorto che fosse un termine cos� desueto. O__O

> infatti: � capitato che qualche persona molto anziana mi chiamasse
> "signora" e poi, notando che non ho la fede, si correggesse in
> "signorina" :P

Capisco...
Un ciofine si sarebbe rivolto a te con un *nonna* *eg*

Wolfgang

unread,
Jan 17, 2014, 6:08:52 AM1/17/14
to
Il 17/01/2014 10:45, father mckenzie ha scritto:
> [...]
> Ok, per� io una ragazza di diciott'anni non la chiamerei
> madame. Mi verrebbe da ridere, e probabilmente riderebbe
> anche lei. Secondo me si dovrebbe usare signora, Frau,
> madame a partire dalla maggiore et�.

Perfettamente d'accordo: sia in Italia che in Francia che in
Germania la maggior et� comincia a 18 anni. Vedi la tabella
http://de.wikipedia.org/wiki/Vollj%C3%A4hrigkeit#.C3.9Cbersicht

Ciao,
Wolfgang



Roger

unread,
Jan 17, 2014, 6:15:48 AM1/17/14
to
Wolfgang ha scritto:

> [...]

> � totalmente scomparsa la forma allocativa Fr�ulein (signorina),

[Intendevi "allocutiva" immagino]

Come chiami la cameriera al ristorante?

Ciao,
Roger

gretel

unread,
Jan 17, 2014, 6:15:59 AM1/17/14
to
Il giorno venerdì 17 gennaio 2014 12:06:19 UTC+1, orpheus ha scritto:

> Un ciofine si sarebbe rivolto a te con un *nonna* *eg*

no, è proprio la gente che è strana... quando avevo ancora il pupo in passeggino, ed ero poco più che quarantenne, capitava che qualche signora mi dicesse "anche io ho un NIPOTINO di quell'età"... :D

orpheus

unread,
Jan 17, 2014, 6:23:45 AM1/17/14
to
gretel wrote:

> Il giorno venerd� 17 gennaio 2014 12:06:19 UTC+1, orpheus ha scritto:
> > Un ciofine si sarebbe rivolto a te con un nonna eg

> no, � proprio la gente che � strana... quando avevo ancora il pupo in
> passeggino, ed ero poco pi� che quarantenne, capitava che qualche
> signora mi dicesse "anche io ho un NIPOTINO di quell'et�"... :D

L'uomo � come il vino, invecchiando pu� anche essere
pi� apprezzabile... la donna invece "sfiorisce"...
da bella rosa a... crisantemo :o)

Wolfgang

unread,
Jan 17, 2014, 6:35:12 AM1/17/14
to
On 01/17/14 12:15, Roger wrote:
>
> Wolfgang ha scritto:
>> [...]
>> � totalmente scomparsa la forma allocativa Fr�ulein (signorina),
> [Intendevi "allocutiva" immagino]

La tua immaginazione non t'inganna. Grazie.

> Come chiami la cameriera al ristorante?

Adesso mi hai sorpreso in flagrante. Ma come attenuante posso forse
addurre il fatto che tale Fr�ulein non � seguito dal cognome.

Ciao,
Wolfgang

orpheus

unread,
Jan 17, 2014, 6:44:08 AM1/17/14
to
father mckenzie wrote:

> Il 17/01/2014 11:04, orpheus ha scritto:
> > Non m'ero accorto che fosse un termine cos� desueto.

> Quando vado al supermercato alle cassiere dico "signora", anche
> perch� non ho modo di sapere se siano sposate o no. Anche alle pi�
> giovani. Mi troverei solo in difficolt� a chiamare "signora" una
> ragazzina.

Ma allora non � cos� desueto. :-P

Saltando di pelo in frasca...
Mi sono reso conto dell'ignoranza di ritorno rileggendo
l'affare Dreyfus.
Lo ricordavo in maniera generica, ma non ricordavo
assolutamente l'importanza delle ripercussioni politiche,
come la seprazione tra Stato e Chiesa.
Oib�. O_o


Suggerisco a tutti di rispolverare materie non pi�
frequentate. Ringiovanisce nell'anima e credo che sia
davvero "arricchente". :-)

Roger

unread,
Jan 17, 2014, 6:46:41 AM1/17/14
to
Wolfgang ha scritto:

> On 01/17/14 12:15, Roger wrote:

>> Wolfgang ha scritto:
>>> [...]
>>> � totalmente scomparsa la forma allocativa Fr�ulein (signorina),
>> [Intendevi "allocutiva" immagino]

> La tua immaginazione non t'inganna. Grazie.

La mia immaginazione � stata aiutata dal fatto che, successivamente,
l'avevi scritto in modo corretto :-)

Ciao,
Roger

Roger

unread,
Jan 17, 2014, 6:57:14 AM1/17/14
to
Wolfgang ha scritto:

> [...]

> Adesso mi hai sorpreso in flagrante. Ma come attenuante posso forse
> addurre il fatto che tale Fr�ulein non � seguito dal cognome.

Vorrei sottolineare, se tu sei d'accordo, che al ristorante "Fr�ulein"
non ha il significato vero e proprio di "signorina", bens� �
praticamente un sinonimo di "cameriera", infatti in questo
modo si chiamano sia le ragazzine giovani sia le cameirere
pi� anziane.

Ciao,
Roger

Una voce dalla Germania

unread,
Jan 17, 2014, 7:40:25 AM1/17/14
to
Am 17.01.2014 10:54, schrieb father mckenzie:
> Il 17/01/2014 10:41, Una voce dalla Germania ha scritto:
>> c'� ancora qualcuno in Italia che lo usa seriamente?
>
> qualcuno c'�, specie persone adulte.


Anche in seguito alla constatazione che molti italiani
chiamano "ragazzi" e "ragazze" perfino gente che a occhio
gi� da un po' non ha pi� trent'anni, quanti anni dovete
avere per diventare "persone adulte"?

Wolfgang

unread,
Jan 17, 2014, 7:49:17 AM1/17/14
to
On 01/17/14 12:57, Roger wrote:
> [...]
> Vorrei sottolineare, se tu sei d'accordo, che al ristorante "Fr�ulein"
> non ha il significato vero e proprio di "signorina", bens� �
> praticamente un sinonimo di "cameriera", infatti in questo
> modo si chiamano sia le ragazzine giovani sia le cameirere
> pi� anziane.

In Germania proverei una certa inibizione di rivolgermi con
�Fr�ulein� ad una cameriera anziana. In questo caso cercherei di
evitare qualsiasi forma allocutiva, cercando di attirare la sua
attenzione tramite un gesto o un sorriso, o semplicemente dicendo
quello che desidero quando lei passa. Ma che fatica!

Mia moglie, con cui ho nel frattempo discusso l'argomento, � del
parere che si debba evitare �Fr�ulein� sempre e ad ogni costo,
limitandosi ad un gesto o qualcosa di faticoso di cui sopra. Solo ad
un vecchio come me, che si trova gi� al di l� del bene e del male,
le cameriere non prenderebbero a male la forma �Fr�ulein�, ma se io
fossi giovane, incasserei magari uno schiaffo. Credo che mia moglie
esageri, comunque la tendenza generale sembra descriverla
correttamente. Del resto lei � coetanea con me. Stasera quando la
nostra figlia viene per trascorrere l'weekend con noi, le chieder�
il suo parere.

Ma, com'� diventata scomoda la vita! O tempora, o mores!

Mesti saluti,
Wolfgang

Valerio Vanni

unread,
Jan 17, 2014, 8:04:45 AM1/17/14
to
On Fri, 17 Jan 2014 13:40:25 +0100, Una voce dalla Germania
<tradu...@sags-per-mail.de> wrote:

>Anche in seguito alla constatazione che molti italiani
>chiamano "ragazzi" e "ragazze" perfino gente che a occhio
>gi� da un po' non ha pi� trent'anni, quanti anni dovete
>avere per diventare "persone adulte"?

Dipende dall'et� di chi osserva.
Non penso che un quindicenne chiamerebbe "ragazzi" dei quarantenni.

--
Ci sono 10 tipi di persone al mondo: quelle che capiscono il sistema binario
e quelle che non lo capiscono.

pirex

unread,
Jan 17, 2014, 8:11:02 AM1/17/14
to
Il 17/01/14, Una voce dalla Germania ha detto :
> Am 17.01.2014 10:54, schrieb father mckenzie:
>> Il 17/01/2014 10:41, Una voce dalla Germania ha scritto:
>>> c'ᅵ ancora qualcuno in Italia che lo usa seriamente?
>>
>> qualcuno c'ᅵ, specie persone adulte.


> Anche in seguito alla constatazione che molti italiani chiamano "ragazzi" e
> "ragazze" perfino gente che a occhio giᅵ da un po' non ha piᅵ trent'anni,
> quanti anni dovete avere per diventare "persone adulte"?

Giusto qualche anno in meno di quando si ᅵ considerati vecchi.
:-)

--
Renzi , un vero plebiscito.
Finalmente anche il PD ha il suo clown, a furor di popolo!
Gli altri cominciano a stancare.
http://tinyurl.com/k4o2apv


Wolfgang

unread,
Jan 17, 2014, 8:46:32 AM1/17/14
to
On 01/17/14 14:11, pirex wrote:
> Il 17/01/14, Una voce dalla Germania ha detto :
>> [...]
>> Anche in seguito alla constatazione che molti italiani chiamano
>> "ragazzi" e "ragazze" perfino gente che a occhio giᅵ da un po' non
>> ha piᅵ trent'anni, quanti anni dovete avere per diventare "persone
>> adulte"?
>
> Giusto qualche anno in meno di quando si ᅵ considerati vecchi.
> :-)

Bella codesta idea del passaggio diretto dalla fanciullezza alla
senilitᅵ: tertium non datur.

Decrepiti saluti,
Wolfgang




Una voce dalla Germania

unread,
Jan 17, 2014, 9:01:30 AM1/17/14
to
Am 17.01.2014 13:49, schrieb Wolfgang:
> viene per trascorrere l'weekend con noi,


Scusa, come pronunci "l'weekend"? Lo trovo pi� difficile di
"ftpfl" e "chsch". Perci� dico e scrivo "il weekend", per
gli stessi motivi che indussero tutti a non scrivere
"l'Jugoslavia" e quasi tutti a evitare "l'whisky".
Ne avevano gi� parlato anche qui: :-)
https://groups.google.com/forum/#!topic/it.cultura.linguistica.italiano/H0FaxJU1WYk[1-25-false]

Valerio Vanni

unread,
Jan 17, 2014, 9:13:20 AM1/17/14
to
On Fri, 17 Jan 2014 14:46:32 +0100, Wolfgang <w...@ariannuccia.de>
wrote:

>> Giusto qualche anno in meno di quando si � considerati vecchi.
>> :-)
>
>Bella codesta idea del passaggio diretto dalla fanciullezza alla
>senilit�: tertium non datur.

Cantava una ventina d'anni fa Masini
"Dove s'invecchia e non si cresce mai"

Roger

unread,
Jan 17, 2014, 9:43:07 AM1/17/14
to
Una voce dalla Germania ha scritto:
� solo una delle numerose volte :-)

E non si � mai trovato l'accordo...

C'era una volta il West
o
C'era una volta l'West?

Non lo sapremo mai (cit.)

Ciao,
Roger

Wolfgang

unread,
Jan 17, 2014, 9:57:51 AM1/17/14
to
Abbiamo discusso sul problema gi� innumerevoli volte. Comunque,
finch� tu non vuoi accettare �il uomo�, continuo a scrivere
�l'weekend�. Percependo la lettera visivamente, anzich�
auditivamente, molti fanno fatica ad accettare che la �w� inglese
equivalga perfettamente ad una �u� italiana. Ma quando sono stufo
delle liti infruttuose, scriver� �il fine settimana� (pur non
capendo il genere maschile, ma tant'�).

Il discorso cambia fondamentalmente davanti ad una �i� consonantica.
In questo caso ci vuole l'articolo senza elisione, per cui si dir�
indubbiamente �la Jugoslavia�, �lo yogurt� ecc. L'unica eccezione �
costituita da �iato� perch� la �i� iniziale di questa parola non �
affatto una consonante, bens� una vocale a tutti gli effetti.
Pertanto l'articolo s'elide davanti �all'iato�.

Colgo l'occasione di augurarti un bell'weekend con un buon bicchiere
d'whisky.

Ciao,
Wolfgang

*GB*

unread,
Jan 17, 2014, 10:02:34 AM1/17/14
to
Roger ha scritto:

> C'era una volta il West
> o
> C'era una volta l'West?

In italiano abbiamo la forma apostrofata dell'art. davanti a /wO-/
perch� era dittongazione di /O-/. Ma /wa-/, /we-/, /wi/ di origine
germanica sono stati tutti sostituiti da /gwa-/, /-gwe-/, /gwi-/.
Un tempo il weekend sarebbe diventato il guichendo o il guichende.
Pertanto ritengo corretto l'impiego di "il" davanti a /w-/ quando
non � /wO-/ di origine romanza. Quindi il whisky come il guischi.

Bye,

*GB*

*GB*

unread,
Jan 17, 2014, 10:05:23 AM1/17/14
to
Wolfgang ha scritto:

> Abbiamo discusso sul problema gi� innumerevoli volte. Comunque, finch�
> tu non vuoi accettare �il uomo�, continuo a scrivere �l'weekend�.

E' sbagliato per il motivo che ho appena esposto in altro post.

> Colgo l'occasione di augurarti un bell'weekend con un buon bicchiere
> d'whisky.

Orribile. Non � italiano: solo un barbaro pu� scrivere e parlare cos�.

Bye,

*GB*

*GB*

unread,
Jan 17, 2014, 10:23:00 AM1/17/14
to
Wolfgang ha scritto:

> Comunque, finch� tu non vuoi accettare �il uomo�,
> continuo a scrivere �l'weekend�.

Il tuo errore � che generalizzi l'impiego dell'apostrofo su base
puramente fonetica, ma in italiano l'apostrofo dipende anche
da considerazioni di altro genere. Altrimenti il plurale di
l'aquila non sarebbe le aquile, bens� l'aquile. Le grammatiche
sono carenti nel non precisare che non si apostrofa davanti a /w/
ma solo davanti a /wO/, ma � un problema delle grammatiche...
la lingua � quella che si parla e si scrive.

Bye,

*GB*

Wolfgang

unread,
Jan 17, 2014, 12:04:27 PM1/17/14
to
On 01/17/14 16:23, *GB* wrote:
> Wolfgang ha scritto:
>>
>> Comunque, finch� tu non vuoi accettare �il uomo�,
>> continuo a scrivere �l'weekend�.
>
> Il tuo errore � che generalizzi l'impiego dell'apostrofo su
> base puramente fonetica, ma in italiano l'apostrofo dipende
> anche da considerazioni di altro genere. Altrimenti il
> plurale di l'aquila non sarebbe le aquile, bens� l'aquile.

Infatti: nella prima met� del Novecento si poteva ancora elidere
�le� (vedi ad esempio Alberto Savinio), poi solo davanti ad �e�, e
oggi temo che non si possa pi�.

> Le grammatiche sono carenti nel non precisare che non si
> apostrofa davanti a /w/ ma solo davanti a /wO/,

Allora solo �l'water�. Ma visto che non ci sono pi� cessi senza
sciacquamento, la parola � un po' antiquata.

> ma � un problema delle grammatiche...

Appunto. Ecco quanto scrive in merito Aldo Gabrielli (*):

�... la logica vuole che come l'italiano pronuncia "l'uomo" e
"l'uovo", cos� lo stesso italiano non pu� scrivere in altro modo
che: l'whisky, l'week-end, l'water-closet, l'west, l'Wells, eccetera.�

> la lingua � quella che si parla e si scrive.

La lingua e quella che parli e scrivi tu, non tale Aldo Gabrielli,
ovviamente uno sciocco tizio che non s'intende della lingua
italiana. Come viene l'uzzolo a questi ignoranti di scrivere una
grammatica?

Ciao,
Wolfgang

(*) �Come parlare e scrivere meglio�, Milano, 1980, p. 232

father mckenzie

unread,
Jan 17, 2014, 12:10:14 PM1/17/14
to
Il 17/01/2014 15:01, Una voce dalla Germania ha scritto:
>
> Scusa, come pronunci "l'weekend"? Lo trovo pi� difficile di "ftpfl" e
> "chsch". Perci� dico e scrivo "il weekend"

quoto

father mckenzie

unread,
Jan 17, 2014, 12:25:14 PM1/17/14
to
Il 17/01/2014 13:40, Una voce dalla Germania ha scritto:
> Anche in seguito alla constatazione che molti italiani chiamano
> "ragazzi" e "ragazze" perfino gente che a occhio gi� da un po' non ha
> pi� trent'anni, quanti anni dovete avere per diventare "persone adulte"?

C'� chi adulto non diventa mai. Dicesi "sindrome di Peter Pan" :-)

Klaram

unread,
Jan 17, 2014, 1:15:28 PM1/17/14
to
Il 17/01/2014, Wolfgang ha detto :
> On 01/17/14 12:57, Roger wrote:
>> [...]
>> Vorrei sottolineare, se tu sei d'accordo, che al ristorante "Frᅵulein"
>> non ha il significato vero e proprio di "signorina", bensᅵ ᅵ
>> praticamente un sinonimo di "cameriera", infatti in questo
>> modo si chiamano sia le ragazzine giovani sia le cameirere
>> piᅵ anziane.
>
> In Germania proverei una certa inibizione di rivolgermi con ᅵFrᅵuleinᅵ ad una
> cameriera anziana. In questo caso cercherei di evitare qualsiasi forma
> allocutiva, cercando di attirare la sua attenzione tramite un gesto o un
> sorriso, o semplicemente dicendo quello che desidero quando lei passa. Ma che
> fatica!

Per me ᅵ piᅵ facile chiamare "signorina"* una giovane cameriera che
non chiamare "signora" una cameriera anziana, e, peggio ancora,
chiamare "signore" un cameriere. In quest'ultimo caso non esito a
chiamarlo "cameriere".

* in questo caso il "signora" ᅵ riservato alla cliente.

Ma ᅵ solo questione di abitudine.

k

Klaram

unread,
Jan 17, 2014, 1:16:11 PM1/17/14
to
Wolfgang ha usato la sua tastiera per scrivere :

> Abbiamo discusso sul problema giᅵ innumerevoli volte. Comunque, finchᅵ tu non
> vuoi accettare ᅵil uomoᅵ, continuo a scrivere ᅵl'weekendᅵ. Percependo la
> lettera visivamente, anzichᅵ auditivamente, molti fanno fatica ad accettare
> che la ᅵwᅵ inglese equivalga perfettamente ad una ᅵuᅵ italiana.

Questo ᅵ il punto, nessuno di noi dice l'weekend, perchᅵ noi
percepiamo la w come una "doppia v" (e cosᅵ si chiama), non come una
"doppia u". Tant'ᅵ vero che water (closed) ᅵ diventato vater, Walter ᅵ
diventato Valter, wafer ᅵ diventato vafer, e cosᅵ via.

> Colgo l'occasione di augurarti un bell'weekend con un buon bicchiere
> d'whisky.

Bel weekend a tutti e, nello iato tra una settimana e l'altra,
allegria col whisky... ma con molta moderazione. :-))

k

Wolfgang

unread,
Jan 17, 2014, 1:42:32 PM1/17/14
to
On 01/17/14 19:16, Klaram wrote:
>
> Wolfgang ha usato la sua tastiera per scrivere :

... perchᅵ senza tal utile strumento non ci riesco.

>> Abbiamo discusso sul problema giᅵ innumerevoli volte.
>> Comunque, finchᅵ tu non vuoi accettare ᅵil uomoᅵ,
>> continuo a scrivere ᅵl'weekendᅵ. Percependo la lettera
>> visivamente, anzichᅵ auditivamente, molti fanno fatica
>> ad accettare che la ᅵwᅵ inglese equivalga perfettamente
>> ad una ᅵuᅵ italiana.
>
> Questo ᅵ il punto, nessuno di noi dice l'weekend, perchᅵ
> noi percepiamo la w come una "doppia v" (e cosᅵ si chiama),
> non come una "doppia u". Tant'ᅵ vero che water (closed) ᅵ
> diventato vater, Walter ᅵ diventato Valter, wafer ᅵ
> diventato vafer, e cosᅵ via.

Walter ['valter] va bene perchᅵ ᅵ un nome tedesco. Per quanto
riguarda la altre parole da te addotte, la pronuncia [v] della <w> ᅵ
quella che i giornali britannici attribuiscono ai tedeschi nelle
caricature.

Ricordo ancora la pronuncia di ᅵwhiskyᅵ da parte di un conoscente
milanese: produceva una perfetta [u], elidendo perfino l'articolo.
Io invece, per non fare la meschina figura di un tedesco saccente,
dico di solito vilmente [il viski]. Solo in questo newsgroup sono
(alle volte) un po' piᅵ coraggioso, ma sovente con degli esiti poco
incoraggianti.

>> Colgo l'occasione di augurarti un bell'weekend con un buon
>> bicchiere d'whisky.
>
> Bel weekend a tutti e, nello iato tra una settimana e l'altra,
> allegria col whisky... ma con molta moderazione. :-))

Vox populi vox dei: non ti senti di peccare di blasfemia.

Ciao,
Wolfgang

Enrico Gregorio

unread,
Jan 17, 2014, 1:51:28 PM1/17/14
to
Wolfgang <w...@ariannuccia.de> scrive:

> On 01/17/14 16:23, *GB* wrote:
> > Wolfgang ha scritto:
> >>
> >> Comunque, finch� tu non vuoi accettare �il uomo�,
> >> continuo a scrivere �l'weekend�.
> >
> > Il tuo errore � che generalizzi l'impiego dell'apostrofo su
> > base puramente fonetica, ma in italiano l'apostrofo dipende
> > anche da considerazioni di altro genere. Altrimenti il
> > plurale di l'aquila non sarebbe le aquile, bens� l'aquile.
>
> Infatti: nella prima met� del Novecento si poteva ancora elidere
> �le� (vedi ad esempio Alberto Savinio), poi solo davanti ad �e�, e
> oggi temo che non si possa pi�.
>
> > Le grammatiche sono carenti nel non precisare che non si
> > apostrofa davanti a /w/ ma solo davanti a /wO/,
>
> Allora solo �l'water�. Ma visto che non ci sono pi� cessi senza
> sciacquamento, la parola � un po' antiquata.
>
> > ma � un problema delle grammatiche...
>
> Appunto. Ecco quanto scrive in merito Aldo Gabrielli (*):
>
> �... la logica vuole che come l'italiano pronuncia "l'uomo" e
> "l'uovo", cos� lo stesso italiano non pu� scrivere in altro modo
> che: l'whisky, l'week-end, l'water-closet, l'west, l'Wells, eccetera.�
>
> > la lingua � quella che si parla e si scrive.
>
> La lingua e quella che parli e scrivi tu, non tale Aldo Gabrielli,
> ovviamente uno sciocco tizio che non s'intende della lingua
> italiana. Come viene l'uzzolo a questi ignoranti di scrivere una
> grammatica?

Sar�, ma Gabrielli non � l'oracolo infallibile. E, se noti,
gli esempi non hanno "wo". Si dice "l'uomo" perch� c'�
il dittongo mobile (tanto che si dice "omuncolo", per
esempio). Dunque questo "uo" � una "o". Non ci sono parole
/italiane/ che cominciano con "u<vocale>" esclusi "uomo"
e "uovo". � un caso?

Ciao
Enrico

orpheus

unread,
Jan 17, 2014, 2:00:47 PM1/17/14
to
Wolfgang wrote:

> On 01/17/14 19:16, Klaram wrote:
> > Wolfgang ha usato la sua tastiera per scrivere :

> ... perchᅵ senza tal utile strumento non ci riesco.
[...]

in caso di necessitᅵ ci si puᅵ arrangiare con
start => esegui => osk.exe

su Windows XP; chissᅵ cpme potrebbero fare
i Linuxiani :-)

orpheus

unread,
Jan 17, 2014, 2:13:11 PM1/17/14
to
Enrico Gregorio wrote:

> Wolfgang <w...@ariannuccia.de> scrive:
[...]
> > La lingua e quella che parli e scrivi tu, non tale Aldo Gabrielli,
> > ovviamente uno sciocco tizio che non s'intende della lingua
> > italiana. Come viene l'uzzolo a questi ignoranti di scrivere una
> > grammatica?
>
> Sar�, ma Gabrielli non � l'oracolo infallibile. E, se noti,
> gli esempi non hanno "wo". Si dice "l'uomo" perch� c'�
> il dittongo mobile (tanto che si dice "omuncolo", per
> esempio). Dunque questo "uo" � una "o". Non ci sono parole
> italiane che cominciano con "u<vocale>" esclusi "uomo"
> e "uovo". � un caso?

Come discorso logico per� torna, quello del Gabrielli,
forse era pi� attaccato alla logica, che alla prassi viva
della lingua, a volte?

Di sicuro anche io lo trovo abbastanza orribile,
pur essendo stato sempre abituato a considerare "U"
la "w" di whisky, ad esempio.

father mckenzie

unread,
Jan 17, 2014, 2:40:42 PM1/17/14
to
Il 17/01/2014 19:42, Wolfgang ha scritto:
> Ricordo ancora la pronuncia di «whisky» da parte di un conoscente
> milanese: produceva una perfetta [u], elidendo perfino l'articolo.

Ho già detto in passato che molti di noi percepiscono una marcata
differenza tra la u di uomo e la w di whisky. Preciso che non è tanto
l'h, ma proprio la w ad avere un suono diverso, quasi una "uu". Può
darsi che sia l'orecchio meridionale, dato che noi pronunciando "uomo"
stacchiamo u e o (u-omo e non womo), ma a me sembra di ravvisare questa
differenza anche sentendo la parola da madrelingua (americani): in ogni
caso gli abitanti del centrosud sono tanti, non certo quattro gatti...


--
Audiente autem omni populo, dixit discipulis suis: “Attendite a scribis,
qui volunt ambulare in stolis et amant salutationes in foro et primas
cathedras in synagogis et primos discubitus in conviviis”.(Lc, 20,45-46)

father mckenzie

unread,
Jan 17, 2014, 2:41:13 PM1/17/14
to
Il 17/01/2014 20:00, orpheus ha scritto:

> su Windows XP; chissà cpme potrebbero fare
> i Linuxiani :-)

sul Windows o sull'Windows?

father mckenzie

unread,
Jan 17, 2014, 2:43:39 PM1/17/14
to
Il 17/01/2014 20:40, father mckenzie ha scritto:
> noi pronunciando "uomo" stacchiamo u e o (u-omo e non womo)

prima o poi vi farò un mp3 con le due pronunce, un uomo vs. un womo

orpheus

unread,
Jan 17, 2014, 2:58:03 PM1/17/14
to
father mckenzie wrote:

> Il 17/01/2014 20:40, father mckenzie ha scritto:
> > noi pronunciando "uomo" stacchiamo u e o (u-omo e non womo)
>
> prima o poi vi farò un mp3 con le due pronunce, un uomo vs. un womo

ù omo ha da puzza'!

orpheus

unread,
Jan 17, 2014, 3:01:41 PM1/17/14
to
father mckenzie wrote:

> Il 17/01/2014 20:00, orpheus ha scritto:
> > su Windows XP; chissà cpme potrebbero fare
> > i Linuxiani :-)

> sul Windows o sull'Windows?

su Windows
in questo caso la "elle" non ce la metterei,
mi parrebbe un settentrionalismo :-)


Wolfgang

unread,
Jan 17, 2014, 3:32:27 PM1/17/14
to
On 01/17/14 21:01, orpheus wrote:
> father mckenzie wrote:
> [...]
>> sul Windows o sull'Windows?
>
> su Windows
> in questo caso la "elle" non ce la metterei,
> mi parrebbe un settentrionalismo :-)

Ma Windows non è un antroponimo, bensì una denominazione come
chianti o Fiat, che non sono affatto artrofobi (da ἄρθρον
'articolo'): «ho una Fiat e mi piace il chianti.»

Ciao,
Wolfgang

*GB*

unread,
Jan 17, 2014, 3:41:14 PM1/17/14
to
Wolfgang ha scritto:

>> Le grammatiche sono carenti nel non precisare che non si
>> apostrofa davanti a /w/ ma solo davanti a /wO/,
>
> Allora solo �l'water�.

No, avevo precisato /wO-/ di origine romanza. La cosa � andata cos�:

l'omo, l'ovo > l'uomo, l'uovo

Cio� prima si � apostrofato l'articolo, poi si � dittongata la O aperta.
In caso contrario, si sarebbe detto "lo uomo, lo uovo".

> Appunto. Ecco quanto scrive in merito Aldo Gabrielli (*):

Scusa, ma in questa cosa � un trombone. Mi permetto l'ardire di dirlo.

> �... la logica vuole che come l'italiano pronuncia "l'uomo" e "l'uovo",
> cos� lo stesso italiano non pu� scrivere in altro modo che: l'whisky,
> l'week-end, l'water-closet, l'west, l'Wells, eccetera.�
>
>> la lingua � quella che si parla e si scrive.
>
> La lingua e quella che parli e scrivi tu, non tale Aldo Gabrielli,
> ovviamente uno sciocco tizio che non s'intende della lingua italiana.

Nel momento in cui nessun italiano verace (quindi non un tedesco che
parla italiano) dice o scrive l'water-closet, Gabrielli � un trombone.

> (*) �Come parlare e scrivere meglio�, Milano, 1980, p. 232

Inoltre 1980 � 34 anni fa.

Bye,

*GB*

*GB*

unread,
Jan 17, 2014, 3:47:19 PM1/17/14
to
Enrico Gregorio ha scritto:

> Sar�, ma Gabrielli non � l'oracolo infallibile. E, se noti,
> gli esempi non hanno "wo". Si dice "l'uomo" perch� c'�
> il dittongo mobile (tanto che si dice "omuncolo", per
> esempio). Dunque questo "uo" � una "o". Non ci sono parole
> /italiane/ che cominciano con "u<vocale>" esclusi "uomo"
> e "uovo". � un caso?

Acuta osservazione. E' proprio pazzesco generalizzare da due soli
casi con dittongo mobile (uomo e uovo, ma omuncolo e ovulo)
a tutte le voci inizianti con la lettera W.

Bye,

*GB*

*GB*

unread,
Jan 17, 2014, 3:50:19 PM1/17/14
to
orpheus ha scritto:

>> Sar�, ma Gabrielli non � l'oracolo infallibile. E, se noti,
>> gli esempi non hanno "wo". Si dice "l'uomo" perch� c'�
>> il dittongo mobile (tanto che si dice "omuncolo", per
>> esempio). Dunque questo "uo" � una "o". Non ci sono parole
>> italiane che cominciano con "u<vocale>" esclusi "uomo"
>> e "uovo". � un caso?
>
> Come discorso logico per� torna, quello del Gabrielli,
> forse era pi� attaccato alla logica,

Ma che logica � quella che generalizza da due soli casi con dittongo
mobile? Si fa prima ad enunciare la regola: "l'articolo non si apostrofa
mai davanti a semiconsonante, con le uniche eccezioni di uomo e uovo".

Bye,

*GB*

*GB*

unread,
Jan 17, 2014, 3:56:21 PM1/17/14
to
father mckenzie ha scritto:

>> noi pronunciando "uomo" stacchiamo u e o (u-omo e non womo)
>
> prima o poi vi farò un mp3 con le due pronunce, un uomo vs. un womo

Ehi, è vero: anche al nord "un uomo" si legge /u'nwO:mo/ (in realtà
al posto di /w/ ci andrebbe il segno di /u/ con una curva sotto)
e non /uN'wO:mo/ (qui scrivo N per indicare la nasale velare).

Bye,

*GB*

*GB*

unread,
Jan 17, 2014, 3:59:48 PM1/17/14
to
Wolfgang ha scritto:

> Ma Windows non è un antroponimo,

Ma è un logicalonimo (ovvero un softwaronimo).

> «ho una Fiat e mi piace il chianti.»

Quelli sono fisicalonimi (ossia hardwaronimi).

Bye,

*GB*

orpheus

unread,
Jan 17, 2014, 4:08:58 PM1/17/14
to
*GB* wrote:
[...]
> Nel momento in cui nessun italiano verace (quindi non un tedesco che
> parla italiano)

Per� certe contraddizioni, proprio per questo, potrebbe
coglierle anche meglio...

orpheus

unread,
Jan 17, 2014, 4:11:12 PM1/17/14
to
*GB* wrote:

> Wolfgang ha scritto:
[...]
> > Colgo l'occasione di augurarti un bell'weekend con un buon bicchiere
> > d'whisky.

> Orribile. Non � italiano: solo un barbaro pu� scrivere e parlare cos�.

Ora mettici anche i "geni", gi� che ci sei...
e siamo a posto

orpheus

unread,
Jan 17, 2014, 4:14:02 PM1/17/14
to
Nel caso che fosse usato, però a me suonerebbe
come un settentrionalismo... forse non l'useranno
e diranno pure loro "su windows".
Attendonsi conferme o dismentite


ADPUF

unread,
Jan 17, 2014, 4:53:33 PM1/17/14
to
Una voce dalla Germania, 10:41, venerd� 17 gennaio 2014:
> Am 16.01.2014 22:44, schrieb ADPUF:
>>
>> Certo, "signorina" vale solo per le donne non sposate.
>
> Valeva. O c'� ancora qualcuno in Italia che lo usa seriamente?


Non so, ma anche se nessuno usasse pi� la parola, la regola
resterebbe valida, per quanto inutile.

Spiego meglio: non ho scritto che si usa _obbligatoriamente_ per
le nubili: oggigiorno � una facolt�, non un obbligo.


--
In a Hong Kong supermarket:
"For your convenience, we recommend courageous, efficient
self-service."

ADPUF

unread,
Jan 17, 2014, 4:54:14 PM1/17/14
to
orpheus, 12:44, venerd� 17 gennaio 2014:
>
> Suggerisco a tutti di *rispolverare* materie non pi�
> frequentate.
> Ringiovanisce nell'anima e credo che sia
> davvero "arricchente". �:-)


Io rispolvero "calligrafia".

Ma scrivendo con la tastiera mi riesce difficile fare i
riccioli...


--
"That must be wonderful: I don't understand it at all."
-- Moli�re

ADPUF

unread,
Jan 17, 2014, 4:54:46 PM1/17/14
to
gretel, 11:57, venerd� 17 gennaio 2014:
> Il giorno venerd� 17 gennaio 2014 11:04:36 UTC+1, orpheus ha
>>
>> Non m'ero accorto che fosse un termine cos� desueto.
>> O__O
>
> infatti: � capitato che qualche persona *molto* anziana mi
> chiamasse "signora" e poi, notando che non ho la fede, si
> correggesse in "signorina" :P


Vecchi, ma occhi di lince!


���
Da noi si dice "vera" pi� che "fede".

Boh.


--
"She worked herself up into an inarticulate comma."
-- Exam howlers as noted by Eric W. N. Smith

ADPUF

unread,
Jan 17, 2014, 4:54:54 PM1/17/14
to
gretel, 12:15, venerd� 17 gennaio 2014:
> Il giorno venerd� 17 gennaio 2014 12:06:19 UTC+1, orpheus ha
>
>> Un ciofine si sarebbe rivolto a te con un *nonna* *eg*
>
> no, � proprio la gente che � strana... quando avevo ancora il
> pupo in passeggino, ed ero poco pi� che quarantenne, capitava
> che qualche signora mi dicesse "anche io ho un NIPOTINO di
> quell'et�"... :D


Ma eri "zia" o eri "nonna"?

Anche se certe nonne sono interessanti...

http://snipurl.com/28gkwb1


--
"L'ozio � uno dei maggiori consumamenti che possa avere uno
spirito attivo."
-- Annibal Caro (1507-1566), "Lettera a Bernardo Spina".

ADPUF

unread,
Jan 17, 2014, 4:55:13 PM1/17/14
to
orpheus, 12:23, venerd� 17 gennaio 2014:
> gretel wrote:
>
>> no, � proprio la gente che � strana... quando avevo ancora il
>> pupo in passeggino, ed ero poco pi� che quarantenne, capitava
>> che qualche signora mi dicesse "anche io ho un NIPOTINO di
>> quell'et�"... :D
>
> L'uomo � come il vino, invecchiando pu� anche essere
> pi� apprezzabile... la donna invece "sfiorisce"...
> da bella rosa a... crisantemo :o)


L'apprezzabilit� dell'uomo vecchio dipende molto dal suo
portafoglio.

Com'� il tuo?
;-)


Questo � il mio:
http://snipurl.com/28gkw58


--
A sign posted in Germany's Black Forest:
"It is strictly forbidden on our black forest camping site that
people of different sex, for instance, men and woman, live
together in one tent unless they are married with each other
for that purpose."

ADPUF

unread,
Jan 17, 2014, 4:55:45 PM1/17/14
to
Valerio Vanni, 15:13, venerd� 17 gennaio 2014:
> On Fri, 17 Jan 2014 14:46:32 +0100, Wolfgang
>
>>> Giusto qualche anno in meno di quando si � considerati
>>> vecchi.
>>> :-)
>>
>>Bella codesta idea del passaggio diretto dalla fanciullezza
>>alla senilit�: tertium non datur.
>
> Cantava una ventina d'anni fa Masini
> "Dove s'invecchia e non si cresce mai"


"L'importante non � *essere* vecchi, l'importante � *sentirsi*
vecchi."
(cit. mia)


--
"Research is what I'm doing when I don't know what I'm doing."
-- Wernher von Braun

ADPUF

unread,
Jan 17, 2014, 4:56:12 PM1/17/14
to
father mckenzie, 10:42, venerdᅵ 17 gennaio 2014:
> Il 16/01/2014 23:40, Wolfgang ha scritto:
>> Ormai siamo tutti diventati portoghesi.
>
> In Italia pochi pagano le tasse, per lo piᅵ impiegati dello
> Stato per i quali l'evasione ᅵ impossibile. I veri portoghesi
> siamo noi.


I "portoghesi" erano quelli che entravano gratis agli spettacoli
romani secoli fa.
Per estensione chi usa un servizio senza pagare: p.es. quelli
che non fanno il biglietto del bus (a Roma il 30%, pare)


--
"People were running all over the place, the boys in shorts &
the girls in hysterics."

ADPUF

unread,
Jan 17, 2014, 4:56:36 PM1/17/14
to
Roger, 12:57, venerdᅵ 17 gennaio 2014:
> Wolfgang ha scritto:
>
>> Adesso mi hai sorpreso in flagrante. Ma come attenuante posso
>> forse addurre il fatto che tale Frᅵulein non ᅵ seguito dal
>> cognome.
>
> Vorrei sottolineare, se tu sei d'accordo, che al ristorante
> "Frᅵulein" non ha il significato vero e proprio di
> "signorina", bensᅵ ᅵ praticamente un sinonimo di "cameriera",
> infatti in questo modo si chiamano sia le ragazzine giovani
> sia le cameirere piᅵ anziane.


E se il cameriere ᅵ maschio, come la prende a chiamarlo
Frᅵulein?

Immagina uno straniero che non sa il tedesco, e sente tutti
chiamare "froilain" la cameriera.
Pensa che voglia dire "scusi, puᅵ prestarmi attenzione?"
Vede un cameriere e lo chiama "froilain!"...


--
"Chi disputa allegando l'autoritᅵ, non adopra lo 'ngegno, ma piᅵ
tosto la memoria."
-- Leonardo da Vinci

ADPUF

unread,
Jan 17, 2014, 4:57:36 PM1/17/14
to
Wolfgang, 19:42, venerdᅵ 17 gennaio 2014:
> On 01/17/14 19:16, Klaram wrote:
>
>> Questo ᅵ il punto, nessuno di noi dice l'weekend, perchᅵ
>> noi percepiamo la w come una "doppia v" (e cosᅵ si chiama),
>> non come una "doppia u". Tant'ᅵ vero che water (closed) ᅵ
>> diventato vater, Walter ᅵ diventato Valter, wafer ᅵ
>> diventato vafer, e cosᅵ via.
>
> Walter ['valter] va bene perchᅵ ᅵ un nome tedesco. Per quanto
> riguarda la altre parole da te addotte, la pronuncia [v] della
> <w> ᅵ quella che i giornali britannici attribuiscono ai
> tedeschi nelle caricature.


Beh anche noi nel nostro piccolo ci impegnavamo a far diventare
V la W, inglese o tedesca che fosse.

Vater, vichend, vischi, vichipedia, valter, vifi, vonder vuman,
volc-svaghen ecc.

Purtroppo la sempre maggior diffusione delle cognizioni
elementari della lingua americana stanno rendendo sempre piᅵ
rara questa piacevole consuetudine.


> Ricordo ancora la pronuncia di ᅵwhiskyᅵ da parte di un
> conoscente milanese: produceva una perfetta [u], elidendo
> perfino l'articolo. Io invece, per non fare la meschina figura
> di un tedesco saccente, dico di solito vilmente [il viski].
> Solo in questo newsgroup sono (alle volte) un po' piᅵ
> coraggioso, ma sovente con degli esiti poco incoraggianti.


Io, per fare l'esotico, aspiro: "un hhuischi, per favore".
Poi lo tracanno con aria da intenditore, prima di stramazzare al
suolo.


>>> Colgo l'occasione di augurarti un bell'weekend con un buon
>>> bicchiere d'whisky.
>>
>> Bel weekend a tutti e, nello iato tra una settimana e
>> l'altra, allegria col whisky... ma con molta moderazione.
>> :-))
>
> Vox populi vox dei: non ti senti di peccare di blasfemia.


Wox popwli, wox day!


--
"Many of the girls wear highly-coloured dresses, but underneath
they are just ordinary girls."

ADPUF

unread,
Jan 17, 2014, 4:58:00 PM1/17/14
to
Klaram, 19:15, venerdᅵ 17 gennaio 2014:
> Il 17/01/2014, Wolfgang ha detto :
>>
>> In Germania proverei una certa inibizione di rivolgermi con
>> ᅵFrᅵuleinᅵ ad una cameriera anziana. In questo caso cercherei
>> di evitare qualsiasi forma allocutiva, cercando di attirare
>> la sua attenzione tramite un gesto o un sorriso, o
>> semplicemente dicendo quello che desidero quando lei passa.
>> Ma che fatica!
>
> Per me ᅵ piᅵ facile chiamare "signorina"* una giovane
> cameriera che
> non chiamare "signora" una cameriera anziana, e, peggio
> ancora, chiamare "signore" un cameriere. In quest'ultimo caso
> non esito a chiamarlo "cameriere".
>
> * in questo caso il "signora" ᅵ riservato alla cliente.
>
> Ma ᅵ solo questione di abitudine.


Io chiamo tutti "scusi" cosᅵ non sbaglio mai.

Naturalmente col ditino alzato (non troppo), per farmi notare
visivamente, dato che chiamo sommessamente.


--
"Join the army, see the world, meet interesting people - and
kill 'em."
-- Woody Allen

ADPUF

unread,
Jan 17, 2014, 4:58:19 PM1/17/14
to
Wolfgang, 12:08, venerdᅵ 17 gennaio 2014:
> Il 17/01/2014 10:45, father mckenzie ha scritto:
>>
>> Ok, perᅵ io una ragazza di diciott'anni non la chiamerei
>> madame. Mi verrebbe da ridere, e probabilmente riderebbe
>> anche lei. Secondo me si dovrebbe usare signora, Frau,
>> madame a partire dalla maggiore etᅵ.
>
> Perfettamente d'accordo: sia in Italia che in Francia che in
> Germania la maggior etᅵ comincia a 18 anni. Vedi la tabella
>
http://de.wikipedia.org/wiki/Vollj%C3%A4hrigkeit#.C3.9Cbersicht


Pare che in Austria vogliano dare il voto ai sedicenni.


Appena uno si abitua ecco che cambiano...


--
"My brain is my second favorite organ."
-- Woody Allen

ADPUF

unread,
Jan 17, 2014, 5:00:55 PM1/17/14
to
orpheus, 22:14, venerdì 17 gennaio 2014:
Non metterei la L, mi si intorciglia la lingua, specie dopo
mangiato.

E poi io odio Windows® e dico "sul linux" o "su linux", tanto è
lo stesso (parlando).


--
"Il sonno della ragione genera mostri, o la ragione del sonno
mostra i generi?"
-- Gigi Marzullo, apocrifo

orpheus

unread,
Jan 17, 2014, 5:10:09 PM1/17/14
to
ADPUF wrote:


> Anche se certe nonne sono interessanti...
> http://snipurl.com/28gkwb1

Ma anche la nonna di Beethoven :-D

*GB*

unread,
Jan 17, 2014, 6:03:01 PM1/17/14
to
ADPUF ha scritto:

> Da noi si dice "vera" più che "fede".

Strano... "vera" vuol dire "fede", ma in russo ("вера").

Bye,

*GB*

Wolfgang

unread,
Jan 17, 2014, 7:06:54 PM1/17/14
to
A quanto ne so, «вера» significa sì «fede», ma non nel senso di
«anello matrimoniale». Ciononostante è molto interessante la
corrispondenza tra la parola russa e quella friulana. C'è qualcuno
che conosca il termine sloveno?

Ciao,
Wolfgang

orpheus

unread,
Jan 17, 2014, 7:49:41 PM1/17/14
to
Wolfgang wrote:
Non solo friulano, pure in Toscana usa spesso dire
la parola "vera" per indicare l'anello matrimoniale.
Noi però lo pronunciamo "vèra" mentre nel settentrione
mi sa che pronuncino "véra".

Infatti:
http://www.dizionario.rai.it/poplemma.aspx?lid=2261&r=5685

orpheus

unread,
Jan 17, 2014, 8:08:24 PM1/17/14
to
Wolfgang wrote:

[...]
> A quanto ne so, «вера» significa sì «fede», ma non nel senso di
> «anello matrimoniale». Ciononostante è molto interessante la
> corrispondenza tra la parola russa e quella friulana. C'è qualcuno
> che conosca il termine sloveno?

Nello Zanichelli, Cortelazzo - Zolli, c'è però un'altra etimologia:

vera,
s. f. sett. ‘anello matrimoniale’ (1814, U. Foscolo, cit. in Migl. St.
lin. 651), ‘parapetto posto attorno alla bocca di un pozzo’ (1905,
Panz. Diz.).


Lat. viria(m) ‘braccialetto’, da cui il parallelo ghièra (V.), parola
che già Plinio riconosceva come celtibera: è, infatti, celt. ed è
legata alla radice *uei- ‘piegare’. La vc. it. proviene da Venezia,
dove è documentato fin dal 1038 il sign. di ‘parapetto del pozzo’:
‘putheo et putheale adque vera sua’ (Sella Ven.) e dal 1454 quello di
‘anello’ (Sella Ven.), preceduto di poco (a partire dal 1442) da alcune
testimonianze in doc. volg. provenienti dalla Corte estense (Congr.
Filol. Rom. 20 IV 486).

*GB*

unread,
Jan 18, 2014, 2:59:51 AM1/18/14
to
Wolfgang ha scritto:

> A quanto ne so, «вера» significa sì «fede», ma non nel senso di «anello
> matrimoniale». Ciononostante è molto interessante la corrispondenza tra
> la parola russa e quella friulana. C'è qualcuno che conosca il termine
> sloveno?

Anche in sloveno è "vera", ma la vera etimologia (salvo forse che per
il nome di donna Vera) dev'essere quella veneziana citata da Orpheus.

Bye,

*GB*

*GB*

unread,
Jan 18, 2014, 3:16:36 AM1/18/14
to
*GB* ha scritto:

> Ehi, è vero: anche al nord "un uomo" si legge /u'nwO:mo/ (in realtà
> al posto di /w/ ci andrebbe il segno di /u/ con una curva sotto)
> e non /uN'wO:mo/ (qui scrivo N per indicare la nasale velare).

A me sembra che l'articolazione della N sia diversa davanti a W :

un uomo /u'nwO:mo/ (simile a "umomo")

un weekend /uNwi'kEnd/ (simile a "unguichend")

Confermate?

Se sì, ritengo che l'evoluzione /w-/ > /gw-/ di quelle parole
di origine germanica, visto che hanno "gu-" anche in francese,
sia di origine provenzale o galloitalica, per inserimento
di /g/ all'interno di /-Nw-/: /uNw-/ > /uNgw-/

Bye,

*GB*

*GB*

unread,
Jan 18, 2014, 3:30:44 AM1/18/14
to
*GB* ha scritto:

> Anche in sloveno è "vera", ma la vera etimologia (salvo forse che per
> il nome di donna Vera) dev'essere quella veneziana citata da Orpheus.

Infatti la "vera da pozzo" deve venire per forza da "viria de ab puteo":

http://it.wikipedia.org/wiki/Vera_da_pozzo

Immagino che il lat. PUTeus stesse per "risorsa di acqua POTabile".

Bye,

*GB*

*GB*

unread,
Jan 18, 2014, 3:39:20 AM1/18/14
to
*GB* ha scritto:

> Infatti la "vera da pozzo" deve venire per forza da "viria de ab puteo":
>
> http://it.wikipedia.org/wiki/Vera_da_pozzo

Il passaggio dalla vera che protegge il buco del pozzo a una vera
che protegge un altro tipo di buco è comprensibile (facendo anche
immaginare che il marito ce l'abbia così grosso da averlo slargato,
e quindi attento te).

Bye,

*GB*

Roger

unread,
Jan 18, 2014, 3:44:06 AM1/18/14
to
*GB* ha scritto:

> Wolfgang ha scritto:

>> Comunque, finch� tu non vuoi accettare �il uomo�,
>> continuo a scrivere �l'weekend�.

> Il tuo errore � che generalizzi l'impiego dell'apostrofo su base
> puramente fonetica, ma in italiano l'apostrofo dipende anche
> da considerazioni di altro genere. Altrimenti il plurale di
> l'aquila non sarebbe le aquile, bens� l'aquile. Le grammatiche
> sono carenti nel non precisare che non si apostrofa davanti a /w/
> ma solo davanti a /wO/, ma � un problema delle grammatiche...
> la lingua � quella che si parla e si scrive.

Io, pur essendo d'accordo con te e con coloro che dicono
"il weekend" e "il whisky", non sarei per� cos� categorico nel
sostenere che coloro che dicono "l'weekend" e "l'whisky"
sbagliano.

Nelle foreste dell'Amazzonia vive un genere di scimmiette chiamato
uistiti, nome abbastanza noto, in quanto si tratta della pi� piccola
scimmia del mondo.

Ebbene tutti i siti che parlano di questa scimmietta ne fanno
precedere il nome dalla elle apostrofata o, se al plurale,
dall'articolo "gli"

Cos� fa anche l'enciclopedia Treccani, che, mentre alla voce "whisky"
usa l'articolo il, alla voce "uistiti" usa la elle apostrofata.

http://www.treccani.it/enciclopedia/uistiti/

Eppure il suono iniziale di uistiti e di whisky � identico.

Ciao,
Roger

gretel

unread,
Jan 18, 2014, 3:52:44 AM1/18/14
to
Il giorno venerdì 17 gennaio 2014 22:54:46 UTC+1, ADPUF ha scritto:

> Vecchi, ma occhi di lince!

"una volta" si badava molto a queste cose: mia madre er allergica perfino all'oro (adesso si sa che in realtà era il nichel contenuto nella lega) ed era disperata perché andava in giro con due bambini piccoli, ma senza anello, e tutti la chiamavano "signorina" :P

> ���


qui leggo solo dei riccioli, scusami! ;)

> Da noi si dice "vera" pi� che "fede".
>
>
>
> Boh.

anche qui, infatti è la prima parola che stavo per scrivere; ma adesso è un pezzo che non la sento più... boh! (cit.)

gretel

unread,
Jan 18, 2014, 3:59:01 AM1/18/14
to
Il giorno venerdì 17 gennaio 2014 22:54:54 UTC+1, ADPUF ha scritto:

> Ma eri "zia" o eri "nonna"?

ero Madre! :P

> Anche se certe nonne sono interessanti...
>
>
>
> http://snipurl.com/28gkwb1

anche alla mia età, avendo un po' di fortuna (genetica) si potrebbe essere interessanti:

http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/d/dd/Sharon_Stone_Cannes_2013.jpg/423px-Sharon_Stone_Cannes_2013.jpg

*GB*

unread,
Jan 18, 2014, 4:16:50 AM1/18/14
to
Roger ha scritto:

> Io, pur essendo d'accordo con te e con coloro che dicono
> "il weekend" e "il whisky", non sarei per� cos� categorico nel
> sostenere che coloro che dicono "l'weekend" e "l'whisky" sbagliano.

Io invece continuo a pensare che sbaglino. Vedi sotto.

> Nelle foreste dell'Amazzonia vive un genere di scimmiette chiamato
> uistiti, nome abbastanza noto, in quanto si tratta della pi� piccola
> scimmia del mondo.

Infatti:

http://www.photomonde.fr/louistiti-pygmee-le-plus-petit-singe-au-monde/

> Cos� fa anche l'enciclopedia Treccani, che, mentre alla voce "whisky"
> usa l'articolo il, alla voce "uistiti" usa la elle apostrofata.
>
> http://www.treccani.it/enciclopedia/uistiti/
>
> Eppure il suono iniziale di uistiti e di whisky � identico.

Ci� perch� quella parola viene direttamente dal termine onomatopeico
francese "ouistiti" (quindi NON da una voce germanica iniziante con W )
e l'uso dell'apostrofo con essa scimmiotta il francese "l'ouistiti":

http://fr.wikipedia.org/wiki/Ouistiti_pygm�e

Nelle lingue germaniche (Zwerg = dv�rg = dwarf = nano) non si impiega
quel termine onomatopeico:

http://en.wikipedia.org/wiki/Pygmy_marmoset
http://de.wikipedia.org/wiki/Zwergseiden�ffchen
http://sv.wikipedia.org/wiki/Dv�rgsilkesapa

salvo che in olandese, in cui abbiamo:

http://nl.wikipedia.org/wiki/Dwergoeistiti

dove la trascrizione "oe" starebbe per /u/ e non per /w/.

Bye,

*GB*

*GB*

unread,
Jan 18, 2014, 4:32:23 AM1/18/14
to
*GB* ha scritto:

> Ciò perché quella parola viene direttamente dal termine onomatopeico
> francese "ouistiti" (quindi NON da una voce germanica iniziante con W )
> e l'uso dell'apostrofo con essa scimmiotta il francese "l'ouistiti":

Notare che anche i francesi scrivono "le whisky" e non "l'whisky":

http://fr.wikipedia.org/wiki/Whisky

e analogamente "le week-end" e non "l'week-end":

http://fr.wikipedia.org/wiki/Week-end

Noi vogliamo essere peggio di loro?

Bye,

*GB*

orpheus

unread,
Jan 18, 2014, 4:59:59 AM1/18/14
to
gretel wrote:

[...]
> anche alla mia età, avendo un po' di fortuna (genetica) si potrebbe
> essere interessanti:
[...]

Poi spesso è il viso che invecchia, ma il corpo può essere
ancora piacente.

io questa me la bomberei :-)
http://image.nanopress.it/donna/fotogallery/625X0/128637/terza-eta.jpg


JaWo

unread,
Jan 18, 2014, 5:15:06 AM1/18/14
to
*GB* ha scritto:
> Wolfgang ha scritto:
>
>> A quanto ne so, «вера» significa sì «fede», ma non nel senso di «anello
>> matrimoniale».

No, un anello matrimoniale è (обручальное) кольцо.


>
> Anche in sloveno è "vera", ma la vera etimologia ...



russo véra (вера) è imparentato con irl.ant. fīr 'vero', lat. vērus,
ted. wahr, oland. waar, ingl.ant. wǣr < *wērō.
(esiste anche in sanscr, avest, lit. etc. etc.)


Wo.





JaWo

unread,
Jan 18, 2014, 5:16:27 AM1/18/14
to
Wolfgang wrote:
> ...
> Analoga � la situazione in Germania. � totalmente scomparsa la forma
> allocativa Fr�ulein (signorina), una volta usata per la donna nubile al
> sotto di quarant'anni circa. Oggid� Frau � l'unica forma rimasta, usata
> indistintamente per ogni donna, nubile o sposata o vedova, giovane o
> anziana che sia. Fr�ulein � invece diventato un titolo scherzoso,
> beffardo o, magari, offensivo.


quoto

Wo.



Roger

unread,
Jan 18, 2014, 6:39:17 AM1/18/14
to
*GB* ha scritto:

> [...]

> Ci� perch� quella parola viene direttamente dal termine onomatopeico
> francese "ouistiti" (quindi NON da una voce germanica iniziante con W )
> l'uso dell'apostrofo con essa scimmiotta il francese "l'ouistiti":

> [...]

Imho le tue non sono argomentazioni sufficienti e/o convincenti, ma,
come ho gi� scritto, sono d'accordo con te per quanto riguarda
l'uso dell'articolo, ma non mi sento di bollare come sbagliato
l'altro uso.
Cos� come non mi sento di considerare la tesi del Gabrielli
come obsoleta perch� vecchia di oltre trent'anni.
Tant'� che ancora oggi, in molti casi, prendiamo il Manzoni
come riferimento.

D'altra parte anche il Serianni, nella sua "Grammatica
Italiana", a dimostrazione che si tratta di un argoemto
controvero, gli dedica un breve paragrafo che inizia con le
parole: "Altro punto critico, l'uso dell'articolo davanti a /w/..."

In questo paragrafo non detta regole, ma si limita a dire che
"... /il/ � molto frequente invece della forma elisa /l'/ che ci
aspetteremmo".
Quindi senza fondamentalismi.

Ciao,
Roger

*GB*

unread,
Jan 18, 2014, 7:41:00 AM1/18/14
to
Roger ha scritto:

> "Altro punto critico, l'uso dell'articolo davanti a /w/..."
>
> In questo paragrafo non detta regole, ma si limita a dire che
> "... /il/ � molto frequente invece della forma elisa /l'/
> che ci aspetteremmo".

E non spiega perch�? Io l'ho spiegato, e non mi aspetterei affatto
quella forma elisa. Si � accorto che anche in francese � cos�?

> Quindi senza fondamentalismi.

Spiacente, ma il mio "fondamentalismo" � che se la parola iniziante
per /w/ � un anglicismo, l'articolo non si apostrofa in italiano
cos� come non si apostrofa in francese. Se scrivessi una grammatica,
ci metterei questa regola, perch� � quella dell'uso attuale di chi
sa parlare e scrivere bene in lingua italiana (o francese).

Bye,

*GB*

Una voce dalla Germania

unread,
Jan 18, 2014, 7:41:14 AM1/18/14
to
Forse ho capito l'origine del problema.
M. Dardano, P. Trifone "La lingua italiana": "I dittonghi
ia, ie, io, iu e ua, ue, uo, ui, nei quali la semiconsonante
precede la vocale, sono dittonghi _ascendenti_ ... La i e la
u dei dittonghi discendenti vengono chiamate _semivocali,_
per distinguerle dalle semiconsonanti i /j/ e u /w/ dei
dittonghi ascendenti. Le prime, infatti, sono pi� vicine
delle seconde al suono vocalico ..."

Ecco, per me, quando parlo, prevale l'aspetto consonantico.
Per sentirle come vocali o quasi dovrei mettere l'accento
tonico sulla i o la u, come in "lui". Infatti dico "lui"
senza problemi, ma se provo a dire "l'whisky" mi si
attorciglia la lingua. Per me, anche se qui sar� una piccola
minoranza, � molto pi� semplice dire
Haftpflichtversicherungsgesellschaft e Milchschokolade. ;-)
Provando a ripetere pi� volte ad alta voce queste parole,
anche in "l'uomo" e "l'uovo" sento la u molto di meno che
"nel weekend".

orpheus

unread,
Jan 18, 2014, 7:50:01 AM1/18/14
to
*GB* wrote:

[...]
> Spiacente, ma il mio "fondamentalismo" � che se la parola iniziante
> per w � un anglicismo, l'articolo non si apostrofa in italiano
> cos� come non si apostrofa in francese. Se scrivessi una grammatica,
> ci metterei questa regola, perch� � quella dell'uso attuale di chi
> sa parlare e scrivere bene in lingua italiana (o francese).

RiportO da "Articolo davanti a parole straniere inizianti per w e sw"
della Crusca:

"Le incertezze sorgono davanti ai forestierismi non adattati in cui w-
si pronuncia come semiconsonante. L'astratta logica grammaticale
vorrebbe che davanti a whisky o a Webster figurasse lo stesso articolo
eliso l' che tutti adoperiamo, senza pensarci neppure, davanti a una
parola come uomo. In realt� l'uso tende a preferire il. Secondo Piero
Fiorelli (in una delle note che arricchiscono il volumetto di Amerindo
Camilli, Pronuncia e grafia dell'italiano, Firenze, Sansoni, 1965, p.
194) l'uso ha una sua giustificazione, per due motivi: 1) il paragone
tra l'Webster e l'uomo "regge fino a un certo punto" perch� l'italiano
ha, s�, alcune parole comincianti col dittongo uo-, "a cui premette
l'articolo lo debitamente apostrofato", ma non ne ha pressoch� nessuna
cominciante con ua-, ue- o ui-; 2) "all'occhio del lettore italiano la
lettera w � una consonante, qualunque sia il suo valore in determinate
lingue straniere, tanto che � pronunziata regolarmente [v] tutte le
volte che la parola che la contiene � adattata mediante una desinenza o
un suffisso alla morfologia italiana".

http://tinyurl.com/ngydmkd

Quindi gi� nel 1965 la questione si presentava nei medesimi termini,
ed il Gabrielli in questo caso seguirebbe una "astratta logica
grammaticale".

orpheus

unread,
Jan 18, 2014, 7:58:38 AM1/18/14
to
*GB* wrote:

> Roger ha scritto:
> > "Altro punto critico, l'uso dell'articolo davanti a w..."

> > In questo paragrafo non detta regole, ma si limita a dire che
> > "... il � molto frequente invece della forma elisa l'
> > che ci aspetteremmo".

> E non spiega perch�? Io l'ho spiegato, e non mi aspetterei affatto
> quella forma elisa. Si � accorto che anche in francese � cos�?

Nell'altro post non ho specificato che quanto ho riportato
l'ho ripreso da un articolo di Serianni, pi� esaustivo
http://tinyurl.com/ngydmkd

*GB*

unread,
Jan 18, 2014, 8:11:03 AM1/18/14
to
orpheus ha scritto:

> "Le incertezze sorgono davanti ai forestierismi non adattati in cui w-
> si pronuncia come semiconsonante. L'astratta logica grammaticale
> vorrebbe che davanti a whisky o a Webster figurasse lo stesso articolo
> eliso l' che tutti adoperiamo, senza pensarci neppure, davanti a una
> parola come uomo. In realt� l'uso tende a preferire il. Secondo Piero
> Fiorelli (in una delle note che arricchiscono il volumetto di Amerindo
> Camilli, Pronuncia e grafia dell'italiano, Firenze, Sansoni, 1965, p.
> 194) l'uso ha una sua giustificazione, per due motivi: 1) il paragone
> tra l'Webster e l'uomo "regge fino a un certo punto" perch� l'italiano
> ha, s�, alcune parole comincianti col dittongo uo-, "a cui premette
> l'articolo lo debitamente apostrofato", ma non ne ha pressoch� nessuna
> cominciante con ua-, ue- o ui-; 2) "all'occhio del lettore italiano la
> lettera w � una consonante, qualunque sia il suo valore in determinate
> lingue straniere, tanto che � pronunziata regolarmente [v] tutte le
> volte che la parola che la contiene � adattata mediante una desinenza o
> un suffisso alla morfologia italiana".
>
> http://tinyurl.com/ngydmkd
>
> Quindi gi� nel 1965 la questione si presentava nei medesimi termini,
> ed il Gabrielli in questo caso seguirebbe una "astratta logica
> grammaticale".

Ottimo... grazie dell'interessante citazione. Vedi bene che Fiorelli
aveva capito tutto gi� nel 1965, e quindi Gabrielli � un trombone.

Fiorelli, della lingua tu sei il fiore.
Gabrielli, invece tu sei il traditore.

Bye,

*GB*

*GB*

unread,
Jan 18, 2014, 8:26:51 AM1/18/14
to
orpheus ha scritto:

> http://tinyurl.com/ngydmkd
>
> Quindi gi� nel 1965 la questione si presentava nei medesimi termini,
> ed il Gabrielli in questo caso seguirebbe una "astratta logica
> grammaticale".

Gi�: l'arrogante labbro
del Gabrielli bagnato
con whisky adulterato
ciancia lingua di gabbro.

http://it.wikipedia.org/wiki/Gabbro
Il gabbro � una roccia intrusiva (...)

Bye,

*GB*

Wolfgang

unread,
Jan 18, 2014, 9:49:08 AM1/18/14
to
On 01/18/14 13:41, Una voce dalla Germania wrote:
> [...]
> Ecco, per me, quando parlo, prevale l'aspetto consonantico.

L'*aspetto*, appunto. Ma che c'entra col valore fonetico?

> Per sentirle come vocali o quasi dovrei mettere l'accento
> tonico sulla i o la u, come in "lui". Infatti dico "lui"
> senza problemi, ma se provo a dire "l'whisky" mi si attorciglia
> la lingua. Per me, anche se qui sar� una piccola minoranza,
> � molto pi� semplice dire Haftpflichtversicherungsgesellschaft
> e Milchschokolade. ;-)

Parole semplicissime, quasi italiane (ma solo quasi), nei confronti
con lo Streichholzsch�chtelchen. Una vera sfida, visto che anch'io
da tedesco (e non fumatore) trovo assai pi� facile pronunciare
�pacchettino di fiammiferi�.

> Provando a ripetere pi� volte ad alta voce queste parole, anche in
> "l'uomo" e "l'uovo" sento la u molto di meno che "nel weekend".

Se whischi fosse una parola italiana scritta a seconda delle regole
italiane, ti si attorciglierebbe ancora la lingua cercando di
pronunciare �l'uischi�? Davvero?

Ma in fondo �whisky� � un esempio scelto male perch� non dev'essere
trascurata la <h> che nella grafia segue la <w>, ma nella fonetica
la precede. Quindi il valore fonetico di <w> � del tutto
irrilevante, visto che il primo suono di ['hwiski] � un'indubbia
consonante. Pertanto a chi sa rendere il suono [h] non resta che
dire [il 'hwiski].

Ciao,
Wolfgang

edi'®

unread,
Jan 18, 2014, 10:01:48 AM1/18/14
to
Il 18/01/2014 08.59, *GB* ha scritto:

>> A quanto ne so, «вера» significa sì «fede», ma non nel senso di «anello
>> matrimoniale». Ciononostante è molto interessante la corrispondenza tra
>> la parola russa e quella friulana. C'è qualcuno che conosca il termine
>> sloveno?
>
> Anche in sloveno è "vera"

Anche in Grecia si chiama così.

E.D.
It is loading more messages.
0 new messages