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La concordanza con il Lei formale

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edevils

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Dec 19, 2014, 4:07:17 PM12/19/14
to
Come si spiega grammaticalmente la frase

"Sua eccellenza, lei è italiano?".

Maurizio Pistone

unread,
Dec 19, 2014, 4:26:32 PM12/19/14
to
edevils <use_reply...@devils.com> wrote:

> Come si spiega grammaticalmente la frase
>
> "Sua eccellenza, lei è italiano?".

"Eccellenza, Lei è italiano?"

--
Maurizio Pistone strenua nos exercet inertia Hor.
http://blog.mauriziopistone.it
http://www.lacabalesta.it
http://blog.ilpugnonellocchio.it

ADPUF

unread,
Dec 19, 2014, 4:33:54 PM12/19/14
to
Maurizio Pistone 22:26, venerdě 19 dicembre 2014:
> edevils <use_reply...@devils.com> wrote:
>
>> Come si spiega grammaticalmente la frase
>>
>> "Sua eccellenza, lei č italiano?".
>
> "Eccellenza, Lei č italiano?"


"Eccellenza, Ella č italiana?"


--
AIOE łżł

edevils

unread,
Dec 19, 2014, 5:56:30 PM12/19/14
to
On 19/12/2014 22:33, ADPUF wrote:
> Maurizio Pistone 22:26, venerdì 19 dicembre 2014:
>> edevils <use_reply...@devils.com> wrote:
>>
>>> Come si spiega grammaticalmente la frase
>>>
>>> "Sua eccellenza, lei è italiano?".
>>
>> "Eccellenza, Lei è italiano?"
>
>
> "Eccellenza, Ella è italiana?"

Ringrazio le Signorie Vostre, sempre sollecite nelle risposte.

Oggi è arrivata Sua Maestà il Re?

http://www.dizionario-italiano.it/grammatica-italiana/grammatica-089.php
"§ 8. È però usanza nelle lettere confidenziali e nei dialoghi di
concordare il genere dei participii e degli attributi col sesso,
piuttostochè col titolo o col pronome. V. S. sia contento d'ascoltare.
Casa. - Lo veggo ricordevole di tutti gli amici suoi, e specialmente di
V. S. la quale (egli) ama cordialissimamente e per le sue rarissime
qualità, e perchè le pare che V. S. le sia officioso. Caro. - V. S. è
guarito. Caro.
Lor signori, signore; richiedono sempre la concordanza di genere tanto
negli aggettivi, quanto ne' participii; per es. Lor signori sono molto
buoni; Lor signore .... buone; lor signori sono partiti; lor signore
sono rimaste (riferito a donne). Cfr. addietro, cap. V, § 7
Quando non si appone signori o signore, dicesi regolarmente essi o esse.
Com'essi (parla ai suoi alunni) non hanno lasciato di farmi degli
annunzi di felicità .... così pure io non posso lasciare di far loro
augurii di ogni bene. P. Farini. - Dire eglino, elleno puzzerebbe di
affettazione. Usare soltanto loro anche come soggetto è molto comune, ma
i parlatori eleganti lo sfuggono, come pure Lei per Ella, fuorchè nei
casi indicati nel cap. VI, § 6.
Nell'uso fiorentino ella si pospone quasi sempre all'interrogazione: che
fa Ella? Sa Ella? Che dic'Ella? Fuori di questo caso dicesi sempre Lei
per Ella...".


Bruno Campanini

unread,
Dec 19, 2014, 6:29:02 PM12/19/14
to
It happens that ADPUF formulated :
> Maurizio Pistone 22:26, venerdì 19 dicembre 2014:
>> edevils <use_reply...@devils.com> wrote:
>>
>>> Come si spiega grammaticalmente la frase
>>>
>>> "Sua eccellenza, lei è italiano?".
>>
>> "Eccellenza, Lei è italiano?"
>
>
> "Eccellenza, Ella è italiana?"

RIGHT!

Bruno

Roger

unread,
Dec 20, 2014, 6:04:26 AM12/20/14
to
Bruno Campanini ha scritto:
LEFT!

Ciao,
Roger

Roger

unread,
Dec 20, 2014, 6:52:20 AM12/20/14
to
edevils ha scritto:

> Come si spiega grammaticalmente la frase

> "Sua eccellenza, lei è italiano?".


Serianni dice che, secondo la grammatica, si dovrebbe
concordare al femminile, però generalmente si concorda
secondo natura al maschile

Comunque fa diversi esempi di autori e giornalisti che supportano
le due tesi.

Anche il Manzoni non sembra parteggiare né per l'una é per l'altra

Infatti nel capitolo V si legge:

"Sappiam bene che lei non è venutA al mondo col cappuccio in mano"

Ma nel capitolo XXXVIII:

"Se vossignoria illustrissima è tanto inclinato a far del bene"

In ogni caso i pronomi atoni vanno concordati al femminile,
qualunque sia il sesso dell'interlocutore.

"Dottore, spero di rivederlA presto"

Ciao,
Roger

edevils

unread,
Dec 20, 2014, 6:58:14 AM12/20/14
to
On 20/12/2014 12:52, Roger wrote:
...
> In ogni caso i pronomi atoni vanno concordati al femminile,
> qualunque sia il sesso dell'interlocutore.
>
> "Dottore, spero di rivederlA presto"

Già. "Dottore, spero di rivederlo presto" farebbe davvero storcere le
budella! :)


Maurizio Pistone

unread,
Dec 20, 2014, 7:01:11 AM12/20/14
to
i fasci che volevano imporre il Voi non avevano tutti i torti

multi...@gmail.com

unread,
Dec 20, 2014, 9:20:55 AM12/20/14
to
Mi ricordo poi che il fumettista Alfredo Castelli, parlando della particolarità dei fumetti italiani (Disney e non solo) di usare il voi come forme di cortesia (anche per il fatto che nei testi originali francesi e anglosassoni si usano forme di cortesia di quel tipo), notava che questo aiutava a non fare confusioni del tipo: "Commendatore, ho visto Jinx abbracciato a sua moglie" "E con ciò?" "Commendatore, le do del tu un attimo: ho visto Jinx abbracciato a tua moglie".

Ciao.

Klaram

unread,
Dec 20, 2014, 12:18:06 PM12/20/14
to
Scriveva edevils venerdì, 19/12/2014:
> Come si spiega grammaticalmente la frase
>
> "Sua eccellenza, lei è italiano?".

Si spiega col buon senso.
A rigor di grammatica la concordanza dovrebbe essere al femminile, ma
ci sono casi in cui stride come la vampa. Molto meglio il maschile.

k

Fathermckenzie

unread,
Dec 20, 2014, 12:33:34 PM12/20/14
to
Il 20/12/2014 12:58, edevils ha scritto:
>> "Dottore, spero di rivederlA presto"
>
> Già. "Dottore, spero di rivederlo presto" farebbe davvero storcere le
> budella! :)

Qui al sud non dobbiamo preoccuparci del genere, il voi è bisex

--
Et interrogabant eum turbae dicentes: “Quid ergo faciemus?”.
Respondens autem dicebat illis: “Qui habet duas tunicas,
det non habenti; et, qui habet escas, similiter faciat”.
(Ev. sec. Lucam 3,10-11)

Roger

unread,
Dec 20, 2014, 12:52:44 PM12/20/14
to
Fathermckenzie ha scritto:

> Il 20/12/2014 12:58, edevils ha scritto:
>>> "Dottore, spero di rivederlA presto"

>> Già. "Dottore, spero di rivederlo presto" farebbe davvero storcere le
>> budella! :)

> Qui al sud non dobbiamo preoccuparci del genere, il voi è bisex

Dalle vostre parti, padre, è usato il voi tra parenti?
Esempio con i genitori, con i nonni, i suoceri...

Ciao,
Roger

edevils

unread,
Dec 20, 2014, 1:17:49 PM12/20/14
to
On 20/12/2014 18:52, Roger wrote:
> Fathermckenzie ha scritto:
>
>> Il 20/12/2014 12:58, edevils ha scritto:
>>>> "Dottore, spero di rivederlA presto"
>
>>> Già. "Dottore, spero di rivederlo presto" farebbe davvero storcere le
>>> budella! :)
>
>> Qui al sud non dobbiamo preoccuparci del genere, il voi è bisex
>
> Dalle vostre parti, padre, è usato il voi tra parenti?

Non so in Calabria, ma a Napoli è usato.

Peraltro mi pare un'ottima via di mezzo quando non ci si sa decidere tra
il tu troppo confidenziale e il lei troppo formale.
In molte frasi, peraltro, "voi" può essere interpretato anche in senso
letterale, cioè "tu e altri".



> Esempio con i genitori, con i nonni, i suoceri...

Aspe', distinguiamo!

Con i genitori e con i nonni credo che il "voi" appartenga ormai ad
altri tempi persino per chi usa il "voi" in certe situazioni.

Diverso il caso di parenti meno stretti, suoceri, zii, conoscenti più
anziani, verso i quali si tende a usare un tono di riguardo, come è
appunto il "voi", senza però ricorrere al "lei", più freddo e distante.

edevils

unread,
Dec 20, 2014, 1:29:29 PM12/20/14
to
On 20/12/2014 19:18, edevils wrote:
...
> Aspe', distinguiamo!

Distingueva anche Montanelli, perbacco!

"...In mezzo c' è la Toscana, dove per rendere le cose più complicate,
si usavano l' uno e l' altro secondo l' età e il ceto sociale. Nella mia
famiglia i figli davano del lei ai genitori, mentre i figli dei figli,
cioè i nipoti, davano del tu ai nonni. Mentre nelle vecchie dinastie
mezzadrili, figli e nipoti davano del voi al «capoccia», cui dava del
voi anche il cosiddetto «padrone»..."
http://archiviostorico.corriere.it/2000/dicembre/14/Nelle_conversazioni_dare_del_lei_co_0_0012149769.shtml

Fathermckenzie

unread,
Dec 20, 2014, 1:38:50 PM12/20/14
to
Il 20/12/2014 18:52, Roger ha scritto:
> Dalle vostre parti, padre, è usato il voi tra parenti?
> Esempio con i genitori, con i nonni, i suoceri...

Negli ultimi 50 anni no.

Fathermckenzie

unread,
Dec 20, 2014, 1:41:31 PM12/20/14
to
Il 20/12/2014 19:38, Fathermckenzie ha scritto:
> Il 20/12/2014 18:52, Roger ha scritto:
>> Dalle vostre parti, padre, è usato il voi tra parenti?
>> Esempio con i genitori, con i nonni, i suoceri...
>
> Negli ultimi 50 anni no.
>
Ah, qualcuno con i suoceri lo usa, ma per lo più tra parenti appare
affettato

ADPUF

unread,
Dec 20, 2014, 2:07:58 PM12/20/14
to
Klaram 18:18, sabato 20 dicembre 2014:
> Scriveva edevils venerdì, 19/12/2014:
>>
>> "Sua eccellenza, lei è italiano?".
>
> Si spiega col buon senso.
> A rigor di grammatica la concordanza dovrebbe essere al
> femminile, ma ci sono casi in cui stride come la vampa.
> Molto meglio il maschile.


Eccetto quando l'Eccellenza è una donna.


--
AIOE ³¿³

ADPUF

unread,
Dec 20, 2014, 2:16:52 PM12/20/14
to
Fathermckenzie 18:33, sabato 20 dicembre 2014:
> Il 20/12/2014 12:58, edevils ha scritto:
>>> "Dottore, spero di rivederlA presto"
>>
>> Già. "Dottore, spero di rivederlo presto" farebbe davvero
>> storcere le budella! :)
>
> Qui al sud non dobbiamo preoccuparci del genere, il voi è
> bisex


"Bacio le mani a Voscenza!"

"Voscenza" è "Vostra Eccellenza", quindi il verbo deve essere
al singolare plurale.

Boh.

"La Vostra Eccellenza è pregata di volersi assiedere sulla
poltrona riservata prima che inizj lo spettacolo in Vostro
Onore."

"Voscenza, sedeteVi e guardate comodamente lo spettacolo."

Mah, sono incerto.
Poi a sbagliare le parole si commette un imperdonabile sgarro e
si finisce male.


--
AIOE ³¿³

Fathermckenzie

unread,
Dec 20, 2014, 2:55:01 PM12/20/14
to
Il 20/12/2014 20:16, ADPUF ha scritto:
> Poi a sbagliare le parole si commette un imperdonabile sgarro e
> si finisce male.

In effetti, sarebbe rischioso per un autoctono sbagliare frasi del
genere, ma di solito non accade.
Con i polentoni siamo più di larghe vedute :-)

Maurizio Pistone

unread,
Dec 21, 2014, 8:32:12 AM12/21/14
to
edevils <use_reply...@devils.com> wrote:

> >> Qui al sud non dobbiamo preoccuparci del genere, il voi è bisex
> >
> > Dalle vostre parti, padre, è usato il voi tra parenti?
>
> Non so in Calabria, ma a Napoli è usato

anche qui al Nord in tempi relativamente recenti si usava il "voi" con i
genitori

non chiedetemi "quanto" relativamente recenti, non è un mio ricordo
personale, quindi non ho la percezione della fine

=====

dico "qui al Nord" anche se personalmente sono a Sud del Po, spero che
mi perdonerete

peter schlemihl

unread,
Dec 21, 2014, 11:11:41 AM12/21/14
to
"Roger" <rugfa...@tin.it> wrote:

> Dalle vostre parti, padre, è usato il voi tra parenti?
> Esempio con i genitori, con i nonni, i suoceri...

Fino a un tre anni fa in un paese siciliano il voi era utilizzato
normalmente dai figli, quando parlavano in dialetto, per rivolgersi ai
genitori. La cosa buffa è che parlando in italiano davano loro normalmente
del tu. In quello che avrebbe dovuto essere il registro familiare,
informale, si era fossilizzato un uso che nel registro più formale era
invece scomparso da tempo. Era un dialetto gallo-italico, non siciliano.

ADPUF

unread,
Dec 21, 2014, 2:41:57 PM12/21/14
to
Maurizio Pistone 14:32, domenica 21 dicembre 2014:
> edevils <use_reply...@devils.com> wrote:
>
>> >> Qui al sud non dobbiamo preoccuparci del genere, il voi č
>> >> bisex
>> >
>> > Dalle vostre parti, padre, č usato il voi tra parenti?
>>
>> Non so in Calabria, ma a Napoli č usato
>
> anche qui al Nord in tempi relativamente recenti si usava il
> "voi" con i genitori
>
> non chiedetemi "quanto" relativamente recenti, non č un mio
> ricordo personale, quindi non ho la percezione della fine
>
> =====
> dico "qui al Nord" anche se personalmente sono a Sud del Po,
> spero che mi perdonerete


Qui nell'estremo Nordeste il Voi al genitore (Vo', come pronome
generico si dice "vualtris") credo che forse l'avrŕ usato mio
nonno con suo padre, non credo mio padre con mio nonno.

Diciamo fino al 1920?
Ipotizzo, ma ignoro, perché io sono figlio di genitori
vecchiotti figli di genitori vecchiotti.

Forse nei paesi č rimasto piů a lungo.


--
AIOE łżł

Una voce dalla Germania

unread,
Dec 22, 2014, 5:19:14 AM12/22/14
to
Am 21.12.2014 14:32, schrieb Maurizio Pistone:
> dico "qui al Nord" anche se personalmente sono a Sud del Po, spero che
> mi perdonerete


Non c'è nulla da perdonare. Per me il tuo uso è giusto e
logico, anche se appare chiaro che diamo un significato
diverso alla parola "nord" applicata all'Italia.
So che vivi in Piemonte, anche se non so esattamente dove,
perciò abiti per forza di cose a nord della linea La
Spezia-Pesaro e quindi nell'Italia settentrionale.

Una voce dalla Germania

unread,
Dec 22, 2014, 5:23:25 AM12/22/14
to
Am 20.12.2014 20:16, schrieb ADPUF:
> "Bacio le mani a Voscenza!"
>
> "Voscenza" è "Vostra Eccellenza", quindi il verbo deve essere
> al singolare plurale.

Chiedo scusa: come sarebbe la coniugazione _singolare_
_plurale_???

Giovanni Drogo

unread,
Dec 22, 2014, 5:37:03 AM12/22/14
to
On Sat, 20 Dec 2014, Roger wrote:

> Dalle vostre parti, padre, è usato il voi tra parenti?
> Esempio con i genitori, con i nonni, i suoceri...

Nella bergamasca lo era.

Mia madre ricorda una sberla di sua madre (primo figlio nel 1904) per
avere dato del tu a sua zia.

E mia cugina (moglie di mio cugino, anni 80, figlio di quel primo
figlio) in dialetto tende ancora a dare del voi a sua zia (che sarebbe
mia madre, anni 90)

Maurizio Pistone

unread,
Dec 22, 2014, 7:27:49 AM12/22/14
to
Una voce dalla Germania <tradu...@sags-per-mail.de> wrote:

> Non c'è nulla da perdonare. Per me il tuo uso è giusto e
> logico, anche se appare chiaro che diamo un significato
> diverso alla parola "nord" applicata all'Italia.
> So che vivi in Piemonte, anche se non so esattamente dove,
> perciò abiti per forza di cose a nord della linea La
> Spezia-Pesaro e quindi nell'Italia settentrionale.

c'era stata una discusione su altre bande, uno sosteneva che il Po segna
il confine meridionale della Padania

e non c'è stato verso di convincerlo del contrario

Fathermckenzie

unread,
Dec 22, 2014, 8:16:13 AM12/22/14
to
Il 22/12/2014 13:27, Maurizio Pistone ha scritto:
> c'era stata una discusione su altre bande, uno sosteneva che il Po segna
> il confine meridionale della Padania

I confini non ufficiali sono molto variabili: prova a chiedere a
emiliani e romagnoli dove finisce l'Emilia e comincia la Romagna, ed è
solo un esempio. Anche nord e sud cambiano a seconda del punto di vista:
per gli austriaci, tutta la provincia di Bolzano è sud, o meglio Süd(Tirol)

Fathermckenzie

unread,
Dec 22, 2014, 8:16:52 AM12/22/14
to
Il 22/12/2014 11:28, Una voce dalla Germania ha scritto:

> Chiedo scusa: come sarebbe la coniugazione _singolare_ _plurale_???

Sarà come il duale?

Maurizio Pistone

unread,
Dec 22, 2014, 8:19:22 AM12/22/14
to
Fathermckenzie <fatherm...@fathermckenzie.edu> wrote:

> > Chiedo scusa: come sarebbe la coniugazione _singolare_ _plurale_???
>
> Sarà come il duale?

come il duale dispari

Valerio Vanni

unread,
Dec 22, 2014, 12:30:59 PM12/22/14
to
On Sun, 21 Dec 2014 20:42:06 +0100, ADPUF <flyh...@mosq.it.invalid>
wrote:

>Qui nell'estremo Nordeste il Voi al genitore (Vo', come pronome
>generico si dice "vualtris") credo che forse l'avrà usato mio
>nonno con suo padre, non credo mio padre con mio nonno.
>
>Diciamo fino al 1920?

Io l'ho sentito fino a una quindicina d'anni fa, tra i nati negli anni
'40 e i loro suoceri. In linea diretta (dal figlio al babbo o al
nonno) non l'ho mai sentito.

I miei genitori, però, ricordano anche quell'uso (sempre in tempi
recenti, ma raro).

--
Ci sono 10 tipi di persone al mondo: quelle che capiscono il sistema binario
e quelle che non lo capiscono.

ADPUF

unread,
Dec 22, 2014, 7:00:32 PM12/22/14
to
Una voce dalla Germania 11:28, lunedì 22 dicembre 2014:
Beh scherzavo! :-)

Ci può essere una incongruenza se uso il pronome plurale
(sottinteso in Voscenza) con il verbo alla 3ª singolare
in "Voscenza si accomodi".

Ma questo deriva dalla mia ignoranza dell'uso, probabilmente il
siciliano direbbe "Voscenza s'accomodasse".

Boh.

--
AIOE ³¿³

ADPUF

unread,
Dec 22, 2014, 7:01:14 PM12/22/14
to
Valerio Vanni 18:30, lunedì 22 dicembre 2014:
> On Sun, 21 Dec 2014 20:42:06 +0100, ADPUF
>
>>Qui nell'estremo Nordeste il Voi al genitore (Vo', come
>>pronome generico si dice "vualtris") credo che forse l'avrà
>>usato mio nonno con suo padre, non credo mio padre con mio
>>nonno.
>>
>>Diciamo fino al 1920?
>
> Io l'ho sentito fino a una quindicina d'anni fa, tra i nati
> negli anni '40 e i loro suoceri. In linea diretta (dal figlio
> al babbo o al nonno) non l'ho mai sentito.
>
> I miei genitori, però, ricordano anche quell'uso (sempre in
> tempi recenti, ma raro).


Coi suoceri (missêr e madone) ci vuole più rispetto che coi
genitori.


--
AIOE ³¿³

Patrizio

unread,
Dec 22, 2014, 8:02:18 PM12/22/14
to
On Saturday, December 20, 2014 1:01:11 PM UTC+1, Maurizio Pistone wrote:
> Roger <rugfa...@tin.it> wrote:
>
> > Bruno Campanini ha scritto:
> >
> > > It happens that ADPUF formulated :
> > >> Maurizio Pistone 22:26, venerdì 19 dicembre 2014:
> > >>> edevils <use_reply...@devils.com> wrote:
> >
> > >>>> Come si spiega grammaticalmente la frase
> >
> > >>>> "Sua eccellenza, lei è italiano?".
> >
> > >>> "Eccellenza, Lei è italiano?"
> >
> >
> > >> "Eccellenza, Ella è italiana?"
> >
> > > RIGHT!
> >
> > LEFT!
> >
> > Ciao,
> > Roger
>
> i fasci che volevano imporre il Voi non avevano tutti i torti

A malincuore, concedo. Confesso di non sapere quali fossero i loro
motivi, ma il "voi" a me sembra meno dannoso del "lei", ed "ella" e'
sufficientemente ridicolo, imho.

Come nota di colore, qui da me (saremo rudi) questi pronomi di rispetto
non ci sono. Quando raramente uno usa "vu" (voi) o "voatri" (voi altri)
rivolto a una persona, intende solo che si sta riferendo a lui come
fosse un rappresentante, come per coinvolgere tutti coloro che da lui
'dipendono' in qualche modo. Del "lei" non c'e' traccia, neanche un pur
vago riscontro.

Ciao
Patrizio

Patrizio

unread,
Dec 22, 2014, 8:19:25 PM12/22/14
to
On Saturday, December 20, 2014 8:55:01 PM UTC+1, Fathermckenzie wrote:
> Il 20/12/2014 20:16, ADPUF ha scritto:
> > Poi a sbagliare le parole si commette un imperdonabile sgarro e
> > si finisce male.
>
> In effetti, sarebbe rischioso per un autoctono sbagliare frasi del
> genere, ma di solito non accade.
> Con i polentoni siamo più di larghe vedute :-)

Qui in terra di mezzo, ma a Oriente, sono sempre accondiscendente
con ogni straniero :) (su tre lati ne avrei troppi, lotta impari)

Ciao
Patrizio

Patrizio

unread,
Dec 22, 2014, 8:29:38 PM12/22/14
to
Brava! Quando il buon senso fa a pugni con la grammatica (meglio,
la convenzione), allora occorrera' decidersi, prima o poi.

Ciao
Patrizio

Patrizio

unread,
Dec 22, 2014, 8:33:44 PM12/22/14
to
Ma in tal caso la poverina non sapra' se le si sta portando rispetto :)

Ciao
Patrizio

Klaram

unread,
Dec 23, 2014, 7:30:15 AM12/23/14
to
ADPUF ha spiegato il 23/12/2014 :

> Beh scherzavo! :-)
>
> Ci può essere una incongruenza se uso il pronome plurale
> (sottinteso in Voscenza) con il verbo alla 3ª singolare
> in "Voscenza si accomodi".

L'incongruenza non è tanto tra singolare plurale, ma tra "vostra
scienza", espressione derivata dall'uso del voi, e "si accomodi" in cui
si dà del lei.
Sarebbe più coerente "sua scienza (come sua signoria) si accomodi".

> Ma questo deriva dalla mia ignoranza dell'uso, probabilmente il
> siciliano direbbe "Voscenza s'accomodasse".

Ma "s'accomodasse", oltre ad essere espressione regionale e non
italiana, non risolve, perché continua ad essere una terza singolare.

k

ADPUF

unread,
Dec 23, 2014, 3:03:08 PM12/23/14
to
Patrizio 02:02, martedì 23 dicembre 2014:

> Come nota di colore, qui da me (saremo rudi) questi pronomi
> di rispetto non ci sono. Quando raramente uno usa "vu" (voi)
> o "voatri" (voi altri) rivolto a una persona, intende solo
> che si sta riferendo a lui come fosse un rappresentante, come
> per coinvolgere tutti coloro che da lui 'dipendono' in
> qualche modo. Del "lei" non c'e' traccia, neanche un pur vago
> riscontro.


In certe zone dell'Italia centrale si dà(va) il "tu" a tutti,
anche alle persone "da rispettare".


--
AIOE ³¿³

ADPUF

unread,
Dec 23, 2014, 3:03:16 PM12/23/14
to
Patrizio 02:19, martedě 23 dicembre 2014:
> On Saturday, December 20, 2014 8:55:01 PM UTC+1,
> Fathermckenzie wrote:
>> Il 20/12/2014 20:16, ADPUF ha scritto:
>> > Poi a sbagliare le parole si commette un imperdonabile
>> > sgarro e si finisce male.
>>
>> In effetti, sarebbe rischioso per un autoctono sbagliare
>> frasi del genere, ma di solito non accade.
>> Con i polentoni siamo piů di larghe vedute :-)
>
> Qui in terra di mezzo, ma a Oriente, sono sempre
> accondiscendente con ogni straniero :) (su tre lati ne avrei
> troppi, lotta impari)


Abruzzese?

Un tale che fece il CAR a Teramo mi disse che da quelle parti
sono piuttosto suscettibili e tirano fuori il coltello
abbastanza facilmente...
:-)


--
AIOE łżł

mas...@gmail.com

unread,
Dec 28, 2014, 8:19:26 AM12/28/14
to
Dalle mie parti suocero era [me] messiere e [me] madona la suocera. Negli anni '40 c'era chi "dava del vu", ora non credo.

Patrizio

unread,
Dec 30, 2014, 6:15:08 AM12/30/14
to
Il giorno martedì 23 dicembre 2014 21:03:16 UTC+1, ADPUF ha scritto:
> Patrizio 02:19, martede 23 dicembre 2014:
> > On Saturday, December 20, 2014 8:55:01 PM UTC+1,
> > Fathermckenzie wrote:
> >> Il 20/12/2014 20:16, ADPUF ha scritto:
> >> > Poi a sbagliare le parole si commette un imperdonabile
> >> > sgarro e si finisce male.
> >>
> >> In effetti, sarebbe rischioso per un autoctono sbagliare
> >> frasi del genere, ma di solito non accade.
> >> Con i polentoni siamo piu di larghe vedute :-)
> >
> > Qui in terra di mezzo, ma a Oriente, sono sempre
> > accondiscendente con ogni straniero :) (su tre lati ne avrei
> > troppi, lotta impari)
>
>
> Abruzzese?

Marchigiano di mezzo, tra l'Aso e il Potenza e tra Monti Sibillini
e Adriatico, per completare il 'quadro', un'isoglossa a rettangoloide,
approssimata e improvvisata alla bisogna.

Restando in metafora, due lingue straniere sono qui il romagnolo,
diciamo sopra Senigallia, e l'ascolano vel sambenedettese sotto l'Aso.
L'anconetano e' si' un'altra lingua, ma per lo piu' e' comprensibile,
diciamo lingua 'cugina'. Sono piu' affini i dialetti umbri di Foligno,
Spoleto e Terni, per il poco che ho potuto constatare, ossia a
sensazione basata quasi solo sul lessico (troppo poco).

Ammesso che tale sensazione sia corretta, i fiumi sarebbero barriera
piu' impervia dei monti :)

Scherzi a parte, i confini convenzionali o amministrativi sono appunto
tali (nomina nuda tenemus) e linguisticamente iniqui.

> Un tale che fece il CAR a Teramo mi disse che da quelle parti
> sono piuttosto suscettibili e tirano fuori il coltello
> abbastanza facilmente...
> :-)

Qualcosa del genere, ma riferito alla 'bassitalia', lo sentii da mio
padre che sotto le armi era stato in Basilicata. Non parlava di
coltelli, ma di suscettibilita' si', come di gente non ben disposta
difronte ad uno scherzo o burla, ma poi non e' detto che si riferisse
a popolazione autoctona, parlava di altri soldati e in tempo di guerra.
In mia opinione la lingua propria racchiude in maniera non facilmente
scomponibile anche modi di sentire e concepire per i quali uno scherzo,
per dire, non sempre e' accettabile. Questi 'modi' sono mediamente piu'
difficili da discernere perche' in genere non li si sospetta e spesso
una somiglianza di radici verbali potrebbe ingannare.

Ciao
Patrizio

Fathermckenzie

unread,
Dec 30, 2014, 12:06:11 PM12/30/14
to
Il 30/12/2014 12:15, Patrizio ha scritto:
> due lingue straniere sono qui il romagnolo,
> diciamo sopra Senigallia, e l'ascolano vel sambenedettese sotto l'Aso.
> L'anconetano e' si' un'altra lingua, ma per lo piu' e' comprensibile,
> diciamo lingua 'cugina'. Sono piu' affini i dialetti umbri di Foligno,
> Spoleto e Terni, per il poco che ho potuto constatare, ossia a
> sensazione basata quasi solo sul lessico (troppo poco).
> Ammesso che tale sensazione sia corretta, i fiumi sarebbero barriera
> piu' impervia dei monti:)

In Calabria, senza grossi fiumi, la separazione linguistica è abbastanza
netta tra dialetti del nord, affini al lucano e al campano (ma con le
vocali calabro-siciliane e le caratteristiche consonanti
post-alveolari), dialetti del centro con le caratteristiche costruzioni
esplicite alla greca, l'aspirazione della f e senza la nasalizzazione
dei nessi nd, mp etc.) e meridionali più simili al siciliano orientale.
In tutto ciò, Crotone ha un dialetto che non è né catanzarese né
cosentino, così Vibo, in più abbiamo le enclavi albanese e greca.

Patrizio

unread,
Dec 30, 2014, 5:03:15 PM12/30/14
to
Il giorno martedì 30 dicembre 2014 18:06:11 UTC+1, Fathermckenzie ha scritto:
> Il 30/12/2014 12:15, Patrizio ha scritto:
> > due lingue straniere sono qui il romagnolo,
> > diciamo sopra Senigallia, e l'ascolano vel sambenedettese sotto l'Aso.
> > L'anconetano e' si' un'altra lingua, ma per lo piu' e' comprensibile,
> > diciamo lingua 'cugina'. Sono piu' affini i dialetti umbri di Foligno,
> > Spoleto e Terni, per il poco che ho potuto constatare, ossia a
> > sensazione basata quasi solo sul lessico (troppo poco).
> > Ammesso che tale sensazione sia corretta, i fiumi sarebbero barriera
> > piu' impervia dei monti:)
>
> In Calabria, senza grossi fiumi, la separazione linguistica è abbastanza

Si', anche qui, ho usato fiumi e monti principalmente come riferimenti.

> netta tra dialetti del nord, affini al lucano e al campano (ma con le
> vocali calabro-siciliane e le caratteristiche consonanti

Interessante. Qualche esempio di queste consonanti, magari con parole
o semplici frasi?

> post-alveolari), dialetti del centro con le caratteristiche costruzioni
> esplicite alla greca,

Dici grammaticalmente? Anche qui, se potessi fare qualche esempio te ne
sarei grato.

> l'aspirazione della f e senza la nasalizzazione

Per capire, non c'e' un'aspirazione della t, come mi sembra ci sia nel
Salento? Se si', e' quella che una volta chiamasti "espirata"?

> dei nessi nd, mp etc.) e meridionali più simili al siciliano orientale.
> In tutto ciò, Crotone ha un dialetto che non è né catanzarese né
> cosentino, così Vibo, in più abbiamo le enclavi albanese e greca.

Pensi che la parte albanese di queste enclavi abbia avuto una qualche
influenza nei dialetti limitrofi?
L'influenza greca credo che sia indubitabile e probabilmente importante.
Perfino qui da me qualche rara radice sopravvive: teka, per baccello.
Penserei che nel sud ci sia una maggiore prevalenza di influssi arabi
rispetto alla parte nord, e' cosi'?

Ho fatto molte domande, non ti sentire in dovere di rispondere: se ti
fa piacere sono contento anch'io.

Ciao
Patrizio

Klaram

unread,
Dec 31, 2014, 7:14:16 AM12/31/14
to
Patrizio ha usato la sua tastiera per scrivere :


> L'influenza greca credo che sia indubitabile e probabilmente importante.
> Perfino qui da me qualche rara radice sopravvive: teka, per baccello.


Tega, baccello, è diffusa anche nei dialetti veneti.
Esiste anche nella mia variante di piemontese (cebano), ma non nella
koinè piemontese, ed è diventata "tè" con la e aperta.

k

ADPUF

unread,
Dec 31, 2014, 1:30:04 PM12/31/14
to
Patrizio 12:15, martedě 30 dicembre 2014:

> tra l'Aso e il Potenza


Potenza non č femminile?


--
AIOE łżł

ADPUF

unread,
Dec 31, 2014, 1:30:23 PM12/31/14
to
Klaram 13:14, mercoledì 31 dicembre 2014:
Tegoline (uaìnis).


--
AIOE ³¿³

Patrizio

unread,
Jan 2, 2015, 4:10:08 PM1/2/15
to
Grazie. C'e' molto per me da imparare. Andro' a vedere "cebano".
Di nordestino ho un'infarinatura, presa nell'anno di militare
a Gradisca d'Isonzo, ma non cosi' a 'basso livello' (quello e'
spesso particolarmente caratterizzante, ed e' cio' che si
impara forse per ultimo).

Ciao
Patrizio

Patrizio

unread,
Jan 2, 2015, 4:26:19 PM1/2/15
to
Il giorno mercoledì 31 dicembre 2014 19:30:04 UTC+1, ADPUF ha scritto:
> Patrizio 12:15, martedě 30 dicembre 2014:
>
> > tra l'Aso e il Potenza
>
>
> Potenza non č femminile?

Wiki dice che il nome latino del fiume era Flosis,
un'alterazione da fluxus? Il genitivo arcaico di flos
sarebbe quello (prima di "floris"), ma non vedo come c'entri
e come poi sia divenuto Potenza non so. Quache idea?

Ciao
Patrizio

Klaram

unread,
Jan 3, 2015, 7:46:33 AM1/3/15
to
Patrizio ha spiegato il 02/01/2015 :

> Wiki dice che il nome latino del fiume era Flosis,
> un'alterazione da fluxus? Il genitivo arcaico di flos
> sarebbe quello (prima di "floris"), ma non vedo come c'entri
> e come poi sia divenuto Potenza non so. Quache idea?

Flosis è la forma non ancora rotacizzata di floris, ma sospetto che
abbia poco a che vedere col fiume Potenza.
Ho letto in rete che il nome antico era Flosis o Flosor, e che gli
abitanti di Montesanto lo chiamavano, ancora in tempi recenti,
Flossena. Mi sembra che, per queste ragioni e trattandosi di un fiume,
sia più probabile che abbia a che fare con "fluere", o con qualche
radice comune più antica, che non con i fiori.

Quanto al cambiamento in Potenza, che non so quando sia avvenuto, ma
mi sembra analoga al recente cambiamento di Montesanto in Potenza
Picena. Dall'antica Potentia (Porto Recanati), distrutta nel V secolo,
ci furono migrazioni nei dintorni per cui troviamo, nel 1128, Mons
Sanctus in Piceno de civitate Potentiae".

k

ADPUF

unread,
Jan 3, 2015, 1:33:49 PM1/3/15
to
Patrizio 22:26, venerdì 2 gennaio 2015:
> Il giorno mercoledì 31 dicembre 2014 19:30:04 UTC+1, ADPUF ha
>> Patrizio 12:15, martedì 30 dicembre 2014:
>>
>> > tra l'Aso e il Potenza
>>
>> Potenza non è femminile?
>
> Wiki dice che il nome latino del fiume era Flosis,
> un'alterazione da fluxus? Il genitivo arcaico di flos
> sarebbe quello (prima di "floris"), ma non vedo come c'entri
> e come poi sia divenuto Potenza non so. Quache idea?


Come si dice in dialetto?


--
AIOE ³¿³
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