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"A me stupisce" ... e a me pure

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Piero

unread,
Sep 6, 2002, 4:07:32 PM9/6/02
to
E' il mio primo intervento qui, salve a tutti ! Vi pongo un quesito su
cui rimugino da un pezzo (non ho letto molti messaggi precedenti, quindi
se ne avete già parlato perdonatemi).
C'è della gente in giro che usa frasi di questo tipo: "a me stupisce",
"a me non convince", "a me emoziona", e via dicendo. Ma è italiano ? Io
non mi sognerei mai di dire frasi del genere: i verbi in questione
reggono il complemento diretto e non indiretto !! Che senso ha quell' "a
me" dove ci vorrebbe un "mi" ?
Eppure ci sono fior di intellettuali che lo dicono spesso e volentieri.
L'ultimo esempio ce l'ho sotto gli occhi: un'intervista all'attore Ennio
Fantastichini, che attacca così una frase: "A me ha colpito in modo
particolare ...." .
La costruzione ha il suo senso, ovviamente: l' "a me", in quanto
accentato, viene caricato di un'enfasi che il "mi", in quanto atono, non
può avere; ma questo basta a stravolgere la grammatica ?
Avete notato anche voi il fenomeno ? Non mi dite che è pienamente
corretto perché se è così ho fatto proprio una bella figura :-))


ChiC-iSm

unread,
Sep 6, 2002, 4:17:38 PM9/6/02
to
Riporto ciò che ha scritto Piero e commento:

> Eppure ci sono fior di intellettuali che lo dicono spesso e
> volentieri. L'ultimo esempio ce l'ho sotto gli occhi:
> un'intervista all'attore Ennio Fantastichini, che attacca così una

> frase: "A me ha colpito in in modo particolare ...." .

Ciao Piero.
Hai detto bene: enfasi.
E la vedo perfemettamente legittima in alcuni casi.
Facciamo degli esempi:
"Carlo cosa ti ha colpito?
"Il tramonto del sole"
"A me ha colpito la luna di notte!" - interviene Gianni.

Fin qui mi sembra tutto regolare no?

Enfasi, si tratta di enfasi, soprattutto causata, credo, dalla brevità
di quel "mi", che scivola via, quasi non sentito, nel discorso,
soprattutto perché in posizione iniziale.
Un'enfasi che, inoltre, dà la possibilità di "staccarsi" da ciò che ha,
per esempio, appena detto qualcun altro.

P.


--
Pestis eram vivus - moriens tua mors ero

Piero

unread,
Sep 8, 2002, 3:12:56 PM9/8/02
to

"ChiC-iSm" <pb...@mac.com> ha scritto nel messaggio
news:Xns9281E36A0...@130.133.1.4...

Si può essere d'accordo o meno sulla legittimità di quest'uso, ma il tuo
discorso fila senz'altro. Come la mettiamo invece con "a me mi" ?
Anche qui c'è l'enfasi, un'enfasi che può essere dettata sia
dall'esigenza di staccarsi da quanto ha detto un altro sia dall'esigenza
di rafforzare il significato del verbo che segue (tipico caso: "a me mi
piace"). Eppure in un contesto formale o colto si preferisce evitarlo.
Io a livello istintivo, di "orecchio", tendo a rifiutare "a me colpisce"
mentre "a me mi piace" mi sembra normalissimo (forse sono un po'
influenzato dallo spagnolo, dove questa forma ridondante è l'unica
ammessa).
Dimmi la tua ...


Marco Cimarosti

unread,
Sep 9, 2002, 7:19:10 AM9/9/02
to
Piero ha scritto:

Si usa comunemente... e tanto mi basta per accettarlo.

Però, da un punto di vista formale, la tua argomentazione non fa una
grinza: non ci avevo mai pensato.

Ho notato, però, un risvolto paradossale. Così come l'equivalente
tonico del "mi" atono complemento indiretto (quello di "mi piace") è
"a me", l'equivalente tonico del "mi" complemento diretto (quello di
"mi stupisce") è "me".

Perciò, sempre da un punto di vista formale, la versione "corretta" di
queste costruzioni dovrebbe essere: "me stupisce", "me non convince",
"me emoziona", "Me ha colpito in modo particolare..."!

Ne consegue che, se si accetta come variante enfatica la costruzione
"a me mi piace", bisogna per la stessa ragione accettare anche: "Me mi
ha colpito in modo particolare..."!

Ciao.
Marco

fabiopk www.pkers.org

unread,
Sep 9, 2002, 10:42:31 AM9/9/02
to
> [...] l'equivalente tonico del "mi" complemento diretto (quello di
> "mi stupisce") č "me".
> Perciň, sempre da un punto di vista formale, la versione "corretta" di

> queste costruzioni dovrebbe essere: "me stupisce", "me non convince",
> "me emoziona", "Me ha colpito in modo particolare..."!

Scusa, e perché mai dovresti dire "me stupisce" e quelle altre robe? A me
viene molto piů naturale mettere il complemento diretto dopo il verbo,
quindi: "stupisce me", "non convince me", "emoziona me" e "ha colpito me in
modo particolare".

Esempio (e' orribile, ma oggi non mi viene di meglio).
"Quello spettacolo e' stato davvero carino."
"Non č vero: non ha colpito nessuno in modo particolare."
"Come no? Ha colpito ME!"
(e non mi sognerei mai di dire... "Come no? ME ha colpito!" :D)

--
# FABIOPK # www.pkers.org #


Epimeteo

unread,
Sep 9, 2002, 12:06:23 PM9/9/02
to

"fabiopk www.pkers.org" <fabio....@libero.it> ha scritto nel messaggio
news:rr2f9.1162$Oz2....@twister2.libero.it...

> (e non mi sognerei mai di dire... "Come no? ME ha colpito!" :D)

...e TE credo: non sei romano... :->>

Epimeteo

Piero

unread,
Sep 10, 2002, 5:12:35 PM9/10/02
to

"Marco Cimarosti" <marco.c...@europe.com> ha scritto nel messaggio
news:1604968.02090...@posting.google.com...

> > C'è della gente in giro che usa frasi di questo tipo: "a me
stupisce",
> > "a me non convince", "a me emoziona", e via dicendo. Ma è italiano ?
Io
> > non mi sognerei mai di dire frasi del genere: i verbi in questione
> > reggono il complemento diretto e non indiretto !! Che senso ha
quell' "a
> > me" dove ci vorrebbe un "mi" ?

> > La costruzione ha il suo senso, ovviamente: l' "a me", in quanto


> > accentato, viene caricato di un'enfasi che il "mi", in quanto atono,
non
> > può avere; ma questo basta a stravolgere la grammatica ?
> > Avete notato anche voi il fenomeno ? Non mi dite che è pienamente
> > corretto perché se è così ho fatto proprio una bella figura :-))

> Si usa comunemente... e tanto mi basta per accettarlo.

Beato te ! A me ogni volta che sento dire "vecchie
lire" vengono le bolle :-(
(Ormai mi sta quasi passando però :-) )

> Ho notato, però, un risvolto paradossale. Così come l'equivalente
> tonico del "mi" atono complemento indiretto (quello di "mi piace") è
> "a me", l'equivalente tonico del "mi" complemento diretto (quello di
> "mi stupisce") è "me".
>
> Perciò, sempre da un punto di vista formale, la versione "corretta" di
> queste costruzioni dovrebbe essere: "me stupisce", "me non convince",
> "me emoziona", "Me ha colpito in modo particolare..."!
>
> Ne consegue che, se si accetta come variante enfatica la costruzione
> "a me mi piace", bisogna per la stessa ragione accettare anche: "Me mi
> ha colpito in modo particolare..."!

Come paradosso non è male ...

> Ciao.
> Marco

Ciao, Piero

Marco Cimarosti

unread,
Sep 11, 2002, 12:52:24 PM9/11/02
to
Piero ha scritto:
> "Marco Cimarosti" ha scritto nel messaggio
>
> > > C'č della gente in giro che usa frasi di questo tipo: "a me
> stupisce",
> [...]

> > Si usa comunemente... e tanto mi basta per accettarlo.
>
> Beato te ! A me ogni volta che sento dire "vecchie
> lire" vengono le bolle :-(

Strano: non era la lega metallica dei nuovi euri quella che faceva
venire le bolle alle mani? :-)

> > Ho notato, perň, un risvolto paradossale. Cosě come l'equivalente
> > tonico del "mi" atono complemento indiretto (quello di "mi piace") č


> > "a me", l'equivalente tonico del "mi" complemento diretto (quello di

> > "mi stupisce") č "me".
> >
> > Perciň, sempre da un punto di vista formale, la versione "corretta" di


> > queste costruzioni dovrebbe essere: "me stupisce", "me non convince",
> > "me emoziona", "Me ha colpito in modo particolare..."!
> >
> > Ne consegue che, se si accetta come variante enfatica la costruzione
> > "a me mi piace", bisogna per la stessa ragione accettare anche: "Me mi
> > ha colpito in modo particolare..."!
>

> Come paradosso non č male ...

E invece temo di aver detto una fesseria.

Quando il complemento oggetto sta all'inizio della frase, dev'essere
richiamato all'interno della frase stessa da un pronome. "Ieri ho
visto Luigi" diventa: "Luigi l'ho visto ieri"; "Il cane morse il
postino" diventa: "Il postino lo morse il cane".

Perciň "Quella faccenda ha colpito Fantastichini" dovrebbe diventare:
"Fantastichini quella faccenda l'ha colpito". E dunque,
paradossalmente, "Quella faccenda mi ha colpito" (ovvero, come ha
fatto notare FabioPK: "Quella faccenda ha colpito me") dovrebbe
diventare: "Me quella faccenda m'ha colpito".

Mah! Me una costruzione siffatta mi stupirebbe assai. Te invece ti
convince?

Ciao.
Marco

Piero

unread,
Sep 12, 2002, 4:07:29 PM9/12/02
to

"Marco Cimarosti" <marco.c...@europe.com> ha scritto nel messaggio
news:1604968.02091...@posting.google.com...
> Piero ha scritto:

> >
> > > > C'č della gente in giro che usa frasi di questo tipo: "a me
> > stupisce",
> > [...]
> > > Si usa comunemente... e tanto mi basta per accettarlo.
> >
> > Beato te ! A me ogni volta che sento dire "vecchie
> > lire" vengono le bolle :-(
>
> Strano: non era la lega metallica dei nuovi euri quella che faceva
> venire le bolle alle mani? :-)

:-)
Inizio sfogo:
La Lira non č piů in corso legale, ma non per questo il suo nome č
cambiato in "vecchia Lira" ... mmh ?
Perché "vecchie lire" ? Sono state rimpiazzate dalle nuove lire ? Quando
si dŕ una quotazione in lire si puň benissimo dare per scontato che non
siano piů in circolazione, occorre beceramente sottolinearlo ?
Credo (e spero) che sia una moda giornalistica e che tra qualche anno
sparisca dall'uso.
E' ancora piů insensato parlare di vecchie lire per denaro circolato ben
prima dell'avvento dell'Euro.
Fine sfogo :-)

> > > Ho notato, perň, un risvolto paradossale. Cosě come l'equivalente
> > > tonico del "mi" atono complemento indiretto (quello di "mi piace")
č
> > > "a me", l'equivalente tonico del "mi" complemento diretto (quello
di
> > > "mi stupisce") č "me".
> > >
> > > Perciň, sempre da un punto di vista formale, la versione
"corretta" di
> > > queste costruzioni dovrebbe essere: "me stupisce", "me non
convince",
> > > "me emoziona", "Me ha colpito in modo particolare..."!
> > >
> > > Ne consegue che, se si accetta come variante enfatica la
costruzione
> > > "a me mi piace", bisogna per la stessa ragione accettare anche:
"Me mi
> > > ha colpito in modo particolare..."!

> E invece temo di aver detto una fesseria.


>
> Quando il complemento oggetto sta all'inizio della frase, dev'essere
> richiamato all'interno della frase stessa da un pronome. "Ieri ho
> visto Luigi" diventa: "Luigi l'ho visto ieri"; "Il cane morse il
> postino" diventa: "Il postino lo morse il cane".
>
> Perciň "Quella faccenda ha colpito Fantastichini" dovrebbe diventare:
> "Fantastichini quella faccenda l'ha colpito". E dunque,
> paradossalmente, "Quella faccenda mi ha colpito" (ovvero, come ha
> fatto notare FabioPK: "Quella faccenda ha colpito me") dovrebbe
> diventare: "Me quella faccenda m'ha colpito".

Difficile immaginare una situazione in cui la posizione di quel "me" sia
giustificata dall'enfasi (cioč sia il topic, o rema che dir si voglia),
e se non c'č enfasi quel "me" č di troppo (scusa se esco dal formalismo
;-) ).

> Mah! Me una costruzione siffatta mi stupirebbe assai. Te invece ti
> convince?

Per nulla ! Mi sa che ci siamo arrampicati troppo sugli specchi :-).
Comunque per l'enfasi c'č anche la forma passiva (anche se non č adatta
ad ogni registro), e comunque non solo quella; ma qui entriamo in un
altro terreno, non č piů grammatica ma pragmatica.

Ciao, Piero.


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