shanti
stamo che si sente un po stupido ma sta cercando chiarimenti.
Le parole "pantalone" e "occhiale", per quanto pochissimo usate,
esistono: in questo caso ci si riferisce ad una delle due metà dell'oggetto,
il quale è solo plurale per la sua natura doppia. Per "mutanda" non saprei
se possa valere lo stesso discorso, io non l'ho mai sentita (se non
scherzosamente) e non mi sembra corretta, ma potrei sbagliarmi.
Ciao,
Nicola
--
Multa non quia difficilia sunt non audemus, sed quia non audemus sunt
difficilia (Seneca)
Nicola Nobili wrote:
> stamina
> > le parole pantalone,mutanda,occhiale esistono ?
> > o meglio come devono essere usate ?
>
> Le parole "pantalone" e "occhiale", per quanto pochissimo usate,
> esistono: in questo caso ci si riferisce ad una delle due metà dell'oggetto,
> il quale è solo plurale per la sua natura doppia. Per "mutanda" non saprei
> se possa valere lo stesso discorso, io non l'ho mai sentita (se non
> scherzosamente) e non mi sembra corretta, ma potrei sbagliarmi.
Ricordo la parodia di una nota canzone di Milva, "la filanda":
"Perché, perché,
se ti balla la mutanda,
restringi la bretella
e tutto meglio andrà"
Paolo
> Le parole "pantalone" e "occhiale", per quanto pochissimo usate,
> esistono: in questo caso ci si riferisce ad una delle due metà
dell'oggetto,
> il quale è solo plurale per la sua natura doppia. Per "mutanda" non
saprei
> se possa valere lo stesso discorso, io non l'ho mai sentita (se non
> scherzosamente) e non mi sembra corretta, ma potrei sbagliarmi.
Credo che "mutanda" al singolare venga correntemente adoperato,
per esempio sulle confezioni contenenti le mutande stesse, o sui
cataloghi di vendita per corrispondenza. Invece sarebbe interessante,
IMHO, sapere perche' si usa dire "un paio di mutande" , o "un paio
di pantaloni" anche riferendosi ad un singolo capo. Parlando di una
camicia, si puo' dire "paio di maniche", in quanto ogni manica e' ben
distinta fisicamente dall'altra, ma perche' "paio" di mutande ?
Ciao
Stardust®
Magnifico Stardust, la parola deriva da 'mutandum' (gerundio) *che si deve
cambiare*, il quale, sostantivato in lat. mediev. nel nostro plurale
"mutanda", indicò quelle che Tertulliano aveva chiamate, analogamente
"mutatoriae vestes" e Salimbene "mutatoria vestimentorum" (gli abiti di
ricambio). Mutanda è plurale di mutandum e in italiano ha mantenuto il
plurale.
A proposito: se non le rubo troppo tempo, visto che lei è esperto di
computer, mi sorvegli le false connessioni
(non ho risposto io al falso me stesso).
Su IEB ci vedremo quando saranno finiti i copincolla, così almeno togliamo
un po' di materiale con cui si intende tediare persone che non c'entrano o
divertire persone che magari possono divertirsi altrove.
Se lei è capace di farmi una segnalazione sa bene gli IP con cui ho sempre
scritto. In ogni modo non c'è problema. Fra chi sa capirsi ci si capisce lo
stesso e qui è pieno di persone intelligenti. Anche su IEB ce ne sono e lei
ne è una dimostrazione assoluta, ma qui la concentrazione raggiunge il 99,9
percento.
Le affido IEB e spero di risentirla presto qui.
Il suo Direttore Enoch Soames
ES
> A proposito: se non le rubo troppo tempo, visto che lei è esperto di
> computer, mi sorvegli le false connessioni
> (non ho risposto io al falso me stesso).
Caro Enoch2 (la vendetta ?),
La ringrazio per la dotta delucidazione, che risolve solo in parte
i miei dubbi. Piu' che il plurale, mi incuriosisce la consuetudine
di definire le mutande o i pantaloni "paio" anche riferendosi al
singolo capo. Mi pare ovvio che si possa dire "paio di guanti",
"paio di calzini", "paio di scarpe" (Flavio, naturalmente), ma...
di mutande ? Casomai si dovrebbe dire "le mutande" tout-court,
se la esatta dizione comportasse il semplice uso del plurale.
Quanto al Suo alter-ego, da un sommario esame mi pare che firmi
(correttamente) i suoi messaggi "ES CG". Inoltre l'indirizzo mail
e' differente (enoch e non enoch2).
Sono venuto su questo NG spinto dalla curiosita' di seguire il
Suo scontro con il Sig. Critelli, e con la sua mosca cocchiera
Davide Ferrari in arte Teresa, e l'ho trovato molto interessante.
(il NG, intendo, non lo scontro)
Se non Le dispiace, mi tratterrei ancora per qualche giorno,
almeno finche' non avro' chiarito questo mio grave problema
esistenziale sul corretto uso delle mutande (in senso linguistico)
Se non ha una stanza per gli ospiti, mi va bene anche una
sistemazione di fortuna, un divano letto, uno strapuntino...
Cordiali saluti.
Stardust®
> Mutanda è plurale di mutandum e in italiano ha mantenuto il plurale.
Mio sorprendente direttore,
le devo riconoscere spumeggiante vitalità, nonostante le insidie che oggi ci
colgono, se così s'attarda a disquisir di mutanda.
E non per sminuire le dotte argomentazioni, ma per amore di verità, le
faccio notare che la parola spesso si ritrova al singolare, laddove stia ad
indicare generica quantità di panno atta a ricoprir le pudenda:
"Che mutandata di culo!" esclamerà il giovine dabbene nell'osservare
l'incedere di florida e graziosa donzella, e lasciando chiaramente intendere
la sua incondizionata ammirazione per ciò che si evince dalle pur
avvoltolate terga dell'oggetto del suo mirare.
In tal caso, è evidente, mutanda è usata al singolare, come si intenderebbe
generica quantità di carta usa a incartocciar la pagnotta.
Mutanda a metro, come dire? A spanne.
Concorda con quanto sopra, direttore? Mi lasci peccare di presunzione, ma
Borzacchini (di cui mi dichiaro emulo e servo) mi farebbe una statua.
Saluti a metraggio
>
> Caro Enoch2 (la vendetta ?),
> La ringrazio per la dotta delucidazione, che risolve solo in parte
> i miei dubbi. Piu' che il plurale, mi incuriosisce la consuetudine
> di definire le mutande o i pantaloni "paio" anche riferendosi al
> singolo capo. Mi pare ovvio che si possa dire "paio di guanti",
> "paio di calzini", "paio di scarpe" (Flavio, naturalmente), ma...
> di mutande ? Casomai si dovrebbe dire "le mutande" tout-court,
> se la esatta dizione comportasse il semplice uso del plurale.
Magnifico Stardust, non saprei perché si usa 'paio'. Di sicuro ci sarà chi
saprà spiegarglielo meglio di me. Potrei andare a senso ma rischierei di
prendere una cantonata. Ma rischiamo tutto: nel caso si abbia avuto ragione
qualcuno ci potrà dire "esatto" che, in tema di Rischiatutto sarà
appropriato quanto mai (veda il filone su "esatto"...), se sbagliamo almeno
ci avremo provato, e come diceva il grande Gioanbrerafucarlo soltanto chi
non fa 'pronostici' non sbaglia. Può darsi che paio si sia affermato perché
mutande è plurale e, sebbene sia un indumento solo... Risposta
paretimologica e pare-sensata...
>
> Quanto al Suo alter-ego, da un sommario esame mi pare che firmi
> (correttamente) i suoi messaggi "ES CG". Inoltre l'indirizzo mail
> e' differente (enoch e non enoch2).
Sì, a parte il primo messaggio in cui il falso Enoch Soames risponde al
falso sé stesso, dove dice guia in luogo di 'guai', poi vedo che la cosa si
è corretta: ma no le assicuro che continui così. Sa, aveva paura che lo
filtrassero: paura che come lei sa non abbiamo mai avuto, incitando invero
su IEB a filtrarci sempre. Dicemmo più volte che avremmo desiderato arrivare
al punto di poter scrivere soltanto per noi stessi (cosa che il vero
scrittore fa sempre). Era un paradosso, ma vero come tutti i paradossi.
>
> Sono venuto su questo NG spinto dalla curiosita' di seguire il
> Suo scontro con il Sig. Critelli, e con la sua mosca cocchiera
> Davide Ferrari in arte Teresa, e l'ho trovato molto interessante.
> (il NG, intendo, non lo scontro)
>
> Se non Le dispiace, mi tratterrei ancora per qualche giorno,
> almeno finche' non avro' chiarito questo mio grave problema
> esistenziale sul corretto uso delle mutande (in senso linguistico)
>
> Se non ha una stanza per gli ospiti, mi va bene anche una
> sistemazione di fortuna, un divano letto, uno strapuntino...
Magnifico Stardust, devo confessare che su IEB stavo quasi soltanto per
poterla leggere? Lei è una persona di spirito e intelligenza rara/i/e.
Per quanto mi riguarda non posso che salutare con gioia la sua permanenza
qui. La sua correttezza e la sua ironia sono a prova di qualsiasi
provocazione. Il suo Direttore è sempre stato litigioso e su IEB ha avuto il
torto di accettare le provocazioni, cosa che qui non farà di certo. Ma lei
nemmeno sotto attacchi pesanti ha reagito duramente, cavandosela con colpi
di fioretto più leggeri, ma di certo più penetranti.
Mi permetta, soltanto con lei, di firmarmi:
> Magnifico Stardust, non saprei perché si usa 'paio'. Di sicuro ci sarà chi
> saprà spiegarglielo meglio di me. Potrei andare a senso ma rischierei di
> prendere una cantonata. Ma rischiamo tutto: nel caso si abbia avuto
ragione
> qualcuno ci potrà dire "esatto" che, in tema di Rischiatutto sarà
> appropriato quanto mai (veda il filone su "esatto"...), se sbagliamo
almeno
> ci avremo provato, e come diceva il grande Gioanbrerafucarlo soltanto chi
> non fa 'pronostici' non sbaglia. Può darsi che paio si sia affermato
perché
> mutande è plurale e, sebbene sia un indumento solo... Risposta
> paretimologica e pare-sensata...
Esimio Direttore
io, a braccio, la vedo così: mutanda, occhiale, forbici, pantalone si
definiscono "paio"
perché formati da 2 pezzi: due tubi il pantalone, due "tubini" la mutanda,
due vetri l'occhiale
due lame le forbici... Che ne pensa?
E adesso, che Dio mi salvi dagli strali di due-in-uno e qualche volta
trino...
Grocio
> Esimio Direttore
> io, a braccio, la vedo così: mutanda, occhiale, forbici, pantalone si
> definiscono "paio" perché formati da 2 pezzi: due tubi il pantalone,
> due "tubini" la mutanda, due vetri l'occhiale due lame le forbici...
> Che ne pensa?
Mi permetto di esprimere la mia piu' viva dissenteria, poiche', essendo
portato dalla mia prorompente virilita' ad associare immediatamente alla
mutanda non gia' un par di attributi virili, ma, piu' proficuamente,
un seno femminile, l'ipotesi da Lei formulata non regge il confronto
con il reggiseno. Anch'esso formato, almeno nella versione piu'
classica, da due coppe gemelle. Quindi, per analogia, si dovrebbe
dire "un paio di reggiseni" per indicarne uno solo.
Il dilemma continua a tormentarmi le notti....
(unitamente alle immagini di francesca-italianhard)
Cordiali saluti
Stardust®
IMHO bisogna considerare che il seno č uno, benché le mammelle siano due.
Danilo
Danilo Giacomelli wrote:
E la mutanda, in origine, era simile al pantalone: due gambe, lunghe. Da qui
le mutande e da qui la mutanda intesa come una delle due parti che compongono
le mutande.
Paolo
Il discorso dei "pantaloni", però, non mi convince...
Vada per "calzoni" (un paio di "lunghe calze"),
ma "un" pantalone cos'è ?... Secondo me,
si dovrebbe dire "il pantalone", non "i pantaloni",
ma ormai non credo ci sia spazio per modifiche
di sorta...
--
Er Roscio.
> Il discorso dei "pantaloni", però, non mi convince...
> Vada per "calzoni" (un paio di "lunghe calze"),
> ma "un" pantalone cos'è ?... Secondo me,
> si dovrebbe dire "il pantalone", non "i pantaloni",
> ma ormai non credo ci sia spazio per modifiche
> di sorta...
Inoltre, piu' che sull'uso del plurale, la mia curiosita' verteva
sull'usanza di trattare questi indumenti "a paia" pur riferendosi
alla singola unita'. Forse, deriva dal fatto logico che le gambe
dei pantaloni (come quelle delle mutande, che, in origine, erano
solo lunghe, e ben diverse dagli attuali slip) vengono sempre e
cmq considerate in coppia, non avendo senso pratico parlare di
una singola gamba (se non in sartoria, in fase di confezione).
Lo stesso ragionamento si puo' applicare al "paio di forbici",
in quanto formate da due lame accoppiate, la cui scissione ne
renderebbe impossibile ogni utilizzo. In questo senso, allora,
si dovrebbe dire "la forbice" per indicare ogni singola lama, e
"il paio di forbici" per indicare l'oggetto montato e funzionante,
con le lame "appaiate", appunto.
IMHO
Stardust®
> ma "un" pantalone cos'è ?... Secondo me,
> si dovrebbe dire "il pantalone", non "i pantaloni",
> ma ormai non credo ci sia spazio per modifiche
> di sorta...
Se ti può consolare: molti italiani, in Venezuela, dicono:
"*il* pantalone", "*la* forbice", ecc. proprio per assonanza con i
rispettivi termini in castigliano: "el pantalón", "la tijera", etc.
--
Ciao
Mariuccia®
Mariuccia Ruta wrote:
Ehm... sebbene meno esotico, il milanese sottoscritto dice "la forbice".
Ecché dire dell'inaudito e inaudibile moderno e novissimo "ha il capello
corto e un pantalone grigio"?
Paolo
Il "capello corto" lo possono avere solo coloro che
vanno ogni settimana "un attimino" dal parrucchiere. ;-((
Stardust®
> Mariuccia Ruta wrote:
> > Se ti può consolare: molti italiani, in Venezuela, dicono:
> > "*il* pantalone", "*la* forbice", ecc. proprio per assonanza con i
> > rispettivi termini in castigliano: "el pantalón", "la tijera", etc.
>
> Ehm... sebbene meno esotico, il milanese sottoscritto dice "la forbice".
> Ecché dire dell'inaudito e inaudibile moderno e novissimo "ha il capello
> corto e un pantalone grigio"?
Che non sia un capello, ma ...
... un crine di cavallo uscito dal paltò? ;))
--
Ciao
Mariuccia®
>La ringrazio per la dotta delucidazione, che risolve solo in parte
>i miei dubbi. Piu' che il plurale, mi incuriosisce la consuetudine
>di definire le mutande o i pantaloni "paio" anche riferendosi al
>singolo capo. Mi pare ovvio che si possa dire "paio di guanti",
>"paio di calzini", "paio di scarpe" (Flavio, naturalmente), ma...
>di mutande ? Casomai si dovrebbe dire "le mutande" tout-court,
>se la esatta dizione comportasse il semplice uso del plurale.
>
Azzardo un'ipotesi della quale non ho assolutamente conferma.....ma che
mi è venutà così.....
non potrà essere perché in origine i pantaloni, o brache, erano
costituiti da due pezzi singoli di stoffa o pelliccia, avvolti intorno
a ciascuna gamba e fermati con legacci ?????
Per favore, ridete sottovoce :-)
--
Ferdinando
_____________________________
f.ri...@flashnet.it
Beh, anche da noi, se è per questo.
Anche per quanto riguarda la forbice vale lo stesso discorso.
Non si tratta di "due forbici", in quanto una singola lama
non è una forbice, quindi perché chiamarle "un paio di forbici" ?...
--
Er Roscio.
In effetti ci aveva già pensato qualcun altro ad
"ornare il "petto e il crine" della sua donzelletta...
:-))))))))))))))))))))))))))
--
Er Roscio.
> Mariuccia Ruta:
> > Che non sia un capello, ma ...
> > ... un crine di cavallo uscito dal paltò? ;))
>
> In effetti ci aveva già pensato qualcun altro ad
> "ornare il "petto e il crine" della sua donzelletta...
> :-))))))))))))))))))))))))))
«Onde siccome suole»? ;)))
--
Ciao
Mariuccia®
> Non si tratta di "due forbici", in quanto una singola lama
> non è una forbice, quindi perché chiamarle "un paio di forbici" ?...
Un *paio*=*due* lame di forbici? :))))
Ho capito ho capito. Me ne vado.
--
Ciao
Mariuccia®
Probabilmente noi abbiamo semplicemente conservato l'uso plurale di questi
sostantivi. Tutto qui.
Ciao. Luciana
> Le parole "pantalone" e "occhiale", per quanto pochissimo usate,
>esistono: in questo caso ci si riferisce ad una delle due metà dell'oggetto,
mi fai un esempio dove parli di un pantalone ?
shanti
stamo che crede che se esiste pantalone esiste anche mutanda
[cut]
> Probabilmente noi abbiamo semplicemente conservato l'uso plurale > di
questi sostantivi. Tutto qui.
D'accordo per il plurale, ma perche' si trattano a "paia" ?
Forse e' una regola che vale per tutti gli indumenti ?
(es. paio di bretelle, di calzini, di guanti, ecc... )
Se entro in un negozio e compro un paio di camicie,
la commessa me ne vendera' due. Se compro un paio
di pantaloni, o di slip, me ne vendera' uno solo.
> Ciao. Luciana
Ciao
Stardust®
<<<D'accordo per il plurale, ma perche' si trattano a "paia" ?
Forse e' una regola che vale per tutti gli indumenti ?
(es. paio di bretelle, di calzini, di guanti, ecc... )
Se entro in un negozio e compro un paio di camicie,
la commessa me ne vendera' due. Se compro un paio
di pantaloni, o di slip, me ne vendera' uno solo.<<<
Probabilmente diciamo "paia "perché gli indumenti come calzoni , pantaloni,
mutande ed oggetti vari quali forbici ed occhiali sono formati da due pezzi
non divisibili , pena l'utilizzo.
Ciao. Luciana
stamina wrote:
> On Wed, 14 Jun 2000 20:55:10 +0200, "Nicola Nobili" <nino...@tin.it>
> wrote:
>
> > Le parole "pantalone" e "occhiale", per quanto pochissimo usate,
> >esistono: in questo caso ci si riferisce ad una delle due metà dell'oggetto,
> mi fai un esempio dove parli di un pantalone ?
Hai una macchia sul pantalone destro.
Paolo
emgipi wrote:
> Paolo Bonardi ha scritto nel messaggio <394A870E...@tiscalinet.it>...
> >Hai una macchia sul pantalone destro.
> >
> >Paolo
> >
> Tu dici davvero così? Io dico "Hai una macchia sui pantaloni, lì, sulla
> gamba destra". Poco sintetica?
La macchia?
Paolo
Fai tu.
--
emgipi
emgipi wrote:
A parte gli scherzi... davvero io dico così: il pantalone destro. E in effetti
è sintetico.
Forse è per via della sinteticità che lo usiamo? Eppure il concetto viene, in
questo modo, chiarito perfettamente: non c'è modo di fraintendere il messaggio.
Paolo
P.S. Perché i numeri pari li immagino a destra? E perché una cosa "giusta" è a
destra e una "sbagliata" è a sinistra?
>
> --
> emgipi
Paolo Bonardi ha scritto:
>
> emgipi wrote:
>
> A parte gli scherzi... davvero io dico così: il pantalone destro. E in effetti
> è sintetico.
> Forse è per via della sinteticità che lo usiamo? Eppure il concetto viene, in
> questo modo, chiarito perfettamente: non c'è modo di fraintendere il messaggio.
>
> Paolo
> P.S. Perché i numeri pari li immagino a destra? E perché una cosa "giusta" è a
> destra e una "sbagliata" è a sinistra?
>
>perché, in alcune società, la sinistra era la mano del diavolo, tanto è vero che la prima volta che presi una matita usai la mano sinistra e la suora mi riprese dicendomi che la sinistra era la mano del diavolo, con il risultato che a scuola scrivevo con la destra, a casa con la sinistra e disegno con la sinistra; si potrebbe approfondire il tema del mancinismo...ma non qui
.:n:.
>A parte gli scherzi... davvero io dico così: il pantalone destro. E in effetti
>è sintetico.
Ho pensato a lungo a come direi io, e non sono riuscito ad arrivare ad una
conclusione.
La cosa piu` probabile e` che non direi proprio nulla del tutto. Intanto
non farei neanche caso alla macchia (diavolo!, a malapena faccio caso alle
macchie sui miei pantaloni); e se anche me ne accorgessi, penserei che non
sono affari miei e non e` il caso di mettere in imbarazzo una persona per
cosi` poco.
Costretto comunque con la forza a commentare, immagino che direi qualcosa
come (e pensi poi lui o lei a decidere se sia dei pantaloni, sua propria,
del tavolo o di chi altro): "hai una macchia sulla gamba destra".
Anche perche' "hai una macchia SOTTO la gamba destra" mi suonerebbe, non so
come, un po' "strano".
E persino "hai la gamba destra sotto una macchia", quantunque realistico,
mi pare inconsueto.
Comunque, piu` preciso quanto alla proprieta`: la gamba certamente e` sua,
ma in che senso si puo` dire che "ha" una macchia? Ad una simile
insinuazione io risponderei senz'altro, un po' seccato, "no, grazie, non e`
mia".
Un turco direbbe probabilmente qualcosa come: "una macchia del destro tuo
pantalone al di sopra c'e`". Che mi sembra piu` rispettoso e preciso,
quantunque un po' convoluto per la nostra sensibilita`.
Ciao.
Forse, oppure proprio perché i pantaloni sono pantaloni in paio, il
singolare può ben indicare una gamba del pantalone. Ma è un uso "moderno"?
Indendo: i sessantenni, tanto per dare una fascia di riferimento anagrafico,
usano pantalone al singolare?
>
>Paolo
>P.S. Perché i numeri pari li immagino a destra? E perché una cosa "giusta"
è a
>destra e una "sbagliata" è a sinistra?
Questo attiene alla tua percezione, credo. Non è in gioco destra= giusto,
sinistra= sbagliato ma piuttosto pari = giusto e
il dispari, di conseguenza, presumo, = sbagliato.
--
emgipi
emgipi wrote:
> Forse, oppure proprio perché i pantaloni sono pantaloni in paio, il
> singolare può ben indicare una gamba del pantalone. Ma è un uso "moderno"?
> Indendo: i sessantenni, tanto per dare una fascia di riferimento anagrafico,
> usano pantalone al singolare?
Ah! Bella idea, chiederò a mio padre. Ma credo conti anche la provenienza
geografica.
E la maschera "Pantalone": perché uno solo? Perché non Pantaloni? Sembrerebbe
che sia uso antico il singolare...
> >P.S. Perché i numeri pari li immagino a destra? E perché una cosa "giusta"
> è a
> >destra e una "sbagliata" è a sinistra?
>
> Questo attiene alla tua percezione, credo. Non è in gioco destra= giusto,
> sinistra= sbagliato ma piuttosto pari = giusto e
> il dispari, di conseguenza, presumo, = sbagliato.
Giusto! Eccolo lì: pari è giusto, dispari sbagliato. Eppure "tre", nella nostra
cultura, è numero perfetto, ma disparo.
Paolo
>Scusa, ma non si potrebbe semplicemente dire:"Ti sei macchiato i pantaloni"
Peggio che mai!! Non solo mi intrometto in cose che quasi certamente non mi
competono (a meno che, s'intende, non sia stato io a macchiare i pantaloni,
ma allora direi: "ti ho macchiato..."), ma insinuo una responsabilita`
diretta da parte dell'indirizzato nella sua attuale condizione.
Come "ti sei macchiato...", ma come ti permetti? Ma ti sarai macchiato tu,
strascicone che sei!
Ciao.
> Scusa, ma non si potrebbe semplicemente dire:"Ti sei macchiato i
pantaloni"
Sarebbe molto piu' elegante dire "si sono macchiati i pantaloni",
scaricando cosi' la responsabilita' del fattaccio sull' indumento
indossato, o sul fato crudele che causo' il sinistro (vale anche per
la gamba destra), anziche' accusare implicitamente l'indossatore
per il suo comportamento disattento e maldestro.
A maggior ragione, non e' da trascurare l'imbarazzante ipotesi
che la sede della macchia in esame sia situata in altra porzione
del pantalone medesimo, diversa da una delle due gambe.
Ciao ^___^
Stardust®
>E la maschera "Pantalone": perché uno solo? Perché non Pantaloni?
Sembrerebbe
>che sia uso antico il singolare...
Ma Pantalone è UNA persona; il singolare, perciò, mi sembra chiarissimo,
posto che Pantalone abbia qualcosa a che fare con pantaloni.
Invece, da dove deriva e quando abbiamo incominciato ad usare pantaloni
invece di calzoni? Qui, nelle Marche settentrionali, alcune donne anziane
continuano dire "calze" per calzoni/pantaloni.
>
>Giusto! Eccolo lì: pari è giusto, dispari sbagliato. Eppure "tre", nella
nostra
>cultura, è numero perfetto, ma disparo.
Ti sei dimenticato un punto di domanda (Eccolo lì: pari è giusto, dispari
sbagliato?) oppure...?
ciao
--
Grazia
La parola pantalone deriva dal francese *pantalon*, e questo dal nome della
maschera veneziana *Pantalon* (forma veneziana del nome Pantaleone, un tempo
diffusissimo a Venezia). L'indumento che usava la maschera veneziana è
appunto l'origine del nome.
Il Boerio, nel 1829, osserva: "*pantaloni*: Voce qui introdottasi e
naturalizzata dopo la rivoluzione politica, e vale *Calzoni alla
marinarersca, cioè Calzoni lunghi e larghi che ricuoprono tutta la gamba, e
che poi passarono in uso presso che comune."
Magnifico Stardust mi sembra a questo punto di avere chiarito tutti i suoi
dubbi definitivamente! *Pantalone* valeva per *pantaloni* prima che i
*pantaloni* lo soppiantassero per l'influsso di *calzoni*
Enoch Soames
[elisione]
> Magnifico Stardust mi sembra a questo punto di avere chiarito tutti i
> suoi dubbi definitivamente! *Pantalone* valeva per *pantaloni*
> prima che i *pantaloni* lo soppiantassero per l'influsso di *calzoni*
Non resta alcun dubbio circa il corretto uso del plurale.
Ma qualche rovello ancora permane circa l'usanza di trattare
questo indumento a "paia". Pare che cio' dipenda dal fatto che,
in caso di oggetti costituiti da due meta' uguali ed "appaiate",
sia d' uopo parlare di "paia". Non solo indumenti, ma anche
oggetti vari, come e' risultato dallo sviluppo di questo filone,
(paio di occhiali, di forbici, di pinze, di tenaglie... )
Pero' anche il reggiseno e' formato da due coppe uguali
cucite insieme, ed i seni sono anch'essi due, come le gambe
(fonte: francesca-italianhard).
Allora, per analogia, si dovrebbe dire "un paio di reggiseni"
riferendosi ad un singolo indumento ?
Stardust®
Le copincollo (ahime, ahinoi orribile verbo!) il suo precedente intervento.
"grocio" ha scritto nel messaggio
> Esimio Direttore
> io, a braccio, la vedo così: mutanda, occhiale, forbici, pantalone si
> definiscono "paio" perché formati da 2 pezzi: due tubi il pantalone,
> due "tubini" la mutanda, due vetri l'occhiale due lame le forbici...
> Che ne pensa?
Mi permetto di esprimere la mia piu' viva dissenteria, poiche', essendo
portato dalla mia prorompente virilita' ad associare immediatamente alla
mutanda non gia' un par di attributi virili, ma, piu' proficuamente,
un seno femminile, l'ipotesi da Lei formulata non regge il confronto
con il reggiseno. Anch'esso formato, almeno nella versione piu'
classica, da due coppe gemelle. Quindi, per analogia, si dovrebbe
dire "un paio di reggiseni" per indicarne uno solo.
Il dilemma continua a tormentarmi le notti....
(unitamente alle immagini di francesca-italianhard)
Stia bene e soprattutto dorma bene...ne ha bisogno.
Luciana
Caro Paolo,
bisogna tornare ai pitagorici per avere una teoria completa
(ontologica, etica, ecc. ecc.) dei numeri.
Sul punto suddetto Pitagora e i suoi seguaci sono inequivocabili: il
bene e la perfezione stanno dalla parte del dispari, che rappesenta
cio' che e' limitato, mentre il male e l'imperfezione stanno dalla
parte del pari, dei numeri cioe' che simboleggiano (dovrei poterti
riprodurre un grafico per aiutarti a capire perche', ma se hai ancora
il tuo testo liceale di filosofia, sono quasi certo che troverai cio'
che serve) cio' che e' illimitato, indefinito, incompiuto,
indeterminato.
Ti faccio notare tra l'altro che il numero "terribile" per eccellenza
e' pari (vedi l'Apocalisse di Giovanni).
MI pare inoltre strano che per te i numeri pari siano a destra e i
dispari a sinistra: ma che diavolo di tipografia stampa i tuoi libri?
;-)))
Ultima noterella: sull'equivalenza destra=giusto l'inglese e il
tedesco sono assolutamente espliciti (right/recht).
Ciao, cavaliere dalla trista figura!
Frank
frenc ruscalla wrote:
> L'iberico Paolo Bonardi ha scritto
>
> Ciao, cavaliere dalla trista figura!
Maledetto! Sei il mio incubo! Il fantasma che mi perseguita.
Paolo
>
> Non resta alcun dubbio circa il corretto uso del plurale. [pantaloni]>
> Ma qualche rovello ancora permane circa l'usanza di trattare
> questo indumento a "paia".
Riguardo a *pantaloni* non mi pare proprio, essendo legittimo dire
*pantalone* che fu il primo *pantalone* dei *pantaloni*. Perciò: un paio di
pantaloni.
Pare che cio' dipenda dal fatto che,
> in caso di oggetti costituiti da due meta' uguali ed "appaiate",
> sia d' uopo parlare di "paia". Non solo indumenti, ma anche
> oggetti vari, come e' risultato dallo sviluppo di questo filone,
> (paio di occhiali, di forbici, di pinze, di tenaglie... )
Qui potranno intervenire altri meglio di me: ma penso che esisteva
'occhiale' prima di 'occhiali' e 'pinza' prima di 'pinze' ecc... Però non ho
controllato e non ne sono sicuro. Mi butto, tanto per completare la risposta
e sarò ben lieto di interventi più chiarificatori.
>
> Pero' anche il reggiseno e' formato da due coppe uguali
> cucite insieme, ed i seni sono anch'essi due, come le gambe
No, magnifico Stardust: il seno è uno con due mammelle. Dire 'seni' per una
mammella è ormai d'uso ma non corretto. Il seno è la cavità, l'InSENAtura
fra le due mammelle. Il senno, invece, è uno solo: e questo lo hanno le
donne
molto più degli uomini, indipendentemente dal fatto che le donne abbiano più
o meno seno. Lei ricorderà come altrove ci dichiarammo imparziali di fronte
alla piattezza del seno, alla sua esplosione siliconica, a una via di mezzo,
a qualsiasi forma il seno abbia. Preferiamo il senno nelle donne. Per
concludere: soltanto le donne hanno il seno (trans a parte) e soltanto e
donne hanno il senno (uomini a parte).
>
> Allora, per analogia, si dovrebbe dire "un paio di reggiseni"
> riferendosi ad un singolo indumento ?
Quella del plurale con parole composte è altra questione: pomidoro, pomodori
ecc...
Io direi 'un paio di reggiseni' perché mi suona bene così: senza fare
l'analisi logica di quanti siano i seni e le mammelle: cosa che nella
formazione dei plurali e delle parole va, e a ragione, a farsi benedire
spesso.
Restando inteso che il reggiseno che regge un seno č uno: un pagio di
reggiseni sono due reggiseno che reggono due seni.
ES
Ps: che reggiseni porta Francesca?
> Carissimo ed illuminato Stardust®,
> non le sembra di essere ripetitivo?
Ahime' si.
Pero' non e' affatto carino, da parte Sua, farmelo notare.
Pertanto, come e' d'uopo, mi considero mortalmente offeso,
abbacchiato, avvilito, ed annuncio a tutti che non postero' mai
piu' su questo NG, almeno non durante il prossimo quarto d'ora.
Cordiali saluti. ^___^
Stardust®
>
> Pero' non e' affatto carino, da parte Sua, [intervento di Luciana e D
sulla ripetitività mutandara e reggisenica del Magnifico Stardust.] farmelo
notare.
> Pertanto, come e' d'uopo, mi considero mortalmente offeso,
> abbacchiato, avvilito, ed annuncio a tutti che non postero' mai
> piu' su questo NG, almeno non durante il prossimo quarto d'ora.
Io sono caldo sulle 'scuse': ne ne sono rimaste un po'. Vuole che mi scusi
io con lei, anche se non c'entro?
Posso scusarmi a nome di tutto ICLI e pregarla di rimanere? Non se ne vada
via: un quarto d'ora è un'eternità. Che cosa sappiamo di quello che
succederà fra un minuto?
Io mi scuso: tutto è nato a causa mia. Le chiedo perdono, venia. Rimanga!
ES
> Io sono caldo sulle 'scuse': ne ne sono rimaste un po'. Vuole che mi
> scusi io con lei, anche se non c'entro?
Non sarebbe una cattiva idea. Le scuse non mi sono affatto dovute,
ma potrei sempre memorizzarle sul Duro Disco per una eventuale
futura necessita'.
> Io mi scuso: tutto č nato a causa mia. Le chiedo perdono, venia.
Rimanga!
Ebbene mi ha convinto !
Appena in tempo. Stavo gia' meditando di autopostarmi un messaggio
di scuse con relativo invito a cena usando il falso nome "Graziella",
correndo il rischio di invaghirmente perdutamente, come mio solito.
Lei mi ha salvato
StardustŽ