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La maiuscola di cortesia nei pronomi enclitici

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multi...@gmail.com

unread,
Jan 11, 2014, 7:32:05 AM1/11/14
to
E' abbastanza nota la consuetudine di usare la maiuscola nello scritto quando si usano i pronomi di cortesia "Lei" e (anche se meno usato) "Loro" (il voi, sebbene ancora usato nel Meridione in certi casi nel parlato non mi risulta sia usato nello scritto) e ai relativi possessivi "Suo", "Sua", "Suoi" e simili, ma è ancora consigliabile stilisticamente(non dubito certo che sia corretta) mettere la maiuscola nei pronomi atoni in posizione enclitica del tipo "Spero di risentirLa". Casi come "Io La chiamerò" li trovo belli a vedersi ma vedere una maiscuola in mezzo a una parola lo trovo esteticamente non il massimo... Voi che ne pensate? Mi sono accorto di questo leggendo email di risposta da parte di una persona che lavorava in Germania (paese la cui lingua notoriamente ha la maiuscola facile), mail dove abbondavano tali maiuscole in mezzo alla frase. Voi cosa ne pensate?

Per la cronaca, volevo anche chiedervi, se ancora oggi questo utilizzo della maiuscola di cortesia venga ancora utilizzato anche quando si scrive in terza persona di alte cariche istituzionali, del tipo "Sua Maestà il Re d'Italia ha ricevuto con la Sua famiglia gli ambasciatori" ma ricordavo anche un testo di Religione delle mie scuole elementari in cui era scritto qualcosa del tipo "Dio è nostro Padre ed Egli ci ha creati per amarLo" dove perfino gli aggettivi avevano la maiuscola. Penso che però fossero altri tempi, forse solo in documenti ufficiali giuridici queste consuetudini sopravvivono ancora...

Ciao.

*GB*

unread,
Jan 11, 2014, 7:55:57 AM1/11/14
to
multi...@gmail.com ha scritto:

> (il voi, sebbene ancora usato nel Meridione in certi casi
> nel parlato non mi risulta sia usato nello scritto)

Erri. Modernamente, "Voi" � spesso il plurale di "Lei". Esempio:

Egregio Signore, Le inviamo il libro che ci aveva richiesto.

Egregi Signori, Vi inviamo il libro che ci avevate richiesto.

> ma � ancora consigliabile stilisticamente(non dubito certo che
> sia corretta) mettere la maiuscola nei pronomi atoni in posizione
> enclitica del tipo "Spero di risentirLa".

Ma che vuol dire "consigliabile stilisticamente"? Se � una faccenda
di stile, ciascuno far� a modo suo. Comunque, la tendenza corrente
� di non mettere maiuscole all'interno di parola.

> ma ricordavo anche un testo di Religione

Io avrei scritto "un testo di religione".

> "Dio � nostro Padre ed Egli ci ha creati per amarLo"

Solo l'ultima maiuscola � da togliere: "per amarlo".

> Penso che per� fossero altri tempi, forse solo in documenti ufficiali
> giuridici queste consuetudini sopravvivono ancora...

Ti ripeto che � una faccenda stilistica che non va obbligatoriamente
normata, salvo che in casi obbligati come "Io sono il Signore tuo Dio".

Bye,

*GB*

orpheus

unread,
Jan 11, 2014, 8:03:35 AM1/11/14
to
multi...@gmail.com wrote:

> Voi che ne pensate? Mi sono accorto
> di questo leggendo email di risposta da parte di una persona che
> lavorava in Germania (paese la cui lingua notoriamente ha la
> maiuscola facile), mail dove abbondavano tali maiuscole in mezzo alla
> frase. Voi cosa ne pensate?

Paolo Belardinelli (su accademiadellacrusca.it), rileva come la terza
persona, singolare e plurale, richieda l�iniziale maiuscola "di
cortesia" per evitare confusione con l�uso delle terze persone
ordinarie. L�uso si estende alle forme degli aggettivi possessivi (Sua,
Sua, Loro) dei dimostrativi clitici (La, Li) e alle pronominali oblique
(Le, Loro).

I casi di ipotetica confusione, pure su una lettera formale, tra il Lei
cui ci si rivolge e "altro o altra" lei sono pi� rari delle tigri
siberiane, ma ammettiamo pure sia possibile. La grammatica �
(teoricamente) salva, e il nostro � un paese barocco: a tanti piace
cos�, pensano sia giusto cos�, si potrebbero addirittura offendere per
il lei (e non il Lei) con il quale Loro ci si � rivolti�
[pi� rari delle tigre siberiane LOL]

Nessuna traccia di liceit� � per� possibile invocare relativamente
all�uso della maiuscola dentro la parola (farLe presente, pregarLa,
invitarLa, chiederLe). Chi vuole le usi pure all� inizio (La prego, Le
chiedo) ma per carit� eviti di inserirla all�interno delle singole
parole. A meno di voler dare alla lettera un gusto stantio, neppure
sorretto dal fumus della grammatica.
http://tinyurl.com/lv4y33l

Sui pronomi di cortesia
testo di Paolo Belardinelli pubblicato su La Crusca per voi
(n. 35, ottobre 2007, pp. 13-14)
http://tinyurl.com/kuzjpzz


> Per la cronaca, volevo anche chiedervi, se ancora oggi questo
> utilizzo della maiuscola di cortesia venga ancora utilizzato anche
> quando si scrive in terza persona di alte cariche istituzionali
[...]

Parrebbe proprio di s�
http://tinyurl.com/kuqwvub

Wolfgang

unread,
Jan 11, 2014, 8:04:10 AM1/11/14
to
Il sabato 11/01/2014 alle 13:32 multivac85 ha scritto:
> [...]
> (il voi, sebbene ancora usato nel Meridione in certi casi
> nel parlato non mi risulta sia usato nello scritto)

Nelle lettere commerciali il voi � obbligatorio, e non solo nel
Meridione.

Ciao,
Wolfgang

Roger

unread,
Jan 11, 2014, 8:12:37 AM1/11/14
to
multi...@gmail.com ha scritto:

> E' abbastanza nota la consuetudine di usare la maiuscola nello scritto
> quando si usano i pronomi di cortesia "Lei" e (anche se meno usato)
> "Loro" (il voi, sebbene ancora usato nel Meridione in certi casi nel
> parlato non mi risulta sia usato nello scritto) e ai relativi
> possessivi "Suo", "Sua", "Suoi" e simili, ma � ancora consigliabile
> stilisticamente(non dubito certo che sia corretta) mettere la maiuscola
> nei pronomi atoni in posizione enclitica del tipo "Spero di
> risentirLa". Casi come "Io La chiamer�" li trovo belli a vedersi ma
> vedere una maiscuola in mezzo a una parola lo trovo esteticamente non
> il massimo... Voi che ne pensate?

La maiuscola � opportuna per evitare malintesi.

Ciao,
Roger

*GB*

unread,
Jan 11, 2014, 8:22:55 AM1/11/14
to
Roger ha scritto:

> La maiuscola è opportuna per evitare malintesi.

Magari si potrebbe innovare qualcosa abolendola all'inizio di frase
se il termine non è un nome proprio o comunque evidenziato, ma
per far ciò bisognerebbe anche sostituire l'infimo punto fermo
con un terminatore di frase graficamente più evidente, come
il cerchietto che usano i giapponesi.

questa è dunque l'innovazione che propongo。 potete vedere infatti che
non c'è più bisogno di mettere in maiuscolo per notare dove comincia
una nuova frase。 i cerchietti di fine frase sono abbastanza evidenti。

Bye,

*GB*

multi...@gmail.com

unread,
Jan 11, 2014, 8:35:17 AM1/11/14
to
Il giorno sabato 11 gennaio 2014 13:55:57 UTC+1, *GB* ha scritto:
> multi...@gmail.com ha scritto:
>
>
>
> > (il voi, sebbene ancora usato nel Meridione in certi casi
>
> > nel parlato non mi risulta sia usato nello scritto)
>
>
>
> Erri. Modernamente, "Voi" � spesso il plurale di "Lei". Esempio:
>
>
>
> Egregio Signore, Le inviamo il libro che ci aveva richiesto.
>
>
>
> Egregi Signori, Vi inviamo il libro che ci avevate richiesto.
>

In effetti dovevo precisare che intendevo per "voi" la forma di cortesia rivolta a una singola persona.


> > ma ricordavo anche un testo di Religione
>
>
>
> Io avrei scritto "un testo di religione".
>

Ho messo "Religione" in maiuscola in quanto usavo il termine nel senso di "materia scolastica" e non nel senso di "complesso di credenze e pratiche relative al trascendente". Non tutti i testi di un certo campo culturale umano sono anche testi usati a scuola nelle ore della materia corrispondente, mi sembra un po' arduo far usare a lezione a scolari delle elementari e delle medie i "Principia" di Newton o gli "Elementi" di Euclide...

Ciao.

edevils

unread,
Jan 11, 2014, 8:35:27 AM1/11/14
to
On 11/01/2014 13.32, multi...@gmail.com wrote:
[...]
> e ai relativi possessivi "Suo", "Sua", "Suoi" e simili, ma � ancora
> consigliabile stilisticamente(non dubito certo che sia corretta)
> mettere la maiuscola nei pronomi atoni in posizione enclitica del
> tipo "Spero di risentirLa". Casi come "Io La chiamer�" li trovo belli
> a vedersi ma vedere una maiscuola in mezzo a una parola lo trovo
> esteticamente non il massimo... Voi che ne pensate?

Io penso che se voglio farTi capire che sto "maiuscolando" il pronome
per mostrarTi il mio rispetto o sinanche reverenza, non ho altra scelta
che farlo anche in posizione enclitica, ahinoi! :)
Non � bellissimo, anzi � bruttino, ma raggiunge lo scopo!

Wolfgang

unread,
Jan 11, 2014, 8:38:23 AM1/11/14
to
Il sabato 11/01/2014 alle 14:03 orpheus ha scritto:
> [...]
> Nessuna traccia di liceit� � per� possibile invocare relativamente
> all�uso della maiuscola dentro la parola (farLe presente, pregarLa,
> invitarLa, chiederLe).

Non sarei tanto apodittico, tenendo presenta che � una scelta
totalmente arbitraria dell'ortografia delle lingue romanze scrivere
staccati i pronomi proclitici, ma unire quelli enclitici alla parola
precedente (*). Molto probabilmente questa stramba usanza grafica
risale al latino, lingua in cui le poche particelle enclitiche (a me
vengono al momento solo -que e -ve) si scrivevano unite alla parola
precedente mentre quelle proclitiche erano sempre staccate.

Quindi i pronomi enclitici sono parole non meno autonome di quelli
proclitici, e come tali possono anche cominciare per maiuscola.

Ciononostante trovo anch'io strana una maiuscola all'interno di una
parola e la eviterei se mi trovassi nella situazione di potermelo
permettere. Ma la situazione di chi redige una lettera commerciale �
spesso diversa. Volendo o magari dovendo vendere qualcosa ad ogni
costo al destinatario, ha la tendenza a una meschina servilit�, la
quale si esprime nel modo pi� vistoso con l'uso della maiuscola in
ogni occasione possibile e impossibile.

Ciao,
Wolfgang

(*) Gli Spagnoli scrivono uniti i pronomi enclitici come in
italiano. Nel francese e portoghese ci si serve di un trattino
d'unione, concedendo una semiautonomia al pronome seguente.

*GB*

unread,
Jan 11, 2014, 8:42:02 AM1/11/14
to
edevils ha scritto:

> Io penso che se voglio farTi capire che sto "maiuscolando" il pronome
> per mostrarTi il mio rispetto o sinanche reverenza, non ho altra scelta
> che farlo anche in posizione enclitica, ahinoi! :)

infatti era quello che intendevo affermando che un aspetto stilistico
non può venire normato in maniera rigida。 a proposito, ma tu li leggi
bene questi nuovi punti fermi alla giapponese?

Bye,

*GB*

*GB*

unread,
Jan 11, 2014, 8:49:20 AM1/11/14
to
Wolfgang ha scritto:

> Molto probabilmente questa stramba usanza grafica risale al latino,
> lingua in cui le poche particelle enclitiche (a me vengono al momento
> solo -que e -ve)

-que, -ve, -ne, -pte, -c(e), -dum

Bye,

*GB*

edevils

unread,
Jan 11, 2014, 8:52:51 AM1/11/14
to
On 11/01/2014 14.42, *GB* wrote:
> edevils ha scritto:
>
>> Io penso che se voglio farTi capire che sto "maiuscolando" il pronome
>> per mostrarTi il mio rispetto o sinanche reverenza, non ho altra scelta
>> che farlo anche in posizione enclitica, ahinoi! :)
>
> infatti era quello che intendevo affermando che un aspetto stilistico
> non può venire normato in maniera rigida。

Esatto.

> a proposito, ma tu li leggi
> bene questi nuovi punti fermi alla giapponese?

Eh? Mi devo essere perso qualcosa.

multi...@gmail.com

unread,
Jan 11, 2014, 8:53:55 AM1/11/14
to
Il giorno sabato 11 gennaio 2014 14:35:27 UTC+1, edevils ha scritto:
>
> Io penso che se voglio farTi capire che sto "maiuscolando" il pronome
>
> per mostrarTi il mio rispetto o sinanche reverenza, non ho altra scelta
>
> che farlo anche in posizione enclitica, ahinoi! :)
>
> Non � bellissimo, anzi � bruttino, ma raggiunge lo scopo!

Io penso che se Ti voglio far capire (o se voglio far capire a Te) che sto "maiuscolando" il pronome per mostrare a Te il mio rispetto o sinanche reverenza, posso farlo anche evitando la posizione enclitica! :-)

Ciao.

*GB*

unread,
Jan 11, 2014, 9:02:37 AM1/11/14
to
edevils ha scritto:

>> a proposito, ma tu li leggi bene questi nuovi punti fermi
>> alla giapponese?
>
> Eh? Mi devo essere perso qualcosa.

guarda bene questa riga。 il puntino a fine frase non è quello solito。

Bye,

*GB*

Giacobino da Tradate

unread,
Jan 11, 2014, 9:32:33 AM1/11/14
to
Il 11/01/2014 15.02, *GB* ha scritto:

> guarda bene questa riga。 il puntino a fine frase non è quello solito。

vedo due segnaposto :-(



--
Guillotin n'avait coupé trop peux

Giacobino da Tradate

unread,
Jan 11, 2014, 9:34:07 AM1/11/14
to
Il 11/01/2014 13.32, multi...@gmail.com ha scritto:

> Voi che ne pensate?

Vezzo servile, vezzo borbonico.

Anche al lavoro, se metto le maiuscolo, dico "codesto" e concludo
distinti ossequi, li sto perculando.

> Voi cosa ne pensate?

Alcuni corrispondenti meridionali, volendo sottolineare la loro
amicizia, mi scrivono col tu, ma con la maledetta maiuscola:
"ringraziandoTi per le Tue premure ecc.".

L'effetto e' controproducente perche' suggerisce che l'amicizia dei
corrispondenti non sia alla pari e disinteressata, ma finalizzata a
lusingare il destinatario, dalla cui benevolenza evidentemente si
profiggono favori.


--
Guillotin n'avait coup� trop peux

orpheus

unread,
Jan 11, 2014, 10:51:36 AM1/11/14
to
Wolfgang wrote:

[...]
> Ciononostante trovo anch'io strana una maiuscola all'interno di una
> parola e la eviterei se mi trovassi nella situazione di potermelo
> permettere. Ma la situazione di chi redige una lettera commerciale �
> spesso diversa. Volendo o magari dovendo vendere qualcosa ad ogni
> costo al destinatario, ha la tendenza a una meschina servilit�, la
> quale si esprime nel modo pi� vistoso con l'uso della maiuscola in
> ogni occasione possibile e impossibile.

Sono d'accordo. Per� oltre alla tendenza "servile" c'� anche
adeguarsi (almeno nel passato) ad un certo conformismo sociale,
lo stesso che porta dire "buongiorno" e darsi la mano,
ad esempio.

Mi ha molto colpito l'osservazione di una psicoterapeuta
di bambini autistici (Tustin), la quale affermava
che per questi bambini era una conquista arrivare
all'uso di questi comportamenti.

Pare brutto dirlo, ma qualcosa di "servile e conformistico"
pare quasi necessario alla nostra evoluzione...
e tutto quello che possiamo fare � diventarne critici,
emanciparsi, pur dovendone riconoscere la necessit� psichica,
ed assumere verso questi "conformismi" non solo una posizione
solamente "contraria" per principio, come a me
verrebbe naturale.

Forse dipende dalla nostra stessa natura anche "sanguinaria",
ed equivale ad un messaggio pacificatorio, che tende
ad allontanare lo schema amico/nemico.

Bruno Campanini

unread,
Jan 11, 2014, 11:19:58 AM1/11/14
to
multi...@gmail.com explained :
> E' abbastanza nota la consuetudine di usare la maiuscola nello scritto quando
> si usano i pronomi di cortesia "Lei" e (anche se meno usato) "Loro" (il voi,
> sebbene ancora usato nel Meridione in certi casi nel parlato non mi risulta
> sia usato nello scritto) e ai relativi possessivi "Suo", "Sua", "Suoi" e
> simili, ma ᅵ ancora consigliabile stilisticamente(non dubito certo che sia
> corretta) mettere la maiuscola nei pronomi atoni in posizione enclitica del
> tipo "Spero di risentirLa". Casi come "Io La chiamerᅵ" li trovo belli a
> vedersi ma vedere una maiscuola in mezzo a una parola lo trovo esteticamente
> non il massimo... Voi che ne pensate? Mi sono accorto di questo leggendo
> email di risposta da parte di una persona che lavorava in Germania (paese la
> cui lingua notoriamente ha la maiuscola facile), mail dove abbondavano tali
> maiuscole in mezzo alla frase. Voi cosa ne pensate?
Io son d'accordo col tuo amico di Germania.
>
> Per la cronaca, volevo anche chiedervi, se ancora oggi questo utilizzo della
> maiuscola di cortesia venga ancora utilizzato anche quando si scrive in terza
> persona di alte cariche istituzionali, del tipo "Sua Maestᅵ il Re d'Italia ha
> ricevuto con la Sua famiglia gli ambasciatori"
Se avesse ricevuto un solo ambasciatore avresti scritto:
"Sua Maestᅵ... ha ricevuto con la Sua famiglia l'ambasciatore"?
Credi di no.
Ma a parte l'ambiguitᅵ non sempre evidente, il possessivo del soggetto
di terza e sesta persona ᅵ: PROPRIO, opportunamente declinato.

> ma ricordavo anche un testo di
> Religione delle mie scuole elementari in cui era scritto qualcosa del tipo
> "Dio ᅵ nostro Padre ed Egli ci ha creati per amarLo" dove perfino gli
> aggettivi avevano la maiuscola. Penso che perᅵ fossero altri tempi, forse
> solo in documenti ufficiali giuridici queste consuetudini sopravvivono
> ancora...
Enfatizzazioni gratuite ma sopportabili.
Quel che invece non sopporto in alcun caso ᅵ la "maiuscolizzazione" del
pronome/aggettivo di seconda persona singolare.
Il tu e derivati sono confidenziali e non di cortesia!

Bruno


Klaram

unread,
Jan 11, 2014, 12:26:57 PM1/11/14
to
Bruno Campanini ha pensato forte :


> Quel che invece non sopporto in alcun caso ᅵ la "maiuscolizzazione" del
> pronome/aggettivo di seconda persona singolare.
> Il tu e derivati sono confidenziali e non di cortesia!


Con il tu, non si usava la maiuscola nemmeno in passato, purtroppo non
si insegna piᅵ il bon ton.

k

*GB*

unread,
Jan 11, 2014, 12:55:47 PM1/11/14
to
Klaram ha scritto:

> Con il tu, non si usava la maiuscola nemmeno in passato,

"Tu puniscimi, o Signore, per essermi dimenticata di Te".

Bye,

*GB*

orpheus

unread,
Jan 11, 2014, 1:18:29 PM1/11/14
to
Mi pare diverso, per distinguere un Tu sacro,
da un tu profano.

"Benedetto sii Tu, o SIGNORE, nostro Dio, Re dell'universo,
Tu che ci porti pane dalla terra."
http://tinyurl.com/osshyzw

multi...@gmail.com

unread,
Jan 11, 2014, 2:06:13 PM1/11/14
to
Penso però che Klaram non intendesse riferirsi con quella frase a un contesto sacro ("Signore" nel senso di "Dio") ma a un contesto profano ("Signore" nel senso di "Padrone"), mi ricordo che in varie favole i sudditi si rivolgevano al Re dandogli non il lei o il voi ma del tu e contemporaneamente però usando frasi che esprimevano comunque non una posizione di confidenza ma semmai di mantenimento di distanze e gerarchie, del tipo "O sommo Re, sii clemente e perdona questo cavaliere".

Ciao.

Klaram

unread,
Jan 11, 2014, 2:07:49 PM1/11/14
to
*GB* ha pensato forte :
> Klaram ha scritto:
>
>> Con il tu, non si usava la maiuscola nemmeno in passato,
>
> "Tu puniscimi, o Signore, per essermi dimenticata di Te".

In effetti non gli parlo mai, ma se avessi la certezza che c'ᅵ...
scriverei in maiuscolo anche tutta la frase pur di scampare alla pena
eterna!
Non ci sarebbe mica da scherzare, neh!

k

orpheus

unread,
Jan 11, 2014, 2:20:50 PM1/11/14
to
Klaram wrote:

[...]
> In effetti non gli parlo mai, ma se avessi la certezza che c'ᅵ...
> scriverei in maiuscolo anche tutta la frase pur di scampare alla pena
> eterna! Non ci sarebbe mica da scherzare, neh!

Infatti... Fascinans ma anche tremendum...

e pure quattromendum :-)

Bruno Campanini

unread,
Jan 11, 2014, 3:37:35 PM1/11/14
to
Klaram formulated on Saturday :
Un dio che ti crea e poi ti dᅵ la pena eterna per una sega?
ᅵ assurditᅵ assai minore la promessa delle sette vergini!

Bruno


ADPUF

unread,
Jan 11, 2014, 5:09:18 PM1/11/14
to
*GB*, 13:55, sabato 11 gennaio 2014:
> multi...@gmail.com ha scritto:
>
> > (il voi, sebbene ancora usato nel Meridione in certi casi
> > nel parlato non mi risulta sia usato nello scritto)
>
> Erri. Modernamente, "Voi" � spesso il plurale di "Lei".
> Esempio:
>
> Egregio Signore, Le inviamo il libro che ci aveva
> richiesto.
>
> Egregi Signori, Vi inviamo il libro che ci avevate
> richiesto.


Il plurale del Lei di cortesia � il Loro di cortesia.

"Come Lor Signori ben sapranno, il tensore quadridimensionale �
scaduto e bisogna che Loro si adoperino per trovarne un altro
ancora valido."


--
"Le parodie e le caricature sono le critiche pi� acute."
-- Aldous Huxley, Point Counter Point

ADPUF

unread,
Jan 11, 2014, 5:09:25 PM1/11/14
to
Wolfgang, 14:04, sabato 11 gennaio 2014:
Spesso si abbrevia "Vostra" con "Vs".


--
"There are no passengers on spaceship earth. We are all crew."
-- Marshall McLuhan

ADPUF

unread,
Jan 11, 2014, 5:09:44 PM1/11/14
to
*GB*, 14:22, sabato 11 gennaio 2014:
>
> questa è dunque l'innovazione che propongo。 potete vedere
> infatti che non c'è più bisogno di mettere in maiuscolo per
> notare dove comincia una nuova frase。 i cerchietti di fine
> frase sono abbastanza evidenti。


Sebbene il cerchietto sia più visibile del punto, si potrebbe
andare oltre¤ invece del cerchietto si potrebbe mettere il
carattere Unicode 00A4¤ del resto non si capisce perché lo
abbiano messo lì dato che nessuno lo usa¤


--
"Many protesters have tried Gandhi's method of non-active
activity."
-- Exam howlers as noted by Eric W. N. Smith

ADPUF

unread,
Jan 11, 2014, 5:09:58 PM1/11/14
to
Bruno Campanini, 17:19, sabato 11 gennaio 2014:
>
> Quel che invece non sopporto in alcun caso ᅵ la
> "maiuscolizzazione" del pronome/aggettivo di seconda persona
> singolare.


Salvo quando si scrive una lettera a Dio, che come si sa, vuole
il Tu.

"Pater noster ..."


> Il tu e derivati sono confidenziali e non di cortesia!


Nel caso di Dio forse sono ambedue le cose, comunque si tratta
di una ovvia eccezione per un Essere eccezionale.


--
"M

multi...@gmail.com

unread,
Jan 11, 2014, 5:24:59 PM1/11/14
to
Peraltro questo lo sanno bene gli inglesi, che hanno finito per dare praticamente il "you" a tutti, solo nelle preghiere a Dio mi risulta si dà ancora il "Thou" e gli altri termini legati alla seconda persona singolare come "Thy", "Thou art" e così via... O forse di recente anche nell'uso liturgico le varie comunità anglofone delle varie chiese hanno abbandonato questo uso?

Ciao.

GCPillan

unread,
Jan 11, 2014, 6:06:42 PM1/11/14
to
orpheus riporta:

> Nessuna traccia di liceit� � per� possibile invocare relativamente
> all�uso della maiuscola dentro la parola (farLe presente, pregarLa,
> invitarLa, chiederLe). Chi vuole le usi pure all� inizio (La prego, Le
> chiedo) ma per carit� eviti di inserirla all�interno delle singole
> parole. A meno di voler dare alla lettera un gusto stantio, neppure
> sorretto dal fumus della grammatica.

E perch� mai? La coerenza non � sufficiente come traccia di liceit�?
Se si sceglie il Voi o il Lei, che sia anche offrirVi e offrirLe.

Ricopio dall'enciclopedia Treccani...
Nell�ortografia moderna italiana si usa la lettera m. nei seguenti casi:
[...]
e) spesso, in segno di rispetto, come iniziale dei pronomi allocutivi, anche
nelle forme atone e all�interno di parola composta (Ella, scriverLe).

Io non uso la maiuscola rispettosa, ma se mi capita di leggerla, che almeno
l'uso sia coerente in tutto il testo. Trovo pretestuosa la motivazione delle
possibili ambiguit�, per� non possiamo negare che nel caso del "voi" la
maiuscola ci consente di comunicare una forma di cortesia senza ricorrere al
vetusto "loro".

Desidero sottoporle / sottoporLe = entrambe forme di cortesia
Desidero sottoporvi => non � forma di cortesia
Desidero sottoporVi => � forma di cortesia
Desidero sottoporre a lor signori => forma di cortesia esagerata


edevils

unread,
Jan 11, 2014, 6:40:40 PM1/11/14
to
On 11/01/2014 14.22, *GB* wrote:
> Roger ha scritto:
>
>> La maiuscola è opportuna per evitare malintesi.
>
> Magari si potrebbe innovare qualcosa abolendola all'inizio di frase
> se il termine non è un nome proprio o comunque evidenziato, ma
> per far ciò bisognerebbe anche sostituire l'infimo punto fermo
> con un terminatore di frase graficamente più evidente, come
> il cerchietto che usano i giapponesi.
>
> questa è dunque l'innovazione che propongo。 potete vedere infatti che
> non c'è più bisogno di mettere in maiuscolo per notare dove comincia
> una nuova frase。 i cerchietti di fine frase sono abbastanza evidenti。
>
> Bye,
>
> *GB*

I giapponesi però non lo userebbero in questo modo, credo.

Unlike the Western full stop, it is often used to separate consecutive
sentences, rather than to finish every sentence; it is frequently left
out where a sentence stands alone, or where text is terminated by a
quotation mark instead. No extra space is left after a full stop.
...
http://en.wikipedia.org/wiki/Japanese_punctuation#Full_stop

*GB*

unread,
Jan 11, 2014, 6:41:15 PM1/11/14
to
ADPUF ha scritto:

> Il plurale del Lei di cortesia � il Loro di cortesia.

Poco usato, e non impiegato in ambito commerciale.
Pi� che altro lo usano gli imbonitori ("Venghino siori venghino").
Comunque nello scritto al plurale prevale la forma "Voi".

Bye,

*GB*

edevils

unread,
Jan 11, 2014, 6:44:31 PM1/11/14
to
On 11/01/2014 15.02, *GB* wrote:

>
> guarda bene questa riga。 il puntino a fine frase

...

Ah, il 句点!
Lo leggo bene.


edevils

unread,
Jan 11, 2014, 6:50:04 PM1/11/14
to
On 11/01/2014 14.53, multi...@gmail.com wrote:
> Il giorno sabato 11 gennaio 2014 14:35:27 UTC+1, edevils ha scritto:
>>
>> Io penso che se voglio farTi capire che sto "maiuscolando" il pronome
>>
>> per mostrarTi il mio rispetto o sinanche reverenza, non ho altra scelta
>>
>> che farlo anche in posizione enclitica, ahinoi! :)
>>
>> Non � bellissimo, anzi � bruttino, ma raggiunge lo scopo!
>
> Io penso che se Ti voglio far capire (o se voglio far capire a Te)
> che sto "maiuscolando" il pronome per mostrare a Te il mio rispetto o
> sinanche reverenza, posso farlo anche evitando la posizione enclitica! :-)

Questo si chiama rigirare la frittata! ;-)

Posso regalarle delle rose rosse per farle capire che l'amo?
Risposta girafrittata: puoi farglielo capire anche regalandole un
appartamento completo di cucina componibile! :D
Vabbe', ma la domanda era sulle rose rosse.

Dragon�t

unread,
Jan 12, 2014, 3:20:01 AM1/12/14
to
<multi...@gmail.com> ha scritto:
>
> solo nelle preghiere a Dio mi risulta si d� ancora il "Thou"


Pare che anche Thor negli originali in inglese della Marvel usi il "thou".
Bepe


Enrico Gregorio

unread,
Jan 12, 2014, 12:36:09 PM1/12/14
to
ADPUF <flyh...@mosq.it> scrive:

> *GB*, 14:22, sabato 11 gennaio 2014:
> >
> > questa � dunque l'innovazione che propongot potete vedere
> > infatti che non c'� pi� bisogno di mettere in maiuscolo per
> > notare dove comincia una nuova frasee i cerchietti di fine
> > frase sono abbastanza evidenti
>
>
>
> Sebbene il cerchietto sia pi� visibile del punto, si potrebbe
> andare oltre? invece del cerchietto si potrebbe mettere il
> carattere Unicode 00A4? del resto non si capisce perch� lo
> abbiano messo l� dato che nessuno lo usa?

Il fondamentale "CURRENCY SIGN"? L'economia dominante ha il $
al posto d'onore in tutte le codifiche; poi c'era il cent (A2),
ancora prima della sterlina (A3) e dello yen (A5). Per tutto
il resto, A4. Ma poi in Latin-9 l'hanno sostituito con l'euro
e per il resto del mondo nisba.

Per fortuna con Unicode ogni staterello pu� trovare posto
per il suo simbolo, c'� anche il Peso (U+20B1) e perfino
lo stravagante simbolo della moneta ucraina (U+20B4).

Ciao
Enrico

*GB*

unread,
Jan 12, 2014, 1:23:53 PM1/12/14
to
edevils ha scritto:

>> guarda bene questa riga。 il puntino a fine frase
>
> Ah, il 句点!
> Lo leggo bene.

Ho rinunciato a impiegare il kuten. Infatti se un segno d'interpunzione
non è presente sulla tastiera, la praticità d'uso va a farsi friggere.

Bye,

*GB*

*GB*

unread,
Jan 12, 2014, 2:26:08 PM1/12/14
to
*GB* ha scritto:

> Ho rinunciato a impiegare il kuten.

Comunque, mi piacciono questi segni e penso che sarebbero utili:

- il circoletto di fine periodo (kuten): Ciao。

- le virgolette angolari (kagikakko): 「Ciao」

- le parentesi lenticolari (sumitsukikakko): 【Ciao】

Confrontare la leggibilità di:

main()
{
printf("Hello world");
}

con quella di:

main()

printf("Hello world");


Bye,

*GB*

ADPUF

unread,
Jan 13, 2014, 4:44:23 PM1/13/14
to
*GB*, 00:41, domenica 12 gennaio 2014:
> ADPUF ha scritto:
>
>> Il plurale del Lei di cortesia � il Loro di cortesia.
>
> Poco usato, e non impiegato in ambito commerciale.


Beh, immagino che in tale ambito di solito ci si rivolga a _una_
singola ditta, anche se � una SNC o comunque con molti
proprietari.


> Pi� che altro lo usano gli imbonitori ("Venghino siori
> venghino").


I camerieri dovrebbero usarlo, salvo che nelle trattorie romane
tipo "da Giggi er buzzurro".


> Comunque nello scritto al plurale prevale la forma
> "Voi".


"Con riferimento alla Vs. del 1/1/2012 avente per oggetto la
richiesta della data ufficiale Vi comunichiamo che siamo
ufficialmente nel 2014 e che a causa di indisponibilit�
temporanea del tecnico addetto non ci � possibile fornire
ulteriori dati relativi al mese e al giorno. Distinti saluti."

Non so da dove venga la forma seguente:
La SV (Signoria Vostra) � invitata ecc...


--
"I cannot and will not cut my conscience to fit this year's
fashions."
-- Lillian Hellman

ADPUF

unread,
Jan 13, 2014, 4:44:55 PM1/13/14
to
Dragonᅵt, 09:20, domenica 12 gennaio 2014:
> <multi...@gmail.com> ha scritto:
>>
>> solo nelle preghiere a Dio mi risulta si dᅵ ancora il "Thou"
>
> Pare che anche Thor negli originali in inglese della Marvel
> usi il "thou".


Ovviamente il Thou che usano loro ha perso l'ambiguitᅵ semantica
del nostro Tu (anche confidenziale) e gli ᅵ rimasta solo
l'aulicitᅵ del segno di rispetto usato solo per il divino.

Ma il Tu divino deriva dall'uso antico, no? quando tutti si
davano del tu, a prescindere dal rango (anche lo schiavo al
padrone)

Le forme di cortesia sono post-medievali, dopo la cavalleria
ecc.

Oppure sono forme di origine orientale, bizantine, asiatiche.

Boh.


--
"A proposito di politica: ci sarebbe qualcosa da mangiare?"
-- Totᅵ

ADPUF

unread,
Jan 13, 2014, 4:48:46 PM1/13/14
to
*GB*, 20:26, domenica 12 gennaio 2014:
>
> - le virgolette angolari (kagikakko): 「Ciao」


Che servono per?


> - le parentesi lenticolari (sumitsukikakko): 【Ciao】
>
> Confrontare la leggibilità di:
>
> main()
> {
> printf("Hello world");
> }
>
> con quella di:
>
> main()
> 【
> printf("Hello world");
> 】


{} == 【】


--
"Nature, to be commanded, must be obeyed."
-- Francis Bacon (1561-1626)

Klaram

unread,
Jan 14, 2014, 7:55:43 AM1/14/14
to
Nel suo scritto precedente, ADPUF ha sostenuto :

> Ovviamente il Thou che usano loro ha perso l'ambiguitᅵ semantica
> del nostro Tu (anche confidenziale) e gli ᅵ rimasta solo
> l'aulicitᅵ del segno di rispetto usato solo per il divino.
>
> Ma il Tu divino deriva dall'uso antico, no? quando tutti si
> davano del tu, a prescindere dal rango (anche lo schiavo al
> padrone)
>
> Le forme di cortesia sono post-medievali, dopo la cavalleria
> ecc.

L'uso del "lei" allocutivo da noi inizia solo nel '400 riferito a
Vostra Signoria. Prima con "ella", "essa", poi con "lei" che nel '500
diventa il piᅵ usato.

k

Klaram

unread,
Jan 14, 2014, 8:01:03 AM1/14/14
to
ADPUF ha detto questo lunedᅵ :

> Ovviamente il Thou che usano loro ha perso l'ambiguitᅵ semantica
> del nostro Tu (anche confidenziale) e gli ᅵ rimasta solo
> l'aulicitᅵ del segno di rispetto usato solo per il divino.
>
> Ma il Tu divino deriva dall'uso antico, no? quando tutti si
> davano del tu, a prescindere dal rango (anche lo schiavo al
> padrone)

Certo che dare del "lei" a Dio suonerebbe ben strano.
De Andrᅵ non potrebbe dire "Dio del cielo se mi vuoi amare...", e
bisognerebbe trovare un forma con cui appellarlo, tipo Sua Santitᅵ, o
meglio Sua Divinitᅵ, o qualcosa del genere. :-)

k

orpheus

unread,
Jan 14, 2014, 2:19:21 PM1/14/14
to
Klaram wrote:

[...]
> L'uso del "lei" allocutivo da noi inizia solo nel '400 riferito a
> Vostra Signoria. Prima con "ella", "essa", poi con "lei" che nel '500
> diventa il piᅵ usato.

Nella poesia, piᅵ vicina ai modelli d'ascendenza latina in cui tu e voi
erano esclusivi, il lei compare solo nel Settecento nei dialoghi in
versi (commedie, tragedie, satire, melodrammi, ma non in quelli
metastasiani, dominati dal tu) e nel secolo successivo nella lirica
(Serianni 2009: 180-182).
http://tinyurl.com/lkm9lsr

In seguito a un articolo di Bruno Cicognani apparso sul ᅵCorriere della
seraᅵ il 15 gennaio del 1938, in cui si asseriva, erroneamente,
l'origine spagnola del lei, si giunse in epoca fascista al divieto
dell'uso di questo pronome a favore del voi. Ciᅵ comportᅵ tuttavia che
al formale voi venne spesso preferito il piᅵ confidenziale tu (Serianni
1989a: VII, 97).

Io do del Lei a Voi perchᅵ tussei immi' padrone :-)

ADPUF

unread,
Jan 14, 2014, 5:03:08 PM1/14/14
to
Klaram, 14:01, martedᅵ 14 gennaio 2014:
> ADPUF ha detto questo lunedᅵ :
>
>> Ma il Tu divino deriva dall'uso antico, no? quando tutti si
>> davano del tu, a prescindere dal rango (anche lo schiavo al
>> padrone)
>
> Certo che dare del "lei" a Dio suonerebbe ben strano.
> De Andrᅵ non potrebbe dire "Dio del cielo se mi vuoi
> amare...", e
> bisognerebbe trovare un forma con cui appellarlo, tipo Sua
> Santitᅵ, o meglio Sua Divinitᅵ, o qualcosa del genere. :-)


Forse la forma di cortesia serve anche a marcare una distanza
mentre il rapporto con la divinitᅵ deve essere diretto.


Chi sa se ebrei e musulmani e induisti ecc. usano il Tu?
Ma forse loro non hanno le forme di cortesia col Lei.

Oppure in Giappone, dove la forma invece ha molta importanza e
anche grande rilevanza linguistica, immagino che i cristiani
preghino Dio con la forma usata dall'inferiore al superiore.


--
"Parsifal - the kind of opera that starts at six o'clock and
after it has been going three hours, you look at your watch and
it says 6:20."
-- David Randolph

ADPUF

unread,
Jan 14, 2014, 5:07:17 PM1/14/14
to
orpheus, 20:19, martedᅵ 14 gennaio 2014:
>
> In seguito a un articolo di Bruno Cicognani apparso sul
> ᅵCorriere della seraᅵ il 15 gennaio del 1938, in cui si
> asseriva, erroneamente, l'origine spagnola del lei, si giunse
> in epoca fascista al divieto dell'uso di questo pronome a
> favore del voi.


E si facevano battute su Galileo Galivoi.


--
"Early to rise and early to bed makes a man healthy, wealthy,
and dead."
-- James Thurber

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