multi...@gmail.com wrote:
> Voi che ne pensate? Mi sono accorto
> di questo leggendo email di risposta da parte di una persona che
> lavorava in Germania (paese la cui lingua notoriamente ha la
> maiuscola facile), mail dove abbondavano tali maiuscole in mezzo alla
> frase. Voi cosa ne pensate?
Paolo Belardinelli (su
accademiadellacrusca.it), rileva come la terza
persona, singolare e plurale, richieda l�iniziale maiuscola "di
cortesia" per evitare confusione con l�uso delle terze persone
ordinarie. L�uso si estende alle forme degli aggettivi possessivi (Sua,
Sua, Loro) dei dimostrativi clitici (La, Li) e alle pronominali oblique
(Le, Loro).
I casi di ipotetica confusione, pure su una lettera formale, tra il Lei
cui ci si rivolge e "altro o altra" lei sono pi� rari delle tigri
siberiane, ma ammettiamo pure sia possibile. La grammatica �
(teoricamente) salva, e il nostro � un paese barocco: a tanti piace
cos�, pensano sia giusto cos�, si potrebbero addirittura offendere per
il lei (e non il Lei) con il quale Loro ci si � rivolti�
[pi� rari delle tigre siberiane LOL]
Nessuna traccia di liceit� � per� possibile invocare relativamente
all�uso della maiuscola dentro la parola (farLe presente, pregarLa,
invitarLa, chiederLe). Chi vuole le usi pure all� inizio (La prego, Le
chiedo) ma per carit� eviti di inserirla all�interno delle singole
parole. A meno di voler dare alla lettera un gusto stantio, neppure
sorretto dal fumus della grammatica.
http://tinyurl.com/lv4y33l
Sui pronomi di cortesia
testo di Paolo Belardinelli pubblicato su La Crusca per voi
(n. 35, ottobre 2007, pp. 13-14)
http://tinyurl.com/kuzjpzz
> Per la cronaca, volevo anche chiedervi, se ancora oggi questo
> utilizzo della maiuscola di cortesia venga ancora utilizzato anche
> quando si scrive in terza persona di alte cariche istituzionali
[...]
Parrebbe proprio di s�
http://tinyurl.com/kuqwvub