Gennaro has brought this to us :
Ho capito cosa dici. Sì, è possibile anzi probabile che se non fosse
esistito "minare" in italiano gli adepti delle cripto avrebbero
autonomamente coniato "minare" dall'inglese "to mine", anziché tradurre
semplicemente con "estrarre". Però sta di fatto che "minare" in
italiano esisteva e con significato non troppo lontano, per cui il
risultato di questo calco non pare problematico come quello di
"chillare" da "to chill", che non rispetta il tradizionale collegamento
tra grafia e pronuncia, o di "scannare" da "to scan", questo sì che
crea confusione con tutt'altro segnificato del verbo "scannare", da
film horror!
Un caso un po' simile a "minare", ma già consolidato dall'uso ampio e
non solo settoriale, mi pare l'utilizzo del verbo "praticare" anche per
chi mette alla prova la conoscenza di una lingua straniera, come nella
frase "Vado a Londra a praticare l'inglese", un'estensione rispetto al
tradizionale uso di "praticare" che in passato (e ancora negli esempi
dei dizionari) non contemplava l'esercizio delle lingue ma solo degli
sport, delle professioni, eccetera. Tutto sommato anche
quest'estensione mi pare indolore, semplicemente aggiunge
un'applicazione a quelle esistenti all'interno dello stesso campo
semantico, rispettando pronuncia ed etimologia italiane. Certo, anche
in questo caso è probabile che abbia giocato l'influenza di un verbo
inglese simile ("to practice"), ragione per la quale i puristi fanno
smorfie di disgusto e vorrebbero bandire il nuovo uso! Io, che purista
non sono, reputo normale che una parola possa allargare il proprio
campo semantico, a volte anche per frutto di contaminazioni con altre
lingue. Del resto, tanti significati che usiamo oggi erano sconosciuti
o insoliti pochi secoli fa, e altri che si usavano secoli fa si sono
estinti o quasi, e la cosa non ci turba più di tanto, di fronte al
fatto compiuto. Invece restiamo sconvolti dal vedere l'evoluzione della
lingua in diretta, per così dire, mentre accade, come fosse una
profanazione!