Io concordo pienamente. Gia' dall' anno scorso dicevo Euri, e continuero'
pure quest'anno.
Marco
--
完全に幸福になり得るのは
白痴にのみ與へられた特權である。
(Poter essere completamente felici
e' un privilegio dato solo agli idioti.)
芥川龍之介
(Akutagawa Ryuunosuke)
Purtroppo nei dizionari italiani hanno già scritto che è invariabile.
In altre lingue non lo è: in inglese si può scegliere Euro o Euros indifferentemente per il plurale.
-----------------------------------------------------
Se l'amico si vede nel momento del bisogno,
perché ostinarsi ad otturare le serrature dei bagni?
(Stellario Panarello)
------------------
Un conoscente ti pensa ogni tanto.
Un amico ti pensa spesso.
Un nemico ti pensa sempre.
(Stellario Panarello)
---------------------------
Chi trova un amico trova un tesoro.
Ma c'era bisogno di sotterrarlo in giardino?
(Stellario Panarello)
Ciao,
Stellario.
"Maurizio" <thu...@tin.it> ha scritto nel messaggio
news:3c338b8a...@news.tin.it...
>> parola euro ha il suo plurale....quindi paghiamo in EURI e non in
>> EURO.........qualcuno ha da commentare?
>
>Io concordo pienamente. Gia' dall' anno scorso dicevo Euri, e continuero'
>pure quest'anno.
Liberissimi, per carita'. Bisogna pero' essere coerenti: dovete fare
anche il plurale di 'auto' ('auti' o 'aute'?), 'moto' ('moti' o
'mote'?) e 'foto ('foti' o 'fote'?)
Ciao
Alex (5630)
>L'Accademia della crusca si è pronunciata a favore di Euro. (Come se,
>ritengo, fosse l'abbreviazione di EUROmonete.)
>Devo aggiungere che questa soluzione mi piace.
>
L'Accademia della Crusca si e' in origine pronunciata a favore di
euri. Sicuramente, visto che lo scrivi, si sara' poi espressa anche in
favore di euro.
La forma euro invariabile puo' non suonare male solo perche' l'abbiamo
vista e sentita su giornali e televisioni un milione di volte in tre
giorni.
Io uso euri, parlando e sulle fatture.
Quello che avevo da scrivere in favore di euri e' su
it.istruzione.scuola
Gof
g....@xciaoweb.it - leva le x per rispondere
Se fosse fondato il concetto di abbreviazione di euromonete dovremmo
dire le euro.
Euro e' giustificato solo da una disposizione legislativa.
Ciao
>Se fosse fondato il concetto di abbreviazione di euromonete dovremmo
>dire le euro.
Si'. Ma nel caso di 'eurosoldi', 'eurodanaro', 'eurofranchi' o
'euroschei'?
Ciao,
Alex (5630)
>L'Accademia della crusca si è pronunciata a favore di Euro
È possibile avere gli estremi di questa pronuncia?
--
Bye
Vitt
Inserisci crusca accademia euri in google, ne trovi diverse conferme.
Il testo originale non l'ho trovato (non l'ho cercato con attenzione).
Ciao.
J
"gof" <g....@xciaoweb.it> wrote in message
news:3c34324e...@powernews.inwind.it...
>ma la parole 'euro' non é un parole d'origine italiano, non si puó dire che
>perché c'é un 'o' finale che la parole EURO é maschio ecc
>quindi secondi me é lo stesso plurale/singulare
>in inglese si direbbe ad esempio 1 EURO, 600 EURO
>
Qualche esempio a caso
http://www.banque-france.fr/fr/euro_pt/billetsvalgros.htm
http://www.math.unipd.it/~artico/lingua.html
http://www.radio24.it/speciali1/speciale_euro_pillola.php?IdPillola=64
http://news.bbc.co.uk/hi/english/business/newsid_1159000/1159903.stm
--------------------------------------------------------
Il ciclone dell'euro turba i sonni dei linguisti ita-
liani e francesi. Per l'Accademia della Crusca, «euro» è
un sostantivo maschile, che coniugato al plurale diventa
«euri». I dubbi linguistici sulla moneta unica europea
sono stati risolti da due soci della secolare accademica,
la lessicografa Severina Parodi e lo storico Luca Serian-
ni. Intanto a Parigi divampa la disputa se lo spazio geo-
politico della moneta unica vada chiamato
Repubblica 5 gennaio 1999, pag. 6
---------------------------------------------------------
Non c'è dubbio che il sostantivo "euro" abbia il plurale, ci
mancherebbe altro!!
Il problema è se questo plurale debba essere "gli euro" (plurale
invariato) oppure "gli euri" (normale plurale maschile).
> quindi paghiamo in EURI e non in
> EURO.........qualcuno ha da commentare?
Su questo NG, la cosa è stata dibattuta fino alla nausea. Se hai molto
tempo libero, prova a cercare la parola "euri" su:
<http://groups.google.com/groups?hl=en&safe=off&group=it.cultura.linguistica.italiano>.
Provo a sintetizzare i principali argomenti dell'una e dell'altra
tesi.
A favore di "gli euro":
o1. Euro può essere inteso come termine straniero e, dunque, viene
naturale farne il plurale invariato (come "i kimono").
o2. Euro è di fatto un troncamento (forse di "Europa", o di
qualche altro termine) e, dunque, deve avere plurale invariato (come
"le moto", "le auto").
o3. L'uso è quello che comanda, e la maggior parte degli italiani
dice ormai "gli euro".
o4. La Commissione europea ha emanato una precisa disposizione
secondo la quale il plurale di "euro" dev'essere invariato. E chi
meglio della Commissione può decidere qualcosa in materia di euro?
o5. (Contro i5) Chi se ne frega se l'Accademia della Crusca s'è
pronunciata a favore di "gli euri"? Le lingue appartengono ai
cittadini, e un'antiquata istituzione accademica non ha alcun diritto
di venire a pasticciare con la nostra grammatica.
o6. (Contro i5) Pare che l'Accademia della Crusca abbia cambiato
idea che e, adesso, suggerisca "gli euro".
A favore di "gli euri":
i1. Euro è un sostantivo maschile terminante per -o e, quindi, non
c'è ragione che non faccia il plurale in -i.
i2. (Contro o1) Se euro è un termine straniero, da che lingua
deriverebbe? In realtà, è stato inventato di sana pianta dall'Unione
europea col preciso intento di scegliere un termine linguisticamente
neutro.
i3. (Contro o2) Chi l'ha detto che euro è un troncamento?
Troncamento di quale parola poi? E se anche fosse un troncamento,
esistono casi di troncamenti (maschili e terminanti per -o, come
"euro") che fanno il plurale in -i: "i kili", "gli etti", ecc.
i4. (Contro o4) Chi se ne frega se la Commissione europea s'è
pronunciata a favore di "gli euro"? Le lingue appartengono ai
cittadini, e una dispotica istituzione politica non ha alcun diritto
di venire a pasticciare con la nostra grammatica. Del resto, quasi
tutte i paesi dell'Unione hanno rifiutato la direttiva, de jure o de
facto.
i5. L'Accademia della Crusca s'è pronunciata in favore di "gli
euri", e tale Accademia è la più autorevole istituzione normativa per
la lingua italiana.
Insomma, entrambe le fazioni hanno le loro buone ragioni, ed entrambe
hanno detto qualche idiozia.
Direi dunque che la scelta più equilibrata è quella dell'edizione 2002
dello Zingarelli, che ammette entrambi i plurali. Non sarà né il primo
né l'ultimo caso di parole italiane che si possono scrivere,
pronunciare o declinare in due o più modi diversi.
Personalmente preferisco "gli euro", per la sola ragione o3.
Ma se qualcuno si permette di dare dell'ignorante a chi dice "gli
euri", gli scaravento addosso le ragioni da i1 a i4 (non la i5 perché,
d'accordo con la o5, la ritengo un'idiozia).
Ciao.
Marco
Io dico quello che c'è scritto sulle banconote; per cui, se c'è scritto
20 euri, dirò senz'altro così.
--
"Spezzeremo le redini alla Grecia" (sic) dal sito
http://www.geocities.com/garfagnana100/duce_frasi.htm
it.cultura.classica: http://digilander.iol.it/mmanca
C'è scritto "5 euro". (I 20 euro non li ho ancora visti...)
Ciao
Ale
--
Namárië Valinor
Immagino dunque che tu le lire le chiamassi "Elle punto", come scritto
sulle monete da 50 e da 100.
Mi chiedo se le monete da 500 le chiamassi "maiuscola Elle apostrofo
numero E I lunga I lunga apostrofo elle punto cinquecento", leggendo
anche la dicitura in braille.
:-)
Ciao.
Marco
Allora non mi sembra il caso di inventarmi un altro plurale.
Mi sfugge in che senso una o possa diventare un'abbreviazione di una i.
>Massimo Manca ha scritto:
>> Io dico quello che c'è scritto sulle banconote
Ho visto una vecchia banconota da una lira: c'e' scritto " LIRE UNA "
Ciao.
> > Io dico quello che c'č scritto sulle banconote; per cui, se c'č scritto
> > 20 euri, dirň senz'altro cosě.
>
> C'č scritto "5 euro". (I 20 euro non li ho ancora visti...)
In un primo momento doveva essere "euro" per tutti, singolare e plurale. Poi
perň la commissione europea ci ha ripensato e ha stilato addirittura un
documento *legale* nel quale solo l'inglese, l'italiano e il tedesco hanno
il plurale invariato.
Questo documento stabilisce anche che in italiano bisogna chiamare i
centesimi "i cent". Mi rifiuto.
Ciao,
Paolo
J
"Paolo" <pao...@hotmail.com> wrote in message
news:cl0Z7.1510$mc1....@news1.tin.it...
>
> Alessandro "Tagt the Spellcaster" Valli
> <tagt_the_spel...@yahoo.com> wrote in message
> a11mu5$nmkmd$1...@ID-100443.news.dfncis.de...
>
> > > Io dico quello che c'è scritto sulle banconote; per cui, se c'è
scritto
> > > 20 euri, dirò senz'altro così.
> >
> > C'è scritto "5 euro". (I 20 euro non li ho ancora visti...)
>
> In un primo momento doveva essere "euro" per tutti, singolare e plurale.
Poi
> però la commissione europea ci ha ripensato e ha stilato addirittura un
>
>a proposito, per quelli di voi che sono in italia, come stanno andando gli
>euro?
>tutto bene?
>da qui in inghilterra mi sembra che sia un successo, ma che pensate voi?
>
Avete gli euri anche in Inghilterra?
Comunque qui chiunque debba prenderne e' contento.
A me sfugge cosa c'entri la dicitura sulle banconote o sulle monete
con il plurale italiano di "euro".
Capiamo tutti benissimo che, sulla moneta da cento lire, la dicitura
"L.100" non va letta così com'è, ma bensì interpretata come "cento
lire" (con "lire" detto per esteso, al plurale e dopo il numero).
Analogamente, dovremmo capire che le diciture "5" (in cifre), "EURO"
(in scrittura latina), "EVRÒ" (in scrittura greca) che stanno
nell'angolo in basso a sinistra delle banconote in euro rappresentano
in modo *astratto* e linguisticamente neutro il valore della moneta, e
non sono un'esatta trascrizione delle espressioni: "cinque euro",
"cinque euri", "five euros", "cinq euros" e via traducendo.
Se decidiamo che le diciture sulle banconote sono sempre buon italiano
e vanno pronunciate alla lettera, allora applichiamo coerentemente
questa scelta e leggiamo: "cinque euro evrò", "dieci euro cènt", "elle
punto cento", "dollars cinque", "Frank francs franchi dieci", e via
farfugliando.
Ciò detto, ripeto che anch'io dico "cinque euro". Dunque non avermene:
sto solo cercando di difendere la nostra comune fazione da troppo
facili critiche.
Ciao.
Marco
Anch'io.
La saggezza popolare a volte č maestra.
Negozio di pelletteria, poco prima di Natale:
Cliente: "Ma in questo borsellino ci stanno anche i 'senz'?"
Negoziante: "Siamo in Italia! Dica 'centesimi', no?"
.......<cut>
> o3. L'uso è quello che comanda, e la maggior parte degli italiani
> dice ormai "gli euro".
questo è ciò ke mi convince di più; purtuttavia (bello vero? ;-) .
se tanta gente continuerà a dire "euri", i dizionari non potranno
ke prenderne atto.
ciao, darik
>
> o3. L'uso è quello che comanda, e la maggior parte degli italiani
>dice ormai "gli euro".
> o4. La Commissione europea ha emanato una precisa disposizione
>secondo la quale il plurale di "euro" dev'essere invariato. E chi
>meglio della Commissione può decidere qualcosa in materia di euro?
Queste sono le due ragioni che giustificano la forma invariata: l'uso,
indotto dalla televisione, e una disposizione legislativa.
>Direi dunque che la scelta più equilibrata è quella dell'edizione 2002
>dello Zingarelli, che ammette entrambi i plurali. Non sarà né il primo
>né l'ultimo caso di parole italiane che si possono scrivere,
>pronunciare o declinare in due o più modi diversi.
Parole sante.
Ciao.
--
lu.
*Non ho più nome né sorte
tra gli uomini; ma il mio nome
è Meriggio. In tutto io vivo
tacito come la Morte.
E la mia vita è divina.*
G.D'Annunzio, Meriggio da Alcyone, 1902
http://web.tiscali.it/LucianaGrazioli
> Euro.
> Indeclinabile.
Luciana.
Insindacabile. :-)
---;.'?
ĄIntelijencia, dáme
el nombre exacto de las cosas!
... Que mi palabra sea
la cosa misma,
creada por mi alma nuevamente.
(...)J.R.Jiménez
"father mckenzie" <pi...@checosafa.it> ha scritto nel messaggio
news:3c35e1e9...@news.virgilio.it...
> So I am standing on the corner, lost in the things that I said; what
> am I supposed to do now? "luciana" <xxx@xx.x> says:
>
> > Euro.
> > Indeclinabile.
> Luciana.
> Insindacabile. :-)
TESORUCCIO MIO...
Allora dovrai dire 20 "euro-evro", perché il nome della valuta è scritto
anche in greco.
Saluti
G.P.
E mi rifiuto anch'io.
Ma 'sti eurocrati non potrebbero
— a) piantarla di voler dettar legge in ciò che non è necessario fissare
d'autorità?
— b) se proprio lo voglio fare, consultarsi con linguisti?
Saluti
G.Pontoglio
Il mio dizionario italiano-francese (Zanichelli) alla parola "euro" non
aggiunge "inv." quindi capisco che il plurale è regolare e fa "euri".
Forse per onestà dovrei dire che l'edizione è del 1995 e la traduzione
francese è "sirocco", però rimane il fatto che la parola "euro" già esisteva
seppur con un altro senso.
In francese, si scrive più volontieri "euros" anche se alcuni lo contestano.
A Barcellona ho sentito "euros".
Ciao
Guillaume
Non è così: almeno un dizionario, lo Zingarelli 2002, prevede sia il
plurare invariato "euro" che quello regolare "euri".
(A proposito, credo che si debba scrivere con la "e" minuscola, sia in
italiano che in inglese.)
> Il mio dizionario italiano-francese (Zanichelli) alla parola "euro" non
> aggiunge "inv." quindi capisco che il plurale è regolare e fa "euri".
> Forse per onestà dovrei dire che l'edizione è del 1995 e la traduzione
> francese è "sirocco", però rimane il fatto che la parola "euro" già esisteva
> seppur con un altro senso.
:-) So che stai scherzando ma, per sicurezza, mettiamo in chiaro che
"euro" nel senso di "vento" non ha niente a che fare con il nome della
moneta, nemmeno etimologicamente (deriva da "aeurum", probabilmente
imparentato con "aria").
> In francese, si scrive più volontieri "euros" anche se alcuni lo contestano.
> A Barcellona ho sentito "euros".
Vedi anche questa tabella:
http://www.evertype.com/standards/euro/euronames.html
che mostra la forma di "euro" in varie lingue europee (dell'Unione e
non) al singolare, al plurale, e nella forma richiesta con i numeri
maggiori di "1".
Quest'ultima forma non sempre coincide col nominativo plurale: ad es.,
il finnico vuole il partitivo singolare, il gaelico il singolare (con
eventuale mutazione fonetica), il lituano il genitivo plurale.
Ciao.
Marco
Tutto parte da una disposizione europea che, tempo addietro, decise che
"Euro" sarebbe rimasto invariato in tutte le lingue.
Poi però gli inglesi cominciarono a chiamarli "iuro" e "iuros", e i tedeschi
ovviamente "òiro" eccetera. Così l'Accademia della Crusca in persona disse
"ah sì? E allora noi li chiamiamo Euri!".
Solo recentemente una disposizione ministeriale ha di fatto deciso che Euro
rimane invariato. Uno dei rarissimi casi in cui lo Stato interviene per una
questione linguistica.
L'uso prevalente è invariabile, anche se molto recentemente si usa il
plurale un po' in tono scherzoso, e chissà magari prenderà piede.
Per ora, comunque (disposizione + uso) opto per "gli euro".
Stefano
[...]
>>Questo documento stabilisce anche che in italiano bisogna chiamare i
>>centesimi "i cent". Mi rifiuto.
>
>
>E mi rifiuto anch'io.
A una settimana dall'introduzione della nuova moneta direi che il
plurale Euro (invariato) sta passando (dalle mie parti - Emilia-R- non
ho mai sentito "euri") mentre "cent" proprio non passa: la gente parla
regolarmente di "centesimi"
In altre zone d'Italia come va?
Paolo Cassoli
paolo...@tiscalinet.it
http://digilander.iol.it/paolocssl
_)-¬_
______ m__(_° \°)__m_________
... si dileguerà e perderassi.
Tutto bene. Del resto noi italiani prima o poi avremmo dovuto cambiare la
lira, che come unità di conto non esisteva più da tempo, si partiva come
minimo da 50 lire.
> da qui in inghilterra mi sembra che sia un successo, ma che pensate voi?
Esteticamente mi piace poco. E poi è una moneta troppo poco "connotata": si
vede che domina il "politicamente corretto" e non si vuol fare torto a
nessuno. Come ha detto giustamente lo psicologo francese Brunner, archi e
ponti non possono competere con la "prepotenza simbolica" che ha un George
Washington sul dollaro. La forza del dollaro è anche l'effigie di
Washington, un simbolo che rassicura ogni americano e lo fa sentire membro
di una Nazione.
Ma l'Europa non è una Nazione, ci sono identità locali che nessuno vuole
farsi usurpare e quindi l'euro è giocoforza una moneta di compromesso.
Utile, comoda, razionale ma "burocratica". Se dovrà nascere l'Europa dei
popoli sarà necessario qualche aggiustamento. Ma non credo che sia un
traguardo imminente.
Invece spezzo una lancia a favore dei centesimi e dell'invasione di
spiccioli: aiutano a contare e questo può essere un utile esercizio per il
cervello italico, un po' annebbiato dal miraggio delle migliaia di lire. E
poi le monete si consumano meno delle banconote.
Ciao e scusate per l'OT,
Paolo
Per quanto mi riguarda, posso confermare quanto dici per le zone di Belluno
e Treviso.
Accidenti, ieri sono stata in Trentino e non ci ho fatto caso! Peccato...
Breve OT:
Mia nonna (90 anni), le monete da uno e due Euro le chiama "Franchi" ed i
centesimi li chiama "Schei".
Non so il perche' della scelta del termine "franco" (perche' non marchi?)
per indicare le monete di maggior valore e proprio "scheo" per le altre.
Credo derivi da una parola abbreviata che compariva sugli scellini (in
austriaco "Schilling").
Quando c'era solo la lira, in dialetto si parlava sempre di franchi. Sia che
fossero 50 lire o 10.000 lire, erano sempre 50 Franchi o 10.000 Franchi.
Gli anziani che oggi vanno a far la spesa pagano per esempio 2 Franchi e 59
Schei.
Buffo, non vi pare? Ma e' un segno che loro l'Euro proprio non lo
digeriscono...
Buona notte
> Secondo me, come dollari, marchi, franchi, tutti al plurale, anche la
> parola euro ha il suo plurale....quindi paghiamo in EURI e non in
> EURO.........qualcuno ha da commentare?
EURO č la contrazione di "European Currency", cosě come CINEMA č la
contrazione
di "cinematografo".
E cosě come CINEMA non si declina, lo stesso si fa con EURO.
--
Er Roscio.
> A una settimana dall'introduzione della nuova moneta direi che il
> plurale Euro (invariato) sta passando (dalle mie parti - Emilia-R- non
> ho mai sentito "euri") mentre "cent" proprio non passa: la gente parla
> regolarmente di "centesimi"
> In altre zone d'Italia come va?
Confermo. Sebbene la dizione esatta sia "eurocent", sembra
che nessuno se ne sia accorto...
--
Er Roscio.
Un po' di confusione, ma passerā...
Piuttosto, ho sentito dire che Blair vuole entrare al pių presto
nell'Euro, o sbaglio ?...
--
Er Roscio.
Errore: il documento stabilisce che si chiamino "eurocent", come si
evince anche dal recto delle relative monete.
--
Er Roscio.
> Errore: il documento stabilisce che si chiamino
o stabilisce che si chiamAno.., o che vengano chiamati..?
--
røb
«-»«-»«-»«-»«-»«-»«-»«-»«-»«-»«-»«-»«-»«-»«-»«-»«-»«-»«-»
you can kill the dreamer, but you will never kill the dream
«-»«-»«-»«-»«-»«-»«-»«-»«-»«-»«-»«-»«-»«-»«-»«-»«-»«-»«-»
Ehehehe... fantastica nonna !... Un bacione da parte mia !...
> Non so il perche' della scelta del termine "franco" (perche' non marchi?)
> per indicare le monete di maggior valore e proprio "scheo" per le altre.
> Credo derivi da una parola abbreviata che compariva sugli scellini (in
> austriaco "Schilling").
Esatto. L'abbreviazione era "sch." e stava ovviamente per "schilling".
Gli italiani (in particolare i veneti) li chiamavano "schei" (o "sghei").
> Quando c'era solo la lira, in dialetto si parlava sempre di franchi. Sia
che
> fossero 50 lire o 10.000 lire, erano sempre 50 Franchi o 10.000 Franchi.
> Gli anziani che oggi vanno a far la spesa pagano per esempio 2 Franchi e
59
> Schei.
E poi c'erano le "svanziche", che erano i pezzi da "venti" (in tedesco
"zwanzig").
--
Er Roscio.
--------
Grave errore! Io da piccolo
dicevo: "Andiamo al CiMena?". Lo declinavo diversamente!
Roscio, prima
di riflettere sulla questione e, avendo udito che la Crusca si pronunciň
per "euri", - e accettando tale notizia senza informarmi o pormi il
problema - ero di questa opinione anch'io. Poi, ti ho letto, ho consultato
la Bibbia di cui sotto (almeno per me) e...
Temo tu abbia ragione: anzi:
tolgo il timore e ti do ragione.
Roscio sei un guastatore: dopo il
Devoto-Oli hai affondato anche la Crusca!
*****************************************************************************
["Inoltre rimangono immutate nel plurale le parole abbreviate, quindi anche
quelle con finale -a, come "cinema" invece di "cinematografo". Di parole
abbreviate ve ne sono ancor piů con terminazione -o
"auto, moto, radio,
eccetera" e hanno il plurale invariato.
Gabrielli/Satta - Guida pratica
all'uso della lingua italiana.]
Enoch Soames
--------------------------------
Inviato via http://usenet.iol.it
> Errore: il documento stabilisce che si chiamino
>o stabilisce che si chiamAno.., o che vengano chiamati..?
"Si chiamino" è impersonale e corrisponde a "vengano chiamati".
"Si chiamano", invece, è indicativo ed è sbagliato.
--
Er Roscio.
Ehehehe... anch'io, anch'io !... :-)))
> Roscio, prima
> di riflettere sulla questione e, avendo udito che la Crusca si pronunciň
> per "euri", - e accettando tale notizia senza informarmi o pormi il
> problema - ero di questa opinione anch'io. Poi, ti ho letto, ho consultato
> la Bibbia di cui sotto (almeno per me) e...
>
> Temo tu abbia ragione: anzi:
> tolgo il timore e ti do ragione.
Vuoi dire che sto diventando una mini-bibbia anch'io ? (Almeno per te...
:-)))
> Roscio sei un guastatore: dopo il
> Devoto-Oli hai affondato anche la Crusca!
Beh, qualcuno potrebbe dire che me la sono presa con i piů "facili",
dopotutto... :-)))
(comunque, grazie per la stima !... :-)))
--
Er Roscio.
>"Maurizio" <thu...@tin.it> wrote in message
>news:3c338b8a...@news.tin.it...
>
>EURO č la contrazione di "European Currency",
Dove l'hai trovato? Mi dai qualche riferimento?
"European Currency Unit" (questo è il nome completo)
era il famoso "ECU", ed è tuttora la denominazione ufficiale
della Moneta Unica Europea come appare in tutti i documenti
ufficiali sull'argomento.
--
Er Roscio.
Fortunatamente, si tratta di un'euroleggenda urbana. È probabile che
questa convinzione derivi dalla dicitura "euro cent" che si legge
sulle monete.
Siccome ho contribuito anch'io a diffondere questa panzana (tanto
tempo fa, su questo stesso NG), vorrei ora fare un po' di chiarezza.
La denominazione italiana ufficiale dell'UE per il centesimo di euro è
"cent" (plurale invariato), come specificato sul documento "Spelling
of the words 'euro' and 'cent' in the official Community languages -
to be used when drawing up Community Legislative acts":
http://europa.eu.int/euro/html/dossiers/00219/00219-en.pdf
Per chi avesse problemi col formato Acrobat, riassumo brevemente il
contenuto del documento:
italiano: l'euro, gli euro; il cent, i cent
francese: l'euro, les euros; le cent, les cents
spagnolo: el euro, los euros; el cent, los cents
portoghese: o euro, os euros; o cent, os cents
inglese: the euro, the euro[s]; the cent, the cent[s]
tedesco: der Euro, die Euro; der Cent, die Cent
neerlandese: de euro, de euro's; de cent, de centen
svedese: euron, eurorna; centen, centen
danese: euroen, euroene; centen, centene
greco: to evró, ta evró; to leptó, ta leptá
finnico: euro, eurot; sentti, sentit
(Note. In inglese, la "-s" del plurale non va usata sui documenti
ufficiali della UE. In neerlandese il plurale è invariato coi numeri:
"100 euro, 100 cent". In svedese e danese l'articolo determinativo
"-(e)n, -ene, -rna" non si usa coi numeri: "1 euro, 1 cent, 100 euro,
100 cent". In finnico coi numeri si usa un caso diverso, il partitivo:
"100 euroa, 100 sentiä").
Si noterà come, per l'UE, solo in italiano e tedesco i due termini
siano rigidamente invariabili. Non fanno dunque testo le diciture che
vediamo sulle banconote.
Semplicemente, i progettisti avranno scelto queste diciture "neutrali"
per non dover riportare su ogni banconota la tabella linguistica qui
sopra. Peccato, perché questo avrebbe ricordato a tutti, tutti i
giorni, il grande patrimonio linguistico dell'Europa.
Avranno forse anche voluto scongiurare (e qui possiamo capirli)
l'eventualità di dover ristampare tutte le banconote nel caso che, in
futuro, altri paesi aderissero euro.
E comunque, ovviamente, le direttive dell'UE non possono certo essere
vincolanti fuori dell'Unione e sono quindi irrilevanti nei paesi
extracomunitari di lingua italiana, francese, spagnola, portoghese,
inglese, tedesca, greca.
Inoltre, e altrettanto ovviamente, questo documento è vincolante solo
per i redattori e i traduttori ufficiali dell'UE, come si evince
chiaramente anche dal titolo del documento e dalla menzione del
plurale "ufficioso" per l'inglese.
Non vedo dunque che scandalo ci sia se in Italia quasi tutti usano il
normale termine "centesimi" al posto del burocratico "cent" (idem con
"centavos" e simili in Spagna e Portogallo) o se alcuni, inclusi
dizionari prestigiosi, insistano sul plurale "euri" (idem per "euros"
in inglese).
Ciao.
Marco
Qui in Brianza č lo stesso e, per quel poco che ho pututo sentire,
anche nel Ragusano e nel Veronese.
Ciao.
Marco
> On Wed, 02 Jan 2002 21:02:03 GMT, Marco $BGrCkL4 (B Sartori wrote:
>
> >> parola euro ha il suo plurale....quindi paghiamo in EURI e non in
> >> EURO.........qualcuno ha da commentare?
> >
> >Io concordo pienamente. Gia' dall' anno scorso dicevo Euri, e continuero'
> >pure quest'anno.
>
> Liberissimi, per carita'. Bisogna pero' essere coerenti: dovete fare
> anche il plurale di 'auto' ('auti' o 'aute'?), 'moto' ('moti' o
> 'mote'?) e 'foto ('foti' o 'fote'?)
piu' che coerenti, si tratta di essere istruiti: auto, moto e foto sono
sostantivi femminili
si stava parlando di sostantivo maschile... :-/
> On Thu, 03 Jan 2002 08:01:51 GMT, g....@xciaoweb.it (gof) wrote:
>
> >Se fosse fondato il concetto di abbreviazione di euromonete dovremmo
> >dire le euro.
>
> Si'. Ma nel caso di 'eurosoldi', 'eurodanaro', 'eurofranchi' o
> 'euroschei'?
e nel caso di francosoldi, francodenaro, franco franchi?
> On 3 Jan 2002 06:21:33 -0800, marco.c...@europe.com (Marco
> Cimarosti) wrote:
>
> >Massimo Manca ha scritto:
> >> Io dico quello che c'è scritto sulle banconote
>
> Ho visto una vecchia banconota da una lira: c'e' scritto " LIRE UNA "
> Ciao.
ne ho vista un'altra: c'e' scritto LIRE VNA
leggiti questa eh eh
Credo di no.
La parola "euro" fu inventata il 16 dicembre 1995 dal Consiglio europeo di
Madrid
Il documento conclusivo si legge in
http://ue.eu.int/newsroom/LoadDoc_jai.cfm?MAX=1&DOC=!!!&BID=76&DID=54773&GRP
=1238&LANG=11
Riporto alcune frasi dalle "CONCLUSIONI DELLA PRESIDENZA
...
2. La denominazione della nuova moneta rappresenta un importante elemento
della preparazione del passaggio alla moneta unica, in quanto determina
parzialmente l'accettabilità, da parte del pubblico, dell'Unione economica e
monetaria. Il Consiglio europeo ritiene che la denominazione della moneta
unica debba essere la medesima in tutte le lingue ufficiali dell'Unione
europea, tenendo conto dell'esistenza dei diversi alfabeti, e che debba
essere semplice e simboleggiare l'Europa.
Il Consiglio europeo decide di conseguenza che, sin dall'inizio della terza
fase, la denominazione della moneta europea sarà euro. Euro sarà la sua
denominazione completa e non un semplice prefisso da anteporre alle
denominazioni delle monete nazionali.
La denominazione specifica euro sarà utilizzata in luogo dell'espressione
generica "ecu" utilizzata dal trattato per indicare l'unità monetaria
europea.
...
Ruggero Volpes
>> Liberissimi, per carita'. Bisogna pero' essere coerenti: dovete fare
>> anche il plurale di 'auto' ('auti' o 'aute'?), 'moto' ('moti' o
>> 'mote'?) e 'foto ('foti' o 'fote'?)
> piu' che coerenti, si tratta di essere istruiti: auto, moto e foto sono
> sostantivi femminili
> si stava parlando di sostantivo maschile... :-/
Vuoi dire che i sostantivi femminili sono invarianti mentre quelli
maschili devono essere declinati ?...
E che mi dici, ad esempio, di "cinema" ?
--
Er Roscio.
Non mi pare che il documento da te citato contrasti con quanto affermato
da me. Nel documento non si parla dell'etimologia della denominazione
"euro",
ma del fatto che non si tratta di un prefisso da aggiungere alle varie
denominazioni
nazionali (tipo euro-lire, euro-franchi, ecc.).
--
Er Roscio.
>Secondo me, come dollari, marchi, franchi, tutti al plurale, anche la
>parola euro ha il suo plurale....quindi paghiamo in EURI e non in
>EURO.........qualcuno ha da commentare?
Sì, anche se ho già commentato in passato.
Anch'io preferisco euri (non scritto EURI, però, dato che si scrive euro e non
EURO) , ma ubi maior...
E il maior è la Commissione europea, che ha deciso non tanto che euro è
invariabile, ma che è invariabile in italiano, mentre ha deciso che ha il
plurale in altre lingue. Puoi vedere i vari plurali di euro nella seguente
tabella, tratta da: http://europa.eu.int/euro/html/dossiers/00219/00219-en.pdf
DA 1 euro 100 euro euroen euroene
1 cent 100 cent centen centene
DE 1 Euro 100 Euro der Euro die Euro
1 Cent 100 Cent der Cent die Cent
EN 1 euro 100 euro the euro the euro
1 cent 100 cent the cent the cent
ES 1 euro 100 euros el euro los euros
1 cent 100 cents el cent los cents
FR 1 euro 100 euros l'euro les euros
1 cent 100 cents le cent les cents
IT 1 euro 100 euro l'euro gli euro
1 cent 100 cent il cent i cent
NL 1 euro 100 euro de euro de euro's
1 cent 100 cent de cent de centen
PT 1 euro 100 euros o euro os euros
1 cent 100 cents o cent os cents
FI 1 euro 100 euroa euro eurot
1 sentti 100 senttiä sentti sentit
SV 1 euro 100 euro euron eurorna
1 cent 100 cent centen centen
Aggiungo che euro è il nome ufficiale della moneta, la cui abbreviazione
ufficiale è EUR e il cui simbolo grafico è quella specie di "e" tagliata.
Certo sarebbe interessante conoscere i motivi per cui Ia Commissione europea ha
deciso che in italiano euro dev'essere invariabile. Ma dubito che abbiano
qualcosa a che vedere col fatto che, ad esempio, come leggo in questo stesso
filone:
1) in italiano cinema non ha plurale, perché è abbreviazione di cinematografo;
2) in italiano auto, moto, foto ecc. non hanno plurale, perché sono
abbreviazioni di automobile, motocicletta, fotografia ecc.
Infatti:
1) euro non è un'abbreviazione e non termina in "a";
2) euro non è un'abbreviazione e, anche se termina in "o", ma non è femminile
come auto, moto ecc. Senza contare che non vedo che plurale potrebbe avere, in
italiano, una parola "regolare" femminile terminante in "o", ammesso che esista,
indipendentemente dal fatto che sia o no un'abbreviazione. E certo eco è
femminile e ha il plurale; solo che, nel moltiplicarsi, cambia sesso e, toh, fa
proprio echi. :-)
Ciao.
Gian Carlo
In italiano esiste la regola che le abbreviazioni, sia
terminanti in "o" sia in "a" restano invariate al plurale
Zoo, infine,
č abbr. ingl. (ca. 1847) di zoo(logical Gardens), i giardini zoologici nel
londinese Regent's Park, e fu adottato (1931) dai Francesi, che, per loro
conto, avevano giŕ coniato zoologiste (1760).
>2) euro non č
un'abbreviazione
[...]
Questo potrebbe essere l'unico motivo di
dissenso: se "euro" sia o meno abbreviazione. Ma se lo č - se si stabilisce
questo - per la regola che in italiano le abbreviazioni hanno il plurale
invariato, il discorso mi sembrerebbe concluso. Se poi si vuole fare
un'eccezione alla regola, si puň fare ciň che si vuole. Tanto, ormai, l'uso
ha deciso.
[...]
>1) euro non è un'abbreviazione [...]
-------
*euro* è l'abbreviazione
di Europa: non c'è proprio discussione, mi sembra.
Se "euro" sia
derivato da European currency, European vattelapesca money,
o
European_come_lo_chiamiamo_sta_valuta_nuova
*euro* è l'abbreviazione di
Europa. E ogni abbreviazione, sia terminante in "o" sia in "a" ecc...
> 1) euro non è un'abbreviazione e non termina in "a";
Chi ti dice che non lo sia ?...
"Euro" è contrazione di "european currency unit", il vecchio nome esteso
dell'ECU.
Per questa ragione è invariante. La finale è indifferente in quanto non ne
caratterizza
il genere per il semplice motivo che quando si "taglia" una parola (come
"cinema",
ad esempio), quello che rimane non è una "desinenza".
> 2) euro non è un'abbreviazione e, anche se termina in "o", ma non è
femminile
> come auto, moto ecc. Senza contare che non vedo che plurale potrebbe
avere, in
> italiano, una parola "regolare" femminile terminante in "o", ammesso che
esista,
> indipendentemente dal fatto che sia o no un'abbreviazione.
> E certo eco è femminile e ha il plurale; solo che, nel moltiplicarsi,
cambia sesso e, toh, fa
> proprio echi. :-)
"Mano" fa "mani" e rimane femminile, ma come ho già detto, non ha nessuna
importanza...
--
Er Roscio.
> *euro* č l'abbreviazione
> di Europa: non c'č proprio discussione, mi sembra.
>
> Se "euro" sia
> derivato da European currency, European vattelapesca money,
>
> o
> European_come_lo_chiamiamo_sta_valuta_nuova
>
> *euro* č l'abbreviazione di
> Europa. E ogni abbreviazione, sia terminante in "o" sia in "a" ecc...
Concordo. Comunque, dovunque e perunque la si voglia
far derivare, il vocabolo originario č sempre "Europa".
--
Er Roscio.
>>1) euro non č un'abbreviazione [...]
>*euro* č l'abbreviazione di Europa:
non c'č proprio discussione, mi sembra.
Non c'č discussione perché non č affatto cosě. A meno che tu dia alla parola
"abbrevizaione" un signifcato che non ha. Euro sarebbe un'abbreviazione di
Europa se significasse Europa. Ma cosě non č. EUR invece č un'abbreviazione di
euro, perché ha esattamente lo stesso significato.
Dal Garzanti:
abbreviazione
s. f.
1 l'abbreviare; in particolare, forma accorciata o ridotta di una parola: in
questo dizionario «s. » č abbreviazione di «sostantivo»; «auto» č abbreviazione
di «automobile»; sciogliere le abbreviazioni, riscrivere o pronunciare per
intero le parole abbreviate
>Se "euro" sia derivato da European currency,
> European vattelapesca money, o
>European_come_lo_chiamiamo_sta_valuta_nuova
>*euro* č l'abbreviazione di Europa. E ogni abbreviazione,
>sia terminante in "o" sia in "a" ecc...
Che derivi da Europa, da Europe, da europeo o da eurovattelapesca č una cosa.
Che ne sia un'abbreviazione č tutt'altra cosa. E ogni non abbreviazione
terminante in "o" ecc.
Ciao.
Gian Carlo
magica
>Non c'č discussione perché non č affatto cosě. A meno
che tu dia alla parola
>"abbrevizaione" un signifcato che non ha. Euro
sarebbe un'abbreviazione di
>Europa se significasse Europa. Ma cosě non č.
EUR invece č un'abbreviazione di
>euro, perché ha esattamente lo stesso
significato.
--------
Be', facendo un dispetto a Roscio ti informo che
il Devoto-Oli [ultima edizione] dŕ "euro" (moneta) come abbreviazione di
Europa.
Per me č abbreviazione di Europa, senza alcun dubbio. Speriamo
che, per questo motivo, Roscio non mi cambi idea!
> Questo documento stabilisce anche che in italiano bisogna chiamare i
> centesimi "i cent". Mi rifiuto.
hai paura di Amelia, la fattucchiera che ammalia?
;-))
no,
voglio dire che se si parla del plurale di un sostantivo maschile, e' bene
contribuire con argomenti affini (l'esempio di "cinema" va benissimo!), utili
per un raffronto o una ricerca pertinente.
> E che mi dici, ad esempio, di "cinema" ?
che ci vogliono circa 6 euri per entrare nei cinematografi... ;-)
la parola "cinema" indica un'attivita' (il cinema, appunto) che non ha
plurale, come "ediliza".
"Vado al cinema" sta ad indicare l'intenzione di recarsi a vedere la
proiezione di una pellicola (film) in una sala cinematografica (cinema).
Lo scudo, la lira, il fiorino, la corona, la sterlina, il dollaro, il dinaro,
il franco, lo scellino, la dracma, hanno tutti un plurale.
Lo yen e lo yuan, monete orientali, non l'hanno, come forse altre monete di
diversa cultura dalla nostra (orientale?).
Allora, viene naturale porsi il dubbio: possibile che nella nostra cultura la
percezione del valore della moneta abbia a che fare anche con la sua
fisicita' descritta dal nome?
E' indubbio che dire "gli euro" non da' la stessa percezione fisica di "gli
euri". Da approfondire e rivedere, la Crusca s'e' gia' espressa, e fin
troppo. Al riguardo, e' gia' stato scritto in un contributo in questo thread.
D'altra parte, e' evidente che l'adozione di una parola orientale (scritta in
alfabeto pinyin o comunque con caratteri occidentali) senza traduzione,
comporta la rinuncia alla sua declinazione, come "i bar", "le login", "le
password", per esempio.
Spero che l'intenzione dei promotori e - soprattutto - degli utilizzatori
dell'euro sia, in positivo, coerente con la storia millenaria dell'occidente,
nella quale qualcosa di buono si trova.
> Non mi pare che il documento da te citato contrasti con quanto affermato
> da me.
A me pare di si:
Roscio: EURO è la contrazione di "European Currency"
Docum: Euro sarà la sua denominazione completa
I casi sono incompatibili: o e' completa, o e' contratta.
Quo modo tertium?
> "magica" <nos...@newsranger.com> wrote in message
> news:wKd%7.11375$cD4....@www.newsranger.com...
>
> > 1) euro non è un'abbreviazione e non termina in "a";
>
> Chi ti dice che non lo sia ?...
>
> "Euro" è contrazione di "european currency unit", il vecchio nome esteso
> dell'ECU.
e ridaje!
"Il Consiglio europeo decide di conseguenza che, sin dall'inizio della terza
fase, la denominazione della moneta europea sarà euro.
Euro sarà la sua *****denominazione completa***** e non un semplice prefisso
da anteporre alle denominazioni delle monete nazionali."
da: CONSIGLIO EUROPEO DI MADRID
15 E 16 DICEMBRE 1995
CONCLUSIONI DELLA PRESIDENZA
"L'ecu non ha mai avuto corso legale e non è mai stato rappresentato da
banconote e monete ufficiali. In quanto paniere comprendente praticamente tutte
le valute dell'Unione europea, è servito come unità di conto il cui valore
dipendeva da quello delle monete che lo componevano. È diventato una riserva di
valore nel senso che volumi notevoli di debito pubblico e privato sono stati
denominati in ecu. Inoltre, è stato usato come strumento di pagamento tra le
imprese, negli scambi internazionali e - su scala molto ridotta - dai privati
per transazioni mediante assegni e conti risparmio. Non è però mai stato una
moneta vera e propria. L'euro è invece una moneta a pieno titolo, emessa dalla
Banca centrale europea, il cui valore - a differenza dell'ecu - non dipende da
quello di altre divise "componenti"."
Due cose diverse, dunque, l'ecu e l'euro. Almeno secondo quanto leggo nel sito
Europa (L'Unione europea in linea), all'indirizzo
http://europa.eu.int/euro/quest/normal/frame.htm?language_nb=7
E, per inciso e in contarsto con quanto affermi in altri messaggi, il centesimo
di euro nelle pagine in italiano di questo sito è chiamato cent, non eurocent, e
in italiano è invariabile al plurale, come indicato nel documento, che ho già
citato in un altro messaggio,
http://europa.eu.int/euro/html/dossiers/00219/00219-en.pdf
Ciao.
Gian Carlo
> Be', facendo un dispetto a Roscio ti informo che
> il Devoto-Oli [ultima edizione] dà "euro" (moneta) come abbreviazione di
> Europa.
>
> Per me è abbreviazione di Europa, senza alcun dubbio. Speriamo
> che, per questo motivo, Roscio non mi cambi idea!
In effetti, il fatto che lo dica il Devoto-Oli farebbe pensare
che non lo sia, ma siccome ho già espresso parere
favorevole, non posso smentire me stesso (non sarebbe,
comunque, la prima volta... ;-))).
--
Er Roscio.
> Non mi pare che il documento da te citato contrasti con quanto affermato
> da me.
>A me pare di si:
>Roscio: EURO è la contrazione di "European Currency"
>Docum: Euro sarà la sua denominazione completa
>I casi sono incompatibili: o e' completa, o e' contratta.
>Quo modo tertium?
Guarda che a cimentarsi in dialettica col sottoscritto c'è da perdere le
penne
e anche qualcos'altro... (già successo a parecchi "professori" più illustri
di te)
Tu hai segato dal mio messaggio e da quello della "documentazione"
ufficiale proprio le parti che spiegavano come stanno le cose.
Ripeto: la documentazione dice "Euro sarà la sua denominazione
completa e non un semplice prefisso da anteporre alle denominazioni
delle monete nazionali."
Questo per chi capisce l'italiano significa che la parola "euro" non deve
essere usata come prefisso per le monete nazionali (esempio che avevo
fatto nel mio messaggio: "euro-lire, euro-franchi, ecc."), ma non ha niente
a che fare con la sua ORIGINE, che non viene spiegata nel documento
anche perché non avrebbe senso nel contesto del documento.
--
Er Roscio.
>la parola "cinema" indica un'attivita' (il cinema, appunto) che non ha
>plurale, come "ediliza".
Già... proprio come "il teatro", "i teatro"... :-)PPP
>"Vado al cinema" sta ad indicare l'intenzione di recarsi a vedere la
>proiezione di una pellicola (film) in una sala cinematografica (cinema).
Invece, "ho girato tutti i cinema, ma non ho trovato quello giusto"
cos'è, fantascienza ?...
Direi che le argomentazioni indotte contro la tesi dell'abbreviazione
siano pretestuose e oltremodo prive di ogni valenza linguistica.
Il prof. ha parlato. :-)))))
--
Er Roscio.
Dove si può trovare questa disposizione o riferimenti ad essa?
Grazie. Ciao.
Marco
> Certo sarebbe interessante conoscere i motivi per cui Ia Commissione europea ha
> deciso che in italiano euro dev'essere invariabile.
Il motivo principale, detto già più volte e non so se già esposto in
questa nuova discussione, è che nella lingua italiana c'è una regola
(osservata dal 99,5% della popolazione) per cui le parole d'importazione
sono invariabili. Regola che non riguarda necessariamente le altre
lingue, per esempio l'inglese. Il nome della nuova moneta, in teoria non
dovrebbe provenire da nessuna lingua in particolare, però non può certo
considerarsi una parola di origine o tradizione italiana.
Quindi va trattata come neologismo d'importazione. In teoria.
In pratica viene trattata come le parole simili: auto, frigo, foto...
ovvero facendone occasionalmente il plurale cosiddetto "regolare".
> 1) in italiano cinema non ha plurale, perché è abbreviazione di cinematografo;
>
> 2) in italiano auto, moto, foto ecc. non hanno plurale, perché sono
> abbreviazioni di automobile, motocicletta, fotografia ecc.
>
> Infatti:
>
> 1) euro non è un'abbreviazione e non termina in "a";
>
> 2) euro non è un'abbreviazione [...]
Sì, certo. Ripeti altri mille volte che euro non è un'abbreviazione e
finirai per convincerti! Pare che il Comitato Internazionale della
Verità Assoluta abbia sancito che "euro" non deve nel modo più assoluto
richiamare il nome di qualsivoglia continente. La vaga somoglianza con
le prime quattro lettere di parole quali "Europa" od "europeo" è da
considerarsi assolutamente casuale.
3) euro non è un'abbreviazione e non termina in "u"!
4) euro non è un'abbreviazione e non termina in "y"!
5) euro non è un'abbreviazione e non termina in "h"!
6) euro non è un'abbreviazione e non comincia con "c"!
7) euro non è un'abbreviazione e non comincia con "$"!!
8) euro non è un'abbreviazione e non si scrive con la maiuscola!
9) euro non è un'abbreviazione e non si può abbreviare!
10) euro non è un'abbreviazione e non si può discutere!
[...]
999) euro non è un'abbreviazione!
1000) euro non è un'abbreviazione!
Spero di avervi convinti che euro non è un'abbrevizione!
Così magica dorme tranquillo.
--
____________________________________
Giancarlo Pillan - Ivrea - Italy
____________________________________
>Guarda che a cimentarsi in dialettica col sottoscritto c'è da perdere le
>penne
>e anche qualcos'altro... (già successo a parecchi "professori" più illustri
>di te)
Attento; se si sparge la voce che sei la pistola piu' veloce del west
dovrai affrontare un sacco di duelli.
>ma non ha niente a che fare con la sua ORIGINE, che non viene spiegata nel documento
>anche perché non avrebbe senso nel contesto del documento.
Mi sembra che cio' non abbia senso: e' un nome artificiale, sul
documento ufficiale non ne risulta l'origine come non risulta che sia
una qualche abbreviazione.
Che sia l'abbreviazione di European Currency Unit e' una tua bella
idea ma, mi sembra, non risulta ufficialmente da nessuna parte.
La forma invariata euro e' corretta perche' legalmente stabilita e
perche' di impiego diffuso.
Io uso la forma variata euri, che considero pure corretta.
Ciao.
Gof
g....@xciaoweb.it - leva le x per rispondere
> I casi sono incompatibili: o e' completa, o e' contratta.
> Quo modo tertium?
Giancarlo è il mio nome COMPLETO.
Gian è la forma CONTRATTA di Giovanni.
Euro è il nome COMPLETO della moneta.
Euro abbrevia Europa.
Un nome COMPLETO può essere ottenuto per contrazione di altri termini.
Succede molto spesso con nomi commerciali. Telecom Italia è un la
denominazione COMPLETA di un operatore telefonico. Telecom è una forma
contratta per telecomunicazioni.
No: c'era scritto "Scheidemünze" (moneta divisionale).
> Gli italiani (in particolare i veneti) li chiamavano "schei" (o "sghei").
È possibile sapere la distribuzione "schei" vs "sghei"?
Ciao,
Paolo
> Sì, certo. Ripeti altri mille volte che euro non è un'abbreviazione e
> finirai per convincerti!
Se 'Euro' fosse un'abbreviazione ci sarebbe anche il nome completo, non
abbreviato, che significa la stessa cosa.
Come bici per bicicletta, foto per fotografia e cinema per cinematografo.
Il fatto è che 'Euro' è il nome unico e completo per indicare la nuova
moneta.
Ricordo che, al tempo in cui la nuova moneta doveva essere battezzata, molti
sostenevano la candidatura di Ecu, acronimo di European Currency Unit, e
corrispondente alla valuta di cui era il naturale discendente, avendola
sostituita alla quotazione del 31/12/1998 con il rapporto di 1:1.
Questo nome, però, venne scartato in quanto troppo "francese" e quindi
sbilanciato verso un solo paese.
Gli fu quindi preferito il nome equidistante e rappresentativo dell'UE di
Euro.
> Spero di avervi convinti che euro non è un'abbrevizione!
Anch'io spero di avervi CONVINTO che Euro non è un'abbreviazione :-)
> Giancarlo Pillan - Ivrea - Italy
Roger
--
rugf...@tin.it
Togliere 99 per rispondere direttamente
>> 2) euro non è un'abbreviazione [...]
>Sì, certo. Ripeti altri mille volte che euro non è un'abbreviazione e
>finirai per convincerti!
Lo sono già, senza bisogno di finire. Ciò che invece tu devi finire è
di rivolgerti a me. Mi pare di avertelo già detto più volte. Se non lo
ricordi, rileggitelo su Google.
Gian Carlo
> "røb" <dav...@flashnet.it> wrote in message
> news:3C3DA93F...@flashnet.it...
>
> >la parola "cinema" indica un'attivita' (il cinema, appunto) che non ha
> >plurale, come "ediliza".
>
> Già... proprio come "il teatro", "i teatro"... :-)PPP
il commercio, i commerci
il volo, i voli
l'agricoltura e' single...
sentir parlare di "agricolture" e' sempre un'esperienza raccapricciante...
il pensiero, i pensieri...
il conio...il conio no! ;-))
embe'?? divertiamoci pure, ma a cosa serve?
Io non sto qui a scrivere nel NG pretendendo di diffondere scienza, ma per
trovare maggiori certezze, evitando il piu' possibile polemiche e lana
caprina...
Quello che intendevo dire con l'osservazione sulla parola "cinema" e' che
(nell'accezione di attivita' umana) non ha plurale. Nient'altro.
Del resto, viene premiato IL CINEMA tedesco, non vengono premiati I CINEMA
tedeschi, giusto? questo, anche se si tratta di cinquecento pellicole,
giusto?
e non sttiamo ovviamente parlando delle sale, giusto? chiarito? spero!
...comunque hai generalizzato tu, mica io!
Gentilmente, non mi mettere in bocca (= non intuire malamente andando oltre
lo scritto) cose che non scrivo :-)PPP
> >"Vado al cinema" sta ad indicare l'intenzione di recarsi a vedere la
> >proiezione di una pellicola (film) in una sala cinematografica (cinema).
>
> Invece, "ho girato tutti i cinema, ma non ho trovato quello giusto"
> cos'è, fantascienza ?...
no, esprime la delusione per la ricerca (fallita) di una SALA di proiezione,
e non delusione per la morte definitiva dell'attivita' culturale legata alla
celluloide....
spero che tu non ti diverta con questa semplicita' semplicistica da finto
tonto! :-))PPP
> Direi che le argomentazioni indotte contro la tesi dell'abbreviazione
> siano pretestuose e oltremodo prive di ogni valenza linguistica.
>
> Il prof. ha parlato. :-)))))
ma, come sai prima di te ha parlato chi l'euro l'ha fondato, ideato, deciso.
L'ha fatto a Madrid nel '95, ti e' stato riportato anche il testo alla
lettera, ma tu lo ignori.
E un prof. in gamba non ignora con tanta leggerezza....;-))
Uno qualunque ha parlato. :-)))))
> "røb" <dav...@flashnet.it> wrote in message
> news:3C3DABB4...@flashnet.it...
> Roscio wrote:
>
> > Non mi pare che il documento da te citato contrasti con quanto affermato
> > da me.
>
> >A me pare di si:
> >Roscio: EURO è la contrazione di "European Currency"
> >Docum: Euro sarà la sua denominazione completa
>
> >I casi sono incompatibili: o e' completa, o e' contratta.
> >Quo modo tertium?
>
> Guarda che a cimentarsi in dialettica col sottoscritto c'è da perdere le
> penne
> e anche qualcos'altro... (già successo a parecchi "professori" più illustri
> di te)
sono architetto, non professore
e penso di aver ben poco da insegnare a chicchessia (spero vada scritto con due
c, altrimenti minimo mi fucili, simpatico e cordiale come sei!)
Inoltre, uso penne di valore talmente esiguo, che puoi averle tutte su semplice
richiesta: mi trovo bene anche nudo e spennato :-)))
Sul "qualcos'altro" credo che metterai le mani molto difficilmente...:-))))
altro mi interessa, che toglierti la palma d'oro del borioso pieno di sicumera
che ha sempre ragione nonostante l'evidenza: tientela. Ti osannero' anch'io,
confuso fra le masse di chi professore non e', ma sa ridere della prosopopea,
dove questa si mostra in mala fede e grottesca, cosi' come compatisce il
desiderio di offendere o "vincere" una polemica su un NG, se in questo consiste
il tuo sentirti illustre.. :-/
> Tu hai segato dal mio messaggio e da quello della "documentazione"
> ufficiale proprio le parti che spiegavano come stanno le cose.
>
> Ripeto: la documentazione dice "Euro sarà la sua denominazione
> completa e non un semplice prefisso da anteporre alle denominazioni
> delle monete nazionali."
anche un cretino (denominazione completa: i cretini non si contraggono mai!)
capisce che "monete nazionali" e' esteso - anche solo per buonsenso - a "monete
internazionali"
L'european currency/ECU, che e' diventata una tua bandiera nonostante non
esista piu', non era neppure una moneta, ma "un paniere di valute nazionali",
"un'unita' di conto", "una riserva di valore".
Per la precisione, professore, non si trattava neppure di una "contrazione", ma
di un acronimo: European Currency Unit.
Questo per chi capisce l'inglese.
> Questo per chi capisce l'italiano significa che la parola "euro" non deve
> essere usata come prefisso per le monete nazionali (esempio che avevo
> fatto nel mio messaggio: "euro-lire, euro-franchi, ecc."
euro-what? euro-currency?
> ), ma non ha niente
> a che fare con la sua ORIGINE, che non viene spiegata nel documento
> anche perché non avrebbe senso nel contesto del documento.
>
> --
> Er Roscio.
prendo atto che hai citato l'ECU quale origine dell'euro, e quindi parente
prossimo: dunque, quel che sostieni e'...incestuoso! :-P
> røb:
>
> > I casi sono incompatibili: o e' completa, o e' contratta.
> > Quo modo tertium?
>
> Giancarlo è il mio nome COMPLETO.
> Gian è la forma CONTRATTA di Giovanni.
sara' irrilevante, ma il tuo nome sembra insinuare la volonta' di
chiamarti Giovanni Carlo, evitandoti l'incomodo del doppio nome.
come Giambattista suona (piu' completo) Giovanni Battista.
L'anagrafe e' un'altra cosa...
BTW, io mi chiamo Roberto, quale forma completa ma contratta di
ROma-BERlino-TOkio (le capitali dell'Asse...lasciamo perdere!...).
Vattelapesca, cosa trovi nelle intenzioni sui nomi propri...nella loro
evoluzione nella storia...
Sui giochetti coi nomi c'e' una storia infinita e altrettanto curiosa, non
vedo come prendere ad esempio questi casi!
Comunque, mi spiace deluderti: il tuo e' un nome COMPOSTO.
> Euro è il nome COMPLETO della moneta.
> Euro abbrevia Europa.
...ma non solo: abbrevia anche l'aggettivo "europeo" e - in campo
giornalistico - "europeismo", per esempio.
Oppure non abbrevia nulla, e definisce cosi' com'e' la moneta in corso dal
1° gennaio: l'euro, appunto.
> Un nome COMPLETO può essere ottenuto per contrazione di altri termini.
> Succede molto spesso con nomi commerciali.
commerciali, appunto! sai che bibbia, i nomi commerciali?
ti pare che abbia senso, definire "completa" una forma "contratta"?
E' un po' come il verme: o s'accorcia, o s'allunga.
Ed eccone subito uno, lungo e strisciante:
> Telecom Italia è un la
> denominazione COMPLETA di un operatore telefonico. Telecom è una forma
> contratta per telecomunicazioni.
> --
> ____________________________________
>
> Giancarlo Pillan - Ivrea - Italy
> ____________________________________
Wind e' la forma contratta di "perturbazione in movimento"?
> "GCPillan" <gcpi...@email.com> ha scritto nel messaggio
> news:3C3DE17B...@email.com...
>
> > Spero di avervi convinti che euro non è un'abbrevizione!
>
> Anch'io spero di avervi CONVINTO che Euro non è un'abbreviazione :-)
......................................^^^^^^^^^^^.......'azz Pillan, Roger t'ha
beccato, ha l'occhio fino!
hai preso la classica buccia di banana! :-)
Solo per fornire qualche informazione in più, vi riporto un brano dal
documento "Euro paper n. 37" del maggio 2000 pubblicato dalla D.G. "Affari
economici e finanziari" dell'UE.
Choosing the name
The authors of the Maastricht Treaty did not choose the name of the future
currency. It is true that the ECU is mentioned on many occasions, but the
lack of harmonisation of its spelling shows the provisional nature of the
name: “écu” in French, “ECU” in German, Greek, Italian, Danish, Portuguese
and English; “Ecu” in Dutch and “ecu” in Spanish, Finnish and Swedish.
There were several objective reasons for choosing a name. There was in fact
a need:
- to stress the profound difference between the future single currency and
the role of mere common reference point which the ECU had hitherto played;
- to avoid the psychological assimilation of the new currency to a weak
currency (the ECU had lost 40% of its value against the German mark between
1979 and 1995);
- and to find a name which was not merely an acronym (ECU stands for
“European currency unit”) and which did not give rise to pronunciation
difficulties in any of the Community languages (the ECU in German has
similarities to “E-Kuh”, literally an “electronic cow”).
After several months of discussions, the European Council of Madrid decided
in December 1995 to the name the future currency “euro”. The term “euro”
is easy to pronounce in all the Community languages and it obtained the best
results in all the opinion polls...
Buoni euri (e molti) a tutti
Ruggero Volpes
> > > Spero di avervi convinti che euro non č un'abbrevizione!
> >
> > Anch'io spero di avervi CONVINTO che Euro non č un'abbreviazione :-)
> ......................................^^^^^^^^^^^.......'azz Pillan, Roger
t'ha
>beccato, ha l'occhio fino!
>hai preso la classica buccia di banana! :-)
Se poi vogliamo (non "volessimo" :-) fare i bastian-contrari,
possiamo sempre dire che "avervi convinti" puň anche
essere corretto se gli diamo il significato di "avere voi in uno
stato di convinzione" (cioč, "convinti" usato come aggettivo
sostantivato piuttosto che come participio passato... :-)))))
--
Er Roscio.
> >Guarda che a cimentarsi in dialettica col sottoscritto c'è da perdere le
> >penne
> >e anche qualcos'altro... (già successo a parecchi "professori" più
illustri
> >di te)
> Attento; se si sparge la voce che sei la pistola piu' veloce del west
> dovrai affrontare un sacco di duelli.
Già fatto e già vinto, mio caro... :-)))
> >ma non ha niente a che fare con la sua ORIGINE, che non viene spiegata
nel documento
> >anche perché non avrebbe senso nel contesto del documento.
>
> Mi sembra che cio' non abbia senso: e' un nome artificiale, sul
> documento ufficiale non ne risulta l'origine come non risulta che sia
> una qualche abbreviazione.
Non esistono nomi "artificiali". I nomi derivano da qualcosa.
Se avessero chiamato l'euro "quinzo" o "patrucchio", potrei darti
ragione, ma chiamarlo "euro" non mi pare proprio una coincidenza...
> Che sia l'abbreviazione di European Currency Unit e' una tua bella
> idea ma, mi sembra, non risulta ufficialmente da nessuna parte.
Il problema sta qua. "Ufficialmente" non risulta (non vedo perché
dovrebbe) quale sia la sua origine, ma non ci vuole molto a
rendersene conto.
Come dichiarato da qualcuno, in ogni caso, la radice "euro-"
deriva da "Europa", e su questo non ci piove, mentre che
derivi da "european currency unit" si può inferire anche solo
dal fatto che era il precedente nome della "moneta unica europea"
(non è una dimostrazione, ma una "sensazione" più che fondata,
direi...
> La forma invariata euro e' corretta perche' legalmente stabilita e
> perche' di impiego diffuso.
> Io uso la forma variata euri, che considero pure corretta.
Ovviamente, ciascuno può fare e dire ciò che vuole, al di
fuori dai documenti ufficiali, e solo il tempo dirà se gli
italiani confermeranno "euro" anche al plurale o se
preferiranno dire "euri".
--
Er Roscio.
Forse non è necessariamente così.
"Cinema" è il nome completo per definire il cinema (sia la sala che
l'attività cinematografica). Nessuno si sognerebbe più di utilizzare
"cinematografo" come nome completo.
Ciò significa che "euro" SARA' (nel documento dell'UE è infatti usato il
futuro)
il nome completo della moneta europea, ma non c'è dubbio che DERIVI da
una contrazione di "Europa" o uno qualunque dei suoi derivati.
--
Er Roscio.
Buongiorno a tutti. Leggo saltuariamente questo gruppo, perché mi interessa
seguire l'utilizzo e le sfumature di una fra le lingue moderne più complesse
e affascinanti, e che ho la fortuna di avere come lingua madre.
Detto questo...
L'*unica* dizione corretta di "euro" è esattamente "euro", invariabile e con
iniziale minuscola (chi scrive "Euro" sbaglia).
Questo è stato esplicitamente stabilito in sede di definizione dell'euro, a
livello legislativo, nel momento in cui hanno stabilito quale dovesse essere
l'unità monetaria comune europea, e la sua nomenclatura.
Una tabella presente sul sito http://europa.eu.int chiarisce la definizione
delle modalità di adozione del termine "euro" nei vari linguaggi europei che
l'adottano (il termine ha diverse definizioni a seconda dei paesi aderenti).
Per l'Italiano è stato *definito* a livello legislativo:
1) l'invariabilità: singolare e plurale mantengono la forma "euro".
2) l'iniziale *minuscola*: scrivere "Euro" è sbagliato.
Non importa discutere se "euro" è l'abbreviazione di "European Currency
Unit" oppure se è un neologismo di origine straniera che quindi non si
declina: "euro" è indeclinabile perché così è stato definito come standard,
punto e fine.
Poi uno può anche divertirsi a scrivere "Euro", "Euri", "Euros" e via
dicendo: ma *sbaglia*, perché sta violando lo standard di definizione, e sta
usando una parola che ha creato lui, e che "ricorda vagamente" ciò cui
invece si vuole riferire.
Come se io dicessi "ginocchi", insomma: la forma corretta è "ginocchia"
perché così è accettato e definito da secoli nella lingua italiana, è
inutile che io voglia far valere la regola sintattica secondo cui il plurale
di un termine maschile in "-o" fa "-i", e quindi "ginocchio" debba fare
"ginocchi".
Se si accetta "euri", si deve accettare "ginocchi".
Che facciamo?
Saluti.
--
Massimo Bacilieri AKA Crononauta
ulib...@libero.it ; ICQ UIN: 4005815
»»» Se stringi il pugno, non potrai mai prendere niente. Solo se tendi il
palmo aperto, potrai possedere il mondo (da "La Tigre e il Dragone")
>Se si accetta "euri", si deve accettare "ginocchi".
Io sono favorevole all'euro minuscolo e indeclinabile. Ma sbaglio, o
Giuseppe Giusti al re Travicello piovuto ai ranocchi inchinava la
testa e piegava i ginocchi?
Ciao,
Alex (5630)
Ah, beh... allora si capisce tutto... (scherzo !... :-)))
> > Ripeto: la documentazione dice "Euro sarà la sua denominazione
> > completa e non un semplice prefisso da anteporre alle denominazioni
> > delle monete nazionali."
>anche un cretino (denominazione completa: i cretini non si contraggono
mai!)
>capisce che "monete nazionali" e' esteso - anche solo per buonsenso - a
"monete
>internazionali"
In un documento ufficiale si dice "monete nazionali" per indicare le
"monete internazionali" ?....
Mi spiegheresti secondo quale principio ?...
>L'european currency/ECU, che e' diventata una tua bandiera nonostante non
>esista piu', non era neppure una moneta, ma "un paniere di valute
nazionali",
>"un'unita' di conto", "una riserva di valore".
Proprio come l'euro fino al 31/12/2001.
Non vedo che cosa ci sia di strano in tutto ciò.
>Per la precisione, professore, non si trattava neppure di una
"contrazione", ma
>di un acronimo: European Currency Unit.
>Questo per chi capisce l'inglese.
E qui ritorni a buttare fumo negli occhi...
Nessuno parlava di ECU (che è l'acronimo di "european currency unit"),
ma si parlava di EURO che è (o sarebbe) la contrazione di "european...".
> > Questo per chi capisce l'italiano significa che la parola "euro" non
deve
> > essere usata come prefisso per le monete nazionali (esempio che avevo
> > fatto nel mio messaggio: "euro-lire, euro-franchi, ecc."
> euro-what? euro-currency?
Chi ha qualche annetto più di me e di te ricorderà che nel dopoguerra
circolavano in Italia le "AM-lire", che non erano dollari americani, ma non
erano neanche lire italiane. Ecco, quello è un esempio di accostamento
tra una sigla e una moneta nazionale.
>prendo atto che hai citato l'ECU quale origine dell'euro, e quindi parente
>prossimo: dunque, quel che sostieni e'...incestuoso! :-P
E' "giocoforza", direi !... :-)))
L'ECU è stato il primo "esperimento" di moneta europea.
--
Er Roscio.
Per niente. Se parli di "cinema tedesco" e di "cinema americano",
come li chiameresti INSIEME, se volessi escludere il "cinema cecoslovacco"
?...
>e non stiamo ovviamente parlando delle sale, giusto? chiarito? spero!
PREGO ?...
E perché non dovrei, di grazia ?...
Non si tratta, forse, di un vocabolo della lingua italiana ?...
> Uno qualunque ha parlato. :-)))))
Rispolvereremo la tecnica del sasso in bocca... :-)))
--
Er Roscio.
> Lo sono già, senza bisogno di finire. Ciò che invece tu devi finire è
> di rivolgerti a me. Mi pare di avertelo già detto più volte. Se non lo
> ricordi, rileggitelo su Google.
Innanzitutto non vedo perché mai io NON DOVREI rivolgermi a te visto che
tu ti rivolgi a me. Io non sono così bambino da selezionare i miei
interventi basandomi sul nome del mittente. Io bado esclusivamente al
contenuto del singolo pezzo scritto. Non sono così misero da scolpire
nel marmo antichi e stupidi battibecchi. Tu in passato hai spesso
tentato di ridicolizzare, quando non addirittura negare, la veridicità
di mie banalissime consultazioni di dizionario. E non sarei qui a
ricordare le tue magre figure se tu non avessi sprecato il tuo tempo
stanotte a ricordare a tutti che io "devo finire di rivolgermi a te".
Ma chi ti credi di essere?
Nel momento in cui tu scrivi pubblicamente qualcosa che cattura la mia
attenzione io pubblicamente replico. Se tu sei così limitato da serbare
rancore e rifiutare il dialogo con chi ti ha messo in ridicolo in
passato (classico spirito vendicativo da quattro soldi) allora cerca di
non catturare la mia attenzione oppure ignora le mie osservazioni.
Tu assicuro che le mie osservazioni sul fatto che "euro" abbrevia Europa
sarebbero state le stesse anche se quel pezzo non fosse stato scritto da
te. Se non lo capisci, affari tuoi. Io scrivevo al GRUPPO, non a te.
Tu (questa volta mi rivolgo proprio a TE) commetti sempre lo stesso
errore: fare di una banale questione pseudo linguistica una faccenda
PERSONALE. Dovresti non entrare mai nel personale perché alimenti la
polemica e rovini il piacere di partecipare ad un NG. Lo fanno solo gli
attaccabrighe e gli immaturi.
> Se poi vogliamo (non "volessimo" :-) fare i bastian-contrari,
> possiamo sempre dire che "avervi convinti" può anche
> essere corretto se gli diamo il significato di "avere voi in uno
> stato di convinzione" (cioè, "convinti" usato come aggettivo
> sostantivato piuttosto che come participio passato... :-)))))
Dal contesto è fin troppo evidente che di participio passato si tratta.
Avesse voluto usare un aggettivo sostantivato avrebbe scritto 'trovarvi',
'vedervi', 'siate' et similia, ma mai 'avervi', almeno in questo caso.
Ma se insisti, visto che sei la pistola più veloce del west (o dell'west
:-)), mi ritiro in buon ordine :-).
> --
> Er Roscio.
Ciao,
Mi pareva che queste cose si chiamassero "licenze poetiche", e che non
facessero regola (altrimenti non sarebbero più "licenze poetiche",
d'altronde!!!) :-)
Suvvia, cari Giancarli, vogliatevi bene in nome della vostra ominimia.
:-)
Marco
P.S. Che non inizi ora una nuova guerra di religione fra chi propugna
"cari Giancarli" contro l'invariabile "cari Giancarlo", magari mestata
da provocatori che sostengono "cari Giancarlos".
> Per niente. Se parli di "cinema tedesco" e di "cinema americano",
> come li chiameresti INSIEME, se volessi escludere il "cinema cecoslovacco"
> ?...
il cinema tedesco e il cinema americano.....
se ne includi parecchi, parlo di comunque di cinema, escluso quello
cecoslovacco e quello afgano.
Mai sentito parlare di cinema in termini di cumulo, comunque...
Dimmi tu, quando si parla di agricoltura tedesca e di agricoltura americana,
come le chiameresti insieme? le agricolture?
Se parli del conio?
e l'arte del ferro, in piu' paesi diventa(no) "arti del ferro"?
...ma mi consenta! :-)))
> >e non stiamo ovviamente parlando delle sale, giusto? chiarito? spero!
>
> PREGO ?...
> E perché non dovrei, di grazia ?...
> Non si tratta, forse, di un vocabolo della lingua italiana ?...
semplicemente perche' l'esempio che ho portato era riferito al cinema come
attivita' umana, e non come edificio.
Cosi' come e' evidente che il mondo del cinema non e' tutto il pianeta, oceani
e cordigliere incluse, ma soltanto l'ambito di chi ci lavora.
Ho imparato anch'io che i cinema come edifici esistono.
Pensa che precoce: l'ho imparato fin dalle elementari, in una isolata quanto
sorprendente botta di genio..:))
> > Uno qualunque ha parlato. :-)))))
>
> Rispolvereremo la tecnica del sasso in bocca... :-)))
Non aspetto altro che la prima pietra, lanciata da un interlocutore che non
sbaglia mai...
Nel frattempo, se me lo concedi, mi esprimo, e in bocca ci metto piu'
volentieri qualcos'altro...
Ma se ti da disturbo, ne posso fare a meno, prima di arrivare a farmi lapidare
per un plurale.. :-))
Se interessa a qualcuno, posso dire che non m'ero posto il problema prima di
icontrarlo nel NG ma, leggendo gli interventi, dopo un po' mi sono convinto che
e' meglio scegliere come plurale euri, e poi ho espresso questa opinione nel
thread, osando osservare una contraddizione nel tuo post, tutto qui.
Come vedi, son qui per imparare, non mi realizzo la vita sul plurale dell'euro.
In contraddizione ci cadono tutti, prima o poi. Tranne te.
> chicchessia (spero vada scritto con due
>c, altrimenti minimo mi fucili, simpatico e cordiale come sei!)
A me risulta che ce ne vogliano tre.
--
Bye
Vitt
>Ma
se ti da disturbo,
^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^
Es
--------------------------------
Inviato via http://usenet.iol.it
Uh? E perché, di grazia?
Spero di avervi convintI, non convintO.
Quelle mele lŕ, per esempio: so di averle mangiatE, non mangiatO.
Ciao
Ale
--
Namárië Valinor
> Avranno forse anche voluto scongiurare (e qui possiamo capirli)
> l'eventualità di dover ristampare tutte le banconote nel caso che, in
> futuro, altri paesi aderissero euro.
Non c'e' solo la prospiciente adesione.
Ad ogni guerra si formano nazioni diverse, che assumono lingue fino ad allora
non ufficiali...una banconota diverrebbe un lenzuolo incasinatissimo e
precario...
Basta gia' l'elenco delle lingue che hai riportato...neerlandese compreso!
:-))
Trovo che la ricchezza della lingua non abbia bisogno di comparire sulle
banconote per essere valorizzata: basterebbe multare gli editori per ogni
errore logico e ortografico andato in stampa, e la lingua ne uscirebbe molto
piu' vincente e apprezzata, e ci sarebbe qualche soldino in piu' per le sqole
pubbliche...
> E comunque, ovviamente, le direttive dell'UE non possono certo essere
> vincolanti fuori dell'Unione e sono quindi irrilevanti nei paesi
> extracomunitari di lingua italiana, francese, spagnola, portoghese,
> inglese, tedesca, greca.
paese extracomunitario di lingua italiana? quale?
Le tinte coloniali mi donano...
> Non vedo dunque che scandalo ci sia se in Italia quasi tutti usano il
> normale termine "centesimi" al posto del burocratico "cent" (idem con
> "centavos" e simili in Spagna e Portogallo) o se alcuni, inclusi
> dizionari prestigiosi, insistano sul plurale "euri" (idem per "euros"
> in inglese).
concordo
> Spero di avervi convintI, non convintO.
> Quelle mele là, per esempio: so di averle mangiatE, non mangiatO.
Secondo me, il ragionamento che fanno i burocrati è questo:
avere convinto voi -> avervi convinto
quindi:
avere dipinto voi -> avervi dipinto
e quindi:
"avervi dipinti" sarebbe forma errata come "avervi convinti".
Costoro quindi si perdono la differenza tra:
1) avervi dipinto
2) avervi dipinti
Vi ho dipinto la scena, la stanza, i capelli.
Vi ho dipinti uno a uno.
Vi ho descritti (implica uno a uno).
Vi ho descritto (non implica uno a uno, anche se lo posso specificare).
Vi ho convinto = ho convinto voi come gruppo in generale.
Vi ho convinti = ho convinto ognuno di voi come persona.
--
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Giancarlo Pillan - Ivrea - Italy
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