>Perche' si dice :conta come il due di briscola ?
>non si dovrebbe dire conta come il due a briscola ?
no, le due frasi hanno significato leggeremente diverso.
nel gioco della briscola un seme a caso diventa il seme "di briscola",
ovvero quello che in francese credo si chiami l'atout.
le carte della briscola, come in tutti i giochi di carte sono disposte
secondo una certa gerarchia: la carta maggiore prende le carte minori.
ma se il seme di briscola e' spade, ovvero, come si dice, "*la*
briscola e' spade", allora una qualsiasi carta di spade prendera'
tutte le altre carte, meno una eventuale carta di spade superiore.
e' anche vero che il due e' l'ultima nella gerarchia delle carte nel
gioco della briscola, per cui uno potrebbe pensare che il modo di dire
debba essere "contare come il due a briscola".
dicendo "il due DI briscola" pero' si intende dire che ci sarebbe pure
un motivo perche la persona in questione conti qualcosa (e' di
briscola), ma e' anche vero che il suo contare qualcosa e'
controbilanciato dal suo infimo valore (sarai pure di briscola ma sei
sempre l'ultimo delle briscole e col quattro ti ammazzo).
un esempio potrebbe essere un caporale che si dia delle arie coi
soldati semplici: e' vero che formalmente e' un loro superiore, ma e'
comunque il penultimo gradino della scala.
inoltre credo che dire "il due di briscola" sia leggermente piu'
facile e piacevole da pronunciare che non "il due a briscola". un
altro motivo assai involuto penso che sia che dicendo "il due di
briscola" si restringa il campo di valori a cui deve inconsciamente
pensare chi ascolta, rendendo la frase di effetto piu' immediato:
dicendo il due di, infatti, "chiedo" a chi mi ascolta di individuare
la posizione gerarchica del due in uno solo dei quattro semi, quello
di briscola: chiaramente la posizione in quel subset e' l'ultima.
ma il due a briscola, ovvero nel gioco della briscola, puo' anche
prendere, perche' vige la regola che si debba rispondere con lo stesso
seme o si perde la carta: se io sono il primo di mano e gioco il due
di coppe, il secondo gioca l'asso di bastoni, il terzo l'asso a denari
(altro modo di dire tipico: "a" un certo seme anziche' "di",
similmente ad "a' la..." in francese), il quarto il tre di denari (e
supponendo che nessuno di questi semi sia briscola), prendo io col due
di coppe perche' nessuno ha giocato una carta superiore di coppe o una
briscola. un caso molto complicato ed inverosimile ma formalmente
corretto.
se quindi dicessi "il due a briscola" nel senso di "il due nel gioco
della briscola" costringerei l'ascoltatore, che la cortesia mi fa
supporre esperto giocatore di briscola, a prendere prima in
considerazione il caso di cui sopra per generalizzare il comportamento
del due, per poi comunque escluderlo vista la sua inverosimiglianza.
ma comunque lo costringo ad un microragionamento non necessario in
piu'.
un altro modo di dire diffuso e' "contare come il due di coppe".
perche' si sia scelto il seme delle coppe proprio non lo so, non mi
pare ci sia un gioco con le carte italiane in cui ci sia una gerarchia
di semi come nel poker, nel quale le picche sono l'ultimo e quindi il
due di picche (altro modo di dire) e' chiaramente l'ultimo degli
ultimi.
chi vuol dare sfoggio di erudizione nel gioco della briscola
(atteggiamento diffuso tra i giovani delle medie superiori... :-) )
usa modi di dire tipo: "conti quanto il due di coppe quando regna
denari", ovvero quando il seme cui bisogna rispondere (il primo
giocato) e' denari, sottintendendo che nessuno dei due sia briscola,
anche se a volte, per dare maggior enfasi alla frase lo si specifica:
"conto quanto il due di bastoni quando regna coppe e la briscola e'
denari". la scelta dei semi e' del tutto casuale.
non dalla briscola ma del tressette (o tresette?), ma voglio citarlo
lo stesso, viene il modo di dire romano "stare fuori con l'accuso",
ovvero esagerare assai. l'"accuso" sono dei punti supplementari che
si fanno a tresette se nella mano capitano certe combinazioni di carte
e si dichiara di averle, ovvero le si "accusa".
per chi, sicuramente straniero, non conosce la briscola, ecco altri
termini gergali:
carico=carta di grande valore, ovvero asso e tre, 11 e 10 punti;
figura=come "dressed" nel poker, ovvero fante, cavallo e re (o gobbo,
donna e regio, come si dice da qualche parte), 2, 3 e 4 punti;
scartina, liscio=carta senza valore, ovvero tutte le altre.
esistono poi dei segni convenzionali per comunicare al compagno le
proprie carte o per fargli una richiesta, l'unico che ricordo e':
puntare gli occhi verso l'alto, ovvero voglio oppure ho un asso.
alcuni non ammettono l'uso dei segni, altri si' perche' in questo mdo
si puo' intercettare le comunicazioni degli avversari. usando i
segni, inoltre, sia che gli avversari lo tollerino e soprattutto se
*non* lo tollerano e quindi non ci deve far scoprire, si da' alla
briscola, che tutto sommato e' un gioco molto semplice, un po' di
mordente in piu'.
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>Perche' si dice :conta come il due di briscola ?
>non si dovrebbe dire conta come il due a briscola ?
> Albert
Per lo stesso motivo per cui diresti "conta come il due di coppe" ma
non "conta come il due a coppe": in questo caso non si intende il
gioco ma il seme. Un po come dire "ho giocato un poker".
Qualcuno saprebbe rinfrescarmi il nome di quella figura retorica che
vede il cambio del contenente per il contenuto, il materiale per
l'oggetto e via dicendo?
: Qualcuno saprebbe rinfrescarmi il nome di quella figura retorica che
: vede il cambio del contenente per il contenuto, il materiale per
: l'oggetto e via dicendo?
Dovrebbe essere la metonimia. Mentre la sineddoche e` quella in cui si usa
la parte per il tutto ("le prue veloci", "guadagnarsi il pane" e anche "un
gran pezzo di f...", detto di una fanciulla piacente).
Ciao,
Daniele
>nel gioco della briscola un seme a caso diventa il seme "di briscola",
>[snippone]
Mi hai fatto venire voglia di imparare a giocare a briscola!
...cerchero' un regolamento sul web.
Ciao
Elrond
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Time flies like an arrow. Fruit flies like a banana.
>> Qualcuno saprebbe rinfrescarmi il nome di quella figura retorica che
>> vede il cambio del contenente per il contenuto, il materiale per
>> l'oggetto e via dicendo?
> Dovrebbe essere la metonimia. Mentre la sineddoche e` quella in cui si usa
> la parte per il tutto ("le prue veloci", "guadagnarsi il pane" e anche "un
> gran pezzo di f...", detto di una fanciulla piacente).
Daniele, arrivi a fagiolo. Proprio la settimana scorsa, fra colleghi, ci
chiedevamo qual e` il nome della figura retorica che ci fa chiamare signor
Hatu una persona che preferiremmo non fosse nostro collega.
P.S. Hai notato come il Devoto-Oli e` piuttosto impreciso sulla distinzione
fra metonimia e sineddoche? Infatti riporta "bere una bottiglia" come esempio
di metonimia e "bere un bicchiere" come esempio di sineddoche. (-: Mah.
Gian Carlo
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> nel gioco della briscola un seme a caso diventa il seme "di briscola",
> ovvero quello che in francese credo si chiami l'atout.
Lbo, se ricordo bene nei giochi di carte col jolly i francesi chiamano atout
appunto il jolly. Pero`, visto che a briscola di jolly non se ne usano,
potrebbe essere che l'atout sia quello che dici tu.
Qualcuno sa qualcosa di piu` preciso?
Saluti
g.ma...@usa.net wrote:
>
> In <35d62545...@news.ntt.it> Lbo da casa wrote:
>
> > nel gioco della briscola un seme a caso diventa il seme "di briscola",
> > ovvero quello che in francese credo si chiami l'atout.
>
ci dovrebbe essere anche una versione per windows della briscola, a
due e a quattro: se cerchi in qualche sito(*) che raccoglie freeware o
shareware la trovi senz'altro.
(*) www.windows95.com, tucows.iol.it, www.shareware.com.