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Fabrizio
--
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Grazie per l'attenzione
> Ho sempre saputo che la parola "libriccino" si puo' usare
> in italiano,
E hai sempre saputo giusto :))
> ma Microsoft Word la segnala come errore e
> da' come alternativa "libricino"! Che storia e' questa??!
Il correttore di Word va usato con "juicio" :)) In questo caso
sbaglia. Io lo tengo scrupolosamente disattivato, ma da quel che sento
in giro, fa acqua da tutte le parti e in tutte le lingue.
Tornando al tuo quesito: io son solita dire libriccino, ma mi sa anche
che pure libricino sia ammesso: non vedo per qual motivo non debba
esserlo.
--
Ciao,
Mariuccia®
Mariuccia Ruta wrote:
> Scientia <scie...@XXXtechnologist.com> wrote:
>
> > Ho sempre saputo che la parola "libriccino" si puo' usare
> > in italiano,
>
> E hai sempre saputo giusto :))
Mi ero spaventato perche' non ho trovato la parola "libriccino"
nemmeno sul dizionario Garzanti. Poi ho guardato meglio e l'ho trovato
da qualche parte sotto la voce "libro", come possibile diminutivo
> Il correttore di Word va usato con "juicio" :)) In questo caso
> sbaglia. Io lo tengo scrupolosamente disattivato, ma da quel che sento
> in giro, fa acqua da tutte le parti e in tutte le lingue.
Come tutta la Microsoft, in pratica...
Ah, bei miei vecchi computer anni '80, quando tutto era sotto
controllo ed il computer non si permetteva di prendere decisioni
al mio posto!
> Tornando al tuo quesito: io son solita dire libriccino, ma mi sa anche
> che pure libricino sia ammesso: non vedo per qual motivo non debba
> esserlo.
Sul Garzanti non l'ho trovato
>> Tornando al tuo quesito: io son solita dire libriccino, ma mi sa anche
>> che pure libricino sia ammesso: non vedo per qual motivo non debba
>> esserlo.
>
> Sul Garzanti non l'ho trovato
Mah, "libricino" a me non risulta. Sembrerebbe una deformazione dialettale.
"Libriccino" è sicuramente forma corretta.
P.
--
Femina è cosa garrula e fallace (TASSO G. L. XIX, 84)
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>Ho sempre saputo che la parola "libriccino" si puo' usare
>in italiano, ma Microsoft Word la segnala come errore e
>da' come alternativa "libricino"! Che storia e' questa??!
>
Il DISC da ragione a Scientia, ignorando libricino.
Suggerisco il solito metodo di scrivere "libriccino" ed aggiungerlo al
custom.dic.
Strana però questa doppia c nel diminutivo di un sostantivo nel quale
non sono presenti delle c.
Da una sommaria analisi è caso unico.
--
Bye
Vitt
Andando per analogia:
- conto, conticino
- lume, lumicino
- parte, particina
- crosta, crosticina
direi che la forma corretta è "libricino".
Roger
--
rugf...@tin.it
Togliere 99 per rispondere direttamente
>Andando per analogia:
>- conto, conticino
>- lume, lumicino
>- parte, particina
>- crosta, crosticina
>direi che la forma corretta è "libricino".
Anch'io, e infatti ho sempre usato questa forma. Se poi i vocabolari (ma qui non
ne ho, e l'unico in linea è il Garzanti) dicono che non è così, sarei curioso di
conoscere il motivo di questa strana eccezione.
Ciao.
Gian Carlo
> >direi che la forma corretta è "libricino".
>
> Anch'io, e infatti ho sempre usato questa forma. Se poi i vocabolari (ma
qui non
> ne ho, e l'unico in linea è il Garzanti) dicono che non è così, sarei
curioso di
> conoscere il motivo di questa strana eccezione.
Infatti, è piuttosto strano.
Lo Zingarelli ammette entrambe le forme.
Io, però, credo che non sia altro che la registrazione di un uso, sia pure
scorretto, ma, innegabilmente, diffuso.
Mentre scrivo mi vengono in mente altri esempi:
- cuore, cuoricino
- corpo, corpicino
e chissà quanti altri ne esistono.
Per me non c'è ragione che "libro" debba fare eccezione.
> Ciao.
>
> Gian Carlo
Ciao,
>Mentre scrivo mi vengono in mente altri esempi:
>- cuore, cuoricino
>- corpo, corpicino
>e chissà quanti altri ne esistono.
posto, posticino
nota, noticina
>Per me non c'è ragione che "libro" debba fare eccezione.
Che sia un'eccezzione? (-:
Ciao.
Gian Carlo
Anche Gabrielli e De Mauro (quest'ultimo indirettamente) danno
/libriccino.
Facciamo il punto: -icino viene dato come unione di -ic- (da -icello) +
-ino; -iccino è, invece, l'unione di -iccio + -ino, esattamente come
-icciolo è l'unione di -iccio + -olo (e tutti diciamo infatti
muriCCiolo e portiCCiolo, nevvero?).
-ìc·cio
suff.
si aggiunge produttivamente ad aggettivi (per lo più tratti da
participi passati) e, meno frequentemente, a sostantivi; aggiunto ad
aggettivi esprime qualità in forma approssimativa, valore diminutivo,
spesso con connotazione peggiorativa: alticcio, malaticcio, molliccio,
sudaticcio, umidiccio; aggiunto ad aggettivi e sostantivi che indicano
colore, esprime approssimazione, impurezza: bianchiccio, gialliccio,
rossiccio; forma sostantivi maschili denominali in cui esprime valore
limitativo, peggiorativo: chiacchiericcio, laniccio, muriccio
-ì·no
suff.
1. è usato produttivamente con valore diminutivo, a volte con
connotazione affettiva o anche attenuativa, nella formazione spec. di
sostantivi e, più raramente, di aggettivi alterati: carino, fratellino,
freddino, pensierino; non frequente il cambio di genere nei derivati da
sostantivi femminili: camerino, codino, spazzolino; può assumere
talvolta connotazione ironica, o anche spregiativa: galoppino,
popolino; in parole che terminano in one / ona viene usata la forma -
cino (con cancellazione della vocale finale di parola): bastoncino,
carboncino | in parecchi vocaboli l'originale valore diminutivo del
suffisso è oscurato o parzialmente oscurato: bambino, pasticcino; ha
valore vezzeggiativo nei diminutivi di nomi di persona: Angelina,
Pierino; nella lingua colloq. si può aggiungere anche ad avverbi:
benino, pianino, tantino[...]
Pensiamo al pastiCCino: lasciamo perdere che ha assunto un significato
completamente autonomo; colla pasta si fa un pasticcio (anche qui,
significato autonomo), e con poco pasticcio un pastiCCino.
Con /libro e /libriccino, però, le cose non sono tanto semplici: prima
di tutto perché non ho mai letto o sentito /libriccio, e poi perché
/libriccino non ha assunto alcun significato autonomo, e pare essere
davvero solo un piccolo libro (e solo in senso proprio, non figurato:
un volumone, anche se di poche pretese, non sarà mai un libriccino).
Se, tuttavia, ipotizzassimo un antico /libriccio, col senso più o meno
di /libercolo, i conti potrebbero tornare: il valore negativo di
/libriCCino si sarebbe perso nel tempo, /libriCino sarebbe confluito in
/libriCCino (o non si sarebbe mai, sviluppato, a favore di /libretto -
faccio notare che non esistono /cuoretto, /notetta, /contetto,
/crostetta, /partetta, /postetto...) e... e, chissà, forse gli elefanti
volerebbero. :(
Bah! Mi spiace d'aver scritto un altro articolo con tante ipotesi e
nessuna certezza.
--
Bye.
Lem
'CLOCK is what you make of it: non sprecare i cicli idle della tua CPU'
Conoscere meglio le proteine: www.stanford.edu/group/pandegroup/Cosm/
> [...]
> Bah! Mi spiace d'aver scritto un altro articolo con tante ipotesi e
> nessuna certezza.
> [...]
Lem, sei un grande!
E lo penso davvero!
> --
> Bye.
> Lem
Sě, ultimamente ho messo su un paio di chili... ;)
> Anche Gabrielli e De Mauro (quest'ultimo indirettamente) danno
> /libriccino.
Libriccino è attestato anche da Bruno Migliorini nella sua "Storia
della Lingua Italiana": "Libriccino della Madonna" termine che nel
Settecento pare sia stato soppiantato da "uffiziolo", con grande
dispiacere del Salvini.
Però "libriccino" nell'accezione di piccolo libro è sopravvissuto
comunque, visto che io non son la sola ad usarlo e ricordo d'averlo
sentito da sempre.
Poi, il Migliorini, riporta "libricciuolo", ma inteso come libretto
d'opera.
>
> Facciamo il punto:
> [...]
E, come sempre, lo hai fatto in maniera egregia. Grazie per le
interessanti disànime.
>
> Bah! Mi spiace d'aver scritto un altro articolo con tante ipotesi e
> nessuna certezza.
Beh, a me basta la certezza che il termine "libriccino" è diminutivo
perfettamente lecito di libro, come leggo anche nel Manualetto di
Linguistica Italiana di Maurizio Dardano, al capitolo dedicato agli
alterati diminutivi.
> --
> Bye.
> Lem
--
Ciao,
Mariuccia®