questi sono i fatti.
No, ce ne sono molti altri di fatti, già spiegati nei giorni passati,
ma che tu hai voluto ignorare.
Ignorare i fatti ti porta alla tua caratteristica superficialità di
analisi.
Rifletti un attimo.
Il caffè che chiedi al bar è:
1) una minima parte della pianta caffè: i semi
2) semi che vengono tostati
3) poi macinati in polvere
4) una dose di polvere viene pressata
5) una quantità di acqua viene fatta passare
6) e infine raccolta in una tazzina.
Sono SEI operazioni diverse. Almeno sono sei le principali. Che sono
"raccolte" dal termine "caffè" quando lo si dice al bar. Non significa
pianta, né seme, né pacchetto, né tazza, né tazzina. Significa
"bevanda ottenuta in un certo modo".
Ora, siccome quando chiedi un caffè d'orzo stai di fatto chiedendo le
stesse SEI operazioni TRANNE che cambi il seme da adoperare, è più
ovvio usare una parola che già identifica il procedimento. E' vero che
proprio la pianta ha dato il nome alla sequenza, ma è anche vero che
la sequenza è espressa dal nome.
E' come per ombrello. Stando alla tua logica si dovrebbe chiamare
"asciuttello".
Ah, anche la tua confusione tra infuso estratto eccetera, ti porta a
non capire perché non si dice "un caffè di tè". Io lo direi per una
particolare bevanda ottenuta tostando delle foglie di tè, macinate
fine e messe nella macchina per il caffè.
Come vedi tutto ha una logica: il problema è che la tua analisi
superficiale non ti permette di vederla. Sei la classica persona che
parla parla parla senza ascoltare ciò che dicono gli altri.
Giancarlo
> Il caffè che chiedi al bar è:
> 1) una minima parte della pianta caffè: i semi
2) semi che vengono tostati
3) poi macinati in polvere
4) una dose di polvere viene pressata
5) una quantità di acqua viene fatta passare
> 6) e infine raccolta in una tazzina.
> Sono SEI operazioni diverse. Almeno sono sei le principali. Che sono
> "raccolte" dal termine "caffè" quando lo si dice al bar. Non significa
pianta, né seme, né pacchetto, né tazza, né tazzina. Significa
"bevanda ottenuta in un certo modo".
> Ora, siccome quando chiedi un caffè d'orzo stai di fatto chiedendo le
> stesse SEI operazioni TRANNE che cambi il seme da adoperare, è più
> ovvio usare una parola che già identifica il procedimento.
Sono d'accordo.
Fin qui ci siamo.
Sai qual è la parola che racchiude il procedimento ?
blank - SPAZIO - SPACE - niente.
'un *nulla* caffè' sta per 'una tazza di quella roba ottenuta col
procedimento X usando il caffè'.
nel procedimento che si usa per coniare il termine, tutto il procedimento
pratico X con cui viene fatta la tazza di caffè viene denominato
con nulla, viene omesso.
Se al posto del caffè si usa l'orzo, usando, ovviamente, la stessa parola
usata, cioè SPAZIO, NIENTE,
viene fuori, semplicemente,
UN ORZO !!!!
******** il risultato del procedimento viene identificato col suo
ingrediente principale ******
* per il caffè, come per l'orzo
*
e vale anche per il tiè, anche se lì il procedimento è un po' diverso.
un caffè
un orzo
un thè
un decaffeinato (e non un caffè di decaffeinato)
un cioccolato (non un caffè di cioccolato)
> E' come per ombrello. Stando alla tua logica si dovrebbe chiamare
>" asciuttello".
stando alla tua, si dovrebbe chiamare 'ombrello d'acqua', o 'ombrello per
acqua'
> Sei la classica persona che
> parla parla parla senza ascoltare ciò che dicono gli altri.
forse perchè ho già elaborato da tempo quello che mi stanno dicendo