> vorrei che
> qualcuno mi spiegasse (nel modo più semplice possibile) la differenza
> tra fono e fonema
il fono è un fatto puramente acustico, cioè un insieme di
caratteristiche del suono.
Il fonema invece ha valore semantico, cioè è portatore di un
significato.
Esempio: la r moscia (r uvulare) è un suono acusticamente affatto
diverso dalla r normale (che in italiano è alveolare). Si tratta di due
suoni prodotti con una diversa articolazione, e la differenza è
immediatamente percepibile. Ma non esiste nessuna differenza di
significato tra una parola pronunciata con la normale r italiana e una
parola pronunciata con la r moscia. Si tratta quindi di due foni ben
distinti, ma di un un unico fonema.
Invece, per esempio, la p e la b, che hanno un'articolazione molto
simile, sono nettamente distinti come significato: pasto e basto sono
due parole diverse. Si tratta quindi di due fonemi diversi.
La cosa fondamentale da capire è che le caratteristiche fonematiche sono
culturali, e quindi si differenziano da una lingua all'altra.
In italiano, la n di panca e la n di panda sono pronunciate in modo
diverso. La prima è velare, la seconda alveolare. Ma non esiste nessuna
coppia di parole che si differenziano solo per la presenza di una o
dell'altra vartiante. La differenza dipende esclusivamente dalla
posizione: la n davanti alla /k/ viene sempre pronunciata velare, la n
davanti alla d e alla t in modo alveolare. Invece in inglese sin e sing,
thin e thing sono parole diverse. Quindi, in italiano n velare e n
alveolare sono varianti posizionali dello stesso fonema; in inglese, due
fonemi distinti.
--
Maurizio Pistone strenua nos exercet inertia Hor.
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http://blog.ilpugnonellocchio.it
>Sto preparando l'esame di fondamenti di linguistica e vorrei che
>qualcuno mi spiegasse (nel modo più semplice possibile) la differenza
>tra fono e fonema.
Il fonema è l'insieme (la classe) di suoni che, anche se realizzati
(pronunciati) in modo diverso, vengono interpretati nello stesso modo
dai parlanti di una lingua.
Considera il suono consonantico italiano corrispondente alla lettera
"t". E' normalmente un suono occlusivo (prima di produrre il suono si
ostruisce il passaggio dell'aria), sordo (le corde vocali non vibrano)
e dentale (la lingua, per ostruire il passaggio dell'aria, tocca i
denti superiori). Qualcuno però può pronunciare la "t" toccando con la
lingua gli alveoli (suono alveolare, per i pignoli, anche se spesso è
comunque detto dentale). I due suoni sono diversi, ma un italiano li
interpreta entrambi come realizzaione fisica della "t". Tutte le
realizzazioni fisiche della "t" costituiscono il fonema.
Da questo punto di vista, un fono è semplicemente uno dei suoni di una
lingua. Tutti i foni costituenti un fonema, cioè interpretati allo
stesso modo, sono detti allofoni.
Ciao.
Gian Carlo
io la sapevo + facile,il fono è cm si legge e fonema cm si scrive.