Preso in castagna! Sì, mi sono permesso di correggere (naturalmente
andando a memoria e non consultando il vocabolario) un correttissimo
pulmino in un inesistente pullmino...
Orbene...Qual è l'origine del mio errore?
Si parte da Pullmann, ideatore delle carrozze-letto;
si passa per pullman attestato da tutti i vocabolari con due elle due;
si passa per il popolare pulman (grafia scorretta del precedente);
si arriva a pulmino, diminutivo di pulman.
Insomma, risalendo errore per errore ( dell'uso) , sono scivolato
sulla buccia di banana dell'ipercorrettismo ( frutto dell'abuso di
spocchia).
Ben mi sta...ma è possibile che non sia attestato un "pullmino"?
Avete altri esempi del genere ( stile malanconia-melanconia,
liquerizia-liquorizia etc.. et similia)?
S-ciao
Stefano A.
Stefano A.:
--
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Giancarlo Pillan - Ivrea - Italy
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>Pullmino č tanto corretto quanto pulmino.
>Se interessa.
>
>
Sě, d'accordo, ne avevo il sospetto... ma i vocabolari da me
consultati non lo attestano.
Dove lo hai trovato?
Grazie
Stefano A.
>
Mah... essendo "Pullmann" un cognome, direi che, come tu stesso affermi,
tutti gli altri siano errori, e in quanto tali, l'uno vale l'altro...
--
Er Roscio.
Anche qui non capisco perché si preferisca dare grande importanza alle
opinioni e alle sensazioni e poca alla logica e alla realtà dell'uso.
La realtà d'uso è che si usano abbondantemente sia una forma che l'altra
(si osserva su giornali e su web). E' non c'è motivo di dubitare
dell'origine con due elle e del successivo abbandono. Come si fa allora
a supporre che la forma DERIVATA sia diventata l'unica corretta?
Se importa la prova del dizionario... lo Zingarelli 2000.
Be' ...allora è solo stato un eccesso di sfiducia in me stesso e un
eccesso di fiducia nei vocabolari da me consultati....
Le tue osservazioni sono condivisibili e sensate. La "fotografia"
offerta dal vocabolario talvolta ci fa perdere di vista il
lungometraggio evolutivo della lingua, ma è anche vero, ne converrai,
che ci offre un salvagente che è difficile non afferrare nel momento
del bisogno...
Grazie
Stefano A.
> "Stefano A.:
> > Preso in castagna! Sì, mi sono permesso di correggere (naturalmente
> > andando a memoria e non consultando il vocabolario) un correttissimo
> > pulmino in un inesistente pullmino...
> > Orbene...Qual è l'origine del mio errore?
>
> Mah... essendo "Pullmann" un cognome, direi che, come tu stesso affermi,
> tutti gli altri siano errori, e in quanto tali, l'uno vale l'altro...
A quanto ne so, pullman e pulman vanno bene entrambi [meglio ancora se
hanno pure l'aria condizionata ;))].
Diverso è il caso di pulmino/pullmino: sbaglierò, ma il ragionamento
che faccio io è il seguente: essendo "pulman" vocabolo ormai
perfettamente italianizzato, mentre l'altro con la doppia elle resta
pur sempre estraneo al sistema ortografico e fonologico italiano, il
logico diminutivo fra "pullmino" e "pulmino" dovrebbe esser
quest'ultimo. Anche la pronuncia se ne avvantaggia, IMO.
--
Ciao,
Mariuccia®
Veramente io la doppia "l" la pronuncio eccome. Tant'è che non mi
verrebbe mai naturale scrivere "pulmino". E comunque, etimologicamente
dovremmo ricorrere a qualche orrore tipo "pullmanino", semmai.
Beh, io propendo per "pullmino", ma capisco che, trattandosi di derivato
su base di forestierismo, qualche oscillazione regionale/personale sia
ammissibile.
Ciao,
Nicola
--
Multa non quia difficilia sunt non audemus, sed quia non audemus sunt
difficilia (Seneca).
[it, en, ru, es, (fr, pt, la, zh, ar)]
> Mariuccia Ruta:
> > [...] sbaglierò, ma il ragionamento
> > che faccio io è il seguente: essendo "pulman" vocabolo ormai
> > perfettamente italianizzato, mentre l'altro con la doppia elle resta
> > pur sempre estraneo al sistema ortografico e fonologico italiano, il
> > logico diminutivo fra "pullmino" e "pulmino" dovrebbe esser
> > quest'ultimo. Anche la pronuncia se ne avvantaggia, IMO.
> Veramente io la doppia "l" la pronuncio eccome. Tant'è che non mi
> verrebbe mai naturale scrivere "pulmino".
A me invece succede il contrario. E, a dire il vero, non ricordo
d'aver mai sentito nessuno, di nessuna regione, dire "pu_ll_mino";
credo d'aver sempre sentito "pulmino". Anche in Toscana e persino in
Sicilia e in Sardegna.
> Beh, io propendo per "pullmino", ma capisco che, trattandosi di derivato
> su base di forestierismo, qualche oscillazione regionale/personale sia
> ammissibile.
Mi hai incuriosita, Nicola, con quel tuo:
> "...oscillazione regionale/personale...ammissibile"
e sono andata a controllare: mi pare che tutti i vocabolari riportino
"pulmino", mentre solo il De Mauro registra anche "pu_ll_mino" che
però cataloga con: "BU=basso uso", rimandando quindi alla voce con una
elle sola: "pulmino". Ne deduco, dunque, che "pulmino non sia affatto
un regionalismo, e men che meno un "personalismo", bensí vocabolo
italiano a tutti gli effetti.
Leggo sul Gabrielli e trascrivo in parte:
| [...].
| Oggi col termine "pullman" noi indichiamo piuttosto
| l'autobus di lusso, come abbreviazione di "autopullman". Essendosi
| questo termine ormai naturalizzato italiano, non solo si legge cosí
| com'è scritto, ma si tende anche a scriverlo con una sola "l",
| "pulman", invariato nel plurale: i "pulman". E non mi sembra cosa
| da condannare; tanto piú che sempre con una sola elle scriviamo il
| diffusissimo diminutivo "pulmino".
E visto che ormai ci sono :)) ecco qui anche il pensiero del Satta:
| [...];
| ... e da "pullman" è corretto fare "pulmino" con una "l" sola,
| perché gli abbiamo dato un suffisso diminutivo nostrano, e allora
| si può compiere l'opera togliendo di mezzo il gruppo "llm", che in
| italiano non esiste. [...].
Nessun "regionalismo", dunque, e nessun "personalismo", nel vocabolo
"pulmino" con una elle sola: puro e semplice italiano.
E anche stavolta ho imparato qualcosa. Grazie, Nicola.
--
Ciao,
Mariuccia®