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Il signor Veneranda

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Roger

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Mar 26, 2004, 10:41:31 AM3/26/04
to
IL SIGNOR VENERANDA (di Carlo Manzoni)
Il signor Veneranda si fermò davanti al portone di una casa, guardò le
finestre buie e spente e fischiò più volte come volesse chiamare qualcuno.
A una finestra del terzo piano si affacciò un signore.
- È senza chiave? - chiese il signore gridando per farsi sentire.
- Si, sono senza chiave - gridò il signor Veneranda.
- E il portone è chiuso? - gridò di nuovo il signore affacciato.
- Si è chiuso - rispose il signor Veneranda.
- Allora le butto la chiave.
- Per fare cosa? - chiese il signor Veneranda.
- Per aprire il portone - rispose il signore affacciato.
- Va bene, - gridò il signor Veneranda - se vuole che apra il portone, butti
pure la chiave.
- Ma lei deve entrare?
- Io no. Cosa dovrei entrare per fare?
- Ma non abita qui lei? - chiese il signore affacciato, che cominciava a non
capire.
- Io no - gridò il signor Veneranda.
- E allora perché vuole la chiave?
- Se lei vuole che apra il portone non posso mica aprirlo con la pipa, le
pare?
- Io non voglio aprire il portone, - gridò il signore affacciato - io
credevo che lei abitasse qui: ho sentito che fischiava.
- Perché, tutti quelli che abitano in questa casa fischiano? - chiese il
signor Veneranda, sempre gridando.
- Se sono senza chiave si! - rispose il signore affacciato.
- Io sono senza chiave - gridò il signor Veneranda.
- Insomma si può sapere cosa avete da gridare? Qui non si può dormire - urlò
un signore affacciandosi a una finestra del primo piano.
- Gridiamo perché quello sta al terzo piano e io sto in strada - disse il
signor Veneranda - se parliamo piano non ci si capisce.
- Ma lei cosa vuole? - chiese il signore affacciato al primo piano.
- Lo domandi a quello del terzo piano cosa vuole, - disse il signor
Veneranda - io non ho ancora capito: prima vuol buttarmi la chiave per
aprire il portone, poi non vuole che io apra il portone, poi dice che se
fischio debbo abitare in questa casa. Insomma io non ho ancora capito. Lei
fischia?
- Io? Io no... perché dovrei fischiare? - chiese il signore affacciato al
primo piano.
- Perché abita in questa casa - disse il signor Veneranda -; l'ha detto
quello del terzo piano che quelli che abitano in questa casa fischiano! Be',
ad ogni modo non mi interessa, se vuole può anche fischiare.
Il signor Veneranda salutò con un cenno del capo e si avviò per la strada,
brontolando che quello doveva essere una specie di manicomio.


-----

Ogni riferimento a frequentatori del newsgroup è puramente casuale.

Ciao,
Roger

Galnick

unread,
Mar 26, 2004, 11:19:25 AM3/26/04
to
> IL SIGNOR VENERANDA (di Carlo Manzoni)

Ghgh!


GCPillan

unread,
Mar 26, 2004, 2:59:56 PM3/26/04
to
Roger:

> IL SIGNOR VENERANDA (di Carlo Manzoni)

Me l'han fatto leggere alle elementari.

Tuttavia è ridicolo paragonare questa la chiusura mentale del signor
Veneranda ad un'espressione chiarissima come "L'unica più".

Come l'episodio di Veneranda insegna, i malintesi nascono perché si
hanno idee preconcette che non si vogliono abbandonare.

Se invece d'essere qui in questo NG con tanto di grammatiche aperte tu
fossi in un mercato qualsiasi capiresti al volo un venditore che ti
indica l'unica zucca più grossa.

Ma sei prevenuto e al pari di Veneranda ti chiedi perché mai dice
"l'unica" se quella più grossa è necessariamente una.


> Ogni riferimento a frequentatori del newsgroup è puramente casuale.

Già, io dovrei essere così stupido da crederci?
--
____________________________________

Giancarlo Pillan - Ivrea - Italy
____________________________________

FB

unread,
Mar 27, 2004, 8:49:30 AM3/27/04
to
On Fri, 26 Mar 2004 20:59:56 +0100, GCPillan wrote:

> fossi in un mercato qualsiasi capiresti al volo un venditore che ti
> indica l'unica zucca più grossa.

Scusa, neh, ma non capisco.

Io vado al mercato e trovo dieci zucche egualmente piccole, e una
decisamente più grande. Se il venditore mi dicesse: "Prenda la più grossa"
(perché, poi, dovrebbe dirlo lui a me...) io prenderei... la più grossa.
Cosa me ne frega se quella è "l'unica più grossa" (ovvero, stando alla
nuovissima Grammatica del Pillan, l'unica zucca che si distingue dalle
altre, che sono più piccole)?


Ciao, FB

GCPillan

unread,
Mar 27, 2004, 9:02:23 AM3/27/04
to
FB:

>>fossi in un mercato qualsiasi capiresti al volo un venditore che ti
>>indica l'unica zucca più grossa.
>
>
> Scusa, neh, ma non capisco.

Oh, non saresti l'unico a non capire.

Hai tagliato la parte in cui spiego che chi è mentalmente limitato dal
troppo studio grammaticale non capisce, ma la stragrande maggioranza
delle persone che non si fa preconcetti capisce benissimo.

GCPillan

unread,
Mar 27, 2004, 9:07:15 AM3/27/04
to
GCPillan:

> Hai tagliato la parte in cui spiego che chi è mentalmente limitato dal
> troppo studio grammaticale non capisce, ma la stragrande maggioranza
> delle persone che non si fa preconcetti capisce benissimo.

Pensare che c'è pure qualcuno (Mariuccia) che asserisce di non aver mai
sentito dire in tutta la sua vita "L'unica .... più ..."!

Io non ho mai visto in vita mia la grammatica del Sensini, però non ho
la dabbenaggine di portare questo fatto a prova che la stessa non è diffusa.

FB

unread,
Mar 27, 2004, 9:08:25 AM3/27/04
to
On Sat, 27 Mar 2004 15:02:23 +0100, GCPillan wrote:

> Hai tagliato la parte in cui spiego che chi è mentalmente limitato dal
> troppo studio grammaticale non capisce, ma la stragrande maggioranza
> delle persone che non si fa preconcetti capisce benissimo.

Se è per questo, tu hai tagliato tutta la mia risposta...


Ciao, FB

GCPillan

unread,
Mar 27, 2004, 9:16:54 AM3/27/04
to
FB:

> Se è per questo, tu hai tagliato tutta la mia risposta...

Non vi è alcun obbligo a riportare ogni cosa, ci mancherebbe!
Ma è buona educazione riportare solo ciò cui si sta rispondendo.

Non vedo la necessità di rispondere alle tue sei righe di obiezione
perché un'obiezione analoga è già stata fatta ieri da Galnick e Roger e
vi ho già risposto come segue.
Risposta che vale anche per le tue sei righe.

......................................................................

Però succede nella vita di tutti i giorni di non capirsi al primo colpo.
Qui ho fatto un esempio proprio di questo tipo. Un calcolatore avrebbe
capito perfettamente. Io dico "la più grossa" e la macchina ordina le
zucche in ordine di grandezza e seleziona la prima. Ma Lucia non è una
macchina e può benissimo vedere tre zucche da mezzo chilo circa senza
accorgersi di quella da tre chili che le sovrasta. Ecco perché non mi
capisce, ecco perché ridico la stessa cosa ma segnalando la presenza di
una sola zucca evidentemente più grande di tutte.

......................................................................

Le tue risposte sono senza dubbio più pratiche e rientrano nella serie
delle barzellette sulla coniugazione dei verbi o sui problemi del
riempimento delle vasche col buco. Ci si può concentrare e calcolare
quanto tempo ci vuole a riempire la vasca che perde o dire che a scuola
insegnano solo stupidaggini. Ho voluto rallegrare l'atmosfera con la
sempre divertente zucca, ma rimane valido l'esempio fatto. Voglio
(questo è il mio obiettivo) segnalare a Lucia che c'è una sola zucca più
grande delle altre. Sono certo che se le dico "L'unica più grande" mi
comprende perfettamente. Sono pronto a scommetterci sopra i soliti 1000
euro interrogando un campione di italiani qualsiasi. Trovo risibile
l'insistenza con cui alcune persone insistono nel dire che la forma è
illogica o incomprensibile. Sarà pure scorretta, ma è semplice, lineare
e perfettamente comprensibile...

Galnick

unread,
Mar 28, 2004, 9:19:54 AM3/28/04
to
> Io non ho mai visto in vita mia la grammatica del Sensini, però non ho
> la dabbenaggine di portare questo fatto a prova che la stessa non è
diffusa.

male. non aver mai letto la grammatica del Sensini è un male.
Leggitela. È piuttosto semplice e sicuramente saprebbe indicarti il perché
dell'errore illogico che fai e continui a fare.
Io sono d'accordo con gli altri, anche se poi non mi piace attaccarti. Però
leggi Sensini, grazie.


GCPillan

unread,
Mar 28, 2004, 5:19:10 PM3/28/04
to
Galnick:

Guarda che non vado fiero di non aver conoscenza di qualcosa.
Ci sono infinite cose che non so e tra la lista delle mie priorità non
c'è la grammatica italiana. Sia perché il tema grammaticale non è (come
già spiegato) di mio interesse, sia perché non credo che troverò io la
risposta che sinora nessun altro è riuscito a trovare. Come in un
qualsiasi NG mi aspetto che le conoscenze vengano condivise. Io posso
raccontare le mie esperienze, le mie sensazioni, i miei ragionamenti, i
miei documenti. Chi possiede e conosce detta grammatica può
tranquillamente riportare qui quel che vi trova scritto.

edi'® (E.D.)

unread,
Mar 29, 2004, 8:06:26 AM3/29/04
to
"GCPillan" <gcpi...@email.com> ha scritto

> tra la lista delle mie priorità non c'è la grammatica italiana.

> Sia perché il tema grammaticale non è di mio interesse .....

E' singolare: colui che scrive il maggior numero di messaggi
su ICLI è disinteressato alla grammatica italiana.

edi'®


Galnick

unread,
Mar 29, 2004, 11:16:37 AM3/29/04
to
> Guarda che non vado fiero di non aver conoscenza di qualcosa.

[cuttazzo]

Non puoi proporre una nuova grammatica se non conosci quella vecchia.
Altrimenti stai proponendo un nuovo sistema di logica ed anche una nuova
lingua aliena. Nessuna lingua sulla terra ha la possibilità di identificare
"l'unica più grossa" così come vuoi tu. Il fatto che sia la più grossa, per
tutte le grammatiche, comprende anche il fatto che sia l'unica. Si tratta di
logica dell'italiano; e la logica dell'italiano ce la dà la grammatica. Non
tu che inventi una nuova logica in cui il superlativo ha un altro
significato.


Roger

unread,
Mar 29, 2004, 11:29:31 AM3/29/04
to

"Galnick" ha scritto:

> > Guarda che non vado fiero di non aver conoscenza di qualcosa.
>
> [cuttazzo]
>
> Non puoi proporre una nuova grammatica se non conosci quella vecchia.

> [...]

Ammiro la tua costanza :-)

Ciao,
Roger

Frank Rusc alla

unread,
Mar 29, 2004, 11:30:06 AM3/29/04
to

"edi'® (E.D.)" ha scritto
> "GCPillan" ha scritto

> > tra la lista delle mie priorità non c'è la grammatica italiana.
> > Sia perché il tema grammaticale non è di mio interesse .....

> E' singolare: colui che scrive il maggior numero di messaggi
> su ICLI è disinteressato alla grammatica italiana.

Non è così strano: in questioni religiose si usa l'espressione "credente non
praticante". Qui pare ci sia un caso di "praticante non credente".
:o)))

--
Ciao
Frank


GCPillan

unread,
Mar 29, 2004, 5:02:23 PM3/29/04
to
edi'® (E.D.):

Non ho scritto che sono disinteressato alla grammatica ma:
1) che in generale non è tra le mie priorità;
2) che nello specifico tema non mi interessa.

Immaginati un tecnico informatico con la passione per il suo meleto.
Nel suo tempo libero cura i suoi meli ed adora parlarne con altri
agricoltori. Gli interessa IN GENERALE parlare di frutticultura MA non
è nelle sue massime priorità perché coltivare mele è un passatempo.
Nello specifico le sue mele sono attaccate da alcuni bachi e i
frutticultori amici sono pronti a consigliargli i migliori
antiparassitari ma lui preferisce le mele genuine.

Ecco l'appassionato di frutticultura dire che:
- tra la lista delle sue priorità non c'è la frutticultura
- il tema antiparassitari non è di suo interesse .....

Spiegato l'apparente controsenso?

Non scrivo in questo NG perché sono appassionato di grammatica ma di
lingua italiana, in particolare delle dialettica che è possibile in un
NG come questo con l'attenzione alla logica e all'etimologia.
Nel caso specifico di "l'unico più" la correttezza grammaticale non mi
interessa, soprattutto considerando la cavillosità di certe regole.

GCPillan

unread,
Mar 29, 2004, 5:03:25 PM3/29/04
to
Galnick:

> Non puoi proporre una nuova grammatica se non conosci quella vecchia.
> Altrimenti stai proponendo un nuovo sistema di logica ed anche una nuova
> lingua aliena. Nessuna lingua sulla terra ha la possibilità di identificare
> "l'unica più grossa" così come vuoi tu. Il fatto che sia la più grossa, per
> tutte le grammatiche, comprende anche il fatto che sia l'unica. Si tratta di
> logica dell'italiano; e la logica dell'italiano ce la dà la grammatica. Non
> tu che inventi una nuova logica in cui il superlativo ha un altro
> significato.

A queste rispettabilissime obiezioni ho già abbondantemente replicato.

Secondo me la forma in questione è comprensibile e logica.
Inoltre non vi è alcuna evidenza di condanna grammaticale.
Infine, anche se vi fosse, è un dato di fatto che il linguaggio evolve e
che ogni grammatica è descrittiva prima che normativa.

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