On 15/10/2014 22:49,
multi...@gmail.com wrote:
> Il giorno mercoledì 15 ottobre 2014 22:20:08 UTC+2, edevils ha scritto:
>> On 15/10/2014 17:58,
multi...@gmail.com wrote:
>>
>> ...
>>
>>> Ad esempio ancora nel 1962 veniva stampato "Eugenia Grandet" di "Onorato Di Balzac":
>>
>>
>>
>> Per i personaggi di fantasia il cambiamento è arrivato anche più tardi.
>>
>> Io da ragazzo leggevo i fumetti dell'"Uomo ragno". Oggi invece ci sono i
>>
>> film di "Spider-Man".
>
> Penso che qui sia anche questione di sfruttare il nome come marchio riconoscibile nel merchandising internazionale...
Però "I Fantasici 4" sono rimasti tali anche nell'edizione cinematografica.
>> Persino Superman prima del 1967 veniva presentato come "Nembo Kid", un
>>
>> mix tra italiano e inglese, e anche come "l'Uomo d'acciaio".
>>
>>
>>
>> In qualche caso i nomi italianizzati tradizionali hanno resistito: Qui
>>
>> Quo e Qua non sono diventati Huey Dewey e Louie!
>>
>>
>
> In questo caso si tratta di italianizzazioni avute nel ventennio di autarchia linguistica fascista...
Ma i personaggi dei fumetti venivano italianizzati anche prima del
Ventennio, e lo furono anche dopo.
The Katzenjammer Kids (nota in Italia come Bibì e Bibò) è una serie a
fumetti creata nel 1897 dall'autore tedesco immigrato in America Rudolph
Dirks.
...
La striscia è nota in Italia soprattutto per essere stata pubblicata
(nella versione di Knerr), a partire dal 1912, con grande successo su Il
Corriere dei Piccoli come Bibì e Bibò e Capitan Cocoricò.
http://it.wikipedia.org/wiki/Bib%C3%AC_e_Bib%C3%B2
I vari Bugs Bunny e Tom & Jerry arrivarono in Italia nel Dopoguerra, ma
anche loro all'inizio ebbero nomi italiani.
Bugs Bunny era Lollo Rompicollo. Tom & Jerry erano Meo e Maramao.
http://images.delcampe.com/img_large/auction/000/235/663/009_001.jpg
http://i.ebayimg.com/00/s/MTYwMFgxMDg4/$(KGrHqF,!lsF!fon89IgBQSveTWTV!~~60_35.JPG
>> L'italianizzazione permane ancora in certi ambiti, ma con eccezioni.
>>
>> Nomi propri geografici, che di solito si tramandano dal passato: Tamigi
>>
>> e non Thames (tuttavia parliamo della moderna "Silicon Valley" e non
>>
>> della "Valle del silicio" o altro).
>>
>> Nomi propri tradizionali di grandi città: Londra e non London (però è
>>
>> ormai New York piuttosto che Nuova York).
>
> "Silicon Valley" da quanto leggo su Wikipedia è più che altro un soprannome,
Anche "Long Island", "Bay Area", "East River", "Central Park", "Bois de
Boulogne", "Notre Dame de Paris", "Sagrada Familia", "National Gallery",
"Buckingham Palace", che sono entrati nell'uso italiano direttamente
nell'originale inglese. Di contro, "Casa Bianca", "Torre Eiffel", "fiume
Hudson", "lago Superiore", "Appalachi", "Montagne Rocciose".
> Nuova York in effetti è bruttino in quanto ibrido...
Più che altro, suona strano perché non si usa più.
Bisognerebbe confrontare con gli usi di altre lingue nei nostri
confronti. E' noto il caso di alcuni nomi di città e di regione che gli
inglesi chiamano con nomi anglicizzati: Sienna, Milan, Rome, Florence,
Turin, Genoa, Naples, Sicily, Tuscany, Lombardy, Piedmont...
>> Poi c'è un particolare fenomeno di italianizzazione, quello degli
>>
>> stranieri residenti in Italia che si fanno chiamare con nomi italiani,
>>
>> specie se i loro nomi originali suonerebbero particolarmente ostici a un
>>
>> orecchio nostrano.
>
> Soprannomi o reali cambiamenti all'anagrafe? Mi sembra che in Italia sia complicatissimo cambiarsi il nome...
Ma non credo interessi il cambiamento anagrafico. Continuano a usare il
nome originale nella propria comunità e sui documenti, quello
italianizzato nei rapporti con gli italiani.