Addi' 14 giu 2021 09:15:29, Giovanni Drogo scrive:
Mi vien voglia di replicare: E di wiki che dice del Mazur ci sasa'
da fidarsi? va be', poi la guardo quella biografia tnx.
> In ogni caso a proposito della notazione sessagesimale "indipendente
> dall'uso angolare o temporale" ho trovato qualcosa sul Boyer (non
> Bowyer, chiedo scusa).
> P.es. la radice quadrata di 2 come 1;24,51,10
Oh bene: finalmente l'ho trovato sul Boyer, e' a pag. 33, nel cap. 3
sulla Mesopotamia.
> La notazione e' quella che usa il Boyer stesso ossia ";" tiene il luogo
> del punto (o virgola) decimale, mentre "," separa le varie potenze di
> 60**-n (1 + 24/60 +51/60/60 + 10/60/60/60)
> Riporta
p.es. anche una tabella dei reciproci dei primi 12 interi, da
> 1/2 come ;30 a 1/8 come ;7,30 a 1/12 come ;5 omettendo 1/7 e 1/11 (che
> sarebbero "sessagesimali irregolari" ... come i decimali periodici)
> Ovviamente la notazione originale era diversa, i numeri erano scritti in
> cuneiforme e i separatori non lo so (forse impliciti dati dallo spazio).
Be' i separatori dovrebbero essere i cuneiformi "<<" (pero' molto
aperto) per ";" e "<" per i successivi delle potenze dei 60-esimi.
> La cosa curiosa e' che i singoli numeri (da 1 a 59) nelle varie
> componenti (equivalenti alle nostre cifre) erano scritti con simboli di
> tipo decimale/additivo, mentre tutta l'infrastruttura di calcolo era
> sessagesimale
E' proprio vero che non si finisce mai d'imparare: questo del
sessagesimale in notazione posizionale non l'avevo mai saputo.
E' tutto parecchio interessante, da guardarlo con calma.. chissa'
il Loria cosa ne dice dei Babilonesi.
> Ho un vago ricordo che i Greci per i calcoli astronomici usassero
> qualcosa di simile con la loro notazione alfabetica per i numeri, ma
> quello deve stare proprio sul Mazur
Bah.. va a finire proprio che me lo ordino.
>> Se esco da 1583-:-2499 mi avvisa dell'input non valido.. o meglio mi
>> ritorna "anno non valido" ^;)
>> Ma non ricordo nulla sulla storia che dici Giuliana-Gregoriana.. va
>> be' la EST ce l'ho poi ci guardo,
> A memoria e' molto piu' semplice, nel Giuliano i coefficienti m e n sono
> costanti e non ciclano col secolo.
Gia'.. allora l'algoritmo perde molto del suo fascino misterioso;^)
>>> C'e' anche la buffa storia di The Whetstone of Witte che sarebbe molto
>>> IT su un gruppo linguistico :-)
>> E cos'aspetti a postarlo?
> The Whetstone of Witte (tradotto come "la pietra per affilare
> l'arguzia") e' un trattato di algebra del 1500. Il titolo e' un gioco di
> parole ... in quanto whetstone in latino sarebbe "cos" (in italiano la
> "cote") ... ma nel tedesco del tempo "die Coss" era a sua volta un calco
> dall'italiano "cosa" ed era usato per indicare l'incognita nelle
> equazioni. L'algebra era The Coßike practise, Ars cossica ...
Si', l'ho trovato in rete, molto pesante anche solo da guardare,
vedro' se c'e' piu' o meno tradotto ciao
--
Yoda