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Proposizioni coordinate : dubbi

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martin

unread,
Nov 9, 2010, 6:23:56 AM11/9/10
to
Scusate, ho sempre avuto un dubbio circa le coordinate.
Generalmente nei testi di grammatica un proposizione coordinata è
definita una proposizione *autonoma*, che può avere un significato
proprio e che *non* dipende dalla principale o dalla subordinata
(coordinazione tra principali o tra subordinate). Le coordinate sono
allineate sullo stesso piano della principale o della subordinata.

Allora, se questo è chiaro per le coordinate per asindeto:
1) Marco gioca, Luca studia. ("Luca studia" è autonoma, ha un
significato proprio e non dipende dalla principale)

Non è invece chiaro per le coordinate tramite congiunzioni:

2) Vorrei uscire, *ma* non posso ; Fa caldo, *perciò* esco ; Studi o
lavori?

In questi ultimi esempi come faccio a dire che si tratta di coordinate
e non di subordinate se in realtà non hanno un significato proprio?
Tra l'altro come faccio a dire che NON dipendono dalla principale ( a
me sembra di si) e quindi come faccio a distinguerle da una
proposizione subordinata (Vorrei uscire, ma non posso [coordinata].
Vorrei uscire perchè è una bella giornata [subordinata])? E che
significa che sono autonome? Autonome da che punto di vista? Del
significato o sintattico?
Ultima cosa : che vuol dire che le coordinate sono allineate "sullo
stesso piano" della principale o della subordinata?

Grazie a chi riuscirà a chiarire i miei dubbi.

Maurizio Pistone

unread,
Nov 9, 2010, 7:50:45 AM11/9/10
to
martin <mart...@katamail.com> wrote:

> Scusate, ho sempre avuto un dubbio circa le coordinate.
> Generalmente nei testi di grammatica un proposizione coordinata è
> definita una proposizione *autonoma*, che può avere un significato
> proprio e che *non* dipende dalla principale o dalla subordinata
> (coordinazione tra principali o tra subordinate). Le coordinate sono
> allineate sullo stesso piano della principale o della subordinata.

una spiegazione l'ho trovata, considerando che le vere subordinate sono
delle espansioni di parti della frase semplice:

mi piace la cioccolata => mi piace andare al mare
soggetto => frase soggettiva

tu mi racconti bugie => mi racconti che Berta filava
c. oggetto => frase oggettiva

partirò domani => partirò quando sarà giorno
compl. di tempo => frase temporale

tremo per il freddo => tremo perché ho paura
compl. di causa => frase causale

eccetera.

L'unica subordinata che sfugge a questa definizione è la condizionale,
ma il motivo è facile da capire:

in caso di pioggia, resteremo a casa => se piove stiamo a casa
compl. ? => frase condizionale

Perché quel punto interrogativo? Perché in latino non esiste un
complemento che traduca esattamente l'espressione "in caso di..." e
simili.

Quindi, dato che non c'è in latino, non è contemplato dall'analisi
logica!

===

Invece le coordinate non sono espansioni di parti autonome della frase:

Carlo è simpatico ma egoista => Carlo è simpatico, ma pensa solo a sé

in questo caso "... ma egoista" non è una funzione indipendente della
frase, ma una ripresa di un termine già presente.

--
Maurizio Pistone strenua nos exercet inertia Hor.
http://blog.mauriziopistone.it http://www.mauriziopistone.it
http://www.lacabalesta.it
http://blog.ilpugnonellocchio.it

Klaram

unread,
Nov 9, 2010, 7:56:02 AM11/9/10
to
martin ha scritto:

> Scusate, ho sempre avuto un dubbio circa le coordinate.
> Generalmente nei testi di grammatica un proposizione coordinata è
> definita una proposizione *autonoma*, che può avere un significato
> proprio e che *non* dipende dalla principale o dalla subordinata
> (coordinazione tra principali o tra subordinate). Le coordinate sono
> allineate sullo stesso piano della principale o della subordinata.
>
> Allora, se questo è chiaro per le coordinate per asindeto:
> 1) Marco gioca, Luca studia. ("Luca studia" è autonoma, ha un
> significato proprio e non dipende dalla principale)
>
> Non è invece chiaro per le coordinate tramite congiunzioni:
>
> 2) Vorrei uscire, *ma* non posso ;

Coordinazione avversativa, "vorrei uscire" "non posso uscire" le due
frasi non dipendono una dall'altra;

> Fa caldo, *perciò* esco ;

coordinazione conclusiva, "fa caldo" "io esco", idem;

> Studi o lavori?

coordinazione disgiuntiva, "studi?" "lavori?", idem.

Ben diverso è il caso di:

"diceva che sarebbe andato", "che sarebbe andato" non sta in piedi da
sola senza la principale "diceva", quindi è una subordinata.

k

martin

unread,
Nov 9, 2010, 11:57:24 AM11/9/10
to
On 9 Nov, 13:56, Klaram <nos...@libero.it> wrote:
>   Ben diverso il caso di:

>
>   "diceva che sarebbe andato",  "che sarebbe andato" non sta in piedi da
> sola senza la principale "diceva", quindi una subordinata.
>
> k

Non sta in piedi in quanto aggiungi la congiunzione "che". Ma allora
stesso discorso vale per la coordinata avversativa, conclusiva
ecc...se lasci la congiunzione e non la togli come hai fatto negli
esempi precedenti:
- Vorrei uscire MA non posso -
"ma non posso" non sta in piedi da sola senza "vorrei uscire", dipende
quindi dalla principale.

- Fa caldo perciò esco
"perciò esco" fornisce un chiarimento della principale e non sta in
piedi senza di essa.

Quindi non credo sia questa la differenza tra coordinate e subordinate.

martin

unread,
Nov 9, 2010, 12:01:49 PM11/9/10
to
On 9 Nov, 13:50, scriv...@mauriziopistone.it (Maurizio Pistone) wrote:
> una spiegazione l'ho trovata, considerando che le vere subordinate sono
> delle espansioni di parti della frase semplice:

Si, può essere. Ma non esiste un modo più semplice per capire la
differenza tra coordinate e subordinate, ossia tra paratassi e
ipotassi senza ricorrere al concetto di "funzione sintattica"?
Ad esempio : dire che le coordinate stanno "sullo stesso piano" della
principale, come si trova in molti testi di grammatica, che diavolo
significa?!

Maurizio Pistone

unread,
Nov 9, 2010, 12:51:52 PM11/9/10
to
martin <mart...@katamail.com> wrote:

> Ad esempio : dire che le coordinate stanno "sullo stesso piano" della
> principale, come si trova in molti testi di grammatica, che diavolo
> significa?!

non lo so, se non il fatto che non sono subordinate: cio� una
tautologia.

Klaram

unread,
Nov 9, 2010, 1:41:10 PM11/9/10
to
martin ha scritto:

> On 9 Nov, 13:56, Klaram <nos...@libero.it> wrote:
>> Ben diverso il caso di:
>>
>> "diceva che sarebbe andato", "che sarebbe andato" non sta in piedi da
>> sola senza la principale "diceva", quindi una subordinata.
>>
>> k
>
> Non sta in piedi in quanto aggiungi la congiunzione "che". Ma allora
> stesso discorso vale per la coordinata avversativa, conclusiva
> ecc...se lasci la congiunzione e non la togli come hai fatto negli
> esempi precedenti:
> - Vorrei uscire MA non posso -
> "ma non posso" non sta in piedi da sola senza "vorrei uscire", dipende
> quindi dalla principale.
>
> - Fa caldo perci� esco
> "perci� esco" fornisce un chiarimento della principale e non sta in

> piedi senza di essa.
>
> Quindi non credo sia questa la differenza tra coordinate e subordinate.

Hai ragione, per coerenza avrei dovuto togliere "che" anche nella
subordinata.

Ma mentre nelle coordinate posso anche solo mettere un segno di
punteggiatura:

vorrei uscire, non posso;
fa caldo, esco;

non posso farlo per le subordinate: diceva, sarebbe uscito.

Ma bisogna dire che l'autonomia delle proposizioni � di tipo
grammaticale pi� che semantico, infatti le frasi:

fa caldo ed esco (coordinazione)
poich� fa caldo, esco (subordinazione)

hanno lo stesso significato semantico pur essendo diverse
grammaticalmente.

k


edevils

unread,
Nov 10, 2010, 4:46:31 AM11/10/10
to
On 09/11/2010, Klaram wrote:
[...]

> fa caldo ed esco (coordinazione)
> poiché fa caldo, esco (subordinazione)

>
> hanno lo stesso significato semantico pur essendo diverse grammaticalmente.

Beh, nel primo caso il significato può essere intuito, non è
dichiarato. Sono piani diversi.


Maurizio Pistone

unread,
Nov 10, 2010, 6:03:58 AM11/10/10
to
edevils <use_reply...@devils.com> wrote:

> > fa caldo ed esco (coordinazione) poiché fa caldo, esco (subordinazione)
> >
> > hanno lo stesso significato semantico pur essendo diverse
> >grammaticalmente.
>
> Beh, nel primo caso il significato può essere intuito, non è
> dichiarato. Sono piani diversi.

fa caldo, quindi esco.

Coordinazione.

Francesco Potortì

unread,
Nov 11, 2010, 8:56:17 AM11/11/10
to
martin <mart...@katamail.com>:

>- Vorrei uscire MA non posso -
>"ma non posso" non sta in piedi da sola senza "vorrei uscire", dipende
>quindi dalla principale.

Non posso può essere inteso come una conttrazione di non posso uscire, è
una frase con la stessa "dignità" dell'altra, e che viene messa in
contrapposizione all'altra, ma non ne dipende.

>- Fa caldo perciò esco
>"perciò esco" fornisce un chiarimento della principale e non sta in
>piedi senza di essa.

Fa caldo. Esco. Sono due frasi che stanno in piedi da sole e hanno due
significati diversi e autonomi. La congiunzione le mette in relazione.

"Ha detto che esce" è diverso: non è uscita, se stacco le due frasi
ottengo una seconda frase con significato diverso, perché la seconda
subordinata indica cosa è stato detto.

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