vorrei sottoporre alla vostra attenzione il seguente testo:
"Questo volume vuole essere una piccola guida alla riflessione sugli aspetti
psicologici del rapporto medico-paziente e sull'arte di comunicare: Sebbene
il livello di stress cui l'ammalato è sottoposto non sia nemmeno
paragonabile a quello che coinvolge gli operatori, tuttavia nessuno di noi
medici è immune dall'ansia sulla sorte dei propri pazienti e sulla loro
qualita' della vita: questa ansia condiziona spesso il nostro approccio al
malato.".
E' corretto usare piu' volte i due punti all'interno dello stesso periodo?
Per quale motivo "Sebbene" è stato scritto con l'iniziale maiuscola?
L'autore intende affermare che gli operatori siano sottoposti a livelli di
stress maggiori rispetto ai pazienti, oppure ho capito male?
Grazie
Luca
Salve!
Sì.
>Per quale motivo "Sebbene" è stato scritto con l'iniziale maiuscola?
E' un errore.
>L'autore intende affermare che gli operatori siano sottoposti a livelli di
>stress maggiori rispetto ai pazienti, oppure ho capito male?
Hai capito male: sostiene che i pazienti sono molto, molto più stressati,
ma che anche gli operatori...
--
Bye, Ghost of Lem Novantotto
Informazioni su it.*: http://www.news.nic.it
Archivio news: http://groups.google.com/advanced_group_search?hl=it
Linee guida della netiquette: http://www.faqs.org/rfcs/rfc1855.html
[...]
> "Questo volume vuole essere una piccola guida alla riflessione sugli aspetti
> psicologici del rapporto medico-paziente e sull'arte di comunicare: Sebbene
> il livello di stress cui l'ammalato è sottoposto non sia nemmeno
> paragonabile a quello che coinvolge gli operatori, tuttavia nessuno di noi
> medici è immune dall'ansia sulla sorte dei propri pazienti e sulla loro
> qualita' della vita: questa ansia condiziona spesso il nostro approccio al
> malato.".
>
> E' corretto usare piu' volte i due punti all'interno dello stesso periodo?
Penso di sì.
> Per quale motivo "Sebbene" è stato scritto con l'iniziale maiuscola?
Ah, non lo so...
> L'autore intende affermare che gli operatori siano sottoposti a livelli di
> stress maggiori rispetto ai pazienti, oppure ho capito male?
Sì. A una prima lettura, egli parrebbe contraddirsi, ché " il livello di
stress cui l'ammalato è sottoposto non sia nemmeno paragonabile a" fa
intendere, a me, che detto livello non è paragonabile perché di molto
minore.
Ciao, FB
--
L'importante è che risplenda tu, sola primadonna e immarcescibile leggenda
del tuo pianerottolo.
(Lucangel su it.cultura.libri)
> Salve,
> Grazie
> Luca
I primi due punti sono un errore. Metti al loro posto un punto e tutto va
a posto.
Ciao,
Franco pointer
--
questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito
http://www.newsland.it/news segnala gli abusi ad ab...@newsland.it
> On Fri, 20 May 2005 19:38:59 GMT, Lucano wrote:
[...]
>> L'autore intende affermare che gli operatori siano sottoposti a livelli di
>> stress maggiori rispetto ai pazienti, oppure ho capito male?
>
> Sě.
Volevo dire no. Il resto della mia osservazione, del resto, si basava
proprio sul fatto che i pazienti sono piů stressati dei medici.
> A una prima lettura, egli parrebbe contraddirsi, ché " il livello di
> stress cui l'ammalato č sottoposto non sia nemmeno paragonabile a" fa
> intendere, a me, che detto livello non č paragonabile perché di molto
> minore.
Ciao, FB
--
Conversation like television set on honeymoon: unnecessary.
(Murder by Death)
No. Si può sempre evitare.
>
> Per quale motivo "Sebbene" è stato scritto con l'iniziale maiuscola?
Secondo me i primi "due punti" sono un errore di stampa. Probabilmente
l'autore intendeva mettere il punto fermo.
>
> L'autore intende affermare che gli operatori siano sottoposti a
livelli di
> stress maggiori rispetto ai pazienti, oppure ho capito male?
No, hai capito male. Intende dire che il livello di stress del paziente
è molto più alto di quello del medico (non c'è paragone, appunto), e
prosegue dicendo: "tuttavia nessuno di noi medici è immune dall'ansia
sulla sorte dei propri pazienti e sulla loro qualita' della vita".
> Sì. A una prima lettura, egli parrebbe contraddirsi, ché " il livello di
> stress cui l'ammalato è sottoposto non sia nemmeno paragonabile a" fa
> intendere, a me, che detto livello non è paragonabile perché di molto
> minore.
Che strano!
Anch'io ad una prima lettura l'ho percepito come "molto minore",
infatti avrei detto " sebbene il livello di stress cui gli operatori
sono sottoposti non sia nemmeno paragonabile a quello del malato,
tuttavia..."
"Non essere nemmeno paragonabile a" dà l'idea di "molto maggiore" o di
"molto minore"?
Sarà solo questione di abitudine?
k
> "Questo volume vuole essere una piccola guida alla riflessione sugli aspetti
> psicologici del rapporto medico-paziente e sull'arte di comunicare: Sebbene
> il livello di stress cui l'ammalato è sottoposto non sia nemmeno
> paragonabile a quello che coinvolge gli operatori, tuttavia nessuno di noi
> medici è immune dall'ansia sulla sorte dei propri pazienti e sulla loro
> qualita' della vita: questa ansia condiziona spesso il nostro approccio al
> malato.".
stressante da morire
> E' corretto usare piu' volte i due punti all'interno dello stesso periodo?
no (naturalmente qualcuno farà una ricerca su gùggol e troverà 12583
casi in cui si usa)
> Per quale motivo "Sebbene" è stato scritto con l'iniziale maiuscola?
chiedilo a lui
> L'autore intende affermare che gli operatori siano sottoposti a livelli di
> stress maggiori rispetto ai pazienti, oppure ho capito male?
no, credo che voglia dire il contrario, anche se all'inizio non si
capisce proprio.
--
Maurizio Pistone - Torino
strenua nos exercet inertia Hor.
http://www.mauriziopistone.it
http://www.lacabalesta.it
Secondo me non è corretto.
> Per quale motivo "Sebbene" è stato scritto con l'iniziale maiuscola?
Forse perché in luogo di quei due punti avrebbe dovuto trovarsi un punto?
> L'autore intende affermare che gli operatori siano sottoposti a livelli di
> stress maggiori rispetto ai pazienti, oppure ho capito male?
Direi proprio che sono i pazienti a passarsela peggio...
> Grazie
>
> Luca
Claudia.
Grazie
Luca
> I primi due punti sono un errore. Metti al loro posto un punto e tutto
> va a posto.
Sono d'accordo con Franco e in disaccordo con gli altri: i due punti
ripetuti all'interno dello stesso periodo a me non piacciono, non perché
siano un reato, ma perché i due punti sono l'esplicazione di quanto
contenuto nella frase precedente. Ripetere i due punti più volte
vorrebbere dire spiegare quello che si è detto prima per spiegare quello
che si è detto prima per spiegare quello che si è detto prima...
Insomma, sarebbe un modo di pensare un po' strano.
Per quel che vale, anche il "Manuale di redazione" di Edigeo recita che
"è bene evitare che in una frase i due punti vengano ripetuti più di una
volta".
(La maiuscola è la dimostrazione del fatto che l'autore voleva
giustamente mettere il punto.)
Ciao,
Epimeteo
Ullallà! Questo "no", proprio da te, non me lo sarei aspettato.
E la pena per il tremendo misfatto quale sarebbe? Forse non poter andare
oltre i venticinque lettori? ;)
>(naturalmente qualcuno farà una ricerca su gùggol e troverà 12583
>casi in cui si usa)
Basterebbe cercar nel librone d'un tale che mi par ti sia caro. ;)
|Il padre si fermò ritto, in atto di chi si dispone ad aspettare; ma un
|de' bravi s'alzò, e gli disse: - padre, padre, venga pure avanti: qui non
|si fanno aspettare i cappuccini: noi siamo amici del convento: e io ci
|sono stato in certi momenti che fuori non era troppo buon'aria per me; e
|se mi avesser tenuta la porta chiusa, la sarebbe andata male -.
Ibidem:
|Dopo la voltata, la strada correva diritta, forse un sessanta passi, e
|poi si divideva in due viottole, a foggia d'un ipsilon: quella a destra
|saliva verso il monte, e menava alla cura: l'altra scendeva nella valle
|fino a un torrente...
Ibidem:
|Avevano entrambi una reticella verde, che cadeva sull'omero sinistro,
|terminata in una gran nappa, e dalla quale usciva sulla fronte un enorme
|ciuffo: due lunghi mustacchi arricciati in punta: una cintura lucida di
|cuoio, e a quella attaccate due pistole: un piccol corno ripieno di
|polvere, cascante sul petto, come una collana: un manico di coltellaccio
|che spuntava fuori d'un taschino degli ampi e gonfi calzoni: uno spadone,
|con una gran guardia traforata a lamine d'ottone, congegnate come in
|cifra, forbite e lucenti: a prima vista si davano a conoscere per
|individui della specie de' bravi."
Cambiando autore, da "Quer pasticciaccio brutto de Via Merulana":
|Parlarono di caccia: di battute e di cani: di fucili: poi di Petrolini:
|poi dei vari nomi che danno al mùgine lungo il litorale tirrenico, da
|Ventimiglia al Capo Lilibeo: poi dello scandalo del giorno, la contessina
|Pappalòdoli: ch'era scappata di casa con un violinista: polacco,
|naturalmente. A diciassett'anni. Una storia che non finiva più.
> >no
> Ullallà! Questo "no", proprio da te, non me lo sarei aspettato.
(snip rispettoso)
> |Avevano entrambi una reticella verde, che cadeva sull'omero sinistro,
> |terminata in una gran nappa, e dalla quale usciva sulla fronte un
> enorme
> |ciuffo: due lunghi mustacchi arricciati in punta: una cintura lucida
> |di cuoio, e a quella attaccate due pistole: un piccol corno ripieno
> |di polvere, cascante sul petto, come una collana: un manico di
> coltellaccio
> |che spuntava fuori d'un taschino degli ampi e gonfi calzoni: uno
> spadone,
> |con una gran guardia traforata a lamine d'ottone, congegnate come in
> |cifra, forbite e lucenti: a prima vista si davano a conoscere per
> |individui della specie de' bravi."
Francamente, e lo dico senza ironia, non mi è chiarissima la finalità
per cui questo Grande Autore usa ripetutamente i due punti o forse si
tratta di finalità diverse e di usi diversi, in voga a quel tempo.
I primi quattro due punti si riferiscono a un elenco (mustacchi,
cintura, corno, manico, spadone), laddove noi oggi useremmo delle
virgole o dei punti e virgola, mentre gli ultimi due punti introducono,
mi pare, una considerazione (esplicazione) dell'Autore sulla natura di
quegli individui.
> Cambiando autore, da "Quer pasticciaccio brutto de Via Merulana":
>
> |Parlarono di caccia: di battute e di cani: di fucili: poi di
> Petrolini:
> |poi dei vari nomi che danno al mùgine lungo il litorale tirrenico, da
> |Ventimiglia al Capo Lilibeo: poi dello scandalo del giorno, la
> contessina
> |Pappalòdoli: ch'era scappata di casa con un violinista: polacco,
> |naturalmente. A diciassett'anni. Una storia che non finiva più.
Beh... Gadda, si sa, è un "creativo" e sarebbe sciocco ingabbiare in una
regoletta razionale il suo uso barocco e pittorico dei due punti...
[A scuola avevo un compagno che amava scrivere, ma odiava la
punteggiatura: quando faceva i temi, praticamente senza punteggiatura,
provocava l'insegnante mettendo alla fine del testo una serie di punti,
virgole, due punti, puntti e virgole e punti esclamativi o
interrogativi, per lasciare allo stesso insegnante la facoltà di
"prelevare" quelli che ritenesse opportuni.]
Ciao,
Epimeteo
> Lucano <luc...@despammed.com> wrote:
[...]
>> E' corretto usare piu' volte i due punti all'interno dello stesso periodo?
>
> no
Non nel caso di cui si discute, ma è scorretto in generale?
[...]
Ciao, FB
--
"Che cos'è un fallo da tergo? E non stiamo parlando della tua vita
privata."
(Intervista della Gialappa's Band a Elisabetta Canalis)
Secondo me, sì (per le ragioni che ha riportato Epimeteo). Inoltre mi
pare anche "brutto" esteticamente. E si può sempre evitare, se si vuole.
> Cambiando autore, da "Quer pasticciaccio brutto de Via Merulana":
>
> |Parlarono di caccia: di battute e di cani: di fucili: poi di Petrolini:
> |poi dei vari nomi che danno al mùgine lungo il litorale tirrenico, da
> |Ventimiglia al Capo Lilibeo: poi dello scandalo del giorno, la contessina
> |Pappalòdoli: ch'era scappata di casa con un violinista: polacco,
> |naturalmente. A diciassett'anni. Una storia che non finiva più.
òstrega! questo m'ha convinto.
[...]
> Cambiando autore, da "Quer pasticciaccio brutto de Via Merulana":
>
>|Parlarono di caccia: di battute e di cani: di fucili: poi di Petrolini:
>|poi dei vari nomi che danno al mùgine lungo il litorale tirrenico, da
>|Ventimiglia al Capo Lilibeo: poi dello scandalo del giorno, la contessina
>|Pappalòdoli: ch'era scappata di casa con un violinista: polacco,
>|naturalmente. A diciassett'anni. Una storia che non finiva più.
Che, c'era un'offerta speciale di due punti? Ecco come avrei interpunto io:
«Parlarono di caccia: di battute e di cani [; / ...] di fucili [ ; / .] poi
di Petrolini [ ; / .] poi dei vari nomi che danno al mugine lungo il
litorale tirrenico, da Ventimiglia al Capo Lilibeo [ ; / .] poi dello
scandalo del giorno [ , / :] la contessina Pappalòdoli, ch'era scappata di
casa con un violinista -- polacco, naturalmente. A diciassett'anni. Una
storia che non finiva più.»
Volendo mettere molta enfasi sul fatto che s'è parlato di molte cose,
accetto il punto e virgola nei primi tre casi, ma personalmente metterei
senz'altro un punto fermo. I due punti mi riescono sgradevolissimi. Per
accontentare Gadda, li ho usati -- con più proprietà di lui! -- in seguito.
Ciao, FB
--
"Come, dear, we have already missed five, if not six, trains. To miss any
more might expose us to comment on the platform."
("The Importance of Being Earnest", Oscar Wilde)
[...]
> «Parlarono di caccia: di battute e di cani [; / ...] di fucili [ ; / .] poi
> di Petrolini [ ; / .] poi dei vari nomi che danno al mugine lungo il
> litorale tirrenico, da Ventimiglia al Capo Lilibeo [ ; / .] poi dello
> scandalo del giorno [ , / :] la contessina Pappalòdoli, ch'era scappata di
> casa con un violinista -- polacco, naturalmente. A diciassett'anni. Una
> storia che non finiva più.»
>
> Volendo mettere molta enfasi sul fatto che s'è parlato di molte cose,
> accetto il punto e virgola nei primi tre casi, ma personalmente metterei
> senz'altro un punto fermo.
Scusate. Volevo dire "nel secondo, nel terzo e nel quarto caso".
[...]
Ciao, FB
--
"Enjoying yourself, Elfine?"
"It's going to be such fun!"
"No, it's going to be amusing or diverting, not such fun, darling."
(Cold Comfort Farm, the film)
> la contessina Pappalòdoli, ch'era scappata di
>> casa con un violinista -- polacco, naturalmente. A diciassett'anni. Una
>> storia che non finiva più.»
apperò. Una volta almeno le contessine scappavano con gli artisti, non con
i calciatori.
> apperò. Una volta almeno le contessine scappavano con gli artisti, non con
> i calciatori.
Per giunta neri...
GraZia
Quel coatto di Di Canio ha sedotto una contessina? Questa poi!
--
Cingar
--------------------------------
Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
>Sono d'accordo con Franco e in disaccordo con gli altri: i due punti
>ripetuti all'interno dello stesso periodo a me non piacciono, non perché
>siano un reato, ma perché i due punti sono l'esplicazione di quanto
>contenuto nella frase precedente. Ripetere i due punti più volte
>vorrebbere dire spiegare quello che si è detto prima per spiegare quello
>che si è detto prima per spiegare quello che si è detto prima...
>Insomma, sarebbe un modo di pensare un po' strano.
>Per quel che vale, anche il "Manuale di redazione" di Edigeo recita che
>"è bene evitare che in una frase i due punti vengano ripetuti più di una
>volta".
Ricordo di averne già parlato qui. Aspetta che cerco con Google. Ecco.
- - - -
Data: 1999/03/25
Oggetto: Il Manzoni e i due punti (era: ella, lei,[...])
In <7d7otu$gn...@nnrp1.dejanews.com> ho scritto...
> In <7d65tr$3c...@nslave1.tin.it> "AdamJKilkenny" scrive...
>>Hai toccato un punto che mi incuriosisce: (notare i due punti!) sono
>>corretti i due punti "in cascata"?
[...]
> I due punti introducono uan specie di farse dipendente, che di solito precisa
> quella che la precede o una parte di essa. Non vedo perche' anche la seconda
> frase non possa essere ulteriormente specificata da una terza frase a sua
> volta introdotta dai due punti.
[...]
> Mi pare di averli visti usare anche dal Manzoni nei Promessi Sposi. Provero` a
> controllare.
Non e` stato difficile. Allora, gia` nel primo capitolo...
"Dopo la voltata, la strada correva diritta, forse un sessanta passi,
e poi si divideva in due viottole, a foggia d'un ipsilon: quella a
destra saliva verso il monte, e menava alla cura: l'altra scendeva
nella valle fino a un torrente[...]"
Qui i due punti, pur essendo in cascata, non sono nidificati, ma allo
stesso livello.
[...]
Poco dopo, sempre nel primo capitolo, addirittura cinque due punti:
nidificati e non...
"Avevano entrambi una reticella verde, che cadeva sull'omero sinistro,
terminata in una gran nappa, e dalla quale usciva sulla fronte un
enorme ciuffo: due lunghi mustacchi arricciati in punta: una cintura
lucida di cuoio, e a quella attaccate due pistole: un piccol corno
ripieno di polvere, cascante sul petto, come una collana: un manico di
coltellaccio che spuntava fuori d'un taschino degli ampi e gonfi
calzoni, uno spadone, con una gran guardia traforata a lamine
d'ottone, congegnate come in cifra, forbite e lucenti: a prima vista
si davano a conoscere per individui della specie de' bravi."
- - - -
Ciao.
Gian Carlo
> no (naturalmente qualcuno farà una ricerca su gùggol e troverà 12583
> casi in cui si usa)
Fra i quali è da citarsi Manzoni, nella descrizione dei bravi, per fare un
esempio illustre.
Ciao
Ale
--
Namárië Valinor
> I due punti mi riescono sgradevolissimi.
L'ho sempre detto che sei un barbaro.
Anzi: l'ho sempre detto: sei un barbaro.
Ciao
Ale
--
Namįriė Valinor
Sì ma, come ha scritto Magica, non sono annidati, molti di essi equivalendo
a dei punti e virgola di oggi.
Ciao, FB
--
Mrs. Palmer, in her way, was equally angry. 'She was determined to drop his
acquaintance immediately, and she was very thankful that she had never been
acquainted with him at all'. (Jane Austen)
> "FB" <fam.baldu...@tin.it> ha scritto nel messaggio
> news:mx4c875h3eit.1o...@40tude.net...
>
>> I due punti mi riescono sgradevolissimi.
>
> L'ho sempre detto che sei un barbaro.
> Anzi: l'ho sempre detto: sei un barbaro.
Xxxxxxx! Xxxxxxx: xxxxxxx!!! Xxxxxx, xxxxxx x xxxxx!:,;(7%&)!!!!!!!!!
Capito:?
Ciao: FB
--
"May I come with you to the station?"
"Please, do. I like to go off in style."
Ale, ci spieghi perché i due punti "a cascata" ti piacciono tanto?
Perché, quando e come, secondo te, li dovremmo usare?
> Ciao, Alessandro "Il Patriarca" Valli. Tu as écrit :
>
>>> I due punti mi riescono sgradevolissimi.
>>
>>L'ho sempre detto che sei un barbaro.
>>Anzi: l'ho sempre detto: sei un barbaro.
>
> Allora anch'io: sono una barbara. :-)
No! Non dire: cosě!
Ciao, FB
--
Una volta ho comprato un salmone all'Ikea.
Sono arrivato a casa.
Era da montare.
(citato da Alessandro "Il Patriarca" Valli su
it.cultura.linguistica.italiano)
> Allora anch'io: sono una barbara. :-)
Rappelle-toi, Barbara;
il pleuvait sans cesse sur Brest ce jour là...
> Ale, ci spieghi perché i due punti "a cascata" ti piacciono tanto?
A me piacciono i due punti come segno di interpunzione. Li trovo carini,
perché danno un'idea di "spiegazione". Guarda la stessa frase con i due
punti:
A me piacciono i due punti come segno di interpunzione: li trovo carini
[...]
La frase che segue i due punti sembra voler spiegare ciò che precede, e
siccome a me piacciono le spiegazioni, mi piacciono anche i due punti.
> Perché, quando e come, secondo te, li dovremmo usare?
Ovviamente, a piacere. C'è chi usa pochissimo i due punti; a me, invece,
piacciono molto e, di conseguenza, li uso molto. In particolare, li uso
negli elenchi e nelle spiegazioni: e a mio avviso li si può usare
ogniqualvolta ci sia una frase che ne spieghi un'altra: come in questo caso.
Fra l'altro, non vedo particolari problemi anche a usare dei due punti
annidati: la frase regge benissimo anche se ce n'è più d'uno in seguito
all'altro: come in questo caso.
[...]
> Ovviamente, a piacere. C'è chi usa pochissimo i due punti; a me, invece,
> piacciono molto e, di conseguenza, li uso molto. In particolare, li uso
> negli elenchi e nelle spiegazioni: e a mio avviso li si può usare
> ogniqualvolta ci sia una frase che ne spieghi un'altra: come in questo caso.
Non mi pare che negli esempi di Manzoni e Gadda siano sempre impiegati con
questa funzione. Mi sa che le funzioni del punto e virgola e dei due punti
non sono mai state del tutto separate. Anche in inglese c'è questo
problema. Io non li confondo (ma posso anche usarli male), ché mi paiono
così diversi...
Anche a me, però, piace un'interpunzione varia: chi sa adoperare il punto e
virgola oggidì? la stessa virgola?? Io sono credente, ma quando vado in
chiesa e sento leggere mi viene da tirare una grammatica in testa al
lettore. Immancabilmente chiunque legge ignora l'interpunzione; ma,
generosamente, ne aggiunge di propria. E la prosodia da "sto leggendo a
messa"? Ah! Divento... divento... protestante, così protesto!
> Fra l'altro, non vedo particolari problemi anche a usare dei due punti
> annidati: la frase regge benissimo anche se ce n'è più d'uno in seguito
> all'altro: come in questo caso.
Orribile! Rammento un articolo di Sebastiano Vassalli, mi pare: sembrava
una proporzione matematica. Vorrei recuperarlo.
Ciao, FB
--
Io ho deciso di rifiutarmi di vederlo: Ettore con la faccia di Eric Banana
mi fa venire i conati.
(commento sul film "Troy" apparso su it.fan.scrittori.tolkien)
[...]
> Immancabilmente chiunque legge ignora l'interpunzione; ma,
> generosamente, ne aggiunge di propria.
Congiuntivo, congiuntivo canaglia.
[...]
Ciao, FB
--
Just as I thought. Another test that could have cost us our lives, saved
only by the fact that I am enormously well-bred.
(Murder by Death)
> Non mi pare che negli esempi di Manzoni e Gadda siano sempre impiegati con
> questa funzione.
No. Ma io non sono Manzoni né Gadda, ohibò. E poi, mica ho detto "sempre".
Anche per introdurre un elenco: cose da dire, cose da fare, ragazze da
baciare, lettera e testamento.
> Mi sa che le funzioni del punto e virgola e dei due punti
> non sono mai state del tutto separate.
No, infatti.
> Anche in inglese c'è questo
> problema. Io non li confondo (ma posso anche usarli male), ché mi paiono
> così diversi...
Neanche io li confondo. Se uso i due punti, ho ragione di usarli. Che poi
sia una ragione sbagliata, potrebbe anche darsi.
> E la prosodia da "sto leggendo a
> messa"? Ah! Divento... divento... protestante, così protesto!
Come darti torto? Sappi, giovane apprendista, che per anni ho avuto il
piacere di calcare le scene. Sentir leggere così... è... è... una
sofferenza: ecco cos'è.
(Non parliamo poi di certe canzoni.)
> Orribile!
Fanatico!
>>Anche in inglese c'è questo
>>problema. Io non li confondo (ma posso anche usarli male), ché mi paiono
>>così diversi...
>
> Neanche io li confondo. Se uso i due punti, ho ragione di usarli. Che poi
> sia una ragione sbagliata, potrebbe anche darsi.
Io non mi ricordo mai i loro nomi: qual è il colon, e quale il
semicolon; ma che importanza ha?
--
°¿°
-^-
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>>Per quale motivo "Sebbene" è stato scritto con l'iniziale maiuscola?
>
> Forse perché in luogo di quei due punti avrebbe dovuto trovarsi un punto?
Io dico che ha premuto il tasto delle maiuscole quando ha
scritto il punto: Elementare, no?
--
°¿°
-^-
/ \