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come dite fiammifero?

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FatherMcKenzie

unread,
Oct 20, 2008, 12:54:14 AM10/20/08
to
Su Focus, pag. 121, è riportata una cartina del nostro Paese, in cui
appaiono, in diversi colori, le zone di diffusione dei diversi termini
dialettali usati per dire "fiammifero". Quest'ultimo sarebbe diffuso
principalmente nella fascia costiera della Toscana, in opposizione a
zolfanel(lo), che "occupa" Veneto, Lombardia, Emilia ma anche Basilicata
e salernitano e Sicilia meridionale. Fulminans compare in Marche,
Abruzzo e altre zone, prosperi in basso Lazio, Puglia, nord Calabria. La
Sicilia appare separata tra sirinu, sorfiru e zolfanello, in Calabria
compare (solo provincia CZ) abbàttaru.
In Piemonte e Liguria compare brichet, in Val d'Aosta alameta, in
Lomellina (più o meno) fochu.
Voi dite...?
--
Oudépote anégnote en taîs grafaîs, líthon hòn apedokímasan hoi
oikodomoûntes hoûtos egenéthe eis kefalèn gonías: parà Kuríou egéneto
haúte, kaì éstin thaumastè en ofthalmoîs hemôn? (Mt 21:42)

GraZia

unread,
Oct 20, 2008, 12:52:23 AM10/20/08
to
FatherMcKenzie <james.l...@MENOinfinito.it> ha scritto:

>
> Voi dite...?

Non so, io non fumo.

GraZia


FatherMcKenzie

unread,
Oct 20, 2008, 12:59:03 AM10/20/08
to
GraZia ha scritto:

>> Voi dite...?
>
> Non so, io non fumo.

E il fornello l'accendi strofinando i rametti o con l'accendino?

Enrico Olivetti

unread,
Oct 20, 2008, 1:34:30 AM10/20/08
to
FatherMcKenzie wrote:

> Voi dite...?

zolfanello

Roger

unread,
Oct 20, 2008, 2:02:35 AM10/20/08
to
FatherMcKenzie wrote:

> [...]
> Voi dite...?

Bricheut (piemontese, variante biellese)

Roger
--
FAQ di ICLIt:
http://www.mauriziopistone.it/linguaitaliana.html

"Poveretto colui che per vedere le stelle ha bisogno di una botta in testa."
(Stanislaw J. Lec)

massimiliano

unread,
Oct 20, 2008, 2:29:09 AM10/20/08
to
... cerino

GraZia

unread,
Oct 20, 2008, 2:43:17 AM10/20/08
to
FatherMcKenzie <james.l...@MENOinfinito.it> ha scritto:


> > Non so, io non fumo.>
> E il fornello l'accendi strofinando i rametti o con l'accendino?

Mica siamo così antichi, qui. Si accende elettricamente.

GraZia

Jacques

unread,
Oct 20, 2008, 3:04:36 AM10/20/08
to

"FatherMcKenzie"

> Su Focus, pag. 121, è riportata una cartina del nostro Paese, in cui
> appaiono, in diversi colori, le zone di diffusione dei diversi termini
> dialettali usati per dire "fiammifero".

Se credo il cantante emiliano Dino Sarti, si dice "sulfanein" nella regione
di Bologna.
>
Jacques


rodolfo

unread,
Oct 20, 2008, 3:41:07 AM10/20/08
to
"massimiliano" <tan...@fastwebnet.it> ha scritto nel messaggio
news:1224484149.18263.0.camel@massimiliano-desktop...
... cerino

avete le idee ben confuse, sono due cose diverse :-)


Maurizio Pistone

unread,
Oct 20, 2008, 4:42:57 AM10/20/08
to
FatherMcKenzie <james.l...@MENOinfinito.it> wrote:

> Voi dite...?

il Gribaudo, alla voce brichet, aggiunge orgogliosamente: Inventato da
Domenico Ghiglione di Mondově, 1832.

Sotto solfo / sorfo "zolfo" ho trovato anche sufrin, con diverse
varianti (sofranin ecc.) ma č una voce che non ricordo nell'uso


--
Maurizio Pistone strenua nos exercet inertia Hor.
http://blog.mauriziopistone.it http://www.mauriziopistone.it
http://www.lacabalesta.it
http://blog.ilpugnonellocchio.it

Enrico Gregorio

unread,
Oct 20, 2008, 5:13:21 AM10/20/08
to
FatherMcKenzie <james.l...@MENOinfinito.it> scrive:

> Su Focus, pag. 121, č riportata una cartina del nostro Paese, in cui

> appaiono, in diversi colori, le zone di diffusione dei diversi termini
> dialettali usati per dire "fiammifero". Quest'ultimo sarebbe diffuso
> principalmente nella fascia costiera della Toscana, in opposizione a
> zolfanel(lo), che "occupa" Veneto, Lombardia, Emilia ma anche Basilicata
> e salernitano e Sicilia meridionale. Fulminans compare in Marche,
> Abruzzo e altre zone, prosperi in basso Lazio, Puglia, nord Calabria. La
> Sicilia appare separata tra sirinu, sorfiru e zolfanello, in Calabria

> compare (solo provincia CZ) abbāttaru.


> In Piemonte e Liguria compare brichet, in Val d'Aosta alameta, in

> Lomellina (pių o meno) fochu.
> Voi dite...?

Veneto: fulminante.

Ciao
Enrico

Enrico Olivetti

unread,
Oct 20, 2008, 6:06:04 AM10/20/08
to
Maurizio Pistone wrote:

> Sotto solfo / sorfo "zolfo" ho trovato anche sufrin, con diverse

> varianti (sofranin ecc.) ma è una voce che non ricordo nell'uso

Anch'io l'ho sentito solo da mia bisnonna (classe 1880) che appunto li
citava come termini che già per lei erano arcaici


Bruno Campanini

unread,
Oct 20, 2008, 6:40:41 AM10/20/08
to
"FatherMcKenzie" <james.l...@MENOinfinito.it> ha scritto nel messaggio
news:gdh2tp$p4v$1...@tdi.cu.mi.it...

> Su Focus, pag. 121, è riportata una cartina del nostro Paese, in cui
> appaiono, in diversi colori, le zone di diffusione dei diversi termini
> dialettali usati per dire "fiammifero". Quest'ultimo sarebbe diffuso
> principalmente nella fascia costiera della Toscana, in opposizione a
> zolfanel(lo), che "occupa" Veneto, Lombardia, Emilia ma anche Basilicata e
> salernitano e Sicilia meridionale. Fulminans compare in Marche, Abruzzo e
> altre zone, prosperi in basso Lazio, Puglia, nord Calabria. La Sicilia
> appare separata tra sirinu, sorfiru e zolfanello, in Calabria compare
> (solo provincia CZ) abbàttaru.
> In Piemonte e Liguria compare brichet, in Val d'Aosta alameta, in
> Lomellina (più o meno) fochu.
> Voi dite...?

E-R: fiammifero.
Zolfanello è una varietà del primo impregnata di zolfo per circa
mezzo centimetro sotto la capocchia che si accende per
sfregamento su qualunque superficie.
Altre varietè: i Minerva e i Cerini.

Bruno

Roger

unread,
Oct 20, 2008, 7:28:52 AM10/20/08
to
Bruno Campanini wrote:

> E-R: fiammifero.
> Zolfanello è una varietà del primo impregnata di zolfo per circa
> mezzo centimetro sotto la capocchia che si accende per
> sfregamento su qualunque superficie.

Ma ci sono ancora gli zolfanelli?
Mi ricordo che mentre bruciavano lo zolfo mandavano una puzza infernale.

> Bruno

Enrico Olivetti

unread,
Oct 20, 2008, 7:35:34 AM10/20/08
to
Roger wrote:

> > Zolfanello è una varietà del primo impregnata di zolfo per circa
> > mezzo centimetro sotto la capocchia che si accende per
> > sfregamento su qualunque superficie.

Quelli sono i fiammiferi contro vento

> Ma ci sono ancora gli zolfanelli?
> Mi ricordo che mentre bruciavano lo zolfo mandavano una puzza infernale.

Erano i fiammiferi "familiari" che avevano la capocchia nera. Poi hanno cambiato
la formula e adesso hanno la capocchia rossa e non puzzano più

Fiorelisa

unread,
Oct 20, 2008, 8:41:49 AM10/20/08
to
Enrico Gregorio ha scritto:

Qui a Padova sud: "fuminante". "Solfaneo" mi sembra di averlo sentito,
ma molto di rado.
Il mio caro zitu dice "sufareddu": una parola che ho ripetuto
all'infinito, per imparare il suono di "dd".
"Sufareddu" mi sembra sia il nome di un personaggio di una novella di un
importante autore siciliano(forse Sciascia?)

Enrico Gregorio

unread,
Oct 20, 2008, 8:59:46 AM10/20/08
to
Fiorelisa <fiore...@alice.it> scrive:

> Enrico Gregorio ha scritto:


> >
> > Veneto: fulminante.
>
> Qui a Padova sud: "fuminante". "Solfaneo" mi sembra di averlo sentito,
> ma molto di rado.

La "l" č sempre molto vaga, da queste parti: davanti alla "m" spesso
scompare. Un dizionario cita "solfarin", ma non l'ho mai sentito.
Proverň a chiedere a qualche veneziano, loro sono sempre piů forbiti. :)

Ciao
Enrico

Bruno Campanini

unread,
Oct 20, 2008, 9:16:09 AM10/20/08
to
"Enrico Olivetti" <pi...@pippo.net> ha scritto nel messaggio
news:48FC6D06...@pippo.net...

>> > Zolfanello è una varietà del primo impregnata di zolfo per circa
>> > mezzo centimetro sotto la capocchia che si accende per
>> > sfregamento su qualunque superficie.
>
> Quelli sono i fiammiferi contro vento

No, quelli contro-vento avevano una cappellona rossiccia ma
niente zolfo attorno.

Gli zolfanelli poi, se ci soffiavi, si spegnevano come gli altri.
Non so bene a che servisse lo zolfo, forse a fat durare di più la fiamma.

Poi c'erano gli svedesi - ne ho ancora qui due scatole - che come i
Minerva si accendevano solo sulla loro scatola.

>> Ma ci sono ancora gli zolfanelli?
>> Mi ricordo che mentre bruciavano lo zolfo mandavano una puzza infernale.

> Erano i fiammiferi "familiari" che avevano la capocchia nera. Poi hanno
> cambiato
> la formula e adesso hanno la capocchia rossa e non puzzano più

Nein! quelli famigliari erano gli svedesi.

Bruno

Epimeteo

unread,
Oct 20, 2008, 9:20:33 AM10/20/08
to

"Enrico Gregorio" <greg...@math.unipd.it> ha scritto nel messaggio
news:201020081113214869%greg...@math.unipd.it...
> Veneto: fulminante.

Nel milanese e nell'ubertosa Brianza si sente dire anche "sulfer", in
Sicilia "pòsparu".
Insomma, nel primo caso di tratta di "zolfo", nel secondo di "fosforo".
Evidentemente usano (o usavano) combustibili diversi...

Ciao.
Epimeteo
---
"... trois allumettes une à une allumées dans la nuit...
La première pour voir ton visage tout entier,
la seconde pour voir tes yeux,
la dernière pour voir ta bouche...
Et l'obscurité tout entière pour me rappeler tout cela
en te serrant dans me bras..."
(cit. adolescentielle)

Enrico Gregorio

unread,
Oct 20, 2008, 9:31:57 AM10/20/08
to
Bruno Campanini <B...@gmail.com> scrive:

> Nein! quelli famigliari erano gli svedesi.

Direi di no: ho acceso molte volte i fiammiferi familiari (capocchia
rossa) sfregandoli sul cemento o altra superficie ruvida, cosa
impossibile con gli svedesi.

Ciao
Enrico

accademiad...@fastwebnet.it

unread,
Oct 20, 2008, 10:34:34 AM10/20/08
to
On 20 Ott, 09:04, "Jacques" <dereydt.jacq...@brutele.be> wrote:

> Se credo il cantante emiliano Dino Sarti, si dice "sulfanein" nella regione
> di Bologna.

Non si dovrebbe dire 'se credo al cantante'? Usare il verbo in modo
intransitivo. Mentre si dice: 'credeva le cose più assurde', nel senso
di ritenere vero.

http://www.demauroparavia.it/28791

ciao

Lilith

unread,
Oct 20, 2008, 10:42:18 AM10/20/08
to
Roger ha scritto:

> Ma ci sono ancora gli zolfanelli?
> Mi ricordo che mentre bruciavano lo zolfo mandavano una puzza infernale.


E a proposito di Inferno, ecco cosa dice in proposito il Sommo:
http://img264.imageshack.us/img264/3071/infernorp6.jpg

Karla

unread,
Oct 20, 2008, 10:54:52 AM10/20/08
to
Enrico Olivetti ha scritto:

Forse era arcaico a Torino, ma nel Monregalese, Cebano, Langa e
Monferrato si dice comunemente "sufrin", senza distingure tra zolfanello
e cerino.
Anzi si dice: "sufrin ëd bosch" (di legno), "sufrin ëd sira" (di cera).

k

FatherMcKenzie

unread,
Oct 20, 2008, 11:49:56 AM10/20/08
to
Epimeteo ha scritto:

> Nel milanese e nell'ubertosa Brianza si sente dire anche "sulfer", in
> Sicilia "pòsparu".

Immagino sia "pròsparu". A Cosenza si ode anche la forma "fròsparu".

> Insomma, nel primo caso di tratta di "zolfo", nel secondo di "fosforo".
> Evidentemente usano (o usavano) combustibili diversi...

Eggià, sono anche di gruppi diversi, secondo il noto fiammiferaio
Mendeleev...

FatherMcKenzie

unread,
Oct 20, 2008, 11:51:43 AM10/20/08
to
Bruno Campanini ha scritto:

> Zolfanello è una varietà del primo impregnata di zolfo per circa
> mezzo centimetro sotto la capocchia che si accende per
> sfregamento su qualunque superficie.

Infatti la scritta dice: fiammiferi impregnati.
Si accendono solo se non prendono umidità

Sanbette

unread,
Oct 20, 2008, 11:54:31 AM10/20/08
to

"FatherMcKenzie" <james.l...@MENOinfinito.it> ha scritto nel messaggio
news:gdh2tp$p4v$1...@tdi.cu.mi.it...
<cut>
> Voi dite...?

A Roma se dice prospero.

Salutoni
Sanbette


FatherMcKenzie

unread,
Oct 20, 2008, 12:10:48 PM10/20/08
to
Sanbette ha scritto:

> A Roma se dice prospero.

Hai detto 'n prospero, aho.

Akira Norimaki

unread,
Oct 20, 2008, 12:25:19 PM10/20/08
to
FatherMcKenzie ha scritto:
> Voi dite...?

A Pavia il termine dialettale e' "sulfar". Ma chi parla italiano dice
fiammifero.

--
Yatta!,

War has changed
http://www.youtube.com/watch?v=ui-pvKkduEY

Sanbette

unread,
Oct 20, 2008, 12:31:54 PM10/20/08
to

"FatherMcKenzie" <james.l...@MENOinfinito.it> ha scritto nel messaggio
news:gdiaib$qvi$4...@tdi.cu.mi.it...

> Sanbette ha scritto:
>
>> A Roma se dice prospero.
>
> Hai detto 'n prospero, aho.
>

ma davero dici aho? Er cerino però costa de meno.. un risparambio da
gnente... basta nun esse l'urtimo a tenello...

Salutoni
Sanbette


Bruno Campanini

unread,
Oct 20, 2008, 1:20:27 PM10/20/08
to
"Enrico Gregorio" <greg...@math.unipd.it> ha scritto nel messaggio
news:201020081531575768%greg...@math.unipd.it...

Sě anche.
Intendevo comunque escludere dai "famigliari" gli zolfanelli.
Questo almeno avveniva nella mia famiglia.

Bruno

Enrico Olivetti

unread,
Oct 20, 2008, 1:21:14 PM10/20/08
to
Bruno Campanini wrote:

> Nein! quelli famigliari erano gli svedesi.

No gli svedesi sono quelli con una scatoletta e un cassettino
I familiari hanno una scatola che sembra una busta di colore giallo


Enrico Olivetti

unread,
Oct 20, 2008, 1:22:41 PM10/20/08
to
Karla wrote:

> Forse era arcaico a Torino, ma nel Monregalese, Cebano, Langa e
> Monferrato si dice comunemente "sufrin", senza distingure tra zolfanello
> e cerino.
> Anzi si dice: "sufrin ëd bosch" (di legno), "sufrin ëd sira" (di cera).

Anche a Torino si dice brichèt ëd bòsch e brichèt ëd sira


Karla

unread,
Oct 20, 2008, 1:53:47 PM10/20/08
to
Enrico Olivetti ha scritto:

Ho dimenticato l'accento su bòsch.
Comunque, molti dicono anche brichèt, tanto che ad Alba qualcuno crede
che il "borgo dei brichèt" sia il borgo dei fiammiferi, invece in questo
caso è il diminutivo di brich, collinetta.

k

Karla

unread,
Oct 20, 2008, 2:06:02 PM10/20/08
to
FatherMcKenzie ha scritto:

> Epimeteo ha scritto:
>
>> Nel milanese e nell'ubertosa Brianza si sente dire anche "sulfer", in
>> Sicilia "pòsparu".


>
> Immagino sia "pròsparu". A Cosenza si ode anche la forma "fròsparu".

"Pòsparu" è una delle numerose varianti di "pròspero", e si trova in
Sicilia, Calabria (non so precisamente dove), Puglia; in Lazio pròsparu,
in Abruzzo prospere.

>> Insomma, nel primo caso di tratta di "zolfo", nel secondo di "fosforo".
>> Evidentemente usano (o usavano) combustibili diversi...

Phosphorus è diventato posporus e poi prospero. :-))

Ho scoperto che "prospero" lo usa anche Gadda nel Pasticciaccio.

k

Karla

unread,
Oct 20, 2008, 2:10:29 PM10/20/08
to
Enrico Olivetti ha scritto:

Gli svedesi avevano il fosforo (?) sulla scatola, come i Minerva, gli
altri sul fiammifero e sulla scatola cartavetro.

k

Sapiens Sapiens

unread,
Oct 20, 2008, 2:23:21 PM10/20/08
to

"Bruno Campanini" <B...@gmail.com> ha scritto nel messaggio
news:48fc602b$0$18153$4faf...@reader3.news.tin.it...

Mi meraviglio, romagnolo Bruno, per l'omissione.
A et un Furminant?

S.S.S.

FatherMcKenzie

unread,
Oct 20, 2008, 2:25:49 PM10/20/08
to
Karla ha scritto:

> Comunque, molti dicono anche brichèt, tanto che ad Alba

Ma si pronuncia Briket come la Moratti o briscé?
Attinenza col Brachetto?

Roger

unread,
Oct 20, 2008, 2:45:52 PM10/20/08
to
FatherMcKenzie wrote:
> Karla ha scritto:
>
>> Comunque, molti dicono anche brichèt, tanto che ad Alba
>
> Ma si pronuncia Briket come la Moratti o briscé?

La prima che hai detto

> Attinenza col Brachetto?

Sì, perché quando manca la luce, si mette una candela in cima ad una
bottiglia di Brachetto vuota e la si accende con un brichetto. :-)

Roger
--
FAQ di ICLIt:

http://www.mauriziopistone.it/testi/linguaitaliana.html

"C'è solo una cosa che si frappone tra me e la grandezza. E sono io"
(Woody Allen, 21/12/2005)

Sergio Michele

unread,
Oct 20, 2008, 3:53:28 PM10/20/08
to

"Sanbette" <no...@never.net> ha scritto nel messaggio
news:_n2Lk.175321$FR.4...@twister1.libero.it...

> un risparambio da gnente...

"risparambio" non l'avevo mai sentito: piuttosto "sparambio", ma ho lasciato
Roma da più di trent'anni... Non so se sei uomo o donna e, quindi, se posso
chiederti l'età.

Ciao.

Sergio.

luciana grazioli

unread,
Oct 20, 2008, 4:18:01 PM10/20/08
to


"FatherMcKenzie" <james.l...@MENOinfinito.it> ha scritto nel messaggio
news:gdh2tp$p4v$1...@tdi.cu.mi.it...

> Su Focus, pag. 121, č riportata una cartina del nostro Paese, in cui

> appaiono, in diversi colori, le zone di diffusione dei diversi termini
> dialettali usati per dire "fiammifero". Quest'ultimo sarebbe diffuso
> principalmente nella fascia costiera della Toscana, in opposizione a
> zolfanel(lo), che "occupa" Veneto, Lombardia, Emilia ma anche Basilicata e
> salernitano e Sicilia meridionale. Fulminans compare in Marche, Abruzzo e
> altre zone, prosperi in basso Lazio, Puglia, nord Calabria. La Sicilia
> appare separata tra sirinu, sorfiru e zolfanello, in Calabria compare

> (solo provincia CZ) abbāttaru.


> In Piemonte e Liguria compare brichet, in Val d'Aosta alameta, in

> Lomellina (pių o meno) fochu.
> Voi dite...?

Prospero.

--

lu.
Ultima Badessa Di Passaggio
*Ma vengo spesso a Trieste in segreto.
La respiro, libero e solo e non mi sazio.
Sono un amante notturno.*
Gabriele d'Annunzio

sanbette

unread,
Oct 20, 2008, 4:50:39 PM10/20/08
to

"Sergio Michele" <mario....@katamail.com> ha scritto nel messaggio
news:48fce1b8$0$1079$4faf...@reader2.news.tin.it...

Masculo sugnu!! E con un po' di capelli bianchi in testa...

Però è vero, nella forma "pura" si dice (anzi si diceva) sparambio.
Ma quale dialetto ormai può considerarsi tale? Il romanesco poi, molto più
di altri dialetti e complice Roma capitale, ha subito una profonda
"italianizzazione", perdendo quei vocaboli propri del vernacolo che lo
distingueva e rimanendo poco più di una cadenza. Se poi vogliamo seguire un
certo filone cinematografico.. "monnezzaro" (senza nulla togliere al
bravissimo Thomas Milian che li interpretò e che Amendola nel remake
sicuramente non ha eguagliato), scadiamo solo nel più sordido "burinese"...
Comunque... "Fatece largo che passamo noi, 'sti giovanotti de 'sta Roma
bbella..." (Epy dove sei... help me...)

Salutoni
Sanbette


Epimeteo

unread,
Oct 21, 2008, 2:08:40 AM10/21/08
to

"FatherMcKenzie" <james.l...@MENOinfinito.it> ha scritto nel messaggio
news:gdi9b7$hee$2...@tdi.cu.mi.it...

> Epimeteo ha scritto:
>> Nel milanese e nell'ubertosa Brianza si sente dire anche "sulfer", in
>> Sicilia "pòsparu".

> Immagino sia "pròsparu". A Cosenza si ode anche la forma "fròsparu".

Quella che conosco io è "pòsparu", ma non escludo, come ha già detto Karla,
il "pròsparu" o altre varianti presenti in parte della Calabria e nel
Salento:
http://scn.wikipedia.org/wiki/Salintinu

>> Insomma, nel primo caso di tratta di "zolfo", nel secondo di "fosforo".
>> Evidentemente usano (o usavano) combustibili diversi...

> Eggià, sono anche di gruppi diversi, secondo il noto fiammiferaio
> Mendeleev...

Il piccolo fiammiferaio o il piccolo chimico?
Non lo sapremo mai.

Mi benedica.
Epimeteo
---
"... tu non sapevi di avere una coscienza al fosforo
piantata tra l'aorta e l'intenzione,
noi ti abbiamo osservato
dal primo battere del cuore
fino ai ritmi più brevi
dell'ultima emozione..."
http://www.youtube.com/watch?v=Q1i2gk8GOdQ
(cit. dell'impiegato Faber)


Epimeteo

unread,
Oct 21, 2008, 2:13:39 AM10/21/08
to

"sanbette" <no...@never.net> ha scritto nel messaggio
news:za6Lk.86238$Ca.2...@twister2.libero.it...
(snip rispettoso)

> Comunque... "Fatece largo che passamo noi, 'sti giovanotti de 'sta Roma
> bbella..." (Epy dove sei... help me...)

... ma che mme frega, ma che mme 'mporta,
si 'un t'aricordi d'e parolette?
Ppe dimostra' (cce vo scommette?)
che se' un maschietto gajardo, ahņ,
basta che cambi a 'sto Sanbette
e assieme all'emme metti 'na "o"...

Sciao, bello.
Er Pimeteo
---
"... gli uomini non cambiano,
prima parlano d'amore e poi ti lasciano,
gli uomini ti cambiano
e tu piangi mille notti di perché..."
(cit. femminile)

Epimeteo

unread,
Oct 21, 2008, 2:14:25 AM10/21/08
to

"luciana grazioli" <luciana...@alice.it> ha scritto nel messaggio
news:48fce77b$0$1092$4faf...@reader1.news.tin.it...

> "FatherMcKenzie" <james.l...@MENOinfinito.it> ha scritto nel messaggio
> news:gdh2tp$p4v$1...@tdi.cu.mi.it...

>> Voi dite...?

> Prospero.

Prosit.

Epìupò
---
"... champagne,
per brindare a un incontro,
con te
che già eri di un altro..."
(cit. malincolica)


Karla

unread,
Oct 21, 2008, 7:46:06 AM10/21/08
to
Roger ha scritto:

> FatherMcKenzie wrote:
>> Karla ha scritto:
>>
>>> Comunque, molti dicono anche brichèt, tanto che ad Alba
>>
>> Ma si pronuncia Briket come la Moratti o briscé?
>
> La prima che hai detto
>
>> Attinenza col Brachetto?
>
> Sì, perché quando manca la luce, si mette una candela in cima ad una
> bottiglia di Brachetto vuota e la si accende con un brichetto. :-)

E se la bottiglia vuota è di Cirò, la candela si accende con un
cerino. :-)

Brichèt viene dal fr. brique, che era anche il nome dell'acciarino.
Brique, pezzettino, pezzettino di ferro, nel Nord della Francia è ancora
usato col significato di "pezzo di pane".

Brichetto, cognome, potrebbe venire da bri (celt. brig)- cima rupe; dal
germanico ant. bricho - predone; da burìco - piccolo asino. Nessuno, che
io sappia, lo fa derivare da brique.

k

Karla

unread,
Oct 21, 2008, 7:54:37 AM10/21/08
to
Sapiens Sapiens ha scritto:

> Mi meraviglio, romagnolo Bruno, per l'omissione.
> A et un Furminant?

Fulminante c'č anche sul Petrocchi (diz. di italiano) come sinonimo di
zolfanello, e anche su diz. piemontesi brichet fulminant.

Credo che questi termini, un tempo, fossero molto comuni e molto noti.

k

FatherMcKenzie

unread,
Oct 21, 2008, 12:17:56 PM10/21/08
to
Karla ha scritto:

> E se la bottiglia vuota è di Cirò, la candela si accende con un cerino.

No, cu' n'abbàttaru...

> Brichetto, cognome, potrebbe venire da bri (celt. brig)- cima rupe; dal
> germanico ant. bricho - predone; da burìco - piccolo asino.

Da Brie, fameux fromage francophone?

sanbette

unread,
Oct 21, 2008, 12:23:19 PM10/21/08
to

"Epimeteo" <ep...@tin.it> ha scritto nel messaggio
news:48fd7314$0$1082$4faf...@reader2.news.tin.it...

> che se' un maschietto gajardo, ahņ,
> basta che cambi a 'sto Sanbette
> e assieme all'emme metti 'na "o"...

E' il "troncamento" di nome-cognome... e allora quando lo adottati era il
meglio che mi era venuto...
Poi, come in tutte le cose, uno ci si affeziona al proprio nick...

> Sciao, bello.
> Er Pimeteo

Salutoni
Sanbette


Karla

unread,
Oct 21, 2008, 1:57:03 PM10/21/08
to
FatherMcKenzie ha scritto:

> Karla ha scritto:
>
>> E se la bottiglia vuota è di Cirò, la candela si accende con un cerino.
>
> No, cu' n'abbàttaru...
>
>> Brichetto, cognome, potrebbe venire da bri (celt. brig)- cima rupe;
>> dal germanico ant. bricho - predone; da burìco - piccolo asino.
>
> Da Brie, fameux fromage francophone?

Fromage ou vin de Brie, ou déverbal de bier, forme normande de broyer?
Va savoir!

k

Jacques

unread,
Oct 21, 2008, 1:56:29 PM10/21/08
to

"Karla":

> Brichèt viene dal fr. brique, che era anche il nome dell'acciarino.
> Brique, pezzettino, pezzettino di ferro, nel Nord della Francia è ancora
> usato col significato di "pezzo di pane".
>
Ma, insomma, il vostro brichèt non avrebbe niente da vedere con la parola
"briquet" (accendisigarette) francese?
>
Jacques


Karla

unread,
Oct 21, 2008, 2:10:04 PM10/21/08
to
Jacques ha scritto:

Ha molto a che fare perché derivano entrambi da brique, che, come ho
già detto, era il nome dell'acciarino.

k

Karla

unread,
Oct 21, 2008, 2:26:36 PM10/21/08
to
Karla ha scritto:

Chiedo scusa, è vero che briquet deriva da brique, nel senso di
briciola, pezzettino di ferro, ma il nome dell'acciarino era già briquet.

k

felix...

unread,
Oct 21, 2008, 3:14:53 PM10/21/08
to
FatherMcKenzie ha scritto:

> Su Focus, pag. 121, č riportata una cartina del nostro Paese, in cui
> appaiono, in diversi colori, le zone di diffusione dei diversi termini

........................................................................


> compare (solo provincia CZ) abbāttaru.
> In Piemonte e Liguria compare brichet, in Val d'Aosta alameta, in
> Lomellina (pių o meno) fochu.
> Voi dite...?

Abruzzo zona Majella Nord-Est.. Furminant! per fulminanti.

--


questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito
http://www.newsland.it/news segnala gli abusi ad ab...@newsland.it


Jacques

unread,
Oct 21, 2008, 4:54:20 PM10/21/08
to

"Karla":

>
> Chiedo scusa, è vero che briquet deriva da brique, nel senso di briciola,
> pezzettino di ferro, ma il nome dell'acciarino era già briquet.
>
Chiedo scuse io perchè non sapevo che cosa è un acciarino e non avevo preso
la pena di consultare il dizionario. Adesso tutto è chiaro.
>
Jacques


lablablab

unread,
Oct 22, 2008, 4:03:23 PM10/22/08
to
On 21 Ott, 22:54, "Jacques" <dereydt.jacq...@brutele.be> wrote:

> non avevo preso
> la pena di consultare il dizionario.

prendre la peine = fatto la fatica

prendere la pena ha qualcosa di giudiziario.

Ciao,

F

Enrico Gregorio

unread,
Oct 22, 2008, 5:43:26 PM10/22/08
to
In article
<088f6a33-3462-4490...@l76g2000hse.googlegroups.com>,
lablablab <in...@lablablab.com> wrote:

Anche "non mi ero preso la pena".

Ciao
Enrico

FatherMcKenzie

unread,
Oct 23, 2008, 12:48:38 AM10/23/08
to
Enrico Gregorio ha scritto:

>> prendre la peine = fatto la fatica

prendre la peine de prendre lapins = fare la fatica di catturare conigli

Epimeteo

unread,
Oct 23, 2008, 1:45:40 AM10/23/08
to

"lablablab" <in...@lablablab.com> ha scritto nel messaggio
news:088f6a33-3462-4490...@l76g2000hse.googlegroups.com...

Non c'č consultazione senza pene.

Epy
---
"... ma c'č di buono che al momento giusto
tu sai diventare un altro,
in un attimo tu
sei grande, grande, grande,
le mie pene
non me le ricordo piů..."
(cit. penosa)


Epimeteo

unread,
Oct 23, 2008, 2:26:04 AM10/23/08
to
"FatherMcKenzie" <james.l...@MENOinfinito.it> ha scritto nel messaggio
news:gdovna$sml$2...@tdi.cu.mi.it...

> Enrico Gregorio ha scritto:
>>> prendre la peine = fatto la fatica

> prendre la peine de prendre lapins = fare la fatica di catturare conigli

Padre, se non temessimo di suscitare un vespaio politico, potremmo anche
dire che "ça vaut la peine de prendre Le Pen"...

Mi assolva.
Épiméthée
---
"... nella tua trappola ci son caduto anch'io,
avanti il prossimo, gli lascio il posto mio.
Povero diavolo, che pena mi fa...
E quando a letto lui ti chiederà di più,
glielo concederai, perché tu fai così..."
http://www.youtube.com/watch?v=jTiHLwoP5MY
(cit. penitenziale)

FatherMcKenzie

unread,
Oct 23, 2008, 2:32:10 AM10/23/08
to
Epimeteo ha scritto:

> Padre, se non temessimo di suscitare un vespaio politico, potremmo anche
> dire che "ça vaut la peine de prendre Le Pen"...

Crede che se non avessi avuto lo stesso timore mi sarei lasciato
sfuggire il calembour? :)

Roger

unread,
Oct 23, 2008, 3:29:24 AM10/23/08
to
Epimeteo wrote:

> Padre, se non temessimo di suscitare un vespaio politico, potremmo
> anche dire che "ça vaut la peine de prendre Le Pen"...

Classico esempio di preterizione :-)

> Mi assolva.
> Épiméthée

Ciao,
Roger
---
Si six scies scient six ciprès, soixant-six scies sient soixant-six ciprès

Message has been deleted

Sapiens Sapiens

unread,
Oct 24, 2008, 9:35:03 AM10/24/08
to

"ADPUF" <flyh...@mosq.it> ha scritto nel messaggio
news:49011113$0$41665$4faf...@reader4.news.tin.it...
> 06:54, lunedì 20 ottobre 2008, FatherMcKenzie:
>
>> Voi dite...?
>
>
> "Miò pari nol doprave i fulminans par impiâ i spagnolès, al
> doprave i cerins."
> (mio padre non usava i fiammiferi per accendere le sigarette,
> usava i cerini)
>
> Sul vocabolario vedo che c'è anche "solfarin" (che si accendeva
> con l'acciarino) ma dev'essere un termine antico, io non l'ho
> mai sentito.
>
> Mi ricordo che gli rubavo alcuni cerini e con essi ci facevo
> delle mini-bombette fumogene, o dei razzetti: si prende tre
> cerini, si fa un cappuccio con della stagnola stringendo
> assieme le teste, si piegano le tre gambette a tripode e si
> accende con un altro da sotto.
> PFFFFT!
>

Mitici!
http://www.sicilia.lafragola.kataweb.it/messina/medie/pascoli/story267290.html

S.S.S.

bonfrate...@gmail.com

unread,
Jan 6, 2019, 5:38:43 AM1/6/19
to
Prospero a Roma è il fiammifero che si accende strofinandolo su una superficie ruvida. Minerva è il fiammifero che si strofina sullo zolfo. Cerino è corto con un bastoncino ricoperto di cera.

Roger

unread,
Jan 6, 2019, 9:50:36 AM1/6/19
to
bonfrate...@gmail.com il 06/01/2019 ha scritto:

> Minerva è il fiammifero che si strofina sullo zolfo.

Questa mi giunge nuova!
Non sapevo che la striscia ruvida sulle bustine dei fiammiferi Minerva
fosse zolfo. :-)

--
Ciao,
Roger
--
Coraggio, il meglio è passato (Ennio Flaiano)

pirex

unread,
Jan 6, 2019, 4:29:02 PM1/6/19
to
bonfrate...@gmail.com scriveva il 06/01/19 :
> Prospero a Roma è il fiammifero che si accende strofinandolo su una
> superficie ruvida. Minerva è il fiammifero che si strofina sullo zolfo.
> Cerino è corto con un bastoncino ricoperto di cera.


Da noi il fiammifero si chiamava zul'fariello (zolfanèllo)

--





Si scopron le fogne
ballano i ratti
i fasci nostrani
fuoriescono e frotte

pirex

unread,
Jan 6, 2019, 4:56:10 PM1/6/19
to
Nel suo scritto precedente, Roger ha sostenuto :
> bonfrate...@gmail.com il 06/01/2019 ha scritto:
>
>> Minerva è il fiammifero che si strofina sullo zolfo.
>
> Questa mi giunge nuova!
> Non sapevo che la striscia ruvida sulle bustine dei fiammiferi Minerva fosse
> zolfo. :-)


Penso che fosse fosforo rosso

Roger

unread,
Jan 7, 2019, 3:27:10 AM1/7/19
to
pirex il 06/01/2019 ha scritto:
> Nel suo scritto precedente, Roger ha sostenuto :
>> bonfrate...@gmail.com il 06/01/2019 ha scritto:
>>
>>> Minerva è il fiammifero che si strofina sullo zolfo.
>>
>> Questa mi giunge nuova!
>> Non sapevo che la striscia ruvida sulle bustine dei fiammiferi Minerva
>> fosse zolfo. :-)
>
>
> Penso che fosse fosforo rosso

Penso che tu ti riferisca alla capocchia del fiammifero.
Mentre la banda su cui veniva strofinato era una carta ruvida dalla
grana finissima.

Roger

unread,
Jan 7, 2019, 3:43:45 AM1/7/19
to
pirex il 06/01/2019 ha scritto:
> bonfrate...@gmail.com scriveva il 06/01/19 :
>> Prospero a Roma è il fiammifero che si accende strofinandolo su una
>> superficie ruvida. Minerva è il fiammifero che si strofina sullo zolfo.
>> Cerino è corto con un bastoncino ricoperto di cera.
>
>
> Da noi il fiammifero si chiamava zul'fariello (zolfanèllo)

Si perché una volta l'accensione del fiammifero veniva aiutata da un
piccolo strato di zolfo, infatti sotto la capocchia lo stelo di legno
era di colore giallo.
Strofinandolo, si accendeva una fiamma piccola, di colore azzurrognolo
che mandava una puzza terribile di zolfo.
Consumato lo zolfo, la fiamma si ingrandiva, assumeva il colore normale
e si poteva
utilizzare.

Roger

unread,
Jan 7, 2019, 4:10:56 AM1/7/19
to
Roger il 07/01/2019 ha scritto:
> pirex il 06/01/2019 ha scritto:
>> Nel suo scritto precedente, Roger ha sostenuto :
>>> bonfrate...@gmail.com il 06/01/2019 ha scritto:
>>>
>>>> Minerva è il fiammifero che si strofina sullo zolfo.
>>>
>>> Questa mi giunge nuova!
>>> Non sapevo che la striscia ruvida sulle bustine dei fiammiferi Minerva
>>> fosse zolfo. :-)
>>
>>
>> Penso che fosse fosforo rosso
>
> Penso che tu ti riferisca alla capocchia del fiammifero.
> Mentre la banda su cui veniva strofinato era una carta ruvida dalla
> grana finissima.

Mi devo correggere.
Leggo infatti ora su Wikipedia che la superficie di sfregamento era
costituita da polvere di vetro finissima e fosforo rosso.

Valerio Vanni

unread,
Jan 7, 2019, 4:30:26 AM1/7/19
to
On Mon, 07 Jan 2019 09:43:44 +0100, Roger <rugfa...@tin.it> wrote:

>Si perché una volta l'accensione del fiammifero veniva aiutata da un
>piccolo strato di zolfo, infatti sotto la capocchia lo stelo di legno
>era di colore giallo.
>Strofinandolo, si accendeva una fiamma piccola, di colore azzurrognolo
>che mandava una puzza terribile di zolfo.

Ora li hanno cambiati e puzzano meno? Sono eoni che non ne uso.

--
Ci sono 10 tipi di persone al mondo: quelle che capiscono il sistema binario
e quelle che non lo capiscono.

Giovanni Drogo

unread,
Jan 7, 2019, 5:49:44 AM1/7/19
to
OK per cerino
Minerva solo per quelli dell'apposita marca.
Per il resto "fiammifero".

(A Milano ma non in milanese ... comunque sono ormai arcaici quasi come
esca e acciarino)

Roger

unread,
Jan 7, 2019, 6:43:20 AM1/7/19
to
Valerio Vanni il 07/01/2019 ha scritto:
> On Mon, 07 Jan 2019 09:43:44 +0100, Roger <rugfa...@tin.it> wrote:
>
>> Si perché una volta l'accensione del fiammifero veniva aiutata da un
>> piccolo strato di zolfo, infatti sotto la capocchia lo stelo di legno
>> era di colore giallo.
>> Strofinandolo, si accendeva una fiamma piccola, di colore azzurrognolo
>> che mandava una puzza terribile di zolfo.
>
> Ora li hanno cambiati e puzzano meno? Sono eoni che non ne uso.

È già da molto tempo che hanno tolto lo zolfo e quindi non puzzano più.
Forse perché sono passati ad usare un tipo di legno per lo stelo più
facilmente
infiammabile.
Io li uso ancora sempre per accendere la stufa e il caminetto.

Roger

unread,
Jan 7, 2019, 6:51:23 AM1/7/19
to
Giovanni Drogo il 07/01/2019 ha scritto:
> On Sun, 6 Jan 2019, bonfrate...@gmail.com wrote:
>
>> Prospero a Roma è il fiammifero che si accende strofinandolo su una
>> superficie ruvida. Minerva è il fiammifero che si strofina sullo zolfo.
>> Cerino è corto con un bastoncino ricoperto di cera.
>
> OK per cerino
> Minerva solo per quelli dell'apposita marca.

Non so se esiste ancora la marca.
Comunque il nome è rimasto per quel tipo di fiammiferi: stelo piatto
e inseriti in particolari bustine.

http://tabcartstore.com/2801-large_default/fiammiferi-minerva-m-40.jpg

Giovanni Drogo

unread,
Jan 8, 2019, 5:08:03 AM1/8/19
to
On Mon, 7 Jan 2019, Roger wrote:

>> Minerva solo per quelli dell'apposita marca.
>
> Non so se esiste ancora la marca.
> Comunque il nome è rimasto ... inseriti in particolari bustine.

Umberto Eco RIP

Roger

unread,
Jan 8, 2019, 5:18:57 AM1/8/19
to
:'-(

Anacleto Colombo

unread,
Jan 8, 2019, 11:56:19 AM1/8/19
to
Il giorno domenica 6 gennaio 2019 22:29:02 UTC+1, pirex ha scritto:

> Da noi il fiammifero si chiamava zul'fariello (zolfanèllo)

che nome da terùn

qui scherzosamente si chiamavano I ZAMPIRONI

i zampironi propriamente sarebbero dei cosi puzzolenti per scacciare mosche e zanzare

Fiammifero è quello di legno che si accende per sfregamento su qualche superficie scabra, esiste col manico corto da cucina e col manico lungo da forno o da caminetto

Minerva è quello di sicurezza in bustina che si accende solo sfregando sulla specifica superficie della sua bustina. Sulla patelletta interna della bustina si annota frettolosamente il n. di targa dell'assassino

Svedesi sono come i minerva ma confezionati in una scatoletta tipo cassetto delle bambole, con 6 o 8 scatolette si fa il cassettone delle bambole.

Cerino è quello corto col manico in carta arrotolata cerata. Srotolando il manico e riavvolgendolo sulla capocchia all'oratorio si otteneva una inocua bombetta.

Fiammifero antivento è quello che resta acceso sotto le folate di vento, è fatto praticamente come i fuochi artificiali

Zolfanelli veri e propri non se ne vedono più, erano fatti con lo stelo di legno, con il 1/3 superiore impregnato di qualcosa di giallo che poteva essere zolfo, e la capocchia di "fosforo" in cima.

Grandissima invenzione i fiammiferi.

Bruno Campanini

unread,
Jan 8, 2019, 4:24:03 PM1/8/19
to
Anacleto Colombo formulated the question :
> Il giorno domenica 6 gennaio 2019 22:29:02 UTC+1, pirex ha scritto:
>
>> Da noi il fiammifero si chiamava zul'fariello (zolfanèllo)
>
> che nome da terùn
>
> qui scherzosamente si chiamavano I ZAMPIRONI
>
> i zampironi propriamente sarebbero dei cosi puzzolenti per scacciare mosche e
> zanzare
>
> Fiammifero è quello di legno che si accende per sfregamento su qualche
> superficie scabra, esiste col manico corto da cucina e col manico lungo da
> forno o da caminetto
>
> Minerva è quello di sicurezza in bustina che si accende solo sfregando sulla
> specifica superficie della sua bustina. Sulla patelletta interna della
> bustina si annota frettolosamente il n. di targa dell'assassino
>
> Svedesi sono come i minerva ma confezionati in una scatoletta tipo cassetto
> delle bambole, con 6 o 8 scatolette si fa il cassettone delle bambole.
>
> Cerino è quello corto col manico in carta arrotolata cerata. Srotolando il
> manico e riavvolgendolo sulla capocchia all'oratorio si otteneva una inocua
> bombetta.
Quando fumavo (50-60 anni fa) accendevo tenendo il cerino
fra l'indice e il pollice, con la capocchia rivolta al centro
della mano, capocchia che poi graffiavo con l'unghia del
dito medio accendendola.
Farlo non era facile come è facile dirlo.
Ai primi approcci poteva capitare di accendere
e trovarsi poi una parte della capocchia accesa
sotto l'unghia del medio... una goduria!

Bruno

Giovanni Drogo

unread,
Jan 9, 2019, 5:14:08 AM1/9/19
to
On Tue, 8 Jan 2019, Anacleto Colombo wrote:

> qui scherzosamente si chiamavano I ZAMPIRONI
> i zampironi propriamente sarebbero ...

"Qui" sarebbe a Recanati, nella patria del zappator che riede ?

Anacleto Colombo

unread,
Jan 9, 2019, 11:36:20 AM1/9/19
to
Il giorno martedì 8 gennaio 2019 22:24:03 UTC+1, Bruno Campanini ha scritto:


> Quando fumavo (50-60 anni fa) accendevo tenendo il cerino
> fra l'indice e il pollice, con la capocchia rivolta al centro
> della mano, capocchia che poi graffiavo con l'unghia del
> dito medio accendendola.

Un virtuoso!

Anacleto Colombo

unread,
Jan 9, 2019, 11:40:47 AM1/9/19
to
Il giorno mercoledì 9 gennaio 2019 11:14:08 UTC+1, Giovanni Drogo ha scritto:


> > qui scherzosamente si chiamavano I ZAMPIRONI
> > i zampironi propriamente sarebbero ...

> "Qui" sarebbe a Recanati, nella patria del zappator che riede ?

ma no, siamo qui in Padania Profonda,non ci abbiamo avuto tanto tempo da studiarci i libri qui! per cui diciamo, i gnocchi, i zucchini, i zampironi.

Ué che tanto si capisce!

Bruno Campanini

unread,
Jan 9, 2019, 12:00:41 PM1/9/19
to
Anacleto Colombo explained :
E i pneumatici no?

Bruno

Anacleto Colombo

unread,
Jan 14, 2019, 7:59:34 AM1/14/19
to
Il giorno mercoledì 9 gennaio 2019 18:00:41 UTC+1, Bruno Campanini ha scritto:

>>>> i zampironi propriamente sarebbero ...

>> per cui diciamo, i gnocchi, i zucchini, i zampironi.


> E i pneumatici no?

"le gomme"

c'est plus facile


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