Direi che vanno bene entrambi i modi, con una discreta propensione per il
secondo.
Cordialmente.
Renato
Gàssino Torinese TO
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Promotore NG "it.sport.rally". Se ti interessa, scrivimi
(per rispondere togli PRIMA e DOPO)
> Vorrei sapere come si scrive: buon giorno o buongiorno?
si scrive Mike Bongiorno, si legge "maik" :-)
scherzi a parte... penso che siano accettabili entrambe le forme.
Nel caso di "buon uomo", "buonuomo" non credo che sia corretto, ma
i saluti, a causa della frequenza d'uso, sono lessicalizzati, come
"arrivederci" ("a rivederci").
("lexicalized" si puo` tradurre con "lessicalizzato"?)
Se intendi il saluto , io credo sia anche corretto buongiorno (come fosse
una forma sincopata )
A rigor di logica ,IMHO, conviene usare "buongiorno" come saluto mattutino ,
mentre "buon giorno" quando ti trovi in altri contesti (p.e. Spero proprio
di avere un buon giorno lavorativo !! )
Il mio dizionario (non so quanto affidabile !) dice che i due si equivalgono
, ma il primo su cui si basa e' buongiorno (poi mette tra parentesi buon
giorno)
In bocca al lupo e "Con ossequi ciao!"
>--
Terrygi®
The Jocker
ter...@cheerful.com
Non e' morto cio' che in eterno puo' attendere,
E con il passare di strane ere anche la morte muore.
H.P. Lovecraft
>Vorrei sapere come si scrive: buon giorno o buongiorno?
Il dittongo "eo" (come "ie", d'altra parte) e' un cosiddetto "dittongo
mobile", vale a dire un dittongo che rimane tale quando e' accentato
(bUOno o pIEde), ma tende a ridursi a una sola vocale quando perde
l'accento (ad es., bOnta' o pEdata). Poiche' la forma del saluto viene
scritta in una sola parola in cui l'accento cade sulla "i" di giorno,
la versione corretta dovrebbe essere <bOngiorno> (oppure <bUOn
giorno>, ma quando non e' formula di saluto). In realta' negli scritti
si vede sempre piu' di frequente "bUOngiorno" e avevo ipotizzato che
cio' dipendesse da una certa autonomia accentuativa dell'aggettivo
"bUOno". Poi mi sono ricordato che _standard_ dell'italiano scritto e'
ormai quello del correttore ortografico di WinWord. Ho controllato
questo testo con quel correttore e, ovviamente, ho visto che
"bongiorno" deve essere corretto in "buongiorno". Come non detto.
Ciao
Ferdinando Chiodo
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mailto: fch...@macronet.it (remove "NOSPAM" from the address)
Errata:
>Il dittongo "eo" [...] e' un cosiddetto "dittongo
>mobile"
Corrige:
Il dittongo "uo" [...] e' un cosiddetto "dittongo mobile"
Sorry
> On 6 Nov 1998 08:12:05 GMT, "Valéria Vicentini" wrote:
>>Vorrei sapere come si scrive: buon giorno o buongiorno?
> Il dittongo "eo" (come "ie", d'altra parte) e' un cosiddetto "dittongo
> mobile", vale a dire un dittongo che rimane tale quando e' accentato
> (bUOno o pIEde), ma tende a ridursi a una sola vocale quando perde
> l'accento (ad es., bOnta' o pEdata). Poiche' la forma del saluto viene
> scritta in una sola parola in cui l'accento cade sulla "i" di giorno,
> la versione corretta dovrebbe essere <bOngiorno> (oppure <bUOn
lo dicevo io! Se Mike si scrive Bongiorno senza la 'u', una
spiegazione doveva esserci :-)
>Nel caso di "buon uomo", "buonuomo" non credo che sia corretto...
Io pero' una volta ho letto in un libro la parola 'bonomo' in una frase di
questo tipo: 'Poi lo voglio vedere come si comportera' il vostro bonomo in
una situazione simile'...
Andrea
salo...@mediacomm.it
bene, come ha detto Ferdinando Chiodo a proposito del dittongo mobile, qui
sono due le 'u' che spariscono
>Nel caso di "buon uomo", "buonuomo" non credo che sia corretto
Credo che fino ai primi del secolo in Toscana "bonomo" (il plurale e'
"bonomini") fosse ancora un appellativo di cortesia con cui ci si
rivolgeva a sconosciuti, per lo piu' a popolani ("Bonomo, qual e' la
via che conduce al paese?" mi sembra una di quelle frasi che venivano
rivolte ai procaccia delle novelle di Fucini o di Faldella) o, ancora
oggi, per indicare un uomo mite, ma anche ingenuo e semplicione.
In epoca medioevale i "bonomini" erano, pero', pubblici ufficiali con
diverse funzioni amministrative, giudiziarie e consultive nei comuni
toscani. A Firenze, ad es., erano detti "bonomini" i consiglieri di
alcune confraternite e, soprattutto, i dodici magistrati che avevano
la funzione di Consiglieri della Signoria. In altri termini, "bonomo"
era un appellativo onorifico come puo' esserlo oggi "onorevole". Forse
"bonomo" derivava dal francese bonhomme, piu' che da buono+uomo.
"Bonomo" era anche un nome proprio. Ad es. il pittore trecentesco del
polittico del municipio di Sant'Arcangelo di Romagna (o Santarcangelo
della Romagna? non ricordo piu') si chiamava Iacobello da Bonomo e, se
non erro, un Bonomo era il medico livornese che scopri' ai primi del
'600 l'eziologia della scabbia.
Ciao
In it.cultura.linguistica.italiano "Valéria Vicentini"
<val...@mail.telepac.pt> wrote:
>Vorrei sapere come si scrive: buon giorno o buongiorno?
"X. Y. augura a tutti un'ottima buona domenica".
Radio RAI, qualche settimana fa.
Buon giorno,
M.
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marco...@geocities.com
http://www.geocities.com/Athens/Acropolis/5398/
_____________
C'entra niente "probi viri"?
Ciao.
Maurizio
>C'entra niente "probi viri"?
Ho l’impressione che il termine 'proboviro' sia stato introdotto in
questo secolo per sostituire l’ormai impresentabile 'bonomo'. 'Probus'
in latino significava innanzitutto 'buono' (Castiglioni-Mariotti).