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Loro/Ella, Esimio/Illustrissimo/Chiarissimo/Magnifico

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Adam Atkinson

unread,
Apr 7, 2003, 4:56:48 AM4/7/03
to
Durante un esame orale, devo dare del Loro alla commissione
d'esame? Mi e' stato detto di rivolgermi ad un pubblico
di professori universitari dando del voi, e devo dire
che l'unica volta che ho sentito il "Loro" formale lo
stava usando un cameriere nel vagone ristorante di un
treno EC.

"Ella" lo uso solamente quando scrivo al Presidente della Repubblica?

Dove/come posso documentarmi sull'uso di Egregio/Esimio/
Illustrissimo/Chiarissimo/Magnifico/ecc. nelle lettere formali?

Per esempio, scrivendo al sindaco, c'e' un aggettivo particolare
che devo usare, o va bene "Egregio"?

--
Adam Atkinson

Enrico Gregorio

unread,
Apr 7, 2003, 5:37:27 AM4/7/03
to
gh...@mistral.co.uk (Adam Atkinson) scrive:

Il rispetto non si mostra con aggettivi o forme di deferenza
che rasentano l'umiliazione. Direi che "voi" va benissimo.

Quanto a "Ella" trovo che sia appropriato solo nel caso
in cui presidente della Repubblica (nota le maiuscole) sia
una donna.

Al sindaco io scriverei semplicemente "Signor Sindaco",
ma forse un "Egregio" lo aggiungerei per tradizione.

Devo anche dire che le forme con la maiuscola in mezzo del tipo
"Colgo l'occasione per porgerLe deferenti omaggi" mi fanno orrore.
Questi salamelecchi sono cari ai nostri burocrati che così si
sentono onnipotenti nei confronti del cittadino.

Come fate in England? Direi che là un "Mr." è più che sufficiente,
no? A meno che non spetti qualche "Milord", suppongo.

Ciao
Enrico

Adam Atkinson

unread,
Apr 7, 2003, 8:52:19 AM4/7/03
to
Enrico Gregorio <greg...@math.unipd.it> wrote in message news:<gregorio-3C424B...@news.supernews.com>...

> Quanto a "Ella" trovo che sia appropriato solo nel caso
> in cui presidente della Repubblica (nota le maiuscole) sia
> una donna.

Secondo almeno uno dei miei libri di testo, esiste "Ella"
come versione ultra-formale di "Lei". Ma la mia professoressa
di italiano all'epoca mi ha detto che non si usa quasi mai.

> Al sindaco io scriverei semplicemente "Signor Sindaco",
> ma forse un "Egregio" lo aggiungerei per tradizione.

Egregio Signor Sindaco, quindi? E "Sindaco" e basta,
non "Sindaco Rossi"? (mentre con avvocato, ingegnere,
ragionere ecc. uso anche il cognome, credo)

> Devo anche dire che le forme con la maiuscola in mezzo del tipo
> "Colgo l'occasione per porgerLe deferenti omaggi" mi fanno orrore.

Mi fanno sorridere. Proprio oggi ho messo "Colgo quest'occasione
per porgerLe i miei distinti saluti" alla fine di una lettera.

> Questi salamelecchi sono cari ai nostri burocrati che così si
> sentono onnipotenti nei confronti del cittadino.

Mi pare ridicolo, ma lo faccio.

> Come fate in England? Direi che là un "Mr." è più che sufficiente,
> no? A meno che non spetti qualche "Milord", suppongo.

"Dear Sir" e' piu' formale di "Dear Mr Throgmorton", e quest'ultimo
e' piu' formale di "Dear Nigel". Le lettere formali terminano con
"Yours faithfully", mentre quelle meno formali terminano con "Yours
sincerely". O, almeno, cosi' mi hanno detto a scuola 20 anni fa.
Magari non e' piu' cosi'.

Anche parlando, "Sir" e "Madam" (e basta) sono formali (quasi
ossequiosi), "Mr Smith" e' piuttosto formale e "Tom" e' informale.
Pero', un cavaliere lo chiami "Sir Tom", non "Sir Smith". C'e'
un libro, "Debrett's Proper Form" (non mi ricordo l'ortografia
di Debrett's) su queste cose - come rivolgersi ad un gruppo
di baroni, ammiragli, principi, terzi figli di arcivescovi, e
cosi' via. Cosa mettere sulla busta quando scrivi a qualcuno
che e' allo stesso tempo un duca, ammiraglio, arcivescovo,
e ha un dottorato di ricerca, e varie medaglie. Roba folle,
che conosceranno solamente alcune segretarie molto specializzate
in queste cose, e chi deve fare discorsi davanti a gente molto
insolita. Io, sicuramente, queste cose non le so, ma almeno
so che dovrei consultare Debrett's in caso di bisogno.

Giovanni Drogo

unread,
Apr 7, 2003, 10:02:45 AM4/7/03
to
On 7 Apr 2003, Adam Atkinson wrote:

> Egregio Signor Sindaco, quindi? E "Sindaco" e basta,
> non "Sindaco Rossi"? (mentre con avvocato, ingegnere,
> ragionere ecc. uso anche il cognome, credo)

Certamente "(egregio) signor Sindaco" come "signor Presidente" o "signor
Ministro" o "signor Direttore" (*). Ci si indirizza a quella persona per
la sua carica, non in quanto individuo.

Per i titoli di studio puo' essere diverso, il titolo e' della persona.

Pero' iniziando una lettera privata, il nome lo metterei nella
intestazione o indirizzo, ma tenderei a iniziare con "egregio avvocato"
senza il nome. Potrebbe essere diverso se fosse una lettera destinata ad
essere letta anche da altri.

(*) io per inveterata abitudine se dovessi scrivere a un direttore di
giornale userei il formale "Egregio Direttore". Pero' vedo che anche su
giornali un tempo austeri come il Corriere questo viene corretto dalla
redazione in "caro Mieli" ... anche se presumo il 90% abbia usato
"egregio dottor Mieli".

> "Dear Sir" e' piu' formale di "Dear Mr Throgmorton", e quest'ultimo
> e' piu' formale di "Dear Nigel". Le lettere formali terminano con
> "Yours faithfully", mentre quelle meno formali terminano con "Yours
> sincerely".

Ricordo la rubrica delle lettere sul "The Observatory" (un fascicoletto
azzurro pubblicato dal Royal Greenwich Observatory quando ancora
esisteva e inviato ai membri della R.a.S. - la mia prima "capa" era
britannica e socia della R.a.S.) : iniziavano tutte (immagino ex
officio) con "Gentlemen", e si chiudevano con "I remain, gentlemen,
faithfully yours"

--
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Danilo Giacomelli

unread,
Apr 7, 2003, 10:45:41 AM4/7/03
to

"Adam Atkinson" <gh...@mistral.co.uk> ha scritto ...
......

> Secondo almeno uno dei miei libri di testo, esiste "Ella"
> come versione ultra-formale di "Lei". Ma la mia professoressa
> di italiano all'epoca mi ha detto che non si usa quasi mai.

Lo usava Togliatti. Mia nonna, maestra, non glielo perdonò mai (come
l'amnistia e il voto alle donne).

ciao

--
Danilo Giacomelli
----------------------------------
Signùr varda 'n zó, se no arde 'n sö mé e Te ède le gambe
----------------------------------


Ghost

unread,
Apr 7, 2003, 3:02:19 PM4/7/03
to
Adam Atkinson ha scritto:

>Durante un esame orale, devo dare del Loro alla commissione
>d'esame?

Sì, meglio. Troverei eccessivamente informale un /voi/... ancor di
più perché i ruoli, in quella sede, non hanno pari dignità. Che,
poi, tu possa anche valere più di tutti gli esaminatori messi
assieme, è un altro discorso.

>Mi e' stato detto di rivolgermi ad un pubblico
>di professori universitari dando del voi,

Beh, dipende sempre dal contesto. Se sono colleghi di facoltà, se
sono coetanei, se tu sei un premio Nobel... o magari se stai usando
un tono sprezzante, certo.

>e devo dire
>che l'unica volta che ho sentito il "Loro" formale lo
>stava usando un cameriere nel vagone ristorante di un
>treno EC.

Quindi noi due non ci conosciamo. ;)

>"Ella" lo uso solamente quando scrivo al Presidente della Repubblica?

Si sente molto raramente, ormai: più rararmente del /loro/ di prima.
Oralmente, lo userei solo rivolgendomi a cariche istituzionali; per
iscritto, anche tutte le volte che desiderassi esser formale (quindi
spesso).

>Dove/come posso documentarmi sull'uso di Egregio/Esimio/
>Illustrissimo/Chiarissimo/Magnifico/ecc. nelle lettere formali?

Riporto un brevissimo vademecum da: Gabrielli ed altri, "Come
parlare e scrivere meglio":

Sommo Pontefice
Intestazione: Santità, oppure Beatissimo Padre
Nel corpo detta lettera: Vostra Santità, oppure la Santità Vostra
Chiusa: Della Santità Vostra obbedientissimo figlio...
Indirizzo: A Sua Santità X.Y.
Palazzo Vaticano - ROMA
oppure
Alla Santità di Nostro Signore
Papa X.Y.
Città del Vaticano

Cardinali
Intestazione : Eminenza
Nel corpo della lettera: Vostra Eminenza, oppure l'Eminenza
Vostra
Chiusa: Di Vostra Eminenza devotissimo (o umilissimo) servitore...
Indirizzo: A Sua Eminenza
(nome) Cardinale (cognome)
Arcivescovo di MILANO
oppure
A Sua Eminenza Ill.ma e Rev.ma
il Signor Cardinale (nome e cognome)
Arcivescovo di MILANO

Arcivescovi, Vescovi, Patrìarchi, Abati mitrati
Intestazione : Eccellenza, oppure Eccellenza reverendissima
Nel corpo della lettera: Vostra Eccellenza, oppure l'Eccellenza
Vostra
Chiusa: Di Vostra Eccellenza reverendissima devotissimo servitore...
Indirizzo: A Sua Eccellenza Rev.ma
(nome e cognome)
Arcivescovo (o Patriarca) di...

Canonici, Arcipreti, Parroci,Vicari
Intestazione: Reverendissimo Monsignore, oppure Monsignore
Reverendissimo, o Molto reverendo Padre
Nel corpo della lettera: Vossignoria reverendissima, oppure Re-
verendo Padre
Chiusa: Di Vossignoria reverendissima dev.mo servitore...
Indirizzo: Al Rev.mo Monsignore
(nome e cognome)
oppure
Al molto reverendo Padre
(nome e cognome)
(indirizzo della chiesa e simili)

Sacerdoti secolari
Intestazione: Reverendo Padre, oppure Padre reverendo
Nel corpo della lettera: Reverendo Padre, oppure Padre reverendo
Chiusa: Voglia accogliere, reverendo Padre, i miei più devoti
ossequi... (oppure gli ossequi più devoti di...)
Indirizzo: Al Reverendo (o Molto Reverendo) Padre
(nome, cognome e indirizzo della chiesa o privato)

Monaci e Monache
Intestazione: Reverendo Padre, o Reverenda Madre, oppure Padre
reverendo, o Madre reverenda
Nel corpo della lettera: Reverendo Padre, o Madre reverenda
Chiusa: Voglia accogliere, reverendo Padre (o Madre reverenda), i
miei più devoti ossequi... oppure gli ossequi più devoti
di...
Indirizzo: Al Reverendo (o Molto Reverendo) Padre
(nome, cognome e indirizzo della chiesa o privato)
Alla Reverenda (o Molto Reverenda) Madre
(nome, cognome e indirizzo)

Re o Imperatori
Intestazione: Maestà
Nel corpo della lettera: Vostra Maestà, oppure la Maestà Vostra
Chiusa: Di Vostra Maestà fedele suddito... oppure Di Vostra Maestà
dev.mo...
Indirizzo: A Sua Maestà...
Palazzo Reale (o altro indirizzo, città)

Presidenti di Stato
Intestazione: Onorevole Presidente, oppure Signor Presidente
Nel corpo della lettera: onorevole Presidente, oppure onorevole
signor Presidente
Chiusa: Voglia gradire, onorevole signor Presidente, i più
rispettosi e devoti ossequi di...
Indirizzo: On. (nome e cognome)
Presidente della Repubblica
ROMA

Senatori
Intestazione: Onorevole Senatore
Nel corpo della lettera : Onorevole
Chiusa: Con ossequio, o Col massimo ossequio, o Devoti ossequi, e
simili
Indirizzo: On. (nome e cognome)
Senatore della Repubblica
Palazzo Madama
ROMA

Deputati
Intestazione: Onorevole
Nel corpo della lettera: Onorevole
Chiusa: Con ossequio, o Col massimo ossequio, o Devoti ossequi, e
simili
Indirizzo: On. (nome e cognome)
Deputato al Parlamento
Palazzo Montecitorio
ROMA

Sindaci e personaggi in genere investiti di carica pubblica

Intestazione: Signor Sindaco, oppure Illustre o Egregio signor
Sindaco (o altra qualificazione)
Nel corpo della lettera : signor Sindaco (o altra qualificazione)
Chiusa: Con ossequio, o Con molto ossequio, o Devoti ossequi, e
simili
Indirizzo: Egr. Sig. (Avv. o Ing, o altro titolo)
(nome e cognome)
Sindaco di Milano
Palazzo Marino
MILANO
(o altra qualificazione e relativo indirizzo)


>Per esempio, scrivendo al sindaco, c'e' un aggettivo particolare
>che devo usare, o va bene "Egregio"?

Bene, come vedi. Aggiungere /signor/ non è indispensabile.

BTW: /magnifico/ è solo il rettore. Un professore universitario può
esser /chiarissimo/, un dottore e un professore /illustrissimi/.
E poi ci sono /esimio/ e soprattutto /egregio/, che si sprecano. E
/insigne/, e /ottimo/ (molto amichevole, quest'ultimo). Ed
/emerito/, per chi conserva un titolo pur non esercitandone più
l'ufficio...
Insomma, ce n'è d'avanzo.
--
Bye, Ghost of Lem Novantotto
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Linee guida della netiquette: http://www.faqs.org/rfcs/rfc1855.html
Formato articoli news, ultima frontiera: www.landfield.com/usefor/

FB

unread,
Apr 7, 2003, 3:12:01 PM4/7/03
to

"Adam Atkinson" <gh...@mistral.co.uk> ha scritto nel messaggio

> "Ella" lo uso solamente quando scrivo al Presidente della Repubblica?
> --
> Adam Atkinson

Nemmeno, credo. E' straburocratico, mi pare si usi su qualche modulo
ufficiale (per le imposte ecc.).

Ciao, FB


FB

unread,
Apr 7, 2003, 3:34:52 PM4/7/03
to

"Ghost" <Le...@Hotmail.com> ha scritto nel messaggio
news:b6soue.q0.1%gh...@ID-24474.user.dfncis.de...

> Riporto un brevissimo vademecum da: Gabrielli ed altri, "Come
> parlare e scrivere meglio":

> --
> Bye, Ghost of Lem Novantotto

Ti ringrazio infinitamente per la segnalazione di questo libro. Penso che lo
comprerò: ci sono le classiche cose che uno, quando servono, non sa mai.

Ciao, FB


Danilo Giacomelli

unread,
Apr 7, 2003, 3:51:02 PM4/7/03
to

"Ghost" <Le...@Hotmail.com> ha scritto ...
.......

> Sommo Pontefice
> Intestazione: Santità, oppure Beatissimo Padre
> Nel corpo detta lettera: Vostra Santità, oppure la Santità Vostra
> Chiusa: Della Santità Vostra obbedientissimo figlio...

Ma non si doveva attaccare con: "prostrato innanzi alla Sacra Pantofola?"
(non scherzo.

ciao

--
Danilo Giacomelli
--------------------------
La legalità è rivoluzionaria.
--------------------------


Ghost

unread,
Apr 7, 2003, 4:32:23 PM4/7/03
to
Ghost ha scritto:
>Patrìarchi
^
Ulp! Fu lo "scansionerizzatore", fu. ;)

Adam Atkinson

unread,
Apr 7, 2003, 5:42:15 PM4/7/03
to
On 07-Apr-03 20:02:19, Ghost said:

>>Mi e' stato detto di rivolgermi ad un pubblico
>>di professori universitari dando del voi,

>Beh, dipende sempre dal contesto. Se sono colleghi di facoltà, se
>sono coetanei, se tu sei un premio Nobel... o magari se stai usando
>un tono sprezzante, certo.

sprezzante? No.. il contesto era un seminario dato da me. Ho chiesto
se dovevo dire "Come vedete, l'equazione 2 e' abbastanza semplice" o
"Come vedono, l'equazione 2 e' abbastanza semplice". Mi e' stato detto
di usare "voi".

>>Dove/come posso documentarmi sull'uso di Egregio/Esimio/
>>Illustrissimo/Chiarissimo/Magnifico/ecc. nelle lettere formali?

>Riporto un brevissimo vademecum da: Gabrielli ed altri, "Come
>parlare e scrivere meglio":

[snip]

Utilissimo, grazie. Salvato in wip:italiano/titoli

>>Per esempio, scrivendo al sindaco, c'e' un aggettivo particolare
>>che devo usare, o va bene "Egregio"?

>Bene, come vedi. Aggiungere /signor/ non è indispensabile.

>BTW: /magnifico/ è solo il rettore.

Questo lo so

>Un professore universitario può
>esser /chiarissimo/, un dottore e un professore /illustrissimi/.

Avevo capito che i professori ordinari fossero uno di ill.mo e
chiar.mo, e i presidi di facolta' l'altro.

--
Adam Atkinson (gh...@mistral.co.uk)
We'll call him Shaun, eh? Come on, Shaun!

Roscio

unread,
Apr 8, 2003, 3:32:43 AM4/8/03
to
"Adam Atkinson" <gh...@mistral.co.uk> ha scritto nel messaggio
news:f8c38141.03040...@posting.google.com...

>
> > Quanto a "Ella" trovo che sia appropriato solo nel caso
> > in cui presidente della Repubblica (nota le maiuscole) sia
> > una donna.
>
> Secondo almeno uno dei miei libri di testo, esiste "Ella"
> come versione ultra-formale di "Lei". Ma la mia professoressa
> di italiano all'epoca mi ha detto che non si usa quasi mai.

Una volta (quando la grammatica non era un opinione)
"egli" era pronome personale soggetto, e "lui" era pronome
personale complemento. Lo stesso, ovviamente, dicasi
per "ella" e "lei".

Oggi, "egli" ed "ella" sono stati relegati a mostri
preistorici.

> > Al sindaco io scriverei semplicemente "Signor Sindaco",
> > ma forse un "Egregio" lo aggiungerei per tradizione.
>
> Egregio Signor Sindaco, quindi? E "Sindaco" e basta,
> non "Sindaco Rossi"? (mentre con avvocato, ingegnere,
> ragionere ecc. uso anche il cognome, credo)

Signori, ;-)
l'appellativo di "signore", ormai, è ufficialmente
scomparso perfino nella fraseologia militare
(non è più obbligatorio rivolgersi a un superiore
chiamandolo "signore"), figuriamoci se può essere
ammissibile usarlo nell'ambito "civile".

> "Dear Sir" e' piu' formale di "Dear Mr Throgmorton", e quest'ultimo
> e' piu' formale di "Dear Nigel".

E "My dearest" lo è ancora meno... :-)))

> Le lettere formali terminano con "Yours faithfully", mentre quelle
> meno formali terminano con "Yours sincerely". O, almeno, cosi'
> mi hanno detto a scuola 20 anni fa. Magari non e' piu' cosi'.

Ecco, appunto... :-)))
Adesso si preferisce evitare l'ambiguo "yous", e si conclude
semplicemente con un "sincerely".

> Pero', un cavaliere lo chiami "Sir Tom", non "Sir Smith".

"Baronetto", non "cavaliere".
E poi è meglio "Sir Thomas", piuttosto che "Sir Tom"...
Cos'è 'sta confidenza ?... :-)))

> Io, sicuramente, queste cose non le so, ma almeno
> so che dovrei consultare Debrett's in caso di bisogno.

Si tratta del Debrett's Correct Form
(http://www.debretts.co.uk/products/tg_form.asp)

Ma non c'è solo il Debrett: anche in italiano
c'è la necessità di rivolgersi alle varie cariche nei
modi e con gli appellativi più indicati.

A volte è necessario conoscere il "peso" dei vari titoli
della persona a cui si scrive ed elencarli nell'ordine
(dal più alto al più basso: "On. Prof. Dott. Aldo Lenzi")

--
Er Roscio.


Nico Valerio

unread,
Apr 8, 2003, 5:22:22 AM4/8/03
to
No, rivolgendosi collettivamente ad un collegio di docenti (o a un qualunque
gruppo) ai quali singolarmente si darebbe del "lei", tanto più se mai visti
prima, bisogna dire "loro". Il voi è troppo confidenziale e si usa quando si
è dello stesso livello (es. tra studenti, insegnanti, colleghi ecc), cioè
quando singolarmente ci si dà del "tu"
"Ella" viene usato al posto del "lei" in tutti i discorsi ufficiali a cui
presenziano autorità, alti docenti, magistrati, cariche istituzionali ecc.
Ai ministri, sindaci ecc si dà almeno del "signor" prima di ministro o
sindaco
Ma agli italiani non va bene che al cittadino si dia - com'è giusto e come
si faceva un tempo - solo del "signore", bellissima parola. Ma forse perché
signori non sono, vogliono il "dottore" dei medici. Spesso è la gente
semplice che lo pretende. Il mio tipografo mi ha rimproverato perché lo
avevo escluso dal biglietto da visita, e mi ha comvinto con argomentazioni
di psicologia realistica ad aggiungerlo. E' come il "Prof" in Germania:
molto ambito. Da noi potrebbe essere un insegnante di educazione fisica...
Per tradizione antica e rinascimentale, ogni rettore d'università è
"Magnifico", anche se sappiamo che è lì per meriti politici e amicizie;
mentre ogni professore universitario è "Chiar.mo" (chiarissimo) anche se è
di una ingoranza mostruosa e ha vinto il concorso per mafie amicali, come
sempre in Italia. "Egregio", cioè "fuori dal gregge" non è quasi nessuno
nella piatta società di massa in cui tutti sono e pensano allo stesso modo.
Parlerei piuttosto del contrario: gregario (che fa parte di un gregge)
--
Nico Valerio, naturi...@hotmail.com


panurgo13

unread,
Apr 8, 2003, 8:05:59 AM4/8/03
to
Adam Atkinson wrote:

> Secondo almeno uno dei miei libri di testo, esiste "Ella"
> come versione ultra-formale di "Lei". Ma la mia professoressa
> di italiano all'epoca mi ha detto che non si usa quasi mai.

Dunque, tento di fare un po' di chiarezza. "Ella" è la forma ultraformale
(come tu dici giustamente) del "lei" quando è SOGGETTO di una frase. Così
si dice "Come ella ben sa", ma si dice "Posso parlare con lei?". Nella
pratica però, anche quando il pronome è soggetto di una frase si usa
tranquillamente "lei".
"Ella" ha in effetti un sapore burocratico-poliziesco che sta a metà tra
lo squallido e il comico.

> Egregio Signor Sindaco, quindi? E "Sindaco" e basta,
> non "Sindaco Rossi"? (mentre con avvocato, ingegnere,
> ragionere ecc. uso anche il cognome, credo)

Direi che "Egr. Sig. Sindaco" è la formula migliore... (Se è un cattivo
sindaco, ovviamente in your opinion, scrivigli solo "sindaco"... ;-))))

Ti giro la domanda; come ti rivolgi a un sindaco in Britain?
"Dear Mr Mayor", oppure "Mr Mayor" oppure l'onnipresente "Dear Sir"?

> Pero', un cavaliere lo chiami "Sir Tom", non "Sir Smith".

Questo è un uso britannico sul quale noi italiani siamo purtroppo
generalmente molto ignoranti. Pochi sanno, come tu dici giustamente, che
per i cavalieri, dopo il titolo di Sir, si mette il nome e NON il cognome.
Così in Italia si sentono alla TV o si leggono sui giornali delle
bestialità come "Sir Connery", quando invece, se si vuole proprio mettere
il "sir", si dovrebbe scrivere "Sir Sean Connery" e rivolgendosi a lui
"Sir Sean".

Best Regards ;-)))

panurgo13
"Fay ce que vouldras"

--
questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito
http://www.newsland.it/news segnala gli abusi ad ab...@newsland.it


panurgo13

unread,
Apr 8, 2003, 8:16:56 AM4/8/03
to
Roscio wrote:

> > Pero', un cavaliere lo chiami "Sir Tom", non "Sir Smith".

> "Baronetto", non "cavaliere".

Tutti e due.
Baronetto è un titolo ereditario, conferito ovviamente dal sovrano, che dà
diritto ad essere chiamato "Sir". Cavaliere (knight) NON è un titolo
ereditario e naturalmente è di nomina regia; anche il cavalierato dà
diritto al titolo di "Sir".
Poiché i cavalieri sono numericamente MOLTI di più dei baronetti,
generalmente si pensa ad un cavaliere, non ad un baronetto, quando si
parla dell'appellativo "Sir".

Ciao.

panurgo13

unread,
Apr 8, 2003, 8:20:47 AM4/8/03
to
Nico Valerio wrote:

> Per tradizione antica e rinascimentale, ogni rettore d'università è
> "Magnifico", anche se sappiamo che è lì per meriti politici e amicizie;
> mentre ogni professore universitario è "Chiar.mo" (chiarissimo) anche se è
> di una ingoranza mostruosa

..anche se è di una oscurità mostruosa quando spiega...

Aggiungo a questi due appellativi universitari uno meno noto. I presidi di
facoltà sono "Amplissimo", probabilmente per l'ampiezza degli appoggi
politici di cui hanno avuto bisogno.

panurgo13

unread,
Apr 8, 2003, 8:29:25 AM4/8/03
to
Danilo Giacomelli wrote:

> Ma non si doveva attaccare con: "prostrato innanzi alla Sacra Pantofola?"
> (non scherzo.

No, era nella chiusa... Si chiudeva piů o meno cosě:
"Prostrato al bacio della Sacra Pantofola, imploro l'Apostolica
Benedizione" o cose simili... Ma il bacio della sacra pantofola c'era
sempre.

panurgo13
"fay ce que vouldras"

Giovanni Drogo

unread,
Apr 8, 2003, 11:06:30 AM4/8/03
to
On Tue, 8 Apr 2003, panurgo13 wrote:

> > mentre ogni professore universitario è "Chiar.mo" (chiarissimo) anche se è

> ..anche se è di una oscurità mostruosa quando spiega...

Mah, e' da un po' che mi domando se quel "chiarissimo", lungi dal far
riferimento alla chiarezza delle lezioni (come vorrebbe una "lectio
facilior" :-)) non sia invece un latinismo, legato al titolo di
"clarissimus" in uso nel basso impero.

panurgo13

unread,
Apr 8, 2003, 11:42:52 AM4/8/03
to
Giovanni Drogo wrote:

> Mah, e' da un po' che mi domando se quel "chiarissimo", lungi dal far
> riferimento alla chiarezza delle lezioni (come vorrebbe una "lectio
> facilior" :-)) non sia invece un latinismo, legato al titolo di
> "clarissimus" in uso nel basso impero.

Direi che non ci sono dubbi sul fatto che sia, come tu dici, un lascito
della tarda latinità (dove in latino classico si sarebbe detto
"praeclarus"). Ho sempre inteso che "chiarissimo" in riferimento alla
chiarezza dell'insegnamento fosse un semplice calembour da studenti...

Ciao.

Adam Atkinson

unread,
Apr 8, 2003, 1:35:49 PM4/8/03
to
On 08-Apr-03 13:20:47, panurgo13 said:

>Aggiungo a questi due appellativi universitari uno meno noto. I presidi di
>facoltà sono "Amplissimo", probabilmente per l'ampiezza degli appoggi
>politici di cui hanno avuto bisogno.

Hmm. Se i prof. normali sono chiarissim, i rettori magnifici e i presidi
amplissimi, gli illustrissimi chi sono?

--
Adam Atkinson (gh...@mistral.co.uk)
If I were a fuzzy wuzzy bear
3 would be a perfect square

Roscio

unread,
Apr 9, 2003, 3:29:16 AM4/9/03
to
"Adam Atkinson" <gh...@mistral.co.uk> ha scritto nel messaggio
news:499.228T2457T...@mistral.co.uk...

> Hmm. Se i prof. normali sono chiarissim, i rettori magnifici e i presidi
> amplissimi, gli illustrissimi chi sono?

Di solito, i presidenti (di qualunque cosa...).

--
Er Roscio.


Vitt

unread,
Apr 11, 2003, 3:14:39 PM4/11/03
to
panurgo13 ha scritto:

>Direi che "Egr. Sig. Sindaco" è la formula migliore...

Direi di no.
Anziché due aggettivi troncati (non si hanno nemmeno due secondi di
tempo da dedicare ad una persona egregia?), meglio uno dei due scritti
per intero.
Ma se ne è già parlato...

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Bye
Vitt

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