Che figura retorica è se dico la marca al posto del prodotto? Ad
esempio in Germania invece di chiedere se hai un fazzolettino di carta
ti domandano spesso se hai un Tempo.
Non mi vengono al momento esempi nella lingua italiana ma ce ne sono
sicuramente. Ne avete qualcuno?
Grazie
Ciao Halleluja,
la figura retorica che hai citato e' una "sinèddoche".
Anche in italiano esistono numerosissimi esempi di questo tipo:
- per restare in tema di fazzoletti di carta, si dice spesso "dammi un
Klinex" (altra marca).
- per ordinare una cedrata (almeno nella mia zona) si dice "mi dia una
Tassoni" (io lo so bene perche' il mio cognome e' Tassoni e molto spesso chi
mi conosce ci scherza sopra in questo senso).
Sarebbe interessante "srotolare" il thread con altri esempi.
Ciao, Luca.
Luca Tassoni ha scritto nel messaggio ...
Ho sentito Borotalco per talco.
Scottex per carta cucina
Kleenex per fazzolettino (questo anche in USA.)
Rimmel per mascara.
Alcune cose invece hanno proprio i nomi di marchi registrati e non ne
esistono altri.
Ma credo che non c'entrino nulla col thread.
ciao,
Janis
Coca.
Aspirina.
In certi casi Hag (per "decaffeinato")
Buondi' (che credo sia solo Motta) mi pare a volte usato per una
generica... uhm, no, non brioche, cioe' quelle merendine che...
insomma, per un buondi'! :o)))))))
Mi pare interessante anche il caso dei nomi propri: Ercole, Maciste,
Perpetua...
Ciao
Frank
--------------------------------------------------------------
Solo le persone di buon senso impazziscono
scottex, kleenex, nesquick, orzoro, yomo, scotch, post-it, bic
--
____________________________________
Giancarlo Pillan - Ivrea - Italy
____________________________________
> Che figura retorica è se dico la marca al posto del prodotto? Ad
> esempio in Germania invece di chiedere se hai un fazzolettino di carta
> ti domandano spesso se hai un Tempo.
> Non mi vengono al momento esempi nella lingua italiana ma ce ne sono
> sicuramente. Ne avete qualcuno?
> Grazie
>Per la pellicola cinematografica diciamo F.I.L.M.
?
Maurizio Pistone - Torino
http://www.mclink.it/personal/MG5960
mailto:pis...@mclink.it
strenua nos exercet inertia Hor.
>Che figura retorica è se dico la marca al posto del prodotto? Ad
>esempio in Germania invece di chiedere se hai un fazzolettino di carta
>ti domandano spesso se hai un Tempo.
>Non mi vengono al momento esempi nella lingua italiana ma ce ne sono
>sicuramente. Ne avete qualcuno?
Non so se si dice ancora "Ferodi" per indicare i materiali che fanno
attrito nei freni delle automobili. Ed e` tanto che non sento piu`
chiamare Rubra quella salsina che adesso anche i bambini chiamano
checciap.
Anche Cicles credo che fosse una marca di gomma da masticare; ma di
questo non sono sicuro.
Purtroppo non so dirti il nome della figura retorica. Ora non avro`
pace.
> domandano spesso se hai un Tempo. Non mi vengono al momento esempi nella
> lingua italiana ma ce ne sono sicuramente. Ne avete qualcuno?
ovviamente "lo scotch" per nastro adesivo.
E "il domopak" per la pellicola da avvolgere gli alimenti
Poi su questo NG c'era stato un thread sulle "chiavi a brugola"
-- ----------------------------------------------------------------------
nos...@ifctr.mi.cnr.it is a newsreading account used by more persons to avoid
unwanted spam. Any mail returning to this address will be rejected. Users can
disclose their e-mail address in the article if they wish so.
> Per la pellicola cinematografica diciamo F.I.L.M.
Margherita, questa del "film" me la devi spiegare. Quale sarebbe, in
questo caso, la marca usata al posto del prodotto?
> (anzi questo lo dicono in tutto il Mondo!!!!!)
Beh, in tutto il mondo forse, e non solo per indicare la pellicola
cinematografica, ma anche quella fotografica. In Italia pero` di solito
"film" e` usato in senso traslato per indicare lo spettacolo
cinematografico. Piu` raramente anche il termine pellicola e` usato in
questo senso.
Gian Carlo
Sent via Deja.com http://www.deja.com/
Before you buy.
----------
Nell'articolo <38334712...@news.mclink.it>, pis...@mclink.it (Maurizio
Pistone) è stato scritto:
> "Margherita" <gala...@aleph.it> ha scritto su
> it.cultura.linguistica.italiano:
>
>>Per la pellicola cinematografica diciamo F.I.L.M.
>
> ?
Antonomasia, variante della sineddoche. E' la stessa figura che usiamo
dicendo di qualcuno "è un marcantonio", intendendo che è grande e
grosso.
Ciao,
Stefano
Già spiegato: Fabbrica Italiana Lamine Milano che in collaborazione
con la Ferrania ha inventato la *pellicola* cinematografica.
Adesso la parola *film* viene usata per indicare una qualunque
pellicola: dal Domopak alla gelatina per esperimenti chimici.
>> (anzi questo lo dicono in tutto il Mondo!!!!!)
>
>Beh, in tutto il mondo forse, e non solo per indicare la pellicola
>cinematografica, ma anche quella fotografica. In Italia pero` di solito
>"film" e` usato in senso traslato per indicare lo spettacolo
>cinematografico. Piu` raramente anche il termine pellicola e` usato in
>questo senso.
Vero anche questo, ma il "film" propriamente detto è la "pellicola",
cioè un supporto "laminare" in genere.
--
Er Roscio.
> magica ha scritto nel messaggio <810kdq$fa4$1...@nnrp1.deja.com>...
> >
> >> Per la pellicola cinematografica diciamo F.I.L.M.
> >
> >Margherita, questa del "film" me la devi spiegare. Quale sarebbe, in
> >questo caso, la marca usata al posto del prodotto?
>
> Già spiegato: Fabbrica Italiana Lamine Milano che in collaborazione
> con la Ferrania ha inventato la *pellicola* cinematografica.
Secondo il Nuovo Zingarelli la parola italiana "film" deriva dall'inglese
"film".
Secondo il mio Collins monolingua, la parola inglese deriva dall'antico
inglese "filmen" (membrana).
Non so chi abbia inventato la prima pellicola - forse Eastman/Kodak?
Mary
(remove "spamoff" to reply)
--
merenda: lat. «meretrix, -icis» (meretrice): apprendista prostituta non
ancora abilitata alla professione.
>la figura retorica che hai citato e' una "sinèddoche".
Ma la sineddoche non era 'la parte per il tutto'?
Isa
Work like you don't need money,
Love like you've never been hurt,
And dance like no one's watching
>Sarebbe interessante "srotolare" il thread con altri esempi.
Acqua Brillante.
>>> Per la pellicola cinematografica diciamo F.I.L.M.
>>Margherita, questa del "film" me la devi spiegare. Quale sarebbe, in
>>questo caso, la marca usata al posto del prodotto?
>Già spiegato: Fabbrica Italiana Lamine Milano che in collaborazione
>con la Ferrania ha inventato la *pellicola* cinematografica.
>Adesso la parola *film* viene usata per indicare una qualunque
>pellicola: dal Domopak alla gelatina per esperimenti chimici.
Vero. Pero` secondo il Merriam Webster la parola "film" e` attestata in
inglese dal 1602, un bel po' prima della nascita della pellicola
cinematografica. Quindi l'etimologia citata da Margherita mi lascia un
po' perplesso.
>>In Italia pero` di solito "film" e` usato in senso traslato per
>>indicare lo spettacolo cinematografico. Piu` raramente anche il
>>termine pellicola e` usato in questo senso.
>Vero anche questo, ma il "film" propriamente detto è la "pellicola",
>cioè un supporto "laminare" in genere.
Vero anche questo. E ancora piu` propriamente il film sarebbe
addirittura l'emulsione che viene stesa sul supporto.
" >>Margherita, questa del "film" me la devi spiegare. Quale sarebbe, in
" >>questo caso, la marca usata al posto del prodotto?
"
" >Già spiegato: Fabbrica Italiana Lamine Milano che in collaborazione
" >con la Ferrania ha inventato la *pellicola* cinematografica.
" >Adesso la parola *film* viene usata per indicare una qualunque
" >pellicola: dal Domopak alla gelatina per esperimenti chimici.
"
" Vero. Pero` secondo il Merriam Webster la parola "film" e` attestata in
" inglese dal 1602, un bel po' prima della nascita della pellicola
" cinematografica. Quindi l'etimologia citata da Margherita mi lascia un
" po' perplesso.
E` molto piu` probabile che la FILM sia stata chiamata cosi` perche` in
inglese esisteva la parola FILM :-)
http://www.savonaonline.it/school/boselli/Amuleto/geograf.htm
ciao, .mau.
>> >> Per la pellicola cinematografica diciamo F.I.L.M.
>> >
>> >Margherita, questa del "film" me la devi spiegare. Quale sarebbe, in
>> >questo caso, la marca usata al posto del prodotto?
>>
>> Già spiegato: Fabbrica Italiana Lamine Milano che in collaborazione
>> con la Ferrania ha inventato la *pellicola* cinematografica.
>
>Secondo il Nuovo Zingarelli la parola italiana "film" deriva dall'inglese
>"film".
>Secondo il mio Collins monolingua, la parola inglese deriva dall'antico
>inglese "filmen" (membrana).
>
>Non so chi abbia inventato la prima pellicola - forse Eastman/Kodak?
Che si tratta della Ferrania lo so per certo, per quanto riguarda l'origine
non è escluso che la Fabbrica Italiana Lamine Milano si sia inventata
l'acronimo a partire dall'inglese "film" (membrana, lamina), cosa che
al giorno d'oggi è prassi comune...
--
Er Roscio.
Più precisamente: consiste nel nominare 'la parte' per 'il tutto':
(campione 'del pedale', invece che ... 'della bicicletta').
Ma consiste anche nel nominare 'il tutto' per 'la parte':
(scarpe di 'camoscio' invece che ... di 'pelle del camoscio').
Ciao
Mariuccia
>Già spiegato: Fabbrica Italiana Lamine Milano che in collaborazione
>con la Ferrania ha inventato la *pellicola* cinematografica.
>Adesso la parola *film* viene usata per indicare una qualunque
>pellicola: dal Domopak alla gelatina per esperimenti chimici.
>
Divertente ma non me la bevo: puoi documentarlo?
--
Bye
Vitt
Infatti rispondendo che la figura retorica del caso e' una sineddoche ho
cercato di stare sul generico.
In effetti e' un'antonomasia (appunto variante della sineddoche), ma piu'
precisamente un' "antonomasia vossiànica" che si usa nell'esempio da te
citato o, tanto per fare alcuni esempi, nei seguenti casi:
- "Il cicerone del museo"
- "Quel signore e' stato il mio mentore"
- "Non vorrei fare la cassandra ma..."
- "La perpetua del parroco"
eccetera.
L'antonomasia propriamente detta si usa nel caso inverso:
- "L'avvocato" per Agnelli
- "Il cavaliere" per Berlusconi
- "Il senatur" per Bossi
eccetera.
Ciao, Luca.
La sineddoche non e' soltanto la parte per il tutto ma anche:
- Il contenente per il contenuto: "Mi sono scolato una bottiglia"
- Il materiale per l'oggetto: "Ho estratto il ferro ed ho affrontato i miei
nemici", oppure "Quell'automobile e' un gran ferro!"
- La marca per il prodotto "Ho comprato una Ford"
e tanti altre varianti...
Sono contento che il thread sia stato srotolato per bene.
Ciao, Luca.
> E` molto piu` probabile che la FILM sia stata chiamata cosi` perche` in
> inglese esisteva la parola FILM :-)
Seeeeeeeeee che c'entra?
Mi sembri una mia allieva che quando ho parlato del verbo fare in latino ha
detto "Prof! Ma allora la F.I.A.T. si chiama cosi' perche' vuol dire "Sia
fatta l'automobile!"
Giuro che e' vera!
Idem per l'antico nome della Ferrania (poi 3M e ora non so piu')
Si chiamava F.I.L.M. cioe' Fabbrica Italiana Lamine Milano e puo' anche
darsi che fosse un acronimo...ma prima in italiano si diceva pellicola per
indicare un film.
Quando sono usciti i film (anch'io li chiamo cosi') all'inizio della
proiezione appariva a tutto schermo la scritta F.I.L.M. preceduta dalla
frase "Girato con pellicole"
Da li' abbiamo iniziato a chiamare quello che gia' erroneamente chiamavamo
semplicemente pellicola (mentre sarebbe stato corretto dire "proiezione di
una pellicola cinematografica") film.
Inoltre forse ci siamo dimenticati di dire che in inglese si chiama movie
non film.
Margherita
gala...@aleph.it
http://members.xoom.com/Hanwi
> > " Vero. Pero` secondo il Merriam Webster la parola "film" e` attestata in
> > " inglese dal 1602, un bel po' prima della nascita della pellicola
> > " cinematografica. Quindi l'etimologia citata da Margherita mi lascia un
> > " po' perplesso.
> Quello che dici tu e' film inteso come sottile membrana.
> Che so...ho dato una crema per le mani e mi e' rimasta una pellicola unta
> sulla pelle.
Ma dopo, per estensione, è stata applicata alla pellicola cinematografica.
> > E` molto piu` probabile che la FILM sia stata chiamata cosi` perche` in
> > inglese esisteva la parola FILM :-)
> Seeeeeeeeee che c'entra?
Se è come dici tu, come mai i dizionari inglesi/americani non fanno nessun
riferimento alla ditta italiana per quanto riguarda l'etimologia?
> Mi sembri una mia allieva che quando ho parlato del verbo fare in latino ha
> detto "Prof! Ma allora la F.I.A.T. si chiama cosi' perche' vuol dire "Sia
> fatta l'automobile!"
> Giuro che e' vera!
Non è detto che i creativi dell'epoca non avessero pensato ad una cosa del
genere... (Fiat luxe....)
> Inoltre forse ci siamo dimenticati di dire che in inglese si chiama movie
> non film.
In *americano* il film inteso come spettacolo si chiama "movie". In inglese
britannico, si chiama "film".
Mary
(remove "spamoff" to reply)
--
monitor: dial. «mona»: dispositivo catodico di output davanti a cui fanciulli e
adulti passano lunghe ore a ridurre il proprio quoziente intellettuale.
" > E` molto piu` probabile che la FILM sia stata chiamata cosi` perche` in
" > inglese esisteva la parola FILM :-)
" Seeeeeeeeee che c'entra?
Mai sentito parlare di acronimi creati ad hoc?
D'altra parte l'alternativa e` accettare che nella Gran Bretagna abbiano
copiato la parola "film" dagli italiani, il che mi pare francamente
esagerato.
" Mi sembri una mia allieva che quando ho parlato del verbo fare in latino ha
" detto "Prof! Ma allora la F.I.A.T. si chiama cosi' perche' vuol dire "Sia
" fatta l'automobile!"
Sono pronto a scommettere che il buonanima del Giovannino Agnelli ci ha
pensato su (probabilmente solamente sul "sia fatto!"), esattamente come
l'Anonima Lombarda Fabbricazione Automobili voleva darsi una patina di
predominanza :-)
" Si chiamava F.I.L.M. cioe' Fabbrica Italiana Lamine Milano e puo' anche
" darsi che fosse un acronimo...ma prima in italiano si diceva pellicola per
" indicare un film.
occhei, se dici che il fatto che la FILM avesse lo stesso nome della
pellicola in inglese ha sicuramente aiutato la diffusione del termine,
possiamo essere d'accordo. Ma mi devi spiegare perche` la FILM non si era
chiamata FIP (Fabbrica Italiana Pellicole)... Una lamina la posso accettare
al posto di una pellicola solo per fare tornare l'acronimo.
" Inoltre forse ci siamo dimenticati di dire che in inglese si chiama movie
" non film.
Per pignoleria, e` "motion picture", colloquialmente in USA "movie" e in UK
"film".
ciao, .mau.
Stefano G. Casu <sgc...@tin.it> wrote in message
810lqp$bji$1...@nslave1.tin.it...
Halleluja ha scritto nel messaggio <38331ce5...@huck.net>...
>
>
>Che figura retorica è se dico la marca al posto del prodotto?
Antonomasia, variante della sineddoche. E' la stessa figura che usiamo
dicendo di qualcuno "è un marcantonio", intendendo che è grande e
grosso.
Ciao,
Stefano
Inizialmente pensavo volessi scherzare... ma vedo che insisti.
Quello che hai appena scritto mi pare dimostri proprio quanto sia campata in
aria questa teoria. Sarebbe come sostenere che gli italiani non hanno visto
film girati negli USA (con scritta presunta "Pancolor film" o simili) ma solo
film italiani. Inoltre non si spiegherebbero le italianizzazioni (oggi
abbandonate) filme filmo filmi.
> Inoltre forse ci siamo dimenticati di dire che in inglese si chiama movie
> non film.
Si dice tranquillamente film anche in inglese. Esclusivamente /film per la
pellicola fotografica, ANCHE /movie nel senso di spettacolo cinematografico.
Inoltre /film, a differenza di /movie è anche verbo. /Movie è forma
colloquiale.
Di questo passo, anche l'Alitalia è nata come A.L.I.T.A.L.I.A. che altro non è
che la forma inglese di S.I.R.A.D.S.I.R.A.A. Non fatemela spiegare :-)
>Certo Maaurizio.........lo so che film in inglese significa pellicola ma non
[snip]
Evviva!
Finalmente Margherita è riuscita a mettere 75 caratteri in una riga anzichè
i soliti 47.
--
Bye
Vitt
> Anche Cicles credo che fosse una marca di gomma da masticare; ma di
> questo non sono sicuro.
>
ciao, Maurizio! č un po' che non ci incontriamo!
Deriva da "Cicle" (letto come scritto, perchč trascrizione
spagnola di un vocabolo di una lingua indigena centroamericana)
che designa la "gomma" di un particolare albero, masticata
appunto dagli autoctoni e poi 'esportata' negli USA.
dove hanno hanno industrializzato la produzione di caramelle
da masticare usando quel prodotto base.
Io che vivevo ancora a Livorno al periodo dell'occupazione
americana, ricordo di aver masticato barrette di
chewing gum sull'incarto delle quali era scritto appunto, che si
trattava di gomma da masticare prodotta con pura resina
dell'albero Cicle.
La traduzione della chiaccherata me la fece mio zio,
che lavorava come interprete al campo americano, e
che era stato il fornitore delle barrette, regalate
da qualcuno dei militari presso i quali lavorava.
_______ _______
(-_-<_ \ / _>-_-)
-_-<_ \ / _>-_-
GioVanni- Caluri
Giovann...@CSELT.SFILAMI.IT
http://www.pegacity.it/parco/abita/280/index.htm
SFILARE .SFILAMI che e` li per gli spammers
E la più bella: sosia. Molti neppure sanno che lo è.
--
Cronista: "Quante paste ti sei calato?"
Discotecaro: "Segreto professionale".
(Studio Aperto)
E' l'antonomasia, una forma di metonimia che ha un nome "legale": si
dice
"volgarizzazione del marchio" (l'ho imparato qualche anno fa facendo il
commissario di maturità a ragioneria: il mio collega di italiano
chiedeva sempre quello). Qualche anno fa a Nichelino (TO) qualcuno
aprì un locale chiamato "Borotalco"*. La Roberts impose il cambio, e ora
si chiama Solotalco.
* "Borotalco" è marchio registrato dalla Roberts. Non si intende
infrangere alcun copyright.
[magica]
>>Vero. Pero` secondo il Merriam Webster la parola "film" e`
>>attestata in inglese dal 1602, un bel po' prima della
>>nascita della pellicola cinematografica. Quindi l'etimologia
>>citata da Margherita mi lascia un po' perplesso.
> Quello che dici tu e' film inteso come sottile membrana.
Beh, ma che significa? Anche in italiano pelliciola non indicava la
pellcola cinematografica prima che quest'ultima esistesse.
> Che so...ho dato una crema per le mani e mi e' rimasta una
> pellicola unta sulla pelle.
E, per estensione (e la stessa cosa vale per pellicola), il sottilissimo
strato di l'emulsione fotografica che si stende sul supporto. E, per
ulteriore estensione, il supporto piu` l'emulsione. E, per ulteriore
estensione, cio` che viene registrato su tale supporto piu` emulsione.
Ciao.
Aggiungo solo una precisazione...
> occhei, se dici che il fatto che la FILM avesse lo stesso
> nome della pellicola in inglese ha sicuramente aiutato la
> diffusione del termine, possiamo essere d'accordo. Ma mi
> devi spiegare perche` la FILM non si era chiamata FIP
> (Fabbrica Italiana Pellicole)... Una lamina la posso
> accettare al posto di una pellicola solo per fare tornare
> l'acronimo.
Forse puo` aiutarci il Merriam Webster, alla voce film.
1a: a thin skin or membranous covering: PELLICLE
[...]
3a: an exceeding thin layer: LAMINA
Che alla Ferrania avessero una copia del Merriam Webster di allora?
(Esisteva, esisteva: Webster e` morto nel 1843 e fu proprio in
quell'anno che i Merriam cominciarono a curare le edizioni del suo
preesistente vocabolario). (-:
>>Già spiegato: Fabbrica Italiana Lamine Milano che in collaborazione
>>con la Ferrania ha inventato la *pellicola* cinematografica.
>>Adesso la parola *film* viene usata per indicare una qualunque
>>pellicola: dal Domopak alla gelatina per esperimenti chimici.
>>
>Divertente ma non me la bevo: puoi documentarlo?
Ehm... è stato bello finché è durato...
Qualcuno ha sollevato l'ipotesi, in effetti molto probabile,
che la F.I.L.M. abbia preso l'acronimo proprio dall'inglese
"film" (pellicola, lamina)...
:-((((((
--
Er ROscio.
Questo dimostra che la legge del copyright se ne infischia dell'antonomasia...
(io avrei fatto ricorso invocando, per l'appunto, l'antonomasia...)
--
Er Roscio.
>> Mi sembri una mia allieva che quando ho parlato del verbo fare in latino ha
>> detto "Prof! Ma allora la F.I.A.T. si chiama cosi' perche' vuol dire "Sia
>> fatta l'automobile!"
>> Giuro che e' vera!
>
>Non è detto che i creativi dell'epoca non avessero pensato ad una cosa del
>genere... (Fiat luxe....)
Se è per questo, la FIAT precedentemente si chiamava SCAT
(Società Costruzione Automobili Torino), forse da "scatto" ?...
:-))))))))))))))))))))))))))))))))))
E che dire della EIAR (la vecchia RAI) ?... (Ente Italiano Audizioni Radiofoniche)
Che derivasse da "ear" ?...
:-))))))))))))))))
--
Er Roscio.
Vero. Risulta anche a me. Da "sempre"... E anche il discorso della F.I.L.M./film
lo avevo già sentito dire...
E' che gli americani (e perfino gli italiani) stentano a credere che qualcosa di tecnologico
possa esser nato in Italia e non negli USA...
Per quanto riguarda il fatto che F.I.L.M. possa derivare da "film", la cosa non è da escludere,
ma non certo da "film" in quanto pellicola cinematografica, ma da "film" inteso come "sottile
strato di materiale sensibile spalmato su un substrato di celluloide", questo sì...
Che ne pensi ?...
--
Er Roscio.
> Per quanto riguarda il fatto che F.I.L.M. possa derivare da "film", la cosa
> non č da escludere, ma non certo da "film" in quanto pellicola
cinematografica, ma da "film" inteso come "sottile
> strato di materiale sensibile spalmato su un substrato di celluloide", questo
sě... Che ne pensi ?...
Ma certo!
Credo fermamente che nelle aziende ci sia una ricerca specifica per i
logotipi ed i marchi....
Basta avere fantasia.
Dato che in fondo resto una goliarda ti racconto di una sigla inventata da
me e un collega...proprio un esempio di sigla coniata ah hoc.
Accanto all'Universita' c'e' la sede di una associazione di categoria che si
chiama
Cooperativa Italiana Tappezzieri e Arredatori....ne risulta che sulla porta
fa bella mostra di se' una targa azzurra con la scritta C.I.T.A.
Un giorno passiamo li' davanti...crisa di goliardia acuta e...
Dopo due giorni accanto alla targa in plastica della Cooperativa ne apparve
un'altra scritta con gli stessi caratteri e lo stesso colore.
Trasportatori Associati Recupero Zattere Ancore e Natanti
T.A.R.Z.A.N.
:-)))))))))
Per cui....
Ciao
--- Margherita
gala...@aleph.it
http://members.xoom.com/Hanwi
" Forse puo` aiutarci il Merriam Webster, alla voce film.
Ieri sera ho guardato il Websterone che ho a casa (non chiedermi quale
marca, lo comprai a un remainder milanese a 30000 lire) e mi dava tanti
significati, tra cui anche quello di lamina.
cioa,.mau.
> Comunque la prima pellicola a colori e' stata realizzata
> proprio alla Ferrania.......
Margherita, mi sento di fare qualche precisazione.
Cominciamo col bianco e nero. Non so se la pellicola cinematografica
da 35 mm perforata (quella che e` usata da sempre come standard nel
cinema) sia stata inventata dalla Ferrania e dalla Pathe', come hai
scritto in un altro messaggio. So di certo che poi fu usata anche per la
fotografia cossiddetta a piccolo formato, dove si usa tuttora (anche se
con fori quasi sempre leggermente piu` grandi).
Ma so di certo quanto segue.
1) La Kodak vendeva gia` pellicole fotografiche di carta in rullo per le
sue macchine fotografiche a "box" (anche in Italia non sono mai state
chiamate a scatola) nel 1888 (vedi "Monshire Museum of Science",
www.montshire.net/minute/mm990913.html).
2) La Kodak mise in commercio nell'autunno del 1893 le prime pellicole
(non so quale fosse il supporto) per uso "cinematografico" e
precisamente per il Kinetograph/Kinetoscope di Edison (che e` del 1892)
(vedi "American Treasures of the Library of Congress"
www.loc.gov/exhibits/treasures/trr018.html)
3) Il primo film dei fratelli Lumiere e` del 1895 e questo e` l'anno in
cui e` nato il cinematografo, perche' gli apparecchi di Edison
consentivano solo la visione individuale, mentre il cinema e` sempre
stato per il pubblico.
Dunque le pellicole (non importa se su carta o su altro) preesistevano
al cinematografo e sarebbe interessante sapere, ad esempio, come la
Kodak allora le chiamava.
Riguardo al cinema a colori, mi sa che stabilire la primogenitura sia un
po' difficile, anche se un anno fondamentale e` stato il 1932.
Del 1932 e` il sistema Kodachrome, se non sbaglio, che e` sempre stato
usato anche per pellicole cinematografiche, anche se si tratta di un
procedimento esclusivamente invertibile ed e` noto soprattutto per il
suo uso per diapositive e per il cinema a passo ridotto (16mm, 8mm,
superotto).
L'Agfacolor, che e` invece un procedimento negativo-positivo, di sicuro
esisteva nel 1939 (ma mi pare che sia proprio del 1932) perche' due o
tre giorni fa ho visto alla televisione un documentario girato appunto
quell'anno e che conteneva scene in Agfacolor.
Dal 1932 la Disney ha cominciato a usare il Technicolor a tre colori per
i cartoni animati. Dal 1934 il Techicolor a tre colori (mi pare, ma non
vorrei sbagliare, che usasse pero` due pellicole, una per due colori e
una per un colore) e` stato usato per riprese cinematografiche dal vivo.
Sul Ferraniacolor, che e` un sistema simile all'Agfacolor, non so. Che
notizie ci sono che esistesse prima del 1932? Sono stati girati film in
Ferraniacolor all'epoca?
>> E' che gli americani (e perfino gli italiani) stentano a credere che
>> qualcosa di tecnologico possa esser nato in Italia e non negli USA...
>Infatti... e la cosa mi manda in bestia...
>Senza contare che negli Stati Uniti i migliori cervelli sono italiani
>
>> Per quanto riguarda il fatto che F.I.L.M. possa derivare da "film", la cosa
>> non è da escludere, ma non certo da "film" in quanto pellicola
>cinematografica, ma da "film" inteso come "sottile
>> strato di materiale sensibile spalmato su un substrato di celluloide", questo
>>sì... Che ne pensi ?...
>Ma certo!
>Credo fermamente che nelle aziende ci sia una ricerca specifica per i
>logotipi ed i marchi....
>Basta avere fantasia.
>Dato che in fondo resto una goliarda ti racconto di una sigla inventata da
>me e un collega...proprio un esempio di sigla coniata ah hoc.
>Accanto all'Universita' c'e' la sede di una associazione di categoria che si
>chiama
>Cooperativa Italiana Tappezzieri e Arredatori....ne risulta che sulla porta
>fa bella mostra di se' una targa azzurra con la scritta C.I.T.A.
>Un giorno passiamo li' davanti...crisa di goliardia acuta e...
>Dopo due giorni accanto alla targa in plastica della Cooperativa ne apparve
>un'altra scritta con gli stessi caratteri e lo stesso colore.
>Trasportatori Associati Recupero Zattere Ancore e Natanti
>T.A.R.Z.A.N.
>:-)))))))))
>Per cui....
Ehehehe... anch'io sono molto conosciuto nel mio "orticello" per cosette del genere...
Ad esempio vado matto per gli acrostici tipo:
Meravigliose
Arcane
Recondite
Gioie
Ho
Espresso
Recentemente
Invocando
Te
Accoratamente
:-))))))))))))))))))))))
--
Er Roscio.
----------
Nell'articolo <8137ld$ptl$1...@fe2.cs.interbusiness.it>, "Roscio"
<job...@tin.it> è stato scritto:
...ma se fossero rimasti in Italia del loro cervello non si sarebbe accorto
nessuno.
Purtroppo è vero... se non altro gli USA hanno questo di buono...
Sanno riconoscere il valore e lo sfruttano...
--
Er Roscio.
>Comunque la prima pellicola a colori e' stata realizzata proprio alla
>Ferrania.......
Bum!
>Concludo dicendo (mi ci tiri per i capelli perche' non amo i protagonismi)
>che ho scritto un testo universitario con un capitolo dedicato agli acronimi
>e le mie fonti sono stati fior di docenti di linguistica italiana, pertanto
>quello che dico viene da preparazione non da crisi di etilismo acuto.
Perche' non ne posti i punti più significativi?
--
Bye
Vitt
Quando ad un giovane amico spiegai che i Savoia Marchetti SM55
delle trasvolate atlantiche di Balbo erano stati
non solo costruiti, ma anche progettati in Italia, e che
anche gli apparati Radio e di navigazione erano
frutto dell'ingegno italiano, non prodotti su licenza,
non voleva crederci, ho dovuto trascinarlo al museo
dell'Aeronautica, per farglielo capire...
e rimase molto deluso, quando scoprě che i motori
dell'SM82 erano americani solo perchč dal dopo guerra in poi
non si trovavano i pezzi per far manutenzione ai motori
originali.... che erano italiani!
ed io ho fatto da quel trimotore i miei
primi tre lanci... nel 57!
Bella fica per bella donna?
>Ma consiste anche nel nominare 'il tutto' per 'la parte':
> (scarpe di 'camoscio' invece che... di 'pelle del camoscio').
Porello... :-)
Ciao
Isa
Work like you don't need money,
Love like you've never been hurt,
And dance like no one's watching
>* "Borotalco" č marchio registrato dalla Roberts. Non si intende
>infrangere alcun copyright.
>
E adesso non contiene assolutamente piů boro, che pare non fosse salubre.
--
Bye
Vitt
> Mariuccia Ruta ha scritto:
> > > "Isabella Z" ha scritto:
>
> >> Ma la sineddoche non era 'la parte per il tutto'?
> >
> >Più precisamente: consiste nel nominare 'la parte' per 'il tutto':
> > (campione 'del pedale', invece che... 'della bicicletta').
> Bella fica per bella donna?
Isa per Isabella Zani! :-)))
>
> >Ma consiste anche nel nominare 'il tutto' per 'la parte':
> > (scarpe di 'camoscio' invece che... di 'pelle del camoscio').
> Porello... :-)
Già :-( Tenero!
Ciao
Mariuccia
> PANCOLOR???????????
> Guarda che non si e' iniziato con il colore!
Meno male che ho scritto "o simili" perché non ricordavo il termine esatto.
Si tratta di "pancromatico" che è una pellicola bianco/nero.
Main Entry: pan·chro·mat·ic
Pronunciation: "pan-krO-'ma-tik
Function: adjective
Etymology: International Scientific Vocabulary
Date: 1903
: sensitive to light of all colors in the visible spectrum <panchromatic film>
> Comunque mi son rotta, pensatela come volete.
Mi sembra un atteggiamento un po' puerile.
Siamo qui tutti per imparare. Sia io che te.
Se troviamo poco convincente la tua ipotesi, ci troviamo allo stesso tuo
livello: anche tu non consideri convincente la nostra. Mettiamo in comune
quanto sappiamo e... ognuno di noi si fa la sua idea.
In breve.
Secondo te film deriva dall'acronimo F.I.L.M.
Secondo me è l'acronimo che è eventualmente un calco di film.
Ti fornisco alcuni motivi: tu valutali e decidi.
1) Il termine inglese /film precede qualsiasi produzione italiana di
pellicola.
2) Se film fosse parola italiana non si spiegherebbero le italianizzazioni
come filme.
3) In italiano esiste ed esisteva /pellicola. A differenza dello /scotch o
dello /scottex, la pellicola cinematografica non fa parte certo
dell'acquistabile quotidiano e quindi non si giustifica il passaggio marchio
-> nome comune.
4) la forza di penetrazione di una parola comune inglese è ben maggiore della
scritta che compare per un attimo all'inizio della proiezione di un film.
> > Di questo passo, anche l'Alitalia è nata come A.L.I.T.A.L.I.A. che altro non è
> > che la forma inglese di S.I.R.A.D.S.I.R.A.A. Non fatemela spiegare :-)
> Concludo dicendo (mi ci tiri per i capelli perche' non amo i protagonismi)
> che ho scritto un testo universitario con un capitolo dedicato agli acronimi
> e le mie fonti sono stati fior di docenti di linguistica italiana, pertanto
> quello che dico viene da preparazione non da crisi di etilismo acuto.
Allora:
L'acronimo di Alitalia è una vecchia battuta scherzosa.
Della tua preparazione a me (a noi) non viene in tasca nulla. Ci può
interessare se tu metti le tue conoscenze a disposizione di tutti, rispondendo
alle nostre perplessità. Da parte mia, pur senza preparazione specifica, tutto
ciò che scrivo è frutto di ricerca e di ragionamento. Non vedo perché
dichiarare delle "superiorità" invece di dimostrarle.
>Mariuccia Ruta ha scritto
>> "Isabella Z" ha scritto:
>>> Luca Tassoni ha scritto
>>> >Halleluja wrote
>>> >> Che figura retorica è se dico la marca al posto del prodotto?
>>> >la figura retorica che hai citato e' una "sinèddoche".
>>
>>> Ma la sineddoche non era 'la parte per il tutto'?
>>
>>Più precisamente: consiste nel nominare 'la parte' per 'il tutto':
>> (campione 'del pedale', invece che... 'della bicicletta').
>
>Bella fica per bella donna?
Qualcuno che fosse verameeeeeente
maschilista e cinico ti direbbe che cosi'
e' il tutto per la parte. :-)))))))) [o forse meglio :-((((((((( ]
Ciao
Frank
----------------------------------------
Compensa la mancanza di talento con la mancanza di carattere
> E' che gli americani (e perfino gli italiani) stentano a credere che
> qualcosa di tecnologico possa esser nato in Italia e non negli USA...
how do you say in italian for pizza ??
ciao. massimo
>ed io ho fatto da quel trimotore i miei
>primi tre lanci... nel 57!
> _______ _______
>(-_-<_ \ / _>-_-)
> -_-<_ \ / _>-_-
> GioVanni- Caluri
>
quanti lanci sono necessari per il brevetto ?
ciao. massimo
>ed io ho fatto da quel trimotore i miei
>primi tre lanci... nel 57!
> _______ _______
>(-_-<_ \ / _>-_-)
> -_-<_ \ / _>-_-
> GioVanni- Caluri
>
e quanti ne devi superare per avere la sufficienza ? :-))
ciao. massimo
On Thu, 18 Nov 1999, Luca Tassoni wrote:
> L'antonomasia propriamente detta si usa nel caso inverso:
>
> - "L'avvocato" per Agnelli
a quanto mi risulta, il signore in questione
non e' avvocato. semplice dottore in legge.
-p-
On 18 Nov 1999, Maurizio Codogno wrote:
> Mai sentito parlare di acronimi creati ad hoc?
LAGrANGE (Large Acceptance Graal Apparatus (for) Nuclear Gamma
Experiments) acronimo (ehi! l'ho inventato io) che indica un apparato
per la misura di reazioni forotonucleari e che contiene un acronimo:
GrAAL (Grenoble Anneau Accelerateur Laser) che indica il fascio
di fotoni usato per indurre le fotoreazioni e che contiene un acronimo:
LASER (Light Amplification (by) STilumated Emission (of) Radiation)
i primi due acronimi sono inventati ad hoc.
una specie di gioco.
anzi, un gioco.
-p-
>On 18 Nov 1999, Maurizio Codogno wrote:
>
>> Mai sentito parlare di acronimi creati ad hoc?
>
>LAGrANGE (Large Acceptance Graal Apparatus (for) Nuclear Gamma
>Experiments) acronimo (ehi! l'ho inventato io) che indica un apparato
>per la misura di reazioni forotonucleari e che contiene un acronimo:
>GrAAL (Grenoble Anneau Accelerateur Laser) che indica il fascio
>di fotoni usato per indurre le fotoreazioni e che contiene un acronimo:
>LASER (Light Amplification (by) STilumated Emission (of) Radiation)
GNU! What is GNU? GNU's Not Unix.
Credo che sia un caso unico di acronimo che contiene se' stesso.
Maurizio Pistone - Torino
http://www.mclink.it/personal/MG5960
mailto:pis...@mclink.it
strenua nos exercet inertia Hor.
AMBIT
Acronym May Be Totally Ignored.
registrato nel dizonario degli acronimi astronomici e spaziali del CDS di
Strasburgo.
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>>> film girati negli USA (con scritta presunta "Pancolor film" o simili)
>> PANCOLOR???????????
>> Guarda che non si e' iniziato con il colore!
>Meno male che ho scritto "o simili" perché non ricordavo il termine esatto.
>Si tratta di "pancromatico" che č una pellicola bianco/nero.
Giancarlo, credo che i film a cui ti riferisci siano un po' piů
recenti di quelli di cui parla Margherita. Perché č vero che le
pellicole pancromatiche sono state inventate nei primi anni del
secolo, ma il cinema ha continuato a usare per decenni le pellicole
ortocromatiche.
Gian Carlo
>2) La Kodak mise in commercio nell'autunno del 1893 le prime pellicole
>(non so quale fosse il supporto) per uso "cinematografico" e
>precisamente per il Kinetograph/Kinetoscope di Edison (che e` del 1892)
>(vedi "American Treasures of the Library of Congress"
>www.loc.gov/exhibits/treasures/trr018.html)
Il supporto era di nitrocellulosa. L'ho trovato scritto in diversi
testi. Quindi era trasparente.
>Del 1932 e` il sistema Kodachrome, se non sbaglio, che e` sempre stato
>usato anche per pellicole cinematografiche, anche se si tratta di un
>procedimento esclusivamente invertibile ed e` noto soprattutto per il
>suo uso per diapositive e per il cinema a passo ridotto (16mm, 8mm,
>superotto).
In un testo (venerdì citavo a memoria) ho trovato 1935. Ma, dato che
il Kodachrome credo si stato brevettato, dovrebbe essere possibile
stabilire con precisione quando "ufficialmente" è nato.
>L'Agfacolor, che e` invece un procedimento negativo-positivo, di sicuro
>esisteva nel 1939 (ma mi pare che sia proprio del 1932) perche' due o
>tre giorni fa ho visto alla televisione un documentario girato appunto
>quell'anno e che conteneva scene in Agfacolor.
Su diversi testi ho trovato 1935 o 1936 come data di nascita.
>Dal 1932 la Disney ha cominciato a usare il Technicolor a tre colori per
>i cartoni animati. Dal 1934 il Techicolor a tre colori (mi pare, ma non
>vorrei sbagliare, che usasse pero` due pellicole, una per due colori e
>una per un colore) e` stato usato per riprese cinematografiche dal vivo.
In un testo ho trovato 1935 per il primo film non a cartoni animati.
>Sul Ferraniacolor, che e` un sistema simile all'Agfacolor, non so. Che
>notizie ci sono che esistesse prima del 1932? Sono stati girati film in
>Ferraniacolor all'epoca?
A proposito, visto che in Italia esisteva l'Istituto Luce, credo che
Mussolini non si sarebbe lasciato sfuggire l'occasione di apparire in
Ferraniacolor in qualche cinegiornale o documentario. Se non altro
perché Hitler di sicuro l'ha fatto in Agfacolor. Qualcuno ne sa
qualcosa?
Gian Carlo
" A proposito, visto che in Italia esisteva l'Istituto Luce, credo che
" Mussolini non si sarebbe lasciato sfuggire l'occasione di apparire in
" Ferraniacolor in qualche cinegiornale o documentario. Se non altro
" perché Hitler di sicuro l'ha fatto in Agfacolor. Qualcuno ne sa
" qualcosa?
Magari pensava di essere piu` virile in bianco e nero.
ciao, .mau.
> Isabella Z <isab...@tin.it> wrote
> > Ma la sineddoche non era 'la parte per il tutto'?
>
> La sineddoche non e' soltanto la parte per il tutto ma anche:
La sineddoche è un traslato per relazione di quantità.
> - Il contenente per il contenuto: "Mi sono scolato una bottiglia"
> - Il materiale per l'oggetto: "Ho estratto il ferro ed ho affrontato i
> miei nemici", oppure "Quell'automobile e' un gran ferro!"
> - La marca per il prodotto "Ho comprato una Ford"
Questi esempi sono metonimie, traslati per relazione di dipendenza.
Seb
Tutto e` possibile. Tuttavia, per aggiungere un altro tassello,
nell'edizione "Speciale Centenario" dell'Annuario Statistico "European
Cinema Yearbook", alla voce "100 anni di cinema in Italia - un profilo
storico", a cura di Mario Calzini (il tutto e` reperibile all'indirizzo
www.mediasalles.it/ybkcent/ybk95_i.htm#ita), leggo...
! In Italia il colore venne introdotto grazie ai primi film
! americani in Technicolor e a quelli tedeschi prodotti in
! Agfacolor. Al termine della Seconda Guerra Mondiale, gli
! esperimenti e le prove condotti dalla società ligure Ferrania
! consentirono all'industria italiana di usufruire di pellicola
! a colori monopack, che venne utilizzata per girare numerosi
! film.
...e forse, se le cose stanno cosi`, oltre al motivo che dici tu, ce
n'e` un altro: che verso la fine della guerra Mussolini aveva altro a
cui pensare.
> Non mi vengono al momento esempi nella lingua italiana ma ce ne sono
> sicuramente. Ne avete qualcuno?
In Ticino dicono Natel (il nome della rete GSM svizzera) per
cellulare: «Mi dai il numero del tuo Natel?»
Non so come faranno ora che c'è un secondo gestore :)
Ottavio
--
Ottavio Rizzo IRMAR, Campus de Beaulieu
ri...@maths.univ-rennes1.fr Université de Rennes 1
Tél +33 (0)2 99 28 14 73 35042 RENNES cedex
Fax +33 (0)2 99 28 67 90 FRANCE
>! In Italia il colore venne introdotto grazie ai primi film
>! americani in Technicolor e a quelli tedeschi prodotti in
>! Agfacolor.
Magari non vi interessa ma per me il primo a colori è stato -Biancaneve e i
sette nani-(USA) ed il secondo -Il barone di Munchausen- (Deutschland) e
c'era ancora la guerra.
--
Bye
Vitt
Meno male che ho scritto "presunta" allora.
Una domanda: perché?
Un'altra domanda: i primi film in B/N proiettati in Italia erano di produzione
nazionale?
>> il cinema ha continuato a usare per decenni le pellicole
>> ortocromatiche.
[...]
> Una domanda: perché?
Credo sia difficile rispondere. Una cosa pero` e` certa: che fino agli
anni trenta le pellicole cinematografiche pancromatiche non erano
diffuse, tant'e` vero che la Kodak provo` a favorirne l'uso con una
campagna promozionale. La frase finale degli avvisi pubblicitari
diceva...
! In a word, "Pan," like regular Cine'-Kodak Film, gets the
! picture, but gives it a new realism, a new beauty, a new
! quality that you will appreciate.
Devo aggiungere che non e` da escludere che le pellicole ortocromatiche
venissero usate anche per ragioni estetiche.
Io, ad esempio, sono affascinato quando assisto a proiezioni di vecchi
film muti e guardo le attrici in primo piano, ammorbidite dal velatino,
e con quella "strana" resa tonale dovuta alla pellicola ortocromatica:
ad esempio la scurezza delle labbra, dovuta alla scarsissima
sensibilita` al rosso.
> Un'altra domanda: i primi film in B/N proiettati in Italia
> erano di produzione nazionale?
Qui non ti proprio rispondere. Qualcuno ne sa qualcosa?
(supersnip)
>Calvin and Hobbes sono di Bill Watterson
Quando i fumetti diventano arte...
La tua citazione e' bellissima.
>e... la domanda è:
>perché bianco/nero in italiano e nero/bianco in inglese?
>Luminoso ottimismo mediterraneo? Spagnolo? Greco? Arabo? Norvegese?
Non lo so, ma faccio almeno un'osservazione per quanto riguarda
italiano e inglese: in entrambi i casi viene rispettato l'ordine
alfabetico.
Ho forse detto la cretinata del millennio? Probabilmente si', ma sarei
comunque curioso sapere cosa succede nelle altre lingue.
Ciao
Frank
---------------------------------------------
Un vero buffone non puo' farsi beffe di un vero buffone.
Uno dei due dev'essere falso.
:o) (si fa cosě la bocca spalancata?)
Ma allora non era di moda il rossetto nero?
Mi ero fatto quest'idea e... ora che ci penso: se il rosso veniva nero, non
potevano usare un rossetto molto piů chiaro in modo che risultasse piů
realistico con tali pellicole?
Non so se si puň mettere in testo un fantastico fumetto: ci provo.
Il papŕ di Calvin si sta godendo il tramonto con una tazza di tč.
Dad, how came old photographs are always black and white?
Didn't they have color film back then?
Sure they did. In fact, those old photographs ARE in color.
It's just the WORLD was black and white then.
Really?
Yep. The world didn't turn color until sometime in the 1930s,
and it was pretty grainy color for a while, too.
That's really weird.
Well, truth is stranger than fiction.
But then why are old PAINTINGS in color?!
If the world was black and white, wouldn't artists
have painted it that way?
Not necessarily. A lot of great artists were insane.
But... but how could they have painted in color anyway?
(Calvin qui č sempre piů agitato e si sbraccia...)
Wouldn't their paints have been shades of gray back then?
Of course, but they turned colors like
everything else did un the '30s.
So why didn't old black and white photos turn color too?
Because they were color pictures of black and white, remember?
(ora Calvin č sull'albero con Hobbes che dorme sdraiato su un ramo)
The world is a complicated place, Hobbes.
Hobbes:
Whenever it seems that way, I take a nap in a tree and wait for dinner.
.......................................................................
Calvin and Hobbes sono di Bill Watterson e... la domanda č:
perché bianco/nero in italiano e nero/bianco in inglese?
Luminoso ottimismo mediterraneo? Spagnolo? Greco? Arabo? Norvegese?
>> Io, ad esempio, sono affascinato quando assisto a proiezioni
>> di vecchi film muti e guardo le attrici in primo piano,
>> ammorbidite dal velatino, e con quella "strana" resa tonale
>> dovuta alla pellicola ortocromatica: ad esempio la scurezza
>> delle labbra, dovuta alla scarsissima sensibilita` al rosso.
> :o) (si fa cosě la bocca spalancata?)
> Ma allora non era di moda il rossetto nero?
> Mi ero fatto quest'idea e... ora che ci penso: se il rosso
> veniva nero, non potevano usare un rossetto molto piů chiaro
> in modo che risultasse piů realistico con tali pellicole?
Credo che sembrasse realistico scuro: sai, il bianco-nero e`
un'astrazione, in fin dei conti. E non per niente credo che quelle
pellicole si chiamassero ORTOcromatiche.
E poi, se le attrici avessero usato rossetti chiari, io adesso come
farei a rimanerne affascinato?
> Non so se si puň mettere in testo un fantastico fumetto: ci provo.
Bellissismo.
> >e... la domanda è:
> >perché bianco/nero in italiano e nero/bianco in inglese?
> >Luminoso ottimismo mediterraneo? Spagnolo? Greco? Arabo? Norvegese?
>
> Non lo so, ma faccio almeno un'osservazione per quanto riguarda
> italiano e inglese: in entrambi i casi viene rispettato l'ordine
> alfabetico.
> Ho forse detto la cretinata del millennio? Probabilmente si', ma sarei
> comunque curioso sapere cosa succede nelle altre lingue.
Del millenio magari no, ma in francese si dice «noir et blanc», per
cui la tua ipotesi non tiene.
Ciao
Inoltrero' formale protesta alle Nazioni Unite. ;o)))
Ciao
Frank
-----------------------------------
L'unica cosa che chiedo a una donna e' quando rientra suo marito
> > [...]
> .......................................................................
>
> Calvin and Hobbes sono di Bill Watterson e... la domanda è:
> perché bianco/nero in italiano e nero/bianco in inglese?
> Luminoso ottimismo mediterraneo? Spagnolo? Greco? Arabo? Norvegese?
In spagnolo, per quanto ne so io, si dice "blanco y negro".
Ciao
Mariuccia
Vov ("Non e' Vov se non e' Pezziol").
Giorgio
Io mi chiamo Martini, come il vermouth... C'entra qualcosa? Non è forse un
marchio? Sono forse una pubblicità occulta ambulante?
Anna
Giorgio
Io sono la pubblicita' occulta di una cedrata.
> [...]
> Comunque, Anna la Rossa, nel tuo caso punterei sul Martini Rosso :-))))
> Giorgio
Toh! Guarda chi si vede! Buongiorgio! ^_^.
Ciao Giorgione. Benvenuto su ICLI. Spero non si tratti di "toccata e fuga"!
La rossa Anna è deliziosa ^_^, ma il Martini bianco è più delicato del
M.rosso. No? Non me ne intendo, eh!
Ciao anche a te Anna ^_^.
E visto che ci sono ... Buona giornata a tutti ^_^.
Baci
Mariuccia®
P.S.: sto cercando di capire come funziona con OE, visto che in Venezuela
dovrò
-purtroppo- fare a meno di Interbusiness :-(
¡Hasta la vista!
Ciao Luca. Come va l'Iluviano? Sei a buon punto?
Cin cin ^_^.
Ciao
Mariuccia®
Chiedo scusa a Luca, a Giulio e a tutti.
Buona giornata, comunque.
Ciao
Mariuccia®
Mariuccia _la stolta_Ruta <ando...@mare.gol.grosseto.it> wrote in message
84c7od$b7v$2...@fe1.cs.interbusiness.it...
> Luca Tassoni <luca_t...@libero.it> wrote in message
> jIba4.9147$1W4.1...@news.infostrada.it...
> > > [...]
>Io mi chiamo Martini, come il vermouth... C'entra qualcosa? Non è
>forse un marchio?
>Sono forse una pubblicità occulta ambulante?
Forse sei solo un'etilista ambulante...;o)))
Ti prego, Anna, non metterti al volante!
Ciao
Frank
--------------------------------
Quando fanno l'amore i preti?
Nei ritagli di tempio.
(Marcello Marchesi)
> Forse sei solo un'etilista ambulante...;o)))
> Ti prego, Anna, non metterti al volante!
Quando Anna sta al volante chiunque è tollerante e vagamente trepidante,
specie quand'è accelerante o sterzante. Lei lo trova rilassante e procede
declamando Dante, senz'accorgersi di un pedone claudicante che la guarda
supplicante dritto nell'anabbagliante. Strabiliante, Anna al volante!
Salirebbe in auto con lei solo un poppante, e riderebbe vedendola sradicare
un idrante. Lo trovate agghiacciante? Mantenetevi distante! Per fortuna come
lei non ce n'è tante.
Ciao
Anna
E invece sì; e non immagini quanNTE! :-))
Ciao
Mariuccia®
'-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-'
Cuando llegué, apenas te conocía;
Cuando me vaya, te llevaré conmigo.
'-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-'
ruta...@telcel.net.ve
~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~
ando...@mare.gol.grosseto.it
~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~
Anna Martini ha scritto:
> Quando Anna sta al volante chiunque č tollerante e vagamente trepidante,
> specie quand'č accelerante o sterzante. Lei lo trova rilassante e procede
> declamando Dante, senz'accorgersi di un pedone claudicante che la guarda
> supplicante dritto nell'anabbagliante. Strabiliante, Anna al volante!
> Salirebbe in auto con lei solo un poppante, e riderebbe vedendola sradicare
> un idrante. Lo trovate agghiacciante? Mantenetevi distante! Per fortuna come
> lei non ce n'č tante.
Uhm... mamma, sei tu? Sotto mentite spoglie?
Ti ricordo il conto del carrozziere; egli ancora attende...
Paolo
> Io mi chiamo Martini, come il vermouth...
Io avevo un collega svizzero di Ginevra, che al telefono si presentava
Courvoisier, comme le cognac.
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