recentemente mi e` capitato di postare un articolo, in un NG (diverso da
questo), in cui un po' scherzosamente dicevo che certe "risorse sw sono
reperibili a cianfo ovunque".
Ho usato la forma 'a cianfo' (che significa "in abbondanza, in grande
quantita`") pensando che, se pur vagamente dialettale, fosse comunque
abbastanza diffusa e comprensibile.
Quando pero' sono stato rimbeccato per l'uso di tale astrusa espressione, mi
sono messo a cercarla in tutti i modi possibili e, incredibilmente, non ho
trovato praticamente niente. Vocabolarii, motori di ricerca su internet...
NIENTE!
L'unica cosa che ho trovato e` una raccolta di termini dialettali aretini
(sul sito www.arezzoweb.it) nella quale e` riportato il significato che io
conosco.
Etimologia comunque nisba.
"a cianfo" e` sinonimo praticamente esatto della forma italiana "a spaglio",
perlomeno relativamente al significato figurato di abbondanza.
La mia impressione (a orecchio) e` che "cianfo" sia una parola onomatopeica
che ha origine dal suono prodotto da una secchiata d'acqua.
Se qualcuno ha idee piu' precise (e magari piu' documentate) in proposito
avrebbe tutta la mia gratitudine e ammirazione.
grazie in anticipo,
ciao, marco
--
Marco Cacchiani e-mail:ma...@sirius.pisa.it
Public pgp key: http://www.sirius.pisa.it/marco/pgp_public_key.asc
pensavo di saper fare le ricerche in rete , finchè non mi sono imbattuto in
' cianfo '
l ' unica cosa che ho trovato è che si tratta anche di un nome di persona :
1. Doc.fior.,1255-90 [XDIV 1 | page 249]
2 dì quatro anzi ka. luglo al settantasette; chartta p(er) mano di
3 s(er) Cristofano.
4 Mo(n)ta lib. vj.
5 MCClxxvii.
6 Avemo chonperato l'azione dela mogle di Cianfo figliuolo
7 Chorttenuova da San Donato, la sua ragione sopra il podere di
8 Cianfo, lb. xxv, del mese d'aghosto a questa indizione di sopra;
9 fecie l'azione s(er) Borghese da Vitorini (e) la pri[n]cipale s(er)
oppure
4. Doc.fior.,1291-1300 [XDIV 1 | page 627]
30 agosto LXXXVJ: presta'lile in sua mano; non n'è carta.
[p. 627]
1 MCCLXXXXJ.
2 Machaio e Ferantino Ghiroldi da Montieri chugini di
3 Cianfo de' Fronti deono dare lb. XVIJ di tornesi picoli, i
4 quali d. mi rimasero a dare d'un debito di lb. trentacimque
5 tor., i quali mi doveano dare in ka. gienaio LXXXV: ònne una
> "a cianfo" e` sinonimo praticamente esatto della forma italiana "a
spaglio",
> perlomeno relativamente al significato figurato di abbondanza
se ' a cianfo ' significa ' in abbondanza ' , allora c ' è una differenza
rispetto a ' a spaglio ' , che secondo il garzanti online vuol dire
s. m. (non com.) lo spagliare | semina a spaglio, (agr.) semina che si
esegue spargendo a mano sul terreno manciate di seme nel modo più uniforme
possibile.
si passa , a quel che pare , da un 'idea di abbondanza ad una di
distribuzione regolare
ciao
heliogabalus
Salve!
Anche il De Mauro opera questa distinzione: spaglio č lo spagliare delle
acque di un fiume, spagliare significa tracimare ed allagare vaste distese
di territorio... ma 'a spaglio' significa solo 'in tutte le direzioni'.
Anche su un vecchissimo Palazzi: a spaglio - a ventaglio.
Tuttavia sul Gabrielli: a spaglio - sparpagliando qua e lą *in
abbondanza*.
L'etimologia di spagliare (in questo suo secondo significto) č incerta,
ma... la cosa pił naturale č forse pensare ad una contrazione di
sparpagliare, che s'originerebbe a sua volta da una contaminazione di
paglia o papilio[1] col verbo spargere.
[1] Dal latino papilio viene farfalla, attraverso un probabile parpallia
spinto dall'onomatopea per rendere pił evidente il battere le ali (cfr.
anche 'Il parpaglion che fere a la lumera' in Chiaro Davanzati, il
francese papillon - dall'antico paveillon - ed il lombardismo barbčl...
da cui anche barbellare per tremare dal freddo *battendo* i denti e,
per estensione, far freddo).
--
Bye.
Lem
'CLOCK is what you make of it: non sprecare i cicli idle della tua CPU'
Per aiutare la ricerca sul cancro: http://members.ud.com/vypc/cancer/
proseguo la ricerca , che mi intriga parecchio
mi viene in mente che il termine possa avere qualche cosa a che fare col
meridionale ' acciaffare ' , che differisce dall ' italiano ' acciuffare ,
visto che
per quest ' ultimo il garzanti riporta come etimologia la parola ' ciuffo '
( il che mi pare pure strano )
copio e incollo da ' parole dialettali tranesi ' (
http://www.tranicity.it/dialetto/dialetto.htm )
acciaffè acciaffare, prendere al volo, afferrare
e
ciambate il contenuto di un pugno
forse ( è solo un ' ipotesi ) ' a cianfo ' vuol dire ' a pugno '
ciao
heliogabalus
> Salve!
> Anche il De Mauro opera questa distinzione: spaglio è lo spagliare delle
> acque di un fiume, spagliare significa tracimare ed allagare vaste distese
> di territorio... ma 'a spaglio' significa solo 'in tutte le direzioni'.
> Anche su un vecchissimo Palazzi: a spaglio - a ventaglio.
> Tuttavia sul Gabrielli: a spaglio - sparpagliando qua e là *in
> abbondanza*.
Spagliare significa anche 'traboccare' (da un recipiente). Secondo me il
concetto di abbondanza consegue da quello di traboccamento.
In questo senso e` interessante notare p. es. come di uno pieno di soldi si
dica che 'gli spagliano' (almeno dalle nostre parti).
> ma... la cosa più naturale è forse pensare ad una contrazione di
> sparpagliare, che s'originerebbe a sua volta da una contaminazione di
> paglia o papilio[1] col verbo spargere
Oppure il contrario: sparpagliare potrebbe <<...derivare da spagliare per
duplicazione della sillaba labiale, onde *SPA-SPA-GLIARE e poi SPARPAGLIARE
[...] come TAR-TAS-SARE da TAXARE...>> (vocabolario etimologico della lingua
italiana, Ottorino Pianigiani, IV edizione, 1991, Melita Editori).
Sempre la stessa fonte, alla voce 'spagliare' riporta: <<...senza pero`
dimenticare il lat. DISPALARI - vagar qua e la`, andare errando,
sbandarsi ...>>
E a questo proposito, tornando a 'cianfo', e` interessante scoprire come nel
dialetto della val di chiana 'vire a cianfo' significhi 'andare alla
sbadata,
senza testa' (voce riportata sempre sul sito www.arezzoweb.com).
Ancora una volta il concetto di distribuzione irregolare (o casuale) si
affianca a quello di abbondanza. Questo rafforza secondo me l'ipotesi che
alla base di entrambi i termini vi sia un concetto comune, cioe` quello di
uno sversamento d'acqua (piu` o meno violento).
Continuo a documentarmi.
Ciao, marco
Rettifico:
http://www.arezzoweb.com/Rubriche/Vocabolario/Detti.asp?ID=Aretino&L=C
e
http://www.arezzoweb.com/Rubriche/Vocabolario/Detti.asp?ID=Chianino&L=C
ciao, marco
--
Marco Cacchiani e-mail:ma...@sirius.pisa.it
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Nei dialetti dell'alto tirreno cosentino, ciambra (o ciamba)
vuol dire zampa e ciambrata (o ciambata) sta sia per orma sia,
per estenzione, per il contenuto di un pugno.
Quindi non credo che 'a cianfo' possa essere correlato a 'a pugno'.
Ciao
Arturo