On Sat, 23 Apr 2022 13:41:33 +0200, Valerio Vanni
<
valeri...@inwind.it> wrote:
>
>Te n'è sfuggito un pezzo :-)
>
>----------------
>Le parole italiane solitamente terminano in vocale; le poche
>consonanti che possono essere finali sono /l m n r/, e mai consonanti
>sorde: di qui la difficoltà dei parlanti nativi dell'italiano a
>realizzare in fine di parola altre consonanti, soprattutto le
>occlusive sorde /p t k/. Per facilitare la pronuncia di queste, vi è
>spesso la spontanea aggiunta di una vocale epentetica d'appoggio, che
>può essere uno scevà [?]: si avrà quindi ['??pp?] per shop
>[??p].
>---------------
Wow, comunque dice esattamente quello che io avevo scritto nel thread,
ossia che noi italiani aggiungiamo una schwa!
Scrivevo:
"La prima caratteristica citata dal video è l'aggiunta, da parte degli
italiani, di un suono vocalico alla fine delle parole che terminano
con una consonante. Praticamente alle orecchie di un nativo inglese,
un italiano che pronuncia "stop" in realtà sta pronunciando "stoppe".
Ho ragionato ed effettivamente è così. A me sembra che quel suono
emesso, molto breve, come se non si riuscisse a fermare l'aria in
tempo, sia a tutti gli effetti una schwa.
La brevità non permette di assumere posizione particolari da parte di
labbra, lingua, mandibola, il suono è neutro, solo aria e corde
vocali. Per eliminare questo difetto basta bloccare repentinamente
l'emissione del fiato al termine della consonante."