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Dopo il pallone faccio sesso con Lolita

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Roberto De Pascale

unread,
Jan 14, 2002, 10:47:02 AM1/14/02
to
GIAPPONE / BOOM DELLA PROSTITUZIONE IN VISTA DEI MONDIALI
Una liceale su venti si vende senza problemi. Per i tifosi in arrivo i
quartieri a luci rosse aumentano l'offerta. E a Osaka nasce una scuola
di Marco Lupis - da Tokyo
Dall'Espresso del 10.01.2002

Tutti i giapponesi conoscono il significato di un curioso eufemismo, "enjo
kosai", di difficile traduzione. Letteralmente "Enjo" significa aiutare e
"kosai" uscire con. In italiano suonerebbe più o meno come "sostegno alla
socialità". Il termine però non designa l'attività degli assistenti sociali
nipponici, o il lavoro delle associazioni per anziani.

Si chiama Enjo Kosai invece, in Giappone, un fenomeno ben noto a tutti: la
prostituzione minorile. Una piaga che va crescendo con ritmi allarmanti in
tutto il Sol Levante, e che minaccia di conoscere un vero e proprio boom in
occasione dei prossimi mondiali di calcio, quando le grandi metropoli
giapponesi verranno prese d'assalto da migliaia di stranieri, alla ricerca
di svaghi proibiti.

Ogni sera a Kabuki-chô, il quartiere a luci rosse di Shinjuku a Tokyo, si
moltiplicano i volantini, incollati in fretta e furia sui pannelli
pubblicitari o nelle cabine telefoniche, con i numeri di particolari "club
telefonici". Queste organizzazioni sono a volte clandestine, ma spesso
agiscono alla luce del sole, mettendo in contatto il cliente con una
ragazza, fornendogli il numero del suo cellulare e a volte persino
individuando per i due il luogo dell'incontro. I clienti, per lo più uomini
dai quaranta ai sessant'anni, impiegati, uomini d'affari, padri di famiglia,
pagano dalle 450 alle 750 mila lire per un appuntamento. Quanto alle
ragazze, sono generalmente istruite, senza particolari problemi sociali e
soprattutto attratte dai facili guadagni, che consentono loro abiti firmati
e altri articoli di lusso.

Secondo Youmiuri Tv, una delle quattro grandi emittenti televisive
nazionali, una liceale su venti si è già prostituita. La polizia, da parte
sua, non dispone di dati precisi ma in generale si ritiene che il fenomeno
sia sottovalutato e che sia in rapida crescita.

In Giappone i quartieri a luci rosse vengono chiamati "kanrakugai", le
"città che danno il benvenuto al piacere". Kabuki-cho è la più grande di
tutte, poco meno di due chilometri quadrati; una delle più antiche: nata
nell'Ottocento, per offrire relax ai viaggiatori che giungevano alla vicina
stazione di Shinjuko, è riuscita a sopravvivere alla legge del 1958 che ha
dichiarato illegale la prostituzione.

È qui che si riversano nei fine settimana i gruppi di sararimen (gli
impiegati) in cerca di evasione. E qui si può trovare proprio di tutto:
teatrini per voyeur, centri sadomaso, "massaggerie", e poi bische, "pink
salon" per il sesso veloce. In un locale le ragazze si travestono da
infermiere. Il nome? "Clinica delle molestie sessuali".

Le autorità chiudono quasi sempre un occhio, e spesso anche due, sulle
attività del quartiere. Né la legge del 1985 sul "Controllo dei
divertimenti" è servita per bloccare la "yakuza", la mafia giapponese, che
insieme alle gang coreane e cinesi si spartisce lo sfruttamento miliardario
della prostituzione.

Nel 1999 il Giappone ha messo in opera una legge speciale contro la
pedofilia in tutti i suoi aspetti. Oltre che colpire la prostituzione
minorile, la legge dovrebbe anche reprimere un altro fenomeno dilagante e
inquietante, la pedo-pornografia. Ovunque in Giappone, infatti, è possibile
reperire materiale pornografico a sfondo pedofilo. Molto spesso bisogna dire
che si tratta di falsi, nel senso che le liceali protagoniste dei film, pur
se opportunamente abbigliate con calzettoni bianchi, cartella per andare a
scuola e treccine, sono in realtà maggiorenni. Del resto accompagnarsi
sessualmente con ragazzine resta la fantasia sessuale più diffusa tra i
cittadini del Sol Levante. Un recente sondaggio, dove gli uomini
intervistati potevano contare sull'anonimato, ha fatto registrare risultati
impressionanti: l'82 per cento dei maschi nipponici sarebbero letteralmente
ossessionati da questo genere di fantasie.

Purtroppo la legge del '99 riesce a fare ben poco. Tra i pochi risultati
concreti, una certa diminuzione della pedofilia via Internet. Prima del '99
infatti, secondo i dati forniti da "Cyber angels", una associazione
giapponese che lotta contro questo fenomeno, il paese era un vero e proprio
crocevia di materiale pornografico a sfondo pedofilo, sia per uso interno
che come centrale di smistamento da e verso l'estero. «Oggi la
pedopornografia è stata ridotta di nove decimi», spiega Junko Miyamoto,
segretario generale dell'organizzazione cristiana Kyofukai, e responsabile
della sezione per i diritti dell'uomo e le questioni sessuali. «Ma è ancora
troppo poco. Gli sforzi devono continuare».

La battaglia contro una mentalità purtroppo diffusa capillarmente è ancora
lunga e difficile. L'ultima notizia arriva da Osaka, dove di recente è nata
una scuola di avviamento professionale decisamente molto particolare. Si
tratta di un posto dove si impara tutto sull'arte del sesso, per fare di
questo piacere un vero e proprio mestiere. Sono già 93 le allieve diplomate
che ambiscono ad entrare da dive nell'industria del cinema porno o in quella
della prostituzione d'alto bordo. I corsi? Spaziano da lezioni di
conversazione e maquillage a informazioni sul mondo della prostituzione e
pornografia, sulle tariffe, sui diritti delle lavoratrici e sulle tecniche
sessuali più richieste dai clienti.


Lord Arthur / Inverse

unread,
Jan 14, 2002, 2:42:30 PM1/14/02
to
Correva l'Anno Domini Mon, 14 Jan 2002 16:47:02 +0100 quando "Roberto
De Pascale" <jsg...@tiscalinet.it> domandandosi cosa aveva fatto di
male per aver la testa ovale vergo' con il proprio sangue queste
oscure parole:

>prostituzione minorile. Una piaga che va crescendo con ritmi allarmanti in
>tutto il Sol Levante, e che minaccia di conoscere un vero e proprio boom in

Le liceali 1/20 non sono molto d'accordo considerando i soldi che
inca$$ano, e non hanno nemmeno i noti problemi di morale cattolica che
ci sono da queste parti.
Mi riaggancero' a questo in un altro articolo.


>giapponesi verranno prese d'assalto da migliaia di stranieri, alla ricerca
>di svaghi proibiti.

piu' che proibiti , direi proibitivi.

Anzi, non mi paiono proprio alla portata del tifoso medio.

>moltiplicano i volantini, incollati in fretta e furia sui pannelli
>pubblicitari o nelle cabine telefoniche, con i numeri di particolari "club

Avevo collezionato diversi volantini di questo tipo, ma li avevo
trovati anche a Ikebukuro ^_^;;

>pagano dalle 450 alle 750 mila lire per un appuntamento. Quanto alle
>ragazze, sono generalmente istruite, senza particolari problemi sociali e
>soprattutto attratte dai facili guadagni, che consentono loro abiti firmati
>e altri articoli di lusso.

ah, non ho avuto bisogno di leggerlo prima di scrivere O_o


>stazione di Shinjuko, è riuscita a sopravvivere alla legge del 1958 che ha
>dichiarato illegale la prostituzione.

Cosa da approfondire.
Ecco un'altra legge che non conoscevo.

>È qui che si riversano nei fine settimana i gruppi di sararimen (gli

anche a meta settimana O__o

>salon" per il sesso veloce. In un locale le ragazze si travestono da
>infermiere. Il nome? "Clinica delle molestie sessuali".

Strano, avrei detto "Ogenki Clinic" ^__________^;;;

>divertimenti" è servita per bloccare la "yakuza", la mafia giapponese, che

interessante, pero' gli yakuza li si riconosce lontano 10 Km :PPP
a shinjuku credo di averne visti diversi.

>scuola e treccine, sono in realtà maggiorenni. Del resto accompagnarsi

vero

>impressionanti: l'82 per cento dei maschi nipponici sarebbero letteralmente
>ossessionati da questo genere di fantasie.

ah, questo non lo sapevo. Ma a dire il vero lo supponevo.
Ci sarebbe da meditare parecchio sull'influenza della morale cattolica
nel mondo occidentale.

>che come centrale di smistamento da e verso l'estero. «Oggi la
>pedopornografia è stata ridotta di nove decimi», spiega Junko Miyamoto,
>segretario generale dell'organizzazione cristiana Kyofukai, e responsabile
>della sezione per i diritti dell'uomo e le questioni sessuali. «Ma è ancora
>troppo poco. Gli sforzi devono continuare».

Troppo poco?
A me pare un successone una riduzione del 90%.

Pero' essendo un articolo scritto per l'italia , posso capirlo.

>una scuola di avviamento professionale decisamente molto particolare. Si
>tratta di un posto dove si impara tutto sull'arte del sesso, per fare di
>questo piacere un vero e proprio mestiere. Sono già 93 le allieve diplomate

che posto fantastico!!! :D

Ecco perche' la morale cattolica mi sta sulle balle ^_^

--
-Folletto Negazione (part time)
-Soldato semplice delle Brigate Takahashi sez. Nord-Ovest
-Quarto Discepollo del sommo maestro Lennier
-Fan #1 di Mahoujin Guru Guru in Italia

Sandro

unread,
Jan 14, 2002, 4:50:22 PM1/14/02
to
Lord Arthur / Inverse wrote:

> Ecco perche' la morale cattolica mi sta sulle balle ^_^

Bravo Inverse, si vede che sei uno che pensa con la propria testa e che
non l'ha venduta in leasing!^_^

Bye, Sandro.

P.S. Se stai guardando "Turisti per caso" ti devo avvisare che Fabrizio
ha detto: "Prima che arrivino loro, i jap", un altro che non ha sentito
l'opinione di Seiichiro.

--
Migliora te stesso
e
migliorera' il mondo. (Togli/Cut SpamNo)

Massimiliano Crippa

unread,
Jan 14, 2002, 6:06:25 PM1/14/02
to
> i quartieri a luci rosse aumentano l'offerta.

Come fanno? Mettono un annuncio? "Offresi 1.000 posti da puttana in avviata
attività commerciale..."

> Una piaga che va crescendo con ritmi allarmanti in
> tutto il Sol Levante, e che minaccia di conoscere un vero e proprio boom
in
> occasione dei prossimi mondiali di calcio, quando le grandi metropoli
> giapponesi verranno prese d'assalto da migliaia di stranieri, alla ricerca
> di svaghi proibiti.

Quindi la colpa dell'aumento sarebbe degli stranieri...

> Molto spesso bisogna dire
> che si tratta di falsi, nel senso che le liceali protagoniste dei film,
pur
> se opportunamente abbigliate con calzettoni bianchi, cartella per andare a
> scuola e treccine, sono in realtà maggiorenni.

Capito?

> Del resto accompagnarsi
> sessualmente con ragazzine resta la fantasia sessuale più diffusa tra i
> cittadini del Sol Levante. Un recente sondaggio, dove gli uomini
> intervistati potevano contare sull'anonimato, ha fatto registrare
risultati
> impressionanti: l'82 per cento dei maschi nipponici sarebbero
letteralmente
> ossessionati da questo genere di fantasie.

Fantasie che sono poi esaudite in larga parte da queste finte minorenni...

> «...pedopornografia è stata ridotta di nove decimi. Ma è ancora
> troppo poco.».

Veramente incontentabili. Non mi ricordo esattamente su cosa verteva la
statistica "pedofila" di cui hanno parlato un po' di tempo fa in televisione
(pedopornografia, turismo sessuale, boh?), ma Italia e Germania erano al
primo posto...

--
Massimiliano Crippa
www.nipponico.com


Akira

unread,
Jan 14, 2002, 6:37:28 PM1/14/02
to
> P.S. Se stai guardando "Turisti per caso" ti devo avvisare che Fabrizio
> ha detto: "Prima che arrivino loro, i jap", un altro che non ha sentito
> l'opinione di Seiichiro.

? Ti riferisci al post di "VHS Turisti per caso" di poco sotto... per caso?
^__^
cmq a quale episodio ti riferisci?


Sandro

unread,
Jan 14, 2002, 7:07:22 PM1/14/02
to

No, mi riferisco alla puntato di stasera, quella sul Nepal e sull'India
dove gli onnipresenti jap (Giapponesi^_^) facevano lo stesso percorso di
Blady e Roversi.

Il viaggio in Giappone è stato mitico e spero di vedere presto
qualcos'altro su questo paese.

Bye, Sandro.

Sandro

unread,
Jan 14, 2002, 7:14:45 PM1/14/02
to
Massimiliano Crippa wrote:

> > Del resto accompagnarsi
> > sessualmente con ragazzine resta la fantasia sessuale più diffusa tra i
> > cittadini del Sol Levante. Un recente sondaggio, dove gli uomini
> > intervistati potevano contare sull'anonimato, ha fatto registrare
> risultati
> > impressionanti: l'82 per cento dei maschi nipponici sarebbero
> letteralmente
> > ossessionati da questo genere di fantasie.
>
> Fantasie che sono poi esaudite in larga parte da queste finte minorenni...

Non so se le voglie di questi siano soddisfatte dalle maggiorenni so per
certo che la prostituzione in Italia è fatta da tante minorenni che sono
ricercatissime dal popolo maschile italiano e che la parola "Teen" è nei
primissimi posti di chi fa ricerche in internet, come dire le
percentuali italiane, occidentali, mondiali sono molto alte di chi
ricerca Teenager.

Comunque da che mondo è mondo se uno ha i soldi e lo vuole si sposa una
ragazzina o comunque una moooolto più giovane di lui (dipende dai soldi
che ha), quindi perché stupirsi?

Alex

unread,
Jan 14, 2002, 8:23:56 PM1/14/02
to
> Comunque da che mondo è mondo se uno ha i soldi e lo vuole si sposa una
> ragazzina o comunque una moooolto più giovane di lui (dipende dai soldi
> che ha), quindi perché stupirsi?

Giriamo la frittata, perche' donne giovani dovrebbero sposarsi con uomini
mooolto piu' vecchi di loro?

Disconnect...


--
Alex
"Solo i folli vanno dove i saggi non osano andare."
ICQ: 21061765
Http://MaisonIkkoku.interfree.it (niente di speciale ma mio)


ycrob

unread,
Jan 14, 2002, 11:54:07 PM1/14/02
to
Alex <alessandro*TORINOZOKU*@gaijin.co.jp> wrote:

> > Comunque da che mondo č mondo se uno ha i soldi e lo vuole si sposa una
> > ragazzina o comunque una moooolto piů giovane di lui (dipende dai soldi


> > che ha), quindi perché stupirsi?
>
> Giriamo la frittata, perche' donne giovani dovrebbero sposarsi con uomini
> mooolto piu' vecchi di loro?

e perche' no? chiedilo a loro ^_^

ciao
crob

Alex

unread,
Jan 15, 2002, 12:58:43 AM1/15/02
to
> > Giriamo la frittata, perche' donne giovani dovrebbero sposarsi con
uomini
> > mooolto piu' vecchi di loro?
>
> e perche' no? chiedilo a loro ^_^

Io lo dico perche' poi si colpevolizzano sempre gli uomini piu' adulti delle
donne (mi preparo il terreno per quando non saro' piu' tanto giovane ^_^).


Disconnect...


--
Alex
"Solo i folli vanno dove i saggi non osano andare."
ICQ: 21061765
Http://MaisonIkkoku.interfree.it (niente di speciale ma mio)

-Heniadir- Festoso #129
"ycrob" <yc...@hotmail.com> wrote in message
news:1f61ez9.pwe0qmtu5sowN%yc...@hotmail.com...

Roberto De Pascale

unread,
Jan 15, 2002, 1:28:18 AM1/15/02
to

"Massimiliano Crippa" <nipp...@libero.it> ha scritto nel messaggio
news:u46pamh...@news.supernews.com...

> > Una piaga che va crescendo con ritmi allarmanti in
> > tutto il Sol Levante, e che minaccia di conoscere un vero e proprio boom
> in
> > occasione dei prossimi mondiali di calcio, quando le grandi metropoli
> > giapponesi verranno prese d'assalto da migliaia di stranieri, alla
ricerca
> > di svaghi proibiti.
>
> Quindi la colpa dell'aumento sarebbe degli stranieri...

Leggi bene... e non rivoltare la frittata come tuo solito l'articolo dice:
"MINACCIA di conoscere un vero e proprio boom in occasione dei prossimi


mondiali di calcio, quando le grandi metropoli giapponesi verranno prese
d'assalto da migliaia di stranieri, alla ricerca di svaghi proibiti."

Significa che il possibile Boom POTREBBE AVERSI grazie all'arrivo degli
stranieri in occasione dei mondiali.
La piaga STA' GIA' crescendo con ritmi allarmanti....

Comunque secondo l'altro messaggio sui "biglietti per i mondiali" venduti
agli stranieri questo fenomeno para non accadrà visto il fallimento
(momentaneo) della prevendita dei biglietti.

R.


Akira

unread,
Jan 15, 2002, 4:28:27 AM1/15/02
to
> No, mi riferisco alla puntato di stasera, quella sul Nepal e sull'India
> dove gli onnipresenti jap (Giapponesi^_^) facevano lo stesso percorso di
> Blady e Roversi.

ah, ecco... peccato non me la sono vista tutta :-/

> Il viaggio in Giappone è stato mitico e spero di vedere presto
> qualcos'altro su questo paese.
>

beh allora interessato anche tu alle VHS delle puntate? se vai qualche post
piu' sotto (titolo: "VHS di "Turisti per caso" in Giappone!") stiamo
raccogliendo gente per scrivere ai Turisti e richiedere tutte le VHS delle
puntate in Giappone!

ciao


Sandro

unread,
Jan 15, 2002, 12:23:22 PM1/15/02
to
Akira wrote:

> beh allora interessato anche tu alle VHS delle puntate? se vai qualche post
> piu' sotto (titolo: "VHS di "Turisti per caso" in Giappone!") stiamo
> raccogliendo gente per scrivere ai Turisti e richiedere tutte le VHS delle
> puntate in Giappone!

E vuoi che non l'abbia letto? Però l'ho già vista due volte e vedermela
altre volte..., beh preferisco una nuova puntata!^_^

Sandro

unread,
Jan 15, 2002, 12:23:24 PM1/15/02
to
Alex wrote:
>
> > Comunque da che mondo è mondo se uno ha i soldi e lo vuole si sposa una
> > ragazzina o comunque una moooolto più giovane di lui (dipende dai soldi
> > che ha), quindi perché stupirsi?
>
> Giriamo la frittata, perche' donne giovani dovrebbero sposarsi con uomini
> mooolto piu' vecchi di loro?

Perché dovrebbero o perché lo fanno? Certo non è un dovere ma un uso
diffuso certamente lo è soprattutto se leggi le riviste di gossip scopri
che più il portafoglio è grosso e più le donne accorrono in soccorso del
vecchietto o comunque dell'uomo maturo, se i soldi non ci sono allora ci
si trova un coetaneo.

Sandro

unread,
Jan 15, 2002, 12:23:25 PM1/15/02
to
Alex wrote:

> Io lo dico perche' poi si colpevolizzano sempre gli uomini piu' adulti delle
> donne (mi preparo il terreno per quando non saro' piu' tanto giovane ^_^).

Le donne sono capacissime di fare i loro interessi e quindi i
vecchietti, come saremo io e te, non avranno nulla di cui
colpevolizzarsi se qualche donna giovane ci farà la corte!^_^

Io però non ho i soldi!:-(

Massimiliano Crippa

unread,
Jan 15, 2002, 2:36:34 PM1/15/02
to
> e che la parola "Teen" č nei

> primissimi posti di chi fa ricerche in internet

Le foto che trovi in rete sono di ragazze che hanno 14 anni. Sě, ma per
gamba...

--
Massimiliano Crippa
www.nipponico.com


Massimiliano Crippa

unread,
Jan 15, 2002, 2:40:31 PM1/15/02
to
> Giriamo la frittata, perche' donne giovani dovrebbero sposarsi con uomini
> mooolto piu' vecchi di loro?

Ma per amooooore, ovviamente...

--
Massimiliano Crippa
www.nipponico.com


Massimiliano Crippa

unread,
Jan 15, 2002, 2:51:25 PM1/15/02
to
> La piaga STA' GIA' crescendo con ritmi allarmanti...

Su cosa ti basi, su delle statistiche?

--
Massimiliano Crippa
www.nipponico.com


Francesco Lo Cascio

unread,
Jan 15, 2002, 6:11:12 PM1/15/02
to
On Tue, 15 Jan 2002 20:36:34 +0100 Massimiliano Crippa, says...

> > e che la parola "Teen" è nei


> > primissimi posti di chi fa ricerche in internet
>

> Le foto che trovi in rete sono di ragazze che hanno 14 anni. Sì, ma per
> gamba...

ROTFL!!! Ogni tanto sei veramente simpatico... :-)

ciao,
Jashugan
--
«Ha tinto le mie vesti d'un rosso a tutti sconosciuto. Ora non vi è
più nessuno che le sfiori. Uccide gli uomini in viaggio e, guardando
il cielo, una donna piange».
(Hiroaki Samura)

Stefano

unread,
Jan 16, 2002, 3:30:20 AM1/16/02
to

"Massimiliano Crippa" <nipp...@libero.it> ha scritto nel messaggio
news:u491795...@news.supernews.com...
> > e che la parola "Teen" è nei

> > primissimi posti di chi fa ricerche in internet
>
> Le foto che trovi in rete sono di ragazze che hanno 14 anni. Sì, ma per
> gamba...


:-) ROTFL

Però non è una leggenda metropolitana che alcune modelle che hanno posato
nude fra gli 11 e 16 anni (tipo la Kurahashi o la Nishimura, tanto per
citare le più celebri, e che in rete si trovano senza nessun problema) siano
state molto famose in Giappone. Non c'era assolutamente nulla di
pornografico ma comunque certe foto in occidente sarebbero inaccettabili,
perlomeno oggi.

Poi, che un'abitudine discutibile come questa sia scambiata per l'esempio
che i Giapponesi siano tutti dei pedofili è ovvio che è una distorsione
macroscopica.

Stefano

Roberto De Pascale

unread,
Jan 15, 2002, 4:04:02 PM1/15/02
to

"Massimiliano Crippa" <nipp...@libero.it> ha scritto nel messaggio
news:u492348...@news.supernews.com...

> > La piaga STA' GIA' crescendo con ritmi allarmanti...
>
> Su cosa ti basi, su delle statistiche?

Ti stavo spiegando l'articolo, visto che a causa del microcefalo che ti
ritrovi, ancora non lo hai capito....

R.


Davide Pasca

unread,
Jan 16, 2002, 8:19:42 AM1/16/02
to
"Massimiliano Crippa" <nipp...@libero.it> wrote in message
news:u46pamh...@news.supernews.com...

> > i quartieri a luci rosse aumentano l'offerta.
>
> Come fanno? Mettono un annuncio? "Offresi 1.000 posti da puttana in
avviata
> attività commerciale..."

..quasi... all'uscita delle stazioni della linea JR (specie in Shibuya) ci
sono sempre 3-4 ragazzotti megaabbronzati, vestidi di nero e col capello
fluente
(apparentemente i fighi giapponesi sono cosi'). Questi stanno li
appositamente per fermare eventuali prede e proprgli di lavorare in qualche
locale come intrattenitrici e anche piu'.
Io i primi tempi pensavo fossero dei falliti che tentano di rimorchiare come
matti, e invece sono semplicemente impiegati nel settore
dell'intrattenimento 8)

baubau
Davide


rob-2

unread,
Jan 16, 2002, 10:10:09 AM1/16/02
to

"Davide Pasca" <dpa...@attatatatata.tat> wrote in message
news:O5f18.862$1y.28...@news5.aus1.giganews.com...

>
> ..quasi... all'uscita delle stazioni della linea JR (specie in Shibuya) ci
> sono sempre 3-4 ragazzotti megaabbronzati, vestidi di nero e col capello
> fluente
> (apparentemente i fighi giapponesi sono cosi'). Questi stanno li
> appositamente per fermare eventuali prede e proprgli di lavorare in
qualche
> locale come intrattenitrici e anche piu'.
> Io i primi tempi pensavo fossero dei falliti che tentano di rimorchiare
come
> matti, e invece sono semplicemente impiegati nel settore
> dell'intrattenimento 8)
>

Attenzione, non sono tutti cosi, anch`io lo pensavo ma, almeno qui a Osaka,
molti di questi mega-fighi (sembrano dei chinpira) cercano di trovare
clienti per studi di estetica. Ci sono stato dietro un po` a questa storia
perche` mi interessava sapere esattamente cosa dicono alle ragazze che
passano e ho chiesto in giro.
Poi che ci siano quelli che descrivi tu non ho problemi a crederti, anzi...

ciao

Rob-2

Davide Pasca

unread,
Jan 16, 2002, 12:54:42 PM1/16/02
to
"rob-2" <ro...@despammed.com> wrote in message
news:a2459k$udmfk$1...@ID-108031.news.dfncis.de...

>
> "Davide Pasca" <dpa...@attatatatata.tat> wrote in message
> news:O5f18.862$1y.28...@news5.aus1.giganews.com...
> >
> > ..quasi... all'uscita delle stazioni della linea JR (specie in Shibuya)
ci
> > sono sempre 3-4 ragazzotti megaabbronzati, vestidi di nero e col capello
> > fluente
[...]

> Attenzione, non sono tutti cosi, anch`io lo pensavo ma, almeno qui a
Osaka,
> molti di questi mega-fighi (sembrano dei chinpira) cercano di trovare
> clienti per studi di estetica. Ci sono stato dietro un po` a questa storia
> perche` mi interessava sapere esattamente cosa dicono alle ragazze che
> passano e ho chiesto in giro.
> Poi che ci siano quelli che descrivi tu non ho problemi a crederti,
anzi...

Io ho chiesto solo ad un amico/collega. Non ricordo i dettagli della
risposta.. io ovviamente tendo a ricordare quello che mi ha colpito di piu'
8)
Ad ogni modo li vedo sempre che provano a fermare ragazze di bell'aspetto e
tutte impomatate.

baubau
Davide

Massimiliano Crippa

unread,
Jan 16, 2002, 3:18:50 PM1/16/02
to
> Ti stavo spiegando l'articolo, visto che a causa del microcefalo che ti
> ritrovi, ancora non lo hai capito...

Ah, devi spiegarmi l'articolo. Forse non ti ricordi che sul mio sito c'è
questo da un po' di tempo...

Enjo kousai e il boom della prostituzione minorile
di Massimiliano Crippa

1 marzo 2001. Che gli uomini anziani impazziscano per le ragazze giovani non
è una novità. In Giappone però questo feticcio è tanto forte che esiste un
termine per descriverlo, "enjo kousai", che si può tradurre come
"incontrarsi per un aiuto" o "appuntamento sovvenzionato" (in inglese
"compensated dating" o "dating for assistance") poiché, come dice una di
queste ragazze, "lui aiuta il mio stile di vita, io aiuto il suo ego".
Il feticcio della studentessa è molto diffuso, favorito da entrambi i sessi.
Le tradizionali uniformi alla marinara delle studentesse, alla fine degli
studi vengono vendute a particolari negozi, che poi le rivendono, al doppio
del prezzo, a uomini di mezza età. Le mutandine, nuove e usate, subiscono la
stessa fine. Esistono video porno, film di animazione, riviste, manga e
sceneggiati televisivi con protagoniste in uniforme.
In Giappone, i rapporti sessuali con adolescenti, purché consenzienti, non
sono puniti dalla legge. È vietata invece, pur essendo largamente diffusa,
la prostituzione. Basta però che il pagamento delle prestazioni avvenga con
un minimo di discrezione per escludere ogni intervento da parte delle
autorità.
C'era una volta in Giappone la prostituzione come arte. Oggi lo si fa per
gioco. Sconvolge più il fine che non il mezzo. Nessuno ha una chiara idea di
quante ragazze siano coinvolte. Ciò che ha attirato l'attenzione sul
fenomeno non è solo il numero, ma il fatto che queste siano ragazze
apparentemente normali ed oneste. Alcune frequentano scuole esclusive. Molte
di queste adolescenti vedono la cosa solo come un modo per guadagnare un po'
di soldi da spendere poi in vestiti firmati e divertimenti.
Esse affermano che è loro diritto vendere il proprio corpo se lo desiderano
e sono solite dare la colpa di tanto clamore agli uomini di mezza età, che
attribuiscono un valore troppo alto a queste relazioni proibite: essi
premiano la giovinezza e immaturità delle ragazze. Che però, a modo loro,
tanto immature non sono: esse vedono enjo kousai come un'attività puramente
economica, chiaramente distinta da "junai kousai", cioè "l'incontro
d'amore". Il loro comportamento, in altre parole, esprime l'idea che il
corpo possa essere completamente separato dal cuore e dalla mente.

Qualche dato statistico

L'ultimo libro bianco della polizia afferma che nel 1995 5.481 ragazze tra i
14 e 19 anni sono state sottoposte a controllo per problemi riguardanti la
prostituzione e altri comportamenti sessuali indecenti. Ciò rappresenta un
aumento del 16% rispetto all'anno precedente. Riguardo ai motivi, il
rapporto mette al primo posto il "desiderio di spendere denaro" (39%),
seguito dalla "curiosità" (34%).
Solo a Tokyo, la polizia nel 1996 ha fermato e denunciato oltre 1.300
studentesse tra i 14 e i 18 anni, un impressionante aumento di oltre il 50%
rispetto al 1995. In base ad una ricerca del ministero della Pubblica
Istruzione del 1996, circa un quarto delle ragazze tra i 12 e i 15 anni ha
ammesso di aver preso parte ad un telephone club almeno una volta.
Nell'aprile 1998 sono stati resi noti i risultati di uno studio promosso da
Matsuda Mizuho, direttrice dell'Asian Women's Fund, e condotto su un
campione di 960 studentesse delle superiori da Mamoru Fukutomi, professore
di psicologia della Tokyo Gakugei Daigaku. Delle 600 ragazze che hanno
risposto, il 4,8% ha praticato enjo kousai, di cui circa il 2,3% ha fatto
del sesso con i clienti. Le ragazze più disposte verso questo comportamento
sono quelle che si lasciano influenzare dalle conversazioni con le amiche e
che sono meno attaccate alla propria famiglia.
Sebbene l'88% delle ragazze si senta a disagio all'idea di fare del sesso
per denaro in prima persona, solo il 46% si è opposto all'idea che siano
altri a farlo. Le studentesse con una consapevolezza maggiore della parità
dei sessi sono meno disposte a praticare enjo kousai: portare avanti questo
principio potrebbe essere una strada per diminuire il fenomeno.
Le motivazioni che le hanno spinte a farlo sono state: il denaro, il
suggerimento di un uomo, il fatto che non si causava dolore a nessuno, il
divertimento, il fatto di poter smettere quando si vuole, la mancanza di
stimoli, la solitudine, la voglia di sesso, la voglia di sfogarsi, la paura
di diventare vecchie, il pensare che essere studentesse sia un qualcosa di
speciale.
Dopo averlo fatto, i sentimenti erano: pentimento, disgusto per gli uomini,
impossibilità di raccontare il fatto a qualcuno, preoccupazione per
gravidanze e malattie, vergogna verso i genitori, impossibilità di tornare
ad una vita normale. Poche comunque hanno dimostrato, prima e dopo,
indifferenza.

Il numero di persone impegnato in tale attività sembra comunque inferiore a
quanto sbandierato dai mezzi di informazione. Tuttavia il paese è allarmato
da questo fenomeno. A Tokyo, nel 1988 il governo metropolitano aveva
ritenuto inutile emanare una legge restrittiva, chiedendo invece un maggiore
impegno sull'educazione. Si era tentato di usare la persuasione morale
invece di combattere legalmente il fenomeno. Ma senza una legge, la capitale
era diventata la meta degli uomini ossessionati dal "roricon" (il Lolita
complex, che è poi un prodotto della società occidentale: Vladimir Nabokov,
di origine russa, pubblicò il libro nel 1958, tredici anni dopo essersi
trasferito negli Stati Uniti.), desiderosi di soddisfare i loro desideri.
Per anni, gruppi di cittadini hanno chiesto a gran voce leggi che vietassero
questo commercio del sesso.
Finalmente, il 16 dicembre 1997 è entrata in vigore a Tokyo la nuova legge
contro la prostituzione minorile. Ora, a coloro che hanno rapporti con
minori di 18 anni in cambio di denaro o regali può essere comminato fino ad
un anno di prigione e multe fino a 500.000 yen. Le pene si applicano anche a
terzi che organizzano gli incontri.
Tokyo arriva quasi ultima tra i distretti metropolitani. La prefettura più
severa ha stabilito una multa fino ad un milione di yen e fino a due anni di
carcere, mentre la più indulgente ha solo una multa fino a 300.000 yen. Ci
si chiede, però, se questo possa bastare a risollverare la moralità sessuale
degli adolescenti. L'unica prefettura che non ha ancora emanato delle norme
punitive è Nagano, poiché considera inutili tali provvedimenti, mentre cerca
invece di stimolare i genitori a migliorare il loro impegno educativo a
casa.
In effetti, pochi pensano che questi provvedimenti potranno migliorare la
situazione. Si fa strada l'idea che il consumismo conformista e la mancanza
di spiritualità non siano solo un problema di queste ragazze, ma pervadano
l'intera società.

I telephone club

Un'altra particolarità del fenomeno è l'uso frequente di mezzi di
comunicazione personale, quali i pager e i telefoni cellulari, per
facilitare l'incontro tra le parti. Con i cellulari della nuova generazione
(PHS) è praticamente impossibile individuare gli interlocutori. E si calcola
che oltre un milione di studenti nelle scuole medie, in maggioraranza
femmine, possegga quel cellulare, con cui inviano e ricevono messaggi dai
clienti.
Nell'agosto 1997, Tokyo aveva introdotto leggi per contrastare uno dei
principali luoghi dove avviene enjo kousai, i telephone club. I "terekura"
sono piccoli locali, oltre un migliaio nella sola Tokyo, dotati di un
centralino e loculi riservati, per accedere ai quali si pagano circa 100 yen
al minuto, dove uomini di mezza età attendono una chiamata da una "burusera"
(blue sailor, camicetta blu).
Per evitare problemi con le autorità, i gestori ricorrono a una serie di
trucchi. Nessun terekura ha rapporti diretti con le ragazze. I gestori del
locale guadagnano solo dall'affitto dei loculi e dal costo delle telefonate:
le ragazze, infatti, chiamano dal loro cellulare un numero verde, il cui
costo viene addebitato al cliente che accetta la telefonata. La clientela è
avvertita, con cartelloni e scritte situate dappertutto all'interno dei
locali, che la prostituzione è vietata, e, a voce, che se le "burusera"
fanno il minimo accenno a un compenso si deve immediatamente riattaccare.
Di fatto, le cose vanno diversamente. Le ragazze chiamano, ci si dà un
appuntamento e poi si va dal tradizionale e innocentissimo enjo kousai,
l'intrattenimento gastronomico-culturale da sempre molto diffuso in Giappone
(oggi mantenere un'amante costa troppo, più facile invitare a cena una
ragazzina), alla passeggiata romantica, alla prestazione concordata dopo
lunghe contrattazioni, alle vere e proprie relazioni che a volte si
concludono in tragedia. Un vecchio industriale, morto suicida, ha lasciato
un diario nel quale annotava ogni appuntamento, ogni regalino, ogni
prestazione. In lista aveva una decina di ragazzine, tutte minorenni.

Ciò che più preoccupa educatori e sociologi è la leggerezza, l'assenza
assoluta di valori morali che il fenomeno denuncia. "Che c'è di male?" è la
risposta, sconcertante, che una ragazzina su tre ha dato durante
un'inchiesta sui terekura condotta da un importante network televisivo.
Secondo Kamata Satoshi, giornalista e scrittore, è colpa di "un sistema
scolastico che dietro la facciata dei numeri nasconde una realtà drammatica:
suicidi, violenze, assenza di principi morali. Paradossalmente però, le vere
vittime dei terekura non sono le ragazze, ma i loro clienti. Pensano di
incontrare delle timide scolare e si ritrovano di fronte a consumate
professioniste, capaci di perfidi ricatti".
Conferma un commissario di polizia: "Spesso ci troviamo di fronte a veri e
propri casi di estorsione. I clienti, quelli che si ritrovano incastrati
dalle scolarette sempre più esigenti e minacciose, cominciano a ricorrere
alla violenza". In un albergo a ore di Nagoya, una ragazzina è stata
accoltellata a morte da un funzionario di banca che poi ha confessato: "La
prima volta l'ha fatto gratis, diceva che le piacevo, poi ha cominciato a
chiedere piccoli regalini, fino a pretendere oltre 100.000 yen per una
prestazione. Quando ha minacciato di dire tutto alla mia famiglia, ho perso
la testa."

La crisi morale

In ogni epoca, gli adulti tendono a non comprendere e rimangono disorientati
dai valori e dai comportamenti degli adolescenti. Allo stesso tempo, i
problemi seri che questi giovani devono affrontare sono liquidati come un
fenomeno limitato. Oggi il Giappone paga il prezzo di 50 anni di
indifferenza, mezzo secolo passato solo a pensare al benessere materiale a
spese della salute emotiva e spirituale.
L'atteggiamento di queste studentesse è superficiale, indifferente e senza
senso di colpa. Non provengono da famiglie svantaggiate, sono persone
qualsiasi. Secondo il libro di Kuronuma Katsushi, entrambe le parti
coinvolte nella relazione pensano ad essa come ad una normale parte della
loro vita.
Il fenomeno non risparmia nessuna scuola, compresi gli esclusivi istituti di
tradizione cristiana. Le ragazze sono assolutamente normali, anzi le
uniformi sono perfette anche più del normale. Una ragazza ha detto che lo
faceva anche per non pesare sulle finanze della famiglia. Kuronuma fa notare
che in passato, i giovani delinquenti cominciavano a comportarsi male in
casa per poi creare maggiori problemi fuori: "Mai ho incontrato delinquenti
così rispettosi dei sentimenti dei genitori".
Murakami Ryuu afferma che "senza esserne coscienti, queste ragazze stanno
creando un movimento". Secondo Kuronuma però "solo poche di queste ragazze
vedono il loro comportamento come un atto di ribellione o di vendetta verso
i genitori, la scuola o il mondo degli adulti nel suo complesso".
L'adolescenza può essere il periodo più duro della vita, quello in cui ci si
comporta in modo confuso, privi di morale e di buon senso. I giovani hanno
paura. Enjo kousai è un rito di passaggio.
Ma perché prostituirsi? Perché non ribellarsi ai genitori o comportarsi male
a scuola? L'origine del problema potrebbe essere la natura superficiale dei
rapporti umani, particolarmente in famiglia, nella società moderna. La
tipica famiglia giapponese contemporanea non vive più come una famiglia e
non offre la possibilità di incanalare le forze risvegliate dall'adolescenza
in una ribellione positiva. Le ragazze che praticano enjo kousai vogliono
preservare la tranquillità domestica. Niente può essere più lontano dai loro
pensieri che una ribellione o una vendetta. Ma il loro comportamento è
comunque distruttivo. La società contemporanea è così incapace di affrontare
i problemi che qualcosa di tragico deve succedere per farla smuovere dal suo
autocompiacimento.
Il comportamento di queste ragazze è un riflesso della società in cui
vivono. Kuronuma mostra un parallelo con il mondo degli affari, dove il
profitto spesso viene prima di qualsiasi considerazione etica. Ciò che fanno
queste ragazze non è diverso da ciò che fanno molti adulti. Resta il fatto
che molti si sentano disturbati da tale fenomeno; chiunque abbia un minimo
di sentimento dovrebbe esserlo. Ragazze che si prostituiscono in modo
spudorato, senza senso di colpa.
Disattendendo l'immagine classica della prostituta, esse sono gioiose.
Riescono a tenere le emozioni al riparo, a separare nettamente il corpo e la
mente. Le persone assennate trovano che questa cosa sia difficile da
credere. Sicuramente le ragazze sono danneggiate psicologicamente da quello
che fanno, anche se parlando con loro non si ha questa impressione.

Ma c'è qualcosa d'altro, oltre il corpo e la mente, c'è lo spirito. Enjo
kousai sta distruggendo il loro spirito. Una ragazza disse una volta a
Kuronuma: "E' così sbagliato fare qualcosa che rende felice l'altra persona,
è divertente per me e non fa male a nessuno?. Egli rispose: "Ci sono due
tipi di cose sbagliate, alcune cose sono sbagliate per un motivo, altre sono
sbagliate e basta. Ciò che tu fai è sbagliato e basta". Quel comportamento
era cattivo per lo spirito. Un modo di pensare distaccato e senza emozioni
impedisce ad una persona di fare esperienza degli eventi in modo personale.
Quando queste ragazze si prostituiscono, non stanno interiorizzando come
fosse una loro esperienza. Per questo non sembrano danneggiate fisicamente e
mentalmente, ma al contrario normali e raggianti. Un danno psicologico può
non essere così facile da vedere, ma i suoi effetti saranno presto visibili:
irritazione, insicurezza, mancanza di fiducia. Non c'è nessuna prova che una
delle due parti sia stata ferita, nel corpo e nello spirito, da tale
pratica. Ognuno ha scelto di propria volontà. Un danno nello spirito può
essere invisibile anche alla persona che lo subisce.
Nel pensiero tradizionale giapponese, la mente non può essere separata dal
corpo né dalle cose di cui fa esperienza. Credendo in ciò, sarebbe giusta
una certa dose di austerità in ciò che si fa. Ma ora che il Giappone ha
conosciuto i valori occidentali ed una certa prosperità, la famiglia
tradizionale non basta più a preparare i bambini all'adolescenza e all'età
adulta.
Quando i giapponesi erano poveri, credevano che acquisire denaro e oggetti
li avrebbe resi felici, ma ora che hanno tutto ciò, ottenere la felicità
sembra ancora più difficile. Se dovessimo proporre uno slogan per il
movimento che queste ragazze stanno inconsciamente guidando, sarebbe:
"Riscopriamo lo spirito nelle relazioni umane". Attraverso la loro azione,
queste ragazze ci mostrano la pochezza di una relazione senz'anima.
Alcuni insistono sul bisogno di maggiori controlli da parte della società,
ma il fenomeno non è così superficiale e passeggero da poter essere
estirpato in maniera tanto semplice. Bisogna raggiungere lo spirito di
queste persone, insegnare loro che il corpo deve essere trattato con
rispetto. Se gli adulti continuano ad usare il denaro per evitare relazioni
che li coinvolgano nel profondo, i figli cresceranno in questo modo.
Il capofamiglia non può più accontentarsi di portare il pane sulla tavola,
come succedeva in tempi di povertà. Ora che il benessere è stato raggiunto,
queste persone devono usare le proprie energie, soprattutto mentali, per
immaginare un futuro migliore.

Bibliografia

Garon, Sheldon. 1998. Molding Japanese Minds: The State in Everyday Life.
Princeton University Press.
Kuronuma, Katsushi. 1996. Enjo kousai. Bungei Shunjuu, Tokyo.
Skov, Lise e Moeran, Brian. 1995. Woman, media and consumption in Japan.
Curzon Press, Surrey.


Massimiliano Crippa

unread,
Jan 16, 2002, 3:41:43 PM1/16/02
to
> Perň non č una leggenda metropolitana che alcune modelle che hanno posato

> nude fra gli 11 e 16 anni (tipo la Kurahashi o la Nishimura, tanto per
> citare le piů celebri, e che in rete si trovano senza nessun problema)

siano
> state molto famose in Giappone. Non c'era assolutamente nulla di
> pornografico ma comunque certe foto in occidente sarebbero inaccettabili,
> perlomeno oggi.

Infatti, quando ero in Giappone, volevo comprare un libro fotografico di una
ragazza di 12 anni che posava in costume, ma avevo paura che alla frontiera
mi facessero delle storie. Ma in fondo ci sono anche in Italia, sulle
spiagge...

--
Massimiliano Crippa
www.nipponico.com


Massimiliano Crippa

unread,
Jan 16, 2002, 3:47:56 PM1/16/02
to
> appositamente per fermare eventuali prede e proprgli di lavorare in
qualche
> locale come intrattenitrici e anche piu'.

Lo so benissimo, ma come si fa a incrementare la prostituzione in vista dei
Mondiali, a incrementare l'offerta? Offrendo più soldi?

--
Massimiliano Crippa
www.nipponico.com


rob-2

unread,
Jan 16, 2002, 6:07:53 PM1/16/02
to

"Davide Pasca" <dpa...@attatatatata.tat> wrote in message
news:C7j18.875$1y.29...@news5.aus1.giganews.com...

>
> Io ho chiesto solo ad un amico/collega. Non ricordo i dettagli della
> risposta.. io ovviamente tendo a ricordare quello che mi ha colpito di
piu'
> 8)
> Ad ogni modo li vedo sempre che provano a fermare ragazze di bell'aspetto
e
> tutte impomatate.
>

All` inizio pensavo anch`io che facessero tutti quello e non so dirti quanto
mi stavano sulle p@lle ...
Mi fermavo ad osservare il loro modo di fare da stronzi fermando quasi con
forza le ragazze che passavano, sbarravano la strada etc... Oltre al modo
di fare anche il modo in cui erano conciati, quel loro modo di fare da
"fighi" ... beh ti diro` che piu` di una volta avrei voluto avere una
motivazione valida per dargli un calcio in c..o :-)
Speravo ci fosse mia moglie vicina e, dopo averla mandata in pasto a loro,
avrei avuto una motivazione :-)

Ciao

Rob-2

Roberto

unread,
Jan 17, 2002, 1:02:13 AM1/17/02
to
"Massimiliano Crippa" <nipp...@libero.it> wrote in message news:<u4bo2pb...@news.supernews.com>...

> > Ti stavo spiegando l'articolo, visto che a causa del microcefalo che ti
> > ritrovi, ancora non lo hai capito...
>
> Ah, devi spiegarmi l'articolo. Forse non ti ricordi che sul mio sito c'è
> questo da un po' di tempo...
Non è che non mi ricordo... è che il tuo sito non l'ho mai e non ci
tengo a visitarlo. Ma hai fatto bene a ricordarlo agli altri...

Comunque, la mia frase si riferiva ad altro e come al solito non hai
capito....

R.

Stefano

unread,
Jan 17, 2002, 4:15:28 AM1/17/02
to

"Massimiliano Crippa" <nipp...@libero.it> ha scritto nel messaggio
news:u4bpdmj...@news.supernews.com...
> > Però non è una leggenda metropolitana che alcune modelle che hanno

posato
> > nude fra gli 11 e 16 anni (tipo la Kurahashi o la Nishimura, tanto per
> > citare le più celebri, e che in rete si trovano senza nessun problema)

> siano
> > state molto famose in Giappone. Non c'era assolutamente nulla di
> > pornografico ma comunque certe foto in occidente sarebbero
inaccettabili,
> > perlomeno oggi.
>
> Infatti, quando ero in Giappone, volevo comprare un libro fotografico di
una
> ragazza di 12 anni che posava in costume, ma avevo paura che alla
frontiera
> mi facessero delle storie. Ma in fondo ci sono anche in Italia, sulle
> spiagge...

:-) sì il pericolo è quello.
Certo, non sono proprio *in costume* in quelle foto eh! C'ero capitato per
caso e alcuni amici miei si sono sconvolti e continuano a raccontare che i
Giapponesi sono dei pedofili schifosi :-) In Italia certe foto sarebbero
assolutamente improponibili: roba da galera.
La cosa poi fa ridere, visto che film come Tendre Cousins lo fanno vedere
persino su Italia1 senza che nessuno se ne accorga (e benché sia tutto molto
più patinato, lì le situazioni sono effettivamente erotiche). Certo,
produrlo e girarlo oggi sarebbe impossibile.
In Giappone questo tipo di foto e di OAV è andato avanti fino al '99, poi è
successo qualcosa: si dice una legge fatta in fretta e furia per placare le
ire degli americani (che dal canto loro, dopo aver dato libero spazio a
Hamilton e compagnia bella, adesso si rifiutano persino di distribuire il
"Lolita" di Lyne, o usano complicati effetti speciali per aggiungere nudità
finte in American Beauty...).
In Italia intanto sembriamo poi i più liberi alla fin fine. Noi continuiamo
a produrre film con adolescenti in situazioni vagamente erotiche e di nudo,
senza che nessuno se ne accorga. Non è più certo il tempo - per fortuna - di
Maladolescenza e cose del genere, ma a tutt'oggi nudi di minorenni si
trovano in moltissimi film italiani. E se gli americani se ne accorgono che
cosa fanno? Ci impongono la legge come avrebbero fatto coi Giapponesi? Vanno
a prendere i film di Bertolucci e me li tagliano? Mi tagliano "Tutto l'amore
che c'è" di Rubini e persino qualche fotogramma di "L'ultimo bacio?" Mi
bruciano "Ninfa plebea" della Wertmuller? (vabbè, questo lo possono anche
bruciare, non ci perdiamo nulla)...

Il discorso sembra stupido e ininfluente. D'altronde non me ne frega proprio
nulla di vedere le giapponesine nude, per carità. Però qua si tratta di
censura imposta da un paese su un altro, e questo non va bene. Se poi tutto
questo si trasferisse anche al mondo dei manga e degli anime, non sarebbe
una catastrofe?


Stefano

Massimiliano Crippa

unread,
Jan 17, 2002, 1:56:18 PM1/17/02
to
> è che il tuo sito non l'ho mai e non ci tengo a visitarlo.

Non è che ci sia da vantarsene, anzi è un atteggiamento molto stupido.
Comunque è strano, mi ricordavo una critica a delle "icone che non portano a
niente" proprio il giorno in cui è stato messo online nel settembre 2000 o
giù di lì...

> Comunque, la mia frase si riferiva ad altro e come al solito non hai
> capito...

Capisci tutto tu, noi possiamo anche andare in vacanza...

--
Massimiliano Crippa
www.nipponico.com


Roberto De Pascale

unread,
Jan 17, 2002, 2:15:00 PM1/17/02
to

"Massimiliano Crippa" <nipp...@libero.it> ha scritto nel messaggio
news:u4e7jlp...@news.supernews.com...

> Capisci tutto tu, noi possiamo anche andare in vacanza...

Sorry, sono io che vado in vacanza... Lunedi parto per le Maldive....

Osssssssss!!!!!!

R.


Luca

unread,
Jan 18, 2002, 3:27:47 PM1/18/02
to


Lord Arthur / Inverse <art...@darkness.time> wrote in message
1ub64uonnqab9rdcl...@4ax.com...
> Correva l'Anno Domini Mon, 14 Jan 2002 16:47:02 +0100 quando "Roberto
> De Pascale" <jsg...@tiscalinet.it> domandandosi cosa aveva fatto di
> male per aver la testa ovale vergo' con il proprio sangue queste
> oscure parole:
>
> >prostituzione minorile. Una piaga che va crescendo con ritmi allarmanti


in
> >tutto il Sol Levante, e che minaccia di conoscere un vero e proprio boom
in
>

> Le liceali 1/20 non sono molto d'accordo considerando i soldi che
> inca$$ano, e non hanno nemmeno i noti problemi di morale cattolica che
> ci sono da queste parti.
> Mi riaggancero' a questo in un altro articolo.


>
>
> >giapponesi verranno prese d'assalto da migliaia di stranieri, alla
ricerca
> >di svaghi proibiti.
>

> piu' che proibiti , direi proibitivi.
>
> Anzi, non mi paiono proprio alla portata del tifoso medio.
>
Nemmeno il viaggio in Giappone è alla portata del tifoso medio: ne vedremo
poki di tifosi medi credo a Tokyo....

Ciao
Luca
--
-----------
Io cerco la verità

S A T O R I

unread,
Jan 14, 2002, 7:32:31 PM1/14/02
to
In msg 3C4372BB...@libero.it, Sandro, kensan...@libero.it, on
1/15/02 1:07 wrote:


> No, mi riferisco alla puntato di stasera, quella sul Nepal e sull'India
> dove gli onnipresenti jap (Giapponesi^_^) facevano lo stesso percorso di
> Blady e Roversi.

... Blady e Roversi laasciano tracce molto evidenti: e' facile fare il loro
stesso percorso ^_^

bye x caso

--
' S A T O R I '
------------------------------------------------------
Free & Easy! Love, Peace, Email http://JMAIL.CO.JP


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