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Verlan

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Riccardo Venturi

unread,
Oct 19, 2003, 8:42:26 PM10/19/03
to

(Dal francese di mille anni fa passiamo a quello di oggi, ma proprio
di oggi; credo che certi "salti" non facciano male).

Supponete di essere su un autobus parigino, o su un vagone del métro,
e di ascoltare un gruppo di ragazzini con gli zainetti che vanno o che
tornano da scuola facendo casino (è utilissimo, per imparare una
lingua come la si parla davvero oggi, ascoltare i giovanissimi).
"Alors, toi, tu me donnes un bisou?" "Laisse béton"...

Vi domandereste forse: "Ma che dice questa? 'Lascia cemento'..?"
Magari pensereste: "Dev'essere un nuovo modo di dire". E invece no: la
ragazzina ha semplicemente invertito nella pronuncia le sillabe del
verbo "tomber": <tom/ber> : < bé/ton >.

Continuiamo ad ascoltare i ragazzini che stanno facendo dei commenti
sui loro compagni di classe: "Jojo, lui, il est vraiment
barge"...cavolo è Jojo? Una chiatta (barge)? No, il povero Jojo è
"fuori di testa". "Barge", o meglio "barje" o "barjo" sono le sillabe
invertite di <jobard > (<jo/bard> : < bar/jo>) "credulone, minchione".
"Je suis barge de toi", "sono pazzo di te". Viva l'amore!

I ragazzini stanno parlando in "verlan". Che non è, ovviamente,
prerogativa di questi ultimi ma che ha in francese, come tutti i tipi
possibili e immaginabili di gerghi e giochi di parole, una lunga
tradizione anche letteraria (e, a tale proposito, basta leggere gli
"Esercizi di stile" di Raymond Quéneau nel testo originale). Il
"verlan" consiste giustappunto nell'invertire l'ordine delle sillabe,
specialmente coi bisillabi e ancor più specialmente quando
dall'inversione salta fuori una parola già esistente. Lo stesso suo
nome, "verlan", è ovviamente il verlan di < l'envers > "il rovescio,
l'incontrario".

Esiste in Francia una specie di "re" del verlan, il cantautore Renaud:
l'espressione "laisse béton" l'ha proprio inventata lui, con una sua
omonima canzone del 1974; e andiamo a vedere qualche altro termine
verlan che magari potreste sentire se, invece di andare a vedere la
solita Tour Eiffel, andate a farvi un giretto (magari non a certe ore)
a Marne-la-Vallée. Dal punto di vista linguistico, la banlieue è molto
più interessante del centro storico :-)

Ad esempio, la comune espressione "c'est dingue" ("è
strano/pazzesco/incredibile/da non crederci" ecc.ecc.) la potreste
intendere come < c'est guédin >.

Oppure, se ascoltare due tizi che parlano d'un musicista che ha avuto
un po' di successo, vi potrebbe capitare di sentirli dire: "Depuis
qu'il a sorti un album, il vit comme un joibourg dans son appart du
16ème". < Joibourg > (o < joibour >) è il verlan di < bourgeois >.

Qualche volta si "verlanizzano" persino dei monosillabi. E così una
delle parole più comuni del francese, < mec > ("uomo", "ragazzo"
[anche e soprattutto nel senso di "fidanzato, persona con cui si sta
insieme"] ecc.) diventa < keum > o < keumé >: insomma, "Dans la cité,
on regrette un peu qu'il y ait quatre fois plus de keums que de
gonzesses pour se taper avec les keufs".

Traduciamo insieme questa frasetta nella più pura lingua di Racine:
"Nel quartiere di casermoni popolari (cité), ci spiace un po' che non
ci siano quattro volte tanti ragazzi (keums) piuttosto che ragazze
(gonzesses, che vale anche per "donne" in generale) per fare a
cazzotti (se taper) con gli sbirri (keufs)".
A proposito, < keuf > "sbirro, pula" è una specie di "verlan
modificato", piuttosto irriconoscibile, di un altro monosillabo:
< flic >, ovviamente.

A proposito del "verbo passepartout" < se taper >, anche se non
c'entra nulla col verlan, vi propongo un esercizio e vediamo come ve
la cavate. Tradurre in italiano le seguenti frasi:
(NB: Ovviamente, i francesi non devono suggerire)

1. Pendant que tu discutes, je me tape tout le boulot.
2. Je me suis tapé le soldat Rayan, mais je me suis endormi au bout de
deux heures.
3. Faut que j'me tape Guerre et Paix pour lundi, je sens que j'vais
pas beaucoup dormir.
4. Saïd, il se tape que de gros thons et il veut me donner des
conseils en matière de gonzesses!
5. J'me taperais bien un grec, j'ai pas mangé depuis c'matin.
6. Oui, j'suis allé sur un chat de cul et je me suis tapé une queue.

Buona traduzione per chi vuole :-)

Salut,

--
* Riccardo Venturi* |
* Er muoz gelîchesame die leiter abewerfen so er an îr ufgestigen ist|
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Alessandro "Tagt The Spellcaster" Valli

unread,
Oct 21, 2003, 5:26:08 AM10/21/03
to
"Riccardo Venturi" <vent...@SPAMMACECCHIGORIifrance.com> ha scritto nel
messaggio news:3f93318a...@powernews.libero.it...

> A proposito del "verbo passepartout" < se taper >, anche se non
> c'entra nulla col verlan, vi propongo un esercizio e vediamo come ve
> la cavate. Tradurre in italiano le seguenti frasi:
> (NB: Ovviamente, i francesi non devono suggerire)

Va be', ci provo, al massimo faccio una figuraccia. :-)
NB: provo a fare una traduzione "libera", che usi più o meno lo stesso
modulo linguistico.
NB2, la vendetta: la maggior parte delle volte "farsi, sorbirsi, beccarsi"
(e l'abbondante messe di verbi simili che la fantasia suggerisce di volta in
volta: "succhiarsi, spararsi" e così via) può andar bene. Ho preferito,
quando possibile, sostituire con verbi più consoni.

> 1. Pendant que tu discutes, je me tape tout le boulot.

Intanto che te te ne stai lì a parlare, il lavoro me lo sto facendo tutto
io.

> 2. Je me suis tapé le soldat Rayan, mais je me suis endormi au bout de
> deux heures.

Mi sono sparato (guardato) tutto il soldato Ryan, ma dopo due ore mi sono
addormentato.

> 3. Faut que j'me tape Guerre et Paix pour lundi, je sens que j'vais
> pas beaucoup dormir.

Devo leggermi tutto Guerra e Pace per lunedì, mi sa che non dormirò molto.

> 4. Saïd, il se tape que de gros thons et il veut me donner des
> conseils en matière de gonzesses!

Said si cucca sempre dei cessi e mi vuole dare consigli sulle ragazze!

> 5. J'me taperais bien un grec, j'ai pas mangé depuis c'matin.

Mi farei volentieri un kebab, è da stamattina che non mangio.

> 6. Oui, j'suis allé sur un chat de cul et je me suis tapé une queue.

No, qui non ci arrivo: non so che cosa sia un "chat de cul". (verlan per
"cul de sac"? Non ho idea...)

> Buona traduzione per chi vuole :-)

Era buona?
Ciao
Ale

--
Ogni giorno, anche se stanco, il guerriero si rialza, lava alla meno peggio
le ferite nel primo ruscello che capita e si incammina di nuovo verso la sua
meta.


Alessandro "Tagt The Spellcaster" Valli

unread,
Oct 21, 2003, 5:30:11 AM10/21/03
to
"Alessandro "Tagt The Spellcaster" Valli" <m...@privacy.net> ha scritto nel
messaggio news:bn2u4l$s55g0$1...@ID-100443.news.uni-berlin.de...

> Mi farei volentieri un kebab, è da stamattina che non mangio.

Peraltro, a Milano sono quasi tutti turchi.
Ottimo quello in piazza Bonomelli (dopo ci vado).
Ciao
Ale


--
Namárië Valinor


FB

unread,
Oct 21, 2003, 5:55:33 AM10/21/03
to

"Alessandro "Tagt The Spellcaster" Valli" <m...@privacy.net> ha scritto nel
messaggio news:bn2u4l$s55g0$1...@ID-100443.news.uni-berlin.de...

> > 6. Oui, j'suis allé sur un chat de cul et je me suis tapé une queue.
>
> No, qui non ci arrivo: non so che cosa sia un "chat de cul". (verlan per
> "cul de sac"? Non ho idea...)

Penso di sì.

> > Buona traduzione per chi vuole :-)

Approvo la traduzione di Alessandro...


Ciao, FB


Redfiddler

unread,
Oct 21, 2003, 6:12:22 AM10/21/03
to

"Riccardo Venturi" <vent...@SPAMMACECCHIGORIifrance.com> ha scritto nel
messaggio news:3f93318a...@powernews.libero.it...


> 6. Oui, j'suis allé sur un chat de cul et je me suis tapé une queue.

questa mi risulta incomprensibile......
j'ai raté quelque chose....
A.


Riccardo Venturi

unread,
Oct 21, 2003, 6:24:54 AM10/21/03
to
On Tue, 21 Oct 2003 11:26:08 +0200, "Alessandro \"Tagt The
Spellcaster\" Valli" <m...@privacy.net> wrote:


>Va be', ci provo, al massimo faccio una figuraccia. :-)

Niente affatto, te la sei cavata più che bene :-)

>NB: provo a fare una traduzione "libera", che usi più o meno lo stesso
>modulo linguistico.

Ed è esattamente quel che bisogna fare.

>> 1. Pendant que tu discutes, je me tape tout le boulot.
>Intanto che te te ne stai lì a parlare, il lavoro me lo sto facendo tutto
>io.

Perfetto.

>> 2. Je me suis tapé le soldat Rayan, mais je me suis endormi au bout de
>> deux heures.
>Mi sono sparato (guardato) tutto il soldato Ryan, ma dopo due ore mi sono
>addormentato.

Perfetto.

>> 3. Faut que j'me tape Guerre et Paix pour lundi, je sens que j'vais
>> pas beaucoup dormir.
>Devo leggermi tutto Guerra e Pace per lunedì, mi sa che non dormirò molto.

Perfetto.

>> 4. Saïd, il se tape que de gros thons et il veut me donner des
>> conseils en matière de gonzesses!
>Said si cucca sempre dei cessi e mi vuole dare consigli sulle ragazze!

Perfetto. "De gros thons" = "dei gran cessi". Al posto di "si cucca"
si potrebbe qui utilizzare anche semplicemente "si fa".

>> 5. J'me taperais bien un grec, j'ai pas mangé depuis c'matin.
>Mi farei volentieri un kebab, è da stamattina che non mangio.

Perfetto, ma per "grec" ci metterei piuttosto qualcosa di greco (che
so io, un souvlaki). La cosa non è comunque importante, va benissimo
anche il kebab :-)

>> 6. Oui, j'suis allé sur un chat de cul et je me suis tapé une queue.
>No, qui non ci arrivo: non so che cosa sia un "chat de cul". (verlan per
>"cul de sac"? Non ho idea...)

Qui, invece, non ci hai dato e mi permetto una piccola ed
elegantissima spiegazione :-))

Non è verlan, qui. In francese, "de cul" vuol dire, a seconda dei
casi: "porno, zozzo, erotico" ecc. Ad esempio: "un film de cul" = "un
film porno"; "des photos de cul" = "delle foto zozze / porno"; "cette
nuit j'ai fait un rêve de cul" = "stanotte ho fatto un sogno erotico".
Quindi, "un chat de cul" è una "chat erotica" ("chat" nel senso di
chat-line è maschile in francese, e si pronuncia più o meno
all'inglese: [ tchat ], facendo sentire la "t" finale).
NB: ricordo che in "cul" la "l" finale non si pronuncia: [ky:]

"Se taper une queue" = "farsi una sega" ("queue" = "cazzo", sinonimo
di < bite >).

Salut, e complimenti !

Riccardo Venturi

unread,
Oct 21, 2003, 6:25:31 AM10/21/03
to
On Tue, 21 Oct 2003 09:55:33 GMT, "FB" <fam.baldu...@tin.it>
wrote:

>Penso di sģ.
La spiegazione l'ho data nella risposta a Alessandro :-)

Salut,


--
* Riccardo Venturi* |
* Er muoz gelīchesame die leiter abewerfen so er an īr ufgestigen ist|

Riccardo Venturi

unread,
Oct 21, 2003, 6:26:47 AM10/21/03
to
On Tue, 21 Oct 2003 10:12:22 GMT, "Redfiddler"
<redfiddl...@libero.it> wrote:


>questa mi risulta incomprensibile......
>j'ai raté quelque chose....

Ammetto che era un po' difficile. Però, se volete, continuo :-)
(Della serie: "Cours de français de la zone" ...)

Alessandro "Tagt The Spellcaster" Valli

unread,
Oct 21, 2003, 6:46:37 AM10/21/03
to
"Riccardo Venturi" <vent...@SPAMMACECCHIGORIifrance.com> ha scritto nel
messaggio news:3f95177b...@powernews.libero.it...

> Ammetto che era un po' difficile. Però, se volete, continuo :-)

Vai.
Con un'osservazione. Spesso esito a usare modi di dire, che al mio orecchio
poco allenato sono tutti, più o meno, equipollenti; ma non lo sono, perché
il jargon è in continua evoluzione. Oggi chi mi chiedesse "allungami una
svapora" lo guarderei strano (al di là del fatto che ho smesso di fumare);
quindi l'ideale sarebbe sapere anche quanto un determinato modo di dire sia
effettivamente ancora in uso.
In una chiacchierata fra amici, per esempio, non direi mai, se non per
ottenere un effetto comico, "saperlipopette". :-)

Redfiddler

unread,
Oct 21, 2003, 7:15:04 AM10/21/03
to

"Riccardo Venturi" <vent...@SPAMMACECCHIGORIifrance.com> ha scritto nel
messaggio news:3f9513e5...@powernews.libero.it...


> Non è verlan, qui. In francese, "de cul" vuol dire, a seconda dei
> casi: "porno, zozzo, erotico" ecc. Ad esempio: "un film de cul" = "un
> film porno"; "des photos de cul" = "delle foto zozze / porno"; "cette
> nuit j'ai fait un rêve de cul" = "stanotte ho fatto un sogno erotico".
> Quindi, "un chat de cul" è una "chat erotica" ("chat" nel senso di
> chat-line è maschile in francese, e si pronuncia più o meno
> all'inglese: [ tchat ], facendo sentire la "t" finale).

ah ecco, nulla a che vedere coi gatti...

> NB: ricordo che in "cul" la "l" finale non si pronuncia: [ky:]
>
> "Se taper une queue" = "farsi una sega" ("queue" = "cazzo", sinonimo
> di < bite >).

adesso è chiaro!
Grazie
A.
P.S. i francesi di solito traducono tutto, compreso il vocabolario
informatico.
Possibile che usino "chat"? Non c'è un'alternativa francese?
E e-mail, come si dice? (quel famoso "courriel"????)


Riccardo Venturi

unread,
Oct 21, 2003, 7:43:01 AM10/21/03
to
On Tue, 21 Oct 2003 12:46:37 +0200, "Alessandro \"Tagt The
Spellcaster\" Valli" <m...@privacy.net> wrote:


>Vai.
Dopo preparo qualche altra frasetta, allora. Comunque, ti ribadisco i
miei complimenti.

>Con un'osservazione. Spesso esito a usare modi di dire, che al mio orecchio
>poco allenato sono tutti, più o meno, equipollenti; ma non lo sono, perché
>il jargon è in continua evoluzione.

E' verissimo. Senza per altro tenere conto che il linguaggio di tutti
i giorni, quale che sia il suo "livello", non può assolutamente essere
ingabbiato né proposto con il benché minimo "standard". Se vai anche
nella peggiore banlieue, non è detto che, automaticamente, la gente si
esprima sempre in un dato modo, così come non è detto che qualcuno con
un appartamento in Rue de la Paix parli per forza come Mitterrand. I
miei sono dunque solo dei tentativi per introdurre ad un "certo
registro" della lingua francese che non forma normalmente oggetto
dell'apprendimento pratico; ma sono ben lungi dal raccomandarne l'uso
corrente ed invito anzi a farvi estrema attenzione. Spesso, uno
straniero, tende un po' a "colpire l'uditorio" facendo vedere come
"conosce bene" una data lingua ed usando parole e modi di dire che
sono invece del tutto fuori luogo nella maggior parte; conoscere
veramente bene una lingua, invece, significa anche e soprattutto
essere pienamente cosciente dei suoi vari registri e non confonderli
mai. Saperli riconoscere e capirli correttamente; ma usarli solo se
strettamente necessario.

> Oggi chi mi chiedesse "allungami una
>svapora" lo guarderei strano (al di là del fatto che ho smesso di fumare);
>quindi l'ideale sarebbe sapere anche quanto un determinato modo di dire sia
>effettivamente ancora in uso.

Esattamente. Senza contare poi gli idioletti di date persone, che a
volte vengono generalizzati perché sentiti dire spesso ed usati senza
che altri vi capiscano assolutamente niente.

>In una chiacchierata fra amici, per esempio, non direi mai, se non per
>ottenere un effetto comico, "saperlipopette". :-)

Ciononostante, non escludo che esista ancora qualcuno per il quale
esclamare "saperlipopette", "sapristi" o "crénom de nom" sia del tutto
normale.
Beh, qui, se si continua, si va a fare la "Ronde des jurons" di
Brassens :-)
(La quale è stata tradotta, con effetti sbalorditivi, da Carlo Ferrari
in dialetto cremonese).

Riccardo Venturi

unread,
Oct 21, 2003, 7:55:08 AM10/21/03
to
On Tue, 21 Oct 2003 11:15:04 GMT, "Redfiddler"
<redfiddl...@libero.it> wrote:


>ah ecco, nulla a che vedere coi gatti...

Assolutamente nulla.

>P.S. i francesi di solito traducono tutto, compreso il vocabolario
>informatico.

Verissimo, basterebbe pensare al celebre "logiciel" e alla "souris"
(che però è stato ripreso anche dallo spagnolo, che per "mouse" usa
"ratón").

>Possibile che usino "chat"? Non c'è un'alternativa francese?

Non posso escluderlo a priori, ma si usa comunque solo "chat". Casomai
ho sentito a volte pronunce abbastanza "fantasiose" (o forse
semplicemente scherzose), come ad esempio "tchatche"... :-)
Mi chiedo comunque come potrebbe rendersi "chat". "Ligne de
conversation"...? Boh...

>E e-mail, come si dice? (quel famoso "courriel"????)

Si dice "e-mail" e, forse ancora più spesso, "un mail" (je t'ai envoyé
un mail hier, con < mail > di genere maschile: un mail très long).
"Courriel" sembra d'uso (ufficiale) comune solo in Belgio, per ora; ad
esempio, guardando la TV Belga quand'ero su (detta comunemente, dai
teleutenti, "la Belge"), ogni volta che veniva dato un qualche
indirizzo mail (nelle pubblicità, ad esempio; e ricordo che, oramai,
si dice quasi esclusivamente "la pub", con le tipiche e onnipresenti
abbreviazioni del francese corrente. Frase tipica: "Merde...encore de
la pub!" ), si parlava solo di "courriel"; ma non so se anche in
Belgio il termine sia di uso veramente diffuso. Però devo dire che è
geniale.

Salut,

FB

unread,
Oct 21, 2003, 9:13:54 AM10/21/03
to

"Riccardo Venturi" <vent...@SPAMMACECCHIGORIifrance.com> ha scritto nel
messaggio news:3f9529c1...@powernews.libero.it...

> Mi chiedo comunque come potrebbe rendersi "chat". "Ligne de
> conversation"...? Boh...

"Onbavarde", "Asaciciara".

> Però devo dire che è
> geniale.

Decisamente grazioso. D'ora in poi mi impegno a diffonderlo (come sto
facendo per "perplimere").


Ciao, FB


Azzurri Prestige

unread,
Oct 21, 2003, 10:06:20 AM10/21/03
to
Anche io ho sentito dire "meuf"!Ero a Parigi e una mia amica mi ha detto che
significa femmina in termini un pò dispregiativi!
"Colette" <col...@wanadoo.fr.invalid> ha scritto nel messaggio
news:9pq9pv8hl55g9lu12...@4ax.com...
> Riccardo Venturi a écrit:
>
> (Plein de choses intéressantes sur le verlan...)
> Aproposito della parole "gonzesse", ho sentito dire "meuf", ma non
> so se sia una édformation de "femme"...

>
> >(NB: Ovviamente, i francesi non devono suggerire)
> :-)

>
> >Buona traduzione per chi vuole :-)
> ..... E allora?! Coraggio, ragazzi(e) ! :-)
>
> Ciao
> --
> Amichevolmente
> Colette


Redfiddler

unread,
Oct 21, 2003, 10:28:45 AM10/21/03
to

"Riccardo Venturi" <vent...@SPAMMACECCHIGORIifrance.com> ha scritto nel
messaggio news:3f9529c1...@powernews.libero.it...


> >P.S. i francesi di solito traducono tutto, compreso il vocabolario
> >informatico.
> Verissimo, basterebbe pensare al celebre "logiciel" e alla "souris"
> (che però è stato ripreso anche dallo spagnolo, che per "mouse" usa
> "ratón").

ràton è geniale!

> >E e-mail, come si dice? (quel famoso "courriel"????)
> Si dice "e-mail" e, forse ancora più spesso, "un mail" (je t'ai envoyé
> un mail hier, con < mail > di genere maschile: un mail très long).
> "Courriel" sembra d'uso (ufficiale) comune solo in Belgio, per ora; ad
> esempio, guardando la TV Belga quand'ero su (detta comunemente, dai
> teleutenti, "la Belge"), ogni volta che veniva dato un qualche
> indirizzo mail (nelle pubblicità, ad esempio; e ricordo che, oramai,
> si dice quasi esclusivamente "la pub", con le tipiche e onnipresenti
> abbreviazioni del francese corrente. Frase tipica: "Merde...encore de
> la pub!" ), si parlava solo di "courriel"; ma non so se anche in
> Belgio il termine sia di uso veramente diffuso. Però devo dire che è
> geniale.

Grazie.
Infatti avevao sentito anch'io il termine in Belgio.
Uso di solito mail, ma devo dire che spesso lo metto al femminile, grave
italianismo.
D'ora in poi farò attenzione, sia chat che mail sono maschili, in effetti!
ciao
A.


Redfiddler

unread,
Oct 21, 2003, 10:28:46 AM10/21/03
to

"FB" <fam.baldu...@tin.it> ha scritto nel messaggio
news:mialb.25660$e5.8...@news1.tin.it...


> > Mi chiedo comunque come potrebbe rendersi "chat". "Ligne de
> > conversation"...? Boh...
>
> "Onbavarde", "Asaciciara".

anche "seciacola" ;-)

A.


Riccardo Venturi

unread,
Oct 21, 2003, 11:42:20 AM10/21/03
to
On Tue, 21 Oct 2003 10:24:06 +0200, Colette
<col...@wanadoo.fr.invalid> wrote:


>(Plein de choses intéressantes sur le verlan...)
> Aproposito della parole "gonzesse", ho sentito dire "meuf", ma non
>so se sia una édformation de "femme"...

Sě, lo č. Avrai sicuramente notato che la "verlanizzazione" dei
monosillabi porta con sé, spesso, l'introduzione di una vocale
procheila: < flic > ==> < keuf >, < femme > ==> < meuf >,
< mec > ==> < keum > ecc. Ci hai quindi visto giusto.



>>Buona traduzione per chi vuole :-)

> ..... E allora?! Coraggio, ragazzi(e) ! :-)

Beh, qualcuno si č buttato...con risultati piů che apprezzabili, direi
:-)

Salut,


--
* Riccardo Venturi, VIR 4, FGiR 1* |

Guillaume Toussaint

unread,
Oct 21, 2003, 2:10:19 PM10/21/03
to
"Riccardo Venturi" <vent...@SPAMMACECCHIGORIifrance.com> wrote in
message news:3f9529c1...@powernews.libero.it

> On Tue, 21 Oct 2003 11:15:04 GMT, "Redfiddler"
> <redfiddl...@libero.it> wrote:
>
>
> >ah ecco, nulla a che vedere coi gatti...
> Assolutamente nulla.
>
> >P.S. i francesi di solito traducono tutto, compreso il vocabolario
> >informatico.
> Verissimo,

Non è verissimo! La lingua familiare francese usa tantissimi inglesismi,
dalla mia esperienza più di quanto lo fa l'italiano (salvo per
l'informatica).
Ma è meglio evitarli se ci si vuole esprimere in francese più formale.


> basterebbe pensare al celebre "logiciel" e alla "souris"
> (che però è stato ripreso anche dallo spagnolo, che per "mouse" usa
> "ratón").

Anche l'inglese usa la stessa parola per l'animale e l'oggetto
informatico, è l'italiano che si differenzia in questo caso!


> >Possibile che usino "chat"? Non c'è un'alternativa francese?
> Non posso escluderlo a priori, ma si usa comunque solo "chat". Casomai
> ho sentito a volte pronunce abbastanza "fantasiose" (o forse
> semplicemente scherzose), come ad esempio "tchatche"... :-)
> Mi chiedo comunque come potrebbe rendersi "chat". "Ligne de
> conversation"...? Boh...

Causette e il canadese clavardage sono stati proposti, ma credo che
nessuno li usi mai, nemmeno in Canada.
Più communi sono "chat" et "tchatche" (che già esiste in senso vicino:
chiachiera).


>
> >E e-mail, come si dice? (quel famoso "courriel"????)
> Si dice "e-mail" e, forse ancora più spesso, "un mail" (je t'ai envoyé
> un mail hier, con < mail > di genere maschile: un mail très long).
> "Courriel" sembra d'uso (ufficiale) comune solo in Belgio, per ora; ad
> esempio, guardando la TV Belga quand'ero su (detta comunemente, dai
> teleutenti, "la Belge"), ogni volta che veniva dato un qualche
> indirizzo mail (nelle pubblicità, ad esempio; e ricordo che, oramai,
> si dice quasi esclusivamente "la pub", con le tipiche e onnipresenti
> abbreviazioni del francese corrente. Frase tipica: "Merde...encore de
> la pub!" ), si parlava solo di "courriel"; ma non so se anche in
> Belgio il termine sia di uso veramente diffuso. Però devo dire che è
> geniale.

"Courriel" fino a poco tempo si usava solo in Canada e... sul niusgrup
fr.lettres.langue.francaise.
Da quando è stato "ufficializzato" in Francia, lo sento dire spesso sui
media francesi (e forse anche belgi e svizzeri).
Ovviamente la maggior parte continua a scrivere "e-mail" e a dire
"mail".

Ciao,
Guillaume


--
Posted via Mailgate.ORG Server - http://www.Mailgate.ORG

Redfiddler

unread,
Oct 21, 2003, 2:37:28 PM10/21/03
to

"Guillaume Toussaint" <guill...@alussinan.org> ha scritto nel messaggio
news:150eb0d665c9219b42b...@mygate.mailgate.org...


> > Mi chiedo comunque come potrebbe rendersi "chat". "Ligne de
> > conversation"...? Boh...
>
> Causette e il canadese clavardage sono stati proposti, ma credo che
> nessuno li usi mai, nemmeno in Canada.

peccato.
clavardage mi sembra un termine geniale.
A.


Laura

unread,
Oct 21, 2003, 3:47:43 PM10/21/03
to
Guillaume Toussaint typed:

> La lingua familiare francese usa tantissimi
> inglesismi

italiani, aiuto : ma si dice anglicismo o inglesismo?

> Più communi sono "chat" et "tchatche" (che già esiste in senso vicino:
> chiachiera).

infatti, ci pensavo prima : ma perché "chat" non si dice "tchatche" (che poi
è un neologismo che viene dall'arabo)? mi sa che qualcuno lo dice, tra
l'altro.

> "Courriel" fino a poco tempo si usava solo in Canada e... sul niusgrup
> fr.lettres.langue.francaise.

verissimo :) e nelle raccomandazioni, proscrivono il verbo "mailer" o
ancor peggio, secondo loro, e non a torto, "mailler".

ciao,
laura


Riccardo Venturi

unread,
Oct 21, 2003, 5:16:26 PM10/21/03
to
On Tue, 21 Oct 2003 18:10:19 +0000 (UTC), "Guillaume Toussaint"
<guill...@alussinan.org> wrote:


>Non è verissimo! La lingua familiare francese usa tantissimi inglesismi,
>dalla mia esperienza più di quanto lo fa l'italiano (salvo per
>l'informatica).
>Ma è meglio evitarli se ci si vuole esprimere in francese più formale.

Uhm, non ne sarei tanto certo, Guillaume; non del fatto che la lingua
francese usi tanti inglesismi, che è vero, ma che ne usi più
dell'italiano. L'italiano è, poi, l'unica lingua al mondo che si è
inventata degli anglicismi "ad hoc", ovvero parole e modi di dire
inglesi che in inglese non esistono affatto :-)

>Anche l'inglese usa la stessa parola per l'animale e l'oggetto
>informatico, è l'italiano che si differenzia in questo caso!

Ok, ma non vedo poi tutta questa necessità di differenziare. Se anche,
poniamo, in italiano lo si fosse chiamato "topolino", sarebbe stato
chiaro che non si stava torturando un povero roditore per scrivere al
piccì.

>Causette e il canadese clavardage sono stati proposti, ma credo che
>nessuno li usi mai, nemmeno in Canada.

Vedo che les québecois si distinguono per inventiva :-)
< Causette > è fra l'altro una parola già esistente
("chiacchieratina": < faire un brin de causette >), mentre
"clavardage" meriterebbe a mio parere di essere diffuso, non
foss'altro che per scherzo. Troppo bello :-)

>Più communi sono "chat" et "tchatche" (che già esiste in senso vicino:
>chiachiera).

[Fra parentesi: a proposito dei francesi e delle doppie... :-PPP]
"Tchatche", ripeto, l'ho sentito usare per "chat"; e, almeno una
volta, l'ho visto pure scritto, su un sito. Purtroppo non mi ricordo
quale...

>"Courriel" fino a poco tempo si usava solo in Canada e... sul niusgrup
>fr.lettres.langue.francaise.

Beh, vogliamo essere da meno dei canadesi? A questo punto, se ci
capita, ogni tanto proponiamo anche noi qualche neologismo. Stai a
vedere che diventiamo famosi, eheheh!

>Da quando è stato "ufficializzato" in Francia, lo sento dire spesso sui
>media francesi (e forse anche belgi e svizzeri).

Io, ti ripeto, l'ho sentito quasi esclusivamente in Belgio. Anzi, nel
mio "Sprachgefühl", "courriel" lo associo automaticamente al Belgio,
come "septante" e "nonante"....

Salut,

--
* Riccardo Venturi, VIR 4, FGiR 1* |

Riccardo Venturi

unread,
Oct 21, 2003, 5:41:44 PM10/21/03
to
On Tue, 21 Oct 2003 20:20:50 +0200, Colette
<col...@wanadoo.fr.invalid> wrote:


>Ho visto... dopo aver postato! :-)
>Sono bravi!
Qui, per prenderli in castagna, mi toccherà tornare nel medioevo e
postare le ballate in gergo di François Villon... :-)
Il problema è che, in quelle, ci capisco poco anch'io :-))

Riccardo Venturi

unread,
Oct 21, 2003, 5:41:54 PM10/21/03
to
On Tue, 21 Oct 2003 13:13:54 GMT, "FB" <fam.baldu...@tin.it>
wrote:


>"Onbavarde", "Asaciciara".
Beh...sfruttando il procedimento di "courriel", potrebbe essere (a
scelta) "bavardel" o "causel"...
Per certe chat proporrei anche "branlel".... :-PP

>Decisamente grazioso. D'ora in poi mi impegno a diffonderlo (come sto
>facendo per "perplimere").

Ma "perplimere" oramai fa parte stabile del vocabolario italiano,
manca oramai solo il riconoscimento dello Zingarelli....
Per mia parte, io continuo anche a fare il tifo per "scannare" nel
senso di "scannerizzare"; del resto, in francese č "scanner" (che ho
visto scrivere anche "scaner" e non saprei dire quale sia la giusta
grafia).

Salut,


--
* Riccardo Venturi, VIR 4, FGiR 1* |

* Er muoz gelīchesame die leiter abewerfen so er an īr ufgestigen ist|

Riccardo Venturi

unread,
Oct 21, 2003, 5:42:01 PM10/21/03
to
On Tue, 21 Oct 2003 21:47:43 +0200, "Laura" <zen...@libero.it> wrote:


>italiani, aiuto : ma si dice anglicismo o inglesismo?

SI dice in tutti e due modi, allo stesso modo in cui si puņ dire sia
"francesismo" che "gallicismo".

>infatti, ci pensavo prima : ma perché "chat" non si dice "tchatche" (che poi

>č un neologismo che viene dall'arabo)? mi sa che qualcuno lo dice, tra
>l'altro.
Sģ sģ, te lo confermo. "Tchatche" nel senso di "chat" l'ho sentito
dire e almeno una volta l'ho visto pure scritto.

>verissimo :) e nelle raccomandazioni, proscrivono il verbo "mailer" o
>ancor peggio, secondo loro, e non a torto, "mailler".

Anche in italiano "mailare" si comincia timidamente a vedere.

Salut,


--
* Riccardo Venturi, VIR 4, FGiR 1* |

* Er muoz gelīchesame die leiter abewerfen so er an īr ufgestigen ist|

Azzurri Prestige

unread,
Oct 22, 2003, 3:51:41 AM10/22/03
to
E' cosi !Le persone che lo dicevano erano giovani!!!!!

"Colette" <col...@wanadoo.fr.invalid> ha scritto nel messaggio
news:78uapvk4nkl7e4dc6...@4ax.com...
> Azzurri Prestige a dit :

>
> >una mia amica mi ha detto che
> >significa femmina in termini un pò dispregiativi!
>
> Credo che sia sopratutto una parola usata da "giovinetti"! :-)
> --
> Amichevolmente
> Colette


Alessandro "Tagt The Spellcaster" Valli

unread,
Oct 22, 2003, 6:32:59 AM10/22/03
to
"Riccardo Venturi" <vent...@SPAMMACECCHIGORIifrance.com> ha scritto nel
messaggio news:3f95b5d7...@powernews.libero.it...

> postare le ballate in gergo di François Villon... :-)

Dai, dai, dai! :-))) (Erano il mio pane, una dec... quindic... vent...
ehm... di anni fa, quando ancora andavo all'università ^_^)

Alessandro "Tagt The Spellcaster" Valli

unread,
Oct 22, 2003, 6:35:25 AM10/22/03
to
"Colette" <col...@wanadoo.fr.invalid> ha scritto nel messaggio
news:5q6cpv4m2heli0e0q...@4ax.com...

> >ancor peggio, secondo loro, e non a torto, "mailler".
>

> Berk! ;-( Questo avrebbe un'altra prononciation : [maje]

Eh, be'... "Il n'y a que Maille qui m'aille!" :-)
Ciao
ALe


--
Namárië Valinor


Riccardo Venturi

unread,
Oct 22, 2003, 7:28:43 AM10/22/03
to
On Wed, 22 Oct 2003 12:35:25 +0200, "Alessandro \"Tagt The
Spellcaster\" Valli" <m...@privacy.net> wrote:


>Eh, be'... "Il n'y a que Maille qui m'aille!" :-)

Anche te a comprare quintali di senape per collezionare i bicchieri,
vedo... :-)))

Salut,


--
* Riccardo Venturi, VIR 4, FGiR 1* |

* Er muoz gelīchesame die leiter abewerfen so er an īr ufgestigen ist|

Alessandro "Tagt The Spellcaster" Valli

unread,
Oct 22, 2003, 7:52:16 AM10/22/03
to
"Colette" <col...@wanadoo.fr.invalid> ha scritto nel messaggio
news:nqqcpvk1o7l32g8qs...@4ax.com...

> Chouette! Così potrete invitarci tutti per una grande zouk!

Ouais.
Sono un cuoco provetto! :-) E posso chiedere a una (bellissima) signora
africana (eritrea, se non vado errando) di mettere pure in piedi una cena
zouk! :-)))

> E faremo "une grande bouffe" multi regionale con ottime speccialità
> di ciascuna, chiacchierando di dialetti e di linguistica! ;-)))

Ah, oui, oui, j'attends! :-)

Redfiddler

unread,
Oct 22, 2003, 8:20:24 AM10/22/03
to

"Riccardo Venturi" <vent...@SPAMMACECCHIGORIifrance.com> ha scritto nel
messaggio news:3f95b5d7...@powernews.libero.it...


> Qui, per prenderli in castagna, mi toccherà tornare nel medioevo e
> postare le ballate in gergo di François Villon... :-)
> Il problema è che, in quelle, ci capisco poco anch'io :-))

capirai.....
voglio proprio vedere.
ho capito, sarà da non dormirci la notte....!
A.


Riccardo Venturi

unread,
Oct 22, 2003, 8:59:24 AM10/22/03
to
On Wed, 22 Oct 2003 13:52:16 +0200, "Alessandro \"Tagt The
Spellcaster\" Valli" <m...@privacy.net> wrote:

>Ouais.
>Sono un cuoco provetto! :-) E posso chiedere a una (bellissima) signora
>africana (eritrea, se non vado errando) di mettere pure in piedi una cena
>zouk! :-)))

Perņ solo se si mangia con le mani! :-)

Guillaume T.

unread,
Oct 24, 2003, 1:13:50 PM10/24/03
to
"Riccardo Venturi" <vent...@SPAMMACECCHIGORIifrance.com> wrote in
message news:3f95a350...@powernews.libero.it

> On Tue, 21 Oct 2003 18:10:19 +0000 (UTC), "Guillaume Toussaint"
> <guill...@alussinan.org> wrote:
>
>
> >Non è verissimo! La lingua familiare francese usa tantissimi inglesismi,
> >dalla mia esperienza più di quanto lo fa l'italiano (salvo per
> >l'informatica).
> >Ma è meglio evitarli se ci si vuole esprimere in francese più formale.
> Uhm, non ne sarei tanto certo, Guillaume; non del fatto che la lingua
> francese usi tanti inglesismi, che è vero, ma che ne usi più
> dell'italiano.

Forse ha cambiato un po' negli ultimi anni. Tra i studenti di Lilla e
quelli di Perugia (meridionali per lo più) che ho frequentato nel
1997/1998, erano chiaramente i primi a usare di più anglicismi (o
inglesismi, se Laura prefersice...).

> L'italiano è, poi, l'unica lingua al mondo che si è
> inventata degli anglicismi "ad hoc", ovvero parole e modi di dire
> inglesi che in inglese non esistono affatto :-)

Hum, hum...
Se n'è parlato poco fa su ICLIt nel filone "Parole inglesi non inglesi".
Il nostro Cimarosti ne aveva dato 5 esempi in

www.google.it/groups?as_umsgid=195Z223Z37Z50Y1...@usenet.libero.it
Tutti questi (come footing, pullover, ecc.) sono pure usati in francese
nello stesso senso. Coincidenza?

>
> >Anche l'inglese usa la stessa parola per l'animale e l'oggetto
> >informatico, è l'italiano che si differenzia in questo caso!
> Ok, ma non vedo poi tutta questa necessità di differenziare. Se anche,
> poniamo, in italiano lo si fosse chiamato "topolino", sarebbe stato
> chiaro che non si stava torturando un povero roditore per scrivere al
> piccì.

Però trovo la metafora del topolino carina. Appare meno evidente per gli
italiani per i quali "mouse" è un termine tecnico prima di essere la
parola inglese per "topo". Io preferisco il mulot :-)

>
> >Più communi sono "chat" et "tchatche" (che già esiste in senso vicino:

> >chiacchiera).


> [Fra parentesi: a proposito dei francesi e delle doppie... :-PPP]

(Confesso, rimango molto francese su questo! A proposito, come si dice
"entre crochets" in italiano?:-))

> "Tchatche", ripeto, l'ho sentito usare per "chat"; e, almeno una
> volta, l'ho visto pure scritto, su un sito. Purtroppo non mi ricordo
> quale...
>

Yahoo Tchatche ad esempio

>
> >Da quando è stato "ufficializzato" in Francia, lo sento dire spesso sui
> >media francesi (e forse anche belgi e svizzeri).
> Io, ti ripeto, l'ho sentito quasi esclusivamente in Belgio. Anzi, nel
> mio "Sprachgefühl", "courriel" lo associo automaticamente al Belgio,
> come "septante" e "nonante"....

che io associo automaticamente alla Svizzera!

Redfiddler

unread,
Oct 25, 2003, 9:24:44 AM10/25/03
to

"Guillaume T." <guill...@alussinan.org> ha scritto nel messaggio
news:795b767a98632cd9ed9...@mygate.mailgate.org...

> (Confesso, rimango molto francese su questo! A proposito, come si dice
> "entre crochets" in italiano?:-))

fra parentesi

>< "courriel" lo associo automaticamente al Belgio,
> > come "septante" e "nonante"....
>
> che io associo automaticamente alla Svizzera!

mais les belges disent quatre-vingt tandis que les Suisses, si je ne
m'abuse, utilisent "huitante", n'est-ce pas?
A.


Redfiddler

unread,
Oct 26, 2003, 10:18:01 AM10/26/03
to

"Colette" <col...@wanadoo.fr.invalid> ha scritto nel messaggio
news:n69npvcks86earl39...@4ax.com...


> >mais les belges disent quatre-vingt
>

> No, penso che dicano "ottante"...

no, confermo, dicono proprio quatre-vingt.
(ho vissuto a Bruxelles, e mai ho sentito dire huitante o ottante che fosse.
Solo septante e nonante).
ciao
A.


Guillaume T.

unread,
Oct 27, 2003, 6:42:26 AM10/27/03
to
"Redfiddler" <redfiddl...@libero.it> wrote in message
news:JARmb.67257$vO5.2...@twister1.libero.it

In Belgio come a Ginevra, dove mi trovo, dicono "quatre-vingt". In
alcune parti della Svizzera, dicono "huitante". "Octante" ormai non si
dice più da nessuna parte.

Giovanni AMARU

unread,
Nov 3, 2003, 10:51:27 AM11/3/03
to
No , no si trate di verlan.
Dice soltanto : che é entrato in un "chat" discorso orientato "sesso"
e che li ha incontrato una fila tremenda.
;o)
Giovanni

"FB" <fam.baldu...@tin.it> a écrit dans le message de news:
po7lb.24726$e5.8...@news1.tin.it...
>
> "Alessandro "Tagt The Spellcaster" Valli" <m...@privacy.net> ha scritto nel
> messaggio news:bn2u4l$s55g0$1...@ID-100443.news.uni-berlin.de...
>
> > > 6. Oui, j'suis allé sur un chat de cul et je me suis tapé une queue.
> >
> > No, qui non ci arrivo: non so che cosa sia un "chat de cul". (verlan per
> > "cul de sac"? Non ho idea...)
>
> Penso di sì.


>
> > > Buona traduzione per chi vuole :-)
>

> Approvo la traduzione di Alessandro...
>
>
> Ciao, FB
>
>


Laura

unread,
Nov 5, 2003, 5:19:23 AM11/5/03
to
Alessandro "Tagt The Spellcaster" Valli typed:

[a proposito di "mail" e "mandare una mail" in francese]

laura :


>>> ancor peggio, secondo loro, e non a torto, "mailler".
>>

colette :


>> Berk! ;-( Questo avrebbe un'altra prononciation : [maje]
>
> Eh, be'... "Il n'y a que Maille qui m'aille!" :-)


ho trovato questo in un vecchio numero del Nouvel Observateur (9-15 ottobre
2003) :

"Des mots meurent, d'autres vivent. Tout anglicisme n'est pas forcément un
indice de modernité. Et puis il y a des mots boomerangs : "mail" (que je
préfère employer à l'horrible "mél" ou, pis encore, à "courriel") vient du
français "malle". A l'origine, le courrier était la "malle-poste". Nous
avons adopté le raccourci "poste" et les anglophones le raccourci "malle",
dont la prononciation, avec un "l" mouillé, se rapprochait alors du mot
français "maille" et plus encore de l'anglais "mail". Les mots sont de
grands voyageurs et méprisent les douaniers de la langue."

l'autore è jean-marcel bouguereau.
se non siete d'accordo, potete scrivergli (dà la sua maille) :

jmbou...@nouvelobs.com


ciao,
laura


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