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Corrispondenze famose...

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Evinrudedf

unread,
Jan 18, 2004, 10:15:59 AM1/18/04
to
Quali rapporti epistolari pubblicati sono entrati di diritto a far parte
della letteratura? Di chi sono le lettere che vale la pena leggere?

Comincio io, vediamo se qualcuno mi segue:

da leggere: Lettere a Milena, Franz Kafka. Vita di Oscar Wilde attraverso le
lettere.

da evitare: James Joyce, lettere a Sylvia Beach.

neutre: Arthur Rimbaud: lettere della vita letteraria


Fabrizio Venerandi

unread,
Jan 18, 2004, 12:38:38 PM1/18/04
to
Evinrudedf <d...@hotmail.it> wrote:

> Quali rapporti epistolari pubblicati sono entrati di diritto a far parte
> della letteratura? Di chi sono le lettere che vale la pena leggere?


qualsiasi di strindberg. Consiglio (forse l'avevo già citato)
l'essenziale 'vita attraverso le lettere' di franco perrelli, costa e
nolan.

Ci metterei dentro anche solus ad solam di d'annunzio che mi era
piaciuto molto.

f.


Loreta Cerasi

unread,
Jan 18, 2004, 1:38:29 PM1/18/04
to
"Evinrudedf" <d...@hotmail.it> ha scritto nel messaggio
news:bue7no$f6s30$1...@ID-172833.news.uni-berlin.de...

Mi colpirono molto le lettere di Abelardo ed Eloisa.


Roberta

unread,
Jan 18, 2004, 2:19:53 PM1/18/04
to
Io ho amato molto le lettere di Frida Kahlo, soprattutto quelle rivolte al
marito Diego Rivera
Roberta

onofrio

unread,
Jan 18, 2004, 3:07:53 PM1/18/04
to

> Quali rapporti epistolari pubblicati sono entrati di diritto a far parte
> della letteratura? Di chi sono le lettere che vale la pena leggere?
>

Eviterei Groucho Marx: nella traduzione, mi sembra di ricordare, si perde
molto. Anche a me piacque molto Abelardo. E prima o poi dovrò leggermi
Jacopo Ortis.


monica

unread,
Jan 18, 2004, 3:26:24 PM1/18/04
to

"Evinrudedf" <d...@hotmail.it> ha scritto nel messaggio
news:bue7no$f6s30$1...@ID-172833.news.uni-berlin.de...
> Quali rapporti epistolari pubblicati sono entrati di diritto a far parte
> della letteratura? Di chi sono le lettere che vale la pena leggere?


Ripropongo l'epistolario (infinito) tra Anais Nin e Henry Miller


M.


Giorgio

unread,
Jan 18, 2004, 4:42:41 PM1/18/04
to
"Evinrudedf" <d...@hotmail.it> wrote in message
news:bue7no$f6s30$1...@ID-172833.news.uni-berlin.de

> Quali rapporti epistolari pubblicati sono entrati di diritto a far parte
> della letteratura?

Gustave Flaubert, Lettere a Louise Colet, Feltrinelli, 1984.
Mi pare contenessero molte intelligenti osservazioni sulla scrittura.

ciao,
g.

--
Posted via Mailgate.ORG Server - http://www.Mailgate.ORG

Leah

unread,
Jan 18, 2004, 5:12:38 PM1/18/04
to

"Evinrudedf" <d...@hotmail.it> ha scritto nel messaggio
news:bue7no$f6s30$1...@ID-172833.news.uni-berlin.de...
> Quali rapporti epistolari pubblicati sono entrati di diritto a far parte
> della letteratura? Di chi sono le lettere che vale la pena leggere?
>
> Comincio io, vediamo se qualcuno mi segue:


Virginia Woolf, i 5 volumi di lettere pubblicate da Einaudi, sono tante, ma
alcune davvero indimenticabili

Marina Cvetaeva, Deserti luoghi, Adelphi e Il paese dell'anima sempre
Adelphi

Ciao


Leah

unread,
Jan 18, 2004, 5:34:47 PM1/18/04
to

"Evinrudedf" <d...@hotmail.it> ha scritto nel messaggio
news:bue7no$f6s30$1...@ID-172833.news.uni-berlin.de...
> Quali rapporti epistolari pubblicati sono entrati di diritto a far parte
> della letteratura? Di chi sono le lettere che vale la pena leggere?
>
> Comincio io, vediamo se qualcuno mi segue:


Virginia Woolf, i 5 volumi delle lettere pubblicate da Einaudi, la mole è
imponente ma vale la pena (imho)

sg

unread,
Jan 18, 2004, 10:20:54 PM1/18/04
to

"Giorgio"

>Gustave Flaubert, Lettere a Louise Colet, Feltrinelli, 1984.
>Mi pare contenessero molte intelligenti osservazioni sulla scrittura.

"bisogna scrivere più freddamente. diffidiamo di quella specie di
calore che chiamiamo ispirazione, fatto spesso più di emozione
nervosa che di forza muscolare. in questo preciso istante, ad esempio,
io mi sento assai in vena, la fronte mi scotta, le frasi mi vengono da
sole[...] ma conosco quei balli in maschera dell'immaginazione da
cui si torna con la morte nel cuore, spossati, senza aver visto che
menzogne e spacciato che idiozie. tutto deve essere fatto a freddo,
con calma. quando louvel ha voluto uccidere il duca di berry, ha
bevuto un boccale di orzata e non ha sbagliato il colpo."

27-28/2/1853

[confesso che in passato mi è capitato di scribacchiare qualcosa
- abbozzi di racconti, romanzi, cose così. scrivevo sempre a notte
fonda, un po' per insonnia e un po' per comodità. sta di fatto che
al vaglio impietoso del mattino seguente non sopravviveva nulla.
tutto pareva insopportabilmente falso e caricaturale - il cinismo,
il romanticismo, la disperazione. bisogna scrivere di mattina, mi
dissi, ed ecco perché ho smesso (di mattina o dormo o lavoro).
più tardi lessi questa lettera di flaubert alla colet e capii che, più
che di orario, la scrittura è questione di controllo, la capacità
di tenere a bada la vena fabulatoria e l'irrefrenabile impulso a
confessare. e mi rividi molto nei "balli in maschera dell'immaginazione",
durante i quali si spacciano solo idiozie, e provai pure qualche ardita
congettura (che vi risparmio) sul parallelo fra lo scrittore e l'assassino].


sg

unread,
Jan 18, 2004, 10:19:20 PM1/18/04
to

"Giorgio"

>Gustave Flaubert, Lettere a Louise Colet, Feltrinelli, 1984.
>Mi pare contenessero molte intelligenti osservazioni sulla scrittura.

"bisogna scrivere più freddamente. diffidiamo di quella specie di


calore che chiamiamo ispirazione, fatto spesso più di emozione
nervosa che di forza muscolare. in questo preciso istante, ad esempio,
io mi sento assai in vena, la fronte mi scotta, le frasi mi vengono da
sole[...] ma conosco quei balli in maschera dell'immaginazione da
cui si torna con la morte nel cuore, spossati, senza aver visto che
menzogne e spacciato che idiozie. tutto deve essere fatto a freddo,
con calma. quando louvel ha voluto uccidere il duca di berry, ha
bevuto un boccale di orzata e non ha sbagliato il colpo."

27-28/2/1853

[confesso che in passato mi è capitato di scribacchiare qualcosa
- abbozzi di racconti, romanzi, cose così. scrivevo sempre a notte
fonda, un po' per insonnia e un po' per comodità. sta di fatto che
al vaglio impietoso del mattino seguente non sopravviveva nulla.
tutto pareva insopportabilmente falso e caricaturale - il cinismo,
il romanticismo, la disperazione. bisogna scrivere di mattina, mi

dissi, ed ecco perché ho smesso (la mattina o dormo o lavoro).


più tardi lessi questa lettera di flaubert alla colet e capii che, più

che di orario, la scrittura è una questione di controllo, la capacità

sg

unread,
Jan 18, 2004, 10:21:01 PM1/18/04
to

"Giorgio"

>Gustave Flaubert, Lettere a Louise Colet, Feltrinelli, 1984.
>Mi pare contenessero molte intelligenti osservazioni sulla scrittura.

"bisogna scrivere più freddamente. diffidiamo di quella specie di


calore che chiamiamo ispirazione, fatto spesso più di emozione
nervosa che di forza muscolare. in questo preciso istante, ad esempio,
io mi sento assai in vena, la fronte mi scotta, le frasi mi vengono da
sole[...] ma conosco quei balli in maschera dell'immaginazione da
cui si torna con la morte nel cuore, spossati, senza aver visto che
menzogne e spacciato che idiozie. tutto deve essere fatto a freddo,
con calma. quando louvel ha voluto uccidere il duca di berry, ha
bevuto un boccale di orzata e non ha sbagliato il colpo."

27-28/2/1853

[confesso che in passato mi è capitato di scribacchiare qualcosa
- abbozzi di racconti, romanzi, cose così. scrivevo sempre a notte
fonda, un po' per insonnia e un po' per comodità. sta di fatto che
al vaglio impietoso del mattino seguente non sopravviveva nulla.
tutto pareva insopportabilmente falso e caricaturale - il cinismo,
il romanticismo, la disperazione. bisogna scrivere di mattina, mi

dissi, ed ecco perché ho smesso (di mattina o dormo o lavoro).


più tardi lessi questa lettera di flaubert alla colet e capii che, più

che di orario, la scrittura è questione di controllo, la capacità

Rosaria Caruso

unread,
Jan 19, 2004, 4:26:48 AM1/19/04
to
Evinrudedf ha scritto:

> Quali rapporti epistolari pubblicati sono entrati di diritto a far parte
> della letteratura? Di chi sono le lettere che vale la pena leggere?

,
Lettere a Barbara Leoni di D'Annunzio.
r

--

questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito
http://www.newsland.it/news segnala gli abusi ad ab...@newsland.it


monica

unread,
Jan 19, 2004, 5:00:41 AM1/19/04
to

"Rosaria Caruso" <car...@univaq.it> ha scritto nel messaggio
news:bug7to$5lo$1...@news.newsland.it...

> Evinrudedf ha scritto:
>
> > Quali rapporti epistolari pubblicati sono entrati di diritto a far parte
> > della letteratura? Di chi sono le lettere che vale la pena leggere?
>
> ,
> Lettere a Barbara Leoni di D'Annunzio.
> r


Rosà non vale, giochiamo in casa...

:-)

(mochina di mantola)


Rosaria Caruso

unread,
Jan 19, 2004, 9:42:13 AM1/19/04
to
Rosaria

> > ,
> > Lettere a Barbara Leoni di D'Annunzio.
> > r


> Rosà non vale, giochiamo in casa...

O.K., rilancio :

Stendhal, Lettere d'amore
Rilke,Lettere a Yvonne
Arthur Schnitzler-Olga Waissnix, La passione e la rinuncia.Lettere
1886-1897
Celine, Lettere a Elizabeth
George Sand-Alfred de Musset, Lettere d'amore
e per finire
ultima chicca fra pochi giorni in libreria

Dylan Thomas,Lettere d'amore,Guanda.

r.

Pecuchetta

unread,
Jan 19, 2004, 10:44:36 AM1/19/04
to
"Evinrudedf" <d...@hotmail.it> ha scritto nel messaggio
news:bue7no$f6s30$1...@ID-172833.news.uni-berlin.de...

> Quali rapporti epistolari pubblicati sono entrati di diritto a far parte
> della letteratura?

Non lo so. Letteratura, dici? Propriamente, allora, solo i romanzi
epistolari.

>Di chi sono le lettere che vale la pena leggere?

Quelle indirizzate a te, eppoi quelle degli scrittori che preferisci, per
conoscere l'aspetto privato, e degli scrittori che detesti, per conoscere
l'aspetto privato. Battuta a parte, mi associo senz'altro ai consigli di
grossi calibri (Woolf, Cvetaeva, Kafka, Proust, Pasternak, etc.) e in
particolare Flaubert (anche per l'aspetto umano: per es. quando parla della
paternità, prima rifiutata fortissimamente e poi invano rimpianta); ci
aggiungo -senza altro dire, ché non serve- Henry James; nelle corrispondenze
private mi è piaciuto molto Thomas Mann (che non mi entusiasma troppo come
scrittore), interessante quella con H.Hesse e ancora di più gli scambi con
Schömberg (a proposito del Doctor Faustus). Inarrivabili le tenerezze delle
lettere dei russi innamorati (quelle di Block alla fidanzata Ljuba e di
Majakovskij a Lili Brik). Divertente il volumetto Archinto 'Caro signor
Shaw', raccolta disparata di lettere ricevute -negli anni- da G.B.Shaw:
richieste di autografi, soldi, favori, fantasie.

E ancora: il saggio 'L'equivoco epistolare' di Vincent Kaufmann (Pratiche
editrice), per tutti.

P.

--
Io mi porto questo verde alle labbra
questo vischioso giurare di foglie
(Osip Mandel'stam)


Pecuchetta

unread,
Jan 19, 2004, 10:48:06 AM1/19/04
to

"Rosaria Caruso" <car...@univaq.it> ha scritto nel messaggio

news:bugqd4$6fm$1...@news.newsland.it...
> O.K., rilancio :
[cut]


> Arthur Schnitzler-Olga Waissnix, La passione e la rinuncia.Lettere
> 1886-1897

Piaciute? A me solo quelle di Olga. Schnitzler giů.

paolo beneforti

unread,
Jan 19, 2004, 11:24:24 AM1/19/04
to

Evinrudedf

> Quali rapporti epistolari pubblicati sono entrati di diritto a far parte
> della letteratura?

nessuno. un epistolario non è letteratura, a meno che non sia un epistolario
finto.

> Di chi sono le lettere che vale la pena leggere?

questo è un altro discorso.

shymay

unread,
Jan 19, 2004, 1:36:29 PM1/19/04
to
news:bue7no$f6s30$1...@ID-172833.news.uni-berlin.de; Evinrudedf dom, 18 gen

2004 15:15:59 GMT ha scritto:

> Quali rapporti epistolari pubblicati sono entrati di diritto a far
> parte della letteratura? Di chi sono le lettere che vale la pena
> leggere?
>
> Comincio io, vediamo se qualcuno mi segue:

baudelaire: lettere alla madre


--
shymay

Rosaria Caruso

unread,
Jan 20, 2004, 2:53:14 AM1/20/04
to

> "Rosaria Caruso"

> [cut]
> > Arthur Schnitzler-Olga Waissnix, La passione e la rinuncia.Lettere
> > 1886-1897

"Pecuchetta"


> Piaciute? A me solo quelle di Olga. Schnitzler giů.

Concordo.
r

Gianfalco

unread,
Jan 20, 2004, 6:08:13 AM1/20/04
to
Il 18 Gen 2004, 16:15, "Evinrudedf" <d...@hotmail.it> ha scritto:
> Quali rapporti epistolari pubblicati sono entrati di diritto a far parte
> della letteratura? Di chi sono le lettere che vale la pena leggere?

Appena pubblicato dalle Edizioni di Storia e Letteratura:
Papini Giovanni; Prezzolini Giuseppe
Carteggio. Vol. 1: 1900-1907. Dagli «uomini liberi» alla fine del
«Leonardo».

Trovate una recensione nel numero 2 della rivista E-Leonardo
www.eleonardo.tk

Ciao a tutti

--------------------------------
Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/

Anna Maria

unread,
Jan 30, 2004, 6:19:21 PM1/30/04
to
Ne conosco tanti di epistolari... non li amo particolarmente, ma alcuni sono
avvincenti: il primo a cui ho pensato è stato
De Laclos, Le amicizie pericolose.

ma vorrei dare spazio e ricordo anche a "Vita attraverso le lettere" di
Cesare Pavese a me molto caro.


"Evinrudedf" <d...@hotmail.it> wrote in message

news:bue7no$f6s30$1...@ID-172833.news.uni-berlin.de...

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