"Castelli di rabbia" è uno di quei pochi libri (forse l'unico) in cui due
brevi parole (a riga 17 di pag.176 dell'edizione Rizzoli1994) hanno
influenzato il mio parere su un'intera opera. Non sono un moralista, ma odio
le bestemmie e quella che esplode su quella pagina mi ha disgustato.
Troverai il mio giudizio un po' superficiale, lo riconosco, ma ci sono cose
che non tollero e questa ha segnato per me il romanzo. Peccato perché
"Castelli di rabbia" è un buon libro, ma, con tutta la mia buona volontà,
non riesco a mettere una pietra sopra a quella blasfema associazione di
parole. Forse proprio per questo motivo non ricordo molto bene il finale (la
pagina in questione si trova in uno degli ultimi capitoli del libro).
>Vorrei che Quinnipac esistesse e potessi vederla ogni
>tanto ma non soltanto per fuggire la rabbia.
Io invece vorrei che quella bestemmia non esistesse
così potrei evitare di farmela venire, la rabbia.
Ciao,
Simone.
--
Late last night and the night before,
Tommyknockers, Tommyknockers,
knocking at the door.
I want to go out, don't know if I can,
'cause I'm so afraid
of the Tommyknocker man.
> Non sono un moralista, ma odio
> le bestemmie e quella che esplode su quella pagina mi ha disgustato.
Non hai mai letto un libro con una bestemmia?!
> con tutta la mia buona volontà,
> non riesco a mettere una pietra sopra a quella blasfema associazione di
> parole.
Dai non esageriamo. Accidenti, perché ti disturba tanto? Hai paura che
leggendola (quindi pensandola) è come se la dicessi tu e quindi andrai
all'inferno? (non sto prendendo in giro, quando ero piccolo la pensavo
così). O ti disturba proprio così, indipendentemente? Così, se senti una
persona dire una bestemmia non potrai più giudicarla degna di stima
qualunque cosa faccia?
Mi sembra una cosa molto limitativa. Non voglio difendere la bestemmia,
intendiamoci, ma conosco molte persone che bestemmiano e sono più vere, più
sensibili, più pronte a dare una mano di tanti "pretini" il cui sogno è
solo quello di bastonare prostitute e immigrati. L'ipocrisia è la vera
volgarità.
> Io invece vorrei che quella bestemmia non esistesse
> così potrei evitare di farmela venire, la rabbia.
Leggiti un po' di Henry Miller: lì di bestemmie ne troverai da farti venir
fuori tutta la rabbia del mondo (non è per forza un male comunque) ma
troverai anche umanità, sincerità, desolazione, odio e amore. E anche
poesia, soprattutto.
Poi sappimi dire se hai cambiato idea.
Ciao, Matteo.
Sì, ne ho letti parecchi, ma mi ha dato particolarmente fastidio quella
bestemmia, l'ho trovata semplicemente inutile e fuori luogo.
>Dai non esageriamo. Accidenti, perché ti disturba tanto? Hai paura che
>leggendola (quindi pensandola) è come se la dicessi tu e quindi andrai
>all'inferno? (non sto prendendo in giro, quando ero piccolo la pensavo
>così).
Davvero non stai prendendo in giro? Avere dei principi morali non significa
essere immaturi. Non penso certo ciò che tu pensavi da piccolo. Il motivo
per cui odio le bestemmie è che sono mancanza di rispetto, un'offesa contro
una religione (e non c'entra il fatto di condividere lo stesso credo).
>O ti disturba proprio così, indipendentemente? Così, se senti una
>persona dire una bestemmia non potrai più giudicarla degna di stima
>qualunque cosa faccia?
Indubbiamente la mia stima subisce un crollo verticale. Anche se ciò non
cancella quanto di buono la persona faccia.
>Mi sembra una cosa molto limitativa. Non voglio difendere la bestemmia,
>intendiamoci, ma conosco molte persone che bestemmiano e sono più vere,
>più sensibili,
...la bestemmia: indice di sensibilità e verità (!!!)
>L'ipocrisia è la vera volgarità.
Niente di più vero. (Beh, almeno su qualcosa siamo d'accordo!)
>Leggiti un po' di Henry Miller: lì di bestemmie ne troverai da farti venir
>fuori tutta la rabbia del mondo (non è per forza un male comunque) ma
>troverai anche umanità, sincerità, desolazione, odio e amore. E anche
>poesia, soprattutto.
Certo non mi invogli a leggerlo. Se lo farò, non sarà davvero per trovarvi
delle bestemmie, ma per tutto il resto (umanità, sincerità, poesia,
amore,...).
>Poi sappimi dire se hai cambiato idea.
Potrà piacermi Henry Miller (e se così sarà, mi ricorderò del tuo
consiglio), ma ti assicuro che sulle bestemmie non cambierò idea. Mai.
> >Mi sembra una cosa molto limitativa. Non voglio difendere la
> >bestemmia, intendiamoci, ma conosco molte persone che bestemmiano e
> >sono più vere, più sensibili,
> ...la bestemmia: indice di sensibilità e verità (!!!)
Ma perche' Mat ha fatto il catechismo a Livorno. E con questa passo a
+10 di diritto. Vai cosi'!
Ciao, Ce ;)
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Simone Fornara ha scritto:
> ...la bestemmia: indice di sensibilità e verità (!!!)
Forse mi sono spiegato male. Non tutti quelli che bestemmiano sono dei
santi (sic!).
Ho detto che è possibile che ci siano persone che bestemmiano e siano allo
stesso tempo vere, sincere, e sensibili; si questo assolutamente.
Sarà che ho origini toscane, il paese della bestemmia colorita, e conosco
gente da una vita, che stimo tantissimo, che sovente si lascia andare a
divertenti (mi viene proprio da sorridere, è più forte di me, lo so che non
dovrei!) e fantasiosi improperi contro tutti i Santi del Paradiso.
[Miller]
> Certo non mi invogli a leggerlo. Se lo farò, non sarà davvero per
trovarvi
> delle bestemmie, ma per tutto il resto (umanità, sincerità, poesia,
> amore,...).
Era questo che ti rimproveravo soprattutto: il fatto che valutassi
un'intera opera per una bestemmia. Poi ok, se era proprio evitabile ti
posso dar ragione, ma allora avresti dovuto notare anche altre cose fuori
luogo: si è lasciato sfuggire un solo errore in tutto il libro?
Non penso sia giusto giudicare un libro o una persona che sia per questo.
Fine.
Ciao, Matteo.
> Baricco è un ottimo scrittore, secondo me, ed è anche un uomo che
> conosce come si usano i mezzi moderni: la televisione, che ha utilizzato
> per parlare di letteratura riscuotendo un meritato successo, internet,
> che ha utilizzato per pubblicizzare, bene, il suo ultimo lavoro.
Bella qualita' per uno scrittore... saper usare internet per
pubblicizzare il PROPRIO lavoro. Altro che cultura! Soldi! E' uno
scrittorucolo che sa parlare al pubblico ed che ha molta presenza, per
cui: animale da televisione che tale dovrebbe restare.
> Baricco è un ottimo scrittore perchè sa raccontare le storie, perchè sa
> catturare l'attenzione del lettore, perchè fa discutere.
Avesse anche qualcosa da raccontare sarebbe ancora piu' bravo. Catturare
l'attenzione... dipende da quale lettore. Far discutere... discussioni
poco costruttive.
> Propongo a voi il seguente tema di dibattito: il finale di Castelli di
> rabbia l'avreste saltato o no?
Io avrei saltato tutto il libro. L'ho letto, altrimenti non potrei
parlarne male. Quindi non dirmi: avevi solo da non leggerlo.
Guarda, secondo me leggere Baricco e' una perdita di tempo. Prova a
leggere libri veri. Non questi ridicoli quasi nulla (che' al nulla,
arrivarci, sarebbe gran cosa). Tu prova e poi ne riparliamo, fra un
anno.
Come? Quali sono i veri libri? Le vere storie? Lo capirai quando ti
accorgerai di questa differenza.
Ciao
Sui grandi russi, francesi e inglesi è inutile intavolare un dibattito sulla
nostra news perchè la letteratura ha già detto molto, quasi tutto, mentre
Baricco, ma anche Maurensig, Soriano ed altri contemporanei, sono assenti dai
programmi liceali e universitari e possiamo essere noi, grazie a questa piazza
telematica, a formare su di essi un giudizio.
Infine, noto spesso, in questa e in altre news, una certa spocchiosità e una
animosità che non apprezzo, mi da anche un po' fastidio. Gradirei dialogare
con chi ha voglia di farlo: chi non ha voglia e desidera soltanto gridare o
accusare gli altri di non aver letto questo o quest'altro, sarà semplicemente
ignorato. Nessuno sa quello che ho letto io, nessuno può giudicarmi senza
sapere chi sono: io non ho attaccato nessuno, volevo soltanto confrontare la
mia opinione con quella di altri sconosciuti ma senz'altro ricchi di passione,
immaginazione e idee belle da far conoscere.
Quanto alla presenza di una bestemmia essa, secondo me, non deve essere presa
come unico parametro per giudicare il libro: però, se Simone l'ha ritenuta
importante, ai fini del giudizio dell'intera opera, vuol dire cha a lui il
libro non è piaciuto e quindi il suo giudizio l'ha espresso.
> E ovvio che di libri "veri" come li chiami tu li ho letti e non da poco tempo.
Dimmi allora quali autori hai letto e ami. In due parole.
>
> Sui grandi russi, francesi e inglesi è inutile intavolare un dibattito sulla
> nostra news perchè la letteratura ha già detto molto, quasi tutto,
Il guaio e' che noi non siamo la letteratura e molti qui, me compreso,
nonostante si sia detto quasi tutto, impara ogni giorno qualcosa di
nuovo.
> mentre
> Baricco, ma anche Maurensig, Soriano ed altri contemporanei, sono assenti dai
> programmi liceali e universitari e possiamo essere noi, grazie a questa piazza
> telematica, a formare su di essi un giudizio.
Il tuo giudizio per me non vale se non so su cosa si basa, cioe' cosa
hai letto d'altro. Appunto perche', come tu dici, non ti conosco. Non mi
basta un: per me Baricco e' un bravo scrittore...
> Infine, noto spesso, in questa e in altre news, una certa spocchiosità e una
> animosità che non apprezzo, mi da anche un po' fastidio. Gradirei dialogare
> con chi ha voglia di farlo: chi non ha voglia e desidera soltanto gridare o
> accusare gli altri di non aver letto questo o quest'altro, sarà semplicemente
> ignorato. Nessuno sa quello che ho letto io, nessuno può giudicarmi senza
> sapere chi sono: io non ho attaccato nessuno, volevo soltanto confrontare la
> mia opinione con quella di altri sconosciuti ma senz'altro ricchi di passione,
> immaginazione e idee belle da far conoscere.
Dammi spunti per dialogare. Non ho attaccato te, ma il tuo giudizio.
Sbagli a prenderla in maniera personale: io non ho alcuna opinione su di
te come persona, ho un sospetto di opinione come lettore, che per ora
resta tale.
> Quanto alla presenza di una bestemmia essa, secondo me, non deve essere presa
> come unico parametro per giudicare il libro: però, se Simone l'ha ritenuta
> importante, ai fini del giudizio dell'intera opera, vuol dire cha a lui il
> libro non è piaciuto e quindi il suo giudizio l'ha espresso.
Io di questo non ho parlato.
Ciao
>
>