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Il prigioniero

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nicg...@iname.com

unread,
Aug 5, 1998, 3:00:00 AM8/5/98
to
Anna Laura Brachetti
Paola Tavella
Il prigioniero
Mondadori

Anna Laura Braghetti e' la brigatista che ha fatto da prestanome per l'acquisto dell'appartamento in cui e'
stato tenuto prigioniero Moro (e non solo da prestanome). Descrive, in un racconto piano ma sentito,
le giornate passate con Moro rapito, ricostruisce gli avvenimenti politici di quei 55 giorni e li alterna con
flash-back e salti nella vita "militante" e personale dell'autrice: le sue esperienze in carcere, la sua
personalita' sdoppiata di "brava ragazza lavoratrice" e "brigatista dura" che sparava alla gente e
organizzava rapimenti, azioni ecc.

E' un punto di vista che vale la pena leggere, se non altro per capire
le folli idee e gli interessi che hanno alimentato, da una parte e
dall'altra, tanta violenza.

Da una parte uomini esasperati dalle tensioni sociali di quegli anni,
desiderosi di giustizia fino al punto di uccidere, con una visione
delle cose distorta e ipersemplificata, dall'altra trame
complicatissime di poteri, piu' o meno occulti e/o legittimi.

Il libro e' il racconto di fatti realmente accaduti. Nessuno spazio
alla fantasia.

Nonostante si dica che questo libro riveli tante cose sulla faccenda Moro, in realta' tutto quello che scrive
l'autrice si sapeva o comunque si era intuito gia' da tempo, soprattutto che nessuno ha mai avuto
intenzione di liberare Moro, sia per quanto riguarda le BR, sia per quanto riguarda lo Stato.

Fra le varie curiosita':

-La brigatista fu abbordata da Roberto Benigni in un bar e lei, che
stava aspettando altri compagni, dovette andarsene.

-Romano Prodi a quei tempi si dava alle sedute spiritiche (sic!) e
riceveva dagli spiriti soffiate (giuste!) sui covi delle BR. "Lo
spirito ha detto Gradoli!". Peccato che al Ministero degli Interni non
ci fossero delle piantine della citta'. "V. Gradoli non esiste a Roma",
rispose il Ministero alla moglie di Moro. Piu' tardi si scopri' che in
v. Gradoli c'era la base dei postini dei sequestratori.

-Moro non doveva uscire vivo dal sequestro. Tutti daccordo su qsto,
anche se con motivazioni diverse. In ultimo, a sorpresa, fu Craxi (!) a
tentare una mediazione con le BR per la sua liberazione. Ma Andreotti,
allora Presidente del Consiglio, disse ciccia. E Moro fu ucciso. Come
doveva essere.

Ma i misteri rimangono:
-Dove finirono le borse di Moro che non presero i sequestratori?
-Chi diede le armi ai BR e chi li addestro' al colpo gobbo?
-Perche' si fece di tutto per non liberare moro? (ma qlche sospetto
viene... P2 & C. ... )

E poi:
-Il memoriale e le lettere di moro della prigionia, sono state raccolte
e pubblicate? Che fine hanno fatto?
-Qlcuno di voi ne sa qlcosa?

ciao
nicola.


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Nicola
San Donato Milanese
forever e-mail: nicg...@iname.com

L'anima dei Santanassi e' qui:
http://wrcm.dsi.unimi.it/recsando
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Aaron Ghirardelli

unread,
Aug 7, 1998, 3:00:00 AM8/7/98
to
Cavoli,
sembra veramente interessante questo libro. Mi sa che appena torno dalle
vacanze me lo vado a comperare. Grazie per il consiglio.

Aaron

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