Ho amato Ernesto Gastaldi scrittore cinematografico, fin dai tempi ormai lontani del western all'italiana e dei primi veri gialli (questi non all'italiana, ma alla... Gastaldi). Anche se dire "tempi lontani" ha poco senso.
Il cinema, così come chi lo scrive, non ha date né calendari e giorni che passano. Resta fermo nell'anima come un grande amore. Quando ho avuto l'opportunità di scrivere un paio di prefazioni per meravigliosi libri di Ernesto, per la prima volta in vita mia ho provato gioia e insieme inadeguatezza. Ma queste sono cose mie intime, che poco interessano.
Ora, questo sì che conta, per edizioni Il Foglio, esce un romanzo: "A come assassino" il primo di una, mi auguro, lunga serie.
Per chi ama il giallo e la grande scrittura. Ernesto Gastaldi è un ragazzo del '34, che guarda ancora con gli occhi e col cuore ciò che ama, che fa e vuole continuare a fare. Un abbraccio, Ernesto. Anche alla tua Mara.
Roberto Poppi